Le organizzazioni cambiano, la funzione HR può rimanere quella di sempre? E verso quale direzione questa può evolvere? Quali le competenze e gli strumenti da acquisire?
CM Literacy Meeting - Presentazione di F. Ciceri del libro: "Impresa futura" Complexity Institute
Per il Complexity Management Literacy Meeting 2014, Fabrizio Ciceri - Senior Advisor presso Imola Informatica ed esperto Consulente senior nell’area dell'Information Technology, partecipante alla Complexity Management Summer School 2013 e 2014 nonché al Complexity Management Winter Lab 2014 - ha presentato come Libro Consigliato
Impresa futura. Nuove prospettive per l'impresa e il management del domani, di Renato Fiocca, con contributi di Stefano Ferro ed Alberto Forchielli, pubblicato nel 2014
Istud 14 aprile 2014
“non c’e niente di più bello che trasformare un’idea in un oggetto” – L’HUB 01/04/09
Lectio di Barbara Zucchi Frua
"Mass Custumization"
presso
ISTUD
per la cultura d'impresa e di gestione
Baveno (VB)
14 aprile 2014
per il Master in Risorse Umane
E' importante riconoscere che ogni organizzazione si muove secondo una propria cultura. Il fenomeno culturale può essere la chiave del successo, ma può anche rivelarsi un ostacolo al progresso e al cambiamento.
Le organizzazioni cambiano, la funzione HR può rimanere quella di sempre? E verso quale direzione questa può evolvere? Quali le competenze e gli strumenti da acquisire?
CM Literacy Meeting - Presentazione di F. Ciceri del libro: "Impresa futura" Complexity Institute
Per il Complexity Management Literacy Meeting 2014, Fabrizio Ciceri - Senior Advisor presso Imola Informatica ed esperto Consulente senior nell’area dell'Information Technology, partecipante alla Complexity Management Summer School 2013 e 2014 nonché al Complexity Management Winter Lab 2014 - ha presentato come Libro Consigliato
Impresa futura. Nuove prospettive per l'impresa e il management del domani, di Renato Fiocca, con contributi di Stefano Ferro ed Alberto Forchielli, pubblicato nel 2014
Istud 14 aprile 2014
“non c’e niente di più bello che trasformare un’idea in un oggetto” – L’HUB 01/04/09
Lectio di Barbara Zucchi Frua
"Mass Custumization"
presso
ISTUD
per la cultura d'impresa e di gestione
Baveno (VB)
14 aprile 2014
per il Master in Risorse Umane
E' importante riconoscere che ogni organizzazione si muove secondo una propria cultura. Il fenomeno culturale può essere la chiave del successo, ma può anche rivelarsi un ostacolo al progresso e al cambiamento.
Trasformare la cultura aziendale in valore 3 maggio 2013Epistema
Comprendere e considerare la cultura aziendale nei suoi costituenti elementari può risultare di estremo vantaggio per il mantenimento di una posizione nel mercato o per modificare la propria strategia o per poter intraprendere un cambiamento, piccolo o grande, e mantenere la sopravvivenza e la successione storica nel contesto in cui si opera.
Costruire una cultura organizzativa solida e condivisa non è un'operazione semplice soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento delle risorse umane e la condivisione dei core values.
L’etica nella società dell’intelligenza artificiale - Edmondo GrassiData Driven Innovation
L’ipotesi di ricerca è di riconoscere la necessità di formulare un’etica del rapporto tra l’essere umano e l’A.I. Per il settore di ricerca sociologico, è rilevante comprendere lo viluppo identitario del sé, del mutamento culturale e politico della quotidianità e l’influenza che l’A.I. ha sulla morale della persona. Con la digitalizzazione della vita, la formazione identitaria del singolo ha mutato il suo sviluppo, riconoscendo nell’A.I. una parte integrante e inevitabile della nostra esistenza, priva di limiti spazio temporali e capace di rappresentare la rottura dell’antropocentrico.
Tesi i valori aziendali come opportunità di business cristina felice civitilloCristina FELICE CIVITILLO
Esiste una relazione tra i corporate values e la performance economica di lungo periodo dell’azienda? come possono andare di pari passo cultura organizzativa, persone e corporate performance?
