SlideShare a Scribd company logo
1 of 19
Gli effetti del Work design su
adattamento persona-organizzazione,
tensione indotta e sovraccarico
lavorativo
Relatore Laureanda
Sara Zaniboni Ornella Maria Gabriella Zampieri
Corso di Laurea in Psicologia
Percorso: Gestione e Formazione delle Risorse Umane
2
Il Work Design
• Studio, creazione e modifica in termini di
composizione, contenuto, struttura e ambiente
del lavoro e dei ruoli assunti e assumibili dalle
persone all’interno di un’organizzazione
• Ruolo centrale in numerosi aspetti del
funzionamento individuale, di team e
organizzativo
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
3
Il Work Design Questionnaire
• Sviluppato da Morgeson
e Humphrey (2006)
• Oggi è considerata la
scala più esaustiva per
indagare le
caratteristiche del lavoro
• Prende in esame costrutti
a vari livelli
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
4
Compito Sociali Contestuali
Autonomia
• Autonomia nella
programmazione del lavoro
• Autonomia decisionale
• Autonomia dei metodi di
lavoro
Varietà del compito
Significato del compito
Identità del compito
Feedback dal lavoro
Caratteristiche delle conoscenze
• Complessità del lavoro
• Trattamento
dell’informazione
• Risoluzione di problemi
• Varietà nella abilità
• Specializzazione
Supporto sociale
Feedback da altri
Interdipendenza avviata
(intrapresa)
Interdipendenza ricevuta
Interazione esterna
all’organizzazione
Richieste fisiche
Condizioni di lavoro
Ergonomia
Utilizzo di attrezzature
Estensione dei confini
Il Work Design Questionnaire: i costrutti
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
5
Esiti del Work Design
• La ricerca scientifica si sta focalizzando
principalmente sull’allargamento degli esiti del work
design considerati finora
• mettendoli in relazione con le caratteristiche del
lavoro
• così da progettare il lavoro in modo da ottenere
risultati soddisfacenti
– sia per quanto riguarda l’efficienza e la profittabilità
dell’azienda
– che per quanto riguarda la motivazione e la soddisfazione
dei lavoratori
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
6
Esiti del Work Design: per tipo
Attitudinali Comportamentali Cognitivi Di benessere Organizzativi
Soddisfazione
• Lavoro
• Responsabili
• Colleghi
• Team
• Crescita
• Promozione
Propensione al lavoro
di team
Commitment
organizzativo
Coinvolgimento nel
lavoro
Motivazione interna
al lavoro
Orientamento al
raggiungimento
degli obiettivi
Performance
• Quantità
 Efficienza
 Totale
• Qualità
 Innovazione
 Accuratezza
 Servizio al
cliente
• Cittadinanza
 Interpersonale
 Organizzativa
Comportamenti
controproducenti
Assenteismo
Turnover
Apprendimento e
sviluppo
Percezioni sul ruolo
• Ambiguità
• Conflitto
• Ampiezza
dell’auto-efficacia
Orientamento alla
flessibilità
Relazioni tra membri di
team
Intenzione di cambiare
Identificazione con il
team
Ansietà
Stress
Emozioni
Burnout/
esaurimento
Sovraccarico
Bilanciamento
lavoro/famiglia
Sicurezza
occupazionale
Salute fisica
Remunerazione
Esigenze di
formazione
Requisiti sulle
abilità
Performance
organizzativa
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
7
Esiti del Work Design: esempio di
correlazioni con una caratteristica del lavoro
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
8
Obiettivo
• Studio degli effetti del Work Design su alcuni esiti
lavorativi, con ampliamento dello spettro di quelli
considerati dalla precedente ricerca scientifica
• In particolare:
– i vari tipi di adattamento:
• la congruenza tra i valori della persona e quelli dell’organizzazione
• la congruenza tra i bisogni del lavoratore e quanto offerto dal lavoro
• la congruenza tra le competenze richieste dal lavoro e quelle possedute
dal lavoratore
– la soddisfazione generale
– la tensione indotta dal lavoro
– il sovraccarico lavorativo
– l’intenzione a cambiare lavoro
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
9
Metodo
• Raccolta dati tramite erogazione di due
questionari, a distanza di 4 settimane, in modalità
online, con adesione volontaria e anonimato
• T1: i lavoratori hanno fornito informazioni sulle
