2. Presentazione dell’Osservatorio: Tratti distintivi
Il campione, comprendente 90 imprese con sede legale nella provincia di Sondrio, è eterogeneo
per appartenenza settoriale. Tra i principali ambiti d’attività dell’aggregato segnaliamo in
particolare le imprese impegnate nel settore alimentare, nell’edilizia, nella metalmeccanica, e
nella lavorazione delle materie plastiche, oltre che nel terziario avanzato.
Considerando che il campione è composto dalle imprese della provincia di Sondrio di media
dimensione, selezionate in base ad alcuni limiti minimi e massimi riguardanti il valore aggiunto e i
ricavi (vedi infra p. 4), si segnalano alcuni dati di sintesi:
• La dimensione media dei ricavi dell’intero campione è di euro 9,85 milioni
• Le prime 12 imprese per ricavi hanno una simile quota di mercato, ma marginalità
piuttosto differenti
• L’azienda più grande è BALTIMORE AIRCOIL ITALIA s.r.l. (22,68 milioni di ricavi)
• 23 imprese hanno una PFN (Posizione Finanziaria Netta) negativa, ossia la loro liquidità è
maggiore del totale dei debiti finanziari
• Solo 9 Imprese su 90 registrano un margine operativo lordo negativo
• 65 imprese hanno chiuso l’esercizio con un reddito netto positivo
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5. Distribuzione delle imprese per classe dimensionale
• La scomposizione delle imprese dell’aggregato per classe dimensionale evidenzia la loro
somiglianza sotto i profili economico, patrimoniale e finanziario.
• Le imprese con un fatturato compreso tra i 7 e i 12 Milioni di euro, che sono peraltro il
sottogruppo più numeroso, hanno una solidità patrimoniale ottima e più elevata rispetto agli
altri aggregati.
• I tre raggruppamenti sono caratterizzati da un discreto equilibrio economico e patrimoniale. La
situazione è invece critica se si esamina l’equilibrio finanziario. Tutti e tre i sottogruppi, e di
conseguenza l’aggregato nel suo insieme, mostrano una forte difficoltà nel riscuotere i crediti e
nel gestire le rimanenze, nonché nel generare un adeguato flusso di cassa, in relazione ai ricavi,
con la gestione caratteristica.
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6. Distribuzione delle imprese per modello di business*
• L’equilibrio economico e patrimoniale dei raggruppamenti secondo il modello di business è
abbastanza buono. Le migliori prestazioni medie sotto il profilo economico sono riscontrabili
nelle imprese impegnate nel segmento dei servizi; mentre sono le imprese manifatturiere ad
avere mediamente una maggiore solidità patrimoniale rispetto agli altri aggregati.
• Come per il raggruppamento creato in base alla dimensione delle imprese, anche in questa
segmentazione si evidenzia un diffuso problema legato all’equilibrio finanziario. Similmente
all’altra suddivisione, inoltre, le criticità finanziarie sono per lo più rappresentate dai giorni
crediti, giorni rimanenze e dalla capacità di generare cassa dalla gestione operativa, piuttosto
che dal livello di liquidità in rapporto ai ricavi.
* Il modello di business è derivato da un dato di Conto Economico: il valore aggiunto. Secondo dei parametri stabiliti
statisticamente, è infatti possibile afferire che ad un certo livello di valore aggiunto percentuale sulle ricavi
corrisponda un determinato modello di business. Questi ultimi sono riconducibili a tre categorie: reseller, imprese
manifatturiere tradizionali e imprese dei Servizi.
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7. Distribuzione delle imprese per andamento economico e solidità
L’analisi riporta su un unico grafico tutte le imprese del campione tenendo conto di due parametri:
• La variazione dei ricavi sull’asse orizzontale
• Il Leanus
Score (indicatore della solidità economica, patrimoniale e finanziaria) sull’asse
verticale
o 20 STAR (pari al 22,22% del totale): i loro ricavi sono cresciuti più del 7% tra il 2010 e il 2011,
mantenendo un ottimo equilibrio economico, patrimoniale e finanziario.
o 10 Stuck (pari al 11,11% del totale): i loro ricavi decrescono e corrono il rischio di default o di
subire tensioni finanziarie nel breve periodo.
o 18 Runner (pari al 20% del totale): sono imprese con ricavi in crescita di oltre il 7%, ma una
solidità economico, patrimoniale e finanziaria da monitorare o negativa.
o 11 Stable (pari al 12,22% del totale): sono imprese con ricavi decrescenti, ma che nel
complesso si mostrano mediamente solide da un punto di vista economico, patrimoniale e
finanziario.
o 31 To Investigate (pari al 34,44 % del totale): categoria residua che raccoglie imprese con
valori in intervalli di confine tra le altre categorie.
