Comune di Omegna (Vb)
Giovani e spazi urbani: idee giovani per migliorare il “dentro la città”
Incontro&confronto con la vice ministro per le politiche alla famiglia, On. Chiara Acciarini
28 settembre 2009
giovanni campagnoli
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
L’educazione è il primo fattore di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile, poiché accresce le capacità delle persone di trasformare le loro visioni della società nella realtà.
L’educazione promuove i valori, i comportamenti e gli stili di vita richiesti per un futuro sostenibile. Parliamo quindi di Pedagogia Trasformativa che attraverso percorsi educativi formativi(UDA) aiuta le persone ad acquisire quegli strumenti (social Skills) che muovono le persone ad andare nella direzione che desiderano.
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
L’educazione è il primo fattore di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile, poiché accresce le capacità delle persone di trasformare le loro visioni della società nella realtà.
L’educazione promuove i valori, i comportamenti e gli stili di vita richiesti per un futuro sostenibile. Parliamo quindi di Pedagogia Trasformativa che attraverso percorsi educativi formativi(UDA) aiuta le persone ad acquisire quegli strumenti (social Skills) che muovono le persone ad andare nella direzione che desiderano.
L'autonomia di movimento dei bambini: una necessità per loro, una risorsa per...Le Scienze Web News
Francesco Tonucci
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) Del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Responsabile del progetto internazionale “La città delle bambine e dei bambini”
Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2010
(2012), Linee guida europee in materia di gioventù, TrentoGiovanni Campagnoli
Provincia Autonoma di Trento, Assessorato alle Politiche giovanili
Trento, 20 settembre 2012
incontro con referenti tecnici e politici delle politiche giovanili, La stagione del biancospino
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2007), Le 11 ipotesi della partecipazione giovanili, ParmaGiovanni Campagnoli
Comune di Parma
Spazi, modalità, strumenti e significati della partecipazione giovanile. Le 11 ipotesi della partecipazione giovanile.
giovanni campagnoli
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...Michele Rucco
Anche l’educazione ambientale è oggi sempre più orientata verso una prospettiva di sostenibilità per promuovere conoscenze e competenze che permettano di ripensare i nostri modelli di sviluppo e i nostri stili di vita secondo un’idea di crescita che possa dirsi sostenibile.
L’educazione ambientale a scuola è uno dei primi passi che gli studenti muovono per avvicinarsi al proprio futuro, consapevoli della necessità di adottare comportamenti di tutela nei confronti del maltrattato mondo che ci ospita da sempre. L’educazione ambientale è basata sullo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
La promozione di campagne di Educazione Ambientale è importante perché consente di far sviluppare la capacita di rapportarsi con il proprio territorio di appartenenza, leggendone i contenuti ed attivandone le risorse.
"We Neet You" intende valorizzare risorse e competenze di 50 giovani tra i 18 e i 25 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti "neet", acronimo per "not (engaged) in education, employment or training", offrendo loro conoscenze e strumenti per inserirsi nel mondo del lavoro e vivere esperienze pratiche in ambito multimediale, teatrale, artistico-artigianale e di progettazione digitale.
Milano: Informazione, IG e qualità delle politiche giovanile. Palazzo delle S...Giovanni Campagnoli
ANCITEL LOMBARDIA
Fondo Sociale Europeo
INFORMAZIONE E QUALITA’ NELLE POLITICHE GIOVANILI
Milano, Palazzo delle Stelline, 2 FEBBRAIO ‘06
Prof. Giovanni Campagnoli
Vedogiovane – politiche giovanili.it
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Bor...Giovanni Campagnoli
SPAZIOPER: se un parco abbandonato rinasce cantiere culturale giovanile
Napoli, Fermo, Bologna, Rozzano
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Borgomanero, No)
PraticaMente Due Carrare - presentazione Davide MoroFrancesco Zitelli
Davide Moro, candidato sindaco per PraticaMente Due Carrare, spiega gli obbiettivi della lista civica e presenta i suoi candidati.