caratteristiche del loro lavoro – scala utilizzata:
Work Design Questionnaire
• T2: i lavoratori hanno fornito informazioni circa gli
esiti lavorativi considerati - varie scale utilizzate
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
10
Metodo: misure T1
Caratteristiche del compito, tutte su scala Likert a 5 valori
• Autonomia - 9 item
• Varietà del compito - 4 item
• Significato del compito - 4 item
• Identità del compito - 4 item
• Feedback dal lavoro - 3 item
• Complessità del lavoro - 4 item
• Trattamento dell’informazione - 4 item
• Risoluzione dei problemi - 4 item
• Varietà delle abilità - 4 item
• Specializzazione - 4 item
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
11
Metodo: misure T1
Caratteristiche sociali, tutte su scala Likert a 5 valori
• Supporto sociale - 6 item
• Interdipendenza avviata - 3 item
• Interdipendenza ricevuta - 3 item
• Interazione esterna all’organizzazione - 4 item
• Feedback da altri - 3 item
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
12
Metodo: misure T2
• Perceived Fit Scale (Cable & DeRue, 2002) – 9 item su scala
Likert a 7 valori
– l’Adattamento persona-organizzazione (es.: “I miei valori personali
corrispondono ai valori e alla cultura della mia organizzazione”)
– l’Adattamento bisogni-ricompense (es.: “C’è un buon adattamento
tra ciò che il mio lavoro mi offre e ciò che io cerco in un lavoro”)
– l’Adattamento abilità possedute-richieste (es.: “Le mie abilità e la
mia formazione si adattano bene con i requisiti del mio lavoro”)
• General Job Satisfaction (Hackman & Oldham, 1975) – 3
item su scala Likert a 7 valori (es.:“Sono generalmente
soddisfatto del tipo di lavoro che faccio”)
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
13
Metodo: misure T2
• Job Induced Tension (House & Rizzo, 1972) – 7 item su scala
Likert a 5 valori (es.: “Spesso ‘porto il mio lavoro a casa con
me’, nel senso che ci penso quando faccio altre cose”)
• Quantitative Workload (Spector & Jex, 1998) – 5 item su
scala Likert a 5 valori (es.:“Quanto spesso il suo lavoro le
lascia poco tempo per finire le cose?”, “Quanto spesso deve
fare più lavoro di quello che può fare bene?”)
• Intentions To Quit (Landau & Hammer, 1986), (Nadler,
Jenkins, Cammann, & Lawler, 1975), (Wayne, Shore, &
Liden, 1997) – 5 item su scala Likert a 7 valori (es.: Sto
attivamente cercando un lavoro al di fuori della mia
organizzazione”)
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
14
Partecipanti
• Lavoratori in un’unità organizzativa di un’azienda che si
occupano di sviluppo di applicazioni software specializzate
per commercialisti (dichiarazioni IVA, 730, Unico, …)
• T1:
– N=161;
– fasce d’età maggiormente rappr. = 31-40 (74) e 41-50 (54)
– 52,2% donne - 47,8% uomini;
– 30 manager, 129 impiegati;
– titolo di studio: diplomati (106), laureati (53)
– anni di presenza in azienda µ = 9,09 (σ = 6,86)
• T2:
– N=119;
– fasce d’età maggiormente rappr. = 31-40 (55) e 41-50 (41)
– 55,5% donne - 44,5% uomini;
– 23 manager, 95 impiegati;
– titolo di studio: diplomati (78), laureati (40)
– anni di presenza in azienda µ = 9,69 (σ = 7,00)
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
15
Risultati: medie esiti
1
2
3
4
5
6
7
media risultante 4.1036 4.6695 5.1821 5.1204 3.1717 3.4084 3.1109
mediana 4 4 4 4 3 3 4
Person-
organization
fit
Need-
supplies fit
Demands-
abilities fit
General Job
Satisfaction
Job Induced
Tension
Quantitative
Workload
Intentions
To Quit
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
16
Risultati: correlazioni tra esiti
• Adattamento tra valori della persona e quelli dell’organizzazione (α = .91):
– positivamente correlato alla congruenza tra quanto richiesto e quanto offerto dal lavoro
(ρ = .36) e alla soddisfazione (ρ = .26)
– negativamente correlato (ρ = -.26) all’intenzione di cambiare
• Adattamento tra bisogni e ricompense (α = .89):
– positivamente correlato con la congruenza tra abilità richieste e possedute (ρ = .64) e
con la soddisfazione (ρ = .74)
– negativamente correlato con la tensione indotta dal lavoro (ρ = -.25), il sovraccarico (ρ =
-.28) e l’intenzione a cambiare (ρ = -.60)
