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Train the Trainer
Con Irene Morrione
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Obiettivi del corso
Sapere organizzare e guidare un intervento formativo in tutte le
sue parti;
Gestire efficacemente il processo di apprendimento negli adulti;
Avere strumenti pratici per la gestione dei gruppi;
Aumentare la capacità di gestire lo stress da public speaking;
Avere consapevolezza dei propri punti di forza e saperli sfruttare
concretamente nella comunicazione con gli altri.
+
Programma
 Progettare un intervento formativo: scegliere gli argomenti
 Erogare formazione agli adulti: il metodo di Kolb
 Preparare slide efficaci
 Progettare un discorso accattivante
 Dinamiche di gruppo e gestione del conflitto
 Gestire lo stress da public speaking: il segreto per alte
performance
 Strumenti pratici per parlare in pubblico “magicamente”
 Conoscere le proprie strenghs e saperle sfruttare nella
comunicazione
+ L’apprendimento degli adulti: Core Principles (Knowles)
 La disponibilità ad apprendere
Apprendere ciò che dice il docente o ciò che serve?
l'adulto ha una disponibilità ad imparare mirata e quindi in un certo
senso più limitata.
 L'orientamento verso l'apprendimento
Centrato sulle materie o sulla vita reale?
l'orientamento verso l'apprendimento negli adulti è centrato sulla vita reale.
 Motivazione
Da eventi esterni o da pressioni interne?
relativamente agli adulti le motivazioni più potenti sono le pressioni interne: il
desiderio di una maggiore soddisfazione nel lavoro, l'auto-stima, la qualità
della vita
+
 Il bisogno di conoscere
Apprendere ciò che insegna il docente o sapere perché occorre
apprendere?
Gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa e a cosa
possa servire
 Il concetto di sé
Personalità dipendente o persone responsabili delle proprie scelte?
Il concetto di sé, nel bambino, è basato sulla dipendenza da altri. Il concetto di sé
nell'adulto è vissuto come dimensione autonoma.
 Il ruolo dell'esperienza precedente
Conta solo l’esperienza del docente o è centrale l’esperienza acquisita?
Nell'educazione dell'adulto ha un ruolo essenziale l'esperienza, sia come attività di
apprendimento sia come pregresso talvolta negativo che costituisce una barriera di
pregiudizi e abiti mentali che fa resistenza all'apprendimento stesso
L’apprendimento degli adulti: Core Principles
(Knowles)
+
Il contenuto
QUELLO CHE SO
QUELLO CHE
VOGLIO DIRE
di
significativo
QUELLO CHE
INTERESSA L’UDITORIO
COSA POSSO DIRE DI SIGNIFICATIVO
NEL TEMPO DISPONIBILE
A QUESTO TIPO DI UDITORIO
a
b
c
c
+
Il robot da cucina
Questa mattina a casa vostra è arrivato dalla
Cina un robot umanoide in grado di
preparare qualsiasi tipo di piatto in cucina,
fare cocktail, impastare ma anche lavare i
piatti e pulire la cucina. E’ ancora un
prototipo e il suo funzionamento è
abbastanza complesso: si compone di leve,
tasti luminosi di diversi colori, 2 altoparlanti,
gambe e braccia meccaniche. Hai a
disposizione un libretto di istruzioni di 250
pagine in italiano
 
Cosa fai per metterlo in funzione?
 
Descrivi in ordine le tue azioni
+ Apprendimento Esperienziale - Il ciclo
dell’Apprendimento
Ogni apprendimento comincia con
un’esperienza
Stile di apprendimento - Attivista
L’apprendimento comincia
davvero quando le persone
hanno l’opportunità di
riflettere sulla loro esperienza
per vedere cosa hanno
imparato.
Stile di apprendimento –
Riflessivo
Questo stadio riguarda la capacità di
organizzare l’apprendimento in schemi
significativi così che possa essere applicato
anche ad altre situazioni
Stile di Apprendimento – Teorico
In questa fase l’individuo
pianifica le prossime esperienze
che metteranno alla prova I
suoi apprendimenti derivanti
dallo stadio precedente. Questo
confermerà, confuterà o
raffinerà l’apprendimento e
fornirà ulteriori esperienze da
cui apprendere.
