1. PROMOZIONE DELLA SALUTE E COMPETENZE NELLA GESTIONE
DEL RISCHIO
Stadi e indicatori del cambiamento
Parte 6
Come lavorare con i determinati
2. Strategie per Determinati:
pianificare l’intervento
Le persone determinate hanno maturato
la decisione di smettere di fumare.
Dobbiamo quindi pianficare con loro
come conseguire l’obbiettivo….
3. Pianificare l’intervento…
• Proporre diverse opzioni (menù)
• Fissare una data di cambiamento
• Chiedere chi/cosa potrà essere di aiuto
• Chiedere quali potranno essere i momenti più
critici o gli ostacoli
• Ipotizzare come fronteggiarli
• Depliant con suggerimenti pratici
• Se utile, prescrivere una terapia
• Fissare una data di verifica (entro un mese)
4. Strategie per Determinati:
pianificare l’intervento
• Proporre diverse opzioni (menù)
• Fissare una data di cambiamento
• Chiedere chi/cosa potrà essere di aiuto
• Chiedere quali potranno essere i momenti più
critici o gli ostacoli
• Ipotizzare come fronteggiarli
• Depliant con suggerimenti pratici
• Se utile, prescrivere una terapia
• Fissare una data di verifica (entro un mese)
5. Pianficazione in tre mosse
• Primo passo: fissiamo una data per la
cessazione (quit day)
• Secondo passo: analizziamo le possibili
difficoltà (tentazioni)
• Terzo passo: individuiamo strategie per
fronteggiare le difficoltà (autoefficacia)
6. L’approccio FRAMES continua…
Feed-back
Responsability
Advice (Suggerimento vs.
prescrizione)
Menù
Empathy (Empatia nel counselling)
Self-efficacy (Autoefficacia)
7. A come Advice (Suggerimento)
• Il semplice fatto di dare delicati suggerimenti può
promuovere il cambiamento. Anche nel proporre la
pianificazione ad un determinato.
“Mi dice di essere pronto a smettere di
fumare. Cosa ne dice di fissare assieme il
giorno più opportuno per cominciare?”
“Potrebbe essere utile che a questo punto le
spieghi quali possono essere gli strumenti più
utili per cessare il fumo”
8. M come Menù
• Non di cibi, ma di OPZIONI
– sui Servizi disponibili
– sui tipi di trattamento per il problema
• La persona deve percepire di poter scegliere fra
diverse alternative
“Possiamo decidere di smettere nel fine settimana, in
cui ci sono meno tensioni per il lavoro; oppure in un
giorno lavorativo, visto che nel fine settimana di
solito fuma di più. Cosa ne pensa?”
“Questi sono diversi trattamenti ugualmente efficaci
per il suo problema. Quale ritiene di poter scegliere?”
9. Fissare una data
• E’ un modo per mettere alla prova la
determinazione:
– La persona determinata analizza le alternative e
valuta il momento migliore
– La persona ancora contemplativa resta indecisa,
oppure dice genericamente che lo farà nel corso
della settimana, senza individuare un punto di
partenza preciso
10. Fissare una data
• E’ un modo per analizzare concretamente le
possibili difficoltà:
– La persona determinata nel valutare la data
migliore, individua, e ci fa capire, quali sono i
momenti in cui si sentirebbe più tentato a fumare
“Forse è meglio non smettere sabato
prossimo. Sono a pesca con gli amici e tutti
fumano…”
11. L’approccio FRAMES si conclude
Feed-back
Responsability
Advice (Suggerimento vs.
prescrizione)
Menù
Empathy (Empatia nel counselling)
Self-efficacy (Autoefficacia)
12. E come Empatia
• Atteggiamento di calore, rispetto, non giudizio,
preoccupazione, coinvolgimento ed interesse
attivo
• Sebbene sembri semplice, richiede un training
specifico ed impegno costante
• E’ particolarmente efficace con persone
aggressive, resistenti, od “in difesa”
“Mi sembra preoccupato di non riuscire a
resistere se i suoi compagni di pesca le fumano
intorno.”
“La vedo arrabbiata… Cosa c’è che non va?”
14. Tentazioni ed autoefficacia
• Tentazioni:
– stimoli esterni e
– stati d’animo
che possono stimolare la persona a fumare.
• Sollecitiamo e valorizziamo:
– La capacità della persona di individuare le
tentazioni
– Facciamo dare loro un peso
15. Individuare le tentazioni
• Operatore: “Quali sono i momenti, le
circostanze in cui potrebbe essere più spinto
ad accendere una sigaretta?”
• Paziente: “Certamente se andrò al solito bar
dove tutti i miei amici escono fuori a fumare.
Se loro si alzano e vanno via tutti io rimango
solo come un ebete al tavolo…”
16. Dare un peso alle tentazioni
• Operatore: “E quanto si sentirebbe tentato in
questo caso?”
• Paziente: “Certamente tantissimo. Un po’
perché loro mi chiederebbero di stare fuori
con loro, ma anche perché so che loro se la
stanno godendo mentre io sto da solo… in
castigo…”
17. Tentazioni ed autoefficacia
• Autoefficacia:
– Sensazione di avere la capacità di resistere alla
tentazione
– Capacità di individuare strategie per affrontare la
tentazione
• Sollecitiamo e valorizziamo:
– La capacità della persona di elaborare diverse
strategie
– Saper ipotizzare in quali momenti applicarle
18. Elaborare strategie
• Operatore: “Cosa potrebbe fare per affrontare
questa tentazione?
