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Demanio Marittimo, Seminario - Porto Garibaldi (FE) 4 agosto 1995
Seminario Filcams CGIL Emilia Romagna sull'applicazione della Legge n. 494/1993
Posizione Sindacale sulla spiaggia:
Fase A (almeno nel riminese)
A1 1971 sottrazione spiaggia ad A.d.S.
A2 1974
||
|---> comune escluso dalle concessioni
----->privatizzazione spiaggia
Posizione sindacale:
A1 §Noalla collettivizzazione delle spese per i servizi e alla privatizzazione del reddito
§Noalla proliferazione in spiaggia delle strutture fisse
A2 di protesta in ritirata:
§Noalla privatizza della spiaggia
§l'E.L. gestisca almeno i servizi pubblici
Fase B
B1 1977 D.P.R. 616
Art 19passano ai Comuni le funzioni di polizia amministrativa fra cui il rilascio della licenza di "stabilimenti di
bagni"
Art. 59le deleghe sul demanio sono attribuite alle Regioni (non appena verrapprovata una norma nazionale
della quale siamo ancora in attesa)
Art. 60i Comuni possono gestire attivitdi supporto al turismo
B2 1979 Progetto di legge Punginelli
Unitamente a normative estremamente avanzate, attuali e migliori del disegno di legge 1995; altre superate
es. dalla liberalizzazione dei prezzi; altre che, anacronisticamente, colgono alcune nostre precedenti
richieste oramai improponibili (e non pi condivisibili) quale "prelazione per salvataggi". Tale progetto fu
strenuamente attaccato dai bagnini specie per l'art. 3 subingresso che, pur nella sua ampiezza, avrebbe solo
limitato la possibilitdi vendere le "zone" con probabile abbattimento della rendita patrimoniale.
Fase C
accantonato il progetto di legge Punginelli (arma scaricata con la mancata piena applicazione dell'art. 59
D.P.R. 616) la posizione del sindacato stata la continua (e vana) rivendicazione della piena applicazione
dell'art. 59.
Fase D
D1 L. 4.12.93 n. 494
|
---> l'art. 6 stabilisce comunque
entro un anno le funzioni amministrative sul demanio sono delegate alle Regioni.
Il comma 2 del medesimo articolo destina il maggior gettito dei canoni alle Regioni, ma:
-la ventilata (poi ritirata) quadruplicazione dei canoni;
-l'impreparazione (mancanza di volont della Regione ad assumere la delega
ha procrastinato di un anno l'applicazione.
D2
-1995 / estate nuova proposta regionale (diversa da quella della Capitaneria che intendeva farsi ridelegare
tutto!!); l'unica scelta netta quella della delega ai Comuni (di fatto non affronta il nodo del sub-ingresso) ciha
comunque visto immediatamente alzarsi il fuoco di sbarramento dei concessionari i quali non vogliono la
subdelega ai Comuni (per mantenere la piattezza dell'offerta? Per far fronte comune?)
D3
La fase della nostra proposta
Quali sono i nostri obiettivi:
1)tutela del demanio quale bene comune;
2)tendere al possibile recupero ambientale privilegiando le strutture mobili a quelle fisse;
3)andare in controtendenza rispetto alla parcellizzazione delle imprese, aumentarne la dimensione media,
favorire l'accorpamento;
4)fissare gli standard minimi di servizi collettivi, integrati sistematicamente, omogenei sulla costa e distaccati
dalla gestione economica della concessione;
5)identificare tali servizi: salvamento in mare, pronto soccorso, pulizia della spiaggia, raccolta e smaltimento
rifiuti, servizi igienici e docce, possibile implementazione con servizi innovativi;
6)qualitdelle imprese / del lavoro e diversificazione delle imprese anche sulla base della qualit(fermo
restando lo standard minimo) dei servizi offerti;
7)tutela del lavoratori occupati sulla spiaggia mediante:
-prolungamento massimo del periodo di lavoro;
-elevazione professionale, eventuale riconoscimento (es. per addetti al salvamento) della qualifica mediante
attestato regionale aggiuntivo al brevetto che, collegato con ordinanze o atti concessori (magari in futuro
rilasciati dal Comune), possa elevare la qualitdella prestazione e contemporaneamente tutelare
l'occupazione.
