SlideShare a Scribd company logo
1 of 16
Il ruolo del MMG nella diagnosi precoce dei
problemi alcol correlati e nel lavoro di rete
per il sostegno dei processi di
cambiamento degli stili di vita

1
OBIETTIVI DI PREVENZIONE

Modificare gli stili di vita che portano a
guadagnare salute riducendo il rischio
individuale e migliorando la salute di una
comunità
E’ necessario costruire una cultura condivisa
in cui la salute è interesse della comunità e
non solo della sanita’
2
IL PROBLEMA DI SALUTE DA AFFRONTARE
IL CONSUMO DI ALCOL: l’esempio della Regione EmiliaRomagna
 In ER circa 2 milioni di persone tra 18-69 anni consumano alcol
solo occasionalmente
 Consumatori di alcol a rischio

23,1%

687 mila

 Forti consumatori di alcol

12,5%

372 mila

 Consumatori di alcol fuori pasto

8,8%

anche

261 mila

 Consumatori binge

9,0%

267 mila
Passi 2008-2011

3
IL DANNO DA ALCOL
E’ UN PROBLEMA ….
 GRAVE
 RILEVANTE:

- per l’alto numero delle persone coinvolte
- per i costi sociali e sanitari

 AGGREDIBILE:

- con azioni di prevenzione, assistenza e cura

 RISOLVIBILE:

- se non si inizia a bere
- se si smette l’assunzione di bevande alcoliche

4
ALCOL E MEDICINA GENERALE
 Su 1000 assistiti di un MMG, oltre il 10% ha difficoltà con
l’alcol
 Solo 1 su 10 è conosciuto dal MMG

( Manuale:

Medicina Generale a cura di M.Tombesi e V.Caimi. UTET 2002)

 In ER ci si è informati sul consumo di alcol solo nel 16% della
popolazione tra 18-69 anni e solo il 3% ha ricevuto il consiglio
sanitario di bere meno
( Passi 2008-2011)
 Difficoltà di diagnosi
5
FUNZIONI DEL MMG

CARATTERISTICHE
 Vive nella stessa comunità del
paziente
 Incontra tutti i membri della
famiglia
 Incontra più volte nel tem-po il
suo assistito
 Lo segue in tutti gli eventi della
sua salute
 Immediatezza nei rapporti con
gli utenti

DIFFICOLTA’
 Poco tempo disponibile
 Burocrazia
 Influenza dello stile di vita del
medico
 Mancanza di una formazione
universitaria mirata
 Cultura dominante del bere con
“bassa soglia di allarme sociale”
6
OBIETTIVI GENERALI DEGLI
INTERVENTI

- Sensibilizzare gli operatori, sanitari e sociali, sulle problematiche alcol correlate
- Modificare gli atteggiamenti e le abitudini verso l’alcol nella
popolazione attraverso modelli di intervento basati sulla
intersettorialita’ e integrazione tra competenze sanitarie e sociali
- Prevenire le malattie cronico – degenerative dovute all’alcol riducendo
morbosita’ e mortalita’

•

OBIETTIVI SPECIFICI

- Diminuire il numero dei consumatori di alcol a rischio
- Ridurre il numero dei ragazzi che iniziano a bere bevande alcoliche
- Possibilità di utilizzare strumenti per l’ identificazione dei
pazienti a rischio o con problematiche alcol correlate

7
DALLA EFFICACIA TEORICA A QUELLA
PRATICA
Dimensione della
qualità

Contenuto

Riduzione del rischio
cardiovascolare

Qualità tecnica

Cosa : uso della carta del rcv,
del test di Fagerstrom

Calcolo del RCV o della
dipendenza da nicotina

Qualità organizzativa

Con che cosa: modalità di
identificazione degli assistiti a
rischio potenziale

Assistiti a rischio potenziale
cui viene applicato il
calcolo del RCV o il test di
Fagerstrom

Qualità relazionale

Come : rapporto interpersonale
medico paziente

Efficacia del counselling e
della promozione sanitaria
individuale

Qualità ambientale

Dove : luogo fisico e
psicologico per la realizzazione
delle misure necessarie

Disponibilità e accoglienza
delle strutture di appoggio
e riferimento

Qualità economica

Quanto : costo e spreco

Ticket e pagamenti

Qualità d’immagine

Da chi : appartenenza e
identificazione

Prestigio, fama servizio
pubblico
8

8
ALCOL E MEDICINA GENERALE
PREVENZIONE : A CHI MI RIVOLGO ?
1.

Verso le persone ad alto rischio

Riguarda solo una
piccola parte di popolazione, è basato soprattutto sul trattamento
farmacologico, non eradica la malattia e i risultati sono a breve termine
2.

