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MELANOMA CUTANEO:MELANOMA CUTANEO:
PREVENZIONE e TERAPIAPREVENZIONE e TERAPIA
Madeyski Dr Paolo
Con la collaborazione del Prof Rossi e Dr Sacchi
Caorle 23.11.2012
MELANOMA
PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
FORME CLINICHEFORME CLINICHE
MELANOMA: PREVENZIONE, TRATTAMENTO E RICERCA
FORME CLINICHEFORME CLINICHE
MELANOMA A DIFFUSIONE
SUPERFICIALE
• Rappresenta il 70% di tutti i melanomi
• frequentemente è una lenta (1-5 anni)
evoluzione di un precursore
• colpisce la fascia di età dei 40-50 anni
• si presenta come macchia o placca di
colorito nerastro variegato (marrone-blu-
grigio) a bordi irregolari
• colpisce qualunque sede
FORME CLINICHEFORME CLINICHE
MELANOMA NODULARE
• Rappresenta il 15-30% di tutti i tipi
• età media di insorgenza 53 aa
• colpisce meno frequentemente gli arti
• insorge generalmente de novo con
un’immediata crescita verticale
• appare come un nodulo blu-nerastro-
rossiccio o amelanotico
MELANOMA: EPIDEMIOLOGIA
ITALIA dati 2009 incidenza
M 11/100.000
F 12/100.000
-7000 nuovi casi all’anno
-Diagnosi raddoppiate in 30 anni
MELANOMA: EPIDEMIOLOGIA
Situazione locale
Rispetto ai dati nazionali del 2009 ci
dovremmo attendere circa 23 casi/anno.
I casi di melanoma maligno primitivo
diagnosticati nel 2010 :108
2011: 126 2012: 140
Displasia melanocitaria o in regressione:
>200
MELANOMA
PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
MELANOMA: RIGUARDA ANCHE I GIOVANI ?MELANOMA: RIGUARDA ANCHE I GIOVANI ?
MELANOMA: EPIDEMIOLOGIA
Oral
cavity
9%
Melanoma
13%
Testis
18%
Testis
28%
Melanoma
8%
NHL
12%
Melanoma
9%
Hodgkin's disease
19%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
15-29
30-34
35-39
40-44
Melanoma
14%
NHL
12%
Testis
12%
Colon
rectum 13% 246
186
170
117
male
Female
35% dei casi di melanoma
viene diagnosticato entro i
50 anni d'eta ed è il 3° tipo
di tumore nei maschi e il 2°
nelle femmine
Colon
Rectum
6%
Melanoma
22%
Melanoma
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Breast
23%
Melanoma
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Thyroid
13%
Thyroid
14%
Hodgkin's
disease
13%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
15-29
30-34
35-39
40-44
Breast
44%
Melanoma
10%
Thyroid
8%
Breast
52%
132
171
303
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Tumori più frequenti nel Veneto fra i 15 e i 44 anniTumori più frequenti nel Veneto fra i 15 e i 44 anni
Registro Tumori del Veneto, 2006
ECCESSIVA ESPOSIZIONE AI RAGGI
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MELANOMA: QUALI “CAUSE” ?MELANOMA: QUALI “CAUSE” ?
MELANOMA
PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
PRIMARIA
MELANOMA: PREVENZIONEMELANOMA: PREVENZIONE
SECONDARIA
EVITARE LE
CAUSE
DI MALATTIA
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
• EVITARE L’ESPOSIZIONE AL SOLE
DALLE 11 ALLE 16 (PICCO DI UVB)
• USARE CREMA SOLARE CON ELEVATO
FATTORE DI PROTEZIONE ELEVATO
• INDOSSARE VESTIARIO ADEGUATO
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• EVITARE L’USO DELLE LAMPADE
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MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA
DALL’INFANZIA
MELANOMA
PREVENZIONE PRIMARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
INFORMAZIONE SUI RISCHI DELL’ESPOSIZIONE
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EDUCAZIONE SANITARIA NELLA PREVENZIONEEDUCAZIONE SANITARIA NELLA PREVENZIONE
PRIMARIAPRIMARIA
MELANOMA
PREVENZIONE PRIMARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
1. MASS MEDIA
2. FIGURE PROFESSIONALI
3. PERSONALE DEGLI AMBIENTI RICREATIVI
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PRIMARIA
MELANOMA: PREVENZIONEMELANOMA: PREVENZIONE
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MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC
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MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
• FAMILIARITÀ
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PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
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MELANOMA
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Non esiste praticamente individuo
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MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC
2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE
3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE
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MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
IMPARARE A CONTROLLARE I PROPRI NEVIIMPARARE A CONTROLLARE I PROPRI NEVI
MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC
2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE
3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE
4. INVITO ALLA VISITA
MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIA
CHE COSA È UTILE SAPERE ?CHE COSA È UTILE SAPERE ?
