Extract from "Leadership e obiettivi flessibili Beyond Budgeting: come rivolu...Gebhard Borck
Extract from the book "Leadership e obiettivi flessibili Beyond Budgeting: come rivoluzionare il sistema delle performance", by Niels Pflaeging and Sergio Mascheretti (published in Italian by ETAS, 2010)
La conoscenza del mercato ed il mercato della conoscenzaMarco FABBRI
Cosa deve sapere un'impresa per essere in grado di affrontare i cambiamenti dei mercati.
Intervento in occasione del corso "Consigliera di Parità e componenti Commissione Provinciale Pari Opportunità" - Massa, 25 settembre 2002.
Extract from "Leadership e obiettivi flessibili Beyond Budgeting: come rivolu...Gebhard Borck
Extract from the book "Leadership e obiettivi flessibili Beyond Budgeting: come rivoluzionare il sistema delle performance", by Niels Pflaeging and Sergio Mascheretti (published in Italian by ETAS, 2010)
La conoscenza del mercato ed il mercato della conoscenzaMarco FABBRI
Cosa deve sapere un'impresa per essere in grado di affrontare i cambiamenti dei mercati.
Intervento in occasione del corso "Consigliera di Parità e componenti Commissione Provinciale Pari Opportunità" - Massa, 25 settembre 2002.
L'innovazione manageriale nello sviluppo dei servizi e dei prodottiClaudio Saurin
Oggi ci troviamo a fronteggiare la velocità e l'imprevedibilità del cambiamento, spesso interagendo in modo non lineare con molti elementi fra loro diversi: questa è la definizione di complessità delle organizzazioni.
In questo contesto, innovare il processo di sviluppo di servizi e prodotti è strategico; si tratta di una innovazione manageriale che è prima di tutto una innovazione culturale.
Per fare questo occorrono nuovi stili di leadership e nuove modalità di gestione dei progetti.
Cercheremo di raccontare il passaggio che sta avvenendo nello stile manageriale in diversi contesti, lontano da noi, in modo eclatante (Toyota, Google, Apple) o vicino a noi, in modo silenzioso (la bella azienda della profonda provincia veneta, Breton).
Il manager deve cambiare, guidando il suo team in modo condiviso e divenendone parte integrante, in un panorama che, pur complesso e frammentato, offre strumenti per essere affrontarlo con più serenità.
Le metodologie Lean di derivazione Toyota e le metodologie Agili elaborate per sostenere lo sviluppo turbolento del software, gli strumenti della community 2.0 ed il classico Gantt di progetto, diventano gli ingredienti che, miscelati in funzione del tipo di organizzazione e del progetto, consentono di gestire con efficacia ed efficienza la complessità dei progetti di oggi.
E' riportato anche un esempio di una applicazione di Hybrid Project Management per la gestione dei cantieri edili, sviluppata in collaborazione con l'architetto Daniela Rinaldi di Verona.
Presentazione 6 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014Piero Mignardi
Qualità Innovazione PMI e Reti di Imprese
Bologna 13 Ottobre 2014
La leadership; assertività e delega nelle Reti di Imprese
Sergio Marchesini, Consigliere di AICQ Emilia Romagna
Come rilanciare l'impresa col lean thinking imparato nelle startupGino Tocchetti
Da molti decenni il lean management viene applicato nelle aziende, spesso con risultati clamorosi, in termini di recupero di efficienza ed anche e soprattutto di espansione del business. Oggi è anche riconosciuto come un valido approccio per accompagnare anche la social e digital transformation. Recentemente il successo del "Lean Startup" di Eric Ries, si è esteso a tutto il comparto delle startup, diventando uno standard de facto nel supporto alla definizione di nuovi modelli di business. In questo modo si è riportata la giusta attenzione sul valore strategico della lean, per qualunque tipo di organizzazione, siano esse aziende in fase di ristrutturazione, startup, o altri organismi che fanno innovazione sociale. In questo seminario sarà effettuata una sintesi e si dimostrerà come si può applicare il lean thinking strategico al modo delle imprese già avviate, dando nuova energia al lean management, la stessa che caratterizza le startup.
