Avete la necessità di migliorare i comportamenti di sicurezza in azienda? Avete già implementato un sistema OHSAS 18001, un sistema di BBS, e ora vi chiedete come andare avanti?
Buona notizia: la BBS non è la sola opzione.
Cesvor usa un approccio scientifico che integra i diversi approcci oggi disponibili per la sicurezza comportamentale e la cultura di sicurezza.
3. Sicurezza e comportamenti:
i diversi approcci
Basato sull’adattamento uomo-ambiente
(approccio «ergonomico»);
Sicurezza
comportamentale
Basato sul rinforzo, ad esempio la
BBS (bahavior based safety) e altri
approcci simili
Basato sul miglioramento dell’ambiente
sociale e della cultura di sicurezza, ad es.
l’approccio di molte aziende leader nella
sicurezza comportamentale
Basato sulla prevenzione
dell’errore umano
4. Le fasi di un intervento
1
•Analisi della domanda, del contesto
•Individuazione delle prassi esistenti e di come possono essere valorizzate
•Diagnosi per individuare quale approccio o mix di approcci è più efficace
2
•Implementazione degli interventi
•Un gruppo di regìa interno all’azienda garantisce la coerenza con il contesto
aziendale
3
•Monitoraggio e valutazione
•Messa a regime degli interventi di mantenimento
5. Le azioni in un progetto «tipico»
Fase esplorativa
Workshop con il
management
Implementazione
delle azioni
Follow up
Sopralluoghi in campo, osservazione dei comportamenti e delle
situazioni
Colloqui con management, con i lavoratori
Acquisizione e analisi di documenti (politiche, procedure, DVR, ecc.)
Analisi del fenomeno infortunistico
Uno o più workshop in cui vengono presentati i risultati della fase
esplorativa e vengono individuate e pianificate, con il management, le
azioni da implementare
Costituzione del gruppo di regìa
In ragione dei risultati della fase esplorativa e degli esiti del workshop,
implementazione di azioni in campo (sistema di osservazioni e colloqui,
formazione, gruppi di lavoro partecipativi, coaching durante safety
walks, etc.)
Monitoraggio dell’implementazione e meeting con il gruppo di regìa per
il presidio del processo
Misurazione dei risultati, incontro di follow up con il gruppo di regìa,
messa a regime di azioni di mantenimento
Tempi, modalità e azioni di dettaglio sono da definire per ogni specifico progetto
6. COMPORTAMENTI
SICURI
dei lavoratori
(compliance,
partecipazione)
BBS/PBS
(gestione dei
rinforzi,
osservazioni e
feedback)
ERGONOMIA
di macchine,
luoghi,
procedure,
ecc.
Gestione della
politica di sicurezza
(messaggi e
impegno del senior
management)
Analisi e
riduzione
dell’errore
umano
COMPORTAMENTI
SICURI
dei Supervisori e
del Management
(«buon esempio»,
politiche, scelte
organizzative, ecc.)
Analisi e
comprensione
dei
comportamenti
a rischio e del
fenomeno
incidentale
RIDUZIONE
delle cause
di incidente e
infortunio
RIDUZIONE
del fenomeno
infortunistico
NTS (Non-technical
Skills)
e competenze
tecniche
7. Esempio di azioni in campo
GRUPPI DI LAVORO partecipativi
per la conduzione di progetti specifici
(poster informativi, analisi incidenti, ecc.)
FORMAZIONE al management sulla leadership
della sicurezza, il management della sicurezza
SISTEMA DI OSSERVAZIONI comportamentali
e dialoghi di sicurezza (implementazione e gestione del sistema)
COACHING in campo (safety walks) con il management
FORMAZIONE ai lavoratori sulla
percezione del rischio, la cultura di
sicurezza, le competenze non tecniche
necessarie
SOPRALLUOGHI e ANALISI per la
comprensione dei comportamenti a
rischio, del fenomeno infortunistico
9. Cesvor
www.cesvor.com
Società di consulenza e formazione, sul mercato dal 2006
Sedi a Milano e a Londra
Marchio Registrato a livello comunitario (n° 008906661)
Consolidata esperienza e innumerevoli progetti nei campi:
• sicurezza comportamentale sul lavoro
• ergonomia e benessere organizzativo
• formazione e sviluppo delle competenze
Organizzazioni di diversi settori
produttivi si sono affidate a noi per
azioni di cambiamento della cultura
di sicurezza, di formazione, di
ergonomia, di miglioramento
continuo.
