Effetti fisiopatologici e costi sociali del tabagismo_rev
Modulo 1 prevenzione base azione contesti
1. PROMOZIONE DELLA SALUTE E COMPETENZE NELLA GESTIONE
DEL RISCHIO
Prevenzione di base e azioni per
contesti
Fabrizio Faggiano
Università del Piemonte Orientale
1
2. Il paradigma della prevenzione
Esposizione
programma al fattore di malattia
rischio
efficacia eziologia
Impatto sulla salute
3
3. Il paradigma della prevenzione
? fumo, dieta,
esercizio
programma malattia
fisico, alcol
efficacia eziologia
Impatto sulla salute
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4. Il paradigma della prevenzione
dell’uso di sostanze
fumo, dieta,
programma SCATOLA esercizio malattia
NERA fisico, alcol
efficacia eziologia
Impatto sulla salute
5
5. Tutto è complicato e nulla è semplice
nella sanità
•
Questo rende le cose molto complicate, anche per la
SENSIBILITÀ dei sistemi (in particolare psicologici) su
cui si dovrebbe agire.
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6. Il paradigma della prevenzione
mediatori: fumo, dieta,
programma conoscenze, esercizio malattia
intenzioni fisico, alcol
effect on mediators effect on use
efficacia eziologia
Impatto sulla salute
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7. Framework logico (CCM 2011)
limiti di influenza influenza film e altri
prezzi pubblicità modelli (scuola, sanità)
vendita dei pari famiglia media
disponibilità pressione sociale
FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE
dipendenza
non uso sperimentazione problemi di salute
patologica
INTERVENTI DI CONTRASTO
limiti alla interventi interventi
cessazione
disponibilità educativi normativi
a umento divieti di policies norme di
scolastici famigliari scolastici famigliari
prezzi vendita scolasti che protezione
8. Framework logico (CCM 2011)
limiti di influenza influenza film e altri
prezzi pubblicità modelli (scuola, sanità)
vendita dei pari famiglia media
disponibilità pressione sociale
FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE
dipendenza
non uso sperimentazione problemi di salute
patologica
INTERVENTI DI CONTRASTO
La prevenzione del
limiti alla interventi interventi
cessazione
disponibilità primo uso è
educativi normativi
prioritaria
a umento divieti di policies norme di
scolastici famigliari scolastici famigliari
prezzi vendita scolasti che protezione
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9. Framework logico (CCM 2011)
limiti di influenza influenza film e altri
prezzi pubblicità modelli (scuola, sanità)
vendita dei pari famiglia media
disponibilità pressione sociale
FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE
dipendenza
non uso sperimentazione problemi di salute
patologica
INTERVENTI DI CONTRASTO
limiti alla interventi interventi
cessazione
disponibilità educativi normativi
a umento divieti di policies norme di
scolastici famigliari scolastici famigliari
prezzi vendita scolasti che protezione
11. Cosa fare?
• Interventi di controllo del tabagismo
promozione
cessazione
interventi di
cessazione
12. Cosa fare?
• Interventi di controllo del tabagismo
PREVENZIONE
promozione disincentivazione
cessazione iniziazione
interventi di interventi di
cessazione prevenzione
13. Cosa fare?
• Interventi di controllo del tabagismo
PREVENZIONE
promozione INTERVENTI disincentivazione
cessazione AMBIENTALI iniziazione
interventi di interventi di
cessazione prevenzione
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14. Interventi efficaci di prevenzione del
tabagismo
1. Interventi “ambientali” o “di popolazione”
2. Interventi scolastici
3. Interventi famigliari
4. Interventi comunitari
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15. Interventi ambientali: prezzo
• Nel 2008 l’accisa in Italia era il 54% del prezzo finale e le tasse
il 75%
• Alcuni studi di correlazione geografica e temporale indicano
che
– un aumento del 10% del prezzo determina una riduzione del 5-7% dei
consumi ed una riduzione della prevalenza (Gallus, TobCont 2006)
– sono maggiormente sensibili i giovani e le categorie sociali
svantaggiate
• ma non sono nel ridurre l’iniziazione (De Cicca 2008)
• … le prime sigarette non sono a carico del giovane, che
comincia ad acquistarle solo ad abitudine istaurata …(Emery
2000)
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16. Interventi ambientali: limiti di
disponibilità o di uso
Divieto di vendita ai minori
• non è efficace se non accompagnato da controlli intensi e da
una alta “densità” di negozi complianti
Divieti di fumo in luoghi pubblici
• Molto efficaci nel ridurre il rischio di infarto a livello di
popolazione (Barone-Adesi 2007)
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17. Etichettatura
• etichettatura, rinforzata da spot televisivi,
aumenta l’intenzione di smettere nei ragazzi
che fumano e riduce l’interesse ad iniziare di
chi non fuma (White 2008).