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
REGOLA DELL’ A B C D E
MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIA
RICONOSCERE I SEGNI DI SOSPETTORICONOSCERE I SEGNI DI SOSPETTO
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
A = ASIMMETRIA
forma irregolare, non rotonda
B = BORDI
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C = COLORAZIONE
disomogenea, a macchie,
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MELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIA
MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
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MELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIA
MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
6 mesi dopo
MELANOMA: EVOLUZIONEMELANOMA: EVOLUZIONE
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC
2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE
3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE
4. INVITO ALLA VISITA
CHE COSA È UTILE SAPERE ?CHE COSA È UTILE SAPERE ?
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
QUANDO RICHIEDERE LA VISITA MEDICAQUANDO RICHIEDERE LA VISITA MEDICA
• PRESENZA DI UNO
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• FAMILIARITÀ PER MELANOMA
MELANOMA
PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
 DIAGNOSI CLINICA
 DERMATOSCOPIA
 MONITORAGGIO COMPUTERIZZATOII Livello
DERMATOLOGIADERMATOLOGIA
MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
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MELANOMA
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MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
VANTAGGI DELLA DIAGNOSI PRECOCEVANTAGGI DELLA DIAGNOSI PRECOCE
MELANOMA IN FASE DI
CRESCITA INIZIALE
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MELANOMA: TRATTAMENTO
 BIOPSIA E TRATTAMENTO DEL TUMORE PRIMITIVO
 LINFONODO SENTINELLA, LINFOADENECTOMIA
 CHIRURGIA DELLE METASTASI A DISTANZA
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MELANOMA: TRATTAMENTO
 DIAGNOSI
 VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO DEL
TUMORE
 STADIAZIONE
ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA PATOLOGICA
MELANOMA: TRATTAMENTO
SOPRAVVIVENZA PER STADIOSOPRAVVIVENZA PER STADIO
Stadio AJCC 5 anni 10 anni
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V
MELANOMA: TRATTAMENTO
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Vogliamoci Bene!Vogliamoci Bene!
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  • 1. MELANOMA CUTANEO:MELANOMA CUTANEO: PREVENZIONE e TERAPIAPREVENZIONE e TERAPIA Madeyski Dr Paolo Con la collaborazione del Prof Rossi e Dr Sacchi Caorle 23.11.2012
  • 2. MELANOMA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA FORME CLINICHEFORME CLINICHE MELANOMA: PREVENZIONE, TRATTAMENTO E RICERCA
  • 3. FORME CLINICHEFORME CLINICHE MELANOMA A DIFFUSIONE SUPERFICIALE • Rappresenta il 70% di tutti i melanomi • frequentemente è una lenta (1-5 anni) evoluzione di un precursore • colpisce la fascia di età dei 40-50 anni • si presenta come macchia o placca di colorito nerastro variegato (marrone-blu- grigio) a bordi irregolari • colpisce qualunque sede
  • 4. FORME CLINICHEFORME CLINICHE MELANOMA NODULARE • Rappresenta il 15-30% di tutti i tipi • età media di insorgenza 53 aa • colpisce meno frequentemente gli arti • insorge generalmente de novo con un’immediata crescita verticale • appare come un nodulo blu-nerastro- rossiccio o amelanotico
  • 5. MELANOMA: EPIDEMIOLOGIA ITALIA dati 2009 incidenza M 11/100.000 F 12/100.000 -7000 nuovi casi all’anno -Diagnosi raddoppiate in 30 anni
