Paolo Coen - Arte e industria a Roma fra 1870 e 1911: punti di sutura
1. Arte e industria a Roma fra 1870 e 1911: punti di sutura
Paolo Coen, PhD
Università degli Studi Teramo
pcoen@unite.it
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
3. Prima del 1870
• Già al tempo di Pio IX Roma era stata teatro di alcuni confronti tra arte e
industria, soprattutto nel settore delle arti applicate
• Quasi sempre Roma si era dovuta rivolgere all’esterno, specialmente alla Francia
• Lo stato dell’industria romana, in particolare nel settore delle fonderie, impediva
di fatto la realizzazione di imprese di grande caratura
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
4. La nuova stazione Termini nel 1868
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
5. Roma dopo il 20 settembre 1870
• La breccia di Porta Pia e il nuovo ruolo di capitale del Regno aprono scenari
inattesi
• Da allora Roma diventa il teatro di molti e alle volte importanti confronti tra arte e
industria
• In questa sede ne osserveremo tre e approfondiremo il discorso nel settore delle
fonderie artistico industriali attraverso un caso di studio
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
6. La chiesa di San Paolo entro le Mura, o Saint Paul’s within the Walls
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
7. La chiesa di San Paolo entro le Mura, o Saint Paul’s within the Walls
• Concepita dal reverendo Robert J. Nevin all’indomani di Porta Pia,
chiesa degli episcopali americani è il primo luogo di culto non
cattolico eretto all’interno della cerchia di Aureliano
• Ideologicamente è il «manifesto» della nuova libertà di culto ai
tempi del Regno d’Italia, garantita dall’art. 1 dello Statuto Albertino
• Nell’architettura e nelle decorazioni è letteralmente importata
dall’Inghilterra
• L’architetto è George E. Street; i mosaici sono disegnati da Edward
Burne-Jones e prodotti a Venezia con metodi industriali dalla
Venezia-Murano Company, di proprietà e conduzione britanniche
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
8. Baldassarre Odescalchi e il Museo Artistico Industriale
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
9. Baldassarre Odescalchi e il Museo Artistico Industriale
• Il principe Baldassarre Odescalchi (1844-1909) è una importante
figura di collezionista, mecenate e «attivista» dell’arte a Roma
negli anni settanta e ottanta
• Prova a impiantare a Roma il modello di museo che aveva
osservato a Londra con il South Kensington, il futuro Victoria &
Albert Museum, e ancor meglio a Vienna con il Museo Imperiale di
arti applicate all’industria
• Insieme ad altri cittadini, fra cui il mercante Augusto Castellani,
fonda nel 1874 il Museo Artistico Industriale, o MAI
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
10. Le fonderie artistiche
• La fonderia artistica è un luogo dove si realizzano oggetti artistici in metallo, per
lo più in bronzo
• A Roma già prima del 1870 esistevano diverse imprese di questo genere: la più
antica e per certi versi la più importante era la Fonderia Vaticana
• Nel corso del XIX secolo le fonderie erano andato decadendo, come del resto
molti settori delle arti applicate
• Al tempo di Pio IX si era dovuto perciò fare riferimento a materiale già pronto
importato dall’estero, dalla Francia o in casi più sporadici dal Regno Unito
• Negli anni successivi al 20 settembre 1870 sorgono diversi stabilimenti del
genere, come la fonderia Bruni o la fonderia Bastianelli
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
11. La Fonderia Romana Artistico Industriale di Alessandro Nelli
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
12. La Fonderia Romana Artistico Industriale di Alessandro Nelli
• Alessandro Nelli (1842-post 1902) nasce in una famiglia di
argentieri e di scultori in metallo
• 1862 Alessandro apre il primo stabilimento ‘domestico’ in
via della Lungara
• 1870-1882 inizia ad affermarsi come fonditore di bronzi
artistici
• Traduce in metallo, per lo più in bronzo, materiale
preparatorio che gli viene fornito da artisti, da scultori
italiani e stranieri
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
13. Felipe Moratilla Parreto – Alessandro Nelli, Il pescatore
napoletano, 1877, Madrid, Prado
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
14. Randolph Rogers – Alessandro Nelli, The Last Arrow, 1879, New
York, Metropolitan Museum of Art
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
15. Gallo morente (Galata Capitolino), Roma, Musei Capitolini
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
16. Alessandro Nelli: da artigiano a industriale
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
17. Da artigiano a industriale
• 1882 Nelli gioca la carta della fabbrica d’arte: egli fonda una
nuova, grande fonderia in via Luciano Manara, a Trastevere.
