Diversamente dalla maggior parte dei servizi di affitto, Jayride si focalizza sull’ottimizzazione delle risorse esistenti: le automobili che le persone possiedono già cercando di combinare la libertà totale del trasporto individuale con l'utilità sociale del trasporto pubblico, ma senza la rigidità di quest'ultimo.
Prendendo ispirazione da un modello simile presente in Germania, Rod Bishop, imprenditore di Auckland, ha creato itch.co.nz nel 2007. Presto è diventato il più grande sito di ride-sharing della Nuova Zelanda e oggi, a due anni dalla creazione di Jayride.co.nz, il servizio si sta espandendo in Regno Unito, Australia e Irlanda.
Bishop's castle household energy servicesSocieting
A Bishop’s Castle, nel Shropshire, una famiglia su quattro ha beneficiato di uno studio energetico personalizzato, grazie a un gruppo di volontari e la forza di un trust locale, per generare una significativa riduzione dei consumi energetici in città e nel resto della regione.
L’Household Energy Services (HES) è un servizio di consulenza peer-to-peer che ha tradotto la complessa sfida politica del cambiamento climatico in un adeguamento credibile dello stile di vita quotidiano.
Uno dei punti di interesse più popolari a Brixton è stata per i giovani dai 12 ai 21 ani un’agenzia di comunicazione, la Livity, che coinvolge ogni anno i ragazzi in un magazine altamente professionale e in un’ampia gamma di campagne pubblicitarie e di marketing. Attraverso un approccio aperto, il lavoro collaborativo e un tutoraggio, l’agenzia ha trovato una strada per migliorare abilità e fiducia e ha trasformato le opportunità professionali di tanti ragazzi.
Sam Conniff e Michel Clothier hanno cominciato nel 2001 con l’intento di trasformare le loro conoscenze ed esperienze commerciali e di marketing in qualcosa che facesse del bene, immaginando di poter conciliare affari e responsabilità sociali.
La formula di Livity era semplice: invece di usare focus groups e sondaggi per capire cosa piacesse agli under 21, l’agenzia li invitava nei propri uffici.
Inizialmente la proposta non è stata facile da vendere alle aziende, ma l’insistenza di Livity nel lavorare su campagne mainstream, finanziate con budget per il marketing anziché con i budget di Responsabilità Sociale, ha pagato. Le campagne collaborative con Penguin Books per spingere i giovani alla lettura e il programma di apprendistato in-house per ex detenuti negli uffici di Google, mostra che questi nuovi tipi di partnership sono compatibili con il grande business.
Diversamente dalla maggior parte dei servizi di affitto, Jayride si focalizza sull’ottimizzazione delle risorse esistenti: le automobili che le persone possiedono già cercando di combinare la libertà totale del trasporto individuale con l'utilità sociale del trasporto pubblico, ma senza la rigidità di quest'ultimo.
Prendendo ispirazione da un modello simile presente in Germania, Rod Bishop, imprenditore di Auckland, ha creato itch.co.nz nel 2007. Presto è diventato il più grande sito di ride-sharing della Nuova Zelanda e oggi, a due anni dalla creazione di Jayride.co.nz, il servizio si sta espandendo in Regno Unito, Australia e Irlanda.
Bishop's castle household energy servicesSocieting
A Bishop’s Castle, nel Shropshire, una famiglia su quattro ha beneficiato di uno studio energetico personalizzato, grazie a un gruppo di volontari e la forza di un trust locale, per generare una significativa riduzione dei consumi energetici in città e nel resto della regione.
L’Household Energy Services (HES) è un servizio di consulenza peer-to-peer che ha tradotto la complessa sfida politica del cambiamento climatico in un adeguamento credibile dello stile di vita quotidiano.
