Come la Cina e l'Estremo Oriente è visto dalla letteratura occidentale del 1900. Relazione di maria Rosa Panté al Convegno "Lo sguardo convesso" di Provaglio d'Iseo 29 settembre 2013
EDITORE: Sergio Curtacci
CAPO REDATTORE: Vania Elettra Tam
COLLABORATORI DI REDAZIONE:
Alessandra Redaelli
Arianna Beretta
Flavia Lanza
Federica Fiumelli
Fulvio Martini
Giorgio Barassi
Isabella Elena Avanzini
Jessica Capra
Marco Besana
Maria Rita Montagnani
SI RINGRAZIA PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONE
Paola C. Manfredi Studio
ARTISTI IN PRIMO PIANO
Franco Donaggio
Florencia Martinez
Alberto Gallingani
SONO… SARANNO FAMOSI
Alice Attanasio
Anna Muzi
Domenico Dell'Osso
Elena Tagliapietra
Filippo Manfroni
Francesca Marzorati
Gabriela Bodin
Gianguido Oggeri Breda
Jessica Rimondi
Luca Dalmazio
Marco Minotti
Marianna Gasperini
Massimo Caccia
Mauro Molle
Paolo Previtali
Sabatino Cersosimo
Sabrina Dan
Savina Lombardo
Silvano Bruscella
Sonia Ceccotti
Stefano Perrone
Tiziana Vanetti
VISITATI PER VOI
*Hai Paura Del Buio - Roma
*Premio Celeste 2013
*Il corpo e il dolore attraverso i secoli - Giancarlo Marcali - Como
*Identità Profonda – Milano
*Oltre il buio c’è il colore - Milano
*Brerart 2013 - Milano
*Brera salvata, Brera reinterpretata - Milano
*Back to Saxemberg Island - Vanni Cuoghi - Milano
*Crossroads - El Gato Chimney- Milano
*Out of Work - La crisi è un evento perturbante - Milano
*"di_segni-works 2013” di Mafonso
*The Scientist 2013 - Ferrara
L'INFORMATORE ARTISTICO
*Marcus Jansen - di Alessandra Redaelli
*Carta d’Identità della Cultura: Lecce
La cultura raccontata in prima persona dall’artista Orodè Deoro di Jessica Capra
*Leandro Russo di Arianna Beretta
*Francesco Messina di Arianna Beretta
*Max Gasparini - Alchimia e Passione di Alessandra Redaelli
*Riflessioni di una sera di autunno su: “Il Bacio” di Klimt” by Federica Fiumelli
*Luca Valotta di Alessandra Redaelli
*Aleandro Roncara’ “Non esistono più i conigli di una volta” di Federica Fiumelli
Luca De March di Federica Fiumelli
*Marco Romoli di Giorgio Barassi
*Visible White - Premio Celeste
*Plagio o libertà creativa dell’artista? di Frédéric Joignot
* My-Ysteria (la follia della poesia - la poesia della follia) by Maria Rita Montagnani
*The Oters Fair Torino 8-10 Novembre
*Caos e Bellezza - Alessandra Redaelli
QUARTA DI COPERTINA
*Tina Sgrò
Come la Cina e l'Estremo Oriente è visto dalla letteratura occidentale del 1900. Relazione di maria Rosa Panté al Convegno "Lo sguardo convesso" di Provaglio d'Iseo 29 settembre 2013
EDITORE: Sergio Curtacci
CAPO REDATTORE: Vania Elettra Tam
COLLABORATORI DI REDAZIONE:
Alessandra Redaelli
Arianna Beretta
Flavia Lanza
Federica Fiumelli
Fulvio Martini
Giorgio Barassi
Isabella Elena Avanzini
Jessica Capra
Marco Besana
Maria Rita Montagnani
SI RINGRAZIA PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONE
Paola C. Manfredi Studio
ARTISTI IN PRIMO PIANO
Franco Donaggio
Florencia Martinez
Alberto Gallingani
SONO… SARANNO FAMOSI
Alice Attanasio
Anna Muzi
Domenico Dell'Osso
Elena Tagliapietra
Filippo Manfroni
Francesca Marzorati
Gabriela Bodin
Gianguido Oggeri Breda
Jessica Rimondi
Luca Dalmazio
Marco Minotti
Marianna Gasperini
Massimo Caccia
Mauro Molle
Paolo Previtali
Sabatino Cersosimo
Sabrina Dan
Savina Lombardo
Silvano Bruscella
Sonia Ceccotti
Stefano Perrone
Tiziana Vanetti
VISITATI PER VOI
*Hai Paura Del Buio - Roma
*Premio Celeste 2013
*Il corpo e il dolore attraverso i secoli - Giancarlo Marcali - Como
*Identità Profonda – Milano
*Oltre il buio c’è il colore - Milano
*Brerart 2013 - Milano
*Brera salvata, Brera reinterpretata - Milano
*Back to Saxemberg Island - Vanni Cuoghi - Milano
*Crossroads - El Gato Chimney- Milano
*Out of Work - La crisi è un evento perturbante - Milano
*"di_segni-works 2013” di Mafonso
*The Scientist 2013 - Ferrara
L'INFORMATORE ARTISTICO
*Marcus Jansen - di Alessandra Redaelli
