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Il ruolo degli operatori, del contesto e
 dei MMG nella cessazione dal fumo
Parte prima

Premessa generale:
perché ogni operatore sanitario dovrebbe
interessarsi alla cessazione dal fumo.
Le dimensioni del problema
  Facciamo un esempio:

• Una ULSS di medie dimensioni
  (300.000 abitanti)…
• …nella regione Veneto
  (20 % di fumatori nella fascia 14+ anni)…
• …avrà 50.000 - 60.000 fumatori.

  NESSUN SINGOLO SERVIZIO
  PUO’ AFFRONTARE DA SOLO
  UN PROBLEMA DI QUESTE DIMENSIONI
Quindi…

• …ogni operatore del sistema sanitario è
  invitato a fare la sua parte per la cessazione
  dal fumo nella popolazione
Tanti operatori…


• Gli interventi di ogni operatore sono
  differenziabili:
  – Ruolo ricoperto (MMG, specialista, infermiere…)
  – Contesto (Ambulatorio per la cessazione, Reparto
    di ricovero, Ambulatorio MMG…)
• … ma sono anche integrabili in un percorso
  razionale.
L’efficacia degli interventi
          in un sistema sanitario
• I differenti interventi
  svolti da differenti operatori sanitari
  in differenti contesti
  hanno ovviamente livelli diversi di efficacia

• Dobbiamo quindi considerare realisticamente
  quali risultati ogni operatore può attendersi.
• Analizzeremo ogni intervento come se fosse
  una “macchinetta” per la cessazione dal fumo:




    Fumatori                       Non fumatori
Una macchinetta
             per smettere di fumare
La macchinetta è una scatola nera in cui entrano alcuni soggetti fumatori ed,
in una certa percentuale, riescono a smettere. Alcuni sono non responsivi al
trattamento, altri sono inizialmente responsivi ma ricadono rapidamente.



                                 % riuscita
       Fumatori                                            Non fumatori
                                 Odds ratio




               Non responsivi             Ricaduti
La “cessazione spontanea”
La cessazione spontanea è una di queste macchinette. La persona decide
autonomamente di tentare di smettere di fumare, senza alcun aiuto. Molte
ricerche ci dicono che, su 100 fumatori, 1-2 smettono per almeno un anno.




 100 Fumatori                     1%                     1 non fumatore
                                  annuo




               Non responsivi             Ricaduti

                                   99
Considerazioni sulla
              “cessazione spontanea”
• E’ in realtà il metodo principale usato fra i fumatori
  italiani!
• Nella popolazione del nostro esempio, possiamo
  aspettarci alcune centinaia di cessazioni riuscite per
  anno, quindi di gran lunga superiori a quelle che
  avvengono in un centro specialistico per la cessazione
  dal fumo.




 “Basta la forza di volontà!”, dice questo 1 %.   E il restante 99 % ?
Si puo’ fare di più?




                                              Aumentare
                                           l’efficacia degli
                                               interventi
 Incrementare il
   numero di
  fumatori che
tenta di smettere
Se tutti gli operatori sanitari
           intervengono sul fumo…




  Incrementare il
    numero di
fumatori che tenta
    di smettere



… ci aspettiamo in primo luogo di incrementare il numero di persone
che tenteranno di smettere di fumare. A parità di efficacia questo aumenta
comunque il numero di persone che smetteranno.
Parte seconda

Un livello base di intervento:
chiedere e suggerire la cessazione.
Ogni operatore sanitario può…

    Le 5 A:                Le 5 I:

•   ASK                •   Interessarsi
•   ADVICE             •   Invitare
•   ASSESS             •   Inquadrare
•   ASSIST             •   Intervenire
•   ARRANGE            •   Interessarsi
ASK Interessarsi

• “Lei fuma?”

• Chiedere ad ogni assistito se è o meno un
  fumatore.
ADVICE Invitare

• “Le consiglio di smettere di fumare.”

• Consigliare tutti i fumatori di considerare
  l’idea di smettere di fumare
Informarsi + Invitare
 = “Minimal advice”

            Minimal
               5’
             OR: 2




Il “minimal advice” richiede poco tempo (5’)
e raddoppia la possibilità di cessazione
rispetto a quella spontanea.
ASSESS Inquadrare
• “Mi parli del suo fumare…”

• Inquadrare il fumatore su alcuni parametri di
  base (intensità della dipendenza, motivazione)

• Si possono utilizzare alcuni semplici test.
Inquadramento (+ motivazione)
        = Counselling

               Counseling
                  15’
                 OR: 4




     L’inquadramento anche motivazionale
     (“counselling”) richiede più tempo (15’)
     e quadruplica la possibilità di cessazione
     rispetto a quella spontanea.
ASSIST Intervenire
• “Le consiglio questo aiuto per smettere di
  fumare”

• Proporre attivamente un aiuto evidence-
  based per la cessazione dal fumo:
  – Terapie di sostituzione con nicotina
  – Gruppi per la cessazione
  – Invio a Ambulatori specialistici
ARRANGE         Interessarsi
• “Mi chiami fra una settimana per farmi sapere
  come va”

• Stabilire un follow-up a distanza
  ed interessarsi nuovamente ad ogni successiva
  occasione di contatto
Intervenire + Interessarsi
   = NRT con follow-up

                +NRT
                 f.u.
                OR: 8




  Richiede un maggiore impegno
  anche in termini di tempo (20’+5’),
  ma moltiplica per otto la possibilità
  di cessazione rispetto a quella “spontanea”
Intervento di base:
       ogni operatore sanitario può…
    Le prime 2 A:         Le prime 2 I

•   ASK               •   Interessarsi
•   ADVICE            •   Invitare
•   ASSESS            •   Inquadrare
•   ASSIST            •   Intervenire
•   ARRANGE           •   Interessarsi
ADVICE Invitare
• “Le consiglio di smettere di fumare.”

• Consigliare tutti i fumatori di considerare
  l’idea di smettere di fumare

• Meglio se leghiamo il consiglio alla situazione
  specifica (es: cardiologo durante visita
  cardiologica)
Differenti ruoli sanitari
•   MMG
•   Medico ambulatoriale
•   Medico di reparto
•   Infermiere
•   altri Operatori sanitari
•   …
Metodo
• Nella visita medica trovare un collegamento
  obbiettivo fra il fatto di fumare e il dato medico
  relativo alla persona:

  “Lei ha chiesto una visita cardiologica.
  Io sono un cardiologo e la sto per visitare.
  E’ utile che lei sappia che fumare aumenta il suo
  rischio per un infarto cardiaco.
  Le consiglio di smettere di fumare.”
Esercizio
• Definite il vostro ruolo sanitario (es.: Medico
  Specialista di Pneumologia)
• Trovate un collegamento obbiettivo fra il fatto
  di fumare e la materia inerente al vostro ruolo
• Definite il modo con cui trasmettere questa
  informazione al paziente
• Suggerite al paziente l’importanza di smettere
  di fumare.
Il mio intervento “minimo”
Il mio ruolo


Evidenze sugli effetti del
fumo sulla salute

Modo con cui informo il
paziente

Come invito la persona
a smettere di fumare
Il mio intervento “minimo”
Il mio ruolo              Medico specialista
                          cardiologo

Evidenze sugli effetti del Fumare raddoppia RCV
fumo sulla salute

Modo con cui informo il   “E’ utile che lei sappia che fumare
                          aumenta il suo rischio per un
paziente                  infarto cardiaco.”

