1. Trattazione sintetica storia
L’Unione sovieticadi Stalin
L’Unione sovietica con Stalin che si e’ imposto come dirigente indiscusso del Partito comunista
sovietico cambia linea di azione economica, promuovendo l’industrializzazione del sistema
produttivo e la collettivizzazione dell’agricoltura. Queste manovre vengono effettuate via tre piani
quinquennali (dal 1928 al 1938) che ponevano gli obbiettivi e i corrispondenti archi di tempo,
entro i quali questi obbiettivi andavano portati a termine.
La rete stradale e ferroviaria fu’ enormemente potenziata, come anche le strutture educative,
avendo sempre un occhio di riguardo agli istituti formatori di personale tecnico.
La completa collettivizzazione delle aziende agricole fu raggiunta con l’associazione dei contadini e
dei kulaki (proprietari terrieri benestanti) a cooperative agricole (kolchoz) o ad aziende gestite
dallo stato (sovchoz).
Queste manovre sopra elencate portarono a risultati strabilianti tanto che l’Unione Sovietica
divenne la terza potenza industriale al mondo, avendo comunque pero’ condizioni di vita precarie
e salari bassi, senza contare che la produzione agricola dal 1928 al 1937 fu un disastro per lo
scarso funzionamento dei kolchoz e dei sovchoz che viene sottolineato soprattutto in Ucraina con
l’avvento di una tremenda carestia (1932-33).
L’Associazione alle strutture primarie trattate prima, fu ovviamente largamente obbiettata dagli
agricoltori, soprattutto dai kulaki, ed e’ qui che si intravedono per la prima volta i metodi brutali
utilizzati dall’Unione per far rispettare la legge, infatti la principale caratteristica del movimento
Staliniano e’ il governare attraverso la paura e il sospetto, in particolare l’ubbidienza allo stato e ai
suoi rappresentati deve venire prima di tutto. Le relazioni private vengono scardinate, ogni
elemento della propria famiglia potrebbe accusare un altro membro di essa di non aver rispettato i
principi, canoni o leggi dell’Unione Sovietica. Sono presenti anche grandi differenziazioni sociali
dove i kulaki, gruppi etnici e i preti ortodossi vengono visti come nemici. Chi si oppone a Stalin
(anche capi comunisti) viene espulso e emarginato, nessuna opposizione e’ ammessa, si arrivera’
ad una epurazione di massa con la costruzione dei Gulag ossia campi di concentramento.