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L’AUTOVALUTAZIONE NELLE
SCUOLE DEL PROGETTO
VALES
Isabella Quadrelli, Donatella Poliandri, Monica Perazzolo,
Letizia Giampietro, Paola Muzzioli - INVALSI
Verso il Sistema Nazionale di Valutazione:
indicazioni dal progetto VALES
Roma, 25 giugno 2014
Gli strumenti dell’autovalutazione
 L’INVALSI ha predisposto strumenti per il sostegno delle scuole nel
processo di autovalutazione:
 RA: format strutturato per organizzare, strutturare e sintetizzare i risultati
dell’autovalutazione di istituto. Costituito da diverse parti:
 Scale per assegnazione dei livelli di qualità nelle diverse aree afferenti gli Esiti
e i Processi (livelli da 1 a 4)
 Campi aperti per la giustificazione dei livelli assegnati
 Campi aperti per la definizione e articolazione degli obiettivi di miglioramento
 Nota metodologica: descrizione del percorso di autovalutazione
 Sistema di indicatori
 Insieme di dati provenienti da diverse fonti (Fascicolo di Scuola in chiaro,
prove INVALSI, Questionario scuola INVALSI, Questionari studenti, genitori e
insegnanti) per supportare le scuole nella riflessione interna sulle diverse
aree
 Linee guida per l’autovalutazione
 Indicazioni pratiche per condurre l’autoriflessione, con domande guida e
suggerimenti sugli indicatori da considerare per ogni area.
Presentazione
Verranno presentati:
- I risultati dell’analisi descrittiva relativa ai livelli
autoassegnati dalle scuole nelle diverse aree
del RA
- I risultati dell’analisi qualitativa relativa alla
qualità del percorso di autovalutazione
effettuato dalle scuole
Livello medio attribuito dalle scuole
per area
Medie per
macroarea:
Esiti: 2,69
Ambiente organizzativo: 2,87
Processi didattici: 2,93
2,97
2,63
2,36
2,58
2,94
2,72
2,99 3,01 2,99
3,12 3,06
2,64
2,86
2,69
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Livello attribuito dalla scuola per area
Scuole del primo e del secondo ciclo
3,12
2,72
2,42
2,61
3,00
2,83
3,07 3,03 3,00
3,20 3,17
2,83
2,96
2,82
2,71
2,49
2,28
2,55
2,83
2,55
2,87
2,97 2,98 3,00
2,88
2,33
2,71
2,48
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
scuole I ciclo scuole II ciclo
Difficoltà delle scuole del secondo ciclo
Successo scolastico
Difficoltà riconducibili principalmente al primo biennio e legate alla
capacità delle scuole di supportare e riorientare gli studenti in
difficoltà per prevenire la dispersione e l’abbandono
Sviluppo professionale delle risorse e Progettazione e valutazione
degli studenti
Queste due aree sono correlate. Le scuole. Le scuole tendono ad
attribuire livelli di qualità simili in queste due aree. Sembra
evidenziarsi una relazione tra l’investimento nella formazione del
personale e la qualità della progettazione didattica e valutazione
degli studenti
Scuole appartenenti alle tre tipologie
3,14
2,74
2,52
2,65
3,02
2,80
3,09 3,08 3,13
3,16 3,15
2,77
2,94
2,77
3,06
2,90
2,29
2,93
3,10
2,74
3,00
3,16
3,13 3,09 3,10
2,68
3,03
3,03
2,86
2,52
2,29
2,44
2,84
2,67
2,93 2,92 2,87
3,17
3,02
2,55
2,78
2,59
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Leadership diffusa non coordinata Leadership organizzativa aperta Learning organization instabileStruttura non coordinata con leadership diffusa Struttura aperta con leadership organizzativa
Struttura aperta con leadership organizzativa
PUNTI DI FORZA:
- Capacità di governance e
rapporti con le famiglie
- Inclusione, integrazione e
differenziazione
- Selezione dei saperi, scelte
curricolari e offerta
formativa
- Attività di autovalutazione
- Competenze di base
- Esiti a distanza
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Equità degli esiti
Coerenti con l’elevato grado di apertura al territorio
del modello
Correlazione significativa tra Capacità di
governance e Inclusione
Maggiore presenza di gruppi di lavoro su tematiche
curricolari (competenze in ingresso e uscita, POF)
Maggiore presenza di attività di autovalutazione
Background socio-economico elevato; risultati migliori
nelle prove INVALSI
Maggiore eterogeneità dell’utenza che può
tradursi in maggiori difficoltà per gruppi di
studenti
Learning organization instabile
PUNTI DI DEBOLEZZA:
- Capacità di governance e
rapporti con le famiglie
- Inclusione, integrazione e
differenziazione
- Continuità e orientamento
- Attività di autovalutazione
- Competenze di base
- Successo scolastico
- Esiti a distanza
Coerenti con il basso grado di apertura al territorio
del modello
La limitata capacità di governance sembra avere
ricadute su altri processi fondamentali che
richiedono il coordinamento con altre scuole e con i
soggetti del territorio
Minore presenza di attività di autovalutazione
Background socio-economico medio-basso; risultati
peggiori nelle prove INVALSI
Struttura non coordinata con leadership diffusa
PUNTI DI FORZA:
- Progettazione didattica e
valutazione degli studenti
- Sviluppo della relazione
educativa e tra pari
- Gestione strategica delle
risorse
- Sviluppo professionale delle
risorse umane
- Identità strategica e capacità
di direzione della scuola
- Successo scolastico
- Equità degli esiti
Maggiore presenza di gruppi di lavoro su tematiche
legate a progettazione didattica e valutazione
Background socio-economico medio-alto; risultati
buoni nelle prove INVALSI
Si tratta di scuole che si considerano forti sul
versante della cura delle relazioni e del clima
scolastico e su quello della gestione delle risorse
economiche ed umane oltre che
dell’organizzazione della scuola.
Qualità dell’autovalutazione
 Dati qualitativi elaborati con il software QDA Miner e
successivamente esportati in Spss.