Uno dei punti di interesse più popolari a Brixton è stata per i giovani dai 12 ai 21 ani un’agenzia di comunicazione, la Livity, che coinvolge ogni anno i ragazzi in un magazine altamente professionale e in un’ampia gamma di campagne pubblicitarie e di marketing. Attraverso un approccio aperto, il lavoro collaborativo e un tutoraggio, l’agenzia ha trovato una strada per migliorare abilità e fiducia e ha trasformato le opportunità professionali di tanti ragazzi.
Sam Conniff e Michel Clothier hanno cominciato nel 2001 con l’intento di trasformare le loro conoscenze ed esperienze commerciali e di marketing in qualcosa che facesse del bene, immaginando di poter conciliare affari e responsabilità sociali.
La formula di Livity era semplice: invece di usare focus groups e sondaggi per capire cosa piacesse agli under 21, l’agenzia li invitava nei propri uffici.
Inizialmente la proposta non è stata facile da vendere alle aziende, ma l’insistenza di Livity nel lavorare su campagne mainstream, finanziate con budget per il marketing anziché con i budget di Responsabilità Sociale, ha pagato. Le campagne collaborative con Penguin Books per spingere i giovani alla lettura e il programma di apprendistato in-house per ex detenuti negli uffici di Google, mostra che questi nuovi tipi di partnership sono compatibili con il grande business.
This document summarizes several media-supported revolutions throughout history:
- The 1517 Protestant movement utilized the Gutenberg printing press.
- The 1789 French Revolution utilized newspapers and leaflets.
- The 1968 Paris May days revolution utilized transistor radios and wall posters.
- The 2011 North Africa revolution utilized social media platforms like Twitter and Facebook.
This document presents an overview of sustainable enterprise and successful business examples. It discusses the three pillars of sustainability—social, environmental, and economic—and how businesses can create social impact and innovation for competitive advantage. An example of a sustainable business model called S.A.M.B.A. is described. The document also covers skills needed for sustainable enterprises, such as passion, multidisciplinary thinking, and creativity. A brief history of trade and business is provided, mentioning early civilizations in Mesopotamia, along sea and land routes.
The document discusses different perspectives on what defines marriage. It questions whether marriage requires a legal ceremony and documents or can be defined by the relationship itself. The author asks readers for their views on whether marriage requires social or legal recognition, or if a self-defined feeling of being married is sufficient.
Mrs. T's class collected 458 dollars and Mr. Y's class collected 374 dollars. To find the total amount collected, add the amounts:
1) Add the hundreds places: 458 has 4 hundreds and 374 has 3 hundreds, so 4 + 3 is 7 hundreds or 700
2) Add the tens places: 458 has 5 tens and 374 has 7 tens, so 5 + 7 is 12 tens or 120
3) Add the ones places: 458 has 8 ones and 374 has 4 ones, so 8 + 4 is 12 ones
4) Add all the places: 700 + 120 + 12 is 832
. Il primo Fab Lab è stato costituito come programma di sensibilizzazione da Neil Gerschenfeld presso il MIT, nel 2002. L’idea si è presto estesa a organizzazioni non accademiche. Manchester è stata la prima città britannica a ospitare un Fab, istituito dal Manufacturing Institute, un ente di beneficenza che lavora per promuovere produzione nel Nord-ovest dell'Inghilterra
Telecommunications Consumers: A Behavioral Economic AnalysisEmre Sarı
A brief review of the article, which is published by Peter D. Lunn. Telecommunications Consumers: A Behavioral Economic Analysis is "a commentary on consumer behavior in modern telecommunications markets, based on advances in behavioral economics. The core argument is that the combination of FBB, PSTN, Mobile and TV properties, which is unique to telecommunications, is likely to foment decision-making biases established by behavioral economics. This central insight is used to address two issues of concern from a pro-consumer perspective: low levels of switching between providers and failure to select optimum tariffs."
Flowering plants have four main parts: roots, stems, leaves, and flowers. Roots take in water and nutrients from the soil. Leaves use photosynthesis to produce food from sunlight. Flowers produce pollen and attract pollinators to help the plant reproduce by making seeds. Seeds can sprout and grow into new plants that will also produce roots, stems, leaves, and flowers.
