2. 2
COSAVUOL DIRE "IMMIGRAZIONE" INVENETO
Fonte: Fondazione Leone Moressa, Rapporto 2016 sull'economia dell'immigrazione
497.921 i residenti stranieri nel 2016 inVeneto (10,1% della popolazione)
NELLE
PROVINCE
PRINCIPALI NAZIONALITÀ
(10,8%) (9,4%) (10,4%)
L'IMPATTO FISCALE
4. 4
SICUREZZA PERCEPITA E PREOCCUPAZIONI
Quanto si sente sicuro nella zona in
cui vive? (Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 0,0%)
IVENETIELASICUREZZA
Cosa la preoccupa di più della zona in
cui vive? (Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 0,0%)
20,2% 79,8%
Il livello di sicurezza percepito dai veneti sembra
essere piuttosto elevato. Non si configura almeno
in fase iniziale un pericolo sensibile per la vita
sociale quotidiana.
Molto
23,9%
Abbastanza
56,0%
Poco
16,6%
Per niente
3,6%
34,1%
12,4%
7,2%
6,8%
5,8%
5,7%
3,4%
1,0%
23,5%
Furti e rapine
Stranieri irregolari
Spaccio di droga
Pericoli sulle strade
ROM / campi nomadi
Aggressioni personali
Prostituzione
Nulla in particolare
Vicinanza a residenze immigrati
Premesso che, in linea con la percezione di
sicurezza emersa, quasi un intervistato su 4 non
individua rischi particolari, oltre un terzo è
preoccupato per furti e rapine. Gli stranieri
preoccupano il 17% degli intervistati, che salgono
al 23% se si considerano anche i ROM.
16,8%
22,6%
5. 5
L'EVOLUZIONE RECENTE DELLA SICUREZZA
Negli ultimi 2 / 3 anni il livello di
sicurezza della zona in cui vive è:
(Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 0,0%)
IVENETIELASICUREZZA
Che cosa ha contribuito di più a
questo peggioramento?
(Base casi: 229 – Non sa/non risponde: 0,0%)
2 veneti su 3 ritengono che il livello di sicurezza
negli ultimi anni non sia cambiato. Quasi 3 su 10
hanno notato un peggioramento, molto rari colori
che hanno visto migliorare la situazione.
Il primo elemento di percezione, per chi lo ha
riscontrato, del peggioramento della sicurezza
viene condotto all'aumento di furti ed
aggressioni, in seconda battuta dall'aumento
degli immigrati senza dimora o occupazione, a cui
peraltro spesso vengono attributi i reati comuni.
molto
1,2%
un po'
4,5%
Invariato
65,6%
un po'
18,6%
molto
10,1%
Migliorato
Peggiorato
28,7% 5,7%
36,4%
30,2%
24,7%
7,4%
1,4%
Aumento furti /
aggressioni
Aumento di immigrati
nullafacenti
Percezione generale di
insicurezza
Aumento dello spaccio
di droga
Numero eccessivo di
Rom
6. 6
L'EVOLUZIONE RECENTE DELLA SICUREZZA
Cosa potrebbe aumentare il suo senso di sicurezza?
(Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 1,1%)
IVENETIELASICUREZZA
La maggioranza delle indicazioni espresse dai veneti per aumentare la sicurezza del territorio si colloca
nell'area della prevenzione e del controllo: più Forze dell'Ordine, più sistemi di sorveglianza, più controlli
sulle strade, ma solo in penultima battuta (3%) politiche di prevenzione ed integrazione degli stranieri.
Poco più di 1 intervistato su 4 punta su interventi normativi: assicurare certezza delle pene ed
inasprimento delle stesse, più scettici sull'utilità di dare maggiore potere ai sindaci per ordinanze ad hoc.
Al terzo posto degli interventi, uno su dieci ritiene debba essere intensificata l'espulsione degli immigrati
irregolari.