 La base dati è rappresentata dai testi inseriti dalle scuole nei campi
aperti del RA. Si tratta di testi che riguardano:
 la giustificazione dei punteggi assegnati in ciascuna area;
 la definizione degli obiettivi di miglioramento, la descrizione degli
indicatori e dei risultati attesi relativi agli obiettivi individuati;
 la descrizione della composizione del gruppo e del percorso di
autovalutazione effettuato nella sezione Nota metodologica.
 L’indagine è stata condotta su un sottocampione delle scuole Vales.
Si tratta di un campione casuale proporzionale rispetto alle
macroaree geografiche (complessivamente 153 scuole).
Scopi dell’analisi
 Scopo dell’analisi qualitativa è valutare l’efficacia degli strumenti e
del metodo proposto dall’INVALSI per supportare il percorso di
autovalutazione delle scuole.
 In particolare gli obiettivi hanno riguardato:
 L’analisi del grado di utilizzo dei dati e degli indicatori forniti
dall’INVALSI
 L’analisi del grado di utilizzo di altre evidenze osservabili raccolte o
prodotte dalle scuole
 Il grado di accuratezza e approfondimento dell’analisi effettuata dalle
scuole per giustificare i propri giudizi
 La coerenza tra gli obiettivi di miglioramento individuati e le aree di
criticità
 Il grado di articolazione degli obiettivi di miglioramento, ovvero la loro
definizione operativa
 Il grado di adesione al percorso operativo proposto
Codifica qualitativa per l’analisi del metodo seguito
dalle scuole per l’attribuzione dei livelli
Dimensione Elementi Codici
Completezza
Livello di utilizzo
dei dati
Nessun riferimento a dati «Nessun dato»
Alcuni indicatori tra quelli proposti «Alcuni indicatori»
Tutti gli indicatori proposti «Tutti gli indicatori»
Evidenze ulteriori individuate dalle scuole «Dati della scuola»
Accuratezza
Livello di lettura
dei dati in
relazione a valori
di riferimento
L’analisi non si basa sul confronto con valori
di riferimento
«Nessun confronto»
L’analisi si basa sul confronto con valori di
riferimento
«Confronto»
Qualità
dell’analisi
Livello di
approfondimento
dell’analisi
Non viene effettuata alcuna analisi, i dati
vengono semplicemente elencati
«Nessuna analisi»
L’analisi è di livello minimo, prevale la
descrizione sull’interpretazione
«Analisi minima»
L’analisi è articolata poiché la scuola
evidenzia punti di forza e di debolezza o
evidenzia la specificità del contesto, ecc.
«Analisi articolata»
Metodo di codifica
 Ogni sezione aperta del RA dedicata alla
descrizione delle ragioni a supporto del livello
assegnato è stata indicizzata utilizzando almeno tre
codici, uno per ognuna delle dimensioni individuate.
 L’obiettivo è di individuare diversi approcci alla
compilazione caratterizzati da livelli diversi di
completezza, accuratezza e approfondimento
dell’analisi e un indicatore di qualità complessiva
dell’autovalutazione
Macroarea Area Nessun
dato
% Alcuni
indic.
% Tutti gli
indic.
% Dati della
scuola
%
Esiti Successo scolastico 5 3,33 51 33,3 97 63,4 6 3,9
Competenze di base 17 11,1 74 48,4 62 40,5 11 7,2
Equità degli esiti 15 10,1 57 38,5 76 51,4 11 7,2
Esiti a distanza 34 35,1 11 11,3 20 20,6 37 24,2
Pratiche didattiche ed
educative
Selezione dei saperi, scelte
curricolari ..
13 8,6 123 81,5 15 9,9 2 1,3
Progettazione della
didattica e valutazione ..
4 2,7 92 61,3 53 35,3 2 1,3
Sviluppo della relazione
educativa
65 43,3 43 28,7 42 28,0 15 9,8
Inclusione, integrazione,
differenziazione
106 70,2 9 6,0 35 23,2 4 2,6
Continuità e orientamento 2 1,4% 4 2,6
Ambiente organizzativo
per l’apprendimento
Identità strategica e
capacità di direzione ..
89 58,9 41 27,2 21 13,9 2 1,3
Gestione strategica delle
risorse
64 42,1 49 32,2 39 25,7 0
Sviluppo professionale
delle risorse
36 23,7 108 71,1 8 5,3 1 0,7
Capacità di governo del
territorio e rapporti..
1 0,7 127 85,2 21 14,1 1 0,7
Attività di autovalutazione 101 67,3 28 18,7 14 9,3 1 0,7
Completezzadell’analisi
Completezza: risultati
 È possibile evidenziare due tendenze diverse per la macroaarea degli Esiti e quella dei Processi:
 Esiti: il 14,9% delle scuole non utilizza alcun dato tra quelli messi a disposizione per giustificare i propri
giudizi
 Processi: il 35,2% delle scuole non utilizza i dati, con variazioni molto marcate tra area e area.
 In alcune aree relative ai Processi si osserva un’elevata tendenza a giustificare i livelli attribuiti
senza utilizzare i dati di cui le scuole potevano disporre.
 inclusione, integrazione e differenziazione dei percorsi (70,2 %)
 Attività di autovalutazione (67,3%)
 Identità strategica e capacità di governo della scuola (58,9%)
 Sviluppo della relazione educativa e tra pari (43,3%)
 Gestione strategica delle risorse (42,1%).
Le scuole sembrano privilegiare la pratica di descrivere le attività svolte piuttosto che
considerare i risultati raggiunti attraverso tali attività.
Nella maggior parte di queste aree le scuole si sono assegnate livelli medio-alti
Macroarea Area Nessun
confronto
% Confronto %
Esiti Successo scolastico 91 59,9 58 38,2
Competenze di base 23 15,0 130 85,0
Equità degli esiti 76 50,3 75 49,7
Esiti a distanza 81 81,8 18 18,2
Pratiche didattiche ed
educative
Selezione dei saperi, scelte
curricolari ..
