SlideShare a Scribd company logo
1 of 11
Download to read offline
Copia


                  COMUNE DI SANTACesena SOFIA
                    COMUNE DI SANTA
                          Provincia di Forlì -
                                               SOFIA
                                   Provincia di Forlì - Cesena




               DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE


                           Numero: 58         Data:   19/12/2012

OGGETTO: COMUNICAZIONI INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE AI SENSI DEGLI
ARTT. 54 E 55 DEL REGOLAMENTO DEL C.C.



L’anno Duemiladodici nel mese di Dicembre il giorno Diciannove, alle ore 20:30, nella Sala del
Consiglio presso la Sede Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale all’appello risultano
presenti:

                                      Presente                                       Presente
  FOIETTA FLAVIO                         S       VALBONESI DANIELE                      S
  BOATTINI LUCA                          N       RINALDINI MARIALISA                    N
  LOMBARDI FLEANA                        S       COMANDINI ANDREA                       S
  NERI LUCIANO                           S       BIANDRONNI GIANCARLO                   N
  TOSCHI ANGELO                          N       SAMPAOLI FRANCO                        N
  LUNGHERINI PIERO                       S       CAMPITELLI FLEANA                      S
  MAMBELLI GIOVANNI                      S       VALENTINI ELISA                        N
  GUIDI ISABEL                           S       PINI PINO                              S
  BRAVACCINI MAURIZIO                    G       TOTALE PRESENTI 10

Sono inoltre presenti gli assessori esterni MICHELACCI FABIO.

Partecipa il Segretario Comunale Dott. PUPILLO MARCELLO.

Dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità della deliberazione, il Sindaco
FOIETTA FLAVIO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta.

