Percorso di studio sulla Costituzione Italiana (Diritto, Istituto Manzoni di Suzzara MN)

1. LIBERTÀ DI
COMUNICAZIONE
«Manzoni», classe 2^ BI – Bernardelli Luca, Pavarini Samuele e Spaggiari Alex 1

2. ART. 15
 « La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra
forma di comunicazione sono inviolabili.
La libertà e la segretezza della corrispondenza sono inviolabili, questi due
diritti garantiscono che la libertà di esprimere il proprio pensiero sia totale,
neanche i familiari posso violarli. Sia mittente che destinatario sono tutelati
allo stesso modo.
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3.  « La loro limitazione può avvenire soltanto per atto
motivato dell’ autorità giudiziaria con le garanzie
stabilite dalla legge. «
Le limitazioni della libertà e segretezza delle
comunicazioni devono essere accompagnate da apposite
garanzie di legge, le quali devono individuare gli scopi
della misura limitativa, la durata massima della stessa, i
casi e i modi in cui la restrizione può essere adottata. Ciò
prevede necessariamente un atto motivato di un giudice. I
destinatari della comunicazione sono sottoposti ad attività
di intercettazione, nel momento in cui il mittente viene
colto in flagranza di reato.
L'unica forma di corrispondenza non coperta dalla tutela
dell'art. 15 è rappresentata dalla cartolina.
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4. «SEGRETEZZA» RIGUARDOALLE NUOVE TECNOLOGIE
 Con le nuove tecnologie di comunicazione (social network, sms, e-
mail…), non si può parlare in pieno di segretezza, infatti gli
operatori telefonici trattengono i nostri sms per un certo periodo.
• Alcuni esempi di dati trattenuti per un massimo di 24 mesi:
• Mittente e destinatario
• Dispositivo utilizzato
• Indirizzo IP
• Numero della linea di accesso
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5. ART. 21
 « Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo
scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. «
 La libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero è un principio
fondamentale di ogni democrazia, qui si riferisce sia alla libertà di esprimere le
proprie opinioni (pluralismo ideologico) sia alla libertà di informazione (cioè di
informare e di essere informati). Perciò viene preso in considerazione non
soltanto l'uso della parola e dello scritto, ma anche “ogni altro mezzo di
diffusione” (quindi la radio, la televisione, il cinema, le riproduzioni audiovisive,
Internet…).
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6.  « La stampa non può essere soggetta autorizzazioni o censure. «
La libertà di stampa nella Repubblica Italiana è stata sancita il 18 giugno
1946, tuttavia durante tutta la durata della seconda guerra mondiale e nel
dopoguerra la libertà di stampa venne sottoposta a vari limiti e condizioni.
In particolare nelle zone sotto il controllo della Repubblica sociale italiana
la libertà di stampa non esisteva, se non nei limiti di un ridotto sistema
fascista.
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7.  «Si può procedere al sequestro soltanto per atto motivato dell’
autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla
stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle
norme che la legge stessa prescriva per l’ indicazione dei
responsabili.»
Nel nostro sistema è ancora presente il sequestro, se il diretto interessato
della pubblicazione ritiene di essere stato danneggiato ingiustamente può
fare ritirare la pubblicazione o l’articolo. Adesso, con l’ avvento delle nuove
tecnologie, questo metodo non è più efficace perché le notizie rimbalzano
da un sito internet all’ altro.
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8. «l tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’
autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguita da ufficiali di polizia
giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denuncia
all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro
si intende revocato e privo d'ogni effetto.»
Quando il caso è molto urgente, e necessita di un intervento tempestivo, non serve l’ assistenza dell’
autorità giudiziaria, ma il sequestro può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria se entro 24 ore
il sequestro non viene confermato da un giudice viene considerato nullo e privo di ogni effetto.
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9. »La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi
noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.»
Si tratta di una norma emanata per salvaguardare il diritto del cittadino-lettore di
conoscere quali interessi (economici, politici o di qualsiasi altra natura)
sostengono il giornale che egli acquista. Lo scopo è di impedire che
l'informazione venga controllata da poche centrali, garantendo libertà e
autonomia ai soggetti che fanno informazione, così da realizzare il necessario
pluralismo nel sistema dei mezzi di comunicazione.
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10. «Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre
manifestazioni contrarie al buoncostume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.»
L’ultimo comma infine enuncia che c’è una legge a favore delle
disposizioni che intendono prevenire o reprimere le violazioni stabilite dalla
Costituzione o dalla legge sulla stampa. Quindi esiste la garanzia che non
sarà una disposizione di natura secondaria (regolamento, decreto
ministeriale ecc…) a reprimere queste violazioni, ma direttamente la legge.
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