• Lo stabilimento si estende per 6.000 mq e occupa 150
persone, suddivise nelle varie fasi della traduzione del
modello in bronzo
• Rimarrà attivo fino al principio del 1900
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
18. Pietro Costa – Alessandro Nelli, Vittorio Emanuele II, 1881, Torino
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
19. Odoardo Tabacchi – Alessandro Nelli, Arnaldo da Brecia, 1882,
Brescia
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
20. Ercole Rosa – Alessandro Nelli, Monumento ai fratelli Cairoli, 1883,
Roma
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
21. La Fonderia Romana: la segmentazione dell’offerta in base alla domanda
• Domanda di fascia bassa
- Oggetti per la devozione domestica e popolare
- Repliche di capolavori antichi, del Rinascimento, fino al Neoclassicismo
• Domanda di fascia elevata
- Lavori su commissione: copie da bronzi perduti o rubati; grandi monumenti
tradotti da modelli precedenti
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
22. Alessandro Nelli, Reliquario di Sant’Adamo (copia da), 1886,
Guglionesi (CB)
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
23. Ettore Ferrari – Alessandro Nelli, Monumento a Vittorio
Emanuele II, 1888-1889, Bologna
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
24. Randolph Rogers, Porte di Cristoforo Colombo, 1855-1861,
Washington, Campidoglio
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
25. Randolph Rogers, Porte di Cristoforo Colombo, 1855-1861, Washington,
Campidoglio
• Prima di Nelli, gli scultori americani residenti a Roma che
lavoravano in bronzo dovevano rivolgersi a fonderie straniere,
come le Fonderie Reali di Monaco di Baviera
• Nelli li convince a tradurre i propri lavori a Roma
• La Fonderia Romana di Nelli produce ed esporta molti lavori
negli Stati Uniti e anche in Sud America, fra l’altro in Argentina,
Colombia e Cile
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
26. William Wetmore Story – Alessandro Nelli, Monumento a John Marshall, Washington D.C.
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
27. Quali schemi, o modelli produttivi spiegano il percorso di Nelli?
• Il sistema tradizionale della bottega
• Le fonderie «generaliste»
• Le fonderie artistiche frutto della rivoluzione industriale
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
28. Il sistema tradizionale della bottega
• Veramente caratteristico del Rinascimento italiano
• Struttura piramidale: capo-bottega / aiutanti / garzoni
• Unità tipica del sapere della bottega: riunione in un solo individuo di un
patrimonio di nozioni sia artistiche, cioè linguistiche, sia tecnico-artigiane
• Trasmissione diretta, attraverso il sistema a ricaduta maestro-allievo
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
29. Benvenuto Cellini, Ninfa di Fontainebleau, 1543-1544, Parigi, Louvre
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
30. Benvenuto Cellini, Perseo, 1545-1555, Firenze, Loggia dei Lanzi
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
31. Jean de Boulogne, detto Giambologna, Nettuno, 1563-1567, Bologna
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
32. La bottega di Giambologna
• È la più importante a cavallo fra XVI e XVII secolo
• Forma alcuni tra i più importanti bronzisti europei del primo XVII secolo, come
Hubert Gerhard, Hubert Le Sueur, Adriaen de Vries e Pietro Tacca
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
33. Ferdinando Bandini e Pietro Tacca, Monumento a Ferdinando I de’ Medici (Quattro
mori), 1595-1626, Livorno
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
34. Carlo Marochetti, Monumento a Riccardo Cuor di Leone, 1851-1853, Londra
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
35. Le fonderie «generaliste»
• È un modello parallelo e alternativo al sistema delle botteghe
• Queste aziende servono a realizzare oggetti di bronzo, a cominciare dalle armi e
dalle campane; a titolo saltuario, ma non specifico, possono anche realizzare
statue
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
36. Johann Balthazar Keller (1638-1702)
• Nasce e si forma a Zurigo