• Adattamento tra competenze del lavoratore e quelle richieste dal lavoro (α = .93):
– positivamente correlato con la soddisfazione (ρ = .57)
– negativamente correlato con l’intenzione a cambiare lavoro (ρ = -.30)
• Soddisfazione generale (α = .91):
– negativamente correlata con la tensione indotta dal lavoro (ρ = -.24), con il sovraccarico
(ρ = -.35) e con l’intenzione a cambiare lavoro (ρ = -.58)
• Tensione indotta dal lavoro (α = .87):
– positivamente correlata con il sovraccarico da lavoro (ρ = .48) e con l’intenzione a
cambiare lavoro (ρ = .55)
• Sovraccarico da lavoro (α = .87):
– positivamente correlato con l’intenzione a cambiare lavoro (α = .85) (ρ = .41)
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
17
Risultati: regressioni
Variabili dipendenti (T2)
Person-
organization
fit
Need-supplies
fit
Demands-
abilities fit
General Job
Satisfaction
Job Induced
Tension
Quantitative
Workload
Intentions To
Quit
Predittori (T1)
SE β SE β SE β SE β SE β SE β SE β
Work Scheduling Autonomy .19 .08 .15 .09 .18 -.11 .16 .18 .13 -.02 .15 .06 .20 -.05
Decision-Making Autonomy .18 -.05 .15 .16 .17 .11 .15 .05 .13 .18 .15 .04 .19 -.03
Work Methods Autonomy .21 .08 .17 .03 .19 -.01 .18 .17 .14 -.25 .17 .03 .22 -.29*
Task Variety .15 .19 .12 -.02 .14 .04 .13 -.01 .10 .20 .12 .06 .16 .02
Task Significance .16 -.02 .12 .08 .14 .01 .13 .15 .11 .15 .12 -.03 .16 -.02
Task Identity .19 .15 .15 -.04 .17 .01 .16 .12 .13 -.23* .15 -.20* .19 -.07
Feedback From Job .18 .07 .14 .36** .17 .30* .15 .14 .12 -.10 .14 -.16 .19 -.01
Job Complexity .20 -.37** .17 -.14 .19 .03 .19 -.15 .14 .19 .15 .19 .22 .18
Information Processing .35 -.10 .31 -.17 .33 .00 .33 -.12 .24 .24 .26 .31* .39 .20
Problem Solving .25 -.21 .22 -.10 .24 -.01 .24 .00 .18 .11 .19 .18 .28 .08
Skill Variety .29 .18 .26 -.05 .28 .04 .28 -.09 .21 .20 .22 .23 .33 .06
Specialization .25 .48** .22 .58** .24 .28* .23 .42** .17 -.36** .18 -.57** .27 -.35*
Social Support .22 .12 .18 .09 .22 -.07 .21 -.01 .16 -.20* .18 -.14 .22 -.21*
Initiated Interdependence .16 .19 .14 .11 .16 -.08 .16 .20 .12 .13 .13 -.15 .17 -.08
Received Interdependence .18 -.42** .15 -.39** .18 -.03 .17 -.21 .13 .04 .15 .08 .18 .37**
Interaction Outside Organization .12 -.24** .10 -.16 .12 -.05 .11 -.22* .09 .33** .10 .31** .12 .33**
Feedback From Others .15 .25* .12 .49** .14 .37** .14 .25* .11 -.01 .12 .04 .15 -.24*
Note: per T1 N=161, per T2 N=119; sottolineate le supposizioni iniziali, prima della raccolta dei dati e dell’analisi
* p < .05; ** p < .01
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
18
Discussione
• Punti di forza: la specializzazione e il feedback dagli
altri
per l’organizzazione  sostenere con percorso
formazione; strutturare meccanismi di feedback da
colleghi e superiori; creare più occasioni di scambio
sociale
• Punto di attenzione: l’interazione fuori
dall’organizzazione, probabilmente dovuta ad
attività di supporto clienti
per l’organizzazione  formare i lavoratori al contatto
con i clienti; job rotation; introdurre sistema di knowledge
management
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
19
Conclusioni
• Questo studio ha considerato per la prima volta tra gli effetti
del work design i vari costrutti relativi all’adattamento
• Ha confermato che è fondamentale frammentare i costrutti:
– es. in merito alle relazioni sociali, il feedback dagli altri ha esiti positivi
per il lavoratore, mentre l’interazione fuori dall’organizzazione può
non averne, in dipendenza ad esempio dal tipo di professione
• Ha dato indicazioni per la ricerca futura, suggerendo di
approfondire in quali casi l’interazione fuori
dall’organizzazione possa avere effetti positivi e in quali casi
invece avere effetti negativi
• Ha creato valore per l’azienda che ha ospitato l’indagine:
– fornendo dati oggettivi, ha generato una leva per attuare interventi
– utilizzando il metodo scientifico, ha introdotto uno strumento che
può essere riutilizzato anche per misurare a distanza di tempo gli
effetti degli interventi attuati
Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556