Verso la popolazione

E’
rivolto a tutti, adolescenti, adulti e anziani, riguarda soprattutto gli stili di
vita, paga a lungo termine ed eradica la malattia
In Medicina Generale e nelle Cure Primarie le due modalità coesistono
9
SETTING DELLA MEDICINA GENERALE

- Utilizzo di strumenti informatici
- Visita per appuntamento
- Ambulatorio per patologia
- Presenza di collaboratore di studio
- Presenza di infermiera

10
PROGETTI e programmi di
COUNSELLING di COMUNITA’

VALUTARE COME CAMBIANO LE ABITUDINI, GLI
ATTEGGIAMENTI
E I COMPORTAMENTI IN UNA COMUNITA’ I CUI OPERATORI
SANITARI, LE SCUOLE , LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI DI
CATEGORIA SONO IMPEGNATI CON INTERVENTI SPECIFICI SUL
TEMA “ALCOL”

11
OBIETTIVI DEL PROGETTO DI COMUNITA'
- CAMBIARE PERCEZIONE E ATTEGGIAMENTO DELLA POPOLAZIONE VERSO L'ALCOL
- SVILUPPARE UNA RETE DI ORGANIZZAZIONI / ASSOCIAZIONI /
PROFESSIONISTI OPERANTI IN MODO SINERGICO
- FAVORIRE L’ACCESSO ALLA ASSISTENZA SANITARIA E DI
VUOLE SMETTERE

AUTOAIUTO PER CHI

- MISURARE I CAMBIAMENTI OTTENUTI IN TEMPI MEDIO-LUNGHI
- SVILUPPARE INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO E TRA SOCIALE E
SANITARIO PER ASSICURARE UN ADEGUATO PERCORSO DI PREVENZIONE, ASSISTENZA
E CURA

12
MODELLO ORGANIZZATIVO
RETE
METTERE IN COLLEGAMENTO I VARI ATTORI CON I LORO “
SAPERI”
PER CREARE DELLE ALLEANZE
CHE CONSENTANO DI
PROGETTARE E DECIDERE INSIEME UTILIZZANDO
STRUMENTI E LINGUAGGI CONDIVISI
SVILUPPARE INTERESSI COMUNI
13
VANTAGGIO COMPLESSIVO

DIMOSTRABILE E MISURABILE

Soddisfazione del cliente
Efficacia dei risultati
Minore burocrazia

14
DIFFICOLTA’
- NON TUTTI GLI OPERATORI/ATTORI ADERISCONO A QUESTE
ESPERIENZE
- CI SONO ANCORA OSTACOLI NELLA COMUNICAZIONE ALLE PERSONE E ALLE FAMIGLIE
- NON SEMPRE I LINGUAGGI USATI DAI PROFESSIONISTI SONO
CONDIVISI, CONCORDATI E COERENTI ( Messaggi semplici, uguali e ripetuti
verbali,cartacei ecc.)
- DIFFICOLTA’ DI DIALOGO E COLLABORAZIONE TRA I VARI OPERATORI
- MANUTENZIONE DEL PROGETTO: periodici confronti tra i vari operatori per
revisioni,correzioni, implementazioni

15
PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO DI
SALUTE E’ NECESSARIO SVILUPPARE UNA
CULTURA IN GRADO DI SOSTENERE E FAR
CONDIVIDERE VALORI COMUNI COME FIDUCIA,
IMPEGNO, COOPERAZIONE,
COPROGETTAZIONE…

16

More Related Content

Similar to Alcol e mmg

Quintaliani lezione: la Insufficienza renale
Quintaliani lezione: la Insufficienza renaleQuintaliani lezione: la Insufficienza renale
Quintaliani lezione: la Insufficienza renaleGiuseppe Quintaliani
 
Pdtar demenze asl rm3 2019 s.lucia
Pdtar demenze asl rm3 2019 s.luciaPdtar demenze asl rm3 2019 s.lucia
Pdtar demenze asl rm3 2019 s.luciaGiovanni Mancini
 
R. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza età
R. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza etàR. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza età
R. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza etàRaimondo Villano
 
Fare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglioFare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglioAlberto Ferrando
 
Slide casa della salute counselor
Slide casa della salute counselorSlide casa della salute counselor
Slide casa della salute counselorFranca Mazzanti
 
Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013
Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013
Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013Angela Greco
 
Il manifesto di berlino Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati Onlus
Il manifesto di berlino   Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati OnlusIl manifesto di berlino   Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati Onlus
Il manifesto di berlino Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati OnlusAndrea Fallarini
 
Premio pa sostenibile conad
Premio pa sostenibile conadPremio pa sostenibile conad
Premio pa sostenibile conadtizianadg
 
PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...
PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...
PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...PMexpo
 
Quintaliani comunicazione napoli_2017
Quintaliani comunicazione napoli_2017Quintaliani comunicazione napoli_2017
Quintaliani comunicazione napoli_2017Giuseppe Quintaliani
 
Fare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglioFare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglioAlberto Ferrando
 
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola PisantiCampagnaBCD
 
"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE
"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE
"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALEFabiola Gnocchi
 

Similar to Alcol e mmg (20)

Modulo 3a il medico_di_famiglia
Modulo 3a il medico_di_famigliaModulo 3a il medico_di_famiglia
Modulo 3a il medico_di_famiglia
 
Quintaliani lezione: la Insufficienza renale
Quintaliani lezione: la Insufficienza renaleQuintaliani lezione: la Insufficienza renale
Quintaliani lezione: la Insufficienza renale
 
Position paper: Alimentazione e salute (IT)
Position paper: Alimentazione e salute (IT)Position paper: Alimentazione e salute (IT)
Position paper: Alimentazione e salute (IT)
 
Pdtar demenze asl rm3 2019 s.lucia
Pdtar demenze asl rm3 2019 s.luciaPdtar demenze asl rm3 2019 s.lucia
Pdtar demenze asl rm3 2019 s.lucia
 
R. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza età
R. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza etàR. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza età
R. Villano - Colphon libro Manuale sanitario per la terza età
 
Angelini EHLE - smoking
Angelini EHLE - smokingAngelini EHLE - smoking
Angelini EHLE - smoking
 
Fare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglioFare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglio
 
Slide casa della salute counselor
Slide casa della salute counselorSlide casa della salute counselor
Slide casa della salute counselor
 
Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013
Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013
Vernero Domenighetti | Fare di più non significa fare meglio | 2013
 
Il manifesto di berlino Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati Onlus
Il manifesto di berlino   Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati OnlusIl manifesto di berlino   Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati Onlus
Il manifesto di berlino Andrea Fallarini, Coop.P.G. Frassati Onlus
 
Premio pa sostenibile conad
Premio pa sostenibile conadPremio pa sostenibile conad
Premio pa sostenibile conad
 
untitled
untitleduntitled
untitled
 
untitled
untitleduntitled
untitled
 
untitled
untitleduntitled
untitled
 
untitled
untitleduntitled
untitled
 
PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...
PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...
PMexpo 2021 | Giorgio Banchieri "Per una Sanità Pubblica in Italia… anche dop...
 
Quintaliani comunicazione napoli_2017
Quintaliani comunicazione napoli_2017Quintaliani comunicazione napoli_2017
Quintaliani comunicazione napoli_2017
 
Fare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglioFare di più non significa fare meglio
Fare di più non significa fare meglio
 
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
20-06-2012 - Simposio BCD - Intervento Paola Pisanti
 
"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE
"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE
"MERIDIANO SANITA' DIABETE 2020" - RAPPORTO FINALE
 

More from Luoghi di Prevenzione

2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptxLuoghi di Prevenzione
 
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptxLuoghi di Prevenzione
 
"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione
"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione
"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di PrevenzioneLuoghi di Prevenzione
 
determinati - Come lavorare con i determinati
determinati - Come lavorare con i determinatideterminati - Come lavorare con i determinati
determinati - Come lavorare con i determinatiLuoghi di Prevenzione
 
strategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smettere
strategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smetterestrategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smettere
strategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smettereLuoghi di Prevenzione
 
contemplativi - Come lavorare con i contemplativi
contemplativi - Come lavorare con i contemplativicontemplativi - Come lavorare con i contemplativi
contemplativi - Come lavorare con i contemplativiLuoghi di Prevenzione
 
comunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smettere
comunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smetterecomunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smettere
comunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smettereLuoghi di Prevenzione
 
precontemplativi - La cominicazione del rischio
precontemplativi - La cominicazione del rischioprecontemplativi - La cominicazione del rischio
precontemplativi - La cominicazione del rischioLuoghi di Prevenzione
 
diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giusto
diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giustodiagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giusto
diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giustoLuoghi di Prevenzione
 
