Motori di ricerca: strategie SEO per essere più visibili in rete
1. Motori di ricerca:Motori di ricerca:
Strategie per farsi trovare onlineStrategie per farsi trovare online
1 Giugno 20131 Giugno 2013
Ing. Lindo Nepi
Email: lindo@lindonepi.com
Web: www.lindonepi.com
Twitter: @lindonepi
5. L'importanza di essere visibili
Avere una vetrina su web è importante..
ma per farsi trovare occorre …
“avere un posto in prima fila”
(come per i negozi reali !)
Nel nostro caso:
Avere un posto in prima pagina su Google!
6. SEO
Con il termine SEO
(Search Engine Optimization) intendiamo:
Le attività finalizzate ad ottenere la migliore
rilevazione, analisi e lettura del sito web da
parte dei motori di ricerca attraverso i loro
spider, grazie ad un migliore
posizionamento.
(fonte:wikipedia)
7. Nota bene!
Se però la qualità del servizio/prodotto offerto non
è all'altezza..
Le tecniche SEO (Search Engine Optimization)
devono essere SEMPRE abbinate ad una
strategia aziendale finalizzata a:
● Migliorare sempre il prodotto/servizio (Qualità)
● Garantire una buona reputazione (Comunicazione)
8. L'utilità dei motori
Quando una persona fa una ricerca online i
motori devono setacciare i miliardi di pagine
indicizzate e fare due cose:
●restituire solo i risultati rilevanti o utili rispetto alla
ricerca effettuata
● ordinare quei risultati in base ad un criterio di qualità
(o di importanza).
L' ottimizzazione sui motori di ricerca ha proprio
lo scopo di influenzare la "rilevanza" e
"l'importanza" dei risultati presentati dai motori.
9. Motori di ricerca:funzionamento
● Ogni volta che utilizziamo un motore, stiamo cercando
all’interno del suo indice (un sottoinsieme del web che il
motore è stato in grado di scoprire e salvare sui propri
server attraverso un meccanismo di crawling o
indicizzazione.)
L'indicizzazione prevede che un apposito software
(spider) parta da un insieme ridotto di pagine e,
muovendosi seguendo i link in esse contenuti
( esattamente come farebbe un utente “umano”), passa di
sito in sito.
Ogni volta che lo spider atterra su una pagina ne fa una
copia e la salva sui server del motore.
10. ● I motori di ricerca memorizzano sui propri server una
copia del web.
● Il processo di crawling è iterativo: lo spider visita lo
stesso sito ad intervalli regolari salvandone di volta in
volta l’ultima versione. La sfida dei motori si è
concentrata negli ultimi anni proprio nell’incrementare il
più possibile la velocità del processo di indicizzazione,
riducendo così il lasso di tempo che intercorre tra due
passaggi dello spider su una stessa pagina.
● L’obiettivo è quello di ottenere un indice che sia il più
possibile vicino alle pagine “live”, cioè online in quel
momento.
11. ●
Il processo di indicizzazione consente al motore di
avere a disposizione un database di pagine
all’interno del quale effettuare le ricerche proposte
dagli utenti.
●
Ogni volta che un utente effettua una query, il motore
estrae dal proprio database tutte le pagine che
contengono le parole indicate dall’utente. Si
ottengono così i risultati che dovranno essere
mostrati all’utente.
●
A questo punto il problema è: in che ordine
presentare i risultati estratti? Questo è il punto in cui
i gli algoritmi dei vari search engine si differenziano
maggiormente, restituendo spesso risultati diversi
tra di loro.
12. In generale i motori ricorrono ai seguenti parametri:
● Frequenza delle parole ricercate all’interno della pagina
● Presenza delle parole nell’URL, nel meta-tag title, nel
titolo della pagina e nelle prime righe del testo
● Vicinanza tra di loro delle parole chiave nel testo della
pagina
● Presenza nel testo di sinonimi delle parole ricercate
● Qualità del sito
● PageRank (nel caso di Google): misura dell’importanza
del sito ottenuta analizzando i link entrata verso di esso e
in uscita da esso.
(Google usa circa 200 fattori per “assegnare un voto” alle
pagine)
13. Presentazione dei risultati
il motore produce la pagina con i risultati (la
cosiddetta SERP = Search Engine Result
Page) semplicemente ordinando i risultati
estratti in precedenza in ordine inverso in base
al ranking assegnato, dal migliore (voto più
alto) al peggiore (voto più basso).