Vengono nominati scrutatori i Consiglieri Comunali: MAMBELLI GIOVANNI, PINI PINO,
VALBONESI DANIELE.
“Comunicazioni e interrogazioni”
SINDACO: Ho una serie di comunicazioni, la prima riguarda il bilancio. In tutti gli esercizi precedenti,
tranne quello del 2011, questo era l’ultimo Consiglio dell’anno, in cui approvavamo il bilancio. Non
l’abbiamo fatto nel 2011, tantomeno possiamo quest’anno. Non abbiamo proprio un’idea di come si potrà
fare il bilancio, io non vorrei arrivare a tempi lunghi, quindi direi che, come Consiglio Comunale, se siete
d’accordo, potremmo dare l’imput agli uffici di preparare il bilancio, non appena possibile, senza dilungarsi
troppo. Per cui, quando ci sarà la possibilità, gli uffici dovrebbero cominciare a studiare il bilancio e
portarlo in Consiglio Comunale, per avere la certezza, per non andare per le lunghe.
Poi, per quanto riguarda l’ASL, abbiamo avuto un incontro con Boattini e Stagni, in cui abbiamo parlato
di diversi argomenti, in merito al servizio sanitario. Riprenderemo questo discorso alla fine, con l’ultimo
punto dell’ordine del giorno, comunque, dovremo costituire il Nucleo Territoriale dei Medici di Base e loro
insistono per portarlo all’ospedale. Poi, ci hanno illustrato il debito e il Piano di rientro della sanità e,
ovviamente, ci sono molte incongruenze e noi dovremo essere molto vigili, perché, chiudere l’ospedale di
Santa Sofia è un attimo, è la cosa più semplice che si possa fare, dal loro punto di vista. Il problema è che, in
tutta questa razionalizzazione dell’Area Vasta, c’è tanto da mettere a posto, per esempio, ci sono quattro
Nefrologie, anzi, in pratica, ci sono quattro reparti di ogni specialità, perché sono a Forlì, a Cesena, a Rimini
e a Ravenna. Mi preoccupa il fatto che sia molto più facile chiudere l’ospedale di Santa Sofia, che, ad
esempio, passare da quattro nefrologie a una sola e questo è un problema grosso. Noi, quindi, dovremmo
cercare di tenere duro, farci i nostri amici, perché di nemici ne abbiamo già parecchi, anche all’interno della
Conferenza Sociosanitaria, dove ci sono i quindici Sindaci e alcuni di loro hanno già chiesto la chiusura
dell’ospedale di Santa Sofia, qualcuno, neanche la trasformazione in casa della salute, ma chiede proprio la
chiusura totale. Se, fino ad ora, siamo riusciti a tenerlo aperto, dobbiamo fare in modo di continuare in
questa direzione, anche se la questione non è assolutamente chiara. Pur tenendo conto di tanti aspetti, questo
l’abbiamo detto anche sabato, quando abbiamo conferito la cittadinanza onoraria ad Amadori, noi dobbiamo
considerare il Nefetti, non come l’ospedale di Santa Sofia, ma di una rete, che ha le sue peculiarità, come i
post acuti e, comunque, tutta una serie di questioni possono essere risolte quassù, senza andare nei centri, a
Forlì o a Cesena, per quanto ci riguarda. L’altra peculiarità di quest’ospedale, mi è stata rilevata l’altro
giorno, quando ero all’STB, dove mi dicevano che, eseguiti i collaudi e le verifiche, il nostro è forse l’unico
ospedale adeguato alle normative antisismiche e, dal punto di vista della protezione civile, ha un coefficiente
di sicurezza più alto del normale. Hanno eseguito un lavoro di cucitura dei pilastri, delle travi e di
sistemazione, che non ha eguali e sono stati spesi parecchi soldi, perciò, adesso, se si dovesse chiudere
completamente, significherebbe buttare via milioni di euro e anche questo è un fattore che potrebbe avere il
suo peso. Per quanto ci riguarda, noi continuiamo a cercare di andare incontro a tutte le esigenze dell’ASL.
Le ultime sono che avevano bisogno dello sportello CUP e l’abbiamo aperto noi, loro non pagano niente, in
pratica, lo facciamo gratuitamente per l’ASL. Poi, gli abbiamo offerto di utilizzare la cucina della Casa di
Riposo dell’ASP, perché, mantenerne una lassù, per i pochi pasti che fanno, è antieconomico. Finora, non è
stata fatta quest’operazione, non per colpa nostra, anzi, noi abbiamo insistito, ma perché loro avevano
problemi di ricollocazione del personale utilizzato lassù. Poi, per quanto riguarda il Pronto Soccorso, noi ci
siamo offerti di costruire l’eliporto. Se vi ricordate, ne abbiamo parlato molte volte e l’ASL ha sempre
tergiversato, perché situando l’eliporto lì, per loro voleva dire mettere una bandiera sul Nefetti, nel senso,
che, a quel punto, l’ospedale doveva assolutamente rimanere e, quindi, hanno glissato, eppure l’eliporto
l’avremmo pagato noi, perché avevamo 40.000 euro della Protezione Civile, che adesso non ci sono più,
perché, nel frattempo, non sono stati spesi, quindi, Bologna se li è tenuti, non li abbiamo utilizzati da
un’altra parte. Poi, c’era anche l’apporto del volontariato, perché mi ricordo che, soprattutto, il Soccorso
Alpino, era disponibile, sia a studiare, infatti, sono venuti diversi dei loro tecnici, sia a eseguire dei lavori,
quindi, direi che, non con 40.000 euro, ma con 100.000 euro e per queste cose una somma del genere si
trova, potevamo avere già l’eliporto e non soltanto per l’elimedica, che ha bisogno di un cerchio di
atterraggio di un diametro di venti metri, ma, addirittura, per la Protezione Civile, con un diametro di trenta
metri, quindi più grande. Inoltre, tutte le volte che c’è stato bisogno, per i parcheggi e altro, noi abbiamo
cercato e stiamo cercando tutt’ora di andare incontro alle esigenze dell’ASL. Poi, però, più tardi ne
parleremo, come Giunta, siamo assolutamente contrari a portare i medici all’ospedale e loro sono venuti qui,
per mettere le mani avanti, spiegandoci la situazione generale. Non hanno tratto delle conclusioni, ma potete
immaginare lo spirito con cui sono venuti. Domani, all’una, la Direttrice Generale, la Capocasa e gli altri
dirigenti dell’ASL, verranno su a porgere gli auguri al personale e a fare un giro per l’ospedale. Mi hanno
invitato ed io ho chiesto ai Consiglieri e agli Assessori che sono disponibili, di venire su, perché è bene
essere presenti e far vedere che ci siamo anche noi, come Amministrazione, quindi, all’una, vi invito a
venire su all’ospedale.
Per quanto riguarda l’ordinamento istituzionale sul territorio, su tale argomento abbiamo tenuto diversi
incontri. Adesso, a parte il discorso delle Province, che è rinviato di un anno e, quindi, c’è un momento di
stasi, per quanto riguarda, invece, le proposte regionali, ne è arrivata una, che prevede di realizzare, nel
nostro comprensorio, tre Unioni, che sarebbero le due Comunità Montane, quindi, la nostra e quella
dell’Acquacheta, più un’altra, composta dai Comuni di Bertinoro, Forlimpopoli, Castrocaro e Forlì. In un
successivo incontro che abbiamo tenuto con la Vicepresidente Saliera, noi, io per primo, ovviamente, però,
mi hanno seguito tanti altri, abbiamo solamente contestato quest’ipotesi, perché è assolutamente squilibrata.
Prima di tutto, l’Unione di pianura, con Forlì, comprenderebbe il 90% degli abitanti, delle attività
economiche, dei servizi eccetera, insomma, è tutto lì. Il resto, le due Comunità Montane da sole, conta poco.
Da sole e divise perché rimarrebbero due Unioni separate. Poi, Meldola ha cominciato a dire, che loro
vogliono giocare in serie A e non in serie B, quindi, questo significa che Meldola vuole andare con Forlì,
perciò, a quel punto, noi abbiamo proposto di costituire un’Unione a quindici, cioè, in pratica, un unico
governo di tutto il territorio e, per i servizi, creare degli ambiti ottimali, delle zone, come stiamo facendo
adesso con Premilcuore e Galeata, all’interno della Comunità Montana. Questa, pertanto, potrebbe essere
una soluzione. Un’altra ipotesi è quella delle tre Unioni, così come le ha prospettate la Regione, cioè, una
Comunità Montana che diventa Unione, un’Unione che rimane tale e quella di pianura dovrebbe essere
composta dai Comuni di Castrocaro, Forlimpopoli e Bertinoro, escluso Forlì, che fungerebbe da
coordinamento delle tre Unioni formate. In questo modo, la situazione sarebbe più equilibrata, altrimenti, la
proposta della Regione, visto che anche la Saliera ci sta ripensando, non ha alcun significato, anche perché,
noi, da soli, con i nostri servizi, non ci sappiamo gestire, oltre che essere politicamente, socialmente ed
economicamente in difetto, anche rispetto agli stessi servizi. Molti di questi, infatti, dal Personale e così via,
come sapete, pur passando attraverso la Comunità Montana, sono già gestiti, di fatto, dalla Provincia di
Forlì, che non ci sarà più e, qualche altro servizio, come ad esempio, il canile, invece dal Comune. Ci sono,
pertanto, alcune nostre notevoli appendici. Tutta la questione è in divenire. Sono emerse, poi, delle richieste
di fusioni di Comuni, ad esempio, qualcuno, in modo particolare, Bertinoro e Forlimpopoli, si sono
dichiarati d’accordo a costituire un’Unione a quindici, come dicevo prima, purché, da parte di tutti, ci sia
l’impegno a fondersi e a creare non più di quattro o cinque Comuni. Bertinoro e Forlimpopoli vorrebbero
unirsi e formare un unico Comune e, ovviamente, chiedono che anche gli altri si fondano e, quindi, torna in
ballo anche la nostra situazione. Sapete bene, però, quello che può pensare una classe politica locale, conta
quello che deciderà la gente. Su questo, noi abbiamo sempre avuto delle grandi speranze, che, però, sono
state vanificate dal fatto che Galeata e Civitella, da quest’orecchio, non ci sentono proprio. Pensare che
Galeata, da qui a poco, avrà assolutamente bisogno di conferire tutti i servizi e Premilcuore è nella stessa
condizione, perché entrambi sono sotto i 3.000 abitanti. Vedremo come si evolverà la situazione, di certo,
comunque, non c’è ancora niente. Poi, c’è il discorso degli incentivi e, alcuni sono veramente grossi, però,
di questi, alla gente normale, non interessa niente.
………: voce fuori microfono, non trascrivibile.
Foietta: queste possibilità c’erano anche quando noi costituimmo l’Unione. All’epoca, già prendevamo dei
soldi, ma se avessimo realizzato la fusione, come avevamo prospettato, in base alla 142, avremmo avuto dei
fondi dallo Stato, dalla Regione e saremmo stati i primi in tutte le leggi di finanziamento, fatto che ci
avrebbe arricchito…
Neri: avremmo fatto bingo.
Foietta: un triplice bingo! Qualcuno, invece, non ha voluto cogliere questa grossa opportunità. In quel
momento, noi di Santa Sofia avevamo proposto di istituire il Comune a Pianetto, perché, all’epoca, si stava
ristrutturando il monastero, dove c’è il museo adesso e quello poteva essere benissimo il Comune di
Mevaniola o di Sant’Ellero, che era stato scelto dagli altri. In ogni caso, questa è andata.
………: voci fuori microfono, non trascrivibili...