5 caratteristiche dell approccio motivazionale
5 caratteristiche dell approccio motivazionale5 caratteristiche dell approccio motivazionale
5 caratteristiche dell approccio motivazionaleLuoghi di Prevenzione
 
6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi
6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi
6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativiLuoghi di Prevenzione
 
Competenze trasversali nella gestione del rischio
Competenze trasversali nella gestione del rischioCompetenze trasversali nella gestione del rischio
Competenze trasversali nella gestione del rischioLuoghi di Prevenzione
 

More from Luoghi di Prevenzione (20)

2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro_010323.pptx
 
Trappole della comunicazione
Trappole della comunicazioneTrappole della comunicazione
Trappole della comunicazione
 
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx
2. La promozione della salute nei luoghi di lavoro.pptx
 
uso di alcol e consumi a rischio
uso di alcol e consumi a rischiouso di alcol e consumi a rischio
uso di alcol e consumi a rischio
 
"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione
"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione
"Scuole che Promuovono Salute" - Paesaggi di Prevenzione
 
Processi del Cambiamento
Processi del CambiamentoProcessi del Cambiamento
Processi del Cambiamento
 
determinati - Come lavorare con i determinati
determinati - Come lavorare con i determinatideterminati - Come lavorare con i determinati
determinati - Come lavorare con i determinati
 
strategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smettere
strategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smetterestrategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smettere
strategie fronteggiamento - Come motivare i fumatori a smettere
 
contemplativi - Come lavorare con i contemplativi
contemplativi - Come lavorare con i contemplativicontemplativi - Come lavorare con i contemplativi
contemplativi - Come lavorare con i contemplativi
 
comunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smettere
comunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smetterecomunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smettere
comunicazione rischio precontemplativi - Come motivare i fumatori a smettere
 
precontemplativi - La cominicazione del rischio
precontemplativi - La cominicazione del rischioprecontemplativi - La cominicazione del rischio
precontemplativi - La cominicazione del rischio
 
diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giusto
diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giustodiagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giusto
diagnosi motivazionale - Fare la cosa giusta al momento giusto
 
5 caratteristiche dell approccio motivazionale
5 caratteristiche dell approccio motivazionale5 caratteristiche dell approccio motivazionale
5 caratteristiche dell approccio motivazionale
 
6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi
6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi
6 il lingiaggio del cambiamento 1.stili comunicativi
 
2017 05 18 raineri-marcora piacenza
2017 05 18 raineri-marcora piacenza2017 05 18 raineri-marcora piacenza
2017 05 18 raineri-marcora piacenza
 
Vulnerabilita'
Vulnerabilita'Vulnerabilita'
Vulnerabilita'
 
Resilienza
ResilienzaResilienza
Resilienza
 
Competenze trasversali nella gestione del rischio
Competenze trasversali nella gestione del rischioCompetenze trasversali nella gestione del rischio
Competenze trasversali nella gestione del rischio
 
Consapevolezza e salute
Consapevolezza e salute Consapevolezza e salute
Consapevolezza e salute
 