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8. STEP 3 – INSERISCI I DATI ANAGRAFICI E GLI ESTREMI PER LA FATTURAZIONE
Elenco Imprese
1) A.E.B. APPARECCH. EROG. BEV. SRL
2) ACCISA SPA
3) ADDA AVICOLA ALIMENTARE S.r.l. unipersonale
4) B & C FRUIT COMPANY S.R.L.
5) BALGERA S.R.L.
6) BALTIMORE AIRCOIL ITALIA SURL
7) BITRE' S.R.L.
8) BONINI S.r.l.
9) C.O.A.V.
10) CARNAZZOLA GEOM. CAMILLO S.P.A.
11) CARPENTERIA LEGGERA AEROTECNICA ‐ C.L.A.
S.R.L. UNIPERSONALE
12) CENTRAUTO SRL
13) COLSAM GAS S.R.L.
14) COLSAM SRL
15) COM‐TECH ITALIA SPA
16) CONCRETA SRL
17) COOP. ORT. DI PONTE IN VALT. SCA
18) CORE SRL
19) COSTRUZIONI CERRI S.R.L.
20) CREZZA S.R.L.
21) CY.PAG. S.R.L.
22) DELLA CAGNOLETTA SRL
23) DISPOTECH SRL
24) ECOCALOR S.R.L.
25) EDIL ‐ STRADE VALTELLINA SOC.CONS.COOP.
26) EDILBI SPA
27) EDILIZIA COLOMBINI SRL
28) EDILNORD S.R.L.
29) ESPRESSO ITALIA SRL
30) EUROPROFIL S.R.L.
31) EUROTECH S.R.L.
32) F.LLI BONACINA SRL
33) FAMIGLIA COOPERATIVA DI CONSUMO ED
AGRICOLA SOC.COOPERATIVA
34) FARMACEUTICA VALTELLINESE SRL
35) FRATELLI MALUGANI S.R.L.
36) FRATELLI TRUSSONI SRL
37) GELCOM S.R.L.
38) GLOBAL SERVICE SRL UNIPERSONALE
39) GUERRA GOMME SRL
40) IDROTERMICA S.P.A.
41) INDUSTRIA LEGNAMI TIRANO S.R.L .
42) LA BOTTEGA DEL CONTADINO S.r.l.
43) LATTERIA SOCIALE DI CHIURO ‐ SOCIETA'
COOPERATIVA PER AZI
44) LATTERIA SOCIALE VALTELLINA S.C.A.
45) LATTESI' VALTELLINA SOCIETA' COOPERATIVA
AGRICOLA
46) LONGA CARNI S.R.L.
47) MARGI SRL SOCIETA' UNIPERSONALE
48) MEDITALIA SRL
49) MET S.P.A.
50) MOIOLA MARKET SRL
51) MOTTOLINO SPA
52) OKAY SRL
53) OMMES SRL
54) PAGANONI COSTRUZIONI SRL SOC. UNI.
55) PAGANONI DISTRIBUZIONE ALIMENTARE
SRL
56) PAGANONI SALCA S.R.L.
57) PASTIFICIO DI CHIAVENNA SRL
58) PEZZINI S.P.A.
59) POZZOLI DEPURAZIONE SRL
60) PRUNERI COSTRUZIONI S.R.L.
61) QC TERME E BENESSERE SRL
62) S.I.B. SOCIETA' IMPIANTI BORMIO S.P.A.
63) SALUMIFICIO MOTTOLINI SRL
64) SALUMIFICIO PANZERI SRL
65) SALUMIFICIO SOSIO SRL
66) SAVAL SRL
67) SELVA S.P.A.
68) SI LIN TSI S.R.L.
69) SKIAREA VALCHIAVENNA SPA
70) SO.GE. SONDRIO GESTIONI SRL
71) SO.LOG S.R.L.
72) SOC. COOP. SOCIALE PROGETTO VITA
73) SOCIETA' AGRICOLA MELAVI'
SOC.COOPERATIV
74) SOCIETA'ELETTRICA IN MORBEGNO
SOC.COOP PER AZIONI
75) STELLINE SERVIZI IMMOBILIARI S.P.A.
76) STPS‐SOCIETA' TRASPORTI PUBBLICI
SONDRIO
77) T.2. S.r.l.
78) T.C.V.V.V. S.P.A.
79) T.M.G. SCAVI S.R.L.
