IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
A Zacinto
1. Ugo Foscolo
A Zacinto
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
4. Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
Il ricordo
Un torrenziale flusso di sensazioni,
immagini e suggestioni di rara intensità
È per questo che il periodo sintattico
dura per 2 quartine e 1 terzina
SENZA SOLUZIONE DI CONTINUIT
5. Acqua, fonte di vita
L’idea dell’acqua compare direttamente (onde, mare, acque)
o indirettamente (sponde, Zacinto, Venere, isole, Itaca...) in quasi tutti i versi.
Al tema dell’acqua allude il sistema fonologico delle rime:
in tutte le rime dei primi 11 versi compaiono i suoni che compongono
le parole ONDE e ACQUE
(spONDE, ONDE, fecONDE, frONDE;
giACQUE, nACQUE, tACQUE, ACQUE).
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quell'isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l'acque
6. Acqua, fonte di vita
L’idea dell’acqua compare direttamente (onde, mare, acque)
o indirettamente (sponde, Zacinto, Venere, isole, Itaca...) in quasi tutti i versi.
Al tema dell’acqua allude il sistema fonologico delle rime:
in tutte le rime dei primi 11 versi compaiono i suoni che compongono
le parole ONDE e ACQUE
(spONDE, ONDE, fecONDE, frONDE;
giACQUE, nACQUE, tACQUE, ACQUE).
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar, da cui vergine nacque
Venere, e fea quell'isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l'acque