139 92,1 12 7,9
Progettazione della didattica e
valutazione degli studenti
120 80,0 30 20,0
Sviluppo della relazione educativa 108 72,0 42 28,0
Inclusione, integrazione,
differenziazione
123 81,5 28 18,5
Continuità e orientamento
Ambiente organizzativo per
l’apprendimento
Identità strategica e capacità di
direzione della scuola
129 85,4 22 14,6
Gestione strategica delle risorse 130 85,5 21 13,8
Sviluppo professionale delle risorse
umane
122 80,3 30 19,7
Capacità di governo del territorio e
rapporti con le famiglie
132 88,6 17 11,4
Attività di autovalutazione 135 90,6 8 5,4
Accuratezzadell’analisi
Accuratezza: risultati
 la tendenza delle scuole a confrontare la propria situazione
con dati di riferimento (medie regionali, nazionali, valori
medi dell’insieme delle scuole Vales) è piuttosto ridotta.
 Fanno eccezione le aree:
 Competenze di base: l’85% delle scuole effettua confronti tra la
propria situazione e i valori medi di riferimento;
 Equità degli esiti: circa la metà delle scuole giustifica il proprio
giudizio facendo confronti con la media nazionale.
 Nella macroarea dei Processi appena il 15,2% delle scuole
effettua confronti. In questa macroarea, la ridotta tendenza
delle scuole ad utilizzare i dati a disposizione produce,
come conseguenza, un basso livello di accuratezza
Macroarea Area Nessuna
analisi
% Analisi
minima
% Analisi
articola
ta
%
Esiti Successo scolastico 16 10,5 73 48,0 63 41,4
Competenze di base 8 5,2 82 53,6 63 41,2
Equità degli esiti 4 2,6 75 49,7 72 47,7
Esiti a distanza 6 6,1 65 65,7 28 28,3
Pratiche didattiche
ed educative
Selezione dei saperi, scelte curricolari
..
4 2,6 85 56,3 62 41,1
Progettazione della didattica e
valutazione ..
6 40,0 96 64,0 48 32,0
Sviluppo della relazione educativa 4 2,7 84 56,0 62 41,3
Inclusione, integrazione,
differenziazione
3 2,0 102 68,0 45 30,0
Continuità e orientamento 5 3,4 50 33,8 93 62,8
Ambiente
organizzativo per
l’apprendimento
Identità strategica e capacità di
direzione ..
2 1,3 62 41,1 87 57,6
Gestione strategica delle risorse 33 21,7 48 31,6 71 46,7
Sviluppo professionale delle risorse 12 7,9 57 37,7 82 54,3
Capacità di governo del territorio e
rapporti..
7 4,7 71 47,7 71 47,7
Attività di autovalutazione 60 40,4 16 10,7 74 49,3
Qualitàdell’analisi
Qualità dell’analisi: risultati
 La qualità dell’analisi risulta più elevata nella macroarea
dei Processi piuttosto che in quella degli Esiti.
 Processi:
 in media il 46,3% delle scuole effettua un’analisi articolata;
 Ambiente organizzativo per l’apprendimento: la percentuale di
scuole che effettua un’analisi articolata non scende sotto il 45%
 Pratiche didattiche ed educative: nell’area Inclusione,
integrazione e differenziazione il 30% effettua un’analisi
articolata; nell’area Continuità e orientamento la percentuale
sale a 62,8%
 Esiti:
 In media il 39,6% delle scuole effettua un’analisi articolata
 Nell’area Esiti a distanza la percentuale scende a 28,3%
Approcci alla giustificazione dei livelli / 1
 Per valutare l’approccio utilizzato dalle scuole nella
giustificazione dei livelli sono stati costruiti indici sintetici
additivi per le tre dimensioni considerate.
 È emersa una forte relazione positiva tra completezza
totale ed accuratezza totale (0,77). Quanto più le scuole
sono state scrupolose nell’utilizzare i dati messi a
disposizione, tanto più hanno effettuato confronti con la
situazione delle altre scuole o con le medie locali e
nazionali.
 La completezza totale è correlata positivamente anche con
la qualità totale anche se in modo meno forte (0,26). Ciò
indica che la tendenza delle scuole ad utilizzare i dati non si
accompagna necessariamente con una buona qualità
dell’analisi degli stessi.
Approcci alla giustificazione dei livelli / 2
 Le scuole hanno utilizzato approcci diversi per
giustificare i livelli attribuiti nelle varie aree.
Scuole che hanno effettuato
un’analisi approfondita a
seguito della lettura dei dati e
del loro confronto con valori di
riferimento
Scuole che hanno svolto un’analisi
articolata, in grado di evidenziare
punti di forza e di debolezza, ma
effettuata in forma
autoreferenziale, basandosi
prevalentemente sulla descrizione
delle attività svolte e sulla propria
percezione della qualità delle
stesse.
il 58,5% delle scuole che raggiunge livelli medio-
alti e alti di qualità dell’analisi si caratterizza per
un livello medio basso di completezza dell’analisi
e il 64% presenta livelli medio bassi di
accuratezza
Il 40% circa delle scuole che ha effettuato un’analisi
articolata lo ha fatto a seguito della lettura ed
interpretazione, per la maggior parte delle aree,
dei dati messi a disposizione.
Qualità complessiva dell’autovalutazione
 Per valutare il livello complessivo di qualità dell’autovalutazione è stato
costruito un indice sintetico additivo a partire dal livello di completezza,
accuratezza e qualità dell’analisi in ciascuna area.
 L’indice è stato costruito attribuendo dei valori numerici ai diversi livelli di
qualità ottenuti nelle tre dimensioni utilizzate per l’analisi qualitativa
Indice di qualità
complessiva
Range teorico: 0-82
Range effettivo: 10-59
Media: 35,6
Dev. Standard 9,6
Livelli medio-bassi di
qualità complessiva
Qualità complessiva dell’autovalutazione nei tre
modelli di scuole
1. Struttura non coordinata con leadership
diffusa: 34,0
2. Struttura aperta con leadership diffusa: 41,6
3. Learning organization instabile; 35,3
2. Scuole con valori medi più elevati nella
completezza, accuratezza e qualità
dell’analisi.