• Si trasferisce alla corte di Luigi XIV di Francia insieme al fratello: fabbrica per lo
più armi, oltre che opere d’arte
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
37. François Girardon, Luigi XIV a cavallo, 1685-1687, Parigi, Louvre
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
38. François Girardon, Luigi XIV a cavallo, 1685-1687, Parigi, Louvre
• Il monumento originale è alto circa 7 metri
• François Girardon fornisce il materiale preparatorio, in particolare
il modello
• Johann Balthazar Keller fonde il monumento nel 1692, utilizzando
circa 40 tonnellate di bronzo
• Eretto nel sito dell’attuale Place Vendôme, a Parigi, il monumento
Girardon-Keller andrà distrutto nel 1792
• Il bronzo ora al Louvre proviene dalle collezioni reali ed è l’unico
modello in scala ridotta «firmato» da Girardon
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
39. La Royal Brass Foundry di Woolwich
• 1717 è fondata per realizzare i cannoni della Royal Navy
• XIX secolo è utilizzata diverse volte per realizzare statue e
gruppi, fra l’altro da scultori come Sir Francis Chantrey
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
40. La fonderia di Lauchammer
• 1725 L’imprenditrice tedesca Benedicta Margareta
von Löwendal impianta una fonderia nella propria
tenuta di Mückenberg, vicino alla cittadina di
Lauchammer, al confine tra Prussia e Sassonia
• La fonderia è inizialmente specializzata in campane
da chiesa
• Sotto la direzione dell’erede di Benedicta Margareta,
il conte Detlev Carl von Einsiedel, produce anche
sculture: per questo ingaggia artisti come Joseph
Mattersberger e Thaddäus Ignatius Wiskotschill
• La fonderia resterà attiva fino all’epoca moderna
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
41. Le fonderie nella rivoluzione industriale
• Fra XVIII e XVIII secolo si verifica un cambio di passo, anche per via della
progressiva disponibilità di grandi quantità di metallo a basso prezzo e per la
diffusione a livello borghese dei bronzetti da tavolino
• La fisionomia delle fonderie cambia notevolmente: da fonderie generiche esse
diventano stabilimenti specializzati solo per produrre sculture e/o oggetti d’arte
applicata
• Partono da disegni, bozzetti, modelli o altro materiale preparatorio fornito da un
artista esterno
• Il materiale di riferimento per il prodotto finito rimane il bronzo, ma talora si
usano la ghisa, oppure lo zinco, il ferro o l’acciaio
• Il modello si estende in tutta Europa, dall’Inghilterra alla Germania fino alla
Francia
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
42. 1889-1902: la crisi della Fonderia Artistico-Industriale di Alessandro Nelli
• 1889 primi segni della crisi: la Fonderia accumula debiti, non riesce ad aggiornare
i macchinari
• Nelli corre ai ripari e fra l’altro affina gli strumenti promozionali: egli pubblica due
cataloghi della ditta, il primo catalogo esce nel 1892, il secondo nel 1898
• Nel 1893 partecipa all’Expo di Chicago, spedendo merce per circa 400.000 lire
• 1890-1900 la produzione di oggetti monumentali si dirada tuttavia notevolmente
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
43. Emilio Gallori – Alessandro Nelli, Monumento a Giuseppe Garibaldi, 1895, Roma
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
44. Alessandro Nelli, Monumento funebre Casuccini, Siena, Cimitero Monumentale
Si ringraziano l’amico storico dell’arte Cesare Baglioni, il provveditore dell’arciconfraternita della
Misericordia Andrea Valboni e Giovanni Battista Guasconi.
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
45. Una domanda chiave: quali furono i motivi della crisi?
• 1902 la Banca d’Italia impone il rientro dei crediti elargiti
• 1902 Nelli, in quanto insolvente, si vede sequestrare la Fonderia
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
46. Il ruolo della Francia
• Diventa la nazione leader nel campo delle fonderie artistiche
• Fa leva sulle richieste di grandi monumenti in bronzo e ancor più sulla richiesta
capillare di piccoli bronzi, destinata a una clientela borghese anonima
• Ingaggia artisti di fama – come Antoine-Louise Barye – che realizzano modelli
spesso di scarso impegno tematico, es. animali.