Margini di manovra offerti dalla L. 494/93
1)l'art. 6 delega comunque le Regioni e queste ultime possono:
delegare i Comuni (ipotesi da privilegiare) ma potrebbero anche riaffidare la gestione alla Capitaneria.
Al comma 2 prevede che il maggior gettito dei canoni sia devoluto alle Regioni, alcune annotazioni:
1)se i canoni sono aggiornati annualmente dal Min. Marina Mercantile su base inflazionistica non dovrebbe
ripetersi la paventata quadruplicazione del febbraio '95 con evidente inidizione della regione ad aumentare i
canoni per incamerarne un maggior gettito) di conseguenza dovrebbero esserci pi risorse da investire nel
turismo (solo balneare?) tutte (o in parte) destinate ai Comuni?
2)E' possibile l'indentificazione di ulteriori parametri (oltre a superficie coperta, scoperta .....) per ampliare il
ventaglio delle differenze fra un bagno e l'altro e recuperare (con concetti di redditivitdelle imprese) ulteriore
gettito?
-possibile pensare ad alcuni dei suggerimenti proposti dai concessionari purché non ristretti nel perimetro gi
previsto dalla legge delle 3 classificazioni pi le varianti, ma per andare oltre sia per una imposizione
equilibrata alla redditivitreale e per stimolare la qualificazione, l'accorpamento, il prolungamento
della stagione?
Es. parametri di redditivit, a seconda della posizione del bagno (centrale, periferica...) quantite qualit
dell'edificazione retrostante; della qualitdell'utenza , della profonditdell'arenile e della presenza o meno di
fenomeni erosivi.... prevedere un canone aggiuntivo medio che, sulla base dell'inserimento del bagno in una
"zona tipo I.C.I." possa diminuire o aumentare la propria (es.) tassa gestione servizi pubblici di spiaggia.
-Come per prolungare la stagione anziché circoscrivere il periodo di utilizzazione (estate) e riproporzionare il
canone annuale a tale periodo preferibile. Innalzarlo in alta stagione, abbassarlo in bassa solo per chi
apre disponendo di tutti i servizi organizzati in maniera collettiva ecc..
-Come per salvaguardare l'ambiente (oltre a giungere alla definizione che il prefabbricato non "facile
rimozione") decementificare l'arenile azzerando fuori stagione il canone a chi smonta tutto oppure
diminuendolo a chi mantiene in fruizione (e ne cura funzionamento e pulizia?) attivitdi uso pubblico: es.
parchi giochi, piste ciclabili o per footing.
-Come potrebbero essere premiati, sempre con sconti, coloro che reinvestano per qualite
accorpamenti.
Appare evidente che il poter intervenire su queste plurime possibilital livello di ogni Comune, oltre a darci pi
ampia opportunitdi aprire delle brecce, metterebbe in competizione Comuni limitrofi su: chi apre prima, chi
ha i servizi pi efficienti......
Il comma 3 prevede la predisposizione da parte della Regione del "piano di utilizzazione" del demanio,
sentiti Comuni e sindacati regionali dei concessionari.
Intanto si potrebbe insistere perché siano sentiti (se non ufficialmente perché non previsto dalla legge,
almeno informalmente) i sindacati dei dipendenti del settore e le associazioni dei consumatori (ADOC ha
svolto varie iniziative, ma anche le altre, almeno quelle vicine alle OO.SS).
Inoltre il confronto sul piano di utilizzazione del demanio marittimo un importante banco di prova perché lsi
delineerla cornice entro cui i Comuni opereranno ---> un appuntamento che non possiamo mancare.
In riferimento all'art. 03
I margini di manovra sembrano limitati, comunque vi sono alcuni aspetti interessanti.
Il comma d) importante, in sostanza sconta una classe a chi mantiene l'accesso gratuito nonché la "gratuit
dei servizi generali offerti all'utenza".
Sulla gratuitdell'accesso , una legge nazionale, valida pertanto anche sul Tirreno, pi che incentivare il
libero accesso all'arenile non pufare. Altra l'esperienza E.R., non sarebbe male quindi imporre "sul piano
di utilizzazione" ex. art. 6 la libertdi accesso .