Identità personale
Identità personaleIdentità personale
Identità personale
 

Alcol e mmg

  • 1. Il ruolo del MMG nella diagnosi precoce dei problemi alcol correlati e nel lavoro di rete per il sostegno dei processi di cambiamento degli stili di vita 1
  • 2. OBIETTIVI DI PREVENZIONE Modificare gli stili di vita che portano a guadagnare salute riducendo il rischio individuale e migliorando la salute di una comunità E’ necessario costruire una cultura condivisa in cui la salute è interesse della comunità e non solo della sanita’ 2
  • 3. IL PROBLEMA DI SALUTE DA AFFRONTARE IL CONSUMO DI ALCOL: l’esempio della Regione EmiliaRomagna  In ER circa 2 milioni di persone tra 18-69 anni consumano alcol solo occasionalmente  Consumatori di alcol a rischio 23,1% 687 mila  Forti consumatori di alcol 12,5% 372 mila  Consumatori di alcol fuori pasto 8,8% anche 261 mila  Consumatori binge 9,0% 267 mila Passi 2008-2011 3
  • 4. IL DANNO DA ALCOL E’ UN PROBLEMA ….  GRAVE  RILEVANTE: - per l’alto numero delle persone coinvolte - per i costi sociali e sanitari  AGGREDIBILE: - con azioni di prevenzione, assistenza e cura  RISOLVIBILE: - se non si inizia a bere - se si smette l’assunzione di bevande alcoliche 4
  • 5. ALCOL E MEDICINA GENERALE  Su 1000 assistiti di un MMG, oltre il 10% ha difficoltà con l’alcol  Solo 1 su 10 è conosciuto dal MMG ( Manuale: Medicina Generale a cura di M.Tombesi e V.Caimi. UTET 2002)  In ER ci si è informati sul consumo di alcol solo nel 16% della popolazione tra 18-69 anni e solo il 3% ha ricevuto il consiglio sanitario di bere meno ( Passi 2008-2011)  Difficoltà di diagnosi 5
  • 6. FUNZIONI DEL MMG CARATTERISTICHE  Vive nella stessa comunità del paziente  Incontra tutti i membri della famiglia  Incontra più volte nel tem-po il suo assistito  Lo segue in tutti gli eventi della sua salute  Immediatezza nei rapporti con gli utenti DIFFICOLTA’  Poco tempo disponibile  Burocrazia  Influenza dello stile di vita del medico  Mancanza di una formazione universitaria mirata  Cultura dominante del bere con “bassa soglia di allarme sociale” 6
  • 7. OBIETTIVI GENERALI DEGLI INTERVENTI - Sensibilizzare gli operatori, sanitari e sociali, sulle problematiche alcol correlate - Modificare gli atteggiamenti e le abitudini verso l’alcol nella popolazione attraverso modelli di intervento basati sulla intersettorialita’ e integrazione tra competenze sanitarie e sociali - Prevenire le malattie cronico – degenerative dovute all’alcol riducendo morbosita’ e mortalita’ • OBIETTIVI SPECIFICI - Diminuire il numero dei consumatori di alcol a rischio - Ridurre il numero dei ragazzi che iniziano a bere bevande alcoliche - Possibilità di utilizzare strumenti per l’ identificazione dei pazienti a rischio o con problematiche alcol correlate 7
  • 8. DALLA EFFICACIA TEORICA A QUELLA PRATICA Dimensione della qualità Contenuto Riduzione del rischio cardiovascolare Qualità tecnica Cosa : uso della carta del rcv, del test di Fagerstrom Calcolo del RCV o della dipendenza da nicotina Qualità organizzativa Con che cosa: modalità di identificazione degli assistiti a rischio potenziale Assistiti a rischio potenziale cui viene applicato il calcolo del RCV o il test di Fagerstrom Qualità relazionale Come : rapporto interpersonale medico paziente Efficacia del counselling e della promozione sanitaria individuale Qualità ambientale Dove : luogo fisico e psicologico per la realizzazione delle misure necessarie Disponibilità e accoglienza delle strutture di appoggio e riferimento Qualità economica Quanto : costo e spreco Ticket e pagamenti Qualità d’immagine Da chi : appartenenza e identificazione Prestigio, fama servizio pubblico 8 8
  • 9. ALCOL E MEDICINA GENERALE PREVENZIONE : A CHI MI RIVOLGO ? 1. Verso le persone ad alto rischio Riguarda solo una piccola parte di popolazione, è basato soprattutto sul trattamento farmacologico, non eradica la malattia e i risultati sono a breve termine 2. Verso la popolazione E’ rivolto a tutti, adolescenti, adulti e anziani, riguarda soprattutto gli stili di vita, paga a lungo termine ed eradica la malattia In Medicina Generale e nelle Cure Primarie le due modalità coesistono 9
  • 10. SETTING DELLA MEDICINA GENERALE - Utilizzo di strumenti informatici - Visita per appuntamento - Ambulatorio per patologia - Presenza di collaboratore di studio - Presenza di infermiera 10
  • 11. PROGETTI e programmi di COUNSELLING di COMUNITA’ VALUTARE COME CAMBIANO LE ABITUDINI, GLI ATTEGGIAMENTI E I COMPORTAMENTI IN UNA COMUNITA’ I CUI OPERATORI SANITARI, LE SCUOLE , LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SONO IMPEGNATI CON INTERVENTI SPECIFICI SUL TEMA “ALCOL” 11
  • 12. OBIETTIVI DEL PROGETTO DI COMUNITA' - CAMBIARE PERCEZIONE E ATTEGGIAMENTO DELLA POPOLAZIONE VERSO L'ALCOL - SVILUPPARE UNA RETE DI ORGANIZZAZIONI / ASSOCIAZIONI / PROFESSIONISTI OPERANTI IN MODO SINERGICO - FAVORIRE L’ACCESSO ALLA ASSISTENZA SANITARIA E DI VUOLE SMETTERE AUTOAIUTO PER CHI - MISURARE I CAMBIAMENTI OTTENUTI IN TEMPI MEDIO-LUNGHI - SVILUPPARE INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO E TRA SOCIALE E SANITARIO PER ASSICURARE UN ADEGUATO PERCORSO DI PREVENZIONE, ASSISTENZA E CURA 12
  • 13. MODELLO ORGANIZZATIVO RETE METTERE IN COLLEGAMENTO I VARI ATTORI CON I LORO “ SAPERI” PER CREARE DELLE ALLEANZE CHE CONSENTANO DI PROGETTARE E DECIDERE INSIEME UTILIZZANDO STRUMENTI E LINGUAGGI CONDIVISI SVILUPPARE INTERESSI COMUNI 13
  • 14. VANTAGGIO COMPLESSIVO DIMOSTRABILE E MISURABILE Soddisfazione del cliente Efficacia dei risultati Minore burocrazia 14
  • 15. DIFFICOLTA’ - NON TUTTI GLI OPERATORI/ATTORI ADERISCONO A QUESTE ESPERIENZE - CI SONO ANCORA OSTACOLI NELLA COMUNICAZIONE ALLE PERSONE E ALLE FAMIGLIE - NON SEMPRE I LINGUAGGI USATI DAI PROFESSIONISTI SONO CONDIVISI, CONCORDATI E COERENTI ( Messaggi semplici, uguali e ripetuti verbali,cartacei ecc.) - DIFFICOLTA’ DI DIALOGO E COLLABORAZIONE TRA I VARI OPERATORI - MANUTENZIONE DEL PROGETTO: periodici confronti tra i vari operatori per revisioni,correzioni, implementazioni 15
  • 16. PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO DI SALUTE E’ NECESSARIO SVILUPPARE UNA CULTURA IN GRADO DI SOSTENERE E FAR CONDIVIDERE VALORI COMUNI COME FIDUCIA, IMPEGNO, COOPERAZIONE, COPROGETTAZIONE… 16

