2021 ambienti di apprendimento per un modello di scuola blended
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The document discusses implementing a blended learning model and environment in schools. It describes creating a learning environment that integrates technologies to promote self-improvement of teaching practices, is easily exportable/shareable, and involves all stakeholders in the educational process. The key aspects are a blended pedagogical approach and viewing the school as an integrated learning management system. Google Apps with Drive and Classroom are proposed as they provide tools for communication, collaboration, and sharing resources effectively within the system. Functions of Drive for sharing and collaborative work/storage are outlined as well as Classroom for communication, assigning tasks, and integrating with Drive and Calendar.
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- 1. per un modello di scuola blended Ambienti di apprendimento Da CORSO ANIMATORE DIGITALE UniPa Usr Sicilia - Ct - FABRIZIO BARTOLI - aggiornato 2021
- 3. Le tecnologie C’è modo di integrarle e tradurle in una prassi operativa che: ● promuova una loro ‘messa a sistema’ ● favorisca un effettivo processo di auto- miglioramento della nostra pratica didattica ● sia facilmente esportabile o condivisibile ● coinvolga tutti gli AGENTI del processo educativo ● migliori l’efficienza organizzativa?
- 4. Quali sono le variabili con cui ci scontriamo, giornalmente, nel campo di battaglia scolastico? 1. le modalità di partecipazione dello studente 2. noi stessi, il nostro modo di interagire, il nostro modo di condividere i contenuti didattici 3. il supporto da parte dell’organizzazione scolastica e della famiglia
- 5. Posto che su questi fattori chiave del processo educativo le tecnologie possano 1. incidere 2. incidere in modo positivo 3. promuovere un cambiamento in senso migliorativo Come?
- 6. L’ipotesi di sistema educativo: ❖ un approccio pedagogico tipo Blended ❖ la scuola intesa come Sistema integrato di gestione dell’apprendimento
- 7. Partiamo dalla testa: L’ambiente di apprendimento … Cos’è?
- 12. Ambiente reale tipo (no web)
- 19. LMS COMUNI CAZIONE CONDIVISIONE APPLICAZIONI Step 1. La struttura portante: il LMS
- 20. LMS COMUNI CAZIONE CONDIVISIONE APPLICAZIONI WEB ENVIRONMENT Step 2. Sovrastrutture: web tools & software
- 21. LMS COMUNI CAZIONE CONDIVISIONE APPLICAZIONI WEB ENVIRONMENT VIRTUAL WORLD ENVIRONMENTS RW RW Step 3. Sovrastrutture: ambiente immersivo
- 22. Gli strumenti per l’ambiente di apprendimento … Quali ?
- 23. il Learning Management System una piattaforma educativa online, che fa da struttura portante per ❖ il flusso di comunicazioni ❖ le applicazioni didattiche dei diversi strumenti e software ❖ lo scambio e la condivisione di materiali
- 24. Avviato il LMS, lo integriamo degli strumenti chiave di 1. Ricerca 2. Selezione 3. Bookmarking 4. Networking delle risorse digitali ad uso della Comunità (classe> consiglio> dipartimento>scuola>territorio>web) Social networking
- 26. Web Tools & Software essenziale
- 27. MAPPA TOOLS E SOFTWARE essenziale
- 33. Un modello di LMS Google Apps con drive + classroom
- 34. forniscono gli strumenti chiave per gestire 1. comunicazione 2. collaborazione (sincrona e asincrona) 3. condivisione in modo efficace ed efficiente con App interne, AddOns, App esterne integrabili (= da usare internamente) Drive & classroom
- 35. Quali sono le funzionalità di Google Drive?
- 36. il Drive lo usiamo principalmente come strumento di ❖ condivisione di file ❖ apprendimento-insegnamento collaborativo ❖ archiviazione file
- 37. Quali sono le funzionalità di google Classroom?
- 38. classroom ❖ Comunica Annunci ❖ Assegna compiti e scadenze ❖ Allega file e link ❖ Integrato al Drive ❖ Integrato al Calendario google
- 39. annunci
- 40. compiti
- 41. domande/quiz
- 42. Creare un compito e assegnarlo alla classe in una bacheca con un forum per commenti gli studenti vedono il compito assegnato, con descrizione link e allegati Funzionalità di Compito
- 43. Opzioni di condivisione Solo lettura - da consultare Copia editabile da ogni studente Copia editabile da tutti collaborativamente Funzionalità di Compito
- 44. Attribuire una data di consegna facoltativa e modificabile successivamente, oltre la quale il compito non potrà più essere consegnato in automatico per la valutazione
- 45. Allegare al compito dei file testo, immagine, video, link
- 46. Creare una griglia di valutazione
- 47. Creare o assegnare un TAG per argomento o tipologia di compito
- 48. Interagire con lo studente (o la classe) durante lo svolgimento del compito usando lo strumento ‘commenti’ del documento,una chat privata creata a lato della pagina del compito oppure i ‘commenti’ sullo stream, visibili a tutti
- 49. Verificare la consegna del compito lo strumento assignment/compito tiene il conteggio di quanti studenti hanno e non hanno consegnato il compito
- 50. Valutare il compito attribuendo un punteggio una volta consegnato, il compito può essere modificato solo dal docente e corredato di commenti, giudizio e un punteggio
- 51. Restituire il compito allo studente una volta valutato, il compito viene ‘consegnato’ allo studente con una nota personalizzata come feedback e lo studente sarà di nuovo abilitato ad operare sul file.