Stile di Apprendimento -
Pragmatico
+ Macroprogettazione
Obiettivi formativi
Conoscere la dinamica di apprendimento degli adulti e conseguentemente preparare sessioni formative
che ne tengano conto
Saper gestire l'intero processo formativo, dalla preparazione delle sessioni formative alla facilitazione
d'aula
Conoscere le dinamiche di gruppo ed avere alcuni strumenti pratici di gestione
Gestire lo stress e le emozioni al fine di avere la massima efficacia durante l'aula
Avere consapevolezza dei punti di forza del proprio stile comunicativo e saperli valorizzare
Sviluppare consapevolezza dei diversi livelli che influenzano lo stile di docenza (personali capacità,
convinzioni ecc…)
Giornata 1- La cassetta degli attrezzi del trainer
Progettare un intervento formativo
Come funziona l'apprendimento negli adulti
Progettare un discorso accattivante
Progettare slide
Come funzionano i gruppi
Strumenti di gestione del conflitto
Giornata 2 - Le risorse interiori alleate del trainer
Gestire lo stress da public speaking
Gestire le emozioni
Punti di forza del proprio stile comunicativo/comportamentale
Vision
+ Microprogettazione
+
Esempio di slide 1
+
Esempio di slide 2
+
Esempio di slide 3
+
Esempio di slide 4
+ Development, Maintenance
and Improvement Cycle
Esempio di slide 5
+
16
Esempio di slide 6
+
Esempio di slide 7
+
Esempio di slide 8
+
Esempio di slide 9
+
Esempio di slide 10
+
La motivazione: partire dal senso
Buon docenteCattivo docente
+ La scala del silenzio
PAUSA E
CONTATTO
VISIVO
Apertura
No atteggiamenti
severi
CHIEDERE DI
RIVOLGERE
MESSAGGIO
AL GRUPPO
Se state trattando l’
argomento della
riunione, ci
piacerebbe
conoscere il vostro
parere
FARE UNA
DOMANDA A
CHI STA
PARLANDO
Riassumendo i
punti principali
RICONFERMARE
IMPORTANZA OBIETTIVI
E NECESSITA’ PARLARE
UNO ALLA VOLTA
Rivolgendosi al gruppo:
abbiamo a disposizione solo
un’ora per questo tema così
importante. Parlando uno alla
volta raggiungeremo più
rapidamente il nostro obiettivo
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+
Quali interferenze
potrebbero limitarmi come
trainer?
+ Aspetti della comunicazione
NON VERBALE
Mimica
Postura
Prossemica
Fisiologia
PARA VERBALE
Tono
Volume
Pause
Interiezioni
Velocità
VERBALE
Parole
+ Importanza degli aspetti
NON VERBALE
Mimica
Postura
Prossemica
Fisiologia
PARA VERBALE
Tono
Volume
Pause
Interiezioni
Velocità
VERBALE
Parole
+ Lo sguardo: errori da evitare
 Sguardo nel vuoto
 Insicurezza
 Interesse al copione
 Scanning
 Distrazione
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 Spalle al pubblico
 Paura
 Sguardo agli eletti
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+ Lo sguardo:Il contatto visivo
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 Contatto d’occhi distribuito democraticamente
 Percezione “Ci siamo visti”
 Durata 3-4 secondi
BENEFICI COMUNICATIVI
 Sensazione del colloquio a due
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 Padronanza d’aula
 Controllo nervosismo
+ Gestualità
ERRORI DA EVITARE
• Hitler position
• Braccia incrociate
• Far west
• Toccamenti
• Yoga
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• Parafulmine
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REGOLE DA SEGUIRE
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SPONTANEITA’
• Gestualità naturale
• Mani lungo i fianchi
• Mani libere
• Superare il controllo
+ Prossemica = Credibilità
In piedi
Centro sala
Assenza di barriere
Movimenti in sala (volontà d’integrazione,
sfogo energia in eccesso)
+ Linguaggio paraverbale
Voce nervosa = percezione interna
Evitare di schiarirsi la gola
Tono sicuro e volume alto
Giocare con i toni e le pause
Respirare profondamente
+ Toni vs Pause
Suoni
 Sono non parole, suoni
superflui
 Riempiono il tempo che ci
serve per pensare
 Sgradevoli e elemento di
distrazione
Pause
 Maggiore forza emotiva al
messaggio
 Controllo della sala
 Rallentamento velocità
+ L’uso delle metafore
Nutrire la creatività ed il pensiero laterale
Facilitare l’apprendimento usando terreni
conosciuti
Stimolare la persona a connettere i suoi diversi
piani (cognitivo/emotivo, razionale/intuitivo);
Aggirare le resistenze parlando alla mente
inconscia
+ L’uso di storie e aneddoti
Coinvologono narrativamente
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Trasformano l’astratto in concreto
Creano rapport
+
Parole in sintonia
 Esempi concreti vicini alla vita delle persone
 No tecnicismi
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La psicologia positiva
 Focus su ciò che già funziona nell’individuo
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 Uso del linguaggio
+
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sono utili nella comunicazione?