Editor's Notes

  1. 1-2 L’esposizione a comportamenti e stili di vita non salutari come alimentazione non corretta, tabagismo, sedentarietà, obesità, uso incongruo di bevande alcoliche determina un aumento dei fattori di rischio sia per l’individuo che per la comunità in cui vive. Sono quindi necessarie adeguate azioni di prevenzione rivolte sia alle persone ad alto rischio ma anche ai soggetti con rischio moderato e basso.
  2. 3. Questi dati dismostrano come ci sia una sottostima delle problematiche alcol correlate. In ER circa ¼ della popolazione tra 18-69 anni ha abitudini di consumo di alcolici che possono essere definite a rischio per quantita’ e modalita’ di assunzione; sotto i 25 anni un giovane su 2 è classificabile come bevitore a rischio. E’ necessario quindi diffondere maggiormente la percezione del rischio collegato al consumo dell’alcol sia nella popolazione generale ( specie nei giovani) sia negli operatori sanitari al fine di ANTICIPARE LA DIAGNOSI DI PAC.
  3. 3…E Il MMG, che sempre piu’ deve gestire patologie croniche dovute a stili di vita inadeguati, ricopre un ruolo privilegiato per realizzare quell’azioene di prevenzione che è una degli obiettivi principali principali delle Cure Primarie
  4. 12. Ma a chi devo rivolgere la mia attività di prevenzione ? Le strategie preventive per il controllo dei fattori di rischio possono realizzarsi in due modi : l’approccio verso gli individui ad alto rischio e l’approccio di popolazione. Il primo è rivolto solo ai pazienti con rischio elevato che però sono solo una piccola parte della popolazione, è basato principalmente sul trattamento farmacologico, dà risultati a breve termine ma non eradica la malattia all’interno della comunità. E’ un intervento adatto all’individuo e il successo può essere temporaneo e non radicale. Il secondo approccio riguarda tutti, è rivolto alla comunità ( Counselling di comunità). Paga a lungo termine ed eradica la malattia. Offre grandi potenzialità alla popolazione ma piccoli benefici al singolo individuo, scarsa motivazione per il medico e per il paziente. Il rapporto rischio / beneficio è poco significativo a breve termine ma importante a lungo termine. Nelle Cure Primarie le due strategie coesistono per gli interventi preventivi e di promozione della salute.