• Paziente: “Per qualche giorno posso anche
evitare di andare… credo proprio che sarebbe
meglio. Poi però non posso stare mica sempre
da solo. Magari quando si alzano per fumare
io potrei farmi due passi in piazza…”
19. Implementare le strategie
• Operatore: “Quindi, se ho capito bene, per
questa settimana non andrà al bar. Poi, se
sente di essere tentato a fumare, si alza per
fare un giro in piazza”
• Paziente: “Sì, credo di potercela fare così”
20. E sostenere empaticamente
• Operatore: “Bene! Mi sembra che lei possa
capire quali sono i momenti più a rischio e si
sente in grado di gestirli!”
22. Autoefficacia:
né troppa né troppo poca
La persona ha La persona
La persona sufficiente fiducia crede di
non ha fiducia nelle proprie capacità poter
nella propria ed analizza i cambiare
capacità possibili ostacoli senza alcun
di cambiare al cambiamento problema
23. “Cosa devo dirle? Ha ragione a
rimproverarmi. Il mio problema è
che inizio con la prima sigaretta la
mattina dopo il caffè, e poi mi “Nel suo riconoscere quali sono i
dico: ormai hai fumato anche oggi. momenti di tentazione ha la
Potrei tentare di non bere il caffè possibilità di decidere in che modo
per qualche settimana… ” cambiare il suo comportamento
per incorrere in un minor numero
di tentazioni, ”
PZ
M
24. Sintesi: intervento per i determinati
• Proporre diverse opzioni (menù)
• Fissare una data di cambiamento
• Chiedere chi/cosa potrà essere di aiuto
• Chiedere quali potranno essere i momenti più critici
o gli ostacoli
• Ipotizzare come fronteggiarli
• Depliant con suggerimenti pratici
• Se utile, prescrivere una terapia
• Fissare una data di verifica (entro un mese)
Strategia per i precontemplativi: informazione personalizzata. La frase tipo è così costruita: riconoscimento che fumare è u piacere, o può essere utile alla persona; è una sua responsabilità decidere di continuare; inserire una informazione pertinente allo stato di salute della persona: “ho ascoltato i tuoi polmoni, e non sono in buone condizioni; tu stesso puoi vedere che fai difficoltà a rimetterti dall’influenza” o cose simili, ma comunque reali ed espresse in modo diretto: i TUOI polmoni, il TUO cuore; la TUA digestione; il TUO fiatone. Nella seconda giornata si affronterà il modo con cui costruire messaggi visualizzabili dal soggetto, anche per la quantificazione del rischio. Conclusione con un invito a pensarci su e a contare, eventualmente, sull’aiuto del medico. Reiterare ad ogni visita (la persona va un po’ picconata).
Con i determinati: cogli l ’attimo (fuggente!). La determinazione va “saggiata”: fissare una data, chiedere quali possono essere gli ostacoli e come affrontarli, E’ un po’ mettere i bastoni fra le ruote, ma il vero determinato può reggere il colpo. Se vi sono dei dubbi, è meglio che vengano fuori prima, piuttosto che dopo. Meglio aspettare un po’, piuttosto che dare alla persona la falsa sicurezza di potercela fare (la ricaduta sarebbe peggiore da affrontare). Nella seconda giornata si analizzeranno meglio le tecniche di motivazione per i tre diversi stati della motivazione.
Con i determinati: cogli l ’attimo (fuggente!). La determinazione va “saggiata”: fissare una data, chiedere quali possono essere gli ostacoli e come affrontarli, E’ un po’ mettere i bastoni fra le ruote, ma il vero determinato può reggere il colpo. Se vi sono dei dubbi, è meglio che vengano fuori prima, piuttosto che dopo. Meglio aspettare un po’, piuttosto che dare alla persona la falsa sicurezza di potercela fare (la ricaduta sarebbe peggiore da affrontare). Nella seconda giornata si analizzeranno meglio le tecniche di motivazione per i tre diversi stati della motivazione.
Da un lato la persona deve sentirsi capace di cambiare. Dall ’altra parte non deve sentirsi troppo (e falsamente) capace. Se fosse tutto facile sarebbe già cambiato: la dose giusta è individuare le possibili difficoltà ma saper anche progettare come affrontarle. Questa è l’autoefficacia ottimale.
Con i determinati: cogli l ’attimo (fuggente!). La determinazione va “saggiata”: fissare una data, chiedere quali possono essere gli ostacoli e come affrontarli, E’ un po’ mettere i bastoni fra le ruote, ma il vero determinato può reggere il colpo. Se vi sono dei dubbi, è meglio che vengano fuori prima, piuttosto che dopo. Meglio aspettare un po’, piuttosto che dare alla persona la falsa sicurezza di potercela fare (la ricaduta sarebbe peggiore da affrontare). Nella seconda giornata si analizzeranno meglio le tecniche di motivazione per i tre diversi stati della motivazione.