Si attribuiscono
livelli elevati a fronte di un percorso di
autovalutazione di buona qualità.
In questo gruppo sono meno presenti le
scuole che non hanno mai effettuato
attività di autovalutazione
Punteggi elevati nell’area Autovalutazione
1. Scuole con valori medi bassi nelle tre
dimensioni.
Si attribuiscono livelli piuttosto elevati a
fronte di un percorso di autovalutazione di
minore qualità.
1 e 3. In questi gruppi le scuole che non
hanno esperienza pregressa di
autovalutazione sono più numerose.
Si attribuiscono livelli più bassi nell’area
Autovalutazione
3: scuole con valori intermedi nelle tre
dimensioni ma valori medi più elevati
nell’accuratezza
Obiettivi di miglioramento / 1
 Nel RA potevano essere individuati fino a 4 obiettivi di miglioramento; per
ogni obiettivo individuato era richiesto alle scuole di abbozzare un primo
piano di miglioramento indicando i risultati attesi e gli indicatori a partire
dai quali monitorare il raggiungimento degli obiettivi.
 La codifica degli obiettivi è stata effettuata per i primi tre obiettivi
individuati dalle scuole.
 L’analisi della congruenza tra obiettivi, risultati attesi e indicatori è stata
effettuata per i primi due obiettivi.
Il 96% delle scuole ha indicato un obiettivo di
miglioramento, il 94% ne ha indicati due e il 71%
almeno tre.
Obiettivi di miglioramento: frequenze
di occorrenza dei codici
Congruenza tra obiettivi e livello
assegnato
 Gli incroci tra i livelli autoattribuiti in ciascuna area e gli
obiettivi di miglioramento individuati evidenziano una
congruenza significativa (test chi quadrato) nella
maggior parte delle aree.
 Le scuole tendenzialmente hanno individuato obiettivi
di miglioramento riconducibili prevalentemente alle
aree nelle quali si sono assegnate livelli più bassi (livelli
1 e 2).
 Le aree nelle quali la congruenza non è risultata
significativa sono quelle afferenti i processi
organizzativi e l’area Progettazione e valutazione
degli studenti.
Articolazione degli obiettivi di
miglioramento
0
10
20
30
40
50
60
70
assente non chiaro/non
adeguato
adeguato
Obiettivo 1
Obiettivo 2
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
assenti non chiari/non
adeguati
adeguati
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Congruenza degli indicatori rispetto
agli obiettivi
Congruenza dei risultati attesi
rispetto agli obiettivi
Le scuole che indicano risultati attesi congruenti per il primo e secondo obiettivo,
rispettivamente nel 43% e nel 30% dei casi li definiscono in forma misurabile
Accuratezza nella definizione degli
obiettivi
 La situazione delle scuole rispetto al grado complessivo di accuratezza
dell’articolazione degli obiettivi risulta polarizzato: quasi la metà delle
scuole presenta un grado di accuratezza basso o nullo, il 36,9% un livello
alto.
 si evidenzia una correlazione positiva ma non molto forte tra il grado di
accuratezza nella definizione degli obiettivi e la qualità complessiva
dell’autovalutazione (0,215).
 Una quota consistente di scuole (43,4%) con livelli medio-bassi di qualità
complessiva dell’autovalutazione presenta un elevato grado di accuratezza
nella definizione degli obiettivi. Un quarto delle scuole con livelli medio-alti
di qualità complessiva dell’autovalutazione presenta anche un elevato
grado di accuratezza degli obiettivi.
 La capacità di articolare in modo accurato gli obiettivi di miglioramento
non sembra quindi strettamente legata alla capacità di effettuare un
percorso di autoriflessione completo, accurato e approfondito.
Accuratezza nella definizione degli
obiettivi: ipotesi esplicative
 Questa situazione deve essere ulteriormente approfondita
 Si può ipotizzare che ciò sia attribuibile a problemi di
coordinamento e difficoltà organizzative che possono aver
determinato difficoltà nel reperimento delle informazioni in alcune
aree, producendo livelli disomogenei di completezza, accuratezza e
qualità dell’analisi nelle diverse aree. Questa ipotesi è sostenuta dal
fatto che nei modelli di scuole che presentano maggiori difficoltà sul
versante del coordinamento interno e della gestione/organizzazione
della scuola, i livelli complessivi della qualità dell’autovalutazione
sono più bassi
 La motivazione con la quale le scuole hanno affrontato il percorso di
autovalutazione. La scarsa completezza e accuratezza riscontrate a
potrebbero dipendere dal grado di impegno che le scuole hanno
mostrato nell’affrontare il percorso di autovalutazione piuttosto che
da reali difficoltà nella lettura e interpretazione dei dati
Composizione dei Nuclei di
autovalutazione
0 5 10 15 20 25 30 35
gruppo ristretto con DS
gruppo ristretto senza DS
gruppo intermedio con DS
gruppo intermedio senza DS
gruppo allargato con DS
gruppo allargato senza DS
gruppo allargato a componenti esterne + DS
non specificato
gruppo non nominato
Composizione del Nucleo di autovalutazione
Le scuole che raggiungono livelli medio-alti di qualità complessiva
dell’autovalutazione tendono ad avere NAV di dimensioni intermedie con la presenza
del DS e allargate con o senza la partecipazione del DS
Riflessioni conclusive
 Le scuole sembrano avere «il polso della situazione», sanno
quali sono gli ambiti nei quali sono più o meno forti
 L’analisi della qualità del percorso di autovalutazione
evidenzia però che le scuole non sempre sono in grado di
cogliere i processi e i fattori ai quali imputare le proprie
criticità e successi (bassi livelli di completezza e accuratezza
delle analisi effettuate).