Foietta: no, ma, tutte le volte che ci riuniamo in Comunità Montana, c’è Zattini, il Sindaco di Meldola, che
dice: “Non vorrete che io conti come Premilcuore!” Eppure, formalmente, hanno un peso identico, ma, nella
realtà, lui vorrebbe contare molto di più e lo dimostra anche…
Interruzione audio.
Foietta: la copertura del posto di tecnico deve essere assicurata entro l’anno, quindi, l’una o l’altro, il 31
dicembre, dovrà prendere servizio. Speriamo non si debba ricorrere al terzo, perché rischia di diventare un
problema. A questo concorso, non ha partecipato nessuno di Santa Sofia, si è, invece, presentato uno di
Galeata, ma non è riuscito a passare all’orale. All’inizio si erano iscritti in ottantanove, ma si sono presentati
circa in una trentina, sono stati ammessi all’orale in nove, se non erro, o sette o nove, comunque, tutte
persone che non conoscevamo, perciò, non c’era quella che diceva lui, purtroppo, no, nessuna era di qui. Tra
questi, il più vicino è uno di Forlì, che non so se sia quello. No, è un altro, un certo Fabbri di Forlì, due di
Cesena, una di Savignano, un’altra di Ancona e altri provenienti dal resto dell’Italia, quindi, di locali,
purtroppo, non c’era nessuno, anzi, ci eravamo anche prodigati, ricorrendo a un battage pubblicitario, ma
non c’è stato niente da fare.
Un’altra questione riguarda i Gigli d’argento. In questo periodo, normalmente, noi conferivamo i Gigli
d’argento e, in realtà, ci sono state quattro segnalazioni, però, d’accordo anche con Assiprov, ci siamo
accorti che, probabilmente, non si è capito bene qual è lo spirito originale con cui il Comune e Assiprov
hanno attivato quest’onorificenza. Il problema è sorto, non per le segnalazioni, non per le persone che sono
state indicate, il punto è che ci siamo resi conto che è meglio definire, in modo più preciso, qual è lo spirito
del Giglio d’argento. A questo penseranno le due Commissioni consiliari, da cui mi sono sempre guardato
dal partecipare e non intendo farlo adesso. Questo è un problema vostro, dei Consiglieri ed io non vengo,
però, dovete definire, in modo adeguato, quali sono i principi ispiratori di questo premio, per non creare né
malumori, né mal di pancia. E’ una bella esperienza, che deve essere mantenuta nell’ambito della serenità e
della tranquillità, non ci devono essere retropensieri di alcun tipo.
………: voce fuori microfono, non trascrivibile.
Foietta: sì, infatti, c’è anche il problema del numero, perché noi siamo partiti con tre, dato che avevamo
degli arretrati, tra virgolette, ma, potrebbe anche essere che, invece di tre Gigli ne assegniamo uno solo,
altrimenti rischiamo di inflazionare il premio. Potremmo darne uno solo all’anno, quindi, ma è una ipotesi
che occorre rivedere e, la mia proposta, in accordo con l’Assessore Isi, è di riesaminarla tra gennaio e
febbraio, in modo tale che, in uno dei primi Consigli del 2013, si possa organizzare quello che avremmo
dovuto fare stasera. Poi, magari, stabilirete se riaprire, integrare, ci penserete voi, cioè, tu, le Commissioni
consiliari e Assiprov, che ovviamente ci deve essere. Per tale motivo si è rinviata, quest’anno, detta
cerimonia, che, a mio avviso, è molto bella e positiva.
Un altro argomento è il problema delle zone rosse del PSC. A tale proposito, sapete che, in precedenza,
sono state avanzate varie richieste di uscire dal PSC, come zona rossa, per non pagare l’ICI. Per cui, è stato
fatto il bando, per capire, esattamente, chi davvero intendesse farlo e, a quel punto, sono state presentate due
richieste, perciò, siamo venuti in Consiglio comunale e queste aree le abbiamo tolte. A tale decisione, però,
la Maltoni, visto che la questione era controversa, ha poi pensato di dar seguito, soltanto, quando l’iter della
variante sarà completata e questo significa almeno uno o due anni, perché le varianti urbanistiche sono
lunghe come la Quaresima. Dal canto nostro, invece, come Amministrazione e come Consiglio, avevamo
deciso che con quella delibera si doveva chiudere la partita, anche perché l’altro Ufficio Tributi, quello di
Meldola, la pensa in maniera diversa, rispetto alla Maltoni. Io, quindi, ho preparato subito la lettera e l’ho
mandata al nuovo Ufficio Tributi e alla segretaria, perché questa faccenda sia rivista, dato che, a mio
giudizio, se non si va contro la legge, bisogna rispettare il mandato del Consiglio Comunale. In ogni caso,
non la prossima settimana, che è quella di Natale, ma dopo, ci sarà una riunione con l’Ufficio Tecnico e con
la Dirigente, la Dottoressa Galassi, per vedere di definire questa questione anche con la Dottoressa Pirini di
Meldola, che è il coordinatore, altrimenti, noi abbiamo lavorato per niente e la gente continua a pagare,
come se niente fosse.
Un’altra notizia è che, venerdì all’una, ci sarà un incontro a Bologna con LEPIDA, per la faccenda
dell’ADSL. Insieme all’Assessore Michelacci, avevamo chiesto che partecipasse anche Mario Mancosu o
Lucio, che presenteremo in Regione come consulenti del Comune, dato che sono quelli che conoscono
meglio la situazione, per non andare dai grossi di LEPIDA, senza conoscere bene il problema. Noi ce lo
siamo fatto spiegare, però non siamo esperti, perciò è meglio affidarsi a persone che conoscono bene la
questione. Ci andiamo perché, dato che LEPIDA ha un contratto con TELECOM, intendiamo chiedere di
cambiare le centraline che sono in giro, non soltanto quella di via Allende, ma anche le altre, per assicurarsi
degli accessi ADSL in più, altrimenti, solo i residenti di via Allende possono avere l’ADSL, mentre nelle
altre zone ci sono poche linee, perciò, bisogna incrementare queste centraline. Per cui, visto che,
normalmente, la TELECOM non investe là dove non c’è un ritorno economico certo, è necessario che
LEPIDA, che ha questi accordi, magari con dei contributi, contratti in termini di “break even”, vale a dire
che, fino a che TELECOM non ci guadagna, paghiamo noi, LEPIDA, la Regione, il Comune, comunque,
sono soldi pubblici, in modo tale che la TELECOM possa dare il servizio senza investire.
Michelacci: stanno mettendo le fibre, addirittura, nella lottizzazione Verdi e lo fanno, in accordo con il
Comune, nel canale della pubblica illuminazione, per poi collegare tutto quello che possono. Flavio rilevava
il fatto che non collegheranno tutto e questo perché non tutto è economico. Si va, quindi, a Bologna, per
vedere se si riesce a estendere ulteriormente o sapere quanto costa farlo in quelle zone, dove il segnale non è
buono. Mentre Santa Sofia sarà coperta con la fibra ottica, il Corniolo lo sarà tramite la dorsale aerea, dove
si mettono delle antenne e dei ponti radio e il Corniolo sarà coperto mediante quel sistema, che s’interfaccia
con un’altra antenna, che è nella zona di Premilcuore e un’altra che sarà installata nel Carnaio, in tempi che
dovrebbero essere relativamente brevi. Poi, sappiamo che lassù non si può lavorare d’inverno, quindi,
slitteranno un po’ i lavori, ma il tutto sarà portato a compimento. Lo scopo è lo stesso. Ti arriverà il segnale
come a Santa Sofia, perché si parla sempre di banda larga. Il problema più grande è che, di questa cosa,
forse, ne patiranno maggiormente le case sparse, più che i nuclei. Adesso, immagino la zona della Berleta, di
(…), che si trovano in fondo alla valle, quindi, magari, non sono esposti in questo passaggio radio e loro
avranno delle difficoltà, penso. Questo è quello che sta succedendo. Poi, quello che diceva il Sindaco è
giustissimo, magari ci possiamo trovare con il Corniolo più avvantaggiato della zona di via Dante Alighieri,
se questo è un paragone che ti può fare piacere, quindi, in centro al paese rischiano di avere un segnale più
debole rispetto al Corniolo, è proprio per questo che occorre incontrarsi con loro. Si potrebbero trovare altre
soluzioni, anche in zona, a livello aereo.
Foietta: un’altra informativa riguarda il teatro, che doveva essere finito entro l’anno, anzi oggi scadevano i
termini per l’ultimazione dei lavori. In realtà non è così, nel senso che manca poco, hanno presentato una
variante per i lavori, non è grossa, ma c’è e questo comporta uno slittamento e si parla di due mesi. Dal mio
punto di vista, se apriamo per Pasqua, che cade il 31 di marzo, la cosa sarebbe già buona. Questa, purtroppo,
è la situazione, che non dipende da noi… (continua a parlare fuori microfono, non trascrivibile). Poi,
vedremo, l’ultimo dell’anno, se la banda ci farà una suonata, così, en passant, però, questo è un discorso che
vedremo al momento, insomma, le cose stanno andando avanti, ma non così velocemente come avremmo
voluto. Un altro problema grosso che abbiamo, riguarda il canile e il rifugio e dovremo affrontarlo
prossimamente. Quand’è che dobbiamo vederci? Giovedì 27 dicembre, perché, il Comune di Forlì, per me,
in maniera politicamente, ma anche amministrativamente e legalmente sbagliata… Io penso siano proprio
degli errori, perché il capofila del canile comprensoriale ha portato, a una gara d’appalto, un disciplinare che
prevede la sistemazione e l’ingrandimento del canile di Forlì e la chiusura del “Rifugio del Campone”, senza
che i Comuni abbiano deliberato alcunché. Non abbiamo deliberato né in Consiglio Comunale, né in Giunta
questa questione, quindi, l’hanno fatto di loro iniziativa e sulla faccenda ci sono delle grosse contestazioni,
perché noi non possiamo permetterci di chiudere il “Rifugio del Campone”, per ovvi motivi. Il primo è che,
nel canile, abbiamo messo dei soldi pubblici, poi, perché è gestito dalla Fare del Bene, che ha investito dei
soldi e, terzo, perché la cooperativa Fare del Bene, noi dobbiamo sostenerla. Poi, la Co.For.Pol., altra
cooperativa sociale, che ha vinto la gara a Forlì, purtroppo, non vuole avere rapporti con la Fare del Bene,
almeno, non la vuole. A questo punto, quindi, diventa un problema grosso e adesso vedremo come poterlo
affrontare.
Per quanto riguarda il discorso del campeggio di Corniolo, se vi ricordate, nell’ultimo Consiglio siamo
rimasti d’accordo di anticipare, rispetto all’alienazione, la pubblicazione del bando, che, perciò, è fuori e
scade il 14 gennaio. Si tratta del primo, a seguito della cui uscita, abbiamo già avuto una risposta per e-mail,
da parte di quelli che c’erano, che affermano che, per loro, il prezzo è troppo alto, cosa che sapevamo già.
Aspettavamo il secondo e il terzo, ma, adesso vediamo. Per noi, è importante chiudere la partita entro marzo,
aprile, al massimo, perché, altrimenti, perdiamo tutta la stagione.
In merito, invece, all’asilo nido, è stato firmato il contratto, quindi, riprenderanno i lavori, perciò è a posto.