Le Organizzazioni Esponenziali: cinque motivi del loro successoLuca Leonardini
La presentazione online che ho avuto il piacere di fare oggi agli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università della Sapienza di Roma iscritti al corso di Gestione dell'Innovazione del Prof. Nicola Cucari.
In estrema sintesi il modello delle Organizzazioni Esponenziali (le ExO) consente ad aziende, organizzazioni, istituzioni di competere, crescere e prosperare in un contesto imprevedibile e instabile perché:
1. aiuta la comprensione delle dinamiche dell’evoluzione tecnologica in accelerazione esponenziale,
2. crea modelli di business fondati sull’abbondanza di risorse e tecnologie,
3. utilizza il meglio di metodi e strategie di business che hanno rivoluzionato la cultura aziendale negli ultimi decenni,
4. crea progetti di imprenditoria consapevole con la “Formula ExO” e i suoi “1+10” attributi,
5. trasforma gradualmente un’organizzazione dal suo interno con l’ExO Sprint.
PMexpo 2019 | Andrea Bellucci, Il metodo Innesco® per l'Innovation Project Ma...PMexpo
Innesco® è una metodologia di Innovation Project Management unita ad una metodologia di Innovation Scouting, disciplina di origini americane, finalizzata a definire quale tipo di innovazione veramente serve all’impresa e quali fattori abilitanti possono renderla profittevole: competenze, strumenti finanziari, tecnologie.
Pier Luigi Guida, Maurizio Monassi | Lean Thinking, Sostenibilità, Innovazion...PMexpo
L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
L'innovazione manageriale nello sviluppo dei servizi e dei prodottiClaudio Saurin
Oggi ci troviamo a fronteggiare la velocità e l'imprevedibilità del cambiamento, spesso interagendo in modo non lineare con molti elementi fra loro diversi: questa è la definizione di complessità delle organizzazioni.
In questo contesto, innovare il processo di sviluppo di servizi e prodotti è strategico; si tratta di una innovazione manageriale che è prima di tutto una innovazione culturale.
Per fare questo occorrono nuovi stili di leadership e nuove modalità di gestione dei progetti.
Cercheremo di raccontare il passaggio che sta avvenendo nello stile manageriale in diversi contesti, lontano da noi, in modo eclatante (Toyota, Google, Apple) o vicino a noi, in modo silenzioso (la bella azienda della profonda provincia veneta, Breton).
Il manager deve cambiare, guidando il suo team in modo condiviso e divenendone parte integrante, in un panorama che, pur complesso e frammentato, offre strumenti per essere affrontarlo con più serenità.
Le metodologie Lean di derivazione Toyota e le metodologie Agili elaborate per sostenere lo sviluppo turbolento del software, gli strumenti della community 2.0 ed il classico Gantt di progetto, diventano gli ingredienti che, miscelati in funzione del tipo di organizzazione e del progetto, consentono di gestire con efficacia ed efficienza la complessità dei progetti di oggi.
E' riportato anche un esempio di una applicazione di Hybrid Project Management per la gestione dei cantieri edili, sviluppata in collaborazione con l'architetto Daniela Rinaldi di Verona.
Presentazione 6 Qualità Innovazione PMI e RdI @ 13 ott 2014Piero Mignardi
Qualità Innovazione PMI e Reti di Imprese
Bologna 13 Ottobre 2014
La leadership; assertività e delega nelle Reti di Imprese
Sergio Marchesini, Consigliere di AICQ Emilia Romagna
Come rilanciare l'impresa col lean thinking imparato nelle startupGino Tocchetti
Da molti decenni il lean management viene applicato nelle aziende, spesso con risultati clamorosi, in termini di recupero di efficienza ed anche e soprattutto di espansione del business. Oggi è anche riconosciuto come un valido approccio per accompagnare anche la social e digital transformation. Recentemente il successo del "Lean Startup" di Eric Ries, si è esteso a tutto il comparto delle startup, diventando uno standard de facto nel supporto alla definizione di nuovi modelli di business. In questo modo si è riportata la giusta attenzione sul valore strategico della lean, per qualunque tipo di organizzazione, siano esse aziende in fase di ristrutturazione, startup, o altri organismi che fanno innovazione sociale. In questo seminario sarà effettuata una sintesi e si dimostrerà come si può applicare il lean thinking strategico al modo delle imprese già avviate, dando nuova energia al lean management, la stessa che caratterizza le startup.
Le Organizzazioni Esponenziali: cinque motivi del loro successoLuca Leonardini
La presentazione online che ho avuto il piacere di fare oggi agli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università della Sapienza di Roma iscritti al corso di Gestione dell'Innovazione del Prof. Nicola Cucari.
In estrema sintesi il modello delle Organizzazioni Esponenziali (le ExO) consente ad aziende, organizzazioni, istituzioni di competere, crescere e prosperare in un contesto imprevedibile e instabile perché:
1. aiuta la comprensione delle dinamiche dell’evoluzione tecnologica in accelerazione esponenziale,
2. crea modelli di business fondati sull’abbondanza di risorse e tecnologie,
3. utilizza il meglio di metodi e strategie di business che hanno rivoluzionato la cultura aziendale negli ultimi decenni,
4. crea progetti di imprenditoria consapevole con la “Formula ExO” e i suoi “1+10” attributi,
5. trasforma gradualmente un’organizzazione dal suo interno con l’ExO Sprint.
PMexpo 2019 | Andrea Bellucci, Il metodo Innesco® per l'Innovation Project Ma...PMexpo
Innesco® è una metodologia di Innovation Project Management unita ad una metodologia di Innovation Scouting, disciplina di origini americane, finalizzata a definire quale tipo di innovazione veramente serve all’impresa e quali fattori abilitanti possono renderla profittevole: competenze, strumenti finanziari, tecnologie.
Pier Luigi Guida, Maurizio Monassi | Lean Thinking, Sostenibilità, Innovazion...PMexpo
L’approccio per processi è sempre vincente! Secondo il messaggio degli autori, senior project manager e spettatori di oltre tre decadi di gestione progetti.
Da circa vent’anni i dirigenti delle grandi aziende sono impegnati in sforzi senza sosta per migliorare le prestazioni del loro business e dei progetti in ottica del “valore”.
I miglioramenti ottenuti su singole attività si sono dimostrati nella pratica insufficienti, e si è finalmente focalizzata la necessità di passare alla soluzione di problemi in ottica di sistemi e di processi in primis, invece di continuare a pensare in ottica sylos e compiti specialistici.
Il project management è stato protagonista di questa evoluzione storica, distillando i migliori concetti dei diversi movimenti e creandone di nuovi.
Il presente vuol costituire un seminario originale, che rivisita un po' la storia, da Taylor e Gantt ai moderni standard, passando per la casa del Lean, la reazione Agile, la nascita di altre specie di project management per la sostenibilità e l’innovazione, fino alla famiglia degli standard ISO 21500, che rendono istituzionale e maturo il project management, idoneo a guidare il nostro mondo fatto di turbolenze e di cambiamenti.
1. Italy – The national Hub for XXI century’s thinking
about Learning, Leadership, Management
V FORUM DELLA FORMAZIONE
1. L’evoluzione del Management nel XXI secolo
2. MIT, Peter Senge, SoL, Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Learning Organizations : 5 discipline
5. Deep Innovation : Theory U
Perugia, 5 marzo 2012
2. Italy – The national Hub for XXI century’s thinking
about Learning, Leadership, Management
V FORUM DELLA FORMAZIONE
1. L’evoluzione del Management nel XXI secolo
2. MIT, Peter Senge, SoL, Global SoL
3. Progetto SoL Italy
4. Learning Organizations : 5 discipline
5. Deep Innovation : Theory U
Perugia, 5 marzo 2012
3. Albert Einstein
“Non si può
risolvere
un problema
con lo stesso
livello di
consapevolezza
che lo ha
originato”
4. 2009 - Manifesto MIX : dopo 100 anni
la fine del Management Scientifico
5. Gary Hamel : Il Futuro del management
Se un dirigente degli anni Sessanta fosse catapultato
dalla macchina del tempo in un’azienda dei nostri
giorni si troverebbe a vagare spaesato tra nuove
tecnologie, prodotti, sistemi, modelli di
comunicazione, fino a quando... qualcuno gli
illustrasse gli stili di management in uso. Gli stessi
che conosceva e applicava ai suoi tempi. Uguali.
Immutati.
Il futuro del management evidenzia ciò che tutti
sanno ma nessuno ammette: il modo in cui si
gestiscono le aziende è sorpassato, e il management
deve svecchiarsi e cambiare per non fallire le sfide
del nuovo secolo.
6. Gary Hamel : Il Futuro del management
Il modello organizzativo centrato su controllo ed
efficienza non è più sufficiente in un mondo in cui
adattabilità e creatività sono i motori del successo.
L’autentica innovazione non è quella di prodotto, di
processo o di strategia. Il vantaggio competitivo che
dura più a lungo è quello che deriva dall’innovazione
del modo di gestire le aziende, e proprio questo,
dunque, è necessario cambiare.
7. I 4+1 livelli dell'Innovazione
LUNGO
PERIODO Innovazione di Theory U
E MAX di Paradigma System Thinking
EFFETTO
LEVA
Reinventing Management Model
Innovazione di Management House of Innovation Model
Blue Ocean Strategy
Innovazione di Modello di Business Strategic Architecture
Design Thinking
Innovazione di Prodotto-Servizio
Integrative Thinking
Innovazione Operativa o di Processo Lean Thinking
TQM - BPR
8. World is Changing !
SHAREHOLDER Complementor
Supplier
IMPRESA 1.0 Customer
con
POWER
Dominio informativo
Dominio organizzativo PERSONALE
Competitor
9. World is Changing !
SHAREHOLDER
Complementor
Supplier
IMPRESA 2.0
con
EMPOWERMENT
Customer
?
Competitor PERSONALE
Governo di un
ECOSISTEMA
10. World is Changing !
Seagram building – New York 1958
§ Mantenere la stabilità e l’ordine
§ Ridurre la complessità
§ Razionalità
§ Controllo emozioni e sentimenti
§ Spazio cartesiano
§ Massima efficienza
§ Catena di montaggio
§ Organizzazione tayloristica
RAZIONALISMO
11. World is Changing !
Museo Guggenheim - Bilbao – 1997
§ Forme disperse, ma correlate
§ Rete
§ Dinamismo
§ Ordine emergente e transitorio
§ Creatività e innovazione
§ Contaminazione
§ Complessità in divenire
§ Imprevedibilità
TEORIA DELLA
COMPLESSITA'
12. Eric Fromm
<< True freedom is not the
absence of structure – letting
people go off and do
whatever they want – but
rather a clear structure that
enables people to work
within established
boundaries in a autonomous
and creative way >>
14. MIX – Management Innovation Exchange
Il movimento MIX è stato promosso Gary Hamel e i 35 della
“Renegade Brigade, tra i quali Peter Senge.
I sei principi base del Manifesto del MIX del 2010:
Cura l'Anima,
Scatena Capacità,
Favorisci il rinnovamento,
Allarga le menti,
Distribuisci il potere,
Cerca l'equilibrio.
15. Dimensione dell'efficacia manageriale
Amplificare
lo sforzo Innovazione
Manageriale
Passione
Creatività
Iniziativa
Management 2.0
Intelletto
Diligenza
taylorismo
Obbedienza
Aggregare lo sforzo (Connessione e Collaborazione)
16. Il MIX valorizza l'intelligenza creativa collettiva
La valorizzazione della
“intelligenza creativa collettiva”
oggi incarnata da concetti come :
“open enterprise”
“community management”
“creative class”
“crowd-sourcing”
“co-creazione di valore”
“innovation through collaboration”
21. Le 4 dimensioni e gli 8 principi
Principi Principi
tradizionali alternativi
Gestione delle Burocrazia Emergenza
attività
MEZZI
Gestione delle Gerarchia Visione collettiva
decisioni
Gestione degli Allineamento Obliquità
obiettivi
SCOPI
Gestione della Estrinseca Intrinseca
motivazione
individuale
26. I due Paradigmi del Management
MANAGEMENT SCIENTIFICO MANAGEMENT EVOLUTIVO
MECCANICISTICO, SISTEMICO, DELLA
RIDUZIONISTA COMPLESSITA'
1910
2010
2020
28. Teoria Tradizionale Realtà Emergente
Finalità Generare valore per i shareholders Autopoiesi attraverso la soddisfazione degli
dell'impresa interessi di tutti i stakeholders
Ottica Di breve periodo, finanziaria, Di lungo periodo, generale,
gestionale valorizzazione asset tangibili Valorizzazione di tutti gli asset
Principali attori e Manager, burocrazie piramidali, Imprenditori, democrazie delle idee, mercati,
relative logiche dominio di oligopoli, proprietà di reti di valore
conglomerate
Modello Meccanicistico, lineare, ordine Complesso, sistemico,
ordine-caos
29. Teoria Tradizionale Realtà Emergente
Filosofie di Razionalismo aristotetelico e Relativismo, Teoria dei sistemi, cibernetica,
riferimento cartesiano, scienza meccanicistica Teoria della complessità
newtoniana
Visione Strutturalista, futuro prevedibile come Ricostruzionista, futuro non prevedibile ma
dell'ambiente trend esterno non soggetto agli influssi possibilità di contribuire a costruirlo
di mercato dell'impresa
Stratedgia Pianificazione strategica Archittetura strategica
d'impresa Teorie Y : gerarchica, lineare, Teorie O : diffusa, sistemica, divergente, pro-
convergente, reattiva (5 forces di attiva (delta model, blue ocean strategy,
Porter) house of innovation, design of business)
Leadership, Decisioni conservative, controllo Decisioni evolutive, auto-controllo,
controllo e esterno, motivazione estrinseca con motivazione intrinseca dalla visione e dai
motivazione premi e punizioni valori
Decisioni basate Potere e specialismo Intelligenza collettiva
su
30. Ma se vogliamo guardare
oltre le apparenze e la
superficie e capire che
tipo di cambiamenti
profondi ci sono dietro a
quelli del management,
puo’ essere utile fare un
piccolo viaggio nel mondo
delle filosofia e della
scienza … magari un
viaggio simile a quello
fatto da Peter Senge, Otto
Scharmer e tutti gli altri
del mondo SoL.
31. Le Origini e l'Evoluzione
dei Nuovi Paradigmi di Pensiero
35. 1981 - Fritjof Capra – Il Punto di Svolta
Fritjof Capra, uno dei padri del pensiero sistemico e
dell'evoluzionismo applicato alle scienze sociali, denuncia i
limiti e le lacune del sapere convenzionale occidentale.
Capra afferma che la scienza newtoniana che ha dominato
la cultura occidentale per più di due secoli ed alla quale
continuano ad ispirarsi non solo le scienze così dette
esatte, ma anche numerose scienze umane (come il
management) si fonda su un pensiero lineare e riduttivo
messo in crisi, già nei primi decenni del XX secolo, dagli
sviluppi della nuova fisica in cui sono state fondamentali le
intuizioni di Albert Einstein.
Solo un superamento del riduzionismo cartesiano ispirato
ad una visione olistica ed ecologica del mondo potrà
aiutarci a scioliere i nodi problematici del nostro tempo.
37. Epistemologia della Complessità - E.Morin
“L'unica conoscenza
che vale è quella che
si alimenta di incertezza,
e il solo pensiero
che vive è quello che
si mantiene alla temperatura
della propria distruzione”
Il Metodo
38. Video : Dinamiche Dominanti
http://www.youtube.com/watch?v=9tkpT8Ieo1w