Sally has 268 marbles and Jon has 157 marbles. To solve the problem of how many marbles they have altogether, we draw a hundreds, tens, and ones chart. We write 268 in the chart and add 157 more blocks. We count the total blocks in each column, which is 31115. However, this is not the correct answer. When a column has 10 or more blocks, we can trade them for a block in the next highest column. After trading blocks between columns, the total is 425, so 268 + 157 = 425.
This document provides an introduction and overview of Failure Mode and Effects Analysis (FMEA). It defines FMEA as a procedure for analyzing potential failure modes within a system and classifying them by severity and likelihood. The document outlines the FMEA cycle and provides an example FMEA with ratings for severity of effect, probability of occurrence, and likelihood of detection. It explains that various organizations have established standardized rating systems for these factors.
Mentre molti musei di storia locale possono essere definiti più una “raccolta di amenità”, una riorganizzazione istituzionale ha reso il Museum of East Anglian Life un vero e proprio museo civico, un’impresa sociale e un nuovo spazio pubblico. Invece di barcamenarsi con la mancanza di fondi pubblici e la diminuzione dei visitatori, il museo si è affermato come luogo di scambio, di incontro e d’affari
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Immaginate di aspettare alla stazione ferroviaria e, affamati, prendete semplicemente un frutto che pende da un albero a lato della strada. A Todmorden, nel Lancashire è possibile: per quasi tre anni gli abitanti della città, giovani e vecchi, si sono impegnati nella gestione di parcheggi, siepi, cimiteri, marciapiedi e cortili delle scuole trasformandoli in aree coltivate. Piccoli interventi locali hanno resto il paesaggio cittadino più godibile e hanno modificato il sistema alimentare locale in modo tangibile.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
This document summarizes several media-supported revolutions throughout history:
- The 1517 Protestant movement utilized the Gutenberg printing press.
- The 1789 French Revolution utilized newspapers and leaflets.
- The 1968 Paris May days revolution utilized transistor radios and wall posters.
- The 2011 North Africa revolution utilized social media platforms like Twitter and Facebook.
This document presents an overview of sustainable enterprise and successful business examples. It discusses the three pillars of sustainability—social, environmental, and economic—and how businesses can create social impact and innovation for competitive advantage. An example of a sustainable business model called S.A.M.B.A. is described. The document also covers skills needed for sustainable enterprises, such as passion, multidisciplinary thinking, and creativity. A brief history of trade and business is provided, mentioning early civilizations in Mesopotamia, along sea and land routes.
The document discusses different perspectives on what defines marriage. It questions whether marriage requires a legal ceremony and documents or can be defined by the relationship itself. The author asks readers for their views on whether marriage requires social or legal recognition, or if a self-defined feeling of being married is sufficient.
Mrs. T's class collected 458 dollars and Mr. Y's class collected 374 dollars. To find the total amount collected, add the amounts:
1) Add the hundreds places: 458 has 4 hundreds and 374 has 3 hundreds, so 4 + 3 is 7 hundreds or 700
2) Add the tens places: 458 has 5 tens and 374 has 7 tens, so 5 + 7 is 12 tens or 120
3) Add the ones places: 458 has 8 ones and 374 has 4 ones, so 8 + 4 is 12 ones
4) Add all the places: 700 + 120 + 12 is 832
. Il primo Fab Lab è stato costituito come programma di sensibilizzazione da Neil Gerschenfeld presso il MIT, nel 2002. L’idea si è presto estesa a organizzazioni non accademiche. Manchester è stata la prima città britannica a ospitare un Fab, istituito dal Manufacturing Institute, un ente di beneficenza che lavora per promuovere produzione nel Nord-ovest dell'Inghilterra
Telecommunications Consumers: A Behavioral Economic AnalysisEmre Sarı
A brief review of the article, which is published by Peter D. Lunn. Telecommunications Consumers: A Behavioral Economic Analysis is "a commentary on consumer behavior in modern telecommunications markets, based on advances in behavioral economics. The core argument is that the combination of FBB, PSTN, Mobile and TV properties, which is unique to telecommunications, is likely to foment decision-making biases established by behavioral economics. This central insight is used to address two issues of concern from a pro-consumer perspective: low levels of switching between providers and failure to select optimum tariffs."