  • 6. MELANOMA: EPIDEMIOLOGIA Situazione locale Rispetto ai dati nazionali del 2009 ci dovremmo attendere circa 23 casi/anno. I casi di melanoma maligno primitivo diagnosticati nel 2010 :108 2011: 126 2012: 140 Displasia melanocitaria o in regressione: >200
  • 7. MELANOMA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA MELANOMA: RIGUARDA ANCHE I GIOVANI ?MELANOMA: RIGUARDA ANCHE I GIOVANI ? MELANOMA: EPIDEMIOLOGIA Oral cavity 9% Melanoma 13% Testis 18% Testis 28% Melanoma 8% NHL 12% Melanoma 9% Hodgkin's disease 19% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 15-29 30-34 35-39 40-44 Melanoma 14% NHL 12% Testis 12% Colon rectum 13% 246 186 170 117 male Female 35% dei casi di melanoma viene diagnosticato entro i 50 anni d'eta ed è il 3° tipo di tumore nei maschi e il 2° nelle femmine Colon Rectum 6% Melanoma 22% Melanoma 17% Breast 23% Melanoma 5% Thyroid 13% Thyroid 14% Hodgkin's disease 13% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 15-29 30-34 35-39 40-44 Breast 44% Melanoma 10% Thyroid 8% Breast 52% 132 171 303 463 Tumori più frequenti nel Veneto fra i 15 e i 44 anniTumori più frequenti nel Veneto fra i 15 e i 44 anni Registro Tumori del Veneto, 2006
  • 8. ECCESSIVA ESPOSIZIONE AI RAGGI ULTRAVIOLETTI (UVA, UVB) MELANOMA: QUALI “CAUSE” ?MELANOMA: QUALI “CAUSE” ? MELANOMA PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 9. PRIMARIA MELANOMA: PREVENZIONEMELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIA EVITARE LE CAUSE DI MALATTIA MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 10. • EVITARE L’ESPOSIZIONE AL SOLE DALLE 11 ALLE 16 (PICCO DI UVB) • USARE CREMA SOLARE CON ELEVATO FATTORE DI PROTEZIONE ELEVATO • INDOSSARE VESTIARIO ADEGUATO (T-SHIRTS, CAPPELLO) • EVITARE L’USO DELLE LAMPADE ABBRONZANTI MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA DALL’INFANZIA MELANOMA PREVENZIONE PRIMARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 12. INFORMAZIONE SUI RISCHI DELL’ESPOSIZIONE SOLARE E SULLA NECESSITÀ DI PROTEZIONE TRAMITE: EDUCAZIONE SANITARIA NELLA PREVENZIONEEDUCAZIONE SANITARIA NELLA PREVENZIONE PRIMARIAPRIMARIA MELANOMA PREVENZIONE PRIMARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA 1. MASS MEDIA 2. FIGURE PROFESSIONALI 3. PERSONALE DEGLI AMBIENTI RICREATIVI TV, RADIO LOCALI E NAZIONALI, INTERNET GIORNALI,PIEGHEVOLI ED OPUSCOLI
  • 14. 1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC 2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE 3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE 4. INVITO ALLA VISITA CHE COSA È UTILE SAPERE ?CHE COSA È UTILE SAPERE ? MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 15. • FAMILIARITÀ • PRECEDENTE DIAGNOSI DI MELANOMA • CAPELLI ROSSO-BIONDI, CARNAGIONE CHIARA, DIFFICOLTÀ AD ABBRONZARSI (FOTOTIPO I-II) • UNO O PIÙ NEVI >5 MM E DI FORMA IRREGOLARE • ELEVATO N° DI NEVI • UNO O PIÙ NEVI CONGENITI GRANDI (> 6 CM) QUALI SONO I SOGGETTI A RISCHIO ?QUALI SONO I SOGGETTI A RISCHIO ? MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 16. E S E M P I D I F O T O T I P OE S E M P I D I F O T O T I P O 1° 2° 3° 4° ... MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 17. NEVI E MELANOMANEVI E MELANOMA MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIA Non esiste praticamente individuo che non sia portatore di uno o più nevi MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 18. 1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC 2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE 3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE 4. INVITO ALLA VISITA CHE COSA È UTILE SAPERE ?CHE COSA È UTILE SAPERE ? MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 19. IMPARARE A CONTROLLARE I PROPRI NEVIIMPARARE A CONTROLLARE I PROPRI NEVI MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 20. 