Come invito la persona    “Lei ha chiesto questa visita
                          cardiologica. Io sono un
a smettere di fumare      cardiologo e la sto per visitare. Le
                          consiglio di smettere di fumare.”
Parte terza
Interventi più avanzati:
inquadramento e motivazione
prescrizione e follow-up
ASSESS Inquadrare
• “Mi parli del suo fumare…”

• Inquadrare il fumatore su alcuni parametri di
  base

• Si possono utilizzare alcuni semplici test.
Inquadramento di base

                                  Possiamo definire la
                                  tipologia del fumatore in
                                  almeno tre assi:
                                  - Astinenza
Astinenza




                                  - Craving
                     g
                  in




                                  - Motivazione
               av
            Cr




                         Motivazione
Inquadramento di base



               Per definire l’astinenza è possibile usare
Astinenza




               il questionario di Fagerstrom

               Per un approfondimento consulta …
Inquadramento di base


             Per definire il craving puoi usare
             una scala visuale analogica, od anche
             chiedere semplicemente:
             “da 0 a 10, quanta voglia ha avuto di fumare
             questa ultima settimana?”
         g
      in
   av
Cr




             Per un approfondimento sul concetto
             di craving e come valutarlo consulta …
Inquadramento di base

         Per definire il livello di motivazione
         puoi usare alcuni semplici strumenti
         oppure condurre un colloquio
         motivazionale più approfondito

         Per vedere un questionario rapido
         autosomministrabile clicca qui.

         Per un approfondimento
         sugli stadi del cambiamento
         ed il modello transteorico consulta …




     Motivazione
Inquadramento di base

                                       Le persone con un buon
                                       livello di motivazione
                                       possono ricevere subito
                                       un aiuto a smettere, o
Astinenza




                                       l’indicazione a recarsi ad un
                                       centro specialistico
                     g
                  in
               av
            Cr




                         Motivazione
Inquadramento di base

                                  Le persone con bassi
                                  livelli di motivazione
                                  dovrebbero essere
                                  accompagnate
Astinenza




                                  nell’aumento della
                     g
                  in




                                  motivazione a smettere
               av
            Cr




                         Motivazione
I contesti opportunistici
• Persone con un basso livello di motivazione non
  chiedono autonomamente un aiuto per smettere di
  fumare.
• Sono viste più facilmente in contesti sanitari dove
  passano per problemi di salute, spesso causati dal
  fumo di sigaretta.
• In questi contesti possiamo sfruttare l’opportunità
  per insinuare il dubbio ed aumentare la loro
  motivazione a smettere di fumare.
Come lavorare per far smettere di
    fumare i nostri pazienti
Primo passo
• Individuare lo stato della motivazione

  – Definire il comportamento problematico
  – Definire l’obbiettivo
    (cambiamento per la salute auspicabile)
  – Definire la motivazione della persona, rispetto a
    questo obbiettivo:
     • Non interessato (precontemplativo)
     • Poco interessato (contemplativo)
     • Interessato (determinato)
Lo stadio della motivazione
SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO  STADIO
         PROBLEMATICO  DEL         MOTIVAZIONE
                       CAMBIAMENTO RISPETTO
                                   ALL’OBBIETTIVO
Secondo passo
• Il nostro ruolo nel nostro contesto
  – Definire il nostro ruolo
  – Definire il contesto in cui stiamo agendo
  – Individuare gli strumenti disponibili in questo
    contesto
  – Individuare lo strumento più opportuno sulla base
    della motivazione della persona
Non solo il paziente…
           dal contesto all’operatore
RUOLO/      STRUMENTI A  STADIO        STRUMENTO A
CONTESTO    DISPOSIZIONE MOTIVAZIONE   DISPOSIZIONE PIU’
            NEL CONTESTO DEL PZ        OPPORTUNO PER
                                       LO STADIO DEL PZ
Esercitiamoci nel ruolo di operatori
Siete un medico dell’UCIC
• Francesco ha appena avuto un infarto. E’ ricoverato presso il
  vostro reparto. Dalla cartella leggete che fino al momento del
  ricovero era un forte fumatore
• M: “Cosa ne pensa del suo fumare”
• F: “Si forse in questo periodo ho fumato un po’ più del solito.
  Sa è stato un periodo molto stressante ed intenso per il
  lavoro. Ho anche mangiato male perché non avevo tempo.
  Infatti credo proprio di aver avuto l’infarto per lo stress ed il
  cibo grasso. Circa il fumo, ora è l’ultimo dei miei problemi. Se
  mi metto tranquillo posso continuare a fumare, con un poco
  più di moderazione.”
Lo stadio della motivazione
SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO  STADIO
         PROBLEMATICO  DEL         MOTIVAZIONE
                       CAMBIAMENTO RISPETTO
                                   ALL’OBBIETTIVO
Lo stadio della motivazione

SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO  STADIO
         PROBLEMATICO  DEL         MOTIVAZIONE
                       CAMBIAMENTO RISPETTO
                                   ALL’OBBIETTIVO


Francesco    Stress          Essere più calmo Determinato

Francesco    Alimentazione   Mangiare sano e   Determinato
                             regolare
Francesco    Fumare          Smettere di       Precontemplativo
                             fumare
Lo stadio della motivazione

SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO  STADIO
         PROBLEMATICO  DEL         MOTIVAZIONE
                       CAMBIAMENTO RISPETTO
                                   ALL’OBBIETTIVO


Francesco     Stress          Essere più calmo Determinato

Francesco     Alimentazione   Mangiare sano e   Determinato
                              regolare
Francesco     Fumare          Smettere di       Precontemplativo
                              fumare
Non solo il paziente…
           dal contesto all’operatore
CONTESTO    STADIO          STRUMENTI A        STRUMENTO A
            MOTIVAZIONE DEL DISPOSIZIONE NEL   DISPOSIZIONE PIU’
            PZ              CONTESTO           OPPORTUNO PER LO
                                               STADIO DEL PZ
Non solo il paziente…
       dal contesto all’operatore
CONTESTO   STADIO        OBBIETTIVO PER             STRUMENTO A
                     PESO
           MOTIVAZIONE   IL                         DISPOSIZIONE NEL
           DEL PZ        CAMBIAMENTO                CONTESTO, PIU’
                                                    OPPORTUNO PER
                                                    LO STADIO DEL PZ