• Questi bronzetti si adattano a tutti i gusti e possono facilmente spostarsi di casa in
casa, anche quando la famiglia si reca in vacanza
• Dagli anni quaranta diventa un segmento molto florido del mercato dell’arte, che
porta alla crescita o alla costituzione ex novo di un congruo numero di aziende
• La vendita avviene attraverso gallerie d’arte o i grandi magazzini come Le Bon
Marché
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
47. Antoine-Louis Barye, Leone, 1825-1830, New York, Metropolitan Museum of Art
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
49. Ferdinand Barbedienne (1810-1892)
• Si specializza nell’industria applicata alle arti
• 1830-1835 si afferma nel campo dei papier peints, ovvero nelle carte
da parati
• 1836 incontra Achille Collas, l’inventore di pantografo, ovvero di un
meccanismo capace di riprodurre in scala ogni tipo di scultura
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
50. Il pantografo di Achille Collas
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
51. Ferdinand Barbedienne (1810-1892)
• 1839 Barbedienne e Collas fondano un’azienda per produrre in serie
copie in scala di statue celebri
• 1859 morto Collas, Barbedienne rimane solo alla guida dell’azienda
• Utilizza strumenti e metodi di marketing sempre più aggressivi, fra
cui cataloghi di vendita
• L’azienda raggiunge i 300 dipendenti, capaci di produrre 2000
bronzetti all’anno
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
52. Il binomio Barbedienne-bronzetti di animali
• 1876 acquista alla vendita dei beni di Antoine-Louis Barye compra 125 modelli per
fusione, per lo più per bronzetti di animali, per i quali crea un catalogo a parte
• In un’impostazione industriale il settore garantisce ottimi margini di guadagno:
- Ogni statuetta continua a rimanere legittimamente connessa al nome, cioè al ‘marchio’
di un grande maestro e viene perciò considerata un’opera d’arte;
- può essere replicata teoricamente all’infinito
- Una volta abbattuti i costi di ammortamento e le spese vive (materiali, personale) ha un
costo unitario ridotto
- Si crea in tal modo una forbice fra costo di produzione e costo di vendita, che per lungo
tempo non è riempita dai diritti d’autore, né da un’estetica adeguata
- Solo più tardi, ai primi del Novecento, viene elaborata una legge sui diritti d’autore
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
53. Torniamo alla domanda di qualche minuto fa. Perché la fabbrica artistica di
Alessandro Nelli va in crisi?
• Limiti imprenditoriali: obsolescenza rapida delle attrezzature rendono l’azienda
incapace di tenere il passo della concorrenza, fra cui la Bastianelli
• Catalogo ristretto, che non presenta nomi di artisti contemporanei di rilievo
• Incapacità di puntare sui bronzi di piccolo taglio, à la Barbedienne, che
garantiscono ottimi margini di guadagno
• Incapacità di imporre un vero ‘marchio di fabbrica’, a vantaggio del fonditore
• Mancanza di un pubblico borghese, lo ‘zoccolo duro’ del mercato di fascia media
• Permanenza a Roma di un gusto legato al retaggio della manifattura artigiana
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo
54. Le prospettive di studio
• Quanto accaduto a Roma non è una situazione isolata
• Fra il 1861 e il 1914 l’Italia visse una stagione importante nel campo delle
fonderie artistiche
• Alcune città vedono lo sviluppo di autentici «distretti artistico industriali»: questo
discorso coinvolge Verona, Milano, Pistoia, ma anche Napoli e in parte anche
Palermo
• Il periodo indicato si pone come una sorta di «anello mancante» nella lunga
catena che dal mondo artigiano del Fatto-in-Italia porterà al Made in Italy
• A differenza di quanto accaduto in Francia, Gran Bretagna e anche in Germania, lo
studio sistematico delle realtà italiane è ancora agli inizi, in termini di produzione,
di mercato e di flussi di esportazione
Paolo Coen - Università degli Studi di Teramo