10. Carlo Bisio
Panoramica sulle esperienze professionali
Laurea in Psicologia delle organizzazioni.
Master universitario di II Livello in Ergonomia presso il
CNAM di Parigi.
Nel campo della sicurezza si è occupato per molte
aziende e società di consulenza di sicurezza dei
comportamenti, errore umano, ergonomia, analisi
degli incidenti, fattori di rischio psicosociale,
formazione alla sicurezza.
È stato consulente per la Dupont, e per altre aziende
leader nel campo della sicurezza comportamentale.
Ha maturato esperienza nella formazione con
modalità innovative, dal business game al teatro
d’impresa. Come formatore si è occupato di
competenze trasversali e manageriali, di sicurezza sul
lavoro, di formazione formatori.
Collabora dal 2001 con la Facoltà di Psicologia
dell’Università degli Studi di Milano Bicocca; ha
collaborato con altre Università italiane.
Formatore nel settore da più di 20 anni, accreditato
secondo l’Accordo Stato Regioni del 2013
Principali settori di esperienza
•Chimico
•Siderurgico
•Metalmeccanico
•Alimentare
•Grande distribuzione
•Telecomunicazioni
•Servizi
•Altri settori industriali
È autore di numerosi scritti
sui temi della sicurezza, del
benessere organizzativo,
dell’ergonomia, del
management e della
comunicazione.
11. La nostra mission
Generare valore attraverso azioni di sviluppo
delle potenzialità personali, organizzative e
territoriali, finalizzate al benessere
La nostra vision
Diventare un punto di riferimento europeo
per le azioni di miglioramento del benessere
organizzativo attraverso la qualità del
servizio, la ricerca di soluzioni innovative,
l’approccio scientifico
13. Alcune referenze più significative
• Dupont Sustainable Solutions, azienda chimica multinazionale con più di 200
anni di storia, leader mondiale nella sicurezza dei comportamenti. Progetti di
consulenza per la riduzione del fenomeno infortunistico nei settori
siderurgico e chimico
• Infineum (joint venture fra Exxon e Shell), azienda multinazionale leader
nella sicurezza. Implementazione di un sistema di sicurezza
comportamentale. Un recente articolo per una nota rivista specializzata
riporta i risultati
• Demont, impresa di manutenzioni industriali. Implementazione di un
sistema di sicurezza comportamentale
• Confindustria, analisi e progetti di miglioramento per aziende di diversi
settori (alimentare, chimico, metalmeccanico, ecc.) nella sicurezza
ergonomica e comportamentale, nella riduzione dei fattori psicosociali di
rischio, nella formazione dei professionisti della sicurezza
• Associazioni ed enti specializzati (AIAS, Aias Academy, Assoc. Ambiente e
Lavoro, …) per la formazione alla sicurezza
14. Altre referenze significative
Billa Italia – Settore distribuzione
Campari – Settore alimentare
Ceper – Consulenza sulla sicurezza
Chiesi Farmaceutici - Farmaceutica
Comune di Schio – Ente pubblico
Conforama – Settore distribuzione
Costa Crociere – Settore turismo
Effik Italia - Farmaceutica
EPC Informa – Formazione ed editoria sulla
sicurezza
Fomas – settore metalmeccanico
Huhtamaki Italia – Settore alimentare
Hydac Italia - Settore commercio
Ilva – Settore siderurgico
Infineum – Settore chimico
Nestlé Italia - Alimentare
KME Italia – Settore metalmeccanico
Ordine degli Psicologi della Lombardia –
Ente pubblico
Prysmian spa - Telecomunicazioni
Rhodia – Azienda chimica
Roquette Italia – Settore alimentare
Saint Gobain Vetri – Settore vetro
SAIPEM – Gruppo ENI, settore energia
Selex – Gruppo Finmeccanica, settore
telecomunicazioni
Società Cesare Pozzo – Società di Mutuo
Soccorso
Tessiture di Nosate e San Giorgio – Settore
tessile
USL di Pistoia – Azienda sanitaria
15. Approfondimenti e domande
frequenti
«Ma non c’era già la BBS?