1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC 2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE 3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE 4. INVITO ALLA VISITA MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIA CHE COSA È UTILE SAPERE ?CHE COSA È UTILE SAPERE ? MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 21. REGOLA DELL’ A B C D E MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIA RICONOSCERE I SEGNI DI SOSPETTORICONOSCERE I SEGNI DI SOSPETTO MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 22. A = ASIMMETRIA forma irregolare, non rotonda B = BORDI irregolari, frastagliati, non ben definiti C = COLORAZIONE disomogenea, a macchie, dal grigio-rosa al marron-nero MELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIA MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 23. D = DIAMETRO ≥ 5 mm E = EVOLUZIONE cambiamento: dimensione, forma, colore, spessore, superficie MELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE SECONDARIA MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 24. 6 mesi dopo MELANOMA: EVOLUZIONEMELANOMA: EVOLUZIONE MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 25. 1. FATTORI DI RISCHIO DEL MC 2. ISTRUZIONE ALL’AUTOESAME DELLA CUTE 3. SEGNI DI ALLARME DELLE LESIONI PIGMENTATE 4. INVITO ALLA VISITA CHE COSA È UTILE SAPERE ?CHE COSA È UTILE SAPERE ? MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 26. QUANDO RICHIEDERE LA VISITA MEDICAQUANDO RICHIEDERE LA VISITA MEDICA • PRESENZA DI UNO O PIÙ FATTORI DI RISCHIO • NEVI CON UNA O PIÙ CARATTERISTICHE DI SOSPETTO SECONDO LA REGOLA DELL’ABCDE • FAMILIARITÀ PER MELANOMA MELANOMA PREVENZIONE SECONDARIAMELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA
  • 27.  DIAGNOSI CLINICA  DERMATOSCOPIA  MONITORAGGIO COMPUTERIZZATOII Livello DERMATOLOGIADERMATOLOGIA MELANOMA: PREVENZIONE PRIMARIA E SECONDARIA I Livello
  • 29. VANTAGGI DELLA DIAGNOSI PRECOCEVANTAGGI DELLA DIAGNOSI PRECOCE MELANOMA IN FASE DI CRESCITA INIZIALE MELANOMA IN FASE DI CRESCITA AVANZATA ASPORTAZIONE CHIRURGICA E CONTROLLO AMBULATORIALE INTERVENTI CHIRURGICI COMPLESSI, NECESSITÀ DI TERAPIE ONCOLOGICHE, ELEVATA PROBABILITÀ DI RECIDIVA MELANOMA: TRATTAMENTO
  • 30.  BIOPSIA E TRATTAMENTO DEL TUMORE PRIMITIVO  LINFONODO SENTINELLA, LINFOADENECTOMIA  CHIRURGIA DELLE METASTASI A DISTANZA  TRATTAMENTI LOCOREGIONALI CHIRURGIA ONCOLOGICACHIRURGIA ONCOLOGICA MELANOMA: TRATTAMENTO
  • 31.  DIAGNOSI  VALUTAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO DEL TUMORE  STADIAZIONE ANATOMIA PATOLOGICAANATOMIA PATOLOGICA MELANOMA: TRATTAMENTO
  • 32. SOPRAVVIVENZA PER STADIOSOPRAVVIVENZA PER STADIO Stadio AJCC 5 anni 10 anni I (tumore localizzato) 97% 95% II (tumore localizzato) 76% 64% III (metastasi in transito e linfonodali) 41% 29% IV (metastasi a distanza) 2% / V MELANOMA: TRATTAMENTO
  • 33. MELANOMA CUTANEOMELANOMA CUTANEO Vogliamoci Bene!Vogliamoci Bene! GRAZIE dell’attenzione per morire c’è sempre tempo

Editor's Notes

  1. Il melanoma colpisce prevalentemente le classi dell' età matura (picco di incidenza tra 60 - 70 anni), tuttavia è importante cominciare la prevenzione fin dall' età giovanile, in quanto è stato accertata la correlazione tra esposizioni brevi ed intense al sole (con scottature solari) nella età infantile - giovanile e l’insorgenza di melanoma, che nella maggioranza dei casi insorge in età matura. E’ stato calcolato che l' 80% dell' intera dose di radiazioni solari cui è esposta la cute nell’arco della vita viene acquisito durante i primi 20 anni. Da ciò l' importanza di spiegare soprattutto ai giovani le norme per avere un corretto rapporto con il sole.
