5. • La “One Belt and One Road è una delle iniziative politiche più
interessanti di Xi Jinping: si riferisce al rilancio della Via della Seta,
terrestre e marittima;
• prevede la realizzazione di corridoi economici dalla Cina all’Europa
con il coinvolgimento dei Paesi centro-asiatici via terra e di quelli del
sud-est asiatico via mare;
• il Piano, ribattezzato come “Piano Marshall cinese” prevede ingenti
investimenti per realizzare infrastrutture e favorire
percorsi turistici adeguati;
• l’obiettivo è accrescere l’integrazione economica regionale fra le
Province cinesi e i paesi confinanti;
• la Nuova Via della Seta è una opportunità per l’Europa di stabilire
un rapporto privilegiato con la Cina, bilanciando lo spostamento
dell’asse di politica estera mondiale dall’Atlantico al Pacifico.
5
6. (investimenti diretti esteri)
Unctad* 2015: “la Cina supera gli USA divenendo la 1° destinazione al
mondo di IDE”.
Sarà per i prossimi tre anni la destinazione più promettente per gli IDE delle
principali multinazionali.
*United Nations Conference on Trade and Development 6
8. IMPRESE a CAPITALE ITALIANO in CINA
INIZIATIVE ITALIANE
Cina Hong Kong Totale
Imprese
italiane
partecipate
1.600 400 2.000
Dipendenti 150.000 7.000 157.000
Fatturato
(milioni di €)
15.200 1.800 17.000
Fonte: “stime su dati Istat e banca dati Reprint, R&P-Politecnico di Milano”
8
9. Nel PASSATO… OGGI…
Attività manifatturiera Settore terziario
Consulenza legale
Consulenza strategica
Logistica
Settore assicurativo
Settore finanziario
Fonte: “la Cina nel 2015-scenari e prospettive per le imprese”
9
10. • Maturità del mercato
• Flessibilità
• Dinamismo
• Rapida innovazione del prodotto
• Distribuzione efficiente
• Riduzione costo del lavoro
10
11. • Management capace
• Eccellenza dal punto di vista operativo
• Spostamento in Cina degli headquarter
• Parametri decisionali corretti
• Produzione e rete distributiva a basso
costo
• “Go–West policy”
• Marketing e branding efficaci;
• Riduzione costo del lavoro
(giusto mix tra tecnologia e forza lavoro).
11
12. DOVE investire?
“ ”
Perchè?
1) Crescita costi operativi nelle aree
costiere
2) Crescente infrastrutturazione aree
centrali
12
13. della Cina
• Eliminare la povertà nelle province occidentali.
• Ridurre il divario di sviluppo tra l’est e l’ovest della Cina.
Come?
• Investimenti in infrastrutture, risorse idriche, trasporti, energia;
• arresto del degrado ambientale, prevenzione dell’inquinamento;
• miglioramento della competitività dei prodotti agricoli, del
turismo, delle industrie high tech;
• aumento del livello di istruzione e miglioramento delle risorse
umane;
• aumento del volume degli investimenti esteri;
• agevolazioni fiscali: imposta sul reddito ridotta del 15% per i
primi tre anni.
13
14. • Nel 2014 il tasso di URBANIZZAZIONE in Cina ha raggiunto il
• La Cina possiede 6 “mega città” (popolazione sopra i 10 milioni
di abitanti) e 10 grandi città (con popolazione tra i 5 e i 10
milioni di abitanti);
• entro il 2030 avrà 7 città sopra i 10 milioni e 16 città tra i 5 e i
10 milioni di abitanti;
• Attualmente la Cina ha circa 100 città con popolazione
superiore ad un milione di persone, l’Europa 35,
gli Stati Uniti solo 9.
14
17. Come iniziare a conoscere il mercato cinese?
È la forma più semplice di presenza in Cina
per le imprese straniere.
17
18. • Consente il collegamento con le imprese, clienti o fornitori
locali in nome e per conto della società madre, e può svolgere
attività di promozione delle vendite, marketing, ricerche di
mercato, organizzazione dei controlli qualità, e monitoraggio
delle vendite.