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  • 1. + Train the Trainer Con Irene Morrione
  • 2. + Obiettivi del corso Sapere organizzare e guidare un intervento formativo in tutte le sue parti; Gestire efficacemente il processo di apprendimento negli adulti; Avere strumenti pratici per la gestione dei gruppi; Aumentare la capacità di gestire lo stress da public speaking; Avere consapevolezza dei propri punti di forza e saperli sfruttare concretamente nella comunicazione con gli altri.
  • 3. + Programma  Progettare un intervento formativo: scegliere gli argomenti  Erogare formazione agli adulti: il metodo di Kolb  Preparare slide efficaci  Progettare un discorso accattivante  Dinamiche di gruppo e gestione del conflitto  Gestire lo stress da public speaking: il segreto per alte performance  Strumenti pratici per parlare in pubblico “magicamente”  Conoscere le proprie strenghs e saperle sfruttare nella comunicazione
  • 4. + L’apprendimento degli adulti: Core Principles (Knowles)  La disponibilità ad apprendere Apprendere ciò che dice il docente o ciò che serve? l'adulto ha una disponibilità ad imparare mirata e quindi in un certo senso più limitata.  L'orientamento verso l'apprendimento Centrato sulle materie o sulla vita reale? l'orientamento verso l'apprendimento negli adulti è centrato sulla vita reale.  Motivazione Da eventi esterni o da pressioni interne? relativamente agli adulti le motivazioni più potenti sono le pressioni interne: il desiderio di una maggiore soddisfazione nel lavoro, l'auto-stima, la qualità della vita
  • 5. +  Il bisogno di conoscere Apprendere ciò che insegna il docente o sapere perché occorre apprendere? Gli adulti sentono l'esigenza di sapere perché occorra apprendere qualcosa e a cosa possa servire  Il concetto di sé Personalità dipendente o persone responsabili delle proprie scelte? Il concetto di sé, nel bambino, è basato sulla dipendenza da altri. Il concetto di sé nell'adulto è vissuto come dimensione autonoma.  Il ruolo dell'esperienza precedente Conta solo l’esperienza del docente o è centrale l’esperienza acquisita? Nell'educazione dell'adulto ha un ruolo essenziale l'esperienza, sia come attività di apprendimento sia come pregresso talvolta negativo che costituisce una barriera di pregiudizi e abiti mentali che fa resistenza all'apprendimento stesso L’apprendimento degli adulti: Core Principles (Knowles)
  • 6. + Il contenuto QUELLO CHE SO QUELLO CHE VOGLIO DIRE di significativo QUELLO CHE INTERESSA L’UDITORIO COSA POSSO DIRE DI SIGNIFICATIVO NEL TEMPO DISPONIBILE A QUESTO TIPO DI UDITORIO a b c c
  • 7. + Il robot da cucina Questa mattina a casa vostra è arrivato dalla Cina un robot umanoide in grado di preparare qualsiasi tipo di piatto in cucina, fare cocktail, impastare ma anche lavare i piatti e pulire la cucina. E’ ancora un prototipo e il suo funzionamento è abbastanza complesso: si compone di leve, tasti luminosi di diversi colori, 2 altoparlanti, gambe e braccia meccaniche. Hai a disposizione un libretto di istruzioni di 250 pagine in italiano   Cosa fai per metterlo in funzione?   Descrivi in ordine le tue azioni
  • 8. + Apprendimento Esperienziale - Il ciclo dell’Apprendimento Ogni apprendimento comincia con un’esperienza Stile di apprendimento - Attivista L’apprendimento comincia davvero quando le persone hanno l’opportunità di riflettere sulla loro esperienza per vedere cosa hanno imparato. Stile di apprendimento – Riflessivo Questo stadio riguarda la capacità di organizzare l’apprendimento in schemi significativi così che possa essere applicato anche ad altre situazioni Stile di Apprendimento – Teorico In questa fase l’individuo pianifica le prossime esperienze che metteranno alla prova I suoi apprendimenti derivanti dallo stadio precedente. Questo confermerà, confuterà o raffinerà l’apprendimento e fornirà ulteriori esperienze da cui apprendere. Stile di Apprendimento - Pragmatico