More Related Content

Viewers also liked

Стратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло Ковтонюк
Стратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло КовтонюкСтратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло Ковтонюк
Стратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло КовтонюкHealthcare Management circle
 
Рудий Володимир Мирославович
Рудий Володимир МирославовичРудий Володимир Мирославович
Рудий Володимир МирославовичHealthcare Management circle
 
Gestión e innovación (belen)
Gestión e innovación (belen)Gestión e innovación (belen)
Gestión e innovación (belen)mariamupe_
 
La educación primaria en el see
La educación primaria en el seeLa educación primaria en el see
La educación primaria en el seemariamupe_
 
dr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hu
dr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hudr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hu
dr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_huZsuzsanna
 
El Japon Meiji
El Japon MeijiEl Japon Meiji
El Japon MeijiJGL79
 
Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)
Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)
Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)iac-aktienclub
 
Estrategias avanzadas de docencia en línea 2
Estrategias avanzadas de docencia en línea 2Estrategias avanzadas de docencia en línea 2
Estrategias avanzadas de docencia en línea 2Joa Nava
 

Viewers also liked (19)

Стратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло Ковтонюк
Стратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло КовтонюкСтратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло Ковтонюк
Стратегічний вибір: "страхова медицина" чи справжні реформи. Павло Ковтонюк
 
Грищук Сергій Миколайович
Грищук Сергій МиколайовичГрищук Сергій Миколайович
Грищук Сергій Миколайович
 
Борис Василь Миколайович
Борис Василь МиколайовичБорис Василь Миколайович
Борис Василь Миколайович
 
Фломін Юрий Володимирович
Фломін Юрий ВолодимировичФломін Юрий Володимирович
Фломін Юрий Володимирович
 
Парій Валентин Дмитрович
Парій Валентин ДмитровичПарій Валентин Дмитрович
Парій Валентин Дмитрович
 
Нінель Кадирова
Нінель КадироваНінель Кадирова
Нінель Кадирова
 
Рудий Володимир Мирославович
Рудий Володимир МирославовичРудий Володимир Мирославович
Рудий Володимир Мирославович
 
Думенко Тетяна Михайлівна
Думенко Тетяна МихайлівнаДуменко Тетяна Михайлівна
Думенко Тетяна Михайлівна
 
Gestión e innovación (belen)
Gestión e innovación (belen)Gestión e innovación (belen)
Gestión e innovación (belen)
 
La educación primaria en el see
La educación primaria en el seeLa educación primaria en el see
La educación primaria en el see
 
Call uts yessi
Call uts yessiCall uts yessi
Call uts yessi
 
Pag ibig
Pag ibigPag ibig
Pag ibig
 
dr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hu
dr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hudr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hu
dr.földvary_szabo_zsuzsanna_cv_hu
 
El Japon Meiji
El Japon MeijiEl Japon Meiji
El Japon Meiji
 
Лекція Максима Москаленка
Лекція Максима МоскаленкаЛекція Максима Москаленка
Лекція Максима Москаленка
 
Costumes
CostumesCostumes
Costumes
 
Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)
Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)
Euro-Schulden-Krise: Retten Sie Ihr Geld ! (Teil 1)
 
Estrategias avanzadas de docencia en línea 2
Estrategias avanzadas de docencia en línea 2Estrategias avanzadas de docencia en línea 2
Estrategias avanzadas de docencia en línea 2
 
POSTAL DO DIA DO PAI
POSTAL DO DIA DO PAIPOSTAL DO DIA DO PAI
POSTAL DO DIA DO PAI
 

Similar to PresentazioneTesi_OMGZ_2012-03-08

Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale
Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale
Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale Manager.it
 
Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015
Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015
Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015Progetto Imprenderò
 
Smau Torino 2016 - Fabrizio Valeri
Smau Torino 2016 - Fabrizio ValeriSmau Torino 2016 - Fabrizio Valeri
Smau Torino 2016 - Fabrizio ValeriSMAU
 
Dalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesi
Dalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesiDalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesi
Dalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesiManager.it
 
la valutazione
 la valutazione  la valutazione
la valutazione imartini
 
Capitolo8
Capitolo8Capitolo8
Capitolo8acceole
 
L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2
L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2
L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2Raffaele Marrese
 
Motivation and leadership beyond technical skills - andrea regoli
Motivation and leadership   beyond technical skills - andrea regoliMotivation and leadership   beyond technical skills - andrea regoli
Motivation and leadership beyond technical skills - andrea regoliAndrea Regoli, PMP
 
Presentazione Business Alive
Presentazione Business AlivePresentazione Business Alive
Presentazione Business AliveStefano Monti
 
Capitolo10
Capitolo10Capitolo10
Capitolo10acceole
 
Organizzazione aziendale
Organizzazione aziendaleOrganizzazione aziendale
Organizzazione aziendaleRoberto Marra
 
Aumentare le vendite e potenziare la forza vendita con Empowerment
Aumentare le vendite e potenziare la forza vendita con EmpowermentAumentare le vendite e potenziare la forza vendita con Empowerment
Aumentare le vendite e potenziare la forza vendita con EmpowermentAlinea Training & Consulting
 
Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale
Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale
Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale Ordine Psicologi della Lombardia
 
Lean Parte 7 Rispetto Per Le Persone
Lean Parte 7   Rispetto Per Le PersoneLean Parte 7   Rispetto Per Le Persone
Lean Parte 7 Rispetto Per Le PersoneVincenzo Patruno
 

Similar to PresentazioneTesi_OMGZ_2012-03-08 (20)

Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale
Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale
Riorganizzare 6. Diagnosi Individuale
 
Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015
Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015
Team management e organizzazione aziendale (Francesca Visintin) 15/06/2015
 
MOTIVAZIONI E LAVORO
MOTIVAZIONI E LAVOROMOTIVAZIONI E LAVORO
MOTIVAZIONI E LAVORO
 
Team Booster - come trasformare un Team in un team performante
Team Booster - come trasformare un Team in un team performanteTeam Booster - come trasformare un Team in un team performante
Team Booster - come trasformare un Team in un team performante
 
Smau Torino 2016 - Fabrizio Valeri
Smau Torino 2016 - Fabrizio ValeriSmau Torino 2016 - Fabrizio Valeri
Smau Torino 2016 - Fabrizio Valeri
 
Dalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesi
Dalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesiDalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesi
Dalla Motivazione al Job Design - 11. Empowerment e sintesi
 
la valutazione
 la valutazione  la valutazione
la valutazione
 
Capitolo8
Capitolo8Capitolo8
Capitolo8
 
L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2
L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2
L'Organizzazione a Razionalità Limitata - Parte 2
 
Motivation and leadership beyond technical skills - andrea regoli
Motivation and leadership   beyond technical skills - andrea regoliMotivation and leadership   beyond technical skills - andrea regoli
Motivation and leadership beyond technical skills - andrea regoli
 
Job Benchmarking.pdf
Job Benchmarking.pdfJob Benchmarking.pdf
Job Benchmarking.pdf
 
Presentazione Business Alive
Presentazione Business AlivePresentazione Business Alive
Presentazione Business Alive
 
Smartworking
SmartworkingSmartworking
Smartworking
 
Capitolo10
Capitolo10Capitolo10
Capitolo10
 
Organizzazione aziendale
Organizzazione aziendaleOrganizzazione aziendale
Organizzazione aziendale
 
Aumentare le vendite e potenziare la forza vendita con Empowerment
Aumentare le vendite e potenziare la forza vendita con EmpowermentAumentare le vendite e potenziare la forza vendita con Empowerment
Aumentare le vendite e potenziare la forza vendita con Empowerment
 
Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale
Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale
Incontro Biblioteca dei Test - Giunti OS: Test di Orientamento Motivazionale
 
Lean Parte 7 Rispetto Per Le Persone
Lean Parte 7   Rispetto Per Le PersoneLean Parte 7   Rispetto Per Le Persone
Lean Parte 7 Rispetto Per Le Persone
 
Marketing di sè stessi
Marketing di sè stessiMarketing di sè stessi
Marketing di sè stessi
 