• Non è un ente giuridico, non può svolgere direttamente attività
commerciali, non può firmare contratti di compravendita, non
può ricevere pagamenti, emettere fatture e rimpatriare utili.
Eccezione: RO studi legali, tributari, di consulenza,
contabili, commerciali.
• Non richiede un capitale minimo per la sua costituzione, ma la
società madre deve essere stata costituita da almeno 2 anni.
18
19. APERTURA di un RO:
•Modulo di domanda
•Visura della società madre
•Lettera di referenze sulla affidabilità finanziaria della società madre
rilasciata da una banca
•Lettera di nomina del rappresentante legale
•Documenti che contengono dettagli azionisti e direttori, atto di costituzione
della società
•Verbale dell’assemblea che ha deliberato la crezione del RO
•Ultimo bilancio approvato
Questi documenti per essere validi in Cina devono essere LEGALIZZATI in Italia
19
21. • Sul tipo della società a responsabilità limitata.
• Uno o più soggetti cinesi ed uno o più soggetti stranieri,
costituiscono insieme una nuova società di diritto
cinese, contribuendo alla sua capitalizzazione.
• La ripartizione degli utili e delle perdite e la gestione,
avviene in base alla quota di partecipazione al capitale.
• Socio straniero: almeno 25% del capitale.
• Socio cinese: no limite minimo.
• I contributi delle parti possono essere sia in denaro che
in natura.
• No apporti consistenti in prestazione d’opera o di
servizi.
21
22. • È un accordo di collaborazione tra partner stranieri e cinesi
che può dar vita ad una società e in tal caso la responsabilità
dei partner è limitata alla quota conferita; oppure essere nella
forma dell’accordo di collaborazione e in tal caso la
responsabilità dei partner è illimitata.
• No requisito minimo di capitale straniero.
• I contributi non devono essere espressi in un valore
monetario e possono consistere anche in conferimenti di
lavoro o servizi (vs EJV).
22
23. JV
① La parte cinese sottopone
all’amministrazione un progetto di
collaborazione e un preliminare studio di
fattibilità;
② Autorizzazione amministrativa;
③ Stesura del contratto di JV;
Deve essere approvato dall’autorità ed è spesso
oggetto di negoziazione tra l’autorità e gli investitori.
23
24. ( Wholly foreign-owned enterprise)
• Società di capitali nella quale la totalità delle quote è
detenuta da investitori stranieri, quindi non è necessaria
la presenza di alcun investitore cinese.
• È un’entità giuridica indipendente ed è una società a
responsabilità limitata in cui gli azionisti rispondono
limitatamente alla quota sottoscritta.
• Oggetto del conferimento: denaro, beni materiali, diritti
di proprietà intellettuale, diritti d’uso sui terreni.
• No conferimenti di prestazioni d’opera o di servizi.
24
25. Perchè scegliere questa forma societaria?
• Indipendenza e libertà in ordine all’attuazione delle
strategie della società madre, senza dover
considerare il coinvolgimento del partner cinese (vs
JV).
• Capacità di svolgere formalmente le proprie attività
commerciali (vs RO).
• Costi operativi più bassi.
• Capacità di emettere fatture e ottenere ricavi (vs RO).
• Maggiore efficienza nelle operazioni e nella gestione.
• Maggiore tutela del know-how, marchi, brevetti,
proprietà intellettuale.
• Pieno controllo delle risorse umane.
25
26. WFOE:
• Ostilità delle autorità: i dirigenti statali
preferiscono sempre che nella società sia presente
un partner cinese.
• Assenza di un partner locale che tuteli la società
dalle insidie della burocrazia.
• NO possibilità di essere quotate in borsa (vs JV).
• Requisiti per l’export più rigorosi (vs JV): una
WFOE deve esportare tra il 50/70% della sua
produzione).
26
27. della WFOE
- La società deve incaricare uno o più commercialisti
cinesi, iscritti all’albo pubblico, di verificare le
dichiarazioni contabili, i documenti di liquidazione e i
rendiconti annuali.
