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Apprendimento
Definizione

Apprendimento:
Cambiamento
relativamente
stabile
del
comportamento di un soggetto di fronte ad una specifica
situazione sperimentata ripetutamente (Cicogna, 2001)
L’apprendimento non si riferisce solo a conoscenze, capacità ma
anche atteggiamenti, valori e abitudini; riguarda perciò tutta la sfera
della personalità.
E’ influenzato da variabili personologiche, motivazionali e stati
emotivi del soggetto. Il problema delle differenze individuali.
Quali i paradigmi sperimentali?

Condizionamento Classico (Pavlov)
Condizionamento Operante (introdotto da Thorndike
ma sviluppato e “identificato” con Skinner)
Apprendimento Latente (Tolman)
Apprendimento Osservativo (Bandura)
Pavlov e il Condizionamento classico

Pavlov (1849-1936)
Condizionamento classico:paradigma
Situazione di partenza: Prima del condizionamento
SI
cibo

RI
salivazione

S neutro
campanello/luce…

Risposta fisiologica di tipo
riflesso, cioè automatica, mediata
dal sistema nervoso. I Riflessi
incondizionati
sono
risposte
innate agli stimoli.

Durante la fase di condizionamento (Acquisizione)
S neutro
campanello/luce…

SI
cibo

RI
salivazione

Dopo il Condizionamento
SC
campanello/luce…

RC Salivazione
(“secrezione psichica”)
I concetti-chiave di questo paradigma
Condizionamento classico (o rispondente o schema S-R): Il riflesso
condizionato può essere definito come la formazione di un nuovo
legame, o relazione fra uno stimolo ambientale e una determinata
reazione dell’organismo. Questo avviene sulla base dell’apprendimento
di una ASSOCIAZIONE fra due stimoli, neutro e incondizionato,
presentati in stretta contiguità temporale (il neutro precede
l’incondizionato).
Estinzione e recupero spontaneo: Dopo un
certo numero di prove nelle quali lo stimolo
condizionato non è seguito dallo stimolo
incondizionato la risposta acquisita si
estingue.
Ciò non significa però che l’associazione fra
gli stimoli sia annullata: fenomeno del
recupero spontaneo e del riapprendimento
(risparmio di apprendimento).
Generalizzazione: fenomeno di estensione delle risposte condizionate a
tutti gli stimoli molto simili a quello condizionato. Il processo di
generalizzazione è automatico.
Discriminazione: La capacità, appresa, di distinguere fra due stimoli
simili, così che la risposta condizionata venga elicitata solo per lo
stimolo originario. In questo caso occorre inibire la generalizzazione
automatica, sottoponendo il soggetto a una ulteriore procedura di
addestramento, che viene definita condizionamento discriminativo.
Il caso del Piccolo Albert: La paura appresa
Apprendimento, tramite condizionamento, di una risposta di
paura di fronte a stimoli originariamente neutri.
Esperimento di Watson e Rayner (1920):
Prima del condizionamento: la paura (RI) è provocata nei bambini da un
forte rumore (SI) e dalla improvvisa mancanza di appoggio (SI)
Durante il Condizionamento: Mentre il bambino sta giocando con un
piccolo animale (S neutro), viene presentato un forte rumore (SI). Il
bambino ha una reazione di paura.
Dopo il Condizionamento: reazione di paura alla vista dell’animale.
Successiva generalizzazione a stimoli simili.

