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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
L’importanza del fattore tempo nella conservazione del valore dell’impresa in
crisi e strumenti idonei
La diagnosi della crisi
Andrea Panizza
Incaricato nel corso di "Strategia e Politica Aziendale" presso il Dipartimento di
Economia e Management dell'Università di Ferrara.
Vice Presidente A.P.R.I. – Associazione Professionisti Risanamento Imprese
Senior Partner AP & Partners Srl – Consulenti di Direzione Aziendale
Bologna, 14 ottobre 2016
Alessandro Danovi
Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese – Università di Bergamo.
Direttore OCRI – Osservatorio Crisi e Risanamento delle Imprese
Presidente C.S. di A.P.R.I. – Associazione Professionisti Risanamento Imprese
Senior Partner Danovi & Giorgianni – Avvocati e Commercialisti
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
• Nella vita delle aziende il tempo è da sempre elemento rilevante, sia per il timing di accesso ai
mercati, sia per il valore finanziario del tempo
• Nelle situazioni di crisi il fattore tempo diventa maggiormente rilevante per l’urgenza di trovare una
soluzione. In assenza di interventi correttivi è probabile l’aggravamento della crisi
• E’ normale un divario temporale tra interventi ed effetti. Gli interventi richiedono tempo sia per
l’esecuzione che per la negoziazione.
• Gli strumenti concorsuali (preconcordato) garantiscono tempo, ma fissano limiti precisi del tempo a
disposizione.
• E’ frequente un ritardo da parte di tutti i soggetti nella rilevazione della reale situazione di crisi che
porta ad una ritardata emersione. Nell’ambito della prospettata riforma è prestata attenzione
particolare all’anticipazione della emersione della crisi
• A queste considerazioni segue la necessità di una maggiore attenzione agli strumenti di diagnosi
per consentire una tempestiva emersione della crisi e un tempestivo fronteggiamento
L’importanza del fattore tempo
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
•«In presenza di uno degli istituti previsti dalla legge fallimentare, sia che esso
preveda l’elaborazione di un piano in continuità o di un piano liquidatorio, l’attestatore
deve verificare che tale documento abbia correttamente individuato le cause della crisi
al fine di appurare se e in quale misura le ipotesi di intervento previste siano
ragionevolmente in grado di rimuovere le criticità che hanno provocato la crisi stessa.
Al di là della finalità, sia essa liquidatoria o di continuità, l’indicazione delle cause di
crisi rileva ai fini della comprensione e dell’analisi dei dati aziendali».
•Paragrafo n. 5 «La diagnosi dello stato di crisi» – Principi di attestazione dei piani di
risanamento (a cura di : AIDEA – IRDCEC – ANDAF – APRI – OCRI, documento approvato dal CNDCEC con delibera del 3 settembre 2014)
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
La diagnosi della crisi
•La corretta definizione delle cause di crisi, associata ad una puntuale identificazione
degli elementi distintivi aziendali, posti in relazione alla strategia da adottare per il
superamento della crisi, favorisce l’individuazione degli strumenti da impiegare il più
efficacemente possibile.
•Prima ancora di definire una strategia, deve essere assicurata la continuità aziendale
e confermata l’esistenza di un patrimonio netto rettificato positivo alla data di
valutazione.
•Il piano rappresenta un momento di razionalizzazione di decisioni e linee strategiche
già concettualmente definite e discusse tra i soggetti che governano l’impresa e gli
eventuali soggetti esterni da consultare (*) e dovrà essere coerente con le strategie e la
struttura finanziaria individuata.
(*) Fonte: P. Bastia, Pianificazione e controllo dei risanamenti aziendali, Gli interventi propedeutici al piano di risanamento, G. Giappichelli Editore – Torino, 1996.
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
La crisi «costituisce un grave stato patologico dell’azienda, tale da poterne
compromettere la stessa sopravvivenza e da richiedere impegnativi interventi
risanatori» (*).
La crisi non è evento improvviso e imprevedibile, ma il conclamarsi di segnali mal
interpretati, spesso ritenuti passeggeri e pertanto non meritevoli di intervento.
Il riposizionamento sul mercato dell’azienda, obiettivo del processo di risanamento, è
possibile solamente in presenza di una tempestiva percezione dello stato di gravità
della situazione di crisi e nella critica analisi delle cause che hanno portato a tale
situazione.
(*): Fonte: P. Bastia «la pianificazione e il controllo dei risanamenti aziendali», Giappichelli, Torino, 1996, pag. 11.
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
E’ fondamentale
analizzare i
sintomi e
identificare le
cause della crisi.
Da questa analisi
dipendono le
modalità e i tempi
di intervento.
