2. Riepilogo Modulo «Etica d’impresa»
1) Codici etici:
fondamenti
filosofici, criteri
di progettazione
2) Sistemi di
attuazione e
controllo dei
codici etici e
Modelli ex
D.lgs. 231/01
3) Esempi di
contenuti dei
Modelli o dei
Sistemi in base
a case history
4) Modalità di
adozione e
problematiche
di attuazione
3. Due «dimensioni di intervento»
nell’attuazione
dell’etica di impresa
Dimensione
normativa:
ruoli,
norme
interne,
controlli,
filtri
verso
l’esterno,
disciplina,
sanzioni
Dimensione culturale: condivisione,
consapevolezza etica, trasparenza, franchezza
5. Le «misure preventive» devono essere contenute in
una struttura («Sistema» o «Modello»)
Identificazione dei rischi
Protocolli e misure di controllo
in relazione ai reati da prevenire
Modalità di gestione delle risorse
finanziarie
Organismo di vigilanza / verifiche
periodiche
Obblighi informativi
all’Organismo
Sistema disciplinare
Visione etica
d’impresa
Codice etico
Formazione etica
Sistemi organizzativi di
attuazione e controllo
Rendicontazione etico-
sociale
Verifica esterna
(certificazione)
D.Lgs. 231/01 Standard Q-RES
Norme diverse contengono numerose «misure etiche» comuni, sia pure classificate sotto
titoli o argomenti diversi.
6. La forma generale di un «sistema di
attuazione e controllo» e dei «modello» è
probabilmente il «ciclo di Deming»
Plan
Do
Check
Act
6
7. Un esempio di modello ex D.lgs.
231/01 «quasi completo» e disponibile
pubblicamente:
il Modello ANCE
http://www.confindustriavv.it/materiale/codice
eticoance08.doc
Commentiamone alcuni contenuti: >>>
8. Il Codice etico
(dal Codice di comportamento ANCE)
Premessa
0.1 Obiettivi
0.2 Adozione
0.3 Diffusione
0.4 Aggiornamento
Parte I
Regole di comportamento
Sezione I
Rapporti con l’esterno
1.1 Competizione
1.2 Relazioni
1.2.1 Con gli interlocutori esterni
1.2.2 Con i clienti e committenti
1.2.3 Con i fornitori
1.3 Ambiente
Sezione II
Rapporti con i collaboratori
2.1 Lavoro
2.2 Sicurezza e salute
Parte II
Modalità di attuazione
3.1 Prevenzione
3.2 Controlli
3.3 Sanzioni
10. Disposizioni relative ai processi
sensibili
(dal Codice di comportamento ANCE)
Esempi di «Disposizioni relative ai processi
sensibili» ANCE:
• il processo di approvvigionamento (P.01)
• Il processo di gestione delle risorse umane
(P.07)
11. Due tipi di limiti degli interventi basati
prevalentemente sulla «dimensione
normativa»
• Costi sia «tangibili» (tempi, personale per
controlli) sia «intangibili»: clima organizzativo,
limitazione della collaborazione e dell’
innovazione
• Limiti di efficacia dal punto di vista del
risultato etico sostanziale e della prevenzione
dei reati >>>>
12. Limiti di efficacia
• Perdita di focalizzazione sul rischio (non so perché
devo compilare questo modulo)
• Lentezza della reazione nelle situazioni di rischio,
specie se impreviste
• Approccio settorializzato: «io arrivo da qui a lì e il
resto non lo voglio sapere»
• Abbassamento di attenzione in relazione a quanto non
è richiesto dalle procedure
• Gli errori/difetti possono venire nascosti per paura
della sanzione o delle conseguenze
• Creazione di «specialisti del Sistema/Modello»,
deresponsabilizzazione di chi non è uno specialista
15. 1) Insistere sul comportamento etico sostanziale
e sulla consapevolezza.
(dal Codice etico GSK)
16. 2) No Blame Approach?
Come gestiscono gli errori le «High Reliability
Organizations» (HROs), come le centrali nucleari, le
compagnie aeree, ecc.?
Incoraggiano e valorizzano le segnalazioni
spontanee di errori e di «quasi incidenti» (cultura
del reporting, coinvolgimento nelle inchieste sugli
errori, diffusione della «storia» dell’errore). Non
sanzionano gli errori (ciò naturalmente non si
applica ai comportamenti dolosi)
17. 3) «Cluetrain Manifesto»: trasparenza
e collaborazione
E se i processi aziendali fossero gestiti come
social network aperti e trasparenti almeno a
tutto il personale, con tecnologie collaborative
Web 2.0.?
18. «biases etici delle organizzazioni»
(HBR, April 2011 «Ethical Breakdowns»)
5 ostacoli per l’Organizzazione Etica
1. Gli obiettivi concepiti male (ad esempio obiettivi basati
solo su indicatori economici)
2. La cecità motivata (conflitti di interesse in chi deve
prendere decisioni)
3. La cecità indiretta (far fare ad altri – ad es. ai subfornitori -
il «lavoro sporco» - ad esempio le attività pericolose)
4. Il pendio scivoloso (abituarsi un po’ alla volta alle
condotte scorrette fa apparire accettabile un
comportamento che all’inizio non avremmo tollerato)
5. La sopravvalutazione dei risultati («se il risultato è buono,
possiamo permetterci qualche imbroglio»)
19. (HBR, April 2011 «Ethical Breakdowns»)
“ What can you do to head off rather than
exacerbate unethical behavior in your
organization? Avoid “forcing” ethics through
surveillance and sanctioning systems. Instead
ensure that managers and employees are
aware of the biases that can lead to unethical
behavior.»
21. Materiali per approfondimenti
• Standard e linee guida Q-RES per il miglioramento delle prestazioni etico-sociali
dell’organizzazione, Liuc Papers n. 145, Serie Etica, Diritto ed Economia 12, suppl. a marzo
2004 http://www.biblio.liuc.it/liucpap/pdf/145.pdf (l’articolo, da non confondere con il Liuc
Paper nella bibliografia di esame, presenta in modo più completo ed aggiornato rispetto a
tale Paper i requisiti del sistema di attuazione e controllo; è invece più sintetico nella
trattazione delle premesse teoriche)
• ANCE Associazione Nazionale Costruttori Edili. Codice di comportamento delle imprese di
costruzione ai sensi dell’art. 6, comma 3, del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 REVISIONE 2008
http://www.confindustriavv.it/materiale/codiceeticoance08.doc
• Bazerman M. H., Tenbrunsel A. E., “Ethical Breakdowns”, Harvard Business Review, June 2009
• Codice Etico GSK, pag. 2 «La nostra Bussola»
http://www.gsk.it/attach/content/172/COD_ETICO_it.pdf
• Provera B., Montefusco A., «The No Blame Organization», CRORA Working Paper no. 7, Feb
2007 (pagina web del corso)
• O’Toole J., Bennis W., «A Culture of Candor» Harvard Business Review, June 2009
• The Cluetrain Manifesto (http://www.mestierediscrivere.com/index.php/articolo/Tesi)