  2. Come detto in precedenza, è importante instaurare fin dalla giovane età un corretto rapporto con il sole, non solo per evitare le scottature, ma anche per ridurre la dose globale di radiazioni.
  3. La prevenzione del Melanoma può avvenire in due modi: attraverso la prevenzione primaria, cioè l’insieme dei consigli da dare alla popolazione per diminuire il pericolo dell’esposizione alle radiazioni solari e quella secondaria, vale a dire insegnare alle persone a conoscere la propria pelle, memorizzarne le caratteristiche e distinguere eventuali nevi a rischio di essere o di diventare un melanoma.
  4. Tornando ai consigli da dare alla popolazione ai fini della prevenzione primaria, è importante: 1) che fin dall' infanzia si eviti l' esposizione diretta al sole dalle 11 alle 16, 2) che si usino creme con fattore di protezione in rapporto alle caratteristiche della propria cute ( fototipo cutaneo), 3) indossare vestiario adeguato quando l' esposizione al sole è particolarmente intensa (gite in barca o alta montagna), 4) moderare l' uso delle lampade uv.a limitandone l' utilizzazione ai soggetti con pelle chiara, allo scopo di indurre in questi una graduale abbronzatura (protezione) prima di intense esposizioni al sole.
  5. La prevenzione del Melanoma può avvenire in due modi: attraverso la prevenzione primaria, cioè l’insieme dei consigli da dare alla popolazione per diminuire il pericolo dell’esposizione alle radiazioni solari e quella secondaria, vale a dire insegnare alle persone a conoscere la propria pelle, memorizzarne le caratteristiche e distinguere eventuali nevi a rischio di essere o di diventare un melanoma.
  6. Fortunatamente, il melanoma in Italia, non è molto frequente (circo un decimo dell'incidenza del ca. mammario) quindi non sono giustificati ai fini della diagnosi precoce campagne di screening che coprano intere fasce della popolazione, come ad esempio per il cancro dell'utero. In termini di costi/benefici, sembra più utile eseguire delle campagne di educazione sanitaria, in grado illustrare alcuni principi di prevenzione secondaria, ai fini della diagnosi precoce del tumore. E' importante conoscere: 1) i principali fattori di rischio per il melanoma (cute chiara, parenti di primo grado con il melanoma), 2) le caratteristiche delle lesioni (nevi cutanei) a rischio di essere o diventare un melanoma, 3) come fare periodicamente (ogni tre-sei mesi ) l'autoesame della propria cute, 4) a chi rivolgersi nel caso di nevi con caratteristiche dubbie.
  7. Fortunatamente, il melanoma in Italia, non è molto frequente (circo un decimo dell'incidenza del ca. mammario) quindi non sono giustificati ai fini della diagnosi precoce campagne di screening che coprano intere fasce della popolazione, come ad esempio per il cancro dell'utero. In termini di costi/benefici, sembra più utile eseguire delle campagne di educazione sanitaria, in grado illustrare alcuni principi di prevenzione secondaria, ai fini della diagnosi precoce del tumore. E' importante conoscere: 1) i principali fattori di rischio per il melanoma (cute chiara, parenti di primo grado con il melanoma), 2) le caratteristiche delle lesioni (nevi cutanei) a rischio di essere o diventare un melanoma, 3) come fare periodicamente (ogni tre-sei mesi ) l'autoesame della propria cute, 4) a chi rivolgersi nel caso di nevi con caratteristiche dubbie.
  8. Il principale fattore di rischio per il Melanoma è rappresentato dalla cute chiara (fototipo I-II). In questa diapositiva sono riportati i fototipi cutanei maggiormente rappresentati nella nostra area geografica; pertanto è facile per ciascuno individuare il proprio e di conseguenza adottare le precauzioni più adeguate nel rapporto col sole. Il fattore protettivo delle creme e l'uso di eventuali indumenti protettivi andrà rapportato al rischio che aumente da sn verso dx. Inoltre, il soggetto che dovesse riscontrare un nevo atipico (V. diapositive successive) sulla propria cute deve sapere che il rischio che questo sia o diventi un melanoma è maggiore quanto è più chiara la pelle. r
  9. Come detto in precedenza, è importante instaurare fin dalla giovane età un corretto rapporto con il sole, non solo per evitare le scottature, ma anche per ridurre la dose globale di radiazioni.