Poi, è stata fatta un’ulteriore gara d’appalto, quella del fiume, vinta dalla ditta fratelli Bartolini di
Bertinoro, quindi, in primavera sistemeremo il fiume. Si tratta, come ben sapete, del laghetto sotto il ponte,
insomma, c’è tutta una serie di lavori da fare. La gara è stata vinta con un ribasso del 29-30% dalla ditta
fratelli Bartolini. Noi abbiamo individuato nove ditte, ce n’erano sei-sette nostre, cioè, che conosciamo, più
altre due che erano state inserite direttamente dall’STB, una di queste, appunto, la Bartolini, che lavora sulla
frana di Poggio Baldi, ha partecipato e ha vinto. La seconda ditta era la PPG, con il 27%, poco meno, di
ribasso, però, ha vinto la Bartolini… con il 29,3% di ribasso.
Poi, altra notizia di ieri, la Provincia sulla legge 41, che riguarda interventi nel settore commercio e,
qui, c’è Luciano che è l’Assessore interessato. Su questa legge, noi avevamo avuto una tranche di 30.000
euro, per realizzare interventi legati al commercio. La Flamigni, ieri, ha firmato una determina, con cui ci dà
altri 170.000 euro, da spendere in Via Gentili. Dovremo esaminare, con l’Ufficio Tecnico, l’impostazione
della legge 41, ma immagino che dovremo continuare la pavimentazione di Piazza Gentili, insomma, sono
altri 170.000 euro, che non ci aspettavamo e che possiamo riversare in Piazza Gentili.
……….: voce fuori microfono, non trascrivibile.
Foietta: no, ho sbagliato io, è sempre Via Gentili, non è un problema di piazza o via, penso si possano
utilizzare per la pavimentazione, questo volevo dire. Poi, è in gara il lavoro dei lampioni di Via Nefetti,
quelli a led, che sta gestendo la Comunità Montana.
Un’altra notizia riguarda la Chiesa di Sopra, dove i lavori, al momento, stanno procedendo abbastanza
bene, perché abbiamo trovato un subappaltatore di San Colombano, che sta lavorando bene e alacremente.
Ho visto che, nonostante le problematiche, almeno entro il 21, venerdì, quando chiuderanno il cantiere,
dovremmo avere il collegamento di Via delle Rose e l’altra via, di cui non ricordo il nome, con via Allende,
quindi, dovremmo mettere in sicurezza, nel giro di qualche giorno...
……….: voce fuori microfono, non trascrivibile.
Foietta: sì, comunque, si lascia aperto il cancello. Per ultimo, Piazza Matteotti, in merito alla quale, la
Regione ci ha chiesto altre delucidazioni sul discorso del finanziamento che ci aveva promesso, comunque,
dovremmo chiudere abbastanza velocemente, quindi, se ci sarà assicurato il finanziamento, vuol dire che
partiamo subito con la gara, perciò, in maggio, si potranno iniziare con i lavori di Piazza Matteotti. Si fa
tutta la pavimentazione, sottoservizi e pavimentazione della Piazza Matteotti. Qui, c’è una partita di cui vi
ho già parlato e cioè che, almeno la metà di questi soldi, quindi, 420.000 euro, anzi, 415.000, sono del Piano
Nazionale per la Sicurezza Stradale, che derivano, come percentuale, dai lavori che devono essere eseguiti a
Galeata. Per cui, io ho scritto al Commissario di Galeata, a questo punto, nero su bianco,
informandolo, in poche parole, che a noi non interessa dove costruiscono la rotonda. Dicevo a Fleana,
che se anche la fanno quadrata a me non interessa, l’importante è che realizzino qualcosa, perché eseguendo
quei lavori, matura la percentuale del 35%, che mi serve per la Piazza. Se così non fosse, è ovvio che il
Comune di Santa Sofia debba rivalersi su quello di Galeata, perché quei soldi sono nostri, c’è anche un
accordo, perciò, non possono rinunciare a edificare un’opera, perché, in tal caso, danneggerebbero anche
noi, che non avremmo i soldi.
………: voci fuori microfono, non trascrivibili.
Interruzione audio.
Foietta: scusate, ho ancora alcune informazioni da riferirvi. Una, come mi diceva il Segretario, riguarda la
piscina. L’avrete letto sul giornale, io non ho voluto annunciarlo personalmente, perché sono già rimasto
scottato due volte da notizie concernenti la riapertura della piscina, però, il giorno dopo la befana, il 7
gennaio, dovrebbe riaprire, speriamo! Questo lo riporta il giornale, non sono io la fonte, anzi, non ho voluto
rivelarlo a nessuno, perché, come vi ho appena detto, mi sono già scottato due volte.
L’ultimo argomento riguarda il problema ACIS. A tale proposito, devo comunicarvi che, entro il 15, ci
dovrebbe essere la conclusione della vicenda della trattativa. In realtà, non c’è stata, perché ci sono altri
aspetti da rivedere, da capire meglio, dato che, evidentemente, le cose non sono così chiare, come
pensavamo o come qualcuno ci voleva far intendere e, quindi, il Gruppo Cangialeoni credo si sia preso tutto
il mese di gennaio, per verificare le varie questioni che sono in ballo. La situazione, pertanto, è questa. Io ho
parlato sia con Cangialeoni, sia con i suoi aiutanti e anche con Agatensi e queste, al momento, sono le
informazioni che ho, poi, le altre, sono dettagli.
Valbonesi: oggi, c’è stata un’assemblea sindacale, indetta proprio perché è scaduto il termine previsto del
15 dicembre, visto che, ancora, non c’erano notizie al riguardo, quindi, era un aggiornamento. I sindacati
hanno mostrato una lettera di Cangialeoni, che confermava gli intenti, quindi, l’interessamento per
l’azienda, però, chiedeva del tempo, non specificato, per ulteriori valutazioni finanziarie, com’è scontato che
sia e come hai appena detto tu Flavio. L’assemblea, quindi, non ha preso in considerazione altre iniziative,
come scioperi o quant’altro, perché è giusto che la trattativa possa proseguire, senza turbarla con
atteggiamenti inopportuni, in questo momento. Dai sindacati, credo sia stata inviata una lettera, non so se
anche a te, Flavio, che, in ogni caso, contiene una richiesta, che vi riporto esplicitamente, perché non c’è
niente di strano, tanto ve lo riferiranno poi, che si riassume nel fatto che non vogliamo trovarci a gennaio,
con il nuovo acquirente che dice che compra, ma taglia x persone e, quindi, chiedono che qualcuno in più,
nella fattispecie, le istituzioni locali, segua la vicenda, anche se in maniera informale, con i propri canali. Mi
è stato detto che ti avevano inviato una lettera o che qualcuno te ne aveva parlato, non lo so, comunque, la
richiesta dei sindacati è che le istituzioni locali utilizzino i canali informali disponibili, per fare in modo che
la cosa vada in porto, con il minor danno possibile per i lavoratori. Il Segretario generale della CGIL di Forlì
…
Interruzione audio.
Valbonesi: il Segretario generale della CGIL di Forlì, Paride Amanti, credo si chiami, ha pronunciato un
discorso più complessivo e condivisibile, parlando del lavoro, in questa zona del territorio forlivese, delle
infrastrutture e di una serie di aspetti, rilevando che questo è un territorio che patisce in maniera particolare
la mancanza di lavoro e collegandolo al fatto che, anche in uno stabilimento più grande di Santa Sofia, cioè
la Pollo del Campo, ci sono problemi, pur di diversa natura, che toccano soprattutto i lavoratori impiegatizi,
quindi, quelli con un minimo di studio alle spalle. Ha fatto, poi, un ragionamento non da forlivese, infatti,
abbiamo commentato che fosse apprezzabile che provenisse, appunto, da un forlivese, che, però, deve
riportarlo in altre sedi, perché noi lo conosciamo già, vale a dire: “Noi qui contiamo uno, quando andiamo
giù, contiamo uno rispetto a cento”, perciò, se qualche forlivese ripete questo concetto, è chiaro che siamo
sempre da capo. In ogni caso, nel suo discorso ha rivendicato il fatto che i Comuni della zona si possono
mettere insieme per fare sistema, magari, con il sostegno della Provincia e, su questi aspetti, si è impegnato,
come rappresentante del sindacato. Tutti, comunque, speravano di avere buone notizie, per Natale e che,
quindi, la situazione fosse migliorata, ma non è avvenuto e questo è…
Foietta: (…) di organizzare, prima possibile, un incontro con i sindacati, magari, cominciando proprio con
Amanti della CGIL. E’ chiaro che siamo sotto Natale e ci sono tutte le feste, però, a mio giudizio, sarebbe
opportuno farlo, anche alla luce dei discorsi che avanzava adesso Daniele Valbonesi, dal mio punto di vista,
molto importanti, per cui, dobbiamo lavorare anche su questo, altrimenti, per noi, la situazione diventa dura,
perché, certe opportunità, se le perdiamo, sicuramente non le recuperiamo più. Neri.
Neri: (…) Neri fa ciò che dice il Consiglio, quello che decidiamo insieme, non è che io mi muova a titolo
personale. Per la verità, sono già almeno due settimane, che sto sollecitando le organizzazioni sindacali,
affinché siano loro a richiedere un incontro, che, a mio avviso, si dovrebbe tenere, non tanto, solo a Santa
Sofia, quanto a Santa Sofia, Galeata, Civitella, Meldola, Premilcuore, Bagno. Questo, anche perché, come
quando abbiamo parlato della situazione della Pollo del Campo, affrontando il problema dell’ACIS,
un’azienda che, a Santa Sofia, dà lavoro a duecentoquaranta persone, io non ho nessuna intenzione di andare
a vedere quante, tra loro, sono di Santa Sofia, oppure di Bagno, o di Civitella! Sono aziende che hanno già,
di per sé, delle dimensioni che non sono strutturalmente legate all’interesse di un solo Comune. Una
struttura di questo genere, che opera in quel settore, campa perché lavora dalla Val d’Aosta, al Veneto, al
Trentino, alla Campania e deve essere il Comune di Santa Sofia l’unico protagonista? Vediamo, quindi, se le
organizzazioni sindacali riescono a sollecitare la formazione di un tavolo, che sia un po’ più ampio, rispetto
alla sola presenza del Comune di Santa Sofia. Le ultime riunioni che abbiamo tenuto, come Comune di
Santa Sofia, sono state fatte su un tavolo, che era stato messo in piedi e organizzato dalla Prefettura, con il
vecchio Prefetto. Quello nuovo, ancora, probabilmente, avrà qualche problema d’insediamento, perché
quando uno arriva, non è che nasca maestro e, a questo punto, a mio parere, quello che serve è un tavolo da
allargare, coinvolgendo, come minimo, la Provincia, tutti i Comuni della vallata, anche per capire quali
possono essere le prospettive e le dinamiche generali. Mi auguro, quindi, che nei prossimi giorni le
organizzazioni sindacali, a livello provinciale, siano in grado di chiedere a tutte le Amministrazioni, la
disponibilità a incontrarsi, perché credo sia giusto così. Poi, se deve essere solo Santa Sofia a occuparsene,
lo farà, però, mi sembrerebbe limitante, comunque, rinchiudere, fra virgolette, questo tema all’interno del
nostro territorio comunale. In ogni caso, raccolgo la sollecitazione del Sindaco, ribadendo che sono già