UCIC       Precontemplativo   Informare, attivare   Carta del rischio
                              emotivamente,         cardiovascolare;
                              insinuare dubbi       Misurazione CO.
Siete un’infermiera della diabetologia
• Maria è una signora diabetica, di 60 anni, che conoscete da
  tre anni. Viene al controllo presso l’ambulatorio di
  diabetologia. Sapete essere una fumatrice. La volta
  precedente ne avevate parlato e lei vi aveva detto che stava
  pensando di essere un po’ stanca di fumare
• Infermiere: “Cosa ne pensa del suo fumare?”
• Maria: “Ho pensato a quello che ci eravamo dette la volta
  scorsa. Sono stanca di fumare, ho sempre la tosse e so che
  con il diabete non dovrei farlo. Però, sa quanto mi piace
  mangiare, ed una sigaretta dopo pranzo è la mia ciliegina sulla
  torta. Oltrettutto adesso che la torta non la posso più
  mangiare!”
Lo stadio della motivazione
                   PESO
SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO   STADIO
         PROBLEMATICO   DEL         MOTIVAZIONE
                        CAMBIAMENTO RISPETTO
                                    ALL’OBBIETTIVO
Lo stadio della motivazione
SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO   STADIO
                   PESO DEL
         PROBLEMATICO               MOTIVAZIONE
                        CAMBIAMENTO RISPETTO
                                    ALL’OBBIETTIVO


Maria     Alimentazione   Seguire dieta per Azione/
                          diabetico         Mantenimento
Maria     Fumare          Smettere di      Contemplativa
                          fumare
Non solo il paziente…
           dal contesto all’operatore
CONTESTO     STADIO          STRUMENTI A        STRUMENTO A
             MOTIVAZIONEPESO DISPOSIZIONE NEL
                        DEL                     DISPOSIZIONE PIU’
             PZ              CONTESTO           OPPORTUNO PER LO
                                                STADIO DEL PZ
Non solo il paziente…
           dal contesto all’operatore
CONTESTO        STADIO        OBBIETTIVO PER         STRUMENTO A
                          PESO
                MOTIVAZIONE   IL                     DISPOSIZIONE NEL
                DEL PZ        CAMBIAMENTO            CONTESTO, PIU’
                                                     OPPORTUNO PER
                                                     LO STADIO DEL PZ


Ambulatorio     Contemplativa   Far valutare i pro   Bilancia decisionale
diabetologico                   ed i contro del
                                fumare
Parte quarta
L’importanza del contesto:
i diversi punti di vista
e l’integrazione degli interventi
Punti di vista diversi…
                          Centro
                        specialistico


PC
C                   
D                   
A                   
M                   
Punti di vista diversi…
                                   Centro
   La maggior parte dei          specialistico
  pazienti è determinata a
   smettere, molti di loro
PC
 passano effettivamente in
 azione ed una certa parte
C resta a lungo non          
         fumatore!
D                            

A                            

M                            
Punti di vista diversi…
     MMG, Ambulatori,           Centro
       Reparti di             specialistico
        ricovero
         (come popolazione
             generale)

PC   
C                        
D                           
A    ?                       
M    ?                       
Punti di vista diversi…
        MMG, Ambulatori,              Centro
        Reparti di ricovero         specialistico
            (come popolazione
                generale)
                     La maggior parte dei
PC           pazienti non è interessata
                    a smettere, molti di loro
C               sono  
                         ambivalenti. Quasi
                  nessuno smette di fumare
D                finchè    tardi e
                         non è troppo
                     forse neanche allora!
A       ?                       

M       ?                       
In realtà…
• …come abbiamo visto parlando dei contesti
  “opportunistici”, in queste sedi passano
  pazienti che sono poco o per nulla motivati a
  smettere di fumare
• Questi pazienti non si recano spontaneamente
  in un ambulatorio specialistico
Il sistema sanitario…
• …non è la somma dei singoli operatori.
• Ogni intervento si inserisce nella rete formata
  dal sistema.
• Il singolo intervento per la cessazione dal
  fumo è quindi immerso in questa rete, con
  azioni che possono precederlo e seguirlo.
• Se lavoriamo come sistema, i nostri interventi
  assumono un senso e possono potenziarsi fra
  loro.
Come matrioske…
          • I nostri interventi si
            racchiudono l’uno
            dentro l’altro
            conservando la
            medesima struttura
            motivazionale
          • Sta a noi scoprire il
            giusto modo di
            “smontare” il
            meccanismo della
            dipendenza
Il modello motivazionale…
• … può aiutarci in due modi:
  – a livello del singolo operatore, sequenziando gli
    interventi in modo da ottimizzare i costi/benefici
  – a livello di rete, “ingranando” fra loro le azioni di
    diversi operatori.
Il Modello Transteorico del Cambiamento può
aiutarci ad ottimizzare la modalità di
intervento delle nostre “macchinette”?




                  ?
Possibili interventi del MdF

                Minimal
                   5’
                            Minimal advice: 5 minuti
                 OR: 2      (ripetuto 2 volte in un anno)


               Counseling
  240             15’       Counselling breve: 15 minuti
fumatori         OR: 4      (ripetuto 2 volte in un anno)


                 +NRT       Counselling breve,
                  f.u.      NRT e follow-up: 20+5 minuti
                 OR: 8
                            (ripetuto 2 volte in un anno)
Efficacia interventi del MdF

                Minimal
                   5’       5 non fumatori
                 OR: 2



               Counseling
  240             15’       10 non fumatori
fumatori         OR: 4




                 +NRT
                  f.u.      20 non fumatori
                 OR: 8
Costo/benefici interventi del MdF

             Minimal
                5’       5 non fumatori
              OR: 2        40 h lavoro
                           8h/cessazione

            Counseling
  240          15’       10 non fumatori
fumatori      OR: 4
                           120 h lavoro
                           12h/cessazione


              +NRT
               f.u.      20 non fumatori
              OR: 8        200 h lavoro
                           10h/cessazione
Potenziamento sequenziale

                    Minimal
     120               5’
PreContemplativi



                   Counseling   Risultato atteso:
     100              15’       16 non fumatori
 Contemplativi
                                    66 h lavoro
                                    4h/cessazione
                     +NRT
     20               f.u.
  Determinati
Potenziamento sequenziale

              Minimal
120 PC           5’




             Counseling       In realtà:
                15’
 100 C                        30 non
                              fumatori*
                                 66 h lavoro
                                    2h/cessazione
               +NRT
 20 D           f.u.