Secondo questa impostazione le fobie e altre sintomatologie
nevrotiche si svilupperebbero in seguito a meccanismi associativi
riconducibili a quelli del condizionamento classico. I metodi clinici di
trattamento si basano su tecniche di DECONDIZIONAMENTO.
Apprendimento per prove ed errori
Thorndike (1898)
I concetti-chiave
L’apprendimento avviene per prove ed errori, ed è regolato da 2
leggi: la legge dell’esercizio e dell’effetto.
L’apprendimento migliora con l’esercizio e la ripetizione delle prove.
La probabilità che un comportamento venga messo in atto aumenta
se quel comportamento produce un effetto positivo.
La legge dell’effetto introduce il concetto chiave del
Condizionamento operante che sarà poi sviluppato da Skinner: gli
effetti (ricompensa o punizione) di una risposta operante
determinano la probabilità che quella risposta sia nuovamente
emessa.
Skinner e il Condizionamento Operante
Dispositivo sperimentale: Skinner’s box
Skinner (1930) ideò un nuovo
dispositivo: “la gabbia di Skinner”.
Si tratta di una gabbia con all’interno
una leva o un altro meccanismo su cui
l’animale può agire in modo da
produrre un preciso effetto (es. ricevere
un po’ di acqua o una pallina di cibo).
Le risposte sono registrate da un
dispositivo, in modo automatico e
cumulativo su una striscia di carta
scorrevole collegata alla gabbia, che
indica quante volte è stata premuta la
leva e a quali intervalli.
Concetti chiave di questo paradigma
Skinner introdusse una nuova terminologia:
-risposta operante: per indicare ogni comportamento che produce
un effetto sull’ambiente.
-rinforzo: effetto positivo o negativo del comportamento. L’effetto
del rinforzo varia a seconda della natura e della intensità del
rinforzo ma anche dell’intervallo di tempo che intercorre fra
risposta e rinforzo.
-condizionamento operante: processo con cui gli effetti di una
risposta operante modificano le probabilità che la stessa risposta
sia prodotta in futuro. L’apprendimento può essere descritto in
termini di variazione nel tasso di risposta. La frequenza di
emissione della risposta nell’unità di tempo è il parametro di misura
più utilizzato.
Al pari del condizionamento classico si ha una fase di acquisizione, una
estinzione (ma non è mai scomparsa assoluta!), recupero spontaneo,
generalizzazione e discriminazione.
I rinforzi
I rinforzi possono essere classificati in base a 3 criteri:
-la valenza sull’organismo: rinforzi positivi e negativi.
I rinforzi positivi sono conseguenze “soggettivamente” gradite e piacevoli.
I rinforzi negativi consistono nell’allontanamento o cessazione di uno
stiomolo spiacevole. DIVERSI dalla punizione in cui invece il
comportamento produce la comparsa di un evento spiacevole o la
scomparsa di uno piacevole.
-i bisogni sui quali agiscono, sulla base del quale si distinguono i
rinforzi primari e secondari. Quelli primari hanno valore per la
sopravvivenza e non sono appresi. Quelli secondari sono diventati
“rinforzi” in seguito ad apprendimento, perchè inizialmente erano
stimoli neutri (es. denaro, giudizio sociale, gli apprezzamenti).
-le modalità di somministrazione: continua o intermittente (parziale).
Nella vita quotidiana può accadere che una data risposta ottenga un
rinforzo soltanto saltuariamente. Si parla in questo caso di rinforzo
parziale, per distinguerlo da quello continuo. Skinner ha indicato 4
diversi
PROGRAMMI di rinforzo parziale con diversi effetti
sull’apprendimento.
Modellamento
Il modellamento per approssimazioni successive o shaping
consiste nel rinforzare ogni risposta che si approssima sempre di
più a quella desiderata, finchè quest’ultima non compare.
A confronto
Condizionamento Classico

Condizionamento operante

Si basa sulla associazione fra
due stimoli
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La risposta è elicitata

Si basa sull’associazione
risposta (emessa
spontaneamente) e rinforzo
Organismo più attivo
La risposta è spontanea

Processi comuni: estinzione, recupero spontaneo,
la generalizzazione e la discriminazione.
Tolman e l’ Apprendimento Latente
Esperimento di Tolman e Honzik (1930)

1 gruppo di topi (G1): rinforzo (cibo) quando uscivano dal labirinto
2 gruppo (G2): nessun rinforzo (cibo) quando uscivano dal labirinto
3 gruppo (G3): nessun rinforzo nei primi 10 giorni-rinforzo dall’ undicesimo.

G2
G1
G3

I topi del G1 apprendevano con
velocità superiore a quelli del
G2 e G3 MA a partire dal 12°
giorno (un giorno dopo la
introduzione del rinforzo) la
prestazione dei topi del G3
migliorò fino ad eguagliare e
addirittura superare quella dei
topi del G1.
Concetti chiave

Apprendimento Latente: Apprendimento e prestazione sono due
concetti distinti; l’apprendimento si verifica anche in assenza di
rinforzo ma non si traduce in prestazione manifesta (A. latente).
Il rinforzo-motivazione è necessario per tradurre
l’apprendimento in prestazione.
Mappa cognitiva: I topi messi nel labirinto apprendono una serie
organizzata di informazioni spaziali, come una mappa cognitiva
o rappresentazione mentale di del percorso da seguire.
Bandura e L’apprendimento osservativo

Nella teoria di A. Bandura (Teoria dell’apprendimento sociale, 1977),
indica il processo per cui un individuo può apprendere un determinato
comportamento osservandolo in un altro individuo (definito «modello»).
Questo processo è chiamato «modellamento» (modeling).
Si distingue dall'apprendimento per imitazione che indica l'acquisizione di
specifici atti comportamentali, mentre quello che è appreso in questo caso
è un modello generale di comportamento.

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  • 2. Definizione Apprendimento: Cambiamento relativamente stabile del comportamento di un soggetto di fronte ad una specifica situazione sperimentata ripetutamente (Cicogna, 2001) L’apprendimento non si riferisce solo a conoscenze, capacità ma anche atteggiamenti, valori e abitudini; riguarda perciò tutta la sfera della personalità. E’ influenzato da variabili personologiche, motivazionali e stati emotivi del soggetto. Il problema delle differenze individuali.
  • 3. Quali i paradigmi sperimentali? Condizionamento Classico (Pavlov) Condizionamento Operante (introdotto da Thorndike ma sviluppato e “identificato” con Skinner) Apprendimento Latente (Tolman) Apprendimento Osservativo (Bandura)
  • 4. Pavlov e il Condizionamento classico Pavlov (1849-1936)
  • 5. Condizionamento classico:paradigma Situazione di partenza: Prima del condizionamento SI cibo RI salivazione S neutro campanello/luce… Risposta fisiologica di tipo riflesso, cioè automatica, mediata dal sistema nervoso. I Riflessi incondizionati sono risposte innate agli stimoli. Durante la fase di condizionamento (Acquisizione) S neutro campanello/luce… SI cibo RI salivazione Dopo il Condizionamento SC campanello/luce… RC Salivazione (“secrezione psichica”)
  • 6. I concetti-chiave di questo paradigma Condizionamento classico (o rispondente o schema S-R): Il riflesso condizionato può essere definito come la formazione di un nuovo legame, o relazione fra uno stimolo ambientale e una determinata reazione dell’organismo. Questo avviene sulla base dell’apprendimento di una ASSOCIAZIONE fra due stimoli, neutro e incondizionato, presentati in stretta contiguità temporale (il neutro precede l’incondizionato). Estinzione e recupero spontaneo: Dopo un certo numero di prove nelle quali lo stimolo condizionato non è seguito dallo stimolo incondizionato la risposta acquisita si estingue. Ciò non significa però che l’associazione fra gli stimoli sia annullata: fenomeno del recupero spontaneo e del riapprendimento (risparmio di apprendimento).
  • 7. Generalizzazione: fenomeno di estensione delle risposte condizionate a tutti gli stimoli molto simili a quello condizionato. Il processo di generalizzazione è automatico. Discriminazione: La capacità, appresa, di distinguere fra due stimoli simili, così che la risposta condizionata venga elicitata solo per lo stimolo originario. In questo caso occorre inibire la generalizzazione automatica, sottoponendo il soggetto a una ulteriore procedura di addestramento, che viene definita condizionamento discriminativo.
  • 8. Il caso del Piccolo Albert: La paura appresa Apprendimento, tramite condizionamento, di una risposta di paura di fronte a stimoli originariamente neutri. Esperimento di Watson e Rayner (1920): Prima del condizionamento: la paura (RI) è provocata nei bambini da un forte rumore (SI) e dalla improvvisa mancanza di appoggio (SI) Durante il Condizionamento: Mentre il bambino sta giocando con un piccolo animale (S neutro), viene presentato un forte rumore (SI). Il bambino ha una reazione di paura. Dopo il Condizionamento: reazione di paura alla vista dell’animale. Successiva generalizzazione a stimoli simili. Secondo questa impostazione le fobie e altre sintomatologie nevrotiche si svilupperebbero in seguito a meccanismi associativi riconducibili a quelli del condizionamento classico. I metodi clinici di trattamento si basano su tecniche di DECONDIZIONAMENTO.
  • 9. Apprendimento per prove ed errori Thorndike (1898)
  • 10. I concetti-chiave L’apprendimento avviene per prove ed errori, ed è regolato da 2 leggi: la legge dell’esercizio e dell’effetto. L’apprendimento migliora con l’esercizio e la ripetizione delle prove. La probabilità che un comportamento venga messo in atto aumenta se quel comportamento produce un effetto positivo. La legge dell’effetto introduce il concetto chiave del Condizionamento operante che sarà poi sviluppato da Skinner: gli effetti (ricompensa o punizione) di una risposta operante determinano la probabilità che quella risposta sia nuovamente emessa.
  • 11. Skinner e il Condizionamento Operante
  • 12. Dispositivo sperimentale: Skinner’s box Skinner (1930) ideò un nuovo dispositivo: “la gabbia di Skinner”. Si tratta di una gabbia con all’interno una leva o un altro meccanismo su cui l’animale può agire in modo da produrre un preciso effetto (es. ricevere un po’ di acqua o una pallina di cibo). Le risposte sono registrate da un dispositivo, in modo automatico e cumulativo su una striscia di carta scorrevole collegata alla gabbia, che indica quante volte è stata premuta la leva e a quali intervalli.
  • 13. Concetti chiave di questo paradigma Skinner introdusse una nuova terminologia: -risposta operante: per indicare ogni comportamento che produce un effetto sull’ambiente. -rinforzo: effetto positivo o negativo del comportamento. L’effetto del rinforzo varia a seconda della natura e della intensità del rinforzo ma anche dell’intervallo di tempo che intercorre fra risposta e rinforzo. -condizionamento operante: processo con cui gli effetti di una risposta operante modificano le probabilità che la stessa risposta sia prodotta in futuro. L’apprendimento può essere descritto in termini di variazione nel tasso di risposta. La frequenza di emissione della risposta nell’unità di tempo è il parametro di misura più utilizzato. Al pari del condizionamento classico si ha una fase di acquisizione, una estinzione (ma non è mai scomparsa assoluta!), recupero spontaneo, generalizzazione e discriminazione.
  • 14. I rinforzi I rinforzi possono essere classificati in base a 3 criteri: -la valenza sull’organismo: rinforzi positivi e negativi. I rinforzi positivi sono conseguenze “soggettivamente” gradite e piacevoli. I rinforzi negativi consistono nell’allontanamento o cessazione di uno stiomolo spiacevole. DIVERSI dalla punizione in cui invece il comportamento produce la comparsa di un evento spiacevole o la scomparsa di uno piacevole. -i bisogni sui quali agiscono, sulla base del quale si distinguono i rinforzi primari e secondari. Quelli primari hanno valore per la sopravvivenza e non sono appresi. Quelli secondari sono diventati “rinforzi” in seguito ad apprendimento, perchè inizialmente erano stimoli neutri (es. denaro, giudizio sociale, gli apprezzamenti). -le modalità di somministrazione: continua o intermittente (parziale). Nella vita quotidiana può accadere che una data risposta ottenga un rinforzo soltanto saltuariamente. Si parla in questo caso di rinforzo parziale, per distinguerlo da quello continuo. Skinner ha indicato 4 diversi PROGRAMMI di rinforzo parziale con diversi effetti sull’apprendimento.
  • 15. Modellamento Il modellamento per approssimazioni successive o shaping consiste nel rinforzare ogni risposta che si approssima sempre di più a quella desiderata, finchè quest’ultima non compare.
  • 16. A confronto Condizionamento Classico Condizionamento operante Si basa sulla associazione fra due stimoli L’organismo è più passivo La risposta è elicitata Si basa sull’associazione risposta (emessa spontaneamente) e rinforzo Organismo più attivo La risposta è spontanea Processi comuni: estinzione, recupero spontaneo, la generalizzazione e la discriminazione.
  • 17. Tolman e l’ Apprendimento Latente Esperimento di Tolman e Honzik (1930) 1 gruppo di topi (G1): rinforzo (cibo) quando uscivano dal labirinto 2 gruppo (G2): nessun rinforzo (cibo) quando uscivano dal labirinto 3 gruppo (G3): nessun rinforzo nei primi 10 giorni-rinforzo dall’ undicesimo. G2 G1 G3 I topi del G1 apprendevano con velocità superiore a quelli del G2 e G3 MA a partire dal 12° giorno (un giorno dopo la introduzione del rinforzo) la prestazione dei topi del G3 migliorò fino ad eguagliare e addirittura superare quella dei topi del G1.
  • 18. Concetti chiave Apprendimento Latente: Apprendimento e prestazione sono due concetti distinti; l’apprendimento si verifica anche in assenza di rinforzo ma non si traduce in prestazione manifesta (A. latente). Il rinforzo-motivazione è necessario per tradurre l’apprendimento in prestazione. Mappa cognitiva: I topi messi nel labirinto apprendono una serie organizzata di informazioni spaziali, come una mappa cognitiva o rappresentazione mentale di del percorso da seguire.
  • 19. Bandura e L’apprendimento osservativo Nella teoria di A. Bandura (Teoria dell’apprendimento sociale, 1977), indica il processo per cui un individuo può apprendere un determinato comportamento osservandolo in un altro individuo (definito «modello»). Questo processo è chiamato «modellamento» (modeling). Si distingue dall'apprendimento per imitazione che indica l'acquisizione di specifici atti comportamentali, mentre quello che è appreso in questo caso è un modello generale di comportamento.