 Misure per sostenere l’efficacia delle attività di
autovalutazione: miglioramento degli strumenti e dei
protocolli per il sostegno delle scuole
 Esplorare ulteriormente l’ipotesi di una relazione positiva tra
efficacia complessiva dell’organizzazione scolastica e
qualità del percorso di autovalutazione.
Grazie per l’attenzione!

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L'autovalutazione nelle scuole del Progetto Vales

  • 1. L’AUTOVALUTAZIONE NELLE SCUOLE DEL PROGETTO VALES Isabella Quadrelli, Donatella Poliandri, Monica Perazzolo, Letizia Giampietro, Paola Muzzioli - INVALSI Verso il Sistema Nazionale di Valutazione: indicazioni dal progetto VALES Roma, 25 giugno 2014
  • 2. Gli strumenti dell’autovalutazione  L’INVALSI ha predisposto strumenti per il sostegno delle scuole nel processo di autovalutazione:  RA: format strutturato per organizzare, strutturare e sintetizzare i risultati dell’autovalutazione di istituto. Costituito da diverse parti:  Scale per assegnazione dei livelli di qualità nelle diverse aree afferenti gli Esiti e i Processi (livelli da 1 a 4)  Campi aperti per la giustificazione dei livelli assegnati  Campi aperti per la definizione e articolazione degli obiettivi di miglioramento  Nota metodologica: descrizione del percorso di autovalutazione  Sistema di indicatori  Insieme di dati provenienti da diverse fonti (Fascicolo di Scuola in chiaro, prove INVALSI, Questionario scuola INVALSI, Questionari studenti, genitori e insegnanti) per supportare le scuole nella riflessione interna sulle diverse aree  Linee guida per l’autovalutazione  Indicazioni pratiche per condurre l’autoriflessione, con domande guida e suggerimenti sugli indicatori da considerare per ogni area.
  • 3. Presentazione Verranno presentati: - I risultati dell’analisi descrittiva relativa ai livelli autoassegnati dalle scuole nelle diverse aree del RA - I risultati dell’analisi qualitativa relativa alla qualità del percorso di autovalutazione effettuato dalle scuole
  • 4. Livello medio attribuito dalle scuole per area Medie per macroarea: Esiti: 2,69 Ambiente organizzativo: 2,87 Processi didattici: 2,93 2,97 2,63 2,36 2,58 2,94 2,72 2,99 3,01 2,99 3,12 3,06 2,64 2,86 2,69 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 Livello attribuito dalla scuola per area
  • 5. Scuole del primo e del secondo ciclo 3,12 2,72 2,42 2,61 3,00 2,83 3,07 3,03 3,00 3,20 3,17 2,83 2,96 2,82 2,71 2,49 2,28 2,55 2,83 2,55 2,87 2,97 2,98 3,00 2,88 2,33 2,71 2,48 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 scuole I ciclo scuole II ciclo
  • 6. Difficoltà delle scuole del secondo ciclo Successo scolastico Difficoltà riconducibili principalmente al primo biennio e legate alla capacità delle scuole di supportare e riorientare gli studenti in difficoltà per prevenire la dispersione e l’abbandono Sviluppo professionale delle risorse e Progettazione e valutazione degli studenti Queste due aree sono correlate. Le scuole. Le scuole tendono ad attribuire livelli di qualità simili in queste due aree. Sembra evidenziarsi una relazione tra l’investimento nella formazione del personale e la qualità della progettazione didattica e valutazione degli studenti
  • 7. Scuole appartenenti alle tre tipologie 3,14 2,74 2,52 2,65 3,02 2,80 3,09 3,08 3,13 3,16 3,15 2,77 2,94 2,77 3,06 2,90 2,29 2,93 3,10 2,74 3,00 3,16 3,13 3,09 3,10 2,68 3,03 3,03 2,86 2,52 2,29 2,44 2,84 2,67 2,93 2,92 2,87 3,17 3,02 2,55 2,78 2,59 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 Leadership diffusa non coordinata Leadership organizzativa aperta Learning organization instabileStruttura non coordinata con leadership diffusa Struttura aperta con leadership organizzativa
  • 8. Struttura aperta con leadership organizzativa PUNTI DI FORZA: - Capacità di governance e rapporti con le famiglie - Inclusione, integrazione e differenziazione - Selezione dei saperi, scelte curricolari e offerta formativa - Attività di autovalutazione - Competenze di base - Esiti a distanza PUNTI DI DEBOLEZZA - Equità degli esiti Coerenti con l’elevato grado di apertura al territorio del modello Correlazione significativa tra Capacità di governance e Inclusione Maggiore presenza di gruppi di lavoro su tematiche curricolari (competenze in ingresso e uscita, POF) Maggiore presenza di attività di autovalutazione Background socio-economico elevato; risultati migliori nelle prove INVALSI Maggiore eterogeneità dell’utenza che può tradursi in maggiori difficoltà per gruppi di studenti
  • 9. Learning organization instabile PUNTI DI DEBOLEZZA: - Capacità di governance e rapporti con le famiglie - Inclusione, integrazione e differenziazione - Continuità e orientamento - Attività di autovalutazione - Competenze di base - Successo scolastico - Esiti a distanza Coerenti con il basso grado di apertura al territorio del modello La limitata capacità di governance sembra avere ricadute su altri processi fondamentali che richiedono il coordinamento con altre scuole e con i soggetti del territorio Minore presenza di attività di autovalutazione Background socio-economico medio-basso; risultati peggiori nelle prove INVALSI
  • 10. Struttura non coordinata con leadership diffusa PUNTI DI FORZA: - Progettazione didattica e valutazione degli studenti - Sviluppo della relazione educativa e tra pari - Gestione strategica delle risorse - Sviluppo professionale delle risorse umane - Identità strategica e capacità di direzione della scuola - Successo scolastico - Equità degli esiti Maggiore presenza di gruppi di lavoro su tematiche legate a progettazione didattica e valutazione Background socio-economico medio-alto; risultati buoni nelle prove INVALSI Si tratta di scuole che si considerano forti sul versante della cura delle relazioni e del clima scolastico e su quello della gestione delle risorse economiche ed umane oltre che dell’organizzazione della scuola.