Sintomi
Cause
Modalità
Tempi
Analisi
Intervento
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
La sottovalutazione di tali segnali possono trasformare una situazione di semplice
difficoltà in una di declino, di crisi e di insolvenza.
Difficoltà
Declino
Crisi
Insolvenza
Individuare con accuratezza le cause di crisi
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Il processo che porta l’azienda alla crisi può essere descritto come una sequenza di quatto
stadi interdipendenti con specifiche manifestazioni.
La diagnosi della crisi
Individuare con accuratezza le cause di crisi
Pianoindustriale
Pianodirisanamento
Concordatoprev.(oA.d.R.)
Fallimento(oA.S.)
Fonte: Guatri (1995) con adattamento
Strumenti/Procedure
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•Ancor prima di procedere con l’elaborazione (o revisione) del piano deve essere definito con
chiarezza lo stato della crisi.
•Questa fase deve essere attuata in modo rapido e tempestivo e trova sviluppo, in genere, nei
seguenti punti (non necessariamente conseguenti uno all’altro):
 Definizione della situazione attuale dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale;
 Definizione della situazione prospettica a breve, con particolare attenzione ai flussi di cassa;
 Analisi delle cause della crisi e identificazione dei punti di discontinuità gestionale;
 Individuazione dello strumento legislativo di riferimento;
 Stabilizzazione della situazione finanziaria (blocco dell’emorragia di cassa e mantenimento
della liquidità).
 Al termine di questa importante e delicata fase potrà essere orientato al meglio l’intervento e
previsti i contenuti del piano.
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L’accurata identificazione delle cause di crisi avviene tramite l’effettuazione di un’analisi
comparata tra l’azienda, i suoi fattori critici di successo e il contesto competitivo in cui
opera.
L’obiettivo del risanamento impone che la valutazione della tipologia e gravità dello stato di
crisi siano affrontate secondo prospettive riconducibili:
- agli aspetti macroeconomici, quali ad esempio dinamiche di natura strutturale,
ambientale, tendenze socio-economiche.
- al settore in cui l’azienda opera, declinando in ogni specifico ambito gli aspetti del
precedente punto;
- all’azienda. La descrizione dei sintomi, l’adozione degli strumenti per la loro misurazione
e l’identificazione delle cause rendono necessaria una profonda conoscenza
dell’azienda e del contesto in cui opera affinché possano essere identificate
adeguate strategie di risanamento.
La diagnosi della crisi
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
La diagnosi della crisi
Individuare con accuratezza le cause di crisi
In Italia vari autori hanno fornito il proprio contributo alla definizione delle cause di crisi. Il Guatri
distingue le cause tra soggettive e oggettive proponendo una classificazione di tipo oggettivo.
CAUSE DI CRISI
Crisi da inefficienza
Crisi da sovraccapacità / rigidità
Crisi da decadimento dei prodotti
Crisi da incapacità di programmazione / innovazione
Crisi da squilibrio finanziario / patrimoniale
Cause di
tipo
oggettivo
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La diagnosi della crisi
Individuare con accuratezza le cause di crisi
Le prime
derivano
principalmente
da disfunzioni
del sistema
economico
…..
Sciarelli distingue le cause di crisi tra esterne e interne.
... le seconde
da valutazioni
e
comportamenti
non corretti
effettuati da
parte della
direzione
aziendale
CAUSE DI CRISI
Crisi di settore
Crisi ecologiche
Crisi catastrofiche
Cause di
tipo
esterno
CAUSE DI CRISI
Crisi strategiche
Crisi competitive (da
posizionamento)
Crisi dimensionali
Crisi operative
Cause di
tipo interno
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
La diagnosi della crisi
Individuare con accuratezza le cause di crisi
Bastia identifica cause primarie e secondarie di crisi, impiegando tipologie più specifiche, definite in
ottica di importanza strategica e fine conoscitivo della classificazione (strategie di risanamento).