Perché introdurre altri
approcci? In cosa sono
diversi?» «Ma l’ergonomia non si occupa
di carico biomeccanico?
Cosa c’entra con i
comportamenti a rischio?»
«Le aziende leader parlano di
cultura di sicurezza, in che
modo ne tenete conto?»
«Che rapporto c’è con il rischio
stress da lavoro?»
16. La BBS: perché andare oltre i sistemi
basati sul rinforzo
«Ma la BBS non è forse la risposta scientifica della psicologia al problema dei comportamenti a rischio, come ho
sentito in alcuni convegni?»
La BBS è sicuramente una pratica basata su elementi scientifici; ma non è la sola risposta scientifica al problema dei comportamenti a rischio,
oggi altri approcci sono disponibili. Lo stesso vale per gli altri sistemi derivati dalla BBS, basati sul rinforzo
«Perché andare oltre alla BBS?»
La BBS si basa su un approccio (chiamato «comportamentismo») che è stato poi integrato da molte altre acquisizioni scientifiche negli ultimi
decenni in campo psicologico, organizzativo, ergonomico, che la BBS tende a non prendere in considerazione o comunque a sottovalutare . Alcune
aziende hanno già un sistema di sicurezza comportamentale e desiderano andare oltre
«Chi propone la BBS dice che vi è una solida base scientifica e letteratura che altri approcci non hanno»
Vi sono centinaia di ricerche e articoli su riviste scientifiche autorevoli che supportano anche altri tipi di approccio (ad es. nel libro Bisio C.
«Psicologia per la sicurezza sul lavoro» edito da Giunti OS nel 2009 si fa un’attenta analisi della letteratura disponibile)
17. Cosa c’entra l’ergonomia? E lo stress?
«L’ergonomia si occupa di carico biomeccanico, cosa c’entra con i comportamenti a rischio?»
L’ergonomia si occupa anche di biomeccanica, ma è una scienza che si occupa di adattare reciprocamente la persona e il
suo ambiente di lavoro. Spesso i comportamenti a rischio derivano da caratteristiche strutturali del luogo di lavoro, di
procedure, di attrezzi, di DPI o altro
«Ma nei libri e nei corsi di ergonomia non si parla del tema dei comportamenti a rischio»
In realtà occorre cercare i corsi giusti e la letteratura giusta. In particolare l’approccio francofono all’ergonomia
approfondisce molto il tema dei comportamenti a rischio e della cultura di sicurezza
«Perché il tema dello stress è pertinente ai comportamenti a rischio?»
In generale sotto stress è più facile trovare errori e anche violazioni di norme. Inoltre lo stress e i comportamenti a rischio
hanno alcune cause in comune di tipo organizzativo, relazionale, culturale (in una parola «psicosociale»)
18. E la «cultura di sicurezza»?
«Le aziende dove la sicurezza è più matura parlano di cultura di sicurezza. In che modo ne tenete conto?»
La costruzione di una «cultura di sicurezza» è uno dei traguardi importanti per la sicurezza comportamentale. Ci si può però
arrivare in diversi modi (ad es. sia gli approcci basati sul rinforzo che quelli organizzativi parlano dello stesso traguardo)
«La cultura di sicurezza è una cosa astratta, noi abbiamo bisogno di cose molto concrete»
La cultura è una variabile che ha impatti estremamente concreti sulle prassi, sulle decisioni, sui comportamenti, sulla
tendenza ad accettare il rischio ecc. In altre parole è una cosa estremamente concreta
«Ma com’è possibile copiare la cultura di un’altra azienda? Quello che funziona altrove può non funzionare da noi»
Esatto. Infatti in ogni progetto occorre costruire in base al contesto e alla cultura esistente un percorso per consolidare e
fare crescere la cultura di sicurezza
19. Cesvor ® sas di Bisio Carlo e C.
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