1. Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
Tanti e tanti anni fa. Le onde gravitazionali spie-
gate alle ragazze e ai ragazzi e non solo, di Giovan-
ni vittorio Pallottino
Second guess — Risparmiare secondi, di Roberto
Vacca
La fotografia, parte II, di Ghisi Grütter e Michele
Gattini
Comunicare scienza e Newsletter IA-CS], di Luigi
Campanella
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
Il boomerang del Balilla, di Michele Mezza
The Geopolitics of Cheap Oil, di John Feffer
Recensioni e critica
Hilde Domin, Il coltello che ricorda, di Anna Ma-
ria Curci
Dio esiste e vive a Bruxelles / Carol, di Alessan-
dra Bailetti
Sesta pagina: le segnalazioni
Ticonzero/Pentatonic: Mario Agostinelli , il 13
marzo 2016, ore 17—Connessi ma lontani. Quanti
e relatività: istruzioni per la politica
Egocreanet: Il futuro dell’Expo in area geoter-
mica toscana, il 30 marzo 2016—Accademia dei
Georgofili, Firenze
Immagini interne
3° Concorso fotografico Ticonzero/Pentaprism
Urbanistica a Roma: il principio di coerenza
Notiziario aperiodico degli articoli pubblicati
n. I n. 60 febbraio 2016
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
P. Pignalosa Spettri musicali
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
2. Maurizio Scacchi, Stazione Tiburtina
Articoli di Autori Vari
67. Tanti e tanti anni fa. Le onde gravitazionali spie-
gate alle ragazze e ai ragazzi e non solo
di Giovanni Vittorio Pallottino
Riflessioni su una scoperta epocale
rivolte a nipoti e figli
Tanti e tanti anni fa, oltre un secolo, nel 1915 Albert
Einstein pubblicò la teoria della relatività generale.
Che è considerata oggi, assieme alla meccanica
quantistica, un pilastro della fisica. Per dirla in bre-
ve, Einstein scrisse delle equazioni che rivoluziona-
vano le fondamenta della gravitazione stabilite due
secoli prima da Isaac Newton. Il punto essenziale è
che, secondo la nuova teoria, i corpi non si attirano
fra loro, ma deformano lo spazio, curvandolo, in ra-
gione delle loro masse. Col risultato che i corpi ten-
dono a cadere spontaneamente l’uno verso l’altro,
più o meno come avviene in un telo elastico disposto
orizzontalmente sul quale si trovano delle palle pe-
santi. E qui è meglio fermarsi.
Come se non bastasse, l’anno dopo, 1916, Einstein
trovò una conseguenza importantissima della nuova
teoria, secondo la quale il brusco movimento dei cor-
pi produce onde, le onde gravitazionali, che si propa-
gano a distanza alla velocità della luce. Le quali so-
no tanto più intense quanto maggiore è la massa dei
corpi che le producono e l’accelerazione del loro
moto. Ma sono comunque debolissime e difficilissi-
me da rivelarsi, come riconobbe lo stesso Einstein.
Ma cosa sono queste onde? Si tratta di
“increspature” dello spazio che quando passano pro-
ducono delle (minuscole) variazioni della distanza
fra i corpi. [continua]
Fuori dal coro di Roberto Vacca
9. Second guess—Risparmiare secondi
“Tieni da conto i penny e le sterline si terranno da
conto da sole” [Take care of the pence and the
pounds will take care of themselves] diceva il fi-
nanziere William Lowndes nel 18° secolo. È consi-
glio che sembra ragionevole, ma non lo è sempre.
Se ti perdi nei dettagli, puoi trascurare le cose im-
portanti – diventi “penny wise and pounds foo-
lish” (saggio per i penny e stupido per le sterline).
Si può fare un discorso simile per i tempi risparmia-
ti e per le alte velocità dei computer. I personal
computer che fanno miliardi di operazioni al secon-
do, servono a poco se li usiamo per scopi irrilevan-
ti. Qualche volta il difetto “sta nel manico”: siamo
noi a essere lenti. Le perdite di tempo più dannose
sono perpetrate da chi è vago o disorganizzato. A
questo non può rimediare chi produce PC o sistemi
operativi.
I tempi di accesso ai PC dipendono dallo hardware
e dalla abilità dell’operatore. Sono davvero morte e
seppellite le tastiere? Le icone, i touch screen e i
computer che scrivono sotto dettatura le hanno so-
stituite per sempre? Taluno lo sostiene, ma non so-
no d’accordo: una buona tastiera (di cui riparlo più
oltre) è deterministica, mentre le funzioni touch ta-
lora lo sono meno.