- Le dichiarazioni relative all’attivo e al passivo e ai
profitti e alle perdite devono essere annualmente
sottoposte all’agenzia delle entrate, al Ministero
dell’Economia, all’AIC (Local Adiministration for
Industry and Commerce).
27
28. N.B.: In alcuni settori non è consentito alle imprese straniere
di investire in forma di WFOE.
Prima di decidere la forma dell’investimento occorre
verificare il Catalogue for the Guidance of Foreign
Investment Industries 2015, che contiene l’elenco dei settori
industriali in cui gli investimenti stranieri sono incoraggiati,
ristretti, proibiti. In alcuni casi è consentito investire nella
sola forma della Joint Venture (stampa di pubblicazioni,
costruzione e gestione di teatri e di cinema, costruzione e
gestione di parchi a tema, prestazioni di intermediazione,
svolgimento di indagini di mercato) in cui la parte cinese è
socio di maggioranza.
28
30. • La AIC (Local Administration for Industry
and Commerce) è incaricata di fornire la
preventiva approvazione per il nome della
società.
• Tale approvazione è notificata alla società e
il nome in tal modo autorizzato ha una
validità di 6 mesi.
30
31. • L’ufficio locale del ministero dell’Economia (MOFCOM
locale) ha il compito di approvare la costituzione della
società. A tal fine la società deve inviare lo statuto, la
lettera di nomina degli
amministratori/supervisori/direttori, una lettera della
banca di riferimento.
• Entro 90 giorni il Ministero decide se approvare. In
caso positivo, emette un certificato e una lettera di
approvazione.
31
32. • Entro 30 giorni dalla ricezione del certificato di
approvazione emesso dal MOFCOM, l’investitore
straniero deve proporre istanza di registrazione alla
AIC, allo scopo di ottenere la licenza commerciale.
• In caso di mancato rispetto dei termini, il certificato
di approvazione decade e diviene invalido con effetto
immediato.
32
33. • Dopo il rilascio della licenza commerciale, al
fine di intraprendere validamente la propria
attività, la società deve registrarsi presso:
La locale agenzia delle entrate;
L’ufficio doganale;
L’ufficio del lavoro e della previdenza
sociale;
L’ufficio di pubblica sicurezza;
33
34. • No capitale sociale minimo per WFOE con
ambito di attività di consulenza commerciale,
trading, commercio al dettaglio,
tecnologie dell’informazione;
• Capitale sociale minimo per alcuni settori
industriali in Cina (Beijing, Shanghai,
Guangzhou, Shenzhen, Ningbo & Hangzhou):
100.000<RMB<1.000.000
•
34
36. • Il governo richiede solo 1.730 HKD per la
registrazione della società e 2.250 HKD
all’anno per il certificato per il business.
• Chiunque può aprire una società a patto di
utilizzare una agenzia.
• Il capitale sociale richiesto è inferiore a quello
della maggior parte dei paesi: solo 10.000
HKD, ovvero meno di 1.000€ al cambio attuale.
36
37. • Hong Kong è un luogo privilegiato per fare
business con la Cina: il Closer Economic
Partnership Arrangement (CEPA) fornisce alle
società con base ad Hong Kong un accesso
esclusivo al mercato cinese.
• Hong Kong appartiene politicamente alla
Cina, ma nel suo sistema legale prevalgono le
leggi britanniche (il motivo è che Hong Kong
è stata colonia britannica per più di un
secolo).
37
39. Il sistema d’imposte cinese che grava
sulle società straniere è alquanto
complesso. Tuttavia è possibile
identificare alcune tipologie di
imposta:
CIT
VAT
BT
39
40. 1)
(Imposta sul reddito delle società):
È applicata sugli utili della società;
unifica la disciplina in materia di trattamento
del reddito aziendale delle imprese nazionali
cinesi e delle imprese straniere e ad
investimento straniero; sostituisce dal
1°gennaio 2008 la EIT (Enterprise Income Tax) e
la FEIT (Foreign Enterprise Income Tax).