*Carta d’Identità della Cultura: Lecce
La cultura raccontata in prima persona dall’artista Orodè Deoro di Jessica Capra
*Leandro Russo di Arianna Beretta
*Francesco Messina di Arianna Beretta
*Max Gasparini - Alchimia e Passione di Alessandra Redaelli
*Riflessioni di una sera di autunno su: “Il Bacio” di Klimt” by Federica Fiumelli
*Luca Valotta di Alessandra Redaelli
*Aleandro Roncara’ “Non esistono più i conigli di una volta” di Federica Fiumelli
Luca De March di Federica Fiumelli
*Marco Romoli di Giorgio Barassi
*Visible White - Premio Celeste
*Plagio o libertà creativa dell’artista? di Frédéric Joignot
* My-Ysteria (la follia della poesia - la poesia della follia) by Maria Rita Montagnani
*The Oters Fair Torino 8-10 Novembre
*Caos e Bellezza - Alessandra Redaelli
QUARTA DI COPERTINA
*Tina Sgrò
Translation, creativity & criticism-Wah! Guru As an Adaptation of Tuesdays wi...Dr. Vandana Pathak
Tuesdays with Morrie, written by Mitch Albom, is
a novel, autobiographical in nature and in English. Professor Morrie, living in Michigan, is a retired Professor of Sociology, in seventies suffering from Amylotrophic Lateral Sclerosis (ALS). It is gradually debilitating his physique. This novel has been adapted as a play in Marathi. Wah Guru! by Dr Phansalkar is adapted from Tuesdays With Morrie. It is the story of courage and optimism of Professor Sapre diagnosed with the terminal Motor Neuron Disease (MND), a debilitating disease. This adaptation is an excellent example of creativity and translation and how culture has been transformed in the adaptation.
Translation, creativity & criticism-Wah! Guru As an Adaptation of Tuesdays wi...Dr. Vandana Pathak
Tuesdays with Morrie, written by Mitch Albom, is
a novel, autobiographical in nature and in English. Professor Morrie, living in Michigan, is a retired Professor of Sociology, in seventies suffering from Amylotrophic Lateral Sclerosis (ALS). It is gradually debilitating his physique. This novel has been adapted as a play in Marathi. Wah Guru! by Dr Phansalkar is adapted from Tuesdays With Morrie. It is the story of courage and optimism of Professor Sapre diagnosed with the terminal Motor Neuron Disease (MND), a debilitating disease. This adaptation is an excellent example of creativity and translation and how culture has been transformed in the adaptation.
I Sepolcri sono un carme complesso, difficile da interpretare. Questo è un piccolo assaggio per permettere agli alunni delle scuole medie di avvicinarsi a queste grandi opere
2. Questo sonetto ha per tema la sera, metafora della
morte vista come approdo di pace. Vi si esprime il
motivo romantico della continua aspirazione a una
pace che viene negata da una realtà ostile. La serenità
della natura spegne per un momento le ansie del
poeta , nonostante egli sia convinto che il destino è
avverso all’uomo e che oltre la morte non ci sia nulla.
Tipicamente romantica è anche la compresenza di
elementi contrastanti: la vita e la morte, l’ansia e la
pace. Ma la forma, armoniosa ed equilibrata, conferisce
alla poesia una pacatezza classica.
3. Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zante, isola greca allora
possedimento della repubblica di San Marco. Rimasto orfano di
padre in giovane età, dovette lasciare l’isola natale e trasferirsi a
Venezia con la madre e i due fratelli.
Nella prima giovinezza partecipò attivamente alla lotta politica
per orientare in senso democratico la repubblica veneziana;
con l’arrivo di Napoleone nel 1797 le sue speranze sembrarono
realizzarsi, ma con il trattato di Campoformio nel quale
Bonaparte cede Venezia all’impero d’Austria, Foscolo è
costretto ad uno esilio volontario, si trasferisce prima a Milano,
poi a Bologna e Firenze e poi di nuovo a Milano.
Continua a sostenere Napoleone combattendo come ufficiale di
cavalleria nell’armata francese. Nel 1808 diventa professore
all’università di Pavia.