  • 9. + Macroprogettazione Obiettivi formativi Conoscere la dinamica di apprendimento degli adulti e conseguentemente preparare sessioni formative che ne tengano conto Saper gestire l'intero processo formativo, dalla preparazione delle sessioni formative alla facilitazione d'aula Conoscere le dinamiche di gruppo ed avere alcuni strumenti pratici di gestione Gestire lo stress e le emozioni al fine di avere la massima efficacia durante l'aula Avere consapevolezza dei punti di forza del proprio stile comunicativo e saperli valorizzare Sviluppare consapevolezza dei diversi livelli che influenzano lo stile di docenza (personali capacità, convinzioni ecc…) Giornata 1- La cassetta degli attrezzi del trainer Progettare un intervento formativo Come funziona l'apprendimento negli adulti Progettare un discorso accattivante Progettare slide Come funzionano i gruppi Strumenti di gestione del conflitto Giornata 2 - Le risorse interiori alleate del trainer Gestire lo stress da public speaking Gestire le emozioni Punti di forza del proprio stile comunicativo/comportamentale Vision
  • 15. + Development, Maintenance and Improvement Cycle Esempio di slide 5
  • 21. + La motivazione: partire dal senso Buon docenteCattivo docente
  • 22. + La scala del silenzio PAUSA E CONTATTO VISIVO Apertura No atteggiamenti severi CHIEDERE DI RIVOLGERE MESSAGGIO AL GRUPPO Se state trattando l’ argomento della riunione, ci piacerebbe conoscere il vostro parere FARE UNA DOMANDA A CHI STA PARLANDO Riassumendo i punti principali RICONFERMARE IMPORTANZA OBIETTIVI E NECESSITA’ PARLARE UNO ALLA VOLTA Rivolgendosi al gruppo: abbiamo a disposizione solo un’ora per questo tema così importante. Parlando uno alla volta raggiungeremo più rapidamente il nostro obiettivo
  • 23. + The Inner game of tennis Performance = Potenziale - interferenze
  • 25. + Aspetti della comunicazione NON VERBALE Mimica Postura Prossemica Fisiologia PARA VERBALE Tono Volume Pause Interiezioni Velocità VERBALE Parole
  • 26. + Importanza degli aspetti NON VERBALE Mimica Postura Prossemica Fisiologia PARA VERBALE Tono Volume Pause Interiezioni Velocità VERBALE Parole
  • 27. + Lo sguardo: errori da evitare  Sguardo nel vuoto  Insicurezza  Interesse al copione  Scanning  Distrazione  Rimbalzo nervoso  Spalle al pubblico  Paura  Sguardo agli eletti (superiori, volti amici volti compiacenti)
  • 28. + Lo sguardo:Il contatto visivo COS’È?  Contatto d’occhi distribuito democraticamente  Percezione “Ci siamo visti”  Durata 3-4 secondi BENEFICI COMUNICATIVI  Sensazione del colloquio a due  No distrazioni visive  Padronanza d’aula  Controllo nervosismo
  • 29. + Gestualità ERRORI DA EVITARE • Hitler position • Braccia incrociate • Far west • Toccamenti • Yoga • San Francesco docet • Parafulmine • Direttore d’orchestra REGOLE DA SEGUIRE • Non ci sono regole: SPONTANEITA’ • Gestualità naturale • Mani lungo i fianchi • Mani libere • Superare il controllo
  • 30. + Prossemica = Credibilità In piedi Centro sala Assenza di barriere Movimenti in sala (volontà d’integrazione, sfogo energia in eccesso)
  • 31. + Linguaggio paraverbale Voce nervosa = percezione interna Evitare di schiarirsi la gola Tono sicuro e volume alto Giocare con i toni e le pause Respirare profondamente
  • 32. + Toni vs Pause Suoni  Sono non parole, suoni superflui  Riempiono il tempo che ci serve per pensare  Sgradevoli e elemento di distrazione Pause  Maggiore forza emotiva al messaggio  Controllo della sala  Rallentamento velocità
  • 33. + L’uso delle metafore Nutrire la creatività ed il pensiero laterale Facilitare l’apprendimento usando terreni conosciuti Stimolare la persona a connettere i suoi diversi piani (cognitivo/emotivo, razionale/intuitivo); Aggirare le resistenze parlando alla mente inconscia
  • 34. + L’uso di storie e aneddoti Coinvologono narrativamente Fanno capire meglio i concetti generali Trasformano l’astratto in concreto Creano rapport
  • 35. + Parole in sintonia  Esempi concreti vicini alla vita delle persone  No tecnicismi  No frasi fatte
  • 36. + La psicologia positiva  Focus su ciò che già funziona nell’individuo  Strengths e momenti di flow  Uso del linguaggio
  • 37. + In che modo le mie strengths mi sono utili nella comunicazione?