Elezioni amministrative 31 maggio 2015
http://www.duecarrare.eu/praticamente
L'autonomia di movimento dei bambini: una necessità per loro, una risorsa per...Le Scienze Web News
Francesco Tonucci
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) Del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Responsabile del progetto internazionale “La città delle bambine e dei bambini”
Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2010
(2012), Linee guida europee in materia di gioventù, TrentoGiovanni Campagnoli
Provincia Autonoma di Trento, Assessorato alle Politiche giovanili
Trento, 20 settembre 2012
incontro con referenti tecnici e politici delle politiche giovanili, La stagione del biancospino
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2007), Le 11 ipotesi della partecipazione giovanili, ParmaGiovanni Campagnoli
Comune di Parma
Spazi, modalità, strumenti e significati della partecipazione giovanile. Le 11 ipotesi della partecipazione giovanile.
giovanni campagnoli
Tutela della salute pubblica dal rischio amianto in Calabria Progetto di educ...Michele Rucco
Anche l’educazione ambientale è oggi sempre più orientata verso una prospettiva di sostenibilità per promuovere conoscenze e competenze che permettano di ripensare i nostri modelli di sviluppo e i nostri stili di vita secondo un’idea di crescita che possa dirsi sostenibile.
L’educazione ambientale a scuola è uno dei primi passi che gli studenti muovono per avvicinarsi al proprio futuro, consapevoli della necessità di adottare comportamenti di tutela nei confronti del maltrattato mondo che ci ospita da sempre. L’educazione ambientale è basata sullo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali.
La promozione di campagne di Educazione Ambientale è importante perché consente di far sviluppare la capacita di rapportarsi con il proprio territorio di appartenenza, leggendone i contenuti ed attivandone le risorse.
"We Neet You" intende valorizzare risorse e competenze di 50 giovani tra i 18 e i 25 anni che non studiano e non lavorano, i cosiddetti "neet", acronimo per "not (engaged) in education, employment or training", offrendo loro conoscenze e strumenti per inserirsi nel mondo del lavoro e vivere esperienze pratiche in ambito multimediale, teatrale, artistico-artigianale e di progettazione digitale.
Milano: Informazione, IG e qualità delle politiche giovanile. Palazzo delle S...Giovanni Campagnoli
ANCITEL LOMBARDIA
Fondo Sociale Europeo
INFORMAZIONE E QUALITA’ NELLE POLITICHE GIOVANILI
Milano, Palazzo delle Stelline, 2 FEBBRAIO ‘06
Prof. Giovanni Campagnoli
Vedogiovane – politiche giovanili.it
giovanni campagnoli (2006-08), Attese dei giovani e missione educativa e form...Giovanni Campagnoli
Torino, 28 febbraio ‘08 Centro Don Bosco, Valdocco
CONVEGNO NAZIONALE PER I DIRETTORI DEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA FEDERAZIONE SALESIANA CNOS-FAP
“Come rispondere alle attese dei giovani e garantire la missione educativa e formativa dei Centri di Formazione Professionali Salesiani”
giovanni campagnoli
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Bor...Giovanni Campagnoli
SPAZIOPER: se un parco abbandonato rinasce cantiere culturale giovanile
Napoli, Fermo, Bologna, Rozzano
giovanni campagnoli (2006/08), L'esperienza del Centro giovani Spazioper (Borgomanero, No)
PraticaMente Due Carrare - presentazione Davide MoroFrancesco Zitelli
Davide Moro, candidato sindaco per PraticaMente Due Carrare, spiega gli obbiettivi della lista civica e presenta i suoi candidati.
Elezioni amministrative 31 maggio 2015
http://www.duecarrare.eu/praticamente
Cremona: "Quale partecipazione per una cittadinanza attiva giovanile" (17.12....Giovanni Campagnoli
ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI del COMUNE di CREMONA
"Quale partecipazione per una cittadinanza attiva giovanile"
Cremona, 17 dicembre 2005
Prof. Giovanni Campagnoli
giovanni campagnoli (2009), Aggregazione, adolescenti e visibilità dei proget...Giovanni Campagnoli
COMUNE DI BERGAMO
ISTITUZIONE PER I SERVIZI ALLA PERSONA
AREA GIOVANI E SPORT
LABORATORIO SPAZI GIOVANILI
16 GENNAIO 2009 Spazio Giovanile “Polaresco”
Comunicazione di Giovanni Campagnoli.
Dopo la dichiarazione del Ministro Poletti (“Giovani in fuga? Alcuni è meglio non averli tra i piedi”, 19 dic. 2016), si approfondisce il tema del rapporto tra istituzioni e giovani, che nel corso degli anni ha registrato parecchie dichiarazioni dei politici con riscontri negativi tra le nuove generazioni, a partire dai “Bamboccioni”
dell’allora Ministro Padoa Schioppa (2007). Questa relazione di fiducia/sfiducia viene misurata dalla capacità della politica di risolvere problemi delle nuove generazioni e dall’attenzione - anche mediatica - della classe dirigente nei confronti dei giovani. Giovanni Campagnoli, 19 dic. 2016.
Project management per la cultura (novembre / dicembre 2015)Giovanni Campagnoli
Quattro incontri di Hangar Piemonte (www.hangarpiemonte.it) rivolti ad operatori / innovatori culturali, sui seguenti argomenti:
Dal sogno al progetto il passaggio dal desiderio acceso da un’idea, alla formalizzazione
La pianificazione strategica delle attività culturali e lo sviluppo di nuovi prodotti culturali
L’organizzazione delle attività culturali
Project management e riuso/rigenerazione di spazi vuoti
Gli incontri sono stati curati da Giovanni Campagnoli.
(2010), L'evoluzione dei compiti ed il ruolo delle Politiche giovanili in Ita...Giovanni Campagnoli
FORUM NAZIONALE GIOVANI - MINISTERO GIOVENTU'
ROMA, 16 DICEMBRE 2010
Sede del Parlamento Europeo
Quali (in)efficienze per le politiche giovanili in Italia
giovanni campagnoli, L'evoluzione dei compiti ed il ruolo delle Politiche giovanili in Italia
(2009), L'evoluzione dei compiti e del ruolo delle politiche giovanili in Ita...
giovanni campagnoli (2007), Giovani e spazi urbani: idee giovani per migliorare il “dentro la città”, Omegna (Vb)
1. Omegna, 28 settembre ’07
Giovani e spazi urbani:
idee giovani per migliorare il
“dentro la città”
Incontro&confronto con la vice
ministro per le politiche alla
famiglia, On. Chiara Acciarini
2. CITTA’ E MODELLI EDUCATIVI
Sul piano della qualità della vita nella città
attuale è l’infanzia che paga il prezzo più alto
rispetto a tutte le altre categorie di età. Per
quanto riguarda la sicurezza e la libertà di
muoversi a piedi nello spazio urbano le
statistiche ci dicono che il rischio d’incidente
risulta per i bambini fino a 10 anni ben cinque
volte superiore a quello della fascia d’età
compresa tra i 10 e i 60 anni.
Inoltre l’inquinamento atmosferico provoca
danni particolarmente gravi su organismi in fase
di sviluppo, con conseguenze anche in
prospettiva sullo stato di salute generale.
Ma la vera emergenza è sul versante dei
processi di socializzazione e delle capacità
relazionali. Nel corso degli ultimi 25 anni il
dominio dell’automobile ha progressivamente
sottratto ogni spazio, ogni possibilità di
autonomia nei giochi, nella mobilità e nelle
relazioni interpersonali dei minori, cancellato
ogni occasione di esplorazione, di esperienza e
di avventura..
Dario Manuetti, Chiamare i giovani a
cambiare la città
Maggioni G. (a cura di), Cittadinanza dei
bambini e costruzione sociale dell'infanzia,
Quattroventi, Urbino, 1997
3. CITTA’ E MODELLI EDUCATIVI
Gravissime sono le conseguenze nei primi anni di
vita, quando la progressiva appropriazione fisica
dello spazio coincide con il processo stesso di
crescita e di socializzazione.
Bambini barricati in casa, inchiodati davanti alla
televisione, soli, bambini “gestiti” a ore da
operatori specializzati nelle attività strutturate del
consumo formativo, sportivo e di tempo libero,
attività tutte direttamente mutuate dai modelli
adulti e di fatto imposte ai bambini.
Sono queste le situazioni che caratterizzano
diffusamente la attuale condizione infantile, nella
quale è quasi del tutto scomparsa la dimensione
del gruppo amicale di vicinato, fondamentale sul
piano relazionale e ludico e per la progressiva
assunzione di autonomia rispetto all’ambiente
familiare.
Dario Manuetti, Chiamare i giovani a cambiare la città
Maggioni G. (a cura di), Cittadinanza dei bambini e
costruzione sociale dell'infanzia, Quattroventi, Urbino,
1997.
4. Analisi della realtà rispetto al tema giovani e spazi urbani:
da più di vent’anni l’ambiente quotidiano di vita e di formazione dei
più giovani al di fuori della scuola è costituito da:
• uno spazio urbano impraticabile senza la protezione e
l’assistenza degli adulti,
• un ambiente familiare iperprotettivo e deresponsabilizzante,
• attività, servizi, impianti specializzati e rigidamente programmati
offerti dai poteri locali e da operatori privati,
paure, insicurezze ed ansie sembra
siano i sentimenti dominanti nelle
città, mentre il concetto di “comunità”
sembra sia venuto meno
29 Agosto, 2006 - 7 omicidi in 17 giorni
Brescia, una cciittttàà cchhee hhaa ppaauurraa
5. Françoise Dolto, psicanalista infantile francese, afferma
che a partire dagli otto anni si può chiedere ad un
bambino cosa voglia fare per la sua città, aiutarlo a
definire un progetto concreto di azione e a porlo in essere
(es. CCR, in Italia dal 1995, ben 555 esperienze, 60 in
Piemonte)
Gli adolescenti sono in genere vissuti come un problema,
talvolta come un pericolo per la città. Il fatto è che gli
adolescenti non hanno voce, come i bambini, ma
cominciano ad avere comportamenti rilevanti nei confronti
degli spazi urbani e della vita urbana e non di rado sono
comportamenti negativi che suscitano preoccupazione ed
allarme sociale. Anche nei loro confronti è possibile avanzare
una proposta di responsabilità e di partecipazione che li
avvicini al ruolo adulto in termini concreti e visibili (es. CAG,
circa 350 in Lombardia, 530 in Italia).
La Dolto propone forme di remunerazione economica
a partire dai 15-16 anni per prestazioni assimilabili ai
lavori di utilità collettiva, come fondamento di un
“contratto” formativo ben più solido di quello che ha
legato gli adolescenti al mondo scolastico.
6. La “Convenzione internazionale sui
diritti dell’infanzia”, adottata
dall’ONU il 20 novembre 1989,
formalizza il concetto di
“cittadinanza dei minori”, cresciuto
di pari passo con l’aggravarsi delle
problematiche urbane e la crisi
generalizzata dei modelli di vita
comunitaria producendo numerose e
originali esperienze partecipative.
7. In Italia, la Regione Piemonte recepisce questa nuova sensibilità, con
il sostegno a progetti miranti a coinvolgere i giovani nell’azione di
progettazione di spazi urbani loro dedicati (L. r. 16/95), che afferma:
Giovani e spazi urbani: azioni che mirano a coinvolgere i giovani nelle politiche di
trasformazione e riqualificazione urbana (PRU, PRIU, e Contratti di quartiere),
rivolte ai quartieri periferici o di edilizia popolare, integrando la progettazione e la
trasformazione urbanistica con iniziative di carattere sociale, culturale ed
economico;
Finalità: favorire la partecipazione dei giovani a programmi di concertazione per la
creazione di spazi urbani, politiche dell’abitazione e dell’ambiente urbano.
8. Quando si progetta (o ri-progetta) una città o un quartiere, ma anche una
piazza, un parco, una strada, la sfida è di prendere in considerazione il punto di
vista dei giovani, che richiedono, frequentano e “abitano” da sempre gli spazi
della città.
Se le esigenze dei giovani nella progettazione degli spazi urbani non sono tenute
in forte considerazione e se, soprattutto, non si pensa alle conseguenze che su di
loro avranno le scelte che le Amministrazioni stanno facendo, si rischia che passi
l’uguaglianza tra qualità della vita e qualità di servizi e infrastrutture. Questa è
una frontiera importante: bisognerebbe parlare prima di tutto di città vivibili
(non solo efficienti o sicure), posti in cui la dimensione umana e relazionale è
tenuta in forte considerazione, e poi di “città educative”, con all’interno luoghi in
cui si dia parola ai giovani, che li interpelli, li stimoli, li renda protagonisti.
Le esigenze dei giovani vanno tenute in considerazione proprio nel momento in
cui si progetta la città, altrimenti non rimane che ricercare a posteriori soluzioni
temporanee e di ripiego.
9. Urbanisti ed architetti, in collegamento
con responsabili ed operatori
dell’infanzia, hanno realizzato la
sistemazione di aree urbane, e talvolta di
interi quartieri, prendendo in
considerazione la vita quotidiana e le
esigenze dei bambini, hanno inoltre
progettato strutture specifiche in cui
sviluppare progetti educativi innovativi:
scuole aperte alle attività educative
extrascolastiche e di animazione, centri
per le attività ludiche e di tempo libero,
ecc.
Si è tentato di far partecipare i
bambini alla stessa pianificazione
urbanistica e alla progettazione di
spazi pubblici specifici: verde, aree per
il gioco, vie e piazze sistemate secondo
le esigenze della sicurezza e della
moderazione del traffico,...
10. Un nuovo protagonismo pubblico a
livello nazionale si annuncia nel 1996 col
“Piano d’azione del Governo italiano per
l’infanzia e l’adolescenza” e col progetto
“Città sostenibili delle bambine e dei
bambini” del Ministero dell’Ambiente. La
legge che concretizza il Piano
(“Disposizioni per la promozione di
diritti e di opportunità per l’infanzia e
l’adolescenza”, 28 agosto 1997, n. 285)
pone le prime basi per una politica
nazionale in materia di partecipazione,
tutela dei diritti, qualità della vita dei
minori, con un esplicito riferimento ai
problemi dello spazio urbano e della
mobilità sicura ed autonoma dei più
giovani.
11. Con programmi a scala regionale si sostengono, potenziano e
diffondono le iniziative assunte dalle realtà locali in direzione di “una
città a misura delle bambine e dei bambini” (e quindi davvero di
tutti!), favorendo:
- “... interventi che facilitano l’uso del tempo e degli spazi urbani e
naturali, rimuovono ostacoli nella mobilità...
- “ misure volte a promuovere la partecipazione dei bambini e degli
adolescenti alla vita della comunità locale...”
12. Le azioni di attivazione sociale mirano ad un
duplice prodotto: da un lato la qualità urbana,
dall’altro nuove forme di aggregazione
sociale “di vicinato”. Queste, poco
strutturate ma presenti in forma capillare,
quotidiana e concreta negli stessi ambienti di
vita dei giovani e degli adolescenti,
funzionano spontaneamente come agenzie di
prevenzione (primaria) su molte cause del
disagio urbano, più e meglio delle tradizionali
forme associative specializzate.
13. Le forme e gli strumenti normalmente impiegati per coinvolgere
attivamente le diverse categorie di cittadini, sono diversi:
- campagne di sensibilizzazione su singoli temi,
- animazione di strada, azioni dimostrative di pulizia e
manutenzione del verde, cantieri di lavoro per adolescenti e
giovani,
- progettazione partecipata di interventi di qualificazione urbana.
- sistemazione di spazi pubblici e collettivi-residenziali con
l’intervento degli abitanti.
La scuola è il luogo privilegiato da cui partono le iniziative che
coinvolgono i più giovani e, attraverso loro, l’intera comunità
locale.
14. Come?
1. emersione dei bisogni (incontri, gruppi, questionari, ecc)
2. progetto di massima
3. simulazione
4. progetto esecutivo
5. coinvolgimento nella gestione
Il muro legale
15. Il coinvolgimento nella gestione avviene
attraverso:
- interventi di pulizia e giardinaggio,
- restauro e verniciatura dell’arredo urbano e
delle attrezzature di gioco esistenti,
- realizzazione di murales e pitture
pavimentali,
- costruzione di fioriere, tavoli e panche,
semplici attrezzi di gioco in legno, nel
rispetto delle norme di sicurezza per le
dotazioni degli spazi pubblici,
- organizzazione di momenti di gioco e di
festa.
Azioni “di strada” e comunicazione
sociale (tecnica del prima e dopo con mostre
fotografiche, poi eventi, incontri, es
Alessandria)
I Cantieri di lavoro sugli spazi urbani per
adolescenti tra i 15 e i 18 anni, (tra le 100 e
le 200 ore di lavoro), di Città possibile,
Torino
Lo skatepark autocostruito e
regolamentato
16. Buone prassi di politiche giovanili (da giovani x i giovani):
Alessandria: Qualunquarte (i territori possono rigenerarsi e rinascere
nei tentativi dei ragazzi di prendere parola e realizzare presenza. I
giovani sono una pluralità che manifesta una domanda di soggettività e di
espressione da riconosce ed aiutare a mettersi alla prova e consolidarsi).
Fuori dal carrello: Urban & street culture: raduno in spazi informali cittadini di
espressioni rap, break dance, writing, ragazzi uniti da un modo eterogeneo di stare
insieme tra musica, danza, arti visive, in un “giorno ed una notte”
Mostre in luoghi dismessi ed abbandonati (i “rimossi” della città)
ProposAL associazione per la rivalutaione dei beni artistici e la cultura locale,
promuovere iniziative artistiche per incentivare l’interesse e la partecipazione alla
vita sociale alessandrina (es. Resta Domiciliari – Arte a domicilio, cioè mostre ed
installazioni in abitazioni private che si aprono al pubblico)
17. Buone prassi di politiche giovanili :
Alessandria: Qualunquarte
Officine Marcovaldo è un progetto che coinvolge un gruppo informale di energie,
entusiasmi e competenze che confluiscono in un progetto urgano che punta a
rendere più attraente la città, più gradevole la nebbia, più piacevoli le attese degli
autobus, più interessanti le aiuole e i vicoli, più stuzzicante la segnaletica stradale,
più vivi gli angoli delle strade.
18. Buone prassi:
Milano: promozione culturale ed espressiva con 20 spazi comunali
di creatività e La fabbrica del vapore (17 organizzazioni
giovanili). Ed Esterni (v. www.esterni.org).
Esterni
Napoli: progetto “Città dei giovani”: riqualifica spazio urbano per favorire il pieno
sviluppo della personalità del giovani sul piano culturale e sociale, offrendo, in un unico
contenitore, servizi e informazioni, spazi evento, luoghi per il tempo libero e la cultura,
spazi per l’ospitalità e l’accoglienza.
Roma: spazi urbani recuperati ad hoc per i giovani, favorendo poi la nascita di imprese
(es. nuovo cinema Aquila, progetto periferie)
Torino: 10 Spazi per i giovani: centri To&Tu, Murarte: spazi per i graffiti sui muri della
città
19. Buone prassi:
ci sono iniziative legate all’abitare la città in generale, che si propongono un
utilizzo diverso degli spazi urbani in senso lato. Ma anche iniziative che
promuovono la costituzione di spazi specifici per i giovani, i cosiddetti
centri di aggregazione giovanile.
Milano, eventi di Esterni
20. Buone prassi: Il colore della
speranza, Tirana
Edi Rama, sindaco di Tirana, è un pittore: un
artista che fa politica in un Paese difficile e in
una città che sta crescendo a vista d’occhio.
Ha deciso di "colorare" la vita dei cittadini
della capitale albanese per restituirgli la voglia
di sognare.
"Appena eletto avevo un budget ridicolo, le
casse del municipio erano vuote. Avevo i soldi
per riparare un solo chilometro di strada.
Avrei speso tutto e per i cittadini che non
vivono in quella strada non sarebbe cambiato
nulla" .
Cosi' ha deciso di utilizzare lo scarso budget a
disposizione per un'iniziativa a favore di tutta
la città anzichè di una sola via. Rama, eletto
sindaco nel 2000, è uno degli artisti albanesi
più conosciuti ed ha esposto le sue opere alla
Biennale di Venezia del 1997.
Ha ordinato di ridipingere le facciate dei
palazzi della città, edifici vecchi e nuovi,
condomini d’epoca e recenti a tinte vivaci, con
schemi geometrici e allo stesso tempo
imprevedibili.
21. Buone prassi: Il colore della
speranza, Tirana
Edi Rama ha raccolto consensi in tutto il
mondo, i mass media hanno cominciato a
parlare di Tirana in un modo diverso, non più
necessariamente legato alla violenza, alla
povertà o alla emigrazione.
“Volevo svegliare i cervelli della gente di
Tirana, dare una scossa a tutta la comunità.
Era difficile rianimare un corpo agonizzante.
Dopo la morte della speranza che aveva
colpito la popolazione albanese regnava il
cinismo, l’indifferenza. Ci voleva una scossa,
un segnale che rivitalizzasse le anime”.
Secondo alcuni Rama ha mal investito quel
poco di denaro che c'era, trascurando
interventi strutturali fondamentali come la
rete idrica ed elettrica, ma il sindaco si
difende:
"...A Tirana c’è bisogno di tutto. Sono riuscito,
grazie al lavoro psicologico sui cittadini, a far
passare un piano di tassazione molto duro
che, adesso, mi da la possibilità di lavorare..."
Da considerare l'aumento del valore
patrimoniale degli edifici nel quartiere
22. Buone prassi: Spazioper.
Quando un parco rinasce
cantiere culturale giovanile
[Animazione Sociale n°3/06]
Gli elementi da tenere in
considerazione per la progettazione di
spazi come questi sono i giovani
(coinvolgimento, bisogni, passioni,
voglie), i tempi (orari, giorno/notte), il
concetto di luogo (vs non luogo), di
partecipazione attiva e capitale sociale,
le risorse (in Trentino non meno di
400.000 euro) ed il concetto di
moltiplicatore di risorse (passioni,
energie, relazioni, coinvolgimenti), le
attrezzature, le proposte e le attenzioni
alla comunità (es. anziani, mamme e
bambini, ecc), rapporti con la
committenza (paure, fantasmi, vs
potenzialità), sicurezza.
23. Buone prassi: Spazioper.
La riqualifica di un’area urbana, un progetto di partecipazione e
imprenditoria giovanile, un moltiplicatore di risorse
Per le Politiche giovanili le risorse dei Comuni sono lo
0,09% delle uscite correnti…In Finanziaria ’06 sono stati
stanziati 130 milioni di euro (lo 0,39% del valore
complessivo dell’intera Manovra fiscale, 33,4 miliardi di
euro). Una rotatoria equivale a dieci anni di spesa media
per i giovani di un Comune italiano di medie dimensioni.
24. CANTIERE CULTURALE GIOVANILE
L'Aurora è uno spazio comunale affidato dall’
Assessorato alle politiche giovanili di Rozzano alla
cooperativa Sunrise per offrire ai giovani del
territorio un luogo d’incontro dove sviluppare
socialità e cultura che li coinvolga attivamente
attraverso corsi, progetti sociali, iniziative e offra
loro spettacoli e concerti di alto livello a prezzi
contenuti. All’Aurora si può trovare:
-una sala da oltre 200 posti con divanetti e tavoli e
luci e con anche un ampio giardino,
- un palco (8x4m) attrezzato con un impianto audio
di ultima generazione,
- un cocktail bar professionale.
Qui, oltre ad eventi, si possono organizzare riunioni,
matrimoni battesimi, feste, eventi, spettacoli e
serate per promuovere associazioni umanitarie e di
volontariato (previa approvazione della Dir Artistica).
Ci sono anche tre sale prova e uno studio di
registrazione con regia audio professionale, che
possono essere utilizzati a prezzi modici da tutti e
convenzionati per i cittadini di Rozzano; inoltre è
attiva una scuola di musica con corsi di vario genere.
C’è anche la disponibilità di una sala, con capienza di
15/20 persone, che può essere affittata a singoli,
gruppi, associazioni per incontri, riunioni, ecc. che
siano comunque in linea con i criteri etici dell’Aurora.
Lo Spazio Aurora è un posto dove socialità e
divertimento si toccano. Per fare cultura e
crescere…ogni giorno.
Festa Della Birra
BIRRA AD 1 EURO Tutta la Sera
Ore 23.00 Live Dei City Rockers (Band Tributo a Vasco)
Ore 0.00 Filtro Dj-sey commerciale revival
25. Il Circolo Culturale OFICINA DI
BUENAVENTURA è un’Associazione di Promozione
Sociale nata nell’agosto del 1999 partendo dalla
constatazione che nel territorio di Castelfranco
Veneto – zona centrale tra le province di TV, VE, PD
e VI– non esistevano spazi di aggregazione e
confronto, luoghi in cui incontrarsi, comunicare,
confrontarsi.
La realizzazione del progetto “Oficina di
Buenaventura” è una risposta ai “non-luoghi” di
incontro, alla mancanza di occasioni, per incontri ed
attività interculturali ed intergenerazionali, alla
continua evoluzione della realtà locale: una
proposta alle esigenze sentite da molti e alle quali
le istituzioni non hanno saputo dare risposta.
Il 31 luglio del 1999 alcuni sognatori con tante idee
e pochi quattrini entrarono nei locali che sarebbero
diventati la sede di Oficina di Buenaventura… uno
spazio di 600 mq interni e 400 mq esterni,
totalmente autogestito e autofinanziato, che
permette a persone con idee diverse, di incontrarsi,
confrontarsi, discutere, crescere.
Oggi i soci sono oltre 3.000 (con una mailing list di
10.000 iscritti) e le iniziative realizzate più di 700.
Oggi alcune amministrazioni concedono spazi comunali in uso ad
associazioni, e per i loro soci e, solitamente, poco sfruttati
rispetto ad una apertura settimanale completa (anche perché si
basano spesso sul volontariato)
26. Buone prassi:
I centri di aggregazione giovanile possono essere di più tipologie, a seconda
della loro “vocazione principale” e cioè:
- educativo/promozionale (es. laboratori)
- sostegno (si rivolge a target specifici, centro diurno)
- formativo valoriale (formazione etico-sociale)
- artistico/creativo/musicale
- polifunzionale (varietà e articolazione di molte funzioni, in rete).
Torino,
L'Isola che non c'è
e Centro del
Protagonismo
Giovanile di Strada
27. Centro di aggregazione giovanile “Atelier”,
uno spazio per...
Incontrarsi
Parlarsi
Confrontarsi
Discutere
Divertirsi
Costruire
Viaggiare
Ideare
... E tutto quello che la tua fantasia sa inventare!!!
28. Centro di aggregazione giovanile “Atelier”,
uno spazio per...
" E per quelli che…
L’Atelier non lo conosco
Lo conosco ma sono timida
L’ho visto da fuori ma non ci sono mai entrato
Ma chi sono ‘sti educatori?!
Ma che si fa? Che è?
Ma mi si nota di più se non vengo, se vengo e
sto in disparte o se vengo e… "
…Insomma, per tutti quelli che ancora non
sono passati di qua…CHE ASPETTATE A
FARE UN SALTO???…così, tanto per
provare a vedere se ci si diverte o se si becca
qualcuno di nuovo.
L’Atelier è aperto per tutti i ragazzi e le
ragazze dagli 11 ai 18 anni
29. BARYCENTRO: esercizio
pubblico all’interno di uno
spazio polifunzionale a Costa
Masnaga, che ospita un centro
sociale, un centro culturale, un
centro diurno ed uno spazio
dedicato all’arte. Lo spazio è
aperto dal martedì alla
domenica, dalle 11 alle 24, è
gestito dalla coop. soc La linea
dell’arco e ci lavorano due
educatrici ed un barista
professionista.
30. Per approfondire Giovani possibili. C’è un salto da fare
nelle politiche giovanili. Innovativo e radicale. Si può
tradurre in una domanda di fondo: come i giovani di oggi
possono contribuire a costruire un nuovo welfare di
comunità? O, detto in altri termini, come togliere ai
giovani l’etichetta del disagio e del problema, restituendo
loro il ruolo di cittadini attivi?
Il rovesciamento dell’approccio non è immediato né facile.
Queste pagine suggeriscono di partire da un viaggio nella
penisola italiana alla ricerca delle più stimolanti buone
pratiche che stanno già sperimentando inediti servizi per
adolescenti.
Il punto di osservazione, densissimo di dati e di preziosi
spunti, offerto dalla effervescente rete del Consorzio Gino
Matterelli, consente di mettere a fuoco sia i nodi critici che
le intuizioni emerse dal lavoro quotidiano della
cooperazione sociale in collaborazione con le istituzioni, gli
enti e le associazioni presenti in ogni territorio.
Incrociando progetti, interventi concreti ed esperienze
consolidate è possibile fotografare, per la prima volta nel
nostro paese, il nucleo essenziale di temi generatori
attorno ai quali si stanno sviluppando le risposte creative
accomunate dall’obiettivo di sprigionare una nuova
soggettività giovanile.
L’innovazione sociale sul campo si trasforma così in
laboratorio aperto di esperienze di vita da cui trarre
l’elaborazione per un nuovo modello di comunità.