Flowering plants have four main parts: roots, stems, leaves, and flowers. Roots take in water and nutrients from the soil. Leaves use photosynthesis to produce food from sunlight. Flowers produce pollen and attract pollinators to help the plant reproduce by making seeds. Seeds can sprout and grow into new plants that will also produce roots, stems, leaves, and flowers.
Sally has 268 marbles and Jon has 157 marbles. To solve the problem of how many marbles they have altogether, we draw a hundreds, tens, and ones chart. We write 268 in the chart and add 157 more blocks. We count the total blocks in each column, which is 31115. However, this is not the correct answer. When a column has 10 or more blocks, we can trade them for a block in the next highest column. After trading blocks between columns, the total is 425, so 268 + 157 = 425.
This document provides an introduction and overview of Failure Mode and Effects Analysis (FMEA). It defines FMEA as a procedure for analyzing potential failure modes within a system and classifying them by severity and likelihood. The document outlines the FMEA cycle and provides an example FMEA with ratings for severity of effect, probability of occurrence, and likelihood of detection. It explains that various organizations have established standardized rating systems for these factors.
Mentre molti musei di storia locale possono essere definiti più una “raccolta di amenità”, una riorganizzazione istituzionale ha reso il Museum of East Anglian Life un vero e proprio museo civico, un’impresa sociale e un nuovo spazio pubblico. Invece di barcamenarsi con la mancanza di fondi pubblici e la diminuzione dei visitatori, il museo si è affermato come luogo di scambio, di incontro e d’affari
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Immaginate di aspettare alla stazione ferroviaria e, affamati, prendete semplicemente un frutto che pende da un albero a lato della strada. A Todmorden, nel Lancashire è possibile: per quasi tre anni gli abitanti della città, giovani e vecchi, si sono impegnati nella gestione di parcheggi, siepi, cimiteri, marciapiedi e cortili delle scuole trasformandoli in aree coltivate. Piccoli interventi locali hanno resto il paesaggio cittadino più godibile e hanno modificato il sistema alimentare locale in modo tangibile.
Trasformare le strutture inutilizzate di proprietà comunale dell’ex Sercom e del centro polifunzionale di Paganica in poli della Solidarietà: incubatori sociali in cui ospitare le associazioni culturali che hanno perso la propria sede con il terremoto, associazioni di disabili e gruppi di giovani, ma anche da utilizzare come “rifugi sicuri” in caso di sciame sismico da parte di tutta la popolazione. È la proposta di «L’Aquila che vogliamo» contenuta in una deliberazione che «aspetta da cinque mesi di essere valutata dalla giunta comunale», come spiega il capogruppo in consiglio, Vincenzo Vittorini. Un passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva del progetto che dovrà passare prima alle commissioni e poi allo stesso consiglio comunale. Nella delibera si chiede anche la valorizzazione dei progetti Case di Pagliare di Sassa e Paganica 2, che insistono nelle due aree prese in esame, quella dell’ex Sercom e del centro polifunzionale, appunto. «Le abitazioni, una volta lasciate dagli sfollati dopo il terremoto, potranno essere date con priorità a disabili e giovani coppie», continua Vittorini, «in modo da creare centri di aggregazione sociale a 360 gradi». Proprio per illustrare la proposta alla città, ieri i rappresentanti del movimento hanno incontrato alcune associazioni a Scoppito. «Il documento va nella direzione di tutela dei diritti delle persone più deboli, dei giovani privi di punti di riferimento e degli anziani», spiega Dario Verzulli, che si occupa dei problemi del sociale per il gruppo. «Riteniamo indispensabile recuperare strutture inutilizzate di proprietà comunale in luoghi strategici anche in funzione delle esigenze della popolazione dopo il sisma. I poli della Solidarietà sorgeranno uno nella parte Est e l’altro a Ovest della città». Le strutture saranno dedicate ai giovani e all’arte, con laboratori e spazi per prove ed esibizioni e ospiteranno anche attività di aggregazione sociale. Un sogno realizzabile, secondo i rappresentanti dell’Aquila che vogliamo. «Il nostro obiettivo è il recupero di due luoghi dimenticati, anche perché in queste zone, nel dopo-sisma, si sono già formate piccole città.