40
41. 2)
(Imposta sul Valore Aggiunto):
È pagata da tutte le imprese manifatturiere e
commerciali. È la tassa sui consumi, calcolata
sul valore aggiunto nel corso della produzione
di merci, vendita e fornitura di servizi
tassabili.
41
42. Grava sulle imprese di servizi ed è una tassa
indiretta complementare alla VAT.
Si applica a quei servizi esclusi dal pagamento
della VAT, ai trasferimenti di proprietà
immobiliare e alla vendita di immobilizzazioni
immateriali.
42
44. • Le società pagano il 16,5% di tasse su ogni
profitto generato nel territorio di Hong Kong e
nessuna tassa sui profitti generati al di fuori.
• NO applicazione VAT (Value Added Tax) o tasse
su beni e servizi.
44
45. • Ad Hong Kong l’accordo si applica all’imposta sugli utili, sui salari,
sulla proprietà.
• In Italia l’accordo trova applicazione con riferimento all’IRPEF,
IRES e IRAP.
45
DIVIETO DI DOPPIE IMPOSIZIONI
16 LUGLIO 2015: data di ratifica dell’accordo
10 AGOSTO 2015: entrata in vigore dell’accordo
1° GENNAIO 2016: produzione di effetti
46. • In Italia deve essere riconosciuto un credito sulla tassa pagata ad
Hong Kong: una persona non può essere tassata due volte per lo
stesso reddito;
• Applicazione di una ritenuta che non può eccedere:
Il 10% per i dividendi
Il 12,5% per gli interessi
Il 15% per le royalties
Pertanto le imprese residenti in Hong Kong con riferimento ai passive
income di fonte italiana, potranno beneficiare delle aliquote di
favore previste dall’accordo, in luogo delle più onerose aliquote
previste dalla legislazione italiana.
46
47. La Cina offre incentivi fiscali con l’intento di
attirare investitori stranieri in certi settori
considerati di interesse strategico.
• Protezione ambientale.
• Sviluppo dell’agricoltura.
• Conservazione delle risorse idriche.
• Alta tecnologia.
47
48. Stabilita nel e in espansione, è una importante
zona di libero scambio nella Cina continentale.
Il il governo cinese ha approvato
tre nuove aree a libero scambio istituite in
Guangdong, Fujian e Tianjin.
La realizzazione di FTZ in Cina costituisce il
utilizzato per modellare la realtà economica cinese
sull’esempio di Hong Kong.
48
49. La Shanghai FTZ prevede…
• facilitazioni nella costituzione di società,
eliminando numerosi requisiti, incluso il
capitale minimo di registrazione.
• Apertura di numerosi settori commerciali agli
investimenti stranieri, come il manifatturiero,
l’immobiliare, il finanziario, la ricerca
scientifica e tecnologica, la cultura e
l’intrattenimento.
49
51. Strumento esclusivo della FTZ che
garantisce agli investitori stranieri di
godere dello stesso trattamento riservato
agli operatori cinesi.
La revisione della lista ha portato il numero
di settori vietati ai capitali stranieri a
100, rispetto ai precedenti 135.
51
52. • Giugno 2014: introduzione delle ADR (Alternative
Dispute Resolution).
OBIETTIVO: creare misure che facilitino gli investimenti
esteri e favoriscano tutte le attività commerciali
condotte in Cina con un particolare occhio di riguardo
per le piccole e medie imprese.
• La procedura più rapida e flessibile, è gradita a tutti
gli operatori stranieri che non vogliono interfacciarsi
con le lungaggini e le incertezze di battaglie legali in
sede di contenzioso.
52
54. • 4 zone di sviluppo: Porto di Shenzhen Yantian FTZ,
Shenzhen Futian Free Trade Zone, Shenzhen Futian FTZ,
Shenzhen Shatoujiao FTZ, Porto logistico di Shenzhen
Yantian;
• Ottima rete di infrastrutture: porti, stazioni ferroviarie,
aeroporti;
• Valore delle esportazioni a Shenzhen è stato superiore a
US$271.37 billion nel 2012, pari al 13,2% del tot. della Cina
e al 47,3% del Guangdong;
• Maggiori investitori: es. Sony, Samsung, Thomson, Philips,
Lenovo, Wal-Mart etc.