• Le immagini (previste anche in Italia)
dissuadono di più delle sole scritte (Vardavas
2009)
• sono da implementare
– il divieto di pubblicità e di esposizione di prodotti da fumo
– i pacchetti anonimi (no-brand)
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18. Campagne di mass-media
Alcuni Interrupted Time Series suggeriscono
che le campagne di prevenzione primaria:
– sono efficaci nel ridurre la prevalenza quando associate ad
altri programmi (-2.4% a -11%)
– mostrano effetto maggiore se prolungate nel tempo
– contribuiscono a tenere alta l’attenzione sul problema
– devono mirare a ridurre la prevalenza percepita
– (ma raramente distinguono incidenza da prevalenza)
Faggiano, Enc PH, 200819
Davis, J Adol Health, 2007
19. Interventi scolastici
• La scuola è il setting ideale per gli interventi di
prevenzione dell’uso di sostanze
– Coinvolge virtualmente tutta la popolazione bersaglio,
nell’età in cui è maggiore il rischio di iniziazione
– Ha una mission educativa
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20. Modelli di intervento
•
Programmi di studio informativi
–
…presuppongono che soltanto l'informazione condurrà a cambiamenti nel
comportamento.
•
Programmi di studio sulla competenza sociale (Educazione affettiva)
–
(Teoria dell'apprendimento sociale di Bandura). I ragazzi imparano a usare le
droghe attraverso il modeling, imitando, influenzati dalle proprie conoscenze a
favore delle droghe, dai propri atteggiamenti e capacità. …capacità personali e
sociali, come la definizione di obiettivi, la soluzione dei problemi e la capacità
decisionale per resistere agli influssi interpersonali, accrescere l'autostima,
affrontare lo stress, aumentare l'assertività e per interagire con altre persone di
entrambi i sessi.
•
Approcci dell'influsso sociale
–
(La teoria di McGuire sulla comunicazione persuasiva, la teoria di Evans
sull'inoculazione psicologica) utilizzano l’educazione normativa, le capacità di
resistenza (inclusi il riconoscere situazioni ad alto rischio, accrescere la
consapevolezza dell'influsso dei media, dei coetanei e della famiglia,
•
Metodi combinati (competenza sociale e influsso sociale)
•
Programmi multi-modali
22. Studio ASSIST
• CRCT 10000 studenti inglesi 12-13 anni
• Programma di formazione di pari (4-5 per
classe)
Campbell, Lancet, 2008 23
23. Policy scolastiche
• Una survey in UK ha mostrato che nelle scuole
dotate di policy scritte
– che ad esempio vietano il fumo di studenti, docenti e altri
adulti in ogni spazio scolastico compreso l’esterno
• La prevalenza di fumatori era 9.5% (6.1%-
12.9%) confrontata con quella delle scuole
senza policy in cui era 30.1% (23.6%-36.6%)
• No RCT (fin’ora)
Moore, 2001
24
24. Case libere dal fumo
Health Smoke Free Homes Award
(Premio Sanitario per case libere dal fumo)
―Oro (del tutto libere dal fumo)
―Argento (non si fuma davanti ai bambini, il fumo è limitato a
una stanza ben ventilata)
―Bronzo (non si fuma davanti ai bambini o ad altri non
fumatori)
(Ritchie, BMC PH, 2009)
• Smoke-free-home aumenta di 5 volte la probabilità di
smettere di fumare (Messer, AJPM, 2008)
• No RCT
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25. Sintesi
Interventi Tabacco Alcool Droghe
Campagne di mass media + + -
Prezzi + +
Disponibilità +/- ? -
Scolastici informativi - - -
Scolastici Social Influence +/- + +
Famigliari + + +
Comunitari + ? -
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26. Priorità per la prevenzione del
tabagismo
1. Gli interventi di prevenzione primaria sono
una tecnologia sanitaria complessa che deve
essere manipolata con cura:
– DEVONO essere disseminati solo interventi dotati di
prove scientifiche di efficacia
– DEVONO essere scoraggiati gli interventi senza prove di
efficacia
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27. Priorità per la prevenzione del
tabagismo
2. interventi spot hanno bassa probabilità di
essere efficaci
– sono necessarie strategie complesse
– che includano componenti ambientali
– ad esempio interventi scolastici con
• policy scolastiche (Smoke-free schools)
• policy familiari (Smoke-free homes)
– ma attenzione alla sostenibilità
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28. Priorità per la prevenzione del
tabagismo
3. è necessario rinforzare gli interventi di policy
(Health in All Policies)
– la leva dell’accise utilizzata a fini preventivi (e inserita in
strategie più ampie)
– le campagne di mass media associate a strategie locali e
nazionali
– la regolamentazione delle scene di fumo nei film e negli altri
media
Raccomandazione principale delle
Linee guida per la prevenzione dell’iniziazione al tabagismo –
CCM-SNLG
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