dieci, quindici giorni che sto cercando di fare in modo che questo tavolo sia il più largo possibile, perché,
ovviamente, se le questioni sono trattate anche a un livello un po’ più largo, forse, le conclusioni che si
traggono sono più obiettive e si riesce a tener conto meglio di quale sia l’andamento complessivo, da un
punto di vista territoriale.
Foietta: parla fuori microfono, non trascrivibile.
Neri: sì, certo, anch’io mi riferivo a quest’esigenza, quindi, se riuscissimo a formare un tavolo un po’ più
allargato, con i Comuni vicini, potremmo, forse, anche capire come vanno le cose dalle altre parti. Io vorrei
fare un accenno alla riunione del Consiglio del Comunità Montana, che c’è stata ieri, purtroppo, in
concomitanza con tutta un’altra serie d’impegni e incontri, rifacendomi al discorso del riordino istituzionale.
La discussione è stata molto lunga e, sotto alcuni aspetti, anche approfondita e riferita a un problema che
credo dobbiamo affrontare tutti. Almeno, questa è stata la sollecitazione emersa dal dibattito di ieri sera, nel
cercare di spronare gli apparati tecnici dei Comuni e della Comunità Montana a metter in evidenza tutte le
possibili organizzazioni e combinazioni, relativamente al numero degli abitanti e degli ettari, che sono
previsti come base minima, per queste associazioni di Comuni, anche perché, credo noi ci si debba muovere
nel modo più ampio possibile. Della serie, quella dei quindici Comuni è una possibilità, come pure quella
dei sei Comuni della Comunità Montana. Poi, ovviamente, sappiamo quali sono le ipotesi possibili e quali,
invece, sono già zoppe, perché, quella dei sei Comuni, con Meldola che dice che, a prescindere, non ci vuol
stare, diventa difficile da mettere in piedi, ad esempio. Le altre soluzioni sono quelle a cavallo delle due
Comunità Montane, che potevano comprendere i nostri sei Comuni e i cinque dell’Acquacheta. Se escono
Premilcuore e Meldola, noi rimaniamo in quattro, la soluzione potrebbe essere: cinque più quattro, nove. Se,
invece di cinque, ne prendiamo in considerazione tre, perché magari Tredozio e Modigliana vanno con
Faenza, potremmo fare un ragionamento di quattro più tre, che fa sette. Ci sono tantissime combinazioni
possibili, ma la questione, direi, più delicata affrontata ieri, posta dal Consigliere Iachetta, di Galeata, che,
se vogliamo, è anche abbastanza semplice, ma, espressa in quel contesto, ha avuto una sua efficacia, forse
nasce anche dal fatto che Iachetta è Consigliere in un Comune cosiddetto sottosoglia, come Premilcuore,
Portico e, non so se, poi, ce ne sia un altro ancora, cioè di quelli che sono sotto i 3.000 abitanti e che devono
delegare, obbligatoriamente, tutte le funzioni ad altri livelli decisionali. Il suo ragionamento è stato molto
semplice e potente e proponeva la seguente questione: potrà, un cittadino, eleggere un Sindaco, che finirà
per avere i poteri di un Presidente della Pro Loco, con tutto il rispetto per questa carica, nella
consapevolezza che tutte le cose che succedono, comunque sia, saranno addebitabili a responsabilità di altri
livelli amministrativi, che non sono quelli del Comune e ad altre persone, che non sono quelle che sono state
scelte dai cittadini? Questa, credo sia una riflessione che riguarda tutti, perché, se ipotesi di aggregazioni
forti, fusioni o forme analoghe, non vanno avanti, noi dovremmo essere onesti nei confronti dei cittadini e
dire loro: “Guardate che, prossimamente, i Sindaci che andrete ad eleggere, avranno la potestà di un
Presidente della Proloco, oltre a competenze, quali quella di segnare i vivi ed i morti e fare il TSO”. Sono
queste, infatti, le funzioni del Commissario di Governo, che, alla fine, sono legate alla figura, per quanto
riguarda il trattamento sanitario obbligatorio, quando una persona dà di matto. È una delle competenze
specifiche del Sindaco, che deriva da consuetudini molto antiche e legate anche al fatto che, spesso e
volentieri, questi ricoveri in manicomio erano orchestrati e messi in atto, anche per questioni ereditarie o per
motivi simili. C’è stata sempre una legislazione molto particolare, in questi casi, perché, il TSO decreta che
quella persona non è in grado d’intendere e di volere, perciò, non è una decisione che può prendere,
autonomamente, il medico, perché questo potrebbe benissimo essere d’accordo con qualcun altro. Questa
considerazione, quindi, fatta in quel contesto, come dicevo prima, è stata molto efficace e se i nostri cittadini
devono essere informati di questi cambiamenti strutturali, bisogna che noi riusciamo a farlo in modo
veritiero e convincente, perché, rischiamo che eleggano un Sindaco e, poi, per la questione dei tributi si
debbano infuriare con chissà chi, per quella sanitaria con il Sindaco di Forlì e così via. Alla fine, il Sindaco
che il cittadino elegge, su quali materie finisce per avere competenza? Per un Comune sotto i 3.000 abitanti,
nessuna, mentre, per gli altri, forse, su qualche materia, che rimane, in qualche modo, in capo al Comune,
altrimenti tutte le funzioni sono delegate, come scelta e come gestione. Non è che siano trasferite e, poi,
magari, uno con l’elastico se le riporta in casa, se la delega non è soddisfacente per l’Ente delegante. Su
questo tema, quindi, credo ci sia molto da lavorare, anche perché, mi dicono che la legge regionale, che è in
via di approvazione, prevede i sessanta giorni obbligatori, affinché i Consigli Comunali diano il loro parere
o elaborino la loro proposta alternativa a quello che dispone la legge regionale medesima. Finirà che, nei
primi mesi del 2013, avremo i tempi molto stretti e contingentati, perché i Consigli Comunali diano un loro
parere su questa materia. Non abbiamo ancora capito bene quale sarà il tavolo di discussione di questi temi,
quindi, io, ieri, ho chiesto alla Comunità Montana, che, almeno il materiale di tutte le possibili aggregazioni,
per quanto riguarda il numero degli abitanti ed estensione territoriale, sia fornito in tempi rapidi, in modo
che, poi, i vari Comuni si possano riunire con chi riterranno opportuno. Inoltre, Sarebbe bene, forse, che
anche noi facessimo qualche considerazione, nel senso che Santa Sofia si deve incontrare con Galeata,
Premilcuore, Civitella, con chi ritiene essere un possibile partner di un determinato percorso. Per cui, l’unica
cosa che non dobbiamo fare è quella di star fermi, di aspettare che qualcuno ci chiami, perché nessuno lo
farà e se non presenteremo la nostra proposta alternativa, in tempo utile, ci ritroveremo nel calderone dei
quindici Comuni.
………: voce fuori microfono, non trascrivibile.
Neri: da quando sarà pubblicata, avremo sessanta giorni, quindi, tempi molto stretti. Quanto alla questione,
accennata prima dal Sindaco, in merito al problema del canile, che, se vogliamo, è una sciocchezza, da un
punto di vista amministrativo, ma è sintomatica del modo in cui il Comune di Forlì si atteggi su questi temi,
che considero squallido, comunque lo si guardi. Abbiamo pezzi dell’Amministrazione Comunale di Forlì,
che lavorano in modo torbido sulle questioni legate alla gestione del canile. La stessa Amministrazione
comunale di Forlì, che è quasi accondiscendente con alcuni dei propri funzionari, che, in qualche modo,
erano interessati a boicottare la gestione del canile. Poi, abbiamo, ancora l’Amministrazione Comunale che
fa un bando per niente prudente, illegittimo, che non tiene in considerazione il parere degli altri Enti e ci
troviamo, adesso, a dover pagare, tutti, le conseguenze di questo comportamento, che non ha nessuna
giustificazione. È vero che i Comuni spendono risorse proporzionate al servizio del canile, nel senso che non
è sicuramente gratuito quel servizio, però, non ha mai dato alcun problema. E’ un servizio impeccabile, che
funziona alla perfezione. Per cui, cerchiamo anche di capire quali sono i termini della questione, perché, se i
servizi non funzionano, si migliorano e, comunque, chi è che li vuole andare a distruggere? C’è qualcuno
che sta cercando di buttare via soldi pubblici, obbligando il nuovo gestore a restaurare un’ala del canile del
Comune di Forlì, quando non ce n’è assolutamente bisogno, perché c’è già il Campone di Galeata,
soprattutto, perché tutti si danno l’obbiettivo di diminuire i cani. Questa del canile, quindi, prendiamola
come una questione minima, però, deve essere vista come un sintomo, per capire che del Comune di Forlì
non ci si può fidare, se questo è l’esempio, non ci possiamo fidare! Io personalmente, non sono d’accordo
sul fatto di farmi gestire servizi da un Comune, che, poi, non ha chiarito niente sulle questioni della
governance e su tutto quello che può e potrebbe essere un teorico accordo, anche per capire qual è il rilievo
che i soci di minoranza devono avere. In tutte le società, anche per azioni, i soci minoritari, comunque, sono,
in qualche modo, valorizzati, proprio perché, anche se sono di minoranza, devono avere il loro peso e la
possibilità di dare il proprio contributo. In questo caso, noi non abbiamo avuto nemmeno un minimo
accenno di proposta di governance, per capire come i piccoli canili sono rappresentati. Per cui, questo
ragionamento sul riordino istituzionale, credo debba essere avviato ad ampio raggio, perciò, chiedo che
siano organizzati degli incontri tra i Consigli Comunali e le Giunte, quindi, tra la Giunta di Santa Sofia e il
Commissario di Galeata, anche se ovviamente lui non farà scelte politiche, poi, con la Giunta di Premilcuore
e con quella di Civitella e mi auguro facciano altrettanto i gruppi consiliari, altrimenti rischiamo di
rincorrere una situazione, senza raggiungere alcun risultato.
Campitelli: io non ho un’interrogazione da fare, ma, dato che la mia testa era ancora ferma alla TARSU,
vorrei avanzare una proposta che mi è venuta in mente adesso e cioè che, nel prossimo giornalino del
Comune, sia pubblicato un bell’articolo, dove, in maniera molto chiara, si spieghi ai cittadini come
cambieranno le cose, perché, dai discorsi e considerazioni che abbiamo fatto prima, adesso, la gente non
vedrà arrivare la bolletta che si aspetta e ne riceverà una, non so fra quanti mesi, con una cifra molto alta ed
ecco che se la prenderà con il Comune. Propongo, pertanto, un articolo per informare i cittadini, perché, a
mio avviso, è importantissimo.
Foietta: bene, Francesca Renzi ha preso nota.
Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto:
            Il Presidente                                           Il Segretario Comunale
         F.to FOIETTA FLAVIO                                        F.to PUPILLO MARCELLO