Cause
secondarie
Cause
primarie
CAUSE DI CRISI
Crisi di cultura d'impresa
Crisi per inadeguata creazione di qualità e valore
Crisi per errori di strategia e struttura
Crisi per mancanza di flessibilità
Crisi per inefficienza
CAUSE DI CRISI
Cause secondarie soggettive ed effettive
Cause finanziarie
Cause patrimoniali
TIPOLOGIE DI RISANAMENTO
Rigenerazione dei valori aziendali
Innovazione di prodotto e di processo
Riconversione produttiva
Riorientamento strategico
Ridimensionamento
Ristrutturazione organizzativa interna
Ristrutturazione organizzativa esterna
Ristrutturazione tecnico - operativa
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16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna
Riferimenti:
panizza@appartners.it
andrea.panizza@unife.it
La diagnosi della crisi
Grazie per l’attenzione
alessandro.danovi@danovi.it
alessandro.danovi@unibg.it

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  • 1. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna L’importanza del fattore tempo nella conservazione del valore dell’impresa in crisi e strumenti idonei La diagnosi della crisi Andrea Panizza Incaricato nel corso di "Strategia e Politica Aziendale" presso il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Ferrara. Vice Presidente A.P.R.I. – Associazione Professionisti Risanamento Imprese Senior Partner AP & Partners Srl – Consulenti di Direzione Aziendale Bologna, 14 ottobre 2016 Alessandro Danovi Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese – Università di Bergamo. Direttore OCRI – Osservatorio Crisi e Risanamento delle Imprese Presidente C.S. di A.P.R.I. – Associazione Professionisti Risanamento Imprese Senior Partner Danovi & Giorgianni – Avvocati e Commercialisti
  • 2. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna • Nella vita delle aziende il tempo è da sempre elemento rilevante, sia per il timing di accesso ai mercati, sia per il valore finanziario del tempo • Nelle situazioni di crisi il fattore tempo diventa maggiormente rilevante per l’urgenza di trovare una soluzione. In assenza di interventi correttivi è probabile l’aggravamento della crisi • E’ normale un divario temporale tra interventi ed effetti. Gli interventi richiedono tempo sia per l’esecuzione che per la negoziazione. • Gli strumenti concorsuali (preconcordato) garantiscono tempo, ma fissano limiti precisi del tempo a disposizione. • E’ frequente un ritardo da parte di tutti i soggetti nella rilevazione della reale situazione di crisi che porta ad una ritardata emersione. Nell’ambito della prospettata riforma è prestata attenzione particolare all’anticipazione della emersione della crisi • A queste considerazioni segue la necessità di una maggiore attenzione agli strumenti di diagnosi per consentire una tempestiva emersione della crisi e un tempestivo fronteggiamento L’importanza del fattore tempo
  • 3. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna •«In presenza di uno degli istituti previsti dalla legge fallimentare, sia che esso preveda l’elaborazione di un piano in continuità o di un piano liquidatorio, l’attestatore deve verificare che tale documento abbia correttamente individuato le cause della crisi al fine di appurare se e in quale misura le ipotesi di intervento previste siano ragionevolmente in grado di rimuovere le criticità che hanno provocato la crisi stessa. Al di là della finalità, sia essa liquidatoria o di continuità, l’indicazione delle cause di crisi rileva ai fini della comprensione e dell’analisi dei dati aziendali». •Paragrafo n. 5 «La diagnosi dello stato di crisi» – Principi di attestazione dei piani di risanamento (a cura di : AIDEA – IRDCEC – ANDAF – APRI – OCRI, documento approvato dal CNDCEC con delibera del 3 settembre 2014) La diagnosi della crisi
  • 4. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna La diagnosi della crisi •La corretta definizione delle cause di crisi, associata ad una puntuale identificazione degli elementi distintivi aziendali, posti in relazione alla strategia da adottare per il superamento della crisi, favorisce l’individuazione degli strumenti da impiegare il più efficacemente possibile. •Prima ancora di definire una strategia, deve essere assicurata la continuità aziendale e confermata l’esistenza di un patrimonio netto rettificato positivo alla data di valutazione. •Il piano rappresenta un momento di razionalizzazione di decisioni e linee strategiche già concettualmente definite e discusse tra i soggetti che governano l’impresa e gli eventuali soggetti esterni da consultare (*) e dovrà essere coerente con le strategie e la struttura finanziaria individuata. (*) Fonte: P. Bastia, Pianificazione e controllo dei risanamenti aziendali, Gli interventi propedeutici al piano di risanamento, G. Giappichelli Editore – Torino, 1996.