Nel 1814,dopo l’esilio di Napoleone all’isola d’Elba e la caduta del regno d’Italia, preferisce allontanarsi da
Milano, tornata sotto il dominio austriaco, e si rifugia prima in Svizzera e poi in Inghilterra.
Lontano dall’Italia, povero e malato, viene assistito da sua figli Floriana, nata da una breve relazione con
una inglese, e trova conforto nell’attività letteraria.
Muore in un villaggio presso Londra nel 1827. Nel 1871 le sue spoglie vengono traslate a Firenze
nella basilica di Santa Croce dove sono sepolti molti grandi personaggi della cultura italiana.
4.
5. O sera a me si cara vieni forse perchè tu
sei l’immago¹ della fatal quiete! Sempre
scendi invocata, e le segrete vie del mio
cor soavemente tieni quando ti corteggian
liete le nubi estive e i zeffiri² sereni,
e quando dal nevoso aere³ inquiete
tenebre e lunghe all’universo meni. Mi fai
vagar co’ i miei pensieri su l’orme che
vanno al nulla eterno⁴; e intanto questo
reo tempo⁵ fugge, e van con lui le torme
delle cure⁶ onde meco egli si strugge; e
mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto.
6. Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì cara
vieni
o sera! E
quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi
invocata, e le secrete
vie
del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
7. Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì cara
vieni
o sera! E
quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi
invocata, e le secrete
vie
del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
8. L’enjambement è una figura retorica che consiste nel
far protrarre la frase nel verso successivo, senza
rispettare la pausa di fine verso, legandola al verso
precedente:
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
9. Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì cara
vieni
o sera! E
quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi
invocata, e le secrete
vie
del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
10. L’ossimoro è una figura retorica, si ha quando
vengono accostate due parole di significato
opposto.
11. Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì cara
vieni
o sera! E
quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi
invocata, e le secrete
vie
del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
12. L’antitesi è una figura retorica, consiste
nell’accostare due frasi di significato opposto.
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Il tema della pace che induce alla riflessione e alla
tranquillità si oppone a quello dello spirito
guerriero che incoraggia alla battaglia.
13. Forse perché sei l’immagine della morte
Forse perché della fatal quïete
che dona la quiete; tu sei per me così cara,
o sera! Sia quando ti accompagnano
tu sei l'immago a me sì cara vieni
festosamente le leggere nubi dell’estate e i
venti tiepide della primavera che
o sera! E quando ti corteggian
rasserenano l’aria, sia quando attraverso
liete
l’aria fredda di neve conduci lunghe notti
le nubi estive e i zeffiri
sconvolte dalla tormenta, scendi sempre
sereni,
desiderata da e prendi possesso con
dolcezza dei sentieri nascosti che portano
e quando dal nevoso aere inquïete
al mio cuore. Fai vagare i miei pensieri sulle
tracce che vanno verso la morte e intanto
tenebre e lunghe all'universo meni
fugge questo tempo malvagio e doloroso e
vanno con lui la grande quantità delle
sempre scendi invocata, e le
preoccupazioni assieme alle quali si
secrete
consuma la mia vita e mentre guardo la tua
vie del mio cor
pace, dorme quell’animo inquieto e
soavemente tieni.
combattivo che ruggisce dentro il mio
cuore.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
14. L’autore sembra essersi già posto implicitamente delle domande che il lettore può forse solo
immaginare dopo aver letto gli ultimi versi. Il poeta, in un difficile periodo personale di vita e
della sua patria, è lacerato da uno spirito ribelle che tormenta il suo animo, ma al calar della
sera questo sentimento si assopisce perché la sera è immagine e anticipazione della morte.
Si può osservare che il sonetto foscoliano esce dallo schema consueto che associa la sera placida
alla pace interiore (come in “La mia sera” di Giovanni Pascoli). Anche la sera tempestosa o cupa
dell’inverno è pur sempre, in quanto immagine di morte, portatrice di serenità. Foscolo fa una
sorta di analisi della sua esistenza nel momento in cui viene la sera, come quando la giornata
finisce e si fa un resoconto di ciò che si è vissuto.
Il sonetto segue lo schema metrico ABAB ABAB CDC DCD. La struttura fedele alla tradizione
viene però interamente modificata con alcuni enjambement ai versi 5-6, 7-8, 10- 11, 11-12,.
Quest’ultimo è particolarmente forte in quanto cade fra una terzina e l’altra, dove di solito si
pone una pausa marcata. Anche tra le quartine, invece della pausa, c’è continuità sintattica,
sottolineata dal parallelismo: “E quando... e quando”.