Platone nella rete: cura dei contenuti e apprendimentoGianfranco Marini
cura dei contenuti e apprendimento nell'era del sovraccarico informativo e cognitivo. Teoria, risorse, applicazioni educative per la cura dei contenuti vista come: ermeneutica del web, strumento per l'aggiornamento e competenza di base nella comunicazione digitale
Pratiche Filosofiche in Azienda - Pensiero condiviso per il potenziamento del...Giulia Biguzzi
Le risorse umane e lo sviluppo di un nuovo approccio nella loro gestione costituiscono un punto di forza per le aziende, soprattutto in periodi di crisi. La presentazione di Cinzia Turli dall'evento Gestione delle Crisi Aziendali organizzato da Pentadvisory Srl Consulenza integrata
Etica o business? Come le imprese rispondono ai bisogni dei millennials.Free Your Talent
Project Work a cura degli studenti del Master ISTUD in Risorse Umane e Organizzazione Astorri Sabrina, Fiorentino Federica, Gennaro Fabio, Giannico Gaia, Rescigno Luca, Suliman Amin
Le organizzazioni come incubatori di conoscenza relazionaleMarinella De Simone
Articolo pubblicato su "Persone & Conoscenze", 2010
Prevedibilità, efficienza,routine, affidabilità: tutti questi concetti fanno parte del medesimo paradigma di pensiero. Nell’organizzazione tradizionale le persone che vi operano sono spesso considerate elementi di un ingranaggio che le trascende e che le confina alla funzione svolta. L’esecuzione dei compiti affidati si trasforma in una serie di comportamenti abitudinari e attesi, la cui responsabilità spetta a chi ha elaborato lo schema organizzativo di divisione, coordinamento e controllo del lavoro. Il considerare le organizzazioni come macchine è soprattutto un modello di pensiero, da cui è molto difficile staccarsi; il credere in un’organizzazione semplice e prevedibile all’interno di un ambiente semplice e prevedibile e i cui risultati devono essere i migliori possibili, è un’illusione a cui è molto difficile rinunciare.
E’ di qualche anno fa questa riflessione sul KM, in forma di articolo, che alleghiamo. In esso si parla del Knowledge Management nelle aziende di servizi. In questo ambito, infatti, la conoscenza da “oggettiva” (quale può essere ad esempio una regola matematica) diventa “probabilistica” e “soggettiva” (qual è il modo migliore per condurre una riunione?), ossia data dall’incrocio tra conoscenze oggettive, esperienze, opinioni e abilità del soggetto che le mette in pratica.
Trasformare la cultura aziendale in valore 3 maggio 2013Epistema
Comprendere e considerare la cultura aziendale nei suoi costituenti elementari può risultare di estremo vantaggio per il mantenimento di una posizione nel mercato o per modificare la propria strategia o per poter intraprendere un cambiamento, piccolo o grande, e mantenere la sopravvivenza e la successione storica nel contesto in cui si opera.
Costruire una cultura organizzativa solida e condivisa non è un'operazione semplice soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento delle risorse umane e la condivisione dei core values.
L’etica nella società dell’intelligenza artificiale - Edmondo GrassiData Driven Innovation
L’ipotesi di ricerca è di riconoscere la necessità di formulare un’etica del rapporto tra l’essere umano e l’A.I. Per il settore di ricerca sociologico, è rilevante comprendere lo viluppo identitario del sé, del mutamento culturale e politico della quotidianità e l’influenza che l’A.I. ha sulla morale della persona. Con la digitalizzazione della vita, la formazione identitaria del singolo ha mutato il suo sviluppo, riconoscendo nell’A.I. una parte integrante e inevitabile della nostra esistenza, priva di limiti spazio temporali e capace di rappresentare la rottura dell’antropocentrico.
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Esiste una relazione tra i corporate values e la performance economica di lungo periodo dell’azienda? come possono andare di pari passo cultura organizzativa, persone e corporate performance?
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Le risorse umane e lo sviluppo di un nuovo approccio nella loro gestione costituiscono un punto di forza per le aziende, soprattutto in periodi di crisi. La presentazione di Cinzia Turli dall'evento Gestione delle Crisi Aziendali organizzato da Pentadvisory Srl Consulenza integrata
Etica o business? Come le imprese rispondono ai bisogni dei millennials.Free Your Talent
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Articolo pubblicato su "Persone & Conoscenze", 2010
Prevedibilità, efficienza,routine, affidabilità: tutti questi concetti fanno parte del medesimo paradigma di pensiero. Nell’organizzazione tradizionale le persone che vi operano sono spesso considerate elementi di un ingranaggio che le trascende e che le confina alla funzione svolta. L’esecuzione dei compiti affidati si trasforma in una serie di comportamenti abitudinari e attesi, la cui responsabilità spetta a chi ha elaborato lo schema organizzativo di divisione, coordinamento e controllo del lavoro. Il considerare le organizzazioni come macchine è soprattutto un modello di pensiero, da cui è molto difficile staccarsi; il credere in un’organizzazione semplice e prevedibile all’interno di un ambiente semplice e prevedibile e i cui risultati devono essere i migliori possibili, è un’illusione a cui è molto difficile rinunciare.
E’ di qualche anno fa questa riflessione sul KM, in forma di articolo, che alleghiamo. In esso si parla del Knowledge Management nelle aziende di servizi. In questo ambito, infatti, la conoscenza da “oggettiva” (quale può essere ad esempio una regola matematica) diventa “probabilistica” e “soggettiva” (qual è il modo migliore per condurre una riunione?), ossia data dall’incrocio tra conoscenze oggettive, esperienze, opinioni e abilità del soggetto che le mette in pratica.
