L’obiettivo del progetto, proposto dal Centro Diagnostico Italiano, è stato quello di ideare delle modalità di comunicazione al paziente riguardo ai rischi e benefici connessi all’utilizzo di radiazioni ionizzanti in ambito radiodiagnostico. Lo scopo trainante è stato quello di sensibilizzare i cittadini e aumentare la consapevolezza in merito a questa tematica.
Project work a cura di: Anna Adinolfi, Eleonora Cavalli, Gaia Labate, Valeria Montanaro, Laura Pessina e Marta Vadalà.
Comunità professionali (network formali e non formali) dei professionisti HR
Project Work Scienziati in Azienda: la radiodiagnostica
1. Radiodiagnostica: comunicare rischi e
benefici delle radiazioni ionizzanti
Project work “Scienziati in Azienda” edizione XV
Anna Adinolfi, Eleonora Cavalli, Gaia Labate,
Valeria Montanaro, Laura Pessina e Marta Vadalà
1
5. Potenziali rischi: effetti stocastici
• L’esposizione a basse dosi non determina la comparsa di danni immediati,
ma aumenta la probabilità statistica della comparsa.
• Non richiedono il superamento di una dose soglia per la loro comparsa.
• La persona esposta non è automaticamente destinata a sviluppare un
cancro o un danno genetico, ma è soggetto ad un rischio maggiore.
• Presentano lunghi periodo di latenza (anni).
• Indistinguibilità tra tumori indotti da altri cancerogeni.
5
6. Decreto Legislativo 26 maggio
2000,
n. 187
Attuazione della direttiva 97/43/ EURATOM in materia
di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli
delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni
mediche.
6
7. Il sistema di protezione dalle
radiazioni ionizzanti si basa su 3
principi:
• Il principio di giustificazione
• Il principio di ottimizzazione
• Il principio di applicazione dei limiti di dose
7
8. Il principio di giustificazione
• L’esposizione alle radiazioni ionizzanti non giustificata è vietata dalla legge;
• Le esposizioni mediche devono mostrare di essere sufficientemente efficaci per
la salute della persona mediante la valutazione dei potenziali vantaggi
diagnostici o terapeutici complessivi da esse prodotti, rispetto al danno che
l'esposizione potrebbe causare alla persona;
• Lo specialista valuta l’appropriatezza della richiesta, il quale si assicura
dell’impossibilità di reperire le informazioni necessarie da precedenti esami o
con metodiche alternative accessibili.
8
9. Il principio di ottimizzazione
• Tutte le dosi dovute a esposizioni mediche per scopi radiologici, ad eccezione delle
procedure radioterapeutiche, devono essere mantenute al livello più basso
ragionevolmente ottenibile e compatibile con il raggiungimento dell'informazione
diagnostica richiesta.
• Tenendo conto di fattori economici e sociali, il principio di ottimizzazione riguarda:
la scelta delle attrezzature; la produzione adeguata di un'informazione diagnostica
appropriata o del risultato terapeutico; la delega degli aspetti pratici; i programmi
per la garanzia di qualità, inclusi il controllo della qualità; l'esame e la valutazione
delle dosi o delle attività somministrate al paziente.
9
10. Direttiva 2013/59/EURATOM
del Consiglio Europeo del 5 dicembre 2013
stabilisce
norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione della
popolazione e dei lavoratori contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle
radiazioni ionizzanti.
10
11. evidenzia
la necessità di giustificare le esposizioni mediche, compresa l’esposizione
di soggetti asintomatici, e rafforzi i requisiti riguardanti le informazioni da
fornire ai pazienti, la registrazione e la comunicazione delle dosi dovute
alle procedure mediche, l’adozione di livelli di riferimento diagnostici
nonché la disponibilità di dispositivi che segnalino la dose.
Gli Stati membri potranno conformarsi alla direttiva entro il 6 febbraio
2018.
Direttiva 2013/59/EURATOM
del Consiglio Europeo del 5 dicembre 2013
11
12. Grandezze dosimetriche in
Radioprotezione
RadioprotezioneRadioprotezione: disciplina che ha il compito fondamentale di “assicurare la
protezione degli individui esposti, della loro progenie e del genere umano nel suo
insieme, dagli eventuali danni che potrebbero derivare dallo svolgimento delle attività
con rischio da radiazioni ionizzanti“.
12
13. Grandezze dosimetriche in
Radioprotezione
Organi o tessuti Fattori di peso ��
Gonadi 0.20
Midollo osseo 0.12
Colon 0.12
Polmone 0.12
Stomaco 0.12
Vescica 0.05
Mammella 0.05
Fegato 0.05
Esofago 0.05
Tiroide 0.05
Pelle 0.01
Superficie ossea 0.01
Altri organi o tessuti 0.05
13
14. Indici dosimetrici in Radiodiagnostica
Radiologia tradizionale
Dose Area Product(DAP):
•misura dell'energia totale (radiazioni
ionizzanti) somministrata al paziente;
•è ben correlabile al rischio stocastico
(induzione di cancro, effetti ereditari).