Welfare su scala comunitaria: apprendimenti dalle sperimentazioni in atto: Co...Iris Network
Esperienza presentata da Fondazione Caritro in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Giovedì 14 settembre 2017 | ore 14
A cura di Francesco Gabbi | CBS Community Building Solutions
Intervengono:
Monica Villa, Fondazione Cariplo | Programma “Welfare in Azione”
Filippo Manfredi, Fondazione Caritro | Programma “Welfare a Km Zero”
Valentina Mazzullo, Fondazione Italiana Accenture | Competition “Welfare che Impresa!”
Francesca Savi, Spazio Aperto Servizi – Milano | Progetto “Milano Sei l’Altro”
Paolo Putti, Consorzio Agorà – Genova | Progetto “Maniman”
Case del quartiere, social street, community hub: in molti, ormai da tempo, hanno iniziato a riflettere su esperienze di sviluppo locale che abbiano come tratto distintivo quello di andare oltre i perimetri del welfare tradizionale, lavorando sulle relazioni anziché sulle prestazioni. A legittimare queste iniziative sono seguiti importanti programmi di fondazioni di origine bancaria – Fondazione Cariplo in primis, ma anche Fondazione Cariparma, Fondazione Caritro ecc. – che stanno contribuendo ad aumentare sempre più la massa critica dei progetti che si occupano di welfare di comunità. Nella sessione si presenteranno alcune di queste esperienze alla ricerca di apprendimenti in termini di modalità di finanziamento e co-finanziamento, figure professionali emergenti per governare questi processi, modalità di progettazione.
Queste slide illustrano il progetto per la costituzione della Casa delle Donne di Lucca, libera, indipendente, trasversale apartitica ma molto politica.
Giardino di Marinella - La Casa delle Donne di Lucca
Bromley by bow
1. Bromley by Bow Centre In aree come questa i bisogni della gente non sono molto specializzati, quindi offriamo una gamma olistica di servizi per le persone di Bromley by Bow. Susie Dye, Responsabile dei programmi di sviluppo.
2. 12 p ersone nella Congregazione della Chiesa, nel 1984 2.000 u tenti giornalieri del centro nel 2010 28 I mprese di successo catalizzate dal 2005
3. La storia La Chiesa Unita Riformata di Bromley by Bow, nella periferia orientale di Londra aveva una congregazione composta da appena 12 membri e non riceveva quasi più fondi quando, nel 1984, il Reverendo Andrew Mawson arrivò in una chiesa semi deserta. Il sacerdote decise, insieme alla sua congregazione, di aprire la sala della chiesa alla comunità, in risposta alle conversazioni informali con i residenti locali, che avevano bisogno di spazio. Tra i primi a utilizzarlo ci furono un laboratorio di calzoleria, una donna che aveva bisogno di un posto dove costruire una barca e un ’ insegnante di danza. La sala fu concessa gratuitamente per promuovere progetti che aiutassero a rispondere ai bisogni locali; gli artisti che volevano spazi di studio potevano pagare offrendo laboratori gratuiti alla popolazione locale. In questa fase iniziale, non era cruciale fare soldi, ma costruire insieme il progetto con un più ampio gruppo di utenti e restituire i vantaggi alla comunità in termini di fiducia e risorse utili. Riorganizzando gli spazi, al posto della chiesa con 200 posti a sedere, oggi il nuovo spazio conta un santuario con 40 posti a sedere, una nursery, una galleria, uno spazio teatrale e un community room flessibile.