Similar to 3 per una riscoperta della cultura della qualità (20)
Dietro ogni obiettivo di sviluppo (SDGs) si nascondono potenziali conflitti ambientali/sociali che richiedono attenzione particolare ai processi decisionali ed al coinvolgimento della popolazione
I riferimenti normativi contenuti nella prassi di riferimento UNI PdR 43- GDPR e requisiti per la protezione e la valutazione della conformità dei dati personali in ambito ICT
Nella mia presentazione “I linguaggi della Qualità ” (2014 Quality for Italy – Italy for Quality) avevo introdotto una slide con una rappresentazione delle varie forme di #linguaggio adottate nell’ambito della #Qualità. Avevo lasciato i puntini di sospensione in cima alla scala e ora mi sembra corretto completare la rappresentazione introducendo il “Risk Based Thinking” tipico delle nuove edizioni delle norme ISO ma soprattutto adottando come contesto di riferimento l’#Agenda2030 con i suoi #SDGs. Sarà questo il nuovo linguaggio della Qualità ? (cfr. #ISO37101 per lo sviluppodi #ComunitàSostenibili)
2. Charles Peguy parlava del Lavoro come
espressione della persona,
espressione di una civiltà
3. «Un tempo gli operai non erano servi.
Lavoravano. Coltivavano un onore,
assoluto, come si addice a un onore
…
4. … La gamba di una sedia doveva
essere ben fatta.
Era naturale, era inteso.
Era un primato.
Non occorreva che fosse ben fatta
per il salario o in modo
proporzionale al salario.
Non doveva essere ben fatta
per il padrone né per gli intenditori
né per i clienti del padrone ...
5. … Doveva essere ben fatta per sé, in sé,
nella sua stessa natura.
Esigevano che quella gamba fosse ben
fatta.
E ogni parte della sedia
che non si vedeva
era lavorata con la
medesima perfezione delle parti
che si vedevano.
Secondo lo stesso principio con cui
costruivano le cattedrali».
Charles Peguy
6. Due recenti articoli
a confronto
In “Articolo1” si definisce la Qualità
la chimera del Management
“La qualità nasce “antipatica” ,
quasi per definizione.
Tutti la cerchiamo come consumatori,
ma diventa ostica
quando diventiamo
“produttori” “
7. “Articolo1”, cita il caso della autonomazione,
possibilità dell’operaio in linea di tirare una
funicella , che scorre accanto alla catena di
montaggio, per fermare il ciclo produttivo -
come spettro di manager e imprenditori
fordisti rimasti fermi allo Charlot di “Tempi
moderni”.
8. Sottolinea come la qualità sia stata comunicata
troppo nella prospettiva tecnica
e poco in quella emotiva.
La qualità dei tecnici, delle norme e degli standard
sembra proprio non essere piaciuta a nessuno!
9. In “Articolo2” :
Uno dei tratti distintivi di
un’organizzazione che possiede
un’autentica cultura della qualità è
che le persone sono libere di
applicare il proprio
discernimento alle questioni che
non sono strettamente
definite dalle procedure.
10. per delineare i livelli di autonomia
decisionale
La chiave è dare il giusto livello di
indicazioni
11. Oggi che tutti impazzano per gli ultimi
device hi-tech e user friendly …
L’utilizzo delle tecnologie potrà
risultare per tutti più produttivo nella
misura in cui riusciremo a maneggiarle
in modo “significativo” per gli
apprendimenti,
senza diventarne schiavi;
mantenendo cioè un livello di
padronanza e di senso critico
sufficiente ad evitare una “mutazione
antropologica”, sulla quale non
saremmo – a livello sociale – più in
grado di intervenire.
12. Si sente pressante la necessità di una
qualità “profonda”,
che consenta di ripercorrere lo sviluppo del concetto e
delle metodologie/tecniche della qualità,
intercettandone gli aspetti maggiormente legati al
rapporto persona-gruppo ed al rapporto della
persona con i principi ed i valori che ne guidano i
comportamenti nei vari ambiti, dal lavoro alla vita
quotidiana.
13. Taiichi Ohno – ingegnere giapponese
considerato il padre della filosofia
lean e del Toyota Production System
– non si riferiva mai al sistema
Toyota come a una metodologia,
ma sempre e solo come a
una filosofia manageriale
14. “Affinchè il Lean Thinking dia i suoi frutti occorre
scoprirne le origini filosofiche e culturali, perché solo
così la dimensione applicativa potrà incarnare una
nuova ed efficace cultura di impresa”.
Vittorio Mascherpa, “Lean Philosophy”
15. to be continued …
Grazie per l’attenzione
By Anna Perna e Marco Malagoli