14.
15.
16. SEO
SEO (Search Engine Optimization): si tratta di
quella “scienza” che si pone l’obiettivo di
ottenere il miglior posizionamento possibile sui
motori per alcune ricerche rilevanti, favorendo
l’indicizzazione delle pagine che compongono
un sito ed agendo su tutti i fattori che ne
influenzano il ranking
17. Storia dei motori di ricerca
Il primo embrione di un motore di ricerca (ancora il WWW non
esisteva) risale al 1990 e fu creato da uno studente canadese
della McGill University of Montreal, Alan Emtage. Archie, così fu
chiamato, era più propriamente una directory con indicizzati una
quantità significativa di documenti, circa 2,6 milioni.
Nato il world wide web (1991), si assistette alla nascita del primo
“cercatore” del web, ovvero il primo robot capace di esplorare a
gran velocità il vasto mare di informazioni in esso contenute.
Risale al 1993 il primo World wide web wanderer creato da
Matthew Gray, interessato inizialmente a calcolare “soltanto” la
grandezza della rete. Intuite le potenzialità di un tale strumento, il
wanderer venne modificato e utilizzato per catturare URLs,
venendo così a creare un suo personale indice chiamato
Wandex.
18. Storia dei motori di ricerca
Nel 1994 fece la sua comparsa la prima vera web directory
che fu subito un successo : EINet Galaxy, seguita ben presto
da esempi simili. Yahoo! Directory nacque proprio in quegli
anni, nell’Aprile del 1994, grazie all’impegno di David Filo e
Jerry Yang. Inizialmente nata come una raccolta delle loro
pagine preferite, Yahoo! vinse la concorrenza grazie ad
un’importante novità. Ogni sito web indicizzato era provvisto
di una descrizione scritta da un editore, con il relativo URL.
Sempre nell' Aprile 1994 ( Università di Washington), fece la
sua apparizione Web Crawler, il primo bot ad indicizzare
intere pagine web. . Fu ben presto comprato da AOL che
comprò anche Excite, usandolo per potenziare la sua rete di
ricerca
19. Furono molte le innovazioni portate dal motore di ricerca
AltaVista che, quando fece la sua comparsa, mostrò di avere
tutte le carte in regola per diventare il miglior sistema di
document retrieval.
AltaVista aveva una larghezza di banda quasi illimitata per i tempi
e fu il primo motore di ricerca a offrire le query in un linguaggio
naturale. Inoltre permetteva ai più esperti metodi di ricerca
avanzati e consentiva a tutti i webmasters di aggiungere o
cancellare la propria URL in sole ventiquattro ore.
AltaVista fu quasi del tutto “schiacciato” dall’incombenza di nuovi
arrivati come Inktomi e soprattutto Google.
Nel 1998 Microsoft lanciò il suo primo motore di ricerca, Msn
Search che visualizzava i risultati del sistema Inktomi, Nel 2004
Microsoft avviò lo sviluppo di un proprio motore di ricerca. Venne
prodotto al tempo un crawler chiamato msnbot.
20. Il 1 Giugno 2009 Microsoft sviluppò e lanciò sul mercato il motore
di ricerca Bing, interamente sviluppato in-house. Appena un mese
dopo, nel Luglio 2009, Yahoo! e Microsoft raggiunsero un accordo
per cui il famoso motore di ricerca Yahoo! Search sarebbe stato
powered by the Microsoft Bing Technology. Si assistette dunque
al congiungimento di due giganti come Microsoft e Yahoo! ,
apparentemente uniti nella lotta all’egemonia di Google.
Si è posto l’accento su quest’ultimo passaggio perché nel 2011 il
re dei social networks Facebook ha stretto un accordo con
l’azienda di Bill Gates al fine di implementare il motore di ricerca
interno al sito, con lo scopo di “aprirlo” all’intero mondo del web
utilizzando la tecnologia Microsoft Bing. Una svolta decisamente
da non sottovalutare.
2013: Facebook lancia Graph Search , il motore di ricerca interno
a FB
22. Strategie SEO
Il punto di partenza di qualsiasi strategia SEO
devono necessariamente essere i contenuti
che, non a caso, sono posizionati alla base
della nostra piramide. Se anche riuscissi a
raggiungere il massimo livello di
ottimizzazione su un sito povero di contenuti,
quello che otterresti sarebbero tante visite alle
tue pagine ma uno scarso ritorno in termini di
lead.