24,7%
14,2%
11,7%
10,6%
9,4%
7,2%
3,1%
1,7%
17,3%
Più presenza di Forze dell’Ordine
Assicurare la certezza delle pene
Espellere gli immigrati irregolari
Installare sistemi di sorveglianza
Più sicurezza / controlli sulle strade
Inasprire le pene
Politiche di prevenzione e integrazione
Dare maggiori poteri ai sindaci
Nulla. Sono già abbastanza sicuro
8. 8
DURATA DELLE MIGRAZIONI
Continuano gli sbarchi di ed i salvataggi di profughi che attraversano il
Mediterraneo verso l’Italia, in fuga da aree di guerra. Ritiene che questo sia un
fenomeno transitorio o potrebbe durare per anni? (Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 4,4%)
IVENETIEDIPROFUGHI
Solamente un intervistato su dieci pensa che le migrazioni di profughi verso l'Italia si esauriranno in
breve tempo. Oltre la metà è convinto che dureranno per molto tempo e quasi quattro su dieci
addirittura che il fenomeno sia destinato ad intensificarsi ulteriormente.
10,7%
51,0%
38,3%
Fenomeno transitorio Continuerà
per molto tempo
Destinato
ad aumentare ancora
9. 9
LAVISIONE GENERALE SUI PROFUGHI
Quanto è d'accordo con alcune affermazioni sui profughi?
(Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 6,7% in media)
IVENETIEDIPROFUGHI
"I profughi fuggono dalla guerra
e dalla fame quindi vanno
accolti senza se e senza ma"
"I profughi hanno diritto di
chiedere protezione nel nostro
Paese e ottenerla quando
necessario"
"I profughi favoriscono
l’ingresso in Europa di terroristi
e criminali, quindi vanno
rigidamente controllati"
"L’Italia ha già problemi di
lavoro e di povertà: i profughi
possono essere accolti solo per
periodi transitori"
"I profughi devono essere
respinti e rimandati nei Paesi di
provenienza"
"Ci sono molti sedicenti
profughi che girano con auto di
lusso, cellulari di ultima
generazione e sono in salute"
50,6%
70,8%
86,7%
75,8%
39,9%
70,0%
49,4%
29,2%
13,3%
24,2%
60,1%
30,0%
MOLTO /
ABBASTANZA
POCO /
PER NIENTE
TOP D'ACCORDO TOP IN DISACCORDO
18-34 anni (57,3%)
Di sinistra (60,2%)
Non religiosi (54,1%)
35-54 anni (54,8%)
Di destra (68,0%)
18-34 anni (84,3%)
Di sinistra (85,5%)
Non religiosi (72,2%)
35-54 anni (44,3%)
Di destra (38,5%)
Molto religiosi (34,5%)
35-54 anni (90,1%)
Di centro (93,8%)
18-34 anni (22,5%)
Di sinistra(39,6%)
35-54 anni (83,1%)
Di centro (89,8%)
Molto religiosi (81,9%)
18-34 anni (49,4%)
Di sinistra (42,1%)
Non religiosi (31,0%)
35-54 anni (50,6%)
Di centro (52,9%)
Molto religiosi (45,0%)
18-34 anni (68,5%)
Di sinistra (73,8%)
Non religiosi (77,0%)
35-54 anni (76,2%)
Di destra (81,1%)
Molto religiosi (78,8%)
18-34 anni (43,0%)
Di sinistra (44,4%)
Non religiosi (49,2%)
10. 10
IL CAMBIAMENTO NELLAVISIONE
Il grande arrivo di profughi, oltre agli immigrati, ha cambiato il suo giudizio
sull'immigrazione? (Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 2,6%)
IVENETIEDIPROFUGHI
10%
20%
30%
40%
50%
60%
NO, sono sempre stato su
posizioni di accoglienza
31,7%
SI, sono diventato più
comprensivo verso la situazione
3,2%
NO, sono sempre stato molto
contrario / preoccupato
11,1%
SI, sono diventato più critico /
preoccupato
54,0%
18-24 anni (37,4%)
Di sinistra (42,9%)
Non religiosi (35,6%)
35-54 anni (14,1%)
Di destra (25,5%)
Molto religiosi (16,5%)
18-24 anni (7,1%)
Di destra (5,0%)
Di centro (68,7%)
Religioso (66,5%)
11. 11
PROFUGHI: ARRIVO E ACCOGLIENZA
Secondo lei, dietro al massiccio arrivo
di profughi degli ultimi mesi, c’è:
(Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 7,5%)
Se venissero alloggiati alcuni profughi
vicino a casa sua, avrebbe problemi?