                          *Progetto di ricerca sanitaria finalizzata
                           Regione Veneto, 2000-2002
Potenziamento sequenziale
                              La sequenziazione
              Minimal     ottimizza l’intervento e la
120 PC           5’       ripetizione lo potenzia nel
                                    tempo

             Counseling
 100 C          15’
                             30 non fumatori


               +NRT
 20 D           f.u.
Il Modello Transteorico del Cambiamento può
orientare l’organizzazione del sistema
sanitario per la cessazione dal fumo?




                  ?
Gruppi per la cessazione




100 fumatori            25%                   25 non fumatori



               La “macchinetta” dei gruppi
               ha una efficacia a 6-12 mesi
               di circa il 25%
Gruppi per la cessazione




100 fumatori            25%                  25 non fumatori
   (C) D


          Dobbiamo considerare che la
         tipologia di chi si iscrive ad un
           gruppo di cessazione ha un
       livello di motivazione più elevato
Medico di
Famiglia                              Ingranamenti…
                     8 non fumatori

                                Gruppo per
                                la cessazione


      100 fumatori                 25%                       25 non fumatori
         (C) D


                                      “Ingranando” il lavoro del
                                      Medico di Famiglia con
                                      l’invio al gruppo si ottimizza
                                      ulteriormente il lavoro di
                                      entrambi gli operatori.

Arrivi “spontanei”
Motivazione e livelli di intervento
           Medico di         Centro
           Famiglia        specialistico
PC     

C                  

D                     

A                      

M      ?               
Ingranamenti di sistema
• Possiamo ora ipotizzare diversi percorsi in cui
  gli operatori del sistema sanitario nazionale
  possono interagire, integrarsi e potenziare gli
  effetti dei loro interventi.
• La ricchezza dei percorsi rende possibile
  – ad ogni operatore di contribuire alla cessazione
    dal fumo,
  – ad ogni paziente di tracciare una propria via in
    questo senso.
Percorso “netto”
         Medico di         Centro
         Famiglia        specialistico
PC   

C                

D                   

A                    

M                    
Percorso “netto”
         Medico di              Centro
         Famiglia             specialistico
PC   
                  Ho accompagnato questo
C                    
                   paziente in un percorso
                   complessivo, dapprima
                motivandolo e poi assistendolo
D                       
                   nella cessazione. Con il
                 periodico follow-up lo aiuto
                anche a mantenersi astinente.
A                        

M                        
Invio “ottimale”

         Medico di         Centro
         Famiglia        specialistico
PC   

C                

D                   

A                    

M    ?               
Invio “ottimale”
                 Medico di          Centro
                 Famiglia         specialistico
PC          
    Ho aiutato questa
Cpersona a motivarsi alla 
                           
      cessazione.
DQuando era l’ho
              pronta          
  inviata ad un centro
   specialistico ed ha
A ottenuto un aiuto più       
        intensivo.

M           ?                 
Invio “ottimale”
         Medico di         Centro
         Famiglia        specialistico
PC   
                                   Questa persona ci è
C                             stata inviata con un
                                   livello di motivazione
                                       ottimale che ha
D                                facilitato il nostro
                                             lavoro.
A                    

M    ?               
Individuazione di gravi PFC
           Medico di         Centro
           Famiglia        specialistico
PC     

C                  

D                     

A                      

M      ?               
Individuazione di gravi PFC

                 Medico di                 Centro
                 Famiglia                specialistico
PC         

C                                
         Ho individuato questa
D           
         persona come ad alto        
       rischio, e l’ho inviata per
       un aiuto intensivo ad un
A      centro specialistico; non     
     era molto convinta ma si è
      fidata di me ed è andata.
M          ?                         
Individuazione di gravi PFC
          Medico di         Centro
          Famiglia        specialistico
PC   
                                     E’ sicuramente un caso
C                              difficile e poco motivato,
                                      ma è proprio su questi
D                                soggetti a rischio che
                                    dovremmo lavorare di più
                                       come ambulatorio di
A                                       secondo livello.


M    ?                
Storie differenti…
         Medico di         Centro
         Famiglia        specialistico
PC   

C                

D                   

A                    

M    ?               
Motivazione e interventi
        Medico di     Centro specialistico
        Famiglia
PC   Minimal advice   Counselling




                                       Ricovero
C    Counselling      Counselling,
                      Tr. intensivi
D    NRT - invio      Tr. intensivi

A    NRT - invio      Tr. intensivi

M    Follow up        Follow up
Il modello transteorico…

… ci stimola a valutare l’appropriatezza
  dell’intervento proposto sulla base dello stato
  motivazionale:
  – Minimal advice con informazioni attivanti ripetute
    nel tempo per i precontemplativi
  – Counselling e bilancia motivazionale che valuti i
    pro ed i contro per i contemplativi
  – Proposte terapeutiche per i determinati
Il modello transteorico…

… ci spinge a valutare la diversità del ruolo che
  ricopriamo e del nostro contesto di azione
  – I livelli di base dovrebbero privilegiare il lavoro
    sulla motivazione al trattamento
  – I livelli specialistici dovrebbero “agganciarsi” a
    questa base di lavoro con interventi più intensivi
Approfondimento
     sulla Motivazione

Come individuarla con un semplice
 questionario autosomministrato
Non interessato a cambiare:
                                         Pre-C
  precontemplazione
• Le persone in questo stadio non riferiscono
  alcuna intenzione di cambiare il loro
  comportamento in un arco temporale visibile.
• Le persone in questo stadio possono non essere
  coscienti dell’importanza del problema, oppure
  negarlo del tutto.
• Possono anche essere demoralizzate o incapaci di
  cambiare.
PRECONTEMPLATIVI…

      Strategie:
  Dare informazioni,
   Insinuare dubbi
Ci sta pensando:
                              Contempl.
    contemplazione
• La persona riferisce l’intenzione di
  cambiare in un futuro, ma non
  nell’immediato (6 mesi)
• Le persone vedono i benefici di un
  cambiamento ma questi non bilanciano a
  sufficienza i costi preventivabili
• Appaiono ambivalenti ad un osservatore
  esterno
CONTEMPLATIVI…
                  Strategie:
Fare analizzare i pro ed i contro del fumare
In preparazione:           Determ.
             determinazione
• Le persone stanno pianificando un
  cambiamento nell’immediato futuro (30
  giorni)
• La persona sta facendo dei progetti concreti
• Questa è una fase finestra
DETERMINATI…