Lavorare in team
Lavorare in teamLavorare in team
Lavorare in team
 

PresentazioneTesi_OMGZ_2012-03-08

  • 1. Gli effetti del Work design su adattamento persona-organizzazione, tensione indotta e sovraccarico lavorativo Relatore Laureanda Sara Zaniboni Ornella Maria Gabriella Zampieri Corso di Laurea in Psicologia Percorso: Gestione e Formazione delle Risorse Umane
  • 2. 2 Il Work Design • Studio, creazione e modifica in termini di composizione, contenuto, struttura e ambiente del lavoro e dei ruoli assunti e assumibili dalle persone all’interno di un’organizzazione • Ruolo centrale in numerosi aspetti del funzionamento individuale, di team e organizzativo Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 3. 3 Il Work Design Questionnaire • Sviluppato da Morgeson e Humphrey (2006) • Oggi è considerata la scala più esaustiva per indagare le caratteristiche del lavoro • Prende in esame costrutti a vari livelli Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 4. 4 Compito Sociali Contestuali Autonomia • Autonomia nella programmazione del lavoro • Autonomia decisionale • Autonomia dei metodi di lavoro Varietà del compito Significato del compito Identità del compito Feedback dal lavoro Caratteristiche delle conoscenze • Complessità del lavoro • Trattamento dell’informazione • Risoluzione di problemi • Varietà nella abilità • Specializzazione Supporto sociale Feedback da altri Interdipendenza avviata (intrapresa) Interdipendenza ricevuta Interazione esterna all’organizzazione Richieste fisiche Condizioni di lavoro Ergonomia Utilizzo di attrezzature Estensione dei confini Il Work Design Questionnaire: i costrutti Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 5. 5 Esiti del Work Design • La ricerca scientifica si sta focalizzando principalmente sull’allargamento degli esiti del work design considerati finora • mettendoli in relazione con le caratteristiche del lavoro • così da progettare il lavoro in modo da ottenere risultati soddisfacenti – sia per quanto riguarda l’efficienza e la profittabilità dell’azienda – che per quanto riguarda la motivazione e la soddisfazione dei lavoratori Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 6. 6 Esiti del Work Design: per tipo Attitudinali Comportamentali Cognitivi Di benessere Organizzativi Soddisfazione • Lavoro • Responsabili • Colleghi • Team • Crescita • Promozione Propensione al lavoro di team Commitment organizzativo Coinvolgimento nel lavoro Motivazione interna al lavoro Orientamento al raggiungimento degli obiettivi Performance • Quantità  Efficienza  Totale • Qualità  Innovazione  Accuratezza  Servizio al cliente • Cittadinanza  Interpersonale  Organizzativa Comportamenti controproducenti Assenteismo Turnover Apprendimento e sviluppo Percezioni sul ruolo • Ambiguità • Conflitto • Ampiezza dell’auto-efficacia Orientamento alla flessibilità Relazioni tra membri di team Intenzione di cambiare Identificazione con il team Ansietà Stress Emozioni Burnout/ esaurimento Sovraccarico Bilanciamento lavoro/famiglia Sicurezza occupazionale Salute fisica Remunerazione Esigenze di formazione Requisiti sulle abilità Performance organizzativa Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 7. 7 Esiti del Work Design: esempio di correlazioni con una caratteristica del lavoro Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 8. 8 Obiettivo • Studio degli effetti del Work Design su alcuni esiti lavorativi, con ampliamento dello spettro di quelli considerati dalla precedente ricerca scientifica • In particolare: – i vari tipi di adattamento: • la congruenza tra i valori della persona e quelli dell’organizzazione • la congruenza tra i bisogni del lavoratore e quanto offerto dal lavoro • la congruenza tra le competenze richieste dal lavoro e quelle possedute dal lavoratore – la soddisfazione generale – la tensione indotta dal lavoro – il sovraccarico lavorativo – l’intenzione a cambiare lavoro Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 9. 