(Base casi: 800– Non sa/non risponde: 2,8%)
7 intervistati su 10 ritengono che una grossa
responsabilità degli arrivi di profughi dell'ultimo
periodo sia da ricercare nelle organizzazioni
criminali che trafficano esseri umani, ed il 21% è
convinto che si tratti di strategie politiche tese a
"eliminare" minoranze ed opposizioni.
IVENETIEDIPROFUGHI
Solo guerra,
fame, povertà
Strategie politiche dei
Paesi di provenienza
che spingono
perché emigrino
Organizzazioni criminali
che lucrano sui profughi
7,6%
71,4%
21,0%
Molti
41,7%
Pochi
23,4%
Nessuno
34,9%
55 anni e oltre (31,3%)
Di sinistra (32,6%)
Religiosi (33,2%)
18-34 anni (49,4%)
Di sinistra (55,5%)
Non religiosi (54,1%)
35-54 anni (51,6%)
Di destra (61,1%)
Molto religiosi (53,0%)
12. 12
IL GIUDIZIO SULLE POLITICHE
Rispetto all’emergenza profughi come valuta l’azione di:
(Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 8,1% in media)
IVENETIEDIPROFUGHI
Positivamente Né positivamente
né negativamente
TOP
POSITIVAMENTE
TOP
NEGATIVAMENTE
55 anni e più (20,6%)
Di sinistra (41,2%)
Religiosi (24,2%)
35-54 anni (69,5%)
Di destra (72,7%)
Molto religiosi (74,0%)
55 anni e più (50,6%)
Di sinistra (51,0%)
Non religiosi (35,6%)
35-54 anni (31,9%)
Di destra (47,6%)
Non religiosi (28,2%)
13,8%
26,2%
33,5%
16,6%
26,9%
30,8%
41,2%
82,7%
59,3%
43,0%
25,3%
Unione Europea
Governo
Regione Veneto
Comune di residenza
Negativamente
18-34 anni (33,7%)
Di destra (29,9%)
Non religiosi (31,5%)
35-54 anni (53,0%)
Di sinistra (55,6%)
Religiosi (46,1%)
x 35-54 anni (85,1%)
Di destra (94,7%)
Molto religiosi (86,4%)
13. 13
LE AZIONI PER L'ACCOGLIENZA
Quali azioni dovrebbe promuovere il nostro Paese per affrontare l’accoglienza
dei profughi in modo più efficace? (Base casi: 800 – Non sa/non risponde: 6,9% in media)
IVENETIEDIPROFUGHI
Prevalgono tra gli intervistati le azioni "morbide", quali cooperazione, coordinamento, programmazione
e velocizzazione / sburocratizzazione delle procedure per la verifica dello status di rifugiato.
Respingimenti tout-court, rimpatri e trasferimenti raccolgono tutti insieme il 23% delle opinioni.
20,9%
19,9%
18,0%
12,6%
9,4%
9,0%
5,9%
4,4%
Spingere per una maggiore cooperazione
internazionale
Programmare gli ingressi
Velocizzare le procedure per collocarli /
respingerli più rapidamente
Organizzare il loro ritorno nei Paesi di
provenienza
Organizzare le partenze direttamente dai
Paesi di provenienza
Costituire una agenzia nazionale per
accoglienza, formazione, inserimento
Respingerli
Trasferirli nei Paesi che hanno maggiore
offerta di lavoro
15. 15
OBIETTIVI, UNIVERSO, REALIZZAZIONE
L'INDAGINE:OBIETTIVIEEMETODO
L’indagine "Veneti, sicurezza, profughi" ha avuto come obiettivo la rilevazione della percezione da parte
dei cittadini del Veneto sulla situazione attuale e sull'evoluzione nell'ultimo periodo della sicurezza nei
luoghi abituali di residenza, anche in connessione col fenomeno delle migrazioni da parte di profughi
anche verso il nostro Paese degli ultimi mesi.
Nello specifico, l’interesse è stato quello di ottenere risultati statisticamente rappresentativi sia per
quanto riguarda l'universo dei cittadini veneti sia per segmenti anagrafici specifici della popolazione.
L’universo di riferimento è rappresentato dai cittadini maggiorenni residenti in Veneto (ultimo dato
disponibile al 1° gennaio 2016): tale universo è complessivamente costituito da poco meno di 4,1 milioni
di persone.
L'indagine è stata realizzata con metodologia CATI (indagine telefonica) dal 21 al 28 settembre 2016 ,
utilizzando operatori adeguatamente formati sui contenuti di indagini ed un questionario strutturato
informatizzato su software specifico.
Prima dell'elaborazione dei dati le risposte fornite sono state sottoposte a controlli su anomalie o
incoerenze, o sovrapposizioni di voci analoghe (situazione classica delle domande a risposta aperta), con
successiva ricodifica per migliorare la capacità informativa dell'analisi.
I dati sono stati elaborati con l'ausilio di un software statistico, ricalibrando i rispondenti secondo
opportuni coefficienti ("pesi") che hanno allineato in modo perfetto la corrispondenza tra campione
teorico e campione osservato ove gli scostamenti ne consigliassero l'applicazione.
La modalità "non risponde", sempre presente in ogni quesito, non è stata considerata nella composizione
delle percentuali di risposta alle domande somministrate, ma comunque indicata in termini di incidenza
sul campione complessivo.
16. 16
STRATEGIA DI CAMPIONAMENTO
L'INDAGINE:OBIETTIVIEEMETODO
Nel definire il disegno di campionamento si è cercato di assicurare la massima precisione possibile,
rispettando i vincoli di tempo e di costi necessari per ottenerla, decidendo già in fase iniziale che con un
campione di 800 unità, nell’ipotesi di un campionamento casuale semplice, si potessero raggiungere gli
obiettivi di un errore campionario accettabile (+/- 4% ad un livello di confidenza del 95%).
Si è deciso inoltre, per ottenere risultati rappresentativi anche per tre classi di età degli intervistati (18-34
anni, 35-54 anni, 55 anni ed oltre) e per genere, di utilizzare la tecnica del campionamento proporzionale
stratificato, con strati rappresentati appunto dalle dimensioni sopra citate. Questo procedimento,
unitamente alla estrazione in modo casuale delle unità da intervistare da ogni strato, conferisce una
maggiore efficienza al campione e determina una riduzione dell’errore di campionamento complessivo,
che è dunque certamente inferiore a quello del campionamento casuale semplice già evidenziato.
Inoltre, pur non rappresentando un parametro per cui ottenere risultati significativi, si è tenuto conto
anche della distribuzione provinciale della popolazione, estraendo dunque i soggetti da intervistare in
modo proporzionale rispetto alla provincia di residenza.
Mantenendo una corrispondenza perfetta (a livello di disegno campionario teorico) tra il campione
intervistato e la struttura della popolazione di riferimento non si perde efficienza nella strategia di
campionamento e l’errore relativo ad ogni classe d'età rimane entro margini ritenuti accettabili in
indagini di tipo qualitativo come quella da realizzare (+/- 7,5% ad un livello di confidenza del 95%).
17. Local Area Network s.r.l. unipersonale
P.tta Gasparotto, 8 – 35131 Padova
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