  10. Fortunatamente, il melanoma in Italia, non è molto frequente (circo un decimo dell'incidenza del ca. mammario) quindi non sono giustificati ai fini della diagnosi precoce campagne di screening che coprano intere fasce della popolazione, come ad esempio per il cancro dell'utero. In termini di costi/benefici, sembra più utile eseguire delle campagne di educazione sanitaria, in grado illustrare alcuni principi di prevenzione secondaria, ai fini della diagnosi precoce del tumore. E' importante conoscere: 1) i principali fattori di rischio per il melanoma (cute chiara, parenti di primo grado con il melanoma), 2) le caratteristiche delle lesioni (nevi cutanei) a rischio di essere o diventare un melanoma, 3) come fare periodicamente (ogni tre-sei mesi ) l'autoesame della propria cute, 4) a chi rivolgersi nel caso di nevi con caratteristiche dubbie.
  11. L’autoesame della cute va eseguito periodicamente (ogni 6 mesi) in una stanza ben illuminata con l’aiuto di uno specchio o di un familiare. Deve essere esaminata la cute di tutti i distretti corporei, includendo le zone di più disagevole accesso (pliche interdigitali, pianta dei piedi, area retroauricolare e meato acustico, genitali, plica interglutea).
  12. Fortunatamente, il melanoma in Italia, non è molto frequente (circo un decimo dell'incidenza del ca. mammario) quindi non sono giustificati ai fini della diagnosi precoce campagne di screening che coprano intere fasce della popolazione, come ad esempio per il cancro dell'utero. In termini di costi/benefici, sembra più utile eseguire delle campagne di educazione sanitaria, in grado illustrare alcuni principi di prevenzione secondaria, ai fini della diagnosi precoce del tumore. E' importante conoscere: 1) i principali fattori di rischio per il melanoma (cute chiara, parenti di primo grado con il melanoma), 2) le caratteristiche delle lesioni (nevi cutanei) a rischio di essere o diventare un melanoma, 3) come fare periodicamente (ogni tre-sei mesi ) l'autoesame della propria cute, 4) a chi rivolgersi nel caso di nevi con caratteristiche dubbie.
  13. E’ stata messa a punto una regola schematica che può essere utile anche ai soggetti interessati durante l’autoesame della cute per identificare eventuali caratteristiche di rischio dei nevi cutanei. Tale regola è stata definita “ABCDE”.
  14. Le lesioni a rischio hanno per lo più forma asimmetrica, bordi irregolari e colore disomogeneo.
  15. Normalmente i nevi a rischio hanno un diametro maggiore di 5mm e nel caso di Melanoma l’evoluzione è piuttosto rapida: il raddoppiamento delle dimensioni avviene in tre-sei mesi.
  16. Fortunatamente, il melanoma in Italia, non è molto frequente (circo un decimo dell'incidenza del ca. mammario) quindi non sono giustificati ai fini della diagnosi precoce campagne di screening che coprano intere fasce della popolazione, come ad esempio per il cancro dell'utero. In termini di costi/benefici, sembra più utile eseguire delle campagne di educazione sanitaria, in grado illustrare alcuni principi di prevenzione secondaria, ai fini della diagnosi precoce del tumore. E' importante conoscere: 1) i principali fattori di rischio per il melanoma (cute chiara, parenti di primo grado con il melanoma), 2) le caratteristiche delle lesioni (nevi cutanei) a rischio di essere o diventare un melanoma, 3) come fare periodicamente (ogni tre-sei mesi ) l'autoesame della propria cute, 4) a chi rivolgersi nel caso di nevi con caratteristiche dubbie.
  17. Nel caso in cui il soggetto interessato nel corso dell’autoesame cutaneo riscontri una lesione sospetta, soprattutto se questa si associa ad altri fattori di rischio, quali cute molto chiara, presenza di molti nevi, familiarità di primo grado per Melanoma, è opportuno che richieda una valutazione del proprio medico curante. Nel caso questi confermi il sospetto diagnostico è utile la consulenza di un dermatologo esperto o la visita presso un ambulatorio dedicato alle lesioni pigmentate della cute, come quelli ubicati presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Padova, la Lega Tumori (sezione di Padova) o il Centro di Riferimento per il melanoma cutaneo della Regione Veneto presso l’Ospedale Busonera di Padova.