Ciò che viene a modificarsi è il rapporto fondamentale tra rappresentazione e conoscenza. Durante l’età umanistica, la conoscenza attraverso i sensi aveva un valore positivo: cercando di capire ciò che si osservava si acquisiva una nuova comprensione del reale. Era un notevole progresso rispetto ad una conoscenza che in età medievale era ammessa solo come interpretazione simbolica delle sacre scritture. E in età umanistica artista e scienziato (anche se per quell’età è improprio usare questo secondo termine) potevano ancora essere la stessa persona. Nel Seicento ciò non è più possibile. La nascita delle scienze sperimentali e i progressi delle discipline matematiche hanno portato la conoscenza in ambiti diversi da quelli esperibili attraverso i sensi. Anzi, la conoscenza attraverso i sensi viene messa decisamente in crisi, se pensiamo a quanto questi possono essere fallaci come nel caso della sfericità della terra o del suo movimento rotatorio e di rivoluzione intorno al sole. In pratica non sono più i sensi, ma l’intelletto, la chiave di volta per accedere alla conoscenza del vero.
1. L’Italia, dopo la pace di Cateau Cambresis, nel
1559 si ritrovò sotto la dominazione degli
spagnoli che dominavano direttamente su
Sicilia, Sardegna, Napoli e ducato di Milano e
Stato dei presidi, ma anche gli altri stati erano
influenzati indirettamente: la repubblica di
Genova era quella maggiormente legata alla
Spagna.Il Teatro nel '600 apre le porte
al pubblico, diventa per tutti,
principalmente
con il Melodramma.
2. Tutto diventava Scenografico, come uno
spettacolo al teatro, illuminato quasi da
riflettori e le pose delle figure erano come
quelle di attori su un palcoscenico.
3.
4. PITTURA DI GENERE:
•NATURA MORTA
•RITRATTO
•PAESAGGIO
I CARRACCI
aprono la Prima ACCADEMIA DI BELLE ARTI nel 1585 a
BOLOGNA
Si chiamerà Accademia degli incamminati..
Il Mangiafagioli - 1583,84
Annibale Carracci
Bologna, 1560 – Roma,1609
La Macelleria - 1585
Artefice di una
riforma del
linguaggio
pittorico,
Annibale
Carracci,
manifestò un
forte interesse
per i temi
quotidiani.
5. Michelangelo Merisi detto
Per il talento dimostrato, a 11 anni viene mandato dalla
famiglia a Milano presso la bottega del pittore, già allievo del
Tiziano, Simone Peterzano.
7. La luce non proviene
dalla finestra,ma esalta
la mano di Dio
MATTEO
8. S. Matteo e L' Angelo - 1597 - 98
Prima Versione
Prima Versione
Seconda Versione
Seconda Versione
S. Matteo e L' Angelo - 1600 - 01
La prima fù rifiutata
perchè ritenuta
volgare, i piedi rozzi,
le gambe
accavallate, l'angelo
con un
atteggiamento
particolare.
Più dettagliata,
meno naturale
la posa, un
Matteo che si
arrampica nel
suo ruolo, lo
sgabello
traballante.
L'angelo più
delicato.
9. La morte della Vergine - 1605/06.
Nel contratto di commissione del
dipinto vi erano precise disposizioni
secondo cui la Vergine avrebbe
dovuto essere raffigurata rispettando
sia iconograficamente che
formalmente le rigide direttive
controriformistiche allora vigenti.
Dov’era il corpo incorruttibile della
madre di Cristo? Questo sembra un
cadavere del tutto scomposto,
abbandonato a se stesso. Addirittura
si diceva ch’egli avesse scelto una
prostituta trovata morta vicino al
Tevere, non reclamata da nessuno:
l’annegamento può forse spiegare il
ventre gonfio.
La tela, dopo essere stata rifiutata dai committenti, fu messa in
vendita e venne acquistata nel 1607.
L' idea di
Caravaggio era
quella di
rappresentare la
presenza di Dio
in mezzo al
Popolo, ma non
i ricchi, gli
emarginati.
10. Gian Lorenzo Bernini:
Napoli , 1598 - Roma, 1680
ARCHITETTO
ARCHITETTO rr
Fontana dei Qattro Fiumi
Piazza Navona, 1651
SCULTORESCULTORE
Personaggio ESTROVERSO e
MAGNILOQUENTE
11. GANGE
NILO
DANUBIO
RIO DELA
PLATA
La Fontana dei Quattro Fiumi -
Realizzata tra il 1648 e il 1651
Nelle figure si possono riconoscere molti
spunti da Michelangelo. Bernini riprende
le raffigurazioni della Cappella Sistina nelle
disposizioni molto simili dei personaggi.
Chiesa di Sant’Agnese in Agone,
realizzata su progetto di Borromini)
12. Un accorgimento ingegnoso è rappresentato dalla
disposizione delle colonne: l'allineamento delle
colonne degli emicicli è calcolato sui raggi dell'ellisse,
il cui centro è indicato con una piastrella rotonda
posta sul pavimento della piazza.
Colonnato di S. Pietro , 1656-1667. Roma.
4 file di 284 colonne
88 pilastri
162 statue di santi
Gli fu commissionato da
papa Urbano VIII
BALDACCHINO dentro S.Pietro -
1624/43.
13. La colonna tortileè una colonna ritorta, cioè
attorcigliata in spire lungo l'asse verticale.
IMPORTANTE
INVENZIONE
Le colonne terminano con capitelli compositi sui
quali poggiano quattro dadi che separano il
capitello dalla soprastante trabeazione creando
un senso di slanciatezza. La trabeazione è
concava verso l’interno ed è leggera e preziosa,
in bronzo, ma termina con i pendóni (le frange
pendenti) di un baldacchino in tessuto mosso
dal vento. La copertura sovrastante vede la
collaborazione di Borromini con quattro grandi
volute sagomate a dorso di delfino che si
elevano dai quattro angoli opposti (alle spalle di
quattro angeli colossali) per congiungersi verso
il centro, che sorregge un elemento di raccordo
sul quale poggia il grande globo (ellissoide), che
sostiene la croce.