Consideriamo, intanto, le velocità umane. Decenni
fa nelle scuole americane (e anche italiane) si inse-
gnava la dattilografia. Molte ragazze erano adde-
strate come segretarie. Stenografavano e scrivevano
a macchina rapidamente. [continua]
Benedetto Bossi
3. Franco Guiducci, Gazometro
Disegno e immagine di Ghisi Grütter
22. La fotografia come “testimone” della città e
del territorio, Parte Seconda, di Ghisi Grütter e Mi-
chele Gattini
Le immagini fotografiche hanno sempre e comun-
que un notevole impatto sulla nostra mente, nonos-
tante la quantità d’informazioni e notizie in tempo
reale alle quali abbiamo accesso tramite i media e
internet. Le foto riescono spesso ad assegnare
un’immagine iconica a fatti e avvenimenti, così
come sembrano influenzare l’opinione pubblica su
un evento o suun personaggio, secondo il modo di
rappresentarli. Fin dalla sua nascita la fotografia ha
sempre rappresentato la città testimoniandone il
cambiamento. A noi interessa, appunto, parlare del-
la foto come testimone di realtà urbane e territoriali.
Gli scatti possono cambiare notevolmente la per-
cezione degli spazi urbani e della manifestazionedei
fenomeniaessicorrelati,particolarmentenei soggetti
che non li conoscono direttamente. La fotografia
paesaggistica e quella di architettura, sono settori
specializzati che forniscono una testimonianza
diretta e mirata del paesaggio urbano contempora-
neo
A tale proposito una grande rilevanza hanno alcuni
fotografi particolari come ad esempio Gabriele Ba-
silico, con un background da architetto, che ha do-
cumentato gli stravolgimenti operati su Beirut1
dalla
guerra civilelibanesenegliannitrail1975 e il1990, ma
primadituttiEugène Atget2
lecuifotocostituisconoun
imponente lavoro di documentazione della città di
Parigi, tra la finedel‘800e iniziodel’900.
Contemporaneamente esiste tutto un mondo di foto-
grafie che hannoaltrisoggettiealtre[…][continua]
Settimio Agostinelli, Folla
Comunicare scienza di Luigi Campanella
e Newsletter IA-CS
23.1. Addio all’atomo, Germania al lavoro / 23.2.
Automazione e analisi ambientale / 23.3. Sperimen-
tazione animale 3
A cinque anni dalla decisione della cancelliera An-
gela Merkel, arrivata in seguito alla tragedia di Fu-
kushima, in Germania procedono a pieno ritmo i la-
vori per smantellare le centrali nucleari dismesse.
L’intervento più impegnativo del piano, il cui costo
totale è stimato in 77 miliardi di euro, riguarda l’im-
pianto di Greifswald, nell’ex Germania Est, fermo
dalla riunificazione. [continua]
Newsletter IA-CS
03. Ambiente e Beni culturali
Se è vero che i settori sui quali si basa la qualità del-
la vita sono cinque (ambiente, salute, alimenti, ener-
gia disponibile, cultura e tempo libero) si può dire
che le green technologies li hanno occupati quasi
tutti ed in misura sostanziale. L’unico campo ancora
“quasi vergine” rispetto a tale occupazione è quello
dei Beni Culturali.
Oggi anche per questo si aprono prospettive interes-
santi, forze di nicchia, ma certamente anche di eccel-
lenza. Peraltro queste nuove ed innovative applica-
zioni aprono indirettamente anche altri spazi nel
campo del monitoraggio e della protezione ambien-
tale.
Il nostro Paese è unanimemente […] [continua]
23.1. Addio all’atomo. Germania al lavoro
4. Franco Guiducci, Galleria Marconi
EPS - EconomiaPoliticaSocietà
82. Il boomerang del Balilla, di Michele Mezza
Renzi reclama le primarie per i vertici dell'Unione
Europea, ritrovando la sua originaria vena da Balil-
la, nell'accezione genuinamente ribellistica del ter-
mine e non nella distorsione operata dalla retorica
fascista.
Il premier lancia il suo ennesimo sasso contro le
vetrate degli apparati franco germanici dell'Europa
Unita. Quel sasso rabbioso sembra però tornare co-
me un boomerang dopo le primarie milanesi. Nel
capoluogo lombardo, infatti, Balilla si mette giacca
e cravatta e officia per le prossime elezioni un der-
by proprio tra due campioni di quelle tecnocrazie.
Due ex city manager: Giuseppe Sala, per il centro
sinistra, e Stefano Parisi, per il centro destra.
Si conferma così che il problema esiste ed è l'aspet-
to centrale dell'evoluzione politica, non solo euro-
pea: il passaggio dalla rappresentanza sociale alle
semplificazioni manageriali. Da cui il dominio or-
mai assoluto delle banche centrali sulle politiche
globali ne è l'emblema e la fucina.
Un processo che viene da lontano ed è stato a lungo
ignorato, se non addirittura evocato da apprendisti
stregoni.
Ancora una volta l'Italia è stata il laboratorio e il
palcoscenico dove è andato in scena il rito più spet-
tacolare di rimpicciolimento della politica: mani
pulite.
Quel fenomeno, ancora tutto da decifrare storica-
mente, rimane il punto di svolta del sistema dei par-
titi nato dal dopo guerra. Dopo quegli anni nulla
sarà come prima, gerarchie, valori, principi, e cultu-
re saranno tutte riconfigurate attorno ad un centro
motore unico: le competenze. [continua]
EPS - EconomiaPoliticaSocietà
83. The Geopolitics of Cheap Oil , di John Feffer
Economists said the market would save the planet.
It didn't. The nosedive in oil prices has been good
news for a lot of people and a lot of countries. But
it’s not good news for the planet.
The market was supposed to save the planet
That, at least, was the argument of many economi-
sts grappling with the problem of climate change.
As fossil fuels became scarcer, they pointed out,
the price of oil and natural gas would go up. And
then other options, like solar and wind, would be-
come cheaper, particularly as investment flowed
into that sector and drove down the cost of new
technologies.
And voila: The invisible hand would gradually turn
down the global thermostat.
It’s a ridiculous argument. For one, there’s no gua-
rantee that the market would respond in a timely
manner (i.e., before we’re under water). For
another, oil and gas prices are as volatile and un-
predictable as a Q-and-A session with Donald
Trump.
In 2008, for instance, oil hit a high of $145 a bar-
rel. But that didn’t last long. And in 2015, despite
all sorts of turmoil in the Middle East and in other
oil-producing countries like Nigeria, the price of
crude fell between 30 and 40 percent to its lowest
levels in 11 years. That’s a bigger drop than the
commodity price declines for metals, grains, and
soybeans. Gas stations around the United States
didn’t fully reflect this drop, but petrol prices still
fell to an average of $2.40 a gallon, saving each
driver more than $500 last year.
There are a number of reasons for the price drop,
but it boils down to supply […] [continua]
Rita Cicero, Ex Mercati Generali
5. Il cielo indiviso di Anna Maria Curci
6. Hilde Domin, Il coltello che ricorda
Dal 4 febbraio 2016, Il coltello che ricorda di Hilde Domin è nelle librerie. Si tratta del terzo volume di
un ampio progetto, che si propone di pubblicare la produzione lirica e saggistica dell’autrice tedesca,
ideato e coordinato da Paola del Zoppo, cofinanziato dalla Kunststiftung Nordrhein Westfalen e accolto
dalla casa editrice Del Vecchio, che già nel 2011, grazie alla segnalazione di Ondina Granato, aveva
pubblicato Con l’avallo delle nuvole. Poesie scelte, di Hilde Domin. Dopo i due volumi dedicati al pro-
getto, Alla fine è la parola/Am Ende ist das Wort (2012) e Lettera su un altro continente (2014), arriva
il terzo, Il coltello che ricorda. Anche in questo caso l’edizione italiana fa riferimento a quella del 2009,
pubblicata da Fischer curata da Nikola Herweg e Melanie Reinold, Sämtliche Gedichte.
Il coltello che ricorda raccoglie una parte delle poesie che Hilde Domin stessa aveva scelto per un’inu-
suale e fervida auto-antologia, Gesammelte Gedichte, Poesie in raccolta, del 1987, così come le liriche
raccolte nel volume Der Baum blüht trotzdem, Eppure l’albero fiorisce, del 1999, alcune poesie non
apparse precedentemente in antologie e poesie dal lascito. [continua]
Gabriele Caruba, Ponte Ostiense
A proposito di film di Alessandra Bailetti
46. Dio esiste e vive a Bruxelles
Carol
[leggi]
Settimio Agostinelli, Laurentino38—2° Premio Ticonzero/Pentaprism
6. Segnalazioni
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Conversazione con Mario Agostinelli
…………..
Connessi ma lontani
Quanti e relatività: istruzioni per la politica
13 marzo 2016, ore 17.00
Presenta: PierLuigi Albini
Associazione culturale Villaggio Cultura-Pentatonic
Viale Oscar Sinigaglia, 18/20—Roma
Pentatonic/Ticonzero
Tessera Arci
Tesseramento anche in sede
Il futuro dell’Expo in Toscana
Area geotermica
30 marzo 2016, ore 9-18
Accademia dei Georgofili, Firenze
Palomar Asilomar, il blog collegato
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Publisher e editor PierLuigi Albini
salvo diversa indicazione