La presente è copia conforme all'originale ad uso amministrativo.


Lì 24/01/2013                                                       Il Segretario Comunale
                                                                    PUPILLO MARCELLO


                              CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

La presente deliberazione viene pubblicata all'Albo Pretorio Online                    del   Comune
(www.comune.santa-sofia.fc.it) per gg.15 consecutivi a far data dal 24/01/2013

Lì 24/01/2013                                                     Il Segretario Comunale
                                                             F.to PUPILLO MARCELLO



La presente deliberazione:


    è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs.
    18.08.2000, n. 267.


    È     divenuta esecutiva a far data dal giorno _______________________ , ai sensi dell'art.
    134 comma 3 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.




                                                                    F.to Il Segretario Comunale
                                                                    PUPILLO MARCELLO

More Related Content

Similar to Verbale discussione consiglio comunale del 19 dicembre

Sanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di CorniaSanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di Corniacomunedeicittadini
 
Sanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di CorniaSanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di Corniacomunedeicittadini
 
DOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in Toscana
DOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in ToscanaDOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in Toscana
DOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in ToscanaPaolo Marcheschi
 
Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012 atto di indirizzo gestione acque...
Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012   atto di indirizzo gestione acque...Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012   atto di indirizzo gestione acque...
Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012 atto di indirizzo gestione acque...Rinnovare Migliorare
 
Per un' economia slegata dal denaro
Per un' economia slegata dal denaroPer un' economia slegata dal denaro
Per un' economia slegata dal denaroFlavio Passerini
 
Interrogatorio luglio odevaine completo
Interrogatorio luglio odevaine completoInterrogatorio luglio odevaine completo
Interrogatorio luglio odevaine completoilfattoquotidiano.it
 
Farsi in quattro n 14 febbraio 2012
Farsi in quattro n 14   febbraio 2012Farsi in quattro n 14   febbraio 2012
Farsi in quattro n 14 febbraio 2012giorgiocorradi
 
Un equo finanziamento report
Un equo finanziamento reportUn equo finanziamento report
Un equo finanziamento reportVittorio Pasteris
 
Giornalino Comitato Iscritti CGIL Sanità
Giornalino Comitato Iscritti CGIL SanitàGiornalino Comitato Iscritti CGIL Sanità
Giornalino Comitato Iscritti CGIL SanitàLuca Padovani
 
