3. L'importante non e’ più
come nell'arte accademica,
il significato dell'opera,
ma la forma, il colore,
l'immediatezza.
Partendo da suggestioni
e stimoli diversi,
ricercavano un nuovo modo
espressivo
fondato sull’autonomia del
quadro:
il rapporto con la realtà visibile
non era più naturalistico.
La natura era intesa come
repertorio di segni al quale
attingere per una loro libera
trascrizione.
4. Henri Matisse
Nasce nel 1869 da una famiglia di
commercianti
Nel 1887 si trasferì a Parigi per
studiare legge
Cominciò a dipingere nel 1889,
durante una convalescenza
5. 1 1898 Russell lo introdusse all'Impressionismo e ai lavori di Van Gogh
6. Le opere tra il 1899 e il 1905 fanno uso del Pointillisme, di Signac2
8. Nel 1905 si trasferì nel
sud, per lavorare
con André Derain.
Si accentua la sua
tendenza ad enfatizzare
fortemente il colore.
I dipinti di questo periodo
sono caratterizzati da
forme appiattite e linee
controllate,
l'espressione che domina
sui dettagli.
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9. Tra il 1911 e il 1917 operò a Parigi l'Académie Matisse
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10. Tra il 1911 e il 1917 operò a Parigi l'Académie Matisse6
11. Nel dipinto sono presenti cinque persone che si tengono per mano e
procedono a girotondo. Particolarmente evidente la sagoma delle
figure e lo stacco cromatico. I colori sono solo tre, tutti saturi e
nettamente delineati: il rosso dei corpi, il blu del cielo e il verde della
terra. L’artista non descrive un fatto, attraverso la composizione e il
colore esprime il prorompere inarrestabile della vita, il suo continuo
rinnovarsi, il suo eterno movimento. Non un moto caotico, ma linee
ordinate , le figure si adattano alla composizione, ogni elemento dei
corpi si dispone in una posizione relazionata a quella degli altri, l’uno
concatenandosi al vicino e questo al successivo, secondo un
rapporto calcolato che coinvolge l’intero quadro. La composizione è
l’arte di sistemare in modo decorativo i vari elementi di cui la pittura
dispone per esprimere i propri sentimenti. L’espressione consiste
nell’intera composizione del quadro: il posto occupato dai corpi, i
vuoti attorno ad essi, le proporzioni. Matisse sogna un’arte
equilibrata, pura, tranquilla. Il blu, il rosso e il verde sono i colori
dominanti; sono loro che permettono di percepire immediatamente
la composizione distinguendone nettamente ogni elemento, creano
una spazialità, non certo imitativa del reale, ma ideale.
12. 7 Dopo il 1930 un nuovo vigore e una coraggiosa semplificazione
appare nel suo lavoro.
13. 8
L'immagine, a prima vista semplice e priva di
significati nascosti, colpisce per la sua ambiguità
visuale: per esempio lo sfondo è costellato da
foglie a palmo largo, fiori magenta e piante di
diversa specie, tuttavia se si osserva con
attenzione, questi vegetali sono privi di vasi o
recipienti da cui sbocciano vistosi, pertanto è
difficile comprendere se essi sono reali oppure
sono il decoro stampato su di una probabile carta
da parati incollata nello studio dell'artista. In alcune
parti del dipinto, la tela è ben visibile poiché non è
stata coperta dalle pennellate del pittore, questo
per mostrare la semplice funzione di supporto che
essa possiede. Le ambiguità appena descritte, per
Matisse, non devono essere risolte mai
definitivamente, ma egli prevede che rimangano
tali e che accrescano, nella semplicità del quadro,
il gusto per il misterioso, spingendo l'osservatore a
una percezione meno ovvia e banale del dipinto.
La composizione di pesci rossi deve essere vista
come un mero gioco formale che non ha nulla a
che vedere con la comunicazione di alcuni
messaggi subliminali.
14. 9
La sua serie di Nudi Blu
rappresenta i principali esempi
della tecnica denominata
"dipingere con le forbici"