  • 11. Qualità dell’autovalutazione  Dati qualitativi elaborati con il software QDA Miner e successivamente esportati in Spss.  La base dati è rappresentata dai testi inseriti dalle scuole nei campi aperti del RA. Si tratta di testi che riguardano:  la giustificazione dei punteggi assegnati in ciascuna area;  la definizione degli obiettivi di miglioramento, la descrizione degli indicatori e dei risultati attesi relativi agli obiettivi individuati;  la descrizione della composizione del gruppo e del percorso di autovalutazione effettuato nella sezione Nota metodologica.  L’indagine è stata condotta su un sottocampione delle scuole Vales. Si tratta di un campione casuale proporzionale rispetto alle macroaree geografiche (complessivamente 153 scuole).
  • 12. Scopi dell’analisi  Scopo dell’analisi qualitativa è valutare l’efficacia degli strumenti e del metodo proposto dall’INVALSI per supportare il percorso di autovalutazione delle scuole.  In particolare gli obiettivi hanno riguardato:  L’analisi del grado di utilizzo dei dati e degli indicatori forniti dall’INVALSI  L’analisi del grado di utilizzo di altre evidenze osservabili raccolte o prodotte dalle scuole  Il grado di accuratezza e approfondimento dell’analisi effettuata dalle scuole per giustificare i propri giudizi  La coerenza tra gli obiettivi di miglioramento individuati e le aree di criticità  Il grado di articolazione degli obiettivi di miglioramento, ovvero la loro definizione operativa  Il grado di adesione al percorso operativo proposto
  • 13. Codifica qualitativa per l’analisi del metodo seguito dalle scuole per l’attribuzione dei livelli Dimensione Elementi Codici Completezza Livello di utilizzo dei dati Nessun riferimento a dati «Nessun dato» Alcuni indicatori tra quelli proposti «Alcuni indicatori» Tutti gli indicatori proposti «Tutti gli indicatori» Evidenze ulteriori individuate dalle scuole «Dati della scuola» Accuratezza Livello di lettura dei dati in relazione a valori di riferimento L’analisi non si basa sul confronto con valori di riferimento «Nessun confronto» L’analisi si basa sul confronto con valori di riferimento «Confronto» Qualità dell’analisi Livello di approfondimento dell’analisi Non viene effettuata alcuna analisi, i dati vengono semplicemente elencati «Nessuna analisi» L’analisi è di livello minimo, prevale la descrizione sull’interpretazione «Analisi minima» L’analisi è articolata poiché la scuola evidenzia punti di forza e di debolezza o evidenzia la specificità del contesto, ecc. «Analisi articolata»
  • 14. Metodo di codifica  Ogni sezione aperta del RA dedicata alla descrizione delle ragioni a supporto del livello assegnato è stata indicizzata utilizzando almeno tre codici, uno per ognuna delle dimensioni individuate.  L’obiettivo è di individuare diversi approcci alla compilazione caratterizzati da livelli diversi di completezza, accuratezza e approfondimento dell’analisi e un indicatore di qualità complessiva dell’autovalutazione
  • 15. Macroarea Area Nessun dato % Alcuni indic. % Tutti gli indic. % Dati della scuola % Esiti Successo scolastico 5 3,33 51 33,3 97 63,4 6 3,9 Competenze di base 17 11,1 74 48,4 62 40,5 11 7,2 Equità degli esiti 15 10,1 57 38,5 76 51,4 11 7,2 Esiti a distanza 34 35,1 11 11,3 20 20,6 37 24,2 Pratiche didattiche ed educative Selezione dei saperi, scelte curricolari .. 13 8,6 123 81,5 15 9,9 2 1,3 Progettazione della didattica e valutazione .. 4 2,7 92 61,3 53 35,3 2 1,3 Sviluppo della relazione educativa 65 43,3 43 28,7 42 28,0 15 9,8 Inclusione, integrazione, differenziazione 106 70,2 9 6,0 35 23,2 4 2,6 Continuità e orientamento 2 1,4% 4 2,6 Ambiente organizzativo per l’apprendimento Identità strategica e capacità di direzione .. 89 58,9 41 27,2 21 13,9 2 1,3 Gestione strategica delle risorse 64 42,1 49 32,2 39 25,7 0 Sviluppo professionale delle risorse 36 23,7 108 71,1 8 5,3 1 0,7 Capacità di governo del territorio e rapporti.. 1 0,7 127 85,2 21 14,1 1 0,7 Attività di autovalutazione 101 67,3 28 18,7 14 9,3 1 0,7 Completezzadell’analisi
  • 16. Completezza: risultati  È possibile evidenziare due tendenze diverse per la macroaarea degli Esiti e quella dei Processi:  Esiti: il 14,9% delle scuole non utilizza alcun dato tra quelli messi a disposizione per giustificare i propri giudizi  Processi: il 35,2% delle scuole non utilizza i dati, con variazioni molto marcate tra area e area.  In alcune aree relative ai Processi si osserva un’elevata tendenza a giustificare i livelli attribuiti senza utilizzare i dati di cui le scuole potevano disporre.  inclusione, integrazione e differenziazione dei percorsi (70,2 %)  Attività di autovalutazione (67,3%)  Identità strategica e capacità di governo della scuola (58,9%)  Sviluppo della relazione educativa e tra pari (43,3%)  Gestione strategica delle risorse (42,1%). Le scuole sembrano privilegiare la pratica di descrivere le attività svolte piuttosto che considerare i risultati raggiunti attraverso tali attività. Nella maggior parte di queste aree le scuole si sono assegnate livelli medio-alti