Cielo sopraesquilino numero 29
Cielo sopraesquilino numero 29Cielo sopraesquilino numero 29
Cielo sopraesquilino numero 29mauvet52
 
Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17
Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17
Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17CSI PAVIA
 

Similar to Verbale discussione consiglio comunale del 19 dicembre (20)

Discussione ACIS Consiglio Comunale
Discussione ACIS Consiglio ComunaleDiscussione ACIS Consiglio Comunale
Discussione ACIS Consiglio Comunale
 
Verbale Consiglio Comunale 10/09/2013
Verbale Consiglio Comunale 10/09/2013Verbale Consiglio Comunale 10/09/2013
Verbale Consiglio Comunale 10/09/2013
 
Consiglio Comunale 23 Luglio 2014
Consiglio Comunale 23 Luglio 2014Consiglio Comunale 23 Luglio 2014
Consiglio Comunale 23 Luglio 2014
 
Verbale consiglio 28 marzo 2013
Verbale consiglio 28 marzo 2013Verbale consiglio 28 marzo 2013
Verbale consiglio 28 marzo 2013
 
Sanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di CorniaSanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di Cornia
 
Sanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di CorniaSanità malata in Val di Cornia
Sanità malata in Val di Cornia
 
DOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in Toscana
DOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in ToscanaDOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in Toscana
DOSSIER POTERE ROSSO: politica e affari in Toscana
 
Bum Aprile 2012
Bum Aprile 2012 Bum Aprile 2012
Bum Aprile 2012
 
Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012 atto di indirizzo gestione acque...
Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012   atto di indirizzo gestione acque...Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012   atto di indirizzo gestione acque...
Delibera consiglio n. 8 del 30 aprile 2012 atto di indirizzo gestione acque...
 
Per un' economia slegata dal denaro
Per un' economia slegata dal denaroPer un' economia slegata dal denaro
Per un' economia slegata dal denaro
 
Interrogatorio luglio odevaine completo
Interrogatorio luglio odevaine completoInterrogatorio luglio odevaine completo
Interrogatorio luglio odevaine completo
 
Farsi in quattro n 14 febbraio 2012
Farsi in quattro n 14   febbraio 2012Farsi in quattro n 14   febbraio 2012
Farsi in quattro n 14 febbraio 2012
 
La Torretta - novembre 2014
La Torretta - novembre 2014La Torretta - novembre 2014
La Torretta - novembre 2014
 
Un equo finanziamento report
Un equo finanziamento reportUn equo finanziamento report
Un equo finanziamento report
 
Question time regione
Question time regioneQuestion time regione
Question time regione
 
Giornalino Comitato Iscritti CGIL Sanità
Giornalino Comitato Iscritti CGIL SanitàGiornalino Comitato Iscritti CGIL Sanità
Giornalino Comitato Iscritti CGIL Sanità
 
Cielo sopraesquilino numero 29
Cielo sopraesquilino numero 29Cielo sopraesquilino numero 29
Cielo sopraesquilino numero 29
 
7 dì 9 giugno 2013
7 dì   9 giugno 20137 dì   9 giugno 2013
7 dì 9 giugno 2013
 
Meditate
MeditateMeditate
Meditate
 
Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17
Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17
Csi Pavia Notizie n.39 del 07.11.17
 

More from Circolo Tradizione Identità Futuro

Programma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdf
Programma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdfProgramma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdf
Programma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdfCircolo Tradizione Identità Futuro
 

More from Circolo Tradizione Identità Futuro (20)

Minoranza su TARI e affidamento a Hera
Minoranza su TARI e affidamento a HeraMinoranza su TARI e affidamento a Hera
Minoranza su TARI e affidamento a Hera
 
La Scopa 16
La Scopa 16La Scopa 16
La Scopa 16
 
Programma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdf
Programma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdfProgramma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdf
Programma Lista Civica Santa Sofia Tradizione Identità Futuro.pdf
 
La Scopa 15
La Scopa 15La Scopa 15
La Scopa 15
 
Costi fornitura beni e servizi inaugurazione Teatro Mentore
Costi fornitura beni e servizi inaugurazione Teatro MentoreCosti fornitura beni e servizi inaugurazione Teatro Mentore
Costi fornitura beni e servizi inaugurazione Teatro Mentore
 
Costi fornitura beni e servizi inaugurazione Mentore
Costi fornitura beni e servizi inaugurazione MentoreCosti fornitura beni e servizi inaugurazione Mentore
Costi fornitura beni e servizi inaugurazione Mentore
 
La Scopa 15
La Scopa 15La Scopa 15
La Scopa 15
 
Consiglio comunale 25 febbraio
Consiglio comunale 25 febbraioConsiglio comunale 25 febbraio
Consiglio comunale 25 febbraio
 
La Scopa 14
La Scopa 14La Scopa 14
La Scopa 14
 
Risposta alla Pro loco di Premilcuore
Risposta alla Pro loco di PremilcuoreRisposta alla Pro loco di Premilcuore
Risposta alla Pro loco di Premilcuore
 
Consiglio Comunale 28/11/2013
Consiglio Comunale 28/11/2013Consiglio Comunale 28/11/2013
Consiglio Comunale 28/11/2013
 
Zecche: info. utili
Zecche: info. utiliZecche: info. utili
Zecche: info. utili
 
La Scopa 13
La Scopa 13La Scopa 13
La Scopa 13
 
Votazione sul bilancio comunale
Votazione sul bilancio comunaleVotazione sul bilancio comunale
Votazione sul bilancio comunale
 
Protocollo d'intesa per ex Azienda Arrigoni
Protocollo d'intesa per ex Azienda ArrigoniProtocollo d'intesa per ex Azienda Arrigoni
Protocollo d'intesa per ex Azienda Arrigoni
 
Convocazione consiglio comunale odg
Convocazione consiglio comunale odgConvocazione consiglio comunale odg
Convocazione consiglio comunale odg
 
La scopa 12
La scopa 12La scopa 12
La scopa 12
 
Concorso ambiente
Concorso ambienteConcorso ambiente
Concorso ambiente
 
Lettera Studio Legale
Lettera Studio LegaleLettera Studio Legale
Lettera Studio Legale
 
Delibera Giunta Municipale
Delibera Giunta MunicipaleDelibera Giunta Municipale
Delibera Giunta Municipale
 