                   Strategie:
        offrire possibilità di terapia,
analizzare le difficoltà e come fronteggiarle
www.luoghidiprevenzione.it



Approfondimento
sulla Motivazione
Fine dell’approfondimento
    Ritorno alla lezione

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Tognazzo forza ruolo operatori e contesto (1)

  • 1. Il ruolo degli operatori, del contesto e dei MMG nella cessazione dal fumo
  • 2. Parte prima Premessa generale: perché ogni operatore sanitario dovrebbe interessarsi alla cessazione dal fumo.
  • 3. Le dimensioni del problema Facciamo un esempio: • Una ULSS di medie dimensioni (300.000 abitanti)… • …nella regione Veneto (20 % di fumatori nella fascia 14+ anni)… • …avrà 50.000 - 60.000 fumatori. NESSUN SINGOLO SERVIZIO PUO’ AFFRONTARE DA SOLO UN PROBLEMA DI QUESTE DIMENSIONI
  • 4. Quindi… • …ogni operatore del sistema sanitario è invitato a fare la sua parte per la cessazione dal fumo nella popolazione
  • 5. Tanti operatori… • Gli interventi di ogni operatore sono differenziabili: – Ruolo ricoperto (MMG, specialista, infermiere…) – Contesto (Ambulatorio per la cessazione, Reparto di ricovero, Ambulatorio MMG…) • … ma sono anche integrabili in un percorso razionale.
  • 6. L’efficacia degli interventi in un sistema sanitario • I differenti interventi svolti da differenti operatori sanitari in differenti contesti hanno ovviamente livelli diversi di efficacia • Dobbiamo quindi considerare realisticamente quali risultati ogni operatore può attendersi.
  • 7. • Analizzeremo ogni intervento come se fosse una “macchinetta” per la cessazione dal fumo: Fumatori Non fumatori
  • 8. Una macchinetta per smettere di fumare La macchinetta è una scatola nera in cui entrano alcuni soggetti fumatori ed, in una certa percentuale, riescono a smettere. Alcuni sono non responsivi al trattamento, altri sono inizialmente responsivi ma ricadono rapidamente. % riuscita Fumatori Non fumatori Odds ratio Non responsivi Ricaduti
  • 9. La “cessazione spontanea” La cessazione spontanea è una di queste macchinette. La persona decide autonomamente di tentare di smettere di fumare, senza alcun aiuto. Molte ricerche ci dicono che, su 100 fumatori, 1-2 smettono per almeno un anno. 100 Fumatori 1% 1 non fumatore annuo Non responsivi Ricaduti 99
  • 10. Considerazioni sulla “cessazione spontanea” • E’ in realtà il metodo principale usato fra i fumatori italiani! • Nella popolazione del nostro esempio, possiamo aspettarci alcune centinaia di cessazioni riuscite per anno, quindi di gran lunga superiori a quelle che avvengono in un centro specialistico per la cessazione dal fumo. “Basta la forza di volontà!”, dice questo 1 %. E il restante 99 % ?
  • 11. Si puo’ fare di più? Aumentare l’efficacia degli interventi Incrementare il numero di fumatori che tenta di smettere
  • 12. Se tutti gli operatori sanitari intervengono sul fumo… Incrementare il numero di fumatori che tenta di smettere … ci aspettiamo in primo luogo di incrementare il numero di persone che tenteranno di smettere di fumare. A parità di efficacia questo aumenta comunque il numero di persone che smetteranno.
  • 13. Parte seconda Un livello base di intervento: chiedere e suggerire la cessazione.
  • 14. Ogni operatore sanitario può… Le 5 A: Le 5 I: • ASK • Interessarsi • ADVICE • Invitare • ASSESS • Inquadrare • ASSIST • Intervenire • ARRANGE • Interessarsi
  • 15. ASK Interessarsi • “Lei fuma?” • Chiedere ad ogni assistito se è o meno un fumatore.
  • 16. ADVICE Invitare • “Le consiglio di smettere di fumare.” • Consigliare tutti i fumatori di considerare l’idea di smettere di fumare
  • 17. Informarsi + Invitare = “Minimal advice” Minimal 5’ OR: 2 Il “minimal advice” richiede poco tempo (5’) e raddoppia la possibilità di cessazione rispetto a quella spontanea.
  • 18. ASSESS Inquadrare • “Mi parli del suo fumare…” • Inquadrare il fumatore su alcuni parametri di base (intensità della dipendenza, motivazione) • Si possono utilizzare alcuni semplici test.
  • 19. Inquadramento (+ motivazione) = Counselling Counseling 15’ OR: 4 L’inquadramento anche motivazionale (“counselling”) richiede più tempo (15’) e quadruplica la possibilità di cessazione rispetto a quella spontanea.
  • 20. ASSIST Intervenire • “Le consiglio questo aiuto per smettere di fumare” • Proporre attivamente un aiuto evidence- based per la cessazione dal fumo: – Terapie di sostituzione con nicotina – Gruppi per la cessazione – Invio a Ambulatori specialistici
  • 21. ARRANGE Interessarsi • “Mi chiami fra una settimana per farmi sapere come va” • Stabilire un follow-up a distanza ed interessarsi nuovamente ad ogni successiva occasione di contatto
  • 22. Intervenire + Interessarsi = NRT con follow-up +NRT f.u. OR: 8 Richiede un maggiore impegno anche in termini di tempo (20’+5’), ma moltiplica per otto la possibilità di cessazione rispetto a quella “spontanea”
  • 23. Intervento di base: ogni operatore sanitario può… Le prime 2 A: Le prime 2 I • ASK • Interessarsi • ADVICE • Invitare • ASSESS • Inquadrare • ASSIST • Intervenire • ARRANGE • Interessarsi
  • 24. ADVICE Invitare • “Le consiglio di smettere di fumare.” • Consigliare tutti i fumatori di considerare l’idea di smettere di fumare • Meglio se leghiamo il consiglio alla situazione specifica (es: cardiologo durante visita cardiologica)
  • 25. Differenti ruoli sanitari • MMG • Medico ambulatoriale • Medico di reparto • Infermiere • altri Operatori sanitari • …
  • 26. Metodo • Nella visita medica trovare un collegamento obbiettivo fra il fatto di fumare e il dato medico relativo alla persona: “Lei ha chiesto una visita cardiologica. Io sono un cardiologo e la sto per visitare. E’ utile che lei sappia che fumare aumenta il suo rischio per un infarto cardiaco. Le consiglio di smettere di fumare.”
  • 27. Esercizio • Definite il vostro ruolo sanitario (es.: Medico Specialista di Pneumologia) • Trovate un collegamento obbiettivo fra il fatto di fumare e la materia inerente al vostro ruolo • Definite il modo con cui trasmettere questa informazione al paziente • Suggerite al paziente l’importanza di smettere di fumare.
  • 28. Il mio intervento “minimo” Il mio ruolo Evidenze sugli effetti del fumo sulla salute Modo con cui informo il paziente Come invito la persona a smettere di fumare
  • 29. Il mio intervento “minimo” Il mio ruolo Medico specialista cardiologo Evidenze sugli effetti del Fumare raddoppia RCV fumo sulla salute Modo con cui informo il “E’ utile che lei sappia che fumare aumenta il suo rischio per un paziente infarto cardiaco.” Come invito la persona “Lei ha chiesto questa visita cardiologica. Io sono un a smettere di fumare cardiologo e la sto per visitare. Le consiglio di smettere di fumare.”
  • 30. Parte terza Interventi più avanzati: inquadramento e motivazione prescrizione e follow-up
  • 31. ASSESS Inquadrare • “Mi parli del suo fumare…” • Inquadrare il fumatore su alcuni parametri di base • Si possono utilizzare alcuni semplici test.
  • 32. Inquadramento di base Possiamo definire la tipologia del fumatore in almeno tre assi: - Astinenza Astinenza - Craving g in - Motivazione av Cr Motivazione
  • 33. Inquadramento di base Per definire l’astinenza è possibile usare Astinenza il questionario di Fagerstrom Per un approfondimento consulta …
  • 34. Inquadramento di base Per definire il craving puoi usare una scala visuale analogica, od anche chiedere semplicemente: “da 0 a 10, quanta voglia ha avuto di fumare questa ultima settimana?” g in av Cr Per un approfondimento sul concetto di craving e come valutarlo consulta …
  • 35. Inquadramento di base Per definire il livello di motivazione puoi usare alcuni semplici strumenti oppure condurre un colloquio motivazionale più approfondito Per vedere un questionario rapido autosomministrabile clicca qui. Per un approfondimento sugli stadi del cambiamento ed il modello transteorico consulta … Motivazione
  • 36. Inquadramento di base Le persone con un buon livello di motivazione possono ricevere subito un aiuto a smettere, o Astinenza l’indicazione a recarsi ad un centro specialistico g in av Cr Motivazione
  • 37. Inquadramento di base Le persone con bassi livelli di motivazione dovrebbero essere accompagnate Astinenza nell’aumento della g in motivazione a smettere av Cr Motivazione
  • 38. I contesti opportunistici • Persone con un basso livello di motivazione non chiedono autonomamente un aiuto per smettere di fumare. • Sono viste più facilmente in contesti sanitari dove passano per problemi di salute, spesso causati dal fumo di sigaretta. • In questi contesti possiamo sfruttare l’opportunità per insinuare il dubbio ed aumentare la loro motivazione a smettere di fumare.
  • 39. Come lavorare per far smettere di fumare i nostri pazienti
  • 40. Primo passo • Individuare lo stato della motivazione – Definire il comportamento problematico – Definire l’obbiettivo (cambiamento per la salute auspicabile) – Definire la motivazione della persona, rispetto a questo obbiettivo: • Non interessato (precontemplativo) • Poco interessato (contemplativo) • Interessato (determinato)
  • 41. Lo stadio della motivazione SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO STADIO PROBLEMATICO DEL MOTIVAZIONE CAMBIAMENTO RISPETTO ALL’OBBIETTIVO
  • 42. Secondo passo • Il nostro ruolo nel nostro contesto – Definire il nostro ruolo – Definire il contesto in cui stiamo agendo – Individuare gli strumenti disponibili in questo contesto – Individuare lo strumento più opportuno sulla base della motivazione della persona
  • 43. Non solo il paziente… dal contesto all’operatore RUOLO/ STRUMENTI A STADIO STRUMENTO A CONTESTO DISPOSIZIONE MOTIVAZIONE DISPOSIZIONE PIU’ NEL CONTESTO DEL PZ OPPORTUNO PER LO STADIO DEL PZ
  • 44. Esercitiamoci nel ruolo di operatori
  • 45. Siete un medico dell’UCIC • Francesco ha appena avuto un infarto. E’ ricoverato presso il vostro reparto. Dalla cartella leggete che fino al momento del ricovero era un forte fumatore • M: “Cosa ne pensa del suo fumare” • F: “Si forse in questo periodo ho fumato un po’ più del solito. Sa è stato un periodo molto stressante ed intenso per il lavoro. Ho anche mangiato male perché non avevo tempo. Infatti credo proprio di aver avuto l’infarto per lo stress ed il cibo grasso. Circa il fumo, ora è l’ultimo dei miei problemi. Se mi metto tranquillo posso continuare a fumare, con un poco più di moderazione.”
  • 46. Lo stadio della motivazione SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO STADIO PROBLEMATICO DEL MOTIVAZIONE CAMBIAMENTO RISPETTO ALL’OBBIETTIVO
  • 47. Lo stadio della motivazione SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO STADIO PROBLEMATICO DEL MOTIVAZIONE CAMBIAMENTO RISPETTO ALL’OBBIETTIVO Francesco Stress Essere più calmo Determinato Francesco Alimentazione Mangiare sano e Determinato regolare Francesco Fumare Smettere di Precontemplativo fumare
  • 48. Lo stadio della motivazione SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO STADIO PROBLEMATICO DEL MOTIVAZIONE CAMBIAMENTO RISPETTO ALL’OBBIETTIVO Francesco Stress Essere più calmo Determinato Francesco Alimentazione Mangiare sano e Determinato regolare Francesco Fumare Smettere di Precontemplativo fumare
  • 49. Non solo il paziente… dal contesto all’operatore CONTESTO STADIO STRUMENTI A STRUMENTO A MOTIVAZIONE DEL DISPOSIZIONE NEL DISPOSIZIONE PIU’ PZ CONTESTO OPPORTUNO PER LO STADIO DEL PZ
  • 50. Non solo il paziente… dal contesto all’operatore CONTESTO STADIO OBBIETTIVO PER STRUMENTO A PESO MOTIVAZIONE IL DISPOSIZIONE NEL DEL PZ CAMBIAMENTO CONTESTO, PIU’ OPPORTUNO PER LO STADIO DEL PZ UCIC Precontemplativo Informare, attivare Carta del rischio emotivamente, cardiovascolare; insinuare dubbi Misurazione CO.
  • 51. Siete un’infermiera della diabetologia • Maria è una signora diabetica, di 60 anni, che conoscete da tre anni. Viene al controllo presso l’ambulatorio di diabetologia. Sapete essere una fumatrice. La volta precedente ne avevate parlato e lei vi aveva detto che stava pensando di essere un po’ stanca di fumare • Infermiere: “Cosa ne pensa del suo fumare?” • Maria: “Ho pensato a quello che ci eravamo dette la volta scorsa. Sono stanca di fumare, ho sempre la tosse e so che con il diabete non dovrei farlo. Però, sa quanto mi piace mangiare, ed una sigaretta dopo pranzo è la mia ciliegina sulla torta. Oltrettutto adesso che la torta non la posso più mangiare!”
  • 52. Lo stadio della motivazione PESO SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO STADIO PROBLEMATICO DEL MOTIVAZIONE CAMBIAMENTO RISPETTO ALL’OBBIETTIVO
  • 53. Lo stadio della motivazione SOGGETTO COMPORTAMENTO OBBIETTIVO STADIO PESO DEL PROBLEMATICO MOTIVAZIONE CAMBIAMENTO RISPETTO ALL’OBBIETTIVO Maria Alimentazione Seguire dieta per Azione/ diabetico Mantenimento Maria Fumare Smettere di Contemplativa fumare
  • 54. Non solo il paziente… dal contesto all’operatore CONTESTO STADIO STRUMENTI A STRUMENTO A MOTIVAZIONEPESO DISPOSIZIONE NEL DEL DISPOSIZIONE PIU’ PZ CONTESTO OPPORTUNO PER LO STADIO DEL PZ
  • 55. Non solo il paziente… dal contesto all’operatore CONTESTO STADIO OBBIETTIVO PER STRUMENTO A PESO MOTIVAZIONE IL DISPOSIZIONE NEL DEL PZ CAMBIAMENTO CONTESTO, PIU’ OPPORTUNO PER LO STADIO DEL PZ Ambulatorio Contemplativa Far valutare i pro Bilancia decisionale diabetologico ed i contro del fumare
  • 56. Parte quarta L’importanza del contesto: i diversi punti di vista e l’integrazione degli interventi
  • 57. Punti di vista diversi… Centro specialistico PC C  D  A  M 
  • 58. Punti di vista diversi… Centro La maggior parte dei specialistico pazienti è determinata a smettere, molti di loro PC passano effettivamente in azione ed una certa parte C resta a lungo non  fumatore! D  A  M 
  • 59. Punti di vista diversi… MMG, Ambulatori, Centro Reparti di specialistico ricovero (come popolazione generale) PC  C   D   A ?  M ? 
  • 60. Punti di vista diversi… MMG, Ambulatori, Centro Reparti di ricovero specialistico (come popolazione generale) La maggior parte dei PC      pazienti non è interessata a smettere, molti di loro C  sono   ambivalenti. Quasi nessuno smette di fumare D  finchè    tardi e non è troppo forse neanche allora! A ?  M ? 
  • 61. In realtà… • …come abbiamo visto parlando dei contesti “opportunistici”, in queste sedi passano pazienti che sono poco o per nulla motivati a smettere di fumare • Questi pazienti non si recano spontaneamente in un ambulatorio specialistico