4. La storia Il Reverendo Mawson è andato avanti, co-fondando il Community Action Network per promuovere il ruolo dell ’ imprenditorialità nel costruire comunità e creando il Water City Festival come parte di una visione più ampia, per riconnettere la periferia orientale di Londra attraverso le idrovie locali. Nel frattempo, il centro ha continuato a evolversi e fiorire. Col crescere delle attività di comunità, sono nate anche nuove imprese sociali al suo interno.
5. L ’ impatto Il Bromley by Bow Centre è ampiamente riconosciuto come un esempio di come i centri comunitari possono trasformare servizi separati in un posto amato dal vicinato. Molti progetti iniziali sono stati sviluppati in imprese sociali indipendenti, ivi compreso un asilo nido e studi per gli artisti. Il centro, inoltre, è riuscito a garantirsi fondi dai settori privati e pubblici e attraverso la National Lottery, per progetti di impresa con l ’ obiettivo di supportare e investire sui soggetti esclusi. Il turnover annuale ora supera i 4 milioni di sterline, e ci sono più di 100 membri nello staff, la maggioranza dei quali sono locali. Il centro ospita più di 2000 persone ogni settimana ed è diventato il terzio più grande erogatore di istruzione per adulti e perfezionamento di tutto il distretto di Tower Hamlets.
6. Key Lessons Imprese civiche detentrici di risorse Nella fase iniziale, il comportamento del sacerdote è stato cruciale: era preparato a offrire le risorse che controllava per qualunque idea che sembrasse di valore. Libero dagli obblighi di massimizzare il profitto, invece di chiedere un affitto, lui ha chiesto alle persone di lavorare insieme e co-produrre i loro concept per il bene comune. Questo ha costituito la valuta più importante e richiesta: la fiducia. Mawson poteva farlo perché aveva il supporto locale e l ’ autorità organizzativa di assumersi rischi e opportunità e dare permessi localmente, lontano di un livello burocratico astratto. Questo ha creato un terreno fertile per ospitare iniziative e gradualmente ha attratto un team di persone che ha accresciuto le attività del centro. Inclusione e benessere Con l ’ espandersi del centro, è stato creato uno spazio che comunicasse agli utenti che essi venivano altamente valorizzati. Un solo architetto ha lavorato con il centro per assicurare che ogni fase si integrasse con il tutto. Il design si è focalizzato nell ’ invitare persone a entrare. Uno spazio per le funzioni è stato mantenuto ma come spazio piccolo sebbene integrale del posto. Il giardino e il caff è sono aperti a tutti, e i servizi per la salute e la casa dividono lo stesso spazio di accoglienza – che non è una sala d ’ attesa istituzionale, ma uno spazio dove i locali possono incontrarsi informalmente. Insieme alla galleria e a uno spazio eventi, uno spazio verde autogestito con un orticello, questo ha aiutato il centro a emanare un senso di benessere complessivo.
7. Conclusioni Come passiamo da un modello di pubblico servizio che si focalizza nel provvedere ai bisogni delle persone a un modello che abbraccia la loro forza e libera le loro abilità, idee, energia e capacità? Un ’ azione chiave è quella di muovere da un servizi pubblici a funzione singola a posti per la cura integrata del vicinato. Il Bromley by Bow Centre inoltre mostra che questo è il modo in cui dovremmo concepire le risorse fisiche, riconoscendo che il loro valore d ’ uso dipende dal fatto che lo staff in prima linea li mantenga vivi e attivi.