  • 5. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna La crisi «costituisce un grave stato patologico dell’azienda, tale da poterne compromettere la stessa sopravvivenza e da richiedere impegnativi interventi risanatori» (*). La crisi non è evento improvviso e imprevedibile, ma il conclamarsi di segnali mal interpretati, spesso ritenuti passeggeri e pertanto non meritevoli di intervento. Il riposizionamento sul mercato dell’azienda, obiettivo del processo di risanamento, è possibile solamente in presenza di una tempestiva percezione dello stato di gravità della situazione di crisi e nella critica analisi delle cause che hanno portato a tale situazione. (*): Fonte: P. Bastia «la pianificazione e il controllo dei risanamenti aziendali», Giappichelli, Torino, 1996, pag. 11. La diagnosi della crisi
  • 6. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna E’ fondamentale analizzare i sintomi e identificare le cause della crisi. Da questa analisi dipendono le modalità e i tempi di intervento. Sintomi Cause Modalità Tempi Analisi Intervento La diagnosi della crisi
  • 7. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna La sottovalutazione di tali segnali possono trasformare una situazione di semplice difficoltà in una di declino, di crisi e di insolvenza. Difficoltà Declino Crisi Insolvenza Individuare con accuratezza le cause di crisi La diagnosi della crisi
  • 8. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna Il processo che porta l’azienda alla crisi può essere descritto come una sequenza di quatto stadi interdipendenti con specifiche manifestazioni. La diagnosi della crisi Individuare con accuratezza le cause di crisi Pianoindustriale Pianodirisanamento Concordatoprev.(oA.d.R.) Fallimento(oA.S.) Fonte: Guatri (1995) con adattamento Strumenti/Procedure
  • 9. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna •Ancor prima di procedere con l’elaborazione (o revisione) del piano deve essere definito con chiarezza lo stato della crisi. •Questa fase deve essere attuata in modo rapido e tempestivo e trova sviluppo, in genere, nei seguenti punti (non necessariamente conseguenti uno all’altro):  Definizione della situazione attuale dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale;  Definizione della situazione prospettica a breve, con particolare attenzione ai flussi di cassa;  Analisi delle cause della crisi e identificazione dei punti di discontinuità gestionale;  Individuazione dello strumento legislativo di riferimento;  Stabilizzazione della situazione finanziaria (blocco dell’emorragia di cassa e mantenimento della liquidità).  Al termine di questa importante e delicata fase potrà essere orientato al meglio l’intervento e previsti i contenuti del piano. La diagnosi della crisi
  • 10. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna L’accurata identificazione delle cause di crisi avviene tramite l’effettuazione di un’analisi comparata tra l’azienda, i suoi fattori critici di successo e il contesto competitivo in cui opera. L’obiettivo del risanamento impone che la valutazione della tipologia e gravità dello stato di crisi siano affrontate secondo prospettive riconducibili: - agli aspetti macroeconomici, quali ad esempio dinamiche di natura strutturale, ambientale, tendenze socio-economiche. - al settore in cui l’azienda opera, declinando in ogni specifico ambito gli aspetti del precedente punto; - all’azienda. La descrizione dei sintomi, l’adozione degli strumenti per la loro misurazione e l’identificazione delle cause rendono necessaria una profonda conoscenza dell’azienda e del contesto in cui opera affinché possano essere identificate adeguate strategie di risanamento. La diagnosi della crisi
  • 11. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna La diagnosi della crisi Individuare con accuratezza le cause di crisi In Italia vari autori hanno fornito il proprio contributo alla definizione delle cause di crisi. Il Guatri distingue le cause tra soggettive e oggettive proponendo una classificazione di tipo oggettivo. CAUSE DI CRISI Crisi da inefficienza Crisi da sovraccapacità / rigidità Crisi da decadimento dei prodotti Crisi da incapacità di programmazione / innovazione Crisi da squilibrio finanziario / patrimoniale Cause di tipo oggettivo
  • 12. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna La diagnosi della crisi Individuare con accuratezza le cause di crisi Le prime derivano principalmente da disfunzioni del sistema economico ….. Sciarelli distingue le cause di crisi tra esterne e interne. ... le seconde da valutazioni e comportamenti non corretti effettuati da parte della direzione aziendale CAUSE DI CRISI Crisi di settore Crisi ecologiche Crisi catastrofiche Cause di tipo esterno CAUSE DI CRISI Crisi strategiche Crisi competitive (da posizionamento) Crisi dimensionali Crisi operative Cause di tipo interno
  • 13. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna La diagnosi della crisi Individuare con accuratezza le cause di crisi Bastia identifica cause primarie e secondarie di crisi, impiegando tipologie più specifiche, definite in ottica di importanza strategica e fine conoscitivo della classificazione (strategie di risanamento). Cause secondarie Cause primarie CAUSE DI CRISI Crisi di cultura d'impresa Crisi per inadeguata creazione di qualità e valore Crisi per errori di strategia e struttura Crisi per mancanza di flessibilità Crisi per inefficienza CAUSE DI CRISI Cause secondarie soggettive ed effettive Cause finanziarie Cause patrimoniali TIPOLOGIE DI RISANAMENTO Rigenerazione dei valori aziendali Innovazione di prodotto e di processo Riconversione produttiva Riorientamento strategico Ridimensionamento Ristrutturazione organizzativa interna Ristrutturazione organizzativa esterna Ristrutturazione tecnico - operativa
  • 14. ©ACEFAssociazioneCulturaleEconomiaeFinanza Riproduzionevietata-Tuttiidirittiriservati 16° Meeting Nazionale ACEF - Bologna Riferimenti: panizza@appartners.it andrea.panizza@unife.it La diagnosi della crisi Grazie per l’attenzione alessandro.danovi@danovi.it alessandro.danovi@unibg.it