  • 17. Macroarea Area Nessun confronto % Confronto % Esiti Successo scolastico 91 59,9 58 38,2 Competenze di base 23 15,0 130 85,0 Equità degli esiti 76 50,3 75 49,7 Esiti a distanza 81 81,8 18 18,2 Pratiche didattiche ed educative Selezione dei saperi, scelte curricolari .. 139 92,1 12 7,9 Progettazione della didattica e valutazione degli studenti 120 80,0 30 20,0 Sviluppo della relazione educativa 108 72,0 42 28,0 Inclusione, integrazione, differenziazione 123 81,5 28 18,5 Continuità e orientamento Ambiente organizzativo per l’apprendimento Identità strategica e capacità di direzione della scuola 129 85,4 22 14,6 Gestione strategica delle risorse 130 85,5 21 13,8 Sviluppo professionale delle risorse umane 122 80,3 30 19,7 Capacità di governo del territorio e rapporti con le famiglie 132 88,6 17 11,4 Attività di autovalutazione 135 90,6 8 5,4 Accuratezzadell’analisi
  • 18. Accuratezza: risultati  la tendenza delle scuole a confrontare la propria situazione con dati di riferimento (medie regionali, nazionali, valori medi dell’insieme delle scuole Vales) è piuttosto ridotta.  Fanno eccezione le aree:  Competenze di base: l’85% delle scuole effettua confronti tra la propria situazione e i valori medi di riferimento;  Equità degli esiti: circa la metà delle scuole giustifica il proprio giudizio facendo confronti con la media nazionale.  Nella macroarea dei Processi appena il 15,2% delle scuole effettua confronti. In questa macroarea, la ridotta tendenza delle scuole ad utilizzare i dati a disposizione produce, come conseguenza, un basso livello di accuratezza
  • 19. Macroarea Area Nessuna analisi % Analisi minima % Analisi articola ta % Esiti Successo scolastico 16 10,5 73 48,0 63 41,4 Competenze di base 8 5,2 82 53,6 63 41,2 Equità degli esiti 4 2,6 75 49,7 72 47,7 Esiti a distanza 6 6,1 65 65,7 28 28,3 Pratiche didattiche ed educative Selezione dei saperi, scelte curricolari .. 4 2,6 85 56,3 62 41,1 Progettazione della didattica e valutazione .. 6 40,0 96 64,0 48 32,0 Sviluppo della relazione educativa 4 2,7 84 56,0 62 41,3 Inclusione, integrazione, differenziazione 3 2,0 102 68,0 45 30,0 Continuità e orientamento 5 3,4 50 33,8 93 62,8 Ambiente organizzativo per l’apprendimento Identità strategica e capacità di direzione .. 2 1,3 62 41,1 87 57,6 Gestione strategica delle risorse 33 21,7 48 31,6 71 46,7 Sviluppo professionale delle risorse 12 7,9 57 37,7 82 54,3 Capacità di governo del territorio e rapporti.. 7 4,7 71 47,7 71 47,7 Attività di autovalutazione 60 40,4 16 10,7 74 49,3 Qualitàdell’analisi
  • 20. Qualità dell’analisi: risultati  La qualità dell’analisi risulta più elevata nella macroarea dei Processi piuttosto che in quella degli Esiti.  Processi:  in media il 46,3% delle scuole effettua un’analisi articolata;  Ambiente organizzativo per l’apprendimento: la percentuale di scuole che effettua un’analisi articolata non scende sotto il 45%  Pratiche didattiche ed educative: nell’area Inclusione, integrazione e differenziazione il 30% effettua un’analisi articolata; nell’area Continuità e orientamento la percentuale sale a 62,8%  Esiti:  In media il 39,6% delle scuole effettua un’analisi articolata  Nell’area Esiti a distanza la percentuale scende a 28,3%
  • 21. Approcci alla giustificazione dei livelli / 1  Per valutare l’approccio utilizzato dalle scuole nella giustificazione dei livelli sono stati costruiti indici sintetici additivi per le tre dimensioni considerate.  È emersa una forte relazione positiva tra completezza totale ed accuratezza totale (0,77). Quanto più le scuole sono state scrupolose nell’utilizzare i dati messi a disposizione, tanto più hanno effettuato confronti con la situazione delle altre scuole o con le medie locali e nazionali.  La completezza totale è correlata positivamente anche con la qualità totale anche se in modo meno forte (0,26). Ciò indica che la tendenza delle scuole ad utilizzare i dati non si accompagna necessariamente con una buona qualità dell’analisi degli stessi.
  • 22. Approcci alla giustificazione dei livelli / 2  Le scuole hanno utilizzato approcci diversi per giustificare i livelli attribuiti nelle varie aree. Scuole che hanno effettuato un’analisi approfondita a seguito della lettura dei dati e del loro confronto con valori di riferimento Scuole che hanno svolto un’analisi articolata, in grado di evidenziare punti di forza e di debolezza, ma effettuata in forma autoreferenziale, basandosi prevalentemente sulla descrizione delle attività svolte e sulla propria percezione della qualità delle stesse. il 58,5% delle scuole che raggiunge livelli medio- alti e alti di qualità dell’analisi si caratterizza per un livello medio basso di completezza dell’analisi e il 64% presenta livelli medio bassi di accuratezza Il 40% circa delle scuole che ha effettuato un’analisi articolata lo ha fatto a seguito della lettura ed interpretazione, per la maggior parte delle aree, dei dati messi a disposizione.