Sulla gratuitdei sevizi dei "servizi generali", intanto quali sono questi servizi? Sono quelli indicati nell'atto di
concessione e non possono che essere almeno: salvamento, pronto soccorso, pulizia, raccolta e
smaltimento dei rifiuti, servizi igienici, docce.
Se le nuove concessioni verranno rilasciate o rinnovate dai Comuni dovremo puntare ad omogeneizzare il
tutto, puntando in alto, facendo si che ogni atto concessionario contenga quanto ci interessa. Abbiamo
la possibilit riferendoci anche al T.U.L.P.S., di fare un salto di qualitidentificando ad es. il servizio di
salvamento sicuro solo se organizzato sistematicamente, collegato con il pronto soccorso, formato da una
percentuale di addetti che oltre al brevetto di salvamento ha quello di soccorritore, sub o ha seguito un
apposito corso regionale...... magari con la certificazione europea sella qualitdel servizio. Tutto questo pu
essere favorito dal declassamento del canone previsto al comma d) dell'art. 03, ma da solo non basta. Non
solo: la categoria C quale declassamento avrebbe?
Sembra preferibile arrivare ad una classificazione base comunale (non regionale) in 2 classi: alta o normale
valenza turistica per passare alla classe sotto, in caso di rispetto dei requisiti di gratuit(o di qualit
Sono inoltre da prevedere efficaci forme di controllo ( e di risarcimento)
Prospetto di alcune misure
base dei canoni (ex art. 03
comma C)
Valenza turistica Area scoperta facile rimozione difficile rimozione
Alta
Normale
Minore
3.600
1.800
1.400
6.000
3.000
2.000
8.000
4.000
2.000
In merito al disegno di Legge regionale
E' debole, incompleto (ad es. le aree demaniali lacuali e fluviali?) e fa un'unica scelta: delega ai Comuni.
Quindi adattati gli indirizzi (ex. art. 7) si presume saranno i Comuni ad es. a:
-determinare le classi di appartenenza;
-fissare entrate aggiuntive ai canoni;
-giudicare le domande di passaggio al livello inferiore;
-essere l'autoritcompetente ex. art. 03 c. 3 L. 494.
Quale ruolo per piano paesistico e per piano territoriale di programmazione regionale? Inoltre si guarda bene
dall'affrontare il problema sub-ingresso.
Inutile poi soffermarsi sulla "bozza Capitaneria" perché, v. art. 5 c. 3, nulla cambierebbe.
Conviene fare un passo indietro di 16 anni.
Progetto Punginelli, conviene farlo senza citarlo ma estrapolando quanto ancora attuale.
Art. 1sub delega ai Comuni
Art. 2
comma1fine comune sviluppo turistico E.R.
"3priorite salvataggi.... (antistorico)
"5piani di spiaggia possono modificare estensione concessioni
"6spiagge libere i servizi dovranno essere garantiti dai Comuni
(*) (non si fa menzione di quante spiagge libere, di quale dimensione e a quale distanza l'una dall'altra
devono essere previste.
Comuni stabiliscono
"7obbligo dei concessionari per servizi salvataggio......
"8se non lo fanno i concessionari in maniera efficiente i comuni lo faranno direttamente con onere a carico
dei concessionari in proporzione ai ........
Art. 3Sub ingresso: merita un approfondimento a parte anche perché dai concessionari recepito come
punto di vita o di morte
Art. 4Entro 31.3. prescrizioni su:
-salvamento
-pulizia
-periodo e orario di apertura, comunque gratuitdi accesso
Esiste la possibilitdi emendare la bozza 1995 con i punti di cui sopra?
Il tentativo va comunque fatto attualizzando le situazioni alzando il livello del confronto.
Riepilogo proposte
1)la Regione dovr
-determinare il quadro dei casi eccezionali ed il tempo massimo di affidamento ad altri soggetti dell'attivit
oggetto di concessione (ex art. 45 bis C.N.)