Verbale discussione consiglio comunale del 19 dicembre

  • 1. Copia COMUNE DI SANTACesena SOFIA COMUNE DI SANTA Provincia di Forlì - SOFIA Provincia di Forlì - Cesena DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Numero: 58 Data: 19/12/2012 OGGETTO: COMUNICAZIONI INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE AI SENSI DEGLI ARTT. 54 E 55 DEL REGOLAMENTO DEL C.C. L’anno Duemiladodici nel mese di Dicembre il giorno Diciannove, alle ore 20:30, nella Sala del Consiglio presso la Sede Municipale, si è riunito il Consiglio Comunale all’appello risultano presenti: Presente Presente FOIETTA FLAVIO S VALBONESI DANIELE S BOATTINI LUCA N RINALDINI MARIALISA N LOMBARDI FLEANA S COMANDINI ANDREA S NERI LUCIANO S BIANDRONNI GIANCARLO N TOSCHI ANGELO N SAMPAOLI FRANCO N LUNGHERINI PIERO S CAMPITELLI FLEANA S MAMBELLI GIOVANNI S VALENTINI ELISA N GUIDI ISABEL S PINI PINO S BRAVACCINI MAURIZIO G TOTALE PRESENTI 10 Sono inoltre presenti gli assessori esterni MICHELACCI FABIO. Partecipa il Segretario Comunale Dott. PUPILLO MARCELLO. Dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità della deliberazione, il Sindaco FOIETTA FLAVIO assume la presidenza e dichiara aperta la seduta. Vengono nominati scrutatori i Consiglieri Comunali: MAMBELLI GIOVANNI, PINI PINO, VALBONESI DANIELE.
  • 2. “Comunicazioni e interrogazioni” SINDACO: Ho una serie di comunicazioni, la prima riguarda il bilancio. In tutti gli esercizi precedenti, tranne quello del 2011, questo era l’ultimo Consiglio dell’anno, in cui approvavamo il bilancio. Non l’abbiamo fatto nel 2011, tantomeno possiamo quest’anno. Non abbiamo proprio un’idea di come si potrà fare il bilancio, io non vorrei arrivare a tempi lunghi, quindi direi che, come Consiglio Comunale, se siete d’accordo, potremmo dare l’imput agli uffici di preparare il bilancio, non appena possibile, senza dilungarsi troppo. Per cui, quando ci sarà la possibilità, gli uffici dovrebbero cominciare a studiare il bilancio e portarlo in Consiglio Comunale, per avere la certezza, per non andare per le lunghe. Poi, per quanto riguarda l’ASL, abbiamo avuto un incontro con Boattini e Stagni, in cui abbiamo parlato di diversi argomenti, in merito al servizio sanitario. Riprenderemo questo discorso alla fine, con l’ultimo punto dell’ordine del giorno, comunque, dovremo costituire il Nucleo Territoriale dei Medici di Base e loro insistono per portarlo all’ospedale. Poi, ci hanno illustrato il debito e il Piano di rientro della sanità e, ovviamente, ci sono molte incongruenze e noi dovremo essere molto vigili, perché, chiudere l’ospedale di Santa Sofia è un attimo, è la cosa più semplice che si possa fare, dal loro punto di vista. Il problema è che, in tutta questa razionalizzazione dell’Area Vasta, c’è tanto da mettere a posto, per esempio, ci sono quattro Nefrologie, anzi, in pratica, ci sono quattro reparti di ogni specialità, perché sono a Forlì, a Cesena, a Rimini e a Ravenna. Mi preoccupa il fatto che sia molto più facile chiudere l’ospedale di Santa Sofia, che, ad esempio, passare da quattro nefrologie a una sola e questo è un problema grosso. Noi, quindi, dovremmo cercare di tenere duro, farci i nostri amici, perché di nemici ne abbiamo già parecchi, anche all’interno della Conferenza Sociosanitaria, dove ci sono i quindici Sindaci e alcuni di loro hanno già chiesto la chiusura dell’ospedale di Santa Sofia, qualcuno, neanche la trasformazione in casa della salute, ma chiede proprio la chiusura totale. Se, fino ad ora, siamo riusciti a tenerlo aperto, dobbiamo fare in modo di continuare in questa direzione, anche se la questione non è assolutamente chiara. Pur tenendo conto di tanti aspetti, questo l’abbiamo detto anche sabato, quando abbiamo conferito la cittadinanza onoraria ad Amadori, noi dobbiamo considerare il Nefetti, non come l’ospedale di Santa Sofia, ma di una rete, che ha le sue peculiarità, come i post acuti e, comunque, tutta una serie di questioni possono essere risolte quassù, senza andare nei centri, a Forlì o a Cesena, per quanto ci riguarda. L’altra peculiarità di quest’ospedale, mi è stata rilevata l’altro giorno, quando ero all’STB, dove mi dicevano che, eseguiti i collaudi e le verifiche, il nostro è forse l’unico ospedale adeguato alle normative antisismiche e, dal punto di vista della protezione civile, ha un coefficiente di sicurezza più alto del normale. Hanno eseguito un lavoro di cucitura dei pilastri, delle travi e di sistemazione, che non ha eguali e sono stati spesi parecchi soldi, perciò, adesso, se si dovesse chiudere completamente, significherebbe buttare via milioni di euro e anche questo è un fattore che potrebbe avere il suo peso. Per quanto ci riguarda, noi continuiamo a cercare di andare incontro a tutte le esigenze dell’ASL. Le ultime sono che avevano bisogno dello sportello CUP e l’abbiamo aperto noi, loro non pagano niente, in pratica, lo facciamo gratuitamente per l’ASL. Poi, gli abbiamo offerto di utilizzare la cucina della Casa di Riposo dell’ASP, perché, mantenerne una lassù, per i pochi pasti che fanno, è antieconomico. Finora, non è stata fatta quest’operazione, non per colpa nostra, anzi, noi abbiamo insistito, ma perché loro avevano problemi di ricollocazione del personale utilizzato lassù. Poi, per quanto riguarda il Pronto Soccorso, noi ci siamo offerti di costruire l’eliporto. Se vi ricordate, ne abbiamo parlato molte volte e l’ASL ha sempre tergiversato, perché situando l’eliporto lì, per loro voleva dire mettere una bandiera sul Nefetti, nel senso, che, a quel punto, l’ospedale doveva assolutamente rimanere e, quindi, hanno glissato, eppure l’eliporto l’avremmo pagato noi, perché avevamo 40.000 euro della Protezione Civile, che adesso non ci sono più, perché, nel frattempo, non sono stati spesi, quindi, Bologna se li è tenuti, non li abbiamo utilizzati da un’altra parte. Poi, c’era anche l’apporto del volontariato, perché mi ricordo che, soprattutto, il Soccorso Alpino, era disponibile, sia a studiare, infatti, sono venuti diversi dei loro tecnici, sia a eseguire dei lavori, quindi, direi che, non con 40.000 euro, ma con 100.000 euro e per queste cose una somma del genere si trova, potevamo avere già l’eliporto e non soltanto per l’elimedica, che ha bisogno di un cerchio di atterraggio di un diametro di venti metri, ma, addirittura, per la Protezione Civile, con un diametro di trenta metri, quindi più grande. Inoltre, tutte le volte che c’è stato bisogno, per i parcheggi e altro, noi abbiamo cercato e stiamo cercando tutt’ora di andare incontro alle esigenze dell’ASL. Poi, però, più tardi ne parleremo, come Giunta, siamo assolutamente contrari a portare i medici all’ospedale e loro sono venuti qui, per mettere le mani avanti, spiegandoci la situazione generale. Non hanno tratto delle conclusioni, ma potete immaginare lo spirito con cui sono venuti. Domani, all’una, la Direttrice Generale, la Capocasa e gli altri
  • 3. dirigenti dell’ASL, verranno su a porgere gli auguri al personale e a fare un giro per l’ospedale. Mi hanno invitato ed io ho chiesto ai Consiglieri e agli Assessori che sono disponibili, di venire su, perché è bene essere presenti e far vedere che ci siamo anche noi, come Amministrazione, quindi, all’una, vi invito a venire su all’ospedale. Per quanto riguarda l’ordinamento istituzionale sul territorio, su tale argomento abbiamo tenuto diversi incontri. Adesso, a parte il discorso delle Province, che è rinviato di un anno e, quindi, c’è un momento di stasi, per quanto riguarda, invece, le proposte regionali, ne è arrivata una, che prevede di realizzare, nel nostro comprensorio, tre Unioni, che sarebbero le due Comunità Montane, quindi, la nostra e quella dell’Acquacheta, più un’altra, composta dai Comuni di Bertinoro, Forlimpopoli, Castrocaro e Forlì. In un successivo incontro che abbiamo tenuto con la Vicepresidente Saliera, noi, io per primo, ovviamente, però, mi hanno seguito tanti altri, abbiamo solamente contestato quest’ipotesi, perché è assolutamente squilibrata. Prima di tutto, l’Unione di pianura, con Forlì, comprenderebbe il 90% degli abitanti, delle attività economiche, dei servizi eccetera, insomma, è tutto lì. Il resto, le due Comunità Montane da sole, conta poco. Da sole e divise perché rimarrebbero due Unioni separate. Poi, Meldola ha cominciato a dire, che loro vogliono giocare in serie A e non in serie B, quindi, questo significa che Meldola vuole andare con Forlì, perciò, a quel punto, noi abbiamo proposto di costituire un’Unione a quindici, cioè, in pratica, un unico governo di tutto il territorio e, per i servizi, creare degli ambiti ottimali, delle zone, come stiamo facendo adesso con Premilcuore e Galeata, all’interno della Comunità Montana. Questa, pertanto, potrebbe essere una soluzione. Un’altra ipotesi è quella delle tre Unioni, così come le ha prospettate la Regione, cioè, una Comunità Montana che diventa Unione, un’Unione che rimane tale e quella di pianura dovrebbe essere composta dai Comuni di Castrocaro, Forlimpopoli e Bertinoro, escluso Forlì, che fungerebbe da coordinamento delle tre Unioni formate. In questo modo, la situazione sarebbe più equilibrata, altrimenti, la proposta della Regione, visto che anche la Saliera ci sta ripensando, non ha alcun significato, anche perché, noi, da soli, con i nostri servizi, non ci sappiamo gestire, oltre che essere politicamente, socialmente ed economicamente in difetto, anche rispetto agli stessi servizi. Molti di questi, infatti, dal Personale e così via, come sapete, pur passando attraverso la Comunità Montana, sono già gestiti, di fatto, dalla Provincia di Forlì, che non ci sarà più e, qualche altro servizio, come ad esempio, il canile, invece dal Comune. Ci sono, pertanto, alcune nostre notevoli appendici. Tutta la questione è in divenire. Sono emerse, poi, delle richieste di fusioni di Comuni, ad esempio, qualcuno, in modo particolare, Bertinoro e Forlimpopoli, si sono dichiarati d’accordo a costituire un’Unione a quindici, come dicevo prima, purché, da parte di tutti, ci sia l’impegno a fondersi e a creare non più di quattro o cinque Comuni. Bertinoro e Forlimpopoli vorrebbero unirsi e formare un unico Comune e, ovviamente, chiedono che anche gli altri si fondano e, quindi, torna in ballo anche la nostra situazione. Sapete bene, però, quello che può pensare una classe politica locale, conta quello che deciderà la gente. Su questo, noi abbiamo sempre avuto delle grandi speranze, che, però, sono state vanificate dal fatto che Galeata e Civitella, da quest’orecchio, non ci sentono proprio. Pensare che Galeata, da qui a poco, avrà assolutamente bisogno di conferire tutti i servizi e Premilcuore è nella stessa condizione, perché entrambi sono sotto i 3.000 abitanti. Vedremo come si evolverà la situazione, di certo, comunque, non c’è ancora niente. Poi, c’è il discorso degli incentivi e, alcuni sono veramente grossi, però, di questi, alla gente normale, non interessa niente. ………: voce fuori microfono, non trascrivibile. Foietta: queste possibilità c’erano anche quando noi costituimmo l’Unione. All’epoca, già prendevamo dei soldi, ma se avessimo realizzato la fusione, come avevamo prospettato, in base alla 142, avremmo avuto dei fondi dallo Stato, dalla Regione e saremmo stati i primi in tutte le leggi di finanziamento, fatto che ci avrebbe arricchito… Neri: avremmo fatto bingo. Foietta: un triplice bingo! Qualcuno, invece, non ha voluto cogliere questa grossa opportunità. In quel momento, noi di Santa Sofia avevamo proposto di istituire il Comune a Pianetto, perché, all’epoca, si stava ristrutturando il monastero, dove c’è il museo adesso e quello poteva essere benissimo il Comune di Mevaniola o di Sant’Ellero, che era stato scelto dagli altri. In ogni caso, questa è andata. ………: voci fuori microfono, non trascrivibili...
  • 4. Foietta: no, ma, tutte le volte che ci riuniamo in Comunità Montana, c’è Zattini, il Sindaco di Meldola, che dice: “Non vorrete che io conti come Premilcuore!” Eppure, formalmente, hanno un peso identico, ma, nella realtà, lui vorrebbe contare molto di più e lo dimostra anche… Interruzione audio. Foietta: la copertura del posto di tecnico deve essere assicurata entro l’anno, quindi, l’una o l’altro, il 31 dicembre, dovrà prendere servizio. Speriamo non si debba ricorrere al terzo, perché rischia di diventare un problema. A questo concorso, non ha partecipato nessuno di Santa Sofia, si è, invece, presentato uno di Galeata, ma non è riuscito a passare all’orale. All’inizio si erano iscritti in ottantanove, ma si sono presentati circa in una trentina, sono stati ammessi all’orale in nove, se non erro, o sette o nove, comunque, tutte persone che non conoscevamo, perciò, non c’era quella che diceva lui, purtroppo, no, nessuna era di qui. Tra questi, il più vicino è uno di Forlì, che non so se sia quello. No, è un altro, un certo Fabbri di Forlì, due di Cesena, una di Savignano, un’altra di Ancona e altri provenienti dal resto dell’Italia, quindi, di locali, purtroppo, non c’era nessuno, anzi, ci eravamo anche prodigati, ricorrendo a un battage pubblicitario, ma non c’è stato niente da fare. Un’altra questione riguarda i Gigli d’argento. In questo periodo, normalmente, noi conferivamo i Gigli d’argento e, in realtà, ci sono state quattro segnalazioni, però, d’accordo anche con Assiprov, ci siamo accorti che, probabilmente, non si è capito bene qual è lo spirito originale con cui il Comune e Assiprov hanno attivato quest’onorificenza. Il problema è sorto, non per le segnalazioni, non per le persone che sono state indicate, il punto è che ci siamo resi conto che è meglio definire, in modo più preciso, qual è lo spirito del Giglio d’argento. A questo penseranno le due Commissioni consiliari, da cui mi sono sempre guardato dal partecipare e non intendo farlo adesso. Questo è un problema vostro, dei Consiglieri ed io non vengo, però, dovete definire, in modo adeguato, quali sono i principi ispiratori di questo premio, per non creare né malumori, né mal di pancia. E’ una bella esperienza, che deve essere mantenuta nell’ambito della serenità e della tranquillità, non ci devono essere retropensieri di alcun tipo. ………: voce fuori microfono, non trascrivibile. Foietta: sì, infatti, c’è anche il problema del numero, perché noi siamo partiti con tre, dato che avevamo degli arretrati, tra virgolette, ma, potrebbe anche essere che, invece di tre Gigli ne assegniamo uno solo, altrimenti rischiamo di inflazionare il premio. Potremmo darne uno solo all’anno, quindi, ma è una ipotesi che occorre rivedere e, la mia proposta, in accordo con l’Assessore Isi, è di riesaminarla tra gennaio e febbraio, in modo tale che, in uno dei primi Consigli del 2013, si possa organizzare quello che avremmo dovuto fare stasera. Poi, magari, stabilirete se riaprire, integrare, ci penserete voi, cioè, tu, le Commissioni consiliari e Assiprov, che ovviamente ci deve essere. Per tale motivo si è rinviata, quest’anno, detta cerimonia, che, a mio avviso, è molto bella e positiva. Un altro argomento è il problema delle zone rosse del PSC. A tale proposito, sapete che, in precedenza, sono state avanzate varie richieste di uscire dal PSC, come zona rossa, per non pagare l’ICI. Per cui, è stato fatto il bando, per capire, esattamente, chi davvero intendesse farlo e, a quel punto, sono state presentate due richieste, perciò, siamo venuti in Consiglio comunale e queste aree le abbiamo tolte. A tale decisione, però, la Maltoni, visto che la questione era controversa, ha poi pensato di dar seguito, soltanto, quando l’iter della variante sarà completata e questo significa almeno uno o due anni, perché le varianti urbanistiche sono lunghe come la Quaresima. Dal canto nostro, invece, come Amministrazione e come Consiglio, avevamo deciso che con quella delibera si doveva chiudere la partita, anche perché l’altro Ufficio Tributi, quello di Meldola, la pensa in maniera diversa, rispetto alla Maltoni. Io, quindi, ho preparato subito la lettera e l’ho mandata al nuovo Ufficio Tributi e alla segretaria, perché questa faccenda sia rivista, dato che, a mio giudizio, se non si va contro la legge, bisogna rispettare il mandato del Consiglio Comunale. In ogni caso, non la prossima settimana, che è quella di Natale, ma dopo, ci sarà una riunione con l’Ufficio Tecnico e con la Dirigente, la Dottoressa Galassi, per vedere di definire questa questione anche con la Dottoressa Pirini di Meldola, che è il coordinatore, altrimenti, noi abbiamo lavorato per niente e la gente continua a pagare, come se niente fosse. Un’altra notizia è che, venerdì all’una, ci sarà un incontro a Bologna con LEPIDA, per la faccenda dell’ADSL. Insieme all’Assessore Michelacci, avevamo chiesto che partecipasse anche Mario Mancosu o Lucio, che presenteremo in Regione come consulenti del Comune, dato che sono quelli che conoscono
  • 5. meglio la situazione, per non andare dai grossi di LEPIDA, senza conoscere bene il problema. Noi ce lo siamo fatto spiegare, però non siamo esperti, perciò è meglio affidarsi a persone che conoscono bene la questione. Ci andiamo perché, dato che LEPIDA ha un contratto con TELECOM, intendiamo chiedere di cambiare le centraline che sono in giro, non soltanto quella di via Allende, ma anche le altre, per assicurarsi degli accessi ADSL in più, altrimenti, solo i residenti di via Allende possono avere l’ADSL, mentre nelle altre zone ci sono poche linee, perciò, bisogna incrementare queste centraline. Per cui, visto che, normalmente, la TELECOM non investe là dove non c’è un ritorno economico certo, è necessario che LEPIDA, che ha questi accordi, magari con dei contributi, contratti in termini di “break even”, vale a dire che, fino a che TELECOM non ci guadagna, paghiamo noi, LEPIDA, la Regione, il Comune, comunque, sono soldi pubblici, in modo tale che la TELECOM possa dare il servizio senza investire. Michelacci: stanno mettendo le fibre, addirittura, nella lottizzazione Verdi e lo fanno, in accordo con il Comune, nel canale della pubblica illuminazione, per poi collegare tutto quello che possono. Flavio rilevava il fatto che non collegheranno tutto e questo perché non tutto è economico. Si va, quindi, a Bologna, per vedere se si riesce a estendere ulteriormente o sapere quanto costa farlo in quelle zone, dove il segnale non è buono. Mentre Santa Sofia sarà coperta con la fibra ottica, il Corniolo lo sarà tramite la dorsale aerea, dove si mettono delle antenne e dei ponti radio e il Corniolo sarà coperto mediante quel sistema, che s’interfaccia con un’altra antenna, che è nella zona di Premilcuore e un’altra che sarà installata nel Carnaio, in tempi che dovrebbero essere relativamente brevi. Poi, sappiamo che lassù non si può lavorare d’inverno, quindi, slitteranno un po’ i lavori, ma il tutto sarà portato a compimento. Lo scopo è lo stesso. Ti arriverà il segnale come a Santa Sofia, perché si parla sempre di banda larga. Il problema più grande è che, di questa cosa, forse, ne patiranno maggiormente le case sparse, più che i nuclei. Adesso, immagino la zona della Berleta, di (…), che si trovano in fondo alla valle, quindi, magari, non sono esposti in questo passaggio radio e loro avranno delle difficoltà, penso. Questo è quello che sta succedendo. Poi, quello che diceva il Sindaco è giustissimo, magari ci possiamo trovare con il Corniolo più avvantaggiato della zona di via Dante Alighieri, se questo è un paragone che ti può fare piacere, quindi, in centro al paese rischiano di avere un segnale più debole rispetto al Corniolo, è proprio per questo che occorre incontrarsi con loro. Si potrebbero trovare altre soluzioni, anche in zona, a livello aereo. Foietta: un’altra informativa riguarda il teatro, che doveva essere finito entro l’anno, anzi oggi scadevano i termini per l’ultimazione dei lavori. In realtà non è così, nel senso che manca poco, hanno presentato una variante per i lavori, non è grossa, ma c’è e questo comporta uno slittamento e si parla di due mesi. Dal mio punto di vista, se apriamo per Pasqua, che cade il 31 di marzo, la cosa sarebbe già buona. Questa, purtroppo, è la situazione, che non dipende da noi… (continua a parlare fuori microfono, non trascrivibile). Poi, vedremo, l’ultimo dell’anno, se la banda ci farà una suonata, così, en passant, però, questo è un discorso che vedremo al momento, insomma, le cose stanno andando avanti, ma non così velocemente come avremmo voluto. Un altro problema grosso che abbiamo, riguarda il canile e il rifugio e dovremo affrontarlo prossimamente. Quand’è che dobbiamo vederci? Giovedì 27 dicembre, perché, il Comune di Forlì, per me, in maniera politicamente, ma anche amministrativamente e legalmente sbagliata… Io penso siano proprio degli errori, perché il capofila del canile comprensoriale ha portato, a una gara d’appalto, un disciplinare che prevede la sistemazione e l’ingrandimento del canile di Forlì e la chiusura del “Rifugio del Campone”, senza che i Comuni abbiano deliberato alcunché. Non abbiamo deliberato né in Consiglio Comunale, né in Giunta questa questione, quindi, l’hanno fatto di loro iniziativa e sulla faccenda ci sono delle grosse contestazioni, perché noi non possiamo permetterci di chiudere il “Rifugio del Campone”, per ovvi motivi. Il primo è che, nel canile, abbiamo messo dei soldi pubblici, poi, perché è gestito dalla Fare del Bene, che ha investito dei soldi e, terzo, perché la cooperativa Fare del Bene, noi dobbiamo sostenerla. Poi, la Co.For.Pol., altra cooperativa sociale, che ha vinto la gara a Forlì, purtroppo, non vuