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Sketchnote e Creatività I
1. SKETCHNOTE E CREATIVITÀ
Parte Prima
Cosa sono le sketchnote? A cosa servono? Perché hanno a
che fare con la creatività?
Una presentazione a cura di Filippo Albertin
Per informazioni e richieste:
filippoalbertin@gmail.com - Twitter: @creativephil75
2. Due parole su di me...
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Filippo Albertin, classe 1975. Nato a Padova, vivo a Vicenza
●
Competenze accademiche: economia aziendale, management,
formazione e gestione delle risorse umane, organizzazione
generale
●
Competenze artistiche: pianista, compositore e didatta
musicale di matrice conservatoriale, con numerose esperienze
nel campo del teatro e della composizione per eventi scenici e
performativi
●
Specializzato nella gestione di dinamiche creative
3. Perché parlo di sketchnote?
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A partire dai primi anni Duemila mi sono interessato attivamente, come
animatore, conduttore e organizzatore, di creatività pura, attraverso
strette collaborazioni con enti, associazioni e progetti formativi
(Createca, ManagerZen, etc…).
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La tecnica delle sketchnote – che ho appreso molto più tardi – sintetizza
perfettamente, e in una forma univoca, tutte le rappresentazioni grafiche
che ho sempre usato separatamente (mappe mentali, tecniche di
storyboarding, facilitazione grafica, etc…).
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A tutt’oggi utilizzo le sketchnote come strumento didattico, formativo,
creativo, per generare e comunicare idee in modo semplice e divertente.
4. Perché sketchnote e creatività?
Perché la FORMA della sketchnote in sostanza riassume
potenzialmente TUTTE le possibili rappresentazioni in
grado di veicolare dinamiche creative.
Dal problem solving all’arte, dalla gestione efficace della
quotidianità alla comunicazione, una sketchnote può
annotare in forma sintetica praticamente qualsiasi
concetto.
5. Cosa sono le sketchnote?
Sono disegni composti da TESTO
MANOSCRITTO e IMMAGINI di varia
natura, disposti a blocchi in un foglio
verticale o orizzontale. Più nel dettaglio
contengono:
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Blocchi di testo di varie grandezze,
enfatizzato tramite vari elementi.
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Forme geometriche e cornici.
●
Icone, emoticon, simboli.
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Spesso anche omini che compiono
azioni o gesti.
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Disegni veri e propri.
6. Come si presentano?
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Nella parte alta, come ci si può immaginare,
recano un TITOLO, spesso seguito da
coordinate come data, luogo, relatore, autore,
etc...
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Spesso, per agevolare la lettura, presentano
frecce o diagrammi per unire specifici blocchi
di testo e immagini.
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Possono avere una struttura lineare (come in
un fumetto), o radiale (dal centro alla periferia),
o del tutto casuale.
●
Possono essere fatte a mano su carta, oppure
annotate attraverso dispositivi in grado di
“mimare” la carta in un contesto digitale.
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Tramite mail o social possono essere diffuse.
7. Cosa serve per “fare” una sketchnote?
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A rigore, qualsiasi superficie cartacea è adatta, e qualsiasi strumento di scrittura
manuale.
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Solitamente, i materiali “preferiti” dalla maggior parte degli sketchnoter sono molto
semplici: un taccuino a fogli strappabili (per facilitare per esempio la scansione) e
una o più penne nere “felt-tip” (micropennarelli) a punta ora grossa, ora sottile.
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Si tratta però di una questione personale: ci sono persone che amano fare
sketchnote con penne stilografiche, chi preferisce usare più colori, chi utilizza
tavolette grafiche, e via discorrendo.
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Il consiglio è di testare la dotazione minimale – carta e penna – per poi
allargarsi ad altri materiali, fino a convergere alla propria cassetta degli
attrezzi personalizzata.
8. Perché (e per chi) le sketchnote?
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L’ideatore delle sketchnote, Mike Rohde,
ha avuto l’intuizione di una minima
standardizzazione in grado di
schematizzare il processo di note-taking in
modo semplice e divertente.
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Le sketchnote NON sono arte, ma una
tecnica per generare e comunicare idee.
Non serve “saper disegnare bene”, ma
solo essere in grado di disegnare punti,
cerchi, linee e forme geometriche
elementari.
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Ecco perché non ci sono scuse. Le
sketchnote sono PER TUTTI coloro che le
vogliono utilizzare.
9. Come iniziare?
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Il modo migliore per iniziare a fare sketchnote è a mio avviso legato
all’osservazione e alla “ricopiatura creativa” di sketchnote preesistenti.
Ecco perché in questo mio corso utilizzo molte mie sketchnote.
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Evitate di acquistare materiali costosi. Un foglio di carta formato A5 e
un pennarello a punta sottile andranno benissimo.
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Osservate le mie sketchnote, oppure quelle che in abbondanza potete
trovare sul web. Come sono fatte? Vi piacciono? Potete ricopiarle nello
stile, aggiungendo contenuti vostri? Potete migliorarle?
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Non giudicatevi. Limitatevi a osservare e a riprodurre. Tenete la penna
in movimento sul foglio!
10. Imparare a osservare (1)
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Ci sono sketchnote che hanno
molto testo e pochissime
immagini, come in questo caso.
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Cosa vedete? In quanti modi ho
enfatizzato il testo?
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Provate a riprodurre alcuni
caratteri.
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Provate ora a scrivere nella vostra
scrittura naturale. Somiglia alla
mia, oppure è completamente
diversa?
11. Imparare a osservare (2)
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Ci sono sketchnote che hanno poco
testo e moltissime immagini, come in
questo caso.
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In questo caso numerose immagini
sono piuttosto astratte.
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Indipendentemente dal contenuto,
cosa potete dire dell’uso dello spazio
in questa sketchnote?
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Provate a disegnare tutto quello che vi
viene in mente (anche semplici
ghirigori) e a farcelo stare nel foglio.
Esercitatevi a riempire gli spazi.