-predisporre il piano di utilizzazione del demanio;
-adottare atti di indirizzo e di coordinamento ai fini dell'esercizio della delega da parte dei Comuni
sentito il parere anche delle OO.SS. e delle Associazioni dei Consumatori
2)Il rilascio e il rinnovo della concessione va fatto dal Comune unitamente alla licenza di Pubblico Esercizio).
L'atto concessionario dovrprevedere i servizi obbligatori, il loro standard minimo, la loro gestione unitaria
sistematica e integrata; il controllo sui servizi da parte del Comune, la sostituzione dei concessionari da parte
del Comune per servizi non a norma con relativo addebito al concessionario
3)sulle spiagge libere i servizi devono essere gestiti dai comuni, deve aumentare il numero delle spiagge
libere;
4)i piani di spiaggia devono incentivare l'aumento della dimensione e della qualitdegli stabilimenti.
L'aumento della dimensione puessere un atto adattato col piano di spiaggia
5)ogni Comune deve dotarsi, sentiti tutti i soggetti interessati, di un regolamento sulle attivitin concessione.
tale regolamento prescriverstandard minimi di quantite qualitdei servizi
_eventuali entrate aggiuntive per il funzionamento dei servizi collettivi;
_modalitper la determinazione delle classi di appartenenza;
_entrate aggiuntive ai canoni e modalitdel loro uso;
_modalitper giudicare le domande di passaggio al livello inferiore;
_incentivi e disincentivi;
_periodi e orari obbligatori di apertura;
_libertdi accesso e gradualitdei servizi;
6)entro il 31.3. sentite le parti interessate, migliorare la qualitdel servizio, il regolamento puessere rivisto.
Piano attivitsul demanio:
1Arrivare ad una proposta unitaria organica e articolata su tutta la materia ( contributo di esperti) --->
emendamenti alla proposta di L. regionale
1aaprire il confronto con nostri lavoratori
1bcontinuare confronti coi Sindaci
1cconfronto con:
-Comm.ne Cons. Regionale
-Gruppi Consigliari
-Associazioni Consumatori
2Convegno pubblico fine ottobre (prima della Conf. Regionale sul turismo)
P.S.:giscritto ad altre Regioni per conoscere loro iniziative sul demanio.
Porto Garibaldi, 4 agosto 1995
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GABRIELE GUGLIELMI
 
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1995 08 04 demanio marittimo seminario_-_porto_garibaldi_fe_4_agosto_1995

  • 1. Demanio Marittimo, Seminario - Porto Garibaldi (FE) 4 agosto 1995 Seminario Filcams CGIL Emilia Romagna sull'applicazione della Legge n. 494/1993 Posizione Sindacale sulla spiaggia: Fase A (almeno nel riminese) A1 1971 sottrazione spiaggia ad A.d.S. A2 1974 || |---> comune escluso dalle concessioni ----->privatizzazione spiaggia Posizione sindacale: A1 §Noalla collettivizzazione delle spese per i servizi e alla privatizzazione del reddito §Noalla proliferazione in spiaggia delle strutture fisse A2 di protesta in ritirata: §Noalla privatizza della spiaggia §l'E.L. gestisca almeno i servizi pubblici Fase B B1 1977 D.P.R. 616 Art 19passano ai Comuni le funzioni di polizia amministrativa fra cui il rilascio della licenza di "stabilimenti di bagni" Art. 59le deleghe sul demanio sono attribuite alle Regioni (non appena verrapprovata una norma nazionale della quale siamo ancora in attesa) Art. 60i Comuni possono gestire attivitdi supporto al turismo B2 1979 Progetto di legge Punginelli Unitamente a normative estremamente avanzate, attuali e migliori del disegno di legge 1995; altre superate es. dalla