  • 23. Qualità complessiva dell’autovalutazione  Per valutare il livello complessivo di qualità dell’autovalutazione è stato costruito un indice sintetico additivo a partire dal livello di completezza, accuratezza e qualità dell’analisi in ciascuna area.  L’indice è stato costruito attribuendo dei valori numerici ai diversi livelli di qualità ottenuti nelle tre dimensioni utilizzate per l’analisi qualitativa Indice di qualità complessiva Range teorico: 0-82 Range effettivo: 10-59 Media: 35,6 Dev. Standard 9,6 Livelli medio-bassi di qualità complessiva
  • 24. Qualità complessiva dell’autovalutazione nei tre modelli di scuole 1. Struttura non coordinata con leadership diffusa: 34,0 2. Struttura aperta con leadership diffusa: 41,6 3. Learning organization instabile; 35,3 2. Scuole con valori medi più elevati nella completezza, accuratezza e qualità dell’analisi. Si attribuiscono livelli elevati a fronte di un percorso di autovalutazione di buona qualità. In questo gruppo sono meno presenti le scuole che non hanno mai effettuato attività di autovalutazione Punteggi elevati nell’area Autovalutazione 1. Scuole con valori medi bassi nelle tre dimensioni. Si attribuiscono livelli piuttosto elevati a fronte di un percorso di autovalutazione di minore qualità. 1 e 3. In questi gruppi le scuole che non hanno esperienza pregressa di autovalutazione sono più numerose. Si attribuiscono livelli più bassi nell’area Autovalutazione 3: scuole con valori intermedi nelle tre dimensioni ma valori medi più elevati nell’accuratezza
  • 25. Obiettivi di miglioramento / 1  Nel RA potevano essere individuati fino a 4 obiettivi di miglioramento; per ogni obiettivo individuato era richiesto alle scuole di abbozzare un primo piano di miglioramento indicando i risultati attesi e gli indicatori a partire dai quali monitorare il raggiungimento degli obiettivi.  La codifica degli obiettivi è stata effettuata per i primi tre obiettivi individuati dalle scuole.  L’analisi della congruenza tra obiettivi, risultati attesi e indicatori è stata effettuata per i primi due obiettivi. Il 96% delle scuole ha indicato un obiettivo di miglioramento, il 94% ne ha indicati due e il 71% almeno tre.
  • 26. Obiettivi di miglioramento: frequenze di occorrenza dei codici
  • 27. Congruenza tra obiettivi e livello assegnato  Gli incroci tra i livelli autoattribuiti in ciascuna area e gli obiettivi di miglioramento individuati evidenziano una congruenza significativa (test chi quadrato) nella maggior parte delle aree.  Le scuole tendenzialmente hanno individuato obiettivi di miglioramento riconducibili prevalentemente alle aree nelle quali si sono assegnate livelli più bassi (livelli 1 e 2).  Le aree nelle quali la congruenza non è risultata significativa sono quelle afferenti i processi organizzativi e l’area Progettazione e valutazione degli studenti.
  • 28. Articolazione degli obiettivi di miglioramento 0 10 20 30 40 50 60 70 assente non chiaro/non adeguato adeguato Obiettivo 1 Obiettivo 2 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 assenti non chiari/non adeguati adeguati Obiettivo 1 Obiettivo 2 Congruenza degli indicatori rispetto agli obiettivi Congruenza dei risultati attesi rispetto agli obiettivi Le scuole che indicano risultati attesi congruenti per il primo e secondo obiettivo, rispettivamente nel 43% e nel 30% dei casi li definiscono in forma misurabile
  • 29. Accuratezza nella definizione degli obiettivi  La situazione delle scuole rispetto al grado complessivo di accuratezza dell’articolazione degli obiettivi risulta polarizzato: quasi la metà delle scuole presenta un grado di accuratezza basso o nullo, il 36,9% un livello alto.  si evidenzia una correlazione positiva ma non molto forte tra il grado di accuratezza nella definizione degli obiettivi e la qualità complessiva dell’autovalutazione (0,215).  Una quota consistente di scuole (43,4%) con livelli medio-bassi di qualità complessiva dell’autovalutazione presenta un elevato grado di accuratezza nella definizione degli obiettivi. Un quarto delle scuole con livelli medio-alti di qualità complessiva dell’autovalutazione presenta anche un elevato grado di accuratezza degli obiettivi.  La capacità di articolare in modo accurato gli obiettivi di miglioramento non sembra quindi strettamente legata alla capacità di effettuare un percorso di autoriflessione completo, accurato e approfondito.
  • 30. Accuratezza nella definizione degli obiettivi: ipotesi esplicative  Questa situazione deve essere ulteriormente approfondita  Si può ipotizzare che ciò sia attribuibile a problemi di coordinamento e difficoltà organizzative che possono aver determinato difficoltà nel reperimento delle informazioni in alcune aree, producendo livelli disomogenei di completezza, accuratezza e qualità dell’analisi nelle diverse aree. Questa ipotesi è sostenuta dal fatto che nei modelli di scuole che presentano maggiori difficoltà sul versante del coordinamento interno e della gestione/organizzazione della scuola, i livelli complessivi della qualità dell’autovalutazione sono più bassi  La motivazione con la quale le scuole hanno affrontato il percorso di autovalutazione. La scarsa completezza e accuratezza riscontrate a potrebbero dipendere dal grado di impegno che le scuole hanno mostrato nell’affrontare il percorso di autovalutazione piuttosto che da reali difficoltà nella lettura e interpretazione dei dati
  • 31. Composizione dei Nuclei di autovalutazione 0 5 10 15 20 25 30 35 gruppo ristretto con DS gruppo ristretto senza DS gruppo intermedio con DS gruppo intermedio senza DS gruppo allargato con DS gruppo allargato senza DS gruppo allargato a componenti esterne + DS non specificato gruppo non nominato Composizione del Nucleo di autovalutazione Le scuole che raggiungono livelli medio-alti di qualità complessiva dell’autovalutazione tendono ad avere NAV di dimensioni intermedie con la presenza del DS e allargate con o senza la partecipazione del DS
  • 32. Riflessioni conclusive  Le scuole sembrano avere «il polso della situazione», sanno quali sono gli ambiti nei quali sono più o meno forti  L’analisi della qualità del percorso di autovalutazione evidenzia però che le scuole non sempre sono in grado di cogliere i processi e i fattori ai quali imputare le proprie criticità e successi (bassi livelli di completezza e accuratezza delle analisi effettuate).  Misure per sostenere l’efficacia delle attività di autovalutazione: miglioramento degli strumenti e dei protocolli per il sostegno delle scuole  Esplorare ulteriormente l’ipotesi di una relazione positiva tra efficacia complessiva dell’organizzazione scolastica e qualità del percorso di autovalutazione.