80) TECNOFAR S.p.A.
81) TIRASO SRL
82) TRE.CAR. S.R.L.
83) VALFIN S.P.A.
84) VALLE SPLUGA S.P.A.
85) VALME S.R.L. UNIPERSONALE
86) VALT PLASTIC S.R.L.
87) VALTECNE SRL
88) VALTELLINA CHEESE S.R.L.
89) VALTELLINA RETAIL SRL
90) VAMP GAS S.R.L.
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10. Analisi di bilancio dell’aggregato
Principali aspetti positivi:
• Nel biennio considerato, nonostante l’influenza macroeconomica della crisi, i ricavi sono
cresciuti del 12,35%;
• Il livello di indebitamento è ottimo, con i mezzi di terzi inferiori ai mezzi propri,
rappresentando il 92% di questi ultimi;
• La disponibilità di cassa, spesse volte punto critico nei momenti di difficoltà economica del
sistema paese e di stretta creditizia, è adeguata ai ricavi;
• Mediamente, la solidità patrimoniale e l’equilibrio economico delle imprese sono buoni.
Principali aspetti negativi:
• La capacità di generare cassa della gestione operativa è insufficiente. Infatti, il cash flow
operativo è, in rapporto ai ricavi, solamente pari al 4,07%;
• La somma dei giorni dei crediti commerciali e delle rimanenze, che fornisce una misura
dell’impegno finanziario a breve, è da monitorare in quanto supera ampliamente il valore
soglia di 90 giorni;
• Le marginalità operativa (EBITDA) e ante‐imposte (EBIT) sono discrete e conducono, nel 2011,
a una redditività netta generale inferiore al 2%.
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11. Dalla disamina comparata di questi due grafici è possibile valutare l’andamento economico
dell’aggregato che pare modesto. Infatti, sebbene i ricavi siano cresciuti in modo considerevole tra
il 2010 e il 2011, tale aumento è stato accompagnato da una diminuzione delle marginalità,
calcolate in rapporto ai ricavi stessi.
In particolare, in valore assoluto, il margine operativo lordo (MOL o EBITDA) è diminuito di 2,83
milioni di euro, mentre il margine operativo netto (MON) e il reddito ante imposte (EBT) sono
decresciuti rispettivamente di 4,34 e 2,91 milioni di euro.
Il MOL si mantiene comunque buoni livelli essendo il 7,41% dei ricavi, mentre più preoccupante è
la redditività ante‐imposte che arriva ad essere nel 2011 solamente il 3,28% dei ricavi.
Andamento dei ricavi e dei margini
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13. Stima dell’andamento dell’occupazione
Partendo dai dati riguardanti il costo del personale è possibile stimare l’andamento
dell’occupazione*. Per il 2011 è calcolato un aumento occupazionale, per il totale delle imprese
presenti nell’osservatorio, di circa 237 unità.
Questo indicatore si muove in senso opposto rispetto ai dati ufficiali sull’occupazione nazionale.
Infatti, la crescita dell’occupazione individuata, pari al 9,73%, è sostenuta e nettamente maggiore
rispetto a quella nazionale rilevata dall’ISTAT nel Luglio 2011 rispetto all’anno precedente, pari ad
un modesto 0,4%.
In sostanza, le imprese nella provincia di Sondrio sembrano lanciare un segnale positivo di
sviluppo delle loro attività attraverso un investimento in capitale umano.
* La stima dell’occupazione in un dato anno è calcolata rapportando il costo del personale al costo medio di un
dipendente, posto pari a 50.000 euro lordi all’anno.
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14. Andamento degli investimenti
In valore assoluto gli investimenti sono leggermente aumentati in tutte e tre le categorie in cui si
suddividono.
In rapporto al Capitale Investito Netto, tuttavia, le immobilizzazioni materiali sono passate dal
rappresentarne l’81,5% al 76,9%. Le atre due tipologie di immobilizzazioni, finanziarie e
immateriali, hanno invece confermato il loro trend di crescita anche sotto questo aspetto,
passando rispettivamente dal 7,7% al 9,5% e dal 3% al 3,7% del Capitale Investito Netto. Tale
andamento è dovuto al fatto che le immobilizzazioni materiali siano in valore assoluto
preponderanti rispetto alle altre due tipologie di investimento, ma il loro incremento relativo è
stato, rispetto ad esse, più contenuto. In effetti, le immobilizzazioni materiali sono cresciute del
2,31%, mentre le immobilizzazioni finanziarie sono cresciute del 33,05% e quelle immateriali del
34,36%.
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