4. Che in America … per dire secondo il pew research centre
-23% nel periodo 2008-2017
Giornalisti totali da 114 mila a 88 mila
Nei quotidiani da 71 a 39
Nel web da 7.400 a 13.000
In tv da 28 a 29
Persi 32.000 posti di lavoro nella carta
stampata
5. Media literacy
Capacità di accesso ai media
Comprensione e valutazione critica dei media
Realizzazione contenuti
Creazione comunicazione in contesti diversi
31. Intelligenza artificiale &
sistemi di apprendimento automatico
I programmi di apprendimento automatico eseguiti
su reti neurali analizzano i dati per aiutare i
computer a trovare cose senza essere programmati
I sistemi di apprendimento automatico sono utili
possono aiutare i computer a fare previsioni e
prendere decisioni in tempo reale senza l’intervento
dell’uomo
AI & MACHINE LEARNING
32. I bot non sono altro che utenti artificiali
composti da stringhe di codice
programmati per interagire nelle chat
singole e di gruppo con gli utenti
dell’applicazione di messaggistica
Salvatore Aranzulla
33. La novità dei bot
è l’integrazione con l’intelligenza artificiale
le potenzialità del “machine learning”
imparare da noi
dai nostri dati
dalle nostre richieste
dai nostri comportamenti
bot indistinguibili da un amico in carne e ossa
34. L’odio non è
un’opinione
BRICKS (Building Respect on the Internet by Combating hate Speech)
Ricerca internazionale su hate speech, giornalismo e migrazioni
(Cospe, Lsdi, Università di Firenze 2016)
35. Il miglior modo per prevenire le manifestazioni d’odio
è
dare le informazioni nel modo più corretto possibile
facendo vedere i fatti nella loro obiettività
Nei casi rilevati, non abbiamo notato un uso frequente di strumenti di
moderazione da parte delle redazioni giornalistiche, nemmeno quando il
linguaggio si è fatto pesantemente offensivo
L’odio non è un’opinione Ricerca internazionale su hate speech, giornalismo e migrazioni (Cospe, Lsdi, Università di Firenze 2016)
36. I commenti devono poter essere completamente liberi
Questo è lo spirito della Rete
è importante che ciascun lettore si senta libero di dire quello
che pensa, senza filtri o interferenze
Proviamo a chiederci se la comunità dei lettori abbia degli
strumenti “autoprodotti” per la gestione del dibattito e sia in
grado di produrre degli antidoti naturali allo sfogo razzista
Non crediamo sia possibile
L’odio non è un’opinione Ricerca internazionale su hate speech, giornalismo e migrazioni (Cospe, Lsdi, Università di Firenze 2016)
37. E’ necessario intervenire non tanto
sul pensiero espresso, anche se offensivo per
qualcuno, quanto sui modi
Servono specifici strumenti di moderazione “strutturali”,
messi a disposizione dalle redazioni e non lasciati
esclusivamente alla buona volontà del singolo lettore
L’odio non è un’opinione Ricerca intrnazionale su hate speech, giornalismo e migrazioni (Cospe, Lsdi, Università di Firenze 2016)
38. Moderazione attiva del dibattito
Interventi tempestivi
Presenza visibile ma non invadente
Regolamentare il dibattito per prevenire situazioni
ingestibili
Far percepire la presenza della redazione, del
moderatore, più che provare a controllare il dibattito
39. Parole proibite e risposte
predefinite
Rilevare e rispondere in automatico
Alleggerire il lavoro dello staff del community management
Sistemi di gestione informatica personalizzabili
In linea alle esigenze e alla linea editoriale della testata
(chatbot?)
L’odio non è un’opinione Ricerca intrnazionale su hate speech, giornalismo e migrazioni (Cospe, Lsdi, Università di Firenze 2016)
44. Noi abbiamo elAborato due
teorie e ora vi proponiamo
brevemente la seconda:
marco dal pozzo (applausi)
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53. La smaterializzazione del
mondo post digitalizzazione ha
portato all’avvento della
disintermediazione
Questo vuol dire che le
persone sono da un’altra parte
54. Portare a leggere i libri
là dove sono le persone
Account Instagram della
biblioteca pubblica
di New York