Mammografia
1 Entrance Surface Dose (ESD): dose in un punto della superficie di
ingresso del fascio di radiazione nel paziente che tiene conto del
contributo della radiazione retrodiffusa dall’oggetto investito
dalla radiazione;
2 Average Glandular Dose (AGD): la dose media assorbita dal
tessuto ghiandolare della mammella.
14
16. LDR in Radiodiagnostica
• si basano su dosi che sono state misurate in diversi tipi di ospedali, cliniche e studi medici;
• non si applicano alle esposizioni individuali di ogni singolo paziente ma sono definiti per
procedure destinate a gruppi standardizzati di pazienti o ad un fantoccio standard;
• promuovono il controllo dell’esposizione medica evitando che i pazienti siano sottoposti
inutilmente a dosi elevate di radiazioni;
• superare un LDR non significa automaticamente che un esame sia stato eseguito in modo
inadeguato;
• rispettare un LDR non significa automaticamente che la procedura sia stata effettuata in maniera
corretta poiché potrebbe verificarsi che l’immagine sia di scarsa qualità;
• la verifica dei LDR dovrebbe essere effettuata nell’ambito di un programma di garanzia della
qualità.
16
17. Problema della comunicazione della dose
• ancora pochi medici conoscono l’esposizione radiologica dell’esame che prescrivono o addirittura eseguono
al loro paziente;
• l’informazione radiologica essenziale sulle dosi è spesso difficile da trovare e una volta trovata non facile da
capire;
• tutte le grandezze dosimetriche precedentemente descritte sono stimate solo sulla pratica presa in esame;
• risulta indispensabile trovare un indice dosimetrico univoco per comunicare la dose assorbita ed,
eventualmente, associargli un livello di rischio;
• la dose efficace sembra l’unica grandezza dosimetrica che possa avvicinarsi ai requisiti per una corretta
comunicazione;
• tuttavia, è stata introdotta per stimare il rischio da esposizioni dei lavoratori e solo successivamente è stata
applicata anche per le esposizioni di tipo medico, senza che venisse adattata a tale scopo.
17
19. Questionario: il punto di vista dei pazienti
• Distribuito a 3.000 pazienti
• Età: 18 - 90 anni
• Maggioranza con laurea, meno della
metà il diploma e pochi la scuola
dell’obbligo
• Maggioranza pensionati ed
impiegati
• Il 71% si è sottoposto a più di un
esame di diagnostica nei precedenti
3 anni
19
20. Indichi, per ciascuno degli
esami di seguito indicati,
la quantità di raggi X,
ovvero radiazioni
ionizzanti, (1=nessuna
radiazione, 10 alto livello di
radiazioni) che ritiene
vengano emesse durante
l’esecuzione delle indagini
diagnostiche elencate.
Ecografia
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
□ □ □ □ □ □ □ □ □
Mammografia
□ □ □ □ □ □ □
Radiografia
□ □ □ □ □ □
Risonanza
Magnetica
□ □ □ □ □ □ □ □ □
TAC □ □ □ □ □
• La maggioranza ha scarsa conoscenza degli esami che usano radiazioni.
• Confusione su risonanza magnetica e ecografia.
20
21. Ha mai discusso o chiesto informazioni a
qualcuno dei seguenti professionisti
sanitari riguardo l’eventuale rischio
indotto da radiazioni ionizzanti?
Fisico Medico Infermiere
Medico di
famiglia
☐ ☐ ☐
Radiologo
Tecnico di
radiologia
Nessuno
☐ ☐ ☐Quale delle seguenti figure sanitarie ritiene
possa essere la più idonea a fornire
informazioni in merito all’eventuale rischio
indotto dai raggi X (radiazioni ionizzanti)?
Fisico Medico Infermiere
Medico di
famiglia
☐ ☐ ☐
Radiologo
Tecnico di
radiologia
Altro
☐ ☐ ☐
• La maggioranza non ha richiesto informazioni a nessuno, la maggior parte di chi ha dichiarato di averne
discusso con dei professionisti sanitari ha indicato il medico di medicina generale.
• La figura più idonea è risultata, per la maggior parte, il radiologo, poi il tecnico di radiologia, infine il
medico di famiglia.
21
22. Ha mai ricercato di sua iniziativa informazioni
sul rischio riguardante radiazioni ionizzanti in
ambito medico?
☐ Nessuna ricerca
☐ TV
☐ Riviste/Pubblicazioni specialistiche
☐ Internet
☐ Altro
• Circa tre quarti non ha fatto ricerche.
• Tra chi ha cercato informazioni ha usato internet, e pochi invece hanno
consultato riviste, pubblicazioni scientifiche e la televisione.
22
23. Ritiene utile che nel referto sia indicata
l’informazione relativa alla dose di raggi X
(ovvero radiazioni ionizzanti) assorbita
durante l’esame radiologico a cui si
sottopone?
Sì No Non so
☐ ☐ ☐
Oltre l’80% ritiene utile avere accesso al dato dosimetrico, i restanti non sanno
rispondere e solo una piccola percentuale non lo ritiene utile.