23. Contenuti: qualità e originalità
● Contenuti di qualità (non scrivere per piacere
ai motori ma per piacere agli utenti)
● No contenuti duplicati o copiati da altri siti
● Usa link interni tra le pagine del sito
● Usa le giuste keywords nel testo, distribuite
con una densità non eccessiva ( < 10% )
24. Pagerank
● è un valore numerico che Google attribuisce ad
ognuna delle pagine web archiviate .
● E' stato ideato per dare un'idea approssimativa del
grado di "importanza" di una pagina web, con la
quale Google è in grado di valutare all’incirca quanto
una pagina può essere considerata autorevole e/o
popolare sul web.
Il calcolo assegna un indice di merito (da 0 a 10)
basandosi principalmente sulla media ponderata dei
PageRank delle altre pagine che la collegano con un
link
●
E' solo uno dei tanti fattori che influenzano Google
25. Link in ingresso e uscita
come ottenere link in ingresso?
Dato per scontato di evitare i link a pagamento, sia per motivi
etici che per evitare penalizzazioni da parte dei motori, allora si
torna all'unica vera regola d'oro: scrivere contenuti di valore!
Se scrivi contenuti di qualità, originali e utili per i tuoi
visitatori, gli altri siti ti linkeranno in modo naturale, senza
che tu debba chiedere nulla.
In aggiunta (attenzione, non in alternativa!) puoi ottenere altri link
in ingresso utilizzando altri canali quali: siti di partner, forum, siti
di article marketing, siti di news rating ecc.
26. Social Media
L’apice della nostra piramide è dedicato al social networking
Una strategia corretta di approccio ai social network prevede:
Presenza : crea la pagina legata alla tua attività sui social
network più diffusi: fan page di Facebook, account Twitter, canale
YouTube ecc.
Interazione: dialoga con fan e follower
27. Le penalizzazioni
Meccanismo usato da Google per garantire una maggiore
qualità nelle ricerche
Google Penguin penalizza i siti di bassa qualità che nel
tempo hanno costruito una rete artificiosa di backlink.
Viene penalizzato sempre di più chi cerca di alterare il
posizionamento creando numerosi link verso il proprio sito in
modo non naturale.
Vengono penalizzati i furbi, non ha nulla da temere chi
ottiene link scrivendo articoli per altri siti web e linkare
all'interno dell'articolo il proprio sito (guest post).
28. Gli altri motori: pillole SEO
YAHOO
Molti fattori influenzano la possibilità di un sito di comparire e
di posizionarsi nei risultati dei motori:
● Il Numero di altri siti che linkano al sito
● Il Contenuto delle pagine
● Gli aggiornamenti apportati all'indice
● I cambiamenti all'algoritmo di ricerca
● altri fattori
29. Gli altri motori: pillole SEO
BING
Gli ingegneri di Bing alla Microsoft raccomandano quanto segue
per migliorare il proprio posizionamento nei motori:
● Nella parte di testo visibile in pagina, includere le parole che gli
utenti potrebbero scegliere come termini di ricerca per trovare
l'informazione sul tuo sito.
● Limitare il peso della pagina ad una dimensione ragionevole.
Raccomandiamo un argomento per pagina. Una pagina HTML
senza foto dovrebbe pesare meno di 150KB.
● Assicurati che ciascuna pagina sia accessibile da almeno un link
testuale statico.
30. Guida Webmaster Google
● Progetta le tue pagine per gli utenti, non per i motori di ricerca.
Non ingannare i tuoi utenti o sottoporre ai motori di ricerca
contenuti diversi da quelli che mostri agli utenti, pratica
comunemente nota come "cloaking".
● Crea un sito con una chiara gerarchia e link testuali. Ogni
pagina dovrebbe essere raggiungibile da almeno un link
statico.
●
Crea un sito utile e ricco di informazioni, con pagine che
descrivano in modo chiaro e accurato i contenuti del
sito.Assicurati che i tag <title> e gli attributi ALT siano
descrittivi e precisi.
● Mantieni un numero ragionevole di link per ogni data pagina
(meno di 100).