9 Metodo • Raccolta dati tramite erogazione di due questionari, a distanza di 4 settimane, in modalità online, con adesione volontaria e anonimato • T1: i lavoratori hanno fornito informazioni sulle caratteristiche del loro lavoro – scala utilizzata: Work Design Questionnaire • T2: i lavoratori hanno fornito informazioni circa gli esiti lavorativi considerati - varie scale utilizzate Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 10. 10 Metodo: misure T1 Caratteristiche del compito, tutte su scala Likert a 5 valori • Autonomia - 9 item • Varietà del compito - 4 item • Significato del compito - 4 item • Identità del compito - 4 item • Feedback dal lavoro - 3 item • Complessità del lavoro - 4 item • Trattamento dell’informazione - 4 item • Risoluzione dei problemi - 4 item • Varietà delle abilità - 4 item • Specializzazione - 4 item Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 11. 11 Metodo: misure T1 Caratteristiche sociali, tutte su scala Likert a 5 valori • Supporto sociale - 6 item • Interdipendenza avviata - 3 item • Interdipendenza ricevuta - 3 item • Interazione esterna all’organizzazione - 4 item • Feedback da altri - 3 item Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 12. 12 Metodo: misure T2 • Perceived Fit Scale (Cable & DeRue, 2002) – 9 item su scala Likert a 7 valori – l’Adattamento persona-organizzazione (es.: “I miei valori personali corrispondono ai valori e alla cultura della mia organizzazione”) – l’Adattamento bisogni-ricompense (es.: “C’è un buon adattamento tra ciò che il mio lavoro mi offre e ciò che io cerco in un lavoro”) – l’Adattamento abilità possedute-richieste (es.: “Le mie abilità e la mia formazione si adattano bene con i requisiti del mio lavoro”) • General Job Satisfaction (Hackman & Oldham, 1975) – 3 item su scala Likert a 7 valori (es.:“Sono generalmente soddisfatto del tipo di lavoro che faccio”) Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 13. 13 Metodo: misure T2 • Job Induced Tension (House & Rizzo, 1972) – 7 item su scala Likert a 5 valori (es.: “Spesso ‘porto il mio lavoro a casa con me’, nel senso che ci penso quando faccio altre cose”) • Quantitative Workload (Spector & Jex, 1998) – 5 item su scala Likert a 5 valori (es.:“Quanto spesso il suo lavoro le lascia poco tempo per finire le cose?”, “Quanto spesso deve fare più lavoro di quello che può fare bene?”) • Intentions To Quit (Landau & Hammer, 1986), (Nadler, Jenkins, Cammann, & Lawler, 1975), (Wayne, Shore, & Liden, 1997) – 5 item su scala Likert a 7 valori (es.: Sto attivamente cercando un lavoro al di fuori della mia organizzazione”) Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 14. 14 Partecipanti • Lavoratori in un’unità organizzativa di un’azienda che si occupano di sviluppo di applicazioni software specializzate per commercialisti (dichiarazioni IVA, 730, Unico, …) • T1: – N=161; – fasce d’età maggiormente rappr. = 31-40 (74) e 41-50 (54) – 52,2% donne - 47,8% uomini; – 30 manager, 129 impiegati; – titolo di studio: diplomati (106), laureati (53) – anni di presenza in azienda µ = 9,09 (σ = 6,86) • T2: – N=119; – fasce d’età maggiormente rappr. = 31-40 (55) e 41-50 (41) – 55,5% donne - 44,5% uomini; – 23 manager, 95 impiegati; – titolo di studio: diplomati (78), laureati (40) – anni di presenza in azienda µ = 9,69 (σ = 7,00) Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 15. 15 Risultati: medie esiti 1 2 3 4 5 6 7 media risultante 4.1036 4.6695 5.1821 5.1204 3.1717 3.4084 3.1109 mediana 4 4 4 4 3 3 4 Person- organization fit Need- supplies fit Demands- abilities fit General Job Satisfaction Job Induced Tension Quantitative Workload Intentions To Quit Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 16. 