23
24. Perché abbiamo scelto di
sottoporre un questionario ai
medici?
I questionari ai medici sono stati necessari per avere il quadro
generale della situazione, chiedendo il parere di entrambi gli
interlocutori, i pazienti e i medici, in modo da poter sviluppare
delle proposte di comunicazione.
24
25. Questionario: il punto di vista dei medici
• Somministrato ai medici
specialistici del CDI tranne
radiologi, radioterapisti e
medici nucleari
• Completati 49 in 4 gg
lavorativi
25
27. Nella sua opinione,
quale delle seguenti
indagini diagnostiche
utilizzano radiazioni
ionizzanti?
☐ Ecografia ☐ TAC
☐ Mammografia ☐ Nessuna
☐ Radiografia ☐ Tutte
☐ Risonanza Magnetica• Risulta più scarsa la conoscenza relativa al range di radiazioni emesse da mammografia e
radiografia
Indichi, per ciascuno degli esami di
seguito indicati, la quantità di raggi
X, ovvero radiazioni ionizzanti,
(1=nessuna radiazione, 10 alto
livello di radiazioni) che ritiene
vengano emesse durante
l’esecuzione delle indagini
diagnostiche elencate.
Ecografia
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
□ □ □ □ □ □ □ □ □
Mammografia □ □ □ □ □ □ □
Radiografia □ □ □ □ □ □
RM □ □ □ □ □ □ □ □ □
28. Le capita di prescrivere esami radiologici? ☐ No ☐ Spesso
☐ Raramente ☐ Quasi sempre
Quando prescrive un esame radiologico tiene
conto della storia dosimetrica del paziente?
☐ No ☐ Spesso
☐ Raramente ☐ Quasi sempre
Solo il 10% ha risposto negativamente mentre il resto dichiara di prescrivere questo
tipo di esami con una frequenza variabile
Il 19% non ha risposto alla domanda
28
29. Le è mai capitato di discutere con i pazienti
in merito al rapporto rischio-beneficio delle
radiazioni ionizzanti?
☐ No ☐ Spesso
☐ Raramente ☐ Quasi sempre
Solo al 18% dei medici non è mai successo di discutere con i pazienti in merito al rapporto
rischio-beneficio delle RI, al 41% è successo raramente, al 35% spesso e al 6% quasi sempre.
Quale delle seguenti figure sanitarie
ritiene possa essere la più idonea a fornire
informazioni in merito al rapporto rischio-
beneficio indotto da radiazioni ionizzanti?
Fisico Medico Infermiere
Medico di
famiglia
☐ ☐ ☐
Radiologo
Tecnico di
radiologia
Altro
☐ ☐ ☐Secondo gli specialisti la figura più idonea a fornire informazioni ai pazienti è per il 57% il
radiologo, per il 27% il fisico medico, infine solo pochi indicano il medico di medicina generale e
il tecnico di radiologia.
29
30. Ritiene che il percorso di studi da Lei svolto
l’abbia preparata adeguatamente alla
comunicazione efficace del rischio clinico?
☐ Per nulla ☐ Poco
☐ Abbastanza ☐ Molto
30
31. Solo il 37% è risultato a conoscenza dell’obbligo legislativo che entrerà in vigore
nel 2018.
E’ a conoscenza che a partire dal 2018 verrà
recepita la direttiva europea 2013/59 rendendo
obbligatorio indicare nel referto la dose di
radiazioni ionizzanti assorbita durante un esame
radiologico?
☐ Sì
☐ No
31
32. A suo parere, cosa può supportare il
medico nella comunicazione ai pazienti
del dato dosimetrico?
☐ Consenso Informato
☐ Materiale informativo
☐ Formazione specifica
32
33. Prima Proposta: Consenso Informato
• “I rischi maggiori collegati alla procedura si potrebbero manifestare nel
lungo periodo e consistono nella possibile insorgenza di tumori e danni
al materiale genetico. I benefici connessi risiedono nel fatto che sono
degli esami fondamentali nel processo di prevenzione e diagnosi”.
33
34. Prima Proposta: Consenso Informato
• “Gli esami medianti raggi X sono eseguiti nel pieno e rigoso
rispetto delle norme di legge: la richiesta medica per l’esame è
stata valutata dal medico radiologo secondo i principi di
ottimizzazione e di giustificazione delle cure, reputando
l’esame fondamentale per il processo di diagnosi”.
34
35. Prima Proposta: Consenso Informato
• “Il dato dosimetrico, ovvero la quantità di radiazioni assorbite
durante l’esame, viene costantemente monitorato mediante
un software di controllo integrato nelle apparecchiature per
verificare che si mantenga al di sotto della dose limite”.
35
42. Ringraziamo il Centro Diagnostico Italiano per il progetto proposto.
Si ringrazia la Fondazione ISTUD e tutti i suoi collaboratori per la
disponibilità dimostrata.
Ci teniamo infine a ringraziare i nostri colleghi che si sono resi disponibili
per la realizzazione del video informativo.
42