Il fascismo e i suoi simboli, il consenso e i modelli.
1. Le origini e i simboli del fascismo
Il Fascismo nacque nel Primo Dopoguerra come
movimento paramilitare a favore della borghesia
industriale, in un periodo di forti tensioni politiche
e sociali dovute anche alla precaria situazione
economica del Paese.
Fondatore del movimento, che ben presto divenne
partito, fu Benito Mussolini, ex socialista
interventista.
2. L'origine del nome
Il Fascismo prende il nome dal
“fascio littorio”, cioè il fascio di
verghe che veniva portate nell’antica
Roma dai (da qui la
denominazione).
I fascis littorii erano le guardie del
corpo personali del magistrato.Tra le
verghe del Fascio, o lateralmente, vi
era inserita una scure,
3. L'origine del nome (2)
Il Fascio veniva già usato dagli
Etruschi e, nel corso dei secoli, lo
ritroviamo durante la Rivoluzione
Francese e nelle associazioni
socialiste di fine Ottocento (come i
fasci siciliani)
Il fascio simboleggiava la forza
derivata dall'unione e lo si trova
comunemente in molti stemmi,
bandiere e monete
4. Mussolini e la Grande Guerra
Benito Mussolini, interventista, partecipò alla Prima guerra
Mondiale come semplice bersagliere, chiamato alle armi nel
1915.
Combattè su tre diversi fronti: l’Alto Isonzo, la Carnia e il
Carso friulano e terminò la guerra col grado di caporale
maggiore.
Partecipò a un corso per ufficiali ma non venne mai promosso.
5. La creazione della simbologia
Con l'affermarsi del fascismo come partito politico e poi
dittatura il movimento si dotò di simboli e regole (di
abbigliamento, architettura…) che lo distinguesse
chiaramente dal resto del panorama politico e sociale.
Della simbologia fascista fanno parte molti simboli “romani”:
Il fascio littorio
L'aquila
Il saluto romano
Il titolo attribuito a Mussolini: DUCE (da DUX)
La denominazione di alcuni gruppi fascisti giovanili, come i
FIGLI DELLA LUPA
6. L'aquila
L'aquila ad ali spiegate, che spesso tiene negli artigli il fascio,
è simbolo di forza, rapacità e dominio.
L'aquila era simbolo di nobiltà e regalità in molte famiglie e
stati europei, come lo è anche degli Stati Uniti d'America
7. Il saluto romano
Il saluto romano è un saluto con il
braccio destro alzato e teso e la
mano aperta.
Si chiama “romano” perché venne
fatto risalire a quella società, ma non
vi sono rappresentazioni o menzioni
di tale usanza.
Nell'Italia del Novecento, inizialmente
fu usato dai legionari fiumani,
successivamente fu imposto dal
regime attraverso una campagna
promossa da Achille Starace.
8. I richiami alla latinità
Mussolini si faceva chiamare Duce, parola che viene dal latino DUX e
significa guida, capo, comandante.
I giovani italiani fascisti erano inquadrati in forme para militari, i ragazzi in
particolare erano detti “Figli della lupa”, con riferimento alla lupa che
allattò Romolo e Remo.
Spesso, soprattutto nelle iscrizioni ufficiali o celebrative, la U era sostituita
con la V, poiché nell'alfabeto latino le due lettere erano non erano distinte
Negli anni del regime vennero creati dei reparti scelti fra cui la X flottiglia
(detta X MAS), la legione preferita da Giulio Cesare, che divenne un
reparto scelto.
MAS è l'acronimo di Memento Audere Semper, cioè “Ricordati di osare
sempre”, frase coniata da D'Annunzio
13. Le date del regime
1919 creazione dei fasci d'azione e del Movimento Fascista
1921 Nascita del Partito Fascista ed elezione in Parlamento
1922 Marcia su Roma: (25/26 ottobre) e mandato del re per formare un nuovo
governo (30 ottobre)
1922- 1925: affermazione del partito e marginalizzazione delle altre componenti
politiche:
Formazione di un governo parallelo (Gran Consiglio del Fascismo)
Formazione di un esercito parallelo (Milizia volontaria per la sicurezza
nazionale)
Nuova legge elettorale
Eliminazione dell'opposizione in Parlamento (delitto Matteotti) Guarda il
videodel discorso di Matteotti e l'assunzione di responsabilità di
MussoliniGuarda il video
1926 – 1939: affermazione di una dittatura totalitaria
14. Gli strumenti della dittatura
Partito unico PNF
Cambio di calendario
(Anno I= 1922)
Ripristino della pena
di morte
Creazione di una polizia
segreta l'OVRA
Obbligo per dipendenti
pubblici di giuramento al
fascismo
Censura di stampa e chiusura
di diverse testate
giornalistiche
Soppressione del diritto di
voto con abolizione delle
elezioni
Propaganda nelle scuole
Creazione tribunale speciale
per oppositori e applicazione
del confino
Inquadramento dei giovani
nelle organizzazioni
paramilitari fasciste
Culto della persona del Duce