liberalizzazione dei prezzi; altre che, anacronisticamente, colgono alcune nostre precedenti richieste oramai improponibili (e non pi condivisibili) quale "prelazione per salvataggi". Tale progetto fu strenuamente attaccato dai bagnini specie per l'art. 3 subingresso che, pur nella sua ampiezza, avrebbe solo limitato la possibilitdi vendere le "zone" con probabile abbattimento della rendita patrimoniale. Fase C accantonato il progetto di legge Punginelli (arma scaricata con la mancata piena applicazione dell'art. 59 D.P.R. 616) la posizione del sindacato stata la continua (e vana) rivendicazione della piena applicazione
  • 2. dell'art. 59. Fase D D1 L. 4.12.93 n. 494 | ---> l'art. 6 stabilisce comunque entro un anno le funzioni amministrative sul demanio sono delegate alle Regioni. Il comma 2 del medesimo articolo destina il maggior gettito dei canoni alle Regioni, ma: -la ventilata (poi ritirata) quadruplicazione dei canoni; -l'impreparazione (mancanza di volont della Regione ad assumere la delega ha procrastinato di un anno l'applicazione. D2 -1995 / estate nuova proposta regionale (diversa da quella della Capitaneria che intendeva farsi ridelegare tutto!!); l'unica scelta netta quella della delega ai Comuni (di fatto non affronta il nodo del sub-ingresso) ciha comunque visto immediatamente alzarsi il fuoco di sbarramento dei concessionari i quali non vogliono la subdelega ai Comuni (per mantenere la piattezza dell'offerta? Per far fronte comune?) D3 La fase della nostra proposta Quali sono i nostri obiettivi: 1)tutela del demanio quale bene comune; 2)tendere al possibile recupero ambientale privilegiando le strutture mobili a quelle fisse; 3)andare in controtendenza rispetto alla parcellizzazione delle imprese, aumentarne la dimensione media, favorire l'accorpamento; 4)fissare gli standard minimi di servizi collettivi, integrati sistematicamente, omogenei sulla costa e distaccati dalla gestione economica della concessione; 5)identificare tali servizi: salvamento in mare, pronto soccorso, pulizia della spiaggia, raccolta e smaltimento rifiuti, servizi igienici e docce, possibile implementazione con servizi innovativi; 6)qualitdelle imprese / del lavoro e diversificazione delle imprese anche sulla base della qualit(fermo restando lo standard minimo) dei servizi offerti; 7)tutela del lavoratori occupati sulla spiaggia mediante: -prolungamento massimo del periodo di lavoro; -elevazione professionale, eventuale riconoscimento (es. per addetti al salvamento) della qualifica mediante attestato regionale aggiuntivo al brevetto che, collegato con ordinanze o atti concessori (magari in futuro rilasciati dal Comune), possa elevare la qualitdella prestazione e contemporaneamente tutelare l'occupazione. Margini di manovra offerti dalla L. 494/93 1)l'art. 6 delega comunque le Regioni e queste ultime possono: delegare i Comuni (ipotesi da privilegiare) ma potrebbero anche riaffidare la gestione alla Capitaneria. Al comma 2 prevede che il maggior gettito dei canoni sia devoluto alle Regioni, alcune annotazioni: 1)se i canoni sono aggiornati annualmente dal Min. Marina Mercantile su base inflazionistica non dovrebbe ripetersi la paventata quadruplicazione del febbraio '95 con evidente inidizione della regione ad aumentare i canoni per incamerarne un maggior gettito) di conseguenza dovrebbero esserci pi risorse da investire nel turismo (solo balneare?) tutte (o in parte) destinate ai Comuni?
  • 3. 2)E' possibile l'indentificazione di ulteriori parametri (oltre a superficie coperta, scoperta .....) per ampliare il ventaglio delle differenze fra un bagno e l'altro e recuperare (con concetti di redditivitdelle imprese) ulteriore gettito? -possibile pensare ad alcuni dei suggerimenti proposti dai concessionari purché non ristretti nel perimetro gi previsto dalla legge delle 3 classificazioni pi le varianti, ma per andare oltre sia per una imposizione equilibrata alla redditivitreale e per stimolare la qualificazione, l'accorpamento, il prolungamento della stagione? Es. parametri di redditivit, a seconda della posizione del bagno (centrale, periferica...) quantite qualit dell'edificazione retrostante; della qualitdell'utenza , della profonditdell'arenile e della presenza o meno di fenomeni erosivi.... prevedere un canone aggiuntivo medio che, sulla base dell'inserimento del bagno in una "zona tipo I.C.I." possa diminuire o aumentare la propria (es.) tassa gestione servizi pubblici di spiaggia. -Come per prolungare la stagione anziché circoscrivere il periodo di utilizzazione (estate) e riproporzionare il canone annuale a tale periodo preferibile. Innalzarlo in alta stagione, abbassarlo in bassa solo per chi apre disponendo di tutti i servizi organizzati in maniera collettiva ecc.. -Come per salvaguardare l'ambiente (oltre a giungere alla definizione che il prefabbricato non "facile rimozione") decementificare l'arenile azzerando fuori stagione il canone a chi smonta tutto oppure diminuendolo a chi mantiene in fruizione (e ne cura funzionamento e pulizia?) attivitdi uso pubblico: es. parchi giochi, piste ciclabili o per footing. -Come potrebbero essere premiati, sempre con sconti, coloro che reinvestano per qualite accorpamenti. Appare evidente che il poter intervenire su queste plurime possibilital livello di ogni Comune, oltre a darci pi ampia opportunitdi aprire delle brecce, metterebbe in competizione Comuni limitrofi su: chi apre prima, chi ha i servizi pi efficienti...... Il comma 3 prevede la predisposizione da parte della Regione del "piano di utilizzazione" del demanio, sentiti Comuni e sindacati regionali dei concessionari. Intanto si potrebbe insistere perché siano sentiti (se non ufficialmente perché non previsto dalla legge, almeno informalmente) i sindacati dei dipendenti del settore e le associazioni dei consumatori (ADOC ha svolto varie iniziative, ma anche le altre, almeno quelle vicine alle OO.SS). Inoltre il confronto sul piano di utilizzazione del demanio marittimo un importante banco di prova perché lsi delineerla cornice entro cui i Comuni opereranno ---> un appuntamento che non possiamo mancare. In riferimento all'art. 03 I margini di manovra sembrano limitati, comunque vi sono alcuni aspetti interessanti. Il comma d) importante, in sostanza sconta una classe a chi mantiene l'accesso gratuito nonché la "gratuit dei servizi generali offerti all'utenza". Sulla gratuitdell'accesso , una legge nazionale, valida pertanto anche sul Tirreno, pi che incentivare il libero accesso all'arenile non pufare. Altra l'esperienza E.R., non sarebbe male quindi imporre "sul piano di utilizzazione" ex. art. 6 la libertdi accesso . Sulla gratuitdei sevizi dei "servizi generali", intanto quali sono questi servizi? Sono quelli indicati nell'atto di concessione e non possono che essere almeno: salvamento, pronto soccorso, pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti, servizi igienici, docce. Se le nuove concessioni verranno rilasciate o rinnovate dai Comuni dovremo puntare ad omogeneizzare il tutto, puntando in alto, facendo si che ogni atto concessionario contenga quanto ci interessa. Abbiamo la possibilit riferendoci anche al T.U.L.P.S., di fare un salto di qualitidentificando ad es. il servizio di salvamento sicuro solo se organizzato sistematicamente, collegato con il pronto soccorso, formato da una percentuale di addetti che oltre al brevetto di salvamento ha quello di soccorritore, sub o ha seguito un apposito corso regionale...... magari con la certificazione europea sella qualitdel servizio. Tutto questo pu essere favorito dal declassamento del canone previsto al comma d) dell'art. 03, ma da solo non basta. Non solo: la categoria C quale declassamento avrebbe? Sembra preferibile arrivare ad una classificazione base comunale (non regionale) in 2 classi: alta o normale valenza turistica per passare alla classe sotto, in caso di rispetto dei requisiti di gratuit(o di qualit Sono inoltre da prevedere efficaci forme di controllo ( e di risarcimento) Prospetto di alcune misure base dei canoni (ex art. 03 comma C) Valenza turistica Area scoperta facile rimozione difficile rimozione Alta Normale Minore 3.600 1.800 1.400 6.000 3.000 2.000 8.000 4.000 2.000
  • 4. In merito al disegno di Legge regionale E' debole, incompleto (ad es. le aree demaniali lacuali e fluviali?) e fa un'unica scelta: delega ai Comuni. Quindi adattati gli indirizzi (ex. art. 7) si presume saranno i Comuni ad es. a: -determinare le classi di appartenenza; -fissare entrate aggiuntive ai canoni; -giudicare le domande di passaggio al livello inferiore; -essere l'autoritcompetente ex. art. 03 c. 3 L. 494. Quale ruolo per piano paesistico e per piano territoriale di programmazione regionale? Inoltre si guarda bene dall'affrontare il problema sub-ingresso. Inutile poi soffermarsi sulla "bozza Capitaneria" perché, v. art. 5 c. 3, nulla cambierebbe. Conviene fare un passo indietro di 16 anni. Progetto Punginelli, conviene farlo senza citarlo ma estrapolando quanto ancora attuale. Art. 1sub delega ai Comuni Art. 2 comma1fine comune sviluppo turistico E.R. "3priorite salvataggi.... (antistorico) "5piani di spiaggia possono modificare estensione concessioni "6spiagge libere i servizi dovranno essere garantiti dai Comuni (*) (non si fa menzione di quante spiagge libere, di quale dimensione e a quale distanza l'una dall'altra devono essere previste. Comuni stabiliscono "7obbligo dei concessionari per servizi salvataggio...... "8se non lo fanno i concessionari in maniera efficiente i comuni lo faranno direttamente con onere a carico dei concessionari in proporzione ai ........ Art. 3Sub ingresso: merita un approfondimento a parte anche perché dai concessionari recepito come punto di vita o di morte Art. 4Entro 31.3. prescrizioni su: -salvamento -pulizia -periodo e orario di apertura, comunque gratuitdi accesso Esiste la possibilitdi emendare la bozza 1995 con i punti di cui sopra? Il tentativo va comunque fatto attualizzando le situazioni alzando il livello del confronto. Riepilogo proposte 1)la Regione dovr -determinare il quadro dei casi eccezionali ed il tempo massimo di affidamento ad altri soggetti dell'attivit oggetto di concessione (ex art. 45 bis C.N.) -predisporre il piano di utilizzazione del demanio; -adottare atti di indirizzo e di coordinamento ai fini dell'esercizio della delega da parte dei Comuni sentito il parere anche delle OO.SS. e delle Associazioni dei Consumatori 2)Il rilascio e il rinnovo della concessione va fatto dal Comune unitamente alla licenza di Pubblico Esercizio). L'atto concessionario dovrprevedere i servizi obbligatori, il loro standard minimo, la loro gestione unitaria sistematica e integrata; il controllo sui servizi da parte del Comune, la sostituzione dei concessionari da parte del Comune per servizi non a norma con relativo addebito al concessionario 3)sulle spiagge libere i servizi devono essere gestiti dai comuni, deve aumentare il numero delle spiagge libere; 4)i piani di spiaggia devono incentivare l'aumento della dimensione e della qualitdegli stabilimenti. L'aumento della dimensione puessere un atto adattato col piano di spiaggia 5)ogni Comune deve dotarsi, sentiti tutti i soggetti interessati, di un regolamento sulle attivitin concessione. tale regolamento prescriverstandard minimi di quantite qualitdei servizi _eventuali entrate aggiuntive per il funzionamento dei servizi collettivi; _modalitper la determinazione delle classi di appartenenza; _entrate aggiuntive ai canoni e modalitdel loro uso; _modalitper giudicare le domande di passaggio al livello inferiore; _incentivi e disincentivi; _periodi e orari obbligatori di apertura; _libertdi accesso e gradualitdei servizi; 6)entro il 31.3. sentite le parti interessate, migliorare la qualitdel servizio, il regolamento puessere rivisto. Piano attivitsul demanio:
  • 5. 1Arrivare ad una proposta unitaria organica e articolata su tutta la materia ( contributo di esperti) ---> emendamenti alla proposta di L. regionale 1aaprire il confronto con nostri lavoratori 1bcontinuare confronti coi Sindaci 1cconfronto con: -Comm.ne Cons. Regionale -Gruppi Consigliari -Associazioni Consumatori 2Convegno pubblico fine ottobre (prima della Conf. Regionale sul turismo) P.S.:giscritto ad altre Regioni per conoscere loro iniziative sul demanio. Porto Garibaldi, 4 agosto 1995 Bozza non Corretta