16 Risultati: correlazioni tra esiti • Adattamento tra valori della persona e quelli dell’organizzazione (α = .91): – positivamente correlato alla congruenza tra quanto richiesto e quanto offerto dal lavoro (ρ = .36) e alla soddisfazione (ρ = .26) – negativamente correlato (ρ = -.26) all’intenzione di cambiare • Adattamento tra bisogni e ricompense (α = .89): – positivamente correlato con la congruenza tra abilità richieste e possedute (ρ = .64) e con la soddisfazione (ρ = .74) – negativamente correlato con la tensione indotta dal lavoro (ρ = -.25), il sovraccarico (ρ = -.28) e l’intenzione a cambiare (ρ = -.60) • Adattamento tra competenze del lavoratore e quelle richieste dal lavoro (α = .93): – positivamente correlato con la soddisfazione (ρ = .57) – negativamente correlato con l’intenzione a cambiare lavoro (ρ = -.30) • Soddisfazione generale (α = .91): – negativamente correlata con la tensione indotta dal lavoro (ρ = -.24), con il sovraccarico (ρ = -.35) e con l’intenzione a cambiare lavoro (ρ = -.58) • Tensione indotta dal lavoro (α = .87): – positivamente correlata con il sovraccarico da lavoro (ρ = .48) e con l’intenzione a cambiare lavoro (ρ = .55) • Sovraccarico da lavoro (α = .87): – positivamente correlato con l’intenzione a cambiare lavoro (α = .85) (ρ = .41) Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 17. 17 Risultati: regressioni Variabili dipendenti (T2) Person- organization fit Need-supplies fit Demands- abilities fit General Job Satisfaction Job Induced Tension Quantitative Workload Intentions To Quit Predittori (T1) SE β SE β SE β SE β SE β SE β SE β Work Scheduling Autonomy .19 .08 .15 .09 .18 -.11 .16 .18 .13 -.02 .15 .06 .20 -.05 Decision-Making Autonomy .18 -.05 .15 .16 .17 .11 .15 .05 .13 .18 .15 .04 .19 -.03 Work Methods Autonomy .21 .08 .17 .03 .19 -.01 .18 .17 .14 -.25 .17 .03 .22 -.29* Task Variety .15 .19 .12 -.02 .14 .04 .13 -.01 .10 .20 .12 .06 .16 .02 Task Significance .16 -.02 .12 .08 .14 .01 .13 .15 .11 .15 .12 -.03 .16 -.02 Task Identity .19 .15 .15 -.04 .17 .01 .16 .12 .13 -.23* .15 -.20* .19 -.07 Feedback From Job .18 .07 .14 .36** .17 .30* .15 .14 .12 -.10 .14 -.16 .19 -.01 Job Complexity .20 -.37** .17 -.14 .19 .03 .19 -.15 .14 .19 .15 .19 .22 .18 Information Processing .35 -.10 .31 -.17 .33 .00 .33 -.12 .24 .24 .26 .31* .39 .20 Problem Solving .25 -.21 .22 -.10 .24 -.01 .24 .00 .18 .11 .19 .18 .28 .08 Skill Variety .29 .18 .26 -.05 .28 .04 .28 -.09 .21 .20 .22 .23 .33 .06 Specialization .25 .48** .22 .58** .24 .28* .23 .42** .17 -.36** .18 -.57** .27 -.35* Social Support .22 .12 .18 .09 .22 -.07 .21 -.01 .16 -.20* .18 -.14 .22 -.21* Initiated Interdependence .16 .19 .14 .11 .16 -.08 .16 .20 .12 .13 .13 -.15 .17 -.08 Received Interdependence .18 -.42** .15 -.39** .18 -.03 .17 -.21 .13 .04 .15 .08 .18 .37** Interaction Outside Organization .12 -.24** .10 -.16 .12 -.05 .11 -.22* .09 .33** .10 .31** .12 .33** Feedback From Others .15 .25* .12 .49** .14 .37** .14 .25* .11 -.01 .12 .04 .15 -.24* Note: per T1 N=161, per T2 N=119; sottolineate le supposizioni iniziali, prima della raccolta dei dati e dell’analisi * p < .05; ** p < .01 Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 18. 18 Discussione • Punti di forza: la specializzazione e il feedback dagli altri per l’organizzazione  sostenere con percorso formazione; strutturare meccanismi di feedback da colleghi e superiori; creare più occasioni di scambio sociale • Punto di attenzione: l’interazione fuori dall’organizzazione, probabilmente dovuta ad attività di supporto clienti per l’organizzazione  formare i lavoratori al contatto con i clienti; job rotation; introdurre sistema di knowledge management Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556
  • 19. 19 Conclusioni • Questo studio ha considerato per la prima volta tra gli effetti del work design i vari costrutti relativi all’adattamento • Ha confermato che è fondamentale frammentare i costrutti: – es. in merito alle relazioni sociali, il feedback dagli altri ha esiti positivi per il lavoratore, mentre l’interazione fuori dall’organizzazione può non averne, in dipendenza ad esempio dal tipo di professione • Ha dato indicazioni per la ricerca futura, suggerendo di approfondire in quali casi l’interazione fuori dall’organizzazione possa avere effetti positivi e in quali casi invece avere effetti negativi • Ha creato valore per l’azienda che ha ospitato l’indagine: – fornendo dati oggettivi, ha generato una leva per attuare interventi – utilizzando il metodo scientifico, ha introdotto uno strumento che può essere riutilizzato anche per misurare a distanza di tempo gli effetti degli interventi attuati Ornella M.G. Zampieri - matr. 140556