2. Architettura Bioclimatica
Ha come obiettivo la
realizzazione di edifici adatti
a soddisfare al meglio le
esigenze fisiologiche degli
utenti, mediante lo
sfruttamento equilibrato
delle potenzialità naturali
del contesto ambientale e dei
fattori climatici del luogo.
3. In definitiva, l’applicazione di tecniche
bioclimatiche, oltre ad essere economicamente
vantaggiosa, permette di rendere gli edifici
efficienti dal punto di vista energetico
attraverso il controllo passivo delle condizioni
microclimatiche mediante un'attività
progettualmente consapevole nell'uso delle
risorse disponibili.
4. Bioarchitettura
è una disciplina che
promuove un’azione
progettuale
finalizzata a
migliorare la qualità
ambientale degli
interventi alla scala
edilizia, urbana e
territoriale.
5. Alcuni dei principi progettuali alla base della
bioarchitettura sono:
ottimizzare il rapporto tra l’edificio ed il contesto.;
privilegiare la qualità della vita ed il benessere psico-
fisico dell’uomo;
salvaguardare l’ecosistema;
impiegare le risorse naturali (acqua, vegetazione, clima);
non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di
scarico);
prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche
rinnovabili;
utilizzare materiali e tecniche ecocompatibili,
preferibilmente appartenenti alla cultura materiale
locale.
6. Bioarchitettura in puglia
Un ruolo strategico l’ hanno giocato gli enti per
la formazione, le scuole edili, le associazioni che
hanno contribuito a creare una rete di
conoscenze in materia di edilizia sostenibile.
Il Distretto Pugliese dell’edilizia
Sostenibile, guidato da Ance Puglia e
recentemente riconosciuto, si propone come
realtà operativa dove università, centri di
ricerca, imprenditori e professionisti
concorreranno insieme a lavorare per la
bioedilizia.
7. Inquinamento Indoor
L’inquinamento indoor si
riferisce alla presenza di
contaminanti fisici,
chimici e biologici nell’aria
degli ambienti chiusi di
vita, di lavoro e di svago.
Le principali fonti di
inquinamento indoor sono
l’uomo e le sue attività, i
materiali da costruzione,
gli arredi e i sistemi di
trattamento dell’aria .
8. fumo di tabacco, fornelli a gas: ossidi di azoto, monossido
di carbonio; forni a legna e camini: PM10, monossido di
carbonio, idrocarburi policiclici aromatici (IPA);
materiali da costruzione: radon e formaldeide; terreno
sottostante i fabbricati: radon; mobili e prodotti per la casa;
riscaldamento a gas
fumo di tabacco: PM10, monossido di carbonio;
materiali da costruzione: VOCs, formaldeide ; arredamento:
VOCs, formaldeide ; fotocopiatrici: VOCs, ozono;
condizionatori: agenti biologici , agenti capaci di causare
sensibilizzazione allergica.
aria ambiente: ozono sugli aerei, monossido di carbonio e
idrocarburi ; condizionatori per auto: agenti biologici
(batteri, muffe, virus) .
9. Per assicurare il contenimento dell’inquinamento
indoor è necessario agire sia sul piano tecnico che
comportamentale.
E’ importante costruire o ristrutturare gli edifici rendendoli
igienicamente sani, compatibili con l’ambiente ed efficienti
nell’uso dell’energia.
importante incentivare nella collettività stili di vita più sani
e che comportano a minori rischi per la salute e per
l’ambiente.
In ambito domestico è possibile utilizzare detergenti e
disinfettanti ugualmente efficaci ma meno irritanti e
tossici di quelli che contengono cloro, ammoniaca o
formaldeide.