• Settori di investimento incoraggiati: magazzino, logistica,
commercio, export.
54
55. • Fondi speciali a sostegno dello sviluppo
dell’industria software a Shenzhen;
• fondi per la scienza e la tecnologia;
• sussidi a favore del personale che ritorna a
Shenzhen;
• incoraggiamento a Università e Istituti per la
ricerca a stabilire basi operative a Shenzhen.
55
57. Visto D
Residenza
permanente
Visto F
Visita non
commerciale
Visto M
Visita
commerciale
Visto J1,J2
Attività
giornalistica
Visto L
Turismo Visto Z
Lavoro
Visto
X1,X2
Studio
Visto G
Transito
57
58. • Viene rilasciato a chi si reca in Cina per attività
commerciali.
• Ha una durata massima di un anno e può essere esteso
per ulteriori 180 giorni in Cina.
Dove puoi richiedere il visto M?
In Italia al CVASC (Chinese Visa Application Service Center)
di Roma o di Milano;
i residenti di Toscana e Umbria possono inoltre richiedere il
visto al consolato di Firenze.
58
59. per ottenere un visto M:
• passaporto originale con almeno 6 mesi di
validità;
• due fotografie;
• lettera d’invito da parte di una fiera commerciale
o da parte di un’azienda cinese;
• copia della licenza commerciale dell’azienda
cinese;
• business card con il nome dell’azienda italiana e i
dati per essere contattati.
59
60. • Necessario per soggiorni di durata
superiore a quella consentita con il
visto M.
MODALITÀ di RICHIESTA
La domanda va inoltrata ad uno dei CVASC di
Roma e Milano, o al consolato di Firenze.
60
61. per la richiesta del visto Z:
• passaporto valido almeno 6 mesi;
• due foto tessera;
• modulo di richiesta del visto;
• uno dei seguenti documenti a seconda del lavoro da
svolgere in Cina:
per esperti, insegnanti, manager,dirigenti aziendali:permesso
di lavoro per esperti stranieri rilasciato dal Dipartimento
nazionale degli esperti stranieri (è il datore di lavoro a
richiederlo);
per coloro che sono a capo di uffici di rappresentanza di
aziende straniere: certificato di registrazione dell’ufficio di
rappresentanza emesso dal dipartimento competente;
per tutti gli altri: permesso di lavoro per stranieri rilasciato dal
ministero per le risorse umane ( è il datore di lavoro a
richiederlo).
61
62. • Il visto Z può essere utilizzato nei 3 mesi successivi
all’emissione e non indica la durata del soggiorno.
• Colui che ha richiesto ed ottenuto il visto deve
sottoporsi ad una serie di esami medici. Ottenuto il
certificato di buona salute,deve recarsi presso una
stazione di polizia o un ufficio immigrazione per
convertire il visto Z in un permesso di soggiorno
temporaneo della durata del contratto di lavoro.
• Tempo di rilascio: 4 giorni.
62
63. • non è richiesto ai cittadini italiani che si
recano ad Hong Kong per turismo o per
affari per un max di 90 giorni;
• Per motivi di studio, lavoro o per fare un
investimento, la richiesta di apposito visto
va fatta presso uno dei consolati cinesi in
Italia;
63
64. Visto di lavoro ad Hong Kong
• passaporto valido almeno 6 mesi;
• due foto tessera;
• Modulo di richiesta del visto;
• Modulo compilato dal datore di lavoro;
• CV e ogni altro documento comprovante il
percorso di studi e professionale del
richiedente;
64
65. Visto per investimenti ad Hong Kong
• passaporto valido almeno 6 mesi;
• due foto tessera;
• modulo di richiesta del visto;
• modulo compilato da un residente di Hong
Kong o da una ditta di Hong Kong che è stata
scelta come sponsor dal richiedente;
• CV e ogni documento comprovante il percorso
di studi e professionale del richiedente;
• piano di investimento per I prossimi due anni.
65