  • 62. Il sistema sanitario… • …non è la somma dei singoli operatori. • Ogni intervento si inserisce nella rete formata dal sistema. • Il singolo intervento per la cessazione dal fumo è quindi immerso in questa rete, con azioni che possono precederlo e seguirlo. • Se lavoriamo come sistema, i nostri interventi assumono un senso e possono potenziarsi fra loro.
  • 63. Come matrioske… • I nostri interventi si racchiudono l’uno dentro l’altro conservando la medesima struttura motivazionale • Sta a noi scoprire il giusto modo di “smontare” il meccanismo della dipendenza
  • 64. Il modello motivazionale… • … può aiutarci in due modi: – a livello del singolo operatore, sequenziando gli interventi in modo da ottimizzare i costi/benefici – a livello di rete, “ingranando” fra loro le azioni di diversi operatori.
  • 65. Il Modello Transteorico del Cambiamento può aiutarci ad ottimizzare la modalità di intervento delle nostre “macchinette”? ?
  • 66. Possibili interventi del MdF Minimal 5’ Minimal advice: 5 minuti OR: 2 (ripetuto 2 volte in un anno) Counseling 240 15’ Counselling breve: 15 minuti fumatori OR: 4 (ripetuto 2 volte in un anno) +NRT Counselling breve, f.u. NRT e follow-up: 20+5 minuti OR: 8 (ripetuto 2 volte in un anno)
  • 67. Efficacia interventi del MdF Minimal 5’ 5 non fumatori OR: 2 Counseling 240 15’ 10 non fumatori fumatori OR: 4 +NRT f.u. 20 non fumatori OR: 8
  • 68. Costo/benefici interventi del MdF Minimal 5’ 5 non fumatori OR: 2 40 h lavoro 8h/cessazione Counseling 240 15’ 10 non fumatori fumatori OR: 4 120 h lavoro 12h/cessazione +NRT f.u. 20 non fumatori OR: 8 200 h lavoro 10h/cessazione
  • 69. Potenziamento sequenziale Minimal 120 5’ PreContemplativi Counseling Risultato atteso: 100 15’ 16 non fumatori Contemplativi 66 h lavoro 4h/cessazione +NRT 20 f.u. Determinati
  • 70. Potenziamento sequenziale Minimal 120 PC 5’ Counseling In realtà: 15’ 100 C 30 non fumatori* 66 h lavoro 2h/cessazione +NRT 20 D f.u. *Progetto di ricerca sanitaria finalizzata Regione Veneto, 2000-2002
  • 71. Potenziamento sequenziale La sequenziazione Minimal ottimizza l’intervento e la 120 PC 5’ ripetizione lo potenzia nel tempo Counseling 100 C 15’ 30 non fumatori +NRT 20 D f.u.
  • 72. Il Modello Transteorico del Cambiamento può orientare l’organizzazione del sistema sanitario per la cessazione dal fumo? ?
  • 73. Gruppi per la cessazione 100 fumatori 25% 25 non fumatori La “macchinetta” dei gruppi ha una efficacia a 6-12 mesi di circa il 25%
  • 74. Gruppi per la cessazione 100 fumatori 25% 25 non fumatori (C) D Dobbiamo considerare che la tipologia di chi si iscrive ad un gruppo di cessazione ha un livello di motivazione più elevato
  • 75. Medico di Famiglia Ingranamenti… 8 non fumatori Gruppo per la cessazione 100 fumatori 25% 25 non fumatori (C) D “Ingranando” il lavoro del Medico di Famiglia con l’invio al gruppo si ottimizza ulteriormente il lavoro di entrambi gli operatori. Arrivi “spontanei”
  • 76. Motivazione e livelli di intervento Medico di Centro Famiglia specialistico PC  C   D   A  M ? 
  • 77. Ingranamenti di sistema • Possiamo ora ipotizzare diversi percorsi in cui gli operatori del sistema sanitario nazionale possono interagire, integrarsi e potenziare gli effetti dei loro interventi. • La ricchezza dei percorsi rende possibile – ad ogni operatore di contribuire alla cessazione dal fumo, – ad ogni paziente di tracciare una propria via in questo senso.
  • 78. Percorso “netto” Medico di Centro Famiglia specialistico PC  C   D   A  M 
  • 79. Percorso “netto” Medico di Centro Famiglia specialistico PC  Ho accompagnato questo C   paziente in un percorso complessivo, dapprima motivandolo e poi assistendolo D   nella cessazione. Con il periodico follow-up lo aiuto anche a mantenersi astinente. A  M 
  • 80. Invio “ottimale” Medico di Centro Famiglia specialistico PC  C   D   A  M ? 
  • 81. Invio “ottimale” Medico di Centro Famiglia specialistico PC  Ho aiutato questa Cpersona a motivarsi alla    cessazione. DQuando era l’ho pronta  inviata ad un centro specialistico ed ha A ottenuto un aiuto più  intensivo. M ? 
  • 82. Invio “ottimale” Medico di Centro Famiglia specialistico PC  Questa persona ci è C   stata inviata con un livello di motivazione ottimale che ha D   facilitato il nostro lavoro. A  M ? 
  • 83. Individuazione di gravi PFC Medico di Centro Famiglia specialistico PC  C   D   A  M ? 
  • 84. Individuazione di gravi PFC Medico di Centro Famiglia specialistico PC  C   Ho individuato questa D  persona come ad alto  rischio, e l’ho inviata per un aiuto intensivo ad un A centro specialistico; non  era molto convinta ma si è fidata di me ed è andata. M ? 
  • 85. Individuazione di gravi PFC Medico di Centro Famiglia specialistico PC  E’ sicuramente un caso C   difficile e poco motivato, ma è proprio su questi D   soggetti a rischio che dovremmo lavorare di più come ambulatorio di A  secondo livello. M ? 
  • 86. Storie differenti… Medico di Centro Famiglia specialistico PC  C   D   A  M ? 
  • 87. Motivazione e interventi Medico di Centro specialistico Famiglia PC Minimal advice Counselling Ricovero C Counselling Counselling, Tr. intensivi D NRT - invio Tr. intensivi A NRT - invio Tr. intensivi M Follow up Follow up
  • 88. Il modello transteorico… … ci stimola a valutare l’appropriatezza dell’intervento proposto sulla base dello stato motivazionale: – Minimal advice con informazioni attivanti ripetute nel tempo per i precontemplativi – Counselling e bilancia motivazionale che valuti i pro ed i contro per i contemplativi – Proposte terapeutiche per i determinati
  • 89. Il modello transteorico… … ci spinge a valutare la diversità del ruolo che ricopriamo e del nostro contesto di azione – I livelli di base dovrebbero privilegiare il lavoro sulla motivazione al trattamento – I livelli specialistici dovrebbero “agganciarsi” a questa base di lavoro con interventi più intensivi
  • 90. Approfondimento sulla Motivazione Come individuarla con un semplice questionario autosomministrato
  • 91.
  • 92.
  • 93.
  • 94. Non interessato a cambiare: Pre-C precontemplazione • Le persone in questo stadio non riferiscono alcuna intenzione di cambiare il loro comportamento in un arco temporale visibile. • Le persone in questo stadio possono non essere coscienti dell’importanza del problema, oppure negarlo del tutto. • Possono anche essere demoralizzate o incapaci di cambiare.
  • 95. PRECONTEMPLATIVI… Strategie: Dare informazioni, Insinuare dubbi
  • 96.
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  • 100. Ci sta pensando: Contempl. contemplazione • La persona riferisce l’intenzione di cambiare in un futuro, ma non nell’immediato (6 mesi) • Le persone vedono i benefici di un cambiamento ma questi non bilanciano a sufficienza i costi preventivabili • Appaiono ambivalenti ad un osservatore esterno
  • 101. CONTEMPLATIVI… Strategie: Fare analizzare i pro ed i contro del fumare
  • 102.
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  • 106. In preparazione: Determ. determinazione • Le persone stanno pianificando un cambiamento nell’immediato futuro (30 giorni) • La persona sta facendo dei progetti concreti • Questa è una fase finestra
  • 107. DETERMINATI… Strategie: offrire possibilità di terapia, analizzare le difficoltà e come fronteggiarle

Editor's Notes

  1. Individuare per ogni situazione le parti individuate nella tabella
  2. Partendo dal contesto è possibile capire che tipo di intervento è più opportuno fare, tenendo conto delle variabili indicate nella tabella
  3. Individuare per ogni situazione le parti individuate nella tabella
  4. Individuare per ogni situazione le parti individuate nella tabella
  5. Individuare per ogni situazione le parti individuate nella tabella
  6. Partendo dal contesto è possibile capire che tipo di intervento è più opportuno fare, tenendo conto delle variabili indicate nella tabella
  7. Partendo dal contesto è possibile capire che tipo di intervento è più opportuno fare, tenendo conto delle variabili indicate nella tabella
  8. Individuare per ogni situazione le parti individuate nella tabella
  9. Individuare per ogni situazione le parti individuate nella tabella
  10. Partendo dal contesto è possibile capire che tipo di intervento è più opportuno fare, tenendo conto delle variabili indicate nella tabella
  11. Partendo dal contesto è possibile capire che tipo di intervento è più opportuno fare, tenendo conto delle variabili indicate nella tabella
  12. In generale il precontemplativo non spreca molte energie: non crede che vi siano molti problemi nel suo comportamento e non ritiene di cambiarlo. Vi sono però persone apparentemente non intenzionate a cambiare per motivi diversi: per esempio perché non ritengono di essere capaci di farlo. Questo viene spiegato più avanti con il concetto di autoefficacia.
  13. La persona contemplativa è come se avesse una bilancia a due piatti (a differenza del precontemplativo che sembrava avere solo un piatto; quello dei vantaggi del suo comportamento): compaiono infatti i pro del cambiamento. La persona è meno tranquilla: nel suo comportamento vi sono degli svantaggi che vorrebbe evitare; nel frattempo però non cambia. Vorrebbe, potrebbe, sarebbe intenzionato, ma…
  14. La bilancia pende decisamente per il cambiamento. Da “vorrei” a “voglio” cambiare. Mi iscrivo ad un corso per smettere di fumare, od in palestra; chiedo i dettagli di una dieta. Ma ancora non sono cambiato: è solo un programma. Per questo è una fase finestra: se non si fa nulla la persona ritorna indietro.