Editor's Notes

  1. Attivisti – “Fare un’esperienza” Si lanciano totalmente e senza preconcetti in nuove esperienze. Gli piace essere nel qui ed ora a sono contenti di essere godere di esperienze immediate. Sono mentalmente aperti, non scettici e questo tende a renderli entusiasti riguardo a tutto ciò che è nuovo. Posso agire d’impulso e provare piacere nel risolvere crisi di breve periodo. Gli attivisti affrontano i nuovi problemi con il brainstorming o il pensiero creativo. Appena l’eccitazione per una nuova attività svanisce, iniziano a cercare quella successiva. Tendono a prendere energia dalla sfida di nuove esperienze, ma si annoiano nella fase di implementazione e consolidamento a lungo termine. Sono aperti e cercano il coinvolgimento degli altri. Amano essere al centro dell’attenzione e fanno in modo di essere in molte situazioni che glie ne danno l’opportunità. Riflessivi – “Riflettere su di un’esperienza di apprendimento.” I riflessivi amano fare un passo indietro per valutare l’esperienza e osservarla da diverse prospettive. Raccolgono dati, da sé e da altri, e preferiscono analizzarli più e più volte prima di arrivare ad una conclusione. La raccolta e l’analisi dei dati dell’esperienza è per loro molto importante, così tendono a posporre il momento in cui traggono le conclusioni il più possibile. La loro filosofia è: sii cauto. Sono persone coscienziose che amano considerare tutti i possibili aspetti di una situazione prima di agire. I riflessivi preferiscono ascoltare nei meeting e nelle discussioni, ed osservare le azioni degli altri. Ascoltano e possono lasciare che la discussione si plachi prima di esprimere la propria posizione. Tendono ad adottare un basso profilo e appaiono un po’ distaccati, tolleranti, controllati. Quando agiscono lo fanno tenendo conto della visione d’insieme che include passato, presente, osservazioni degli altri e loro stesse osservazioni. Teorico – ‘Trarre conclusioni e generalizzazioni dall’esperienza di apprendimento” I teoretici adattano ed integrano le osservazioni in teorie complesse e logicamente strutturate. Pensano ai problemi affrontandoli passo dopo passo. Mettono insieme le informazioni in teorie coerenti. Tendono ad essere perfezionisti che vogliono avere le cose organizzate in modo ordinato e razionale. Gli piace analizzare per poi fare sintesi. Sono interessati a valori, convinzioni, principi, teorie, modelli e connessioni logiche. La loro filosofia dà valore a tutto ciò che è razionale e logico: se è logico, è buono. Le domande che fanno di frequente sono del tipo: “ha senso per te?”, “in che modo questo si collega a quello”? Tendono ad essere distaccati, analitici e intenti a concentrarsi sulla razionalità oggettiva piuttosto che su aspetti soggettivi o ambigui. L’approccio del teorico ai problemi è coerentemente logico. Questo è il loro modo di pensare, e possono rifiutare tutto ciò che non concorda con esso. Preferiscono massimizzare le certezze e si sentono a disagio con giudizi soggettivi, pensiero laterale o tutto ciò che appare frivolezza. Pragmatico– “Disporsi a testare l’apprendimento attraverso nuove esperienze.” I pragmatici sono aperti a sperimentare nuove idee, teorie e tecniche per vedere se in pratica portano risultati. Ricercano intenzionalmente idee nuove e colgono al volo le occasioni per applicarle nella pratica. Sono il genere di persone che tornano a casa da un corso di management pieni di nuove idee e corrono a mettere immediatamente in pratica le idee che più li attraggono. I pragmatici non amano girare troppo intorno alle cose e tendono a diventare impazienti nelle discussioni che restano aperte troppo a lungo. Sono essenzialmente persone pratiche, con i piedi per terra, cui piace prendere decisioni pragmatiche e risolvere I problemi. Colgono problemi e opportunità come sfide. La loro filosofia è: “c’è sempre un modo migliore, e, se funziona, è quello giusto”.