- 53. 💚Forms - Moduli lo usiamo per: ● creare Quiz e Test anche con pagine di feedback ● creare questionari e sondaggi ● creare moduli d’iscrizione, raccolta dati etc.
Editor's Notes
- PARTECIPAZIONE, MODO DI PORRE I CONTENUTI, SUPPORTO ...
- Come promotori dell’integrazione del digitale non possiamo che avere un atteggiamento costruttivo riguardo alla stessa e presupporre - anche se non c’è ad oggi evidenza scientifica certa né dei pro nè dei contro (ammesso che possa mai esserci) - che le tecnologie POSSANO incidere positivamente sulle modalità di partecipazione dello studente, sul nostro modo di trasmettere i contenuti e nel rendere più efficace la partecipazione dei genitori.
- L’ipotesi, ottimistica e forse ambiziosa, è non di proporre questo o quello strumento digitale da usare all’occorrenza ma di passare l’idea di un nuovo approccio pedagogico - che definiamo Blended - che informi tutto un sistema di gestione dell’apprendimento
- Punto di partenza perciò non possono essere gli strumenti digitali ma anzitutto L’AMBIENTE in cui gli strumenti vanno integrati. Ma ...Cos’è quello che definiamo ambiente e quali sono le variabili su cui operare?
- La realtà da cui si parte di solito NON E’ ideale ma partiamo da una analisi, pure semplificata, delle variabili su cui intervenire...
- Gli spazi, anzitutto in cui operiamo, la classe, la scuola e le sue ‘affordances’, laboratori, biblioteche, hardware e software, arredamento, organizzazione degli spazi … Il metodo, da ognuno utilizzato, individualmente o in sinergia, ispirato alla propria esperienza o ad uno o più approcci pedagogici e la presenza o meno di una Vision, un ideale pedagogico comune che dia (o non dia coerenza) al tutto
- Il primo ambiente in cui operiamo è, ovviamente, quello che potremmo definire Reale
- Il primo ambiente in cui operiamo è, ovviamente, quello che potremmo definire Reale: l’aula scolastica
- Appena un po’ più nello specifico ...
- Il secondo ambiente che nella nostra visione si va integrando all’ambiente Reale è il WEB: con tutte le molteplici opportunità di estensione dello spazio e del tempo scolastico (es. Classi virtuali) , dei tempi ( studio in presenza ma anche in differita o a distanza) e delle modalità di apprendimento e insegnamento offerte dalla rete e dai dispositivi digitali, fissi o mobili, che rendono effettivamente possibile oggi accedere ai contenuti in ogni momento e da qualunque luogo in presenza di una connessione internet
- All’ambiente Reale (no internet) può essere integrato l’ambiente VIRTUALE, che a guardar bene si potrebbe scomporre, per le qualità sensibilmente diverse dei due ambienti, in (1) WEB vero e proprio (la rete, gli strumenti free, il cloud), (2) gli ambienti cosiddetti ‘IMMERSIVI’, simulazioni tridimensionali dell’ambiente reale (tipo SecondLife), gli ambienti creabili e fruibili attraverso le applicazioni di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale ( che necessitano dell’utilizzo di un ‘visore’ di qualche tipo)
- Simulazioni di ambienti reali in cui la fantasia - la fatina vuole darne l’idea - può diversificare gli spazi didatticamente utili virtualmente all’infinito.
- Ambienti il cui valore aggiunto in termini di utilizzo didattico è dato dalla possibilità di sperimentare la dimensione della ‘fisicità’ - manipolare, spostare, muoversi, abitare gli ambienti simulati - cosa che il Web in senso stretto non può dare e la classe reale solo ma con evidenti limiti imposti sia spaziali che temporali.
- L’ambiente immersivo - tipo i mondi virtuali di sperimentabili sulle piattaforme Second Life e Opensimulator - si abita a tutti gli effetti attraverso il proprio avatar, ampliando a dismisura le potenzialità di interazione sociale e con l’ambiente integrabili nella progettazione didattica.
- Riepilogando e andando anche al dunque nel senso di poter anche dare una ipotesi delle fasi di implementazione di quest’ambinete di apprendimento integrato reale-web-immersivo
- La prima in senso cronologico e d’importanza, struttura ‘digitale’ da integrare al reale è il LMS: esso ha la funzione di coprire intanto le ‘bare necessities’, le funzionalità di base e cioé: comunicazione e condivisione e (se ne è provvisto poiché non tutti lo sono) le applicazioni di base (tipo Office)
- Integriamo il LMS con ciò che il WEB ci offre: dandoci delle priorità e filtrando la mole altrimenti insostenibile di opportunità che ci troviamo a disposizione in funzione di ‘ciò che vogliamo fare’ per migliorare le competenze e abilità oggetto della progettazione.
- L’ultimo gradino PUO’, non deve necessariamente, essere l’ambiente immersivo: contraltare del Reale per estendere questo, idealmente, a tutto ciò che nella realtà non si riesce a fare.
- COMUNICAZIONE + APPLICAZIONI + CONDIVISIONE sono gli elementi cardine del sistema
- La piattaforma educativa che ho scelto di presentare, non per consigliarla ma per suggerirla come termine di paragone per le vostre eventuali esplorazioni e la selezione tra le piattaforme disponibili, è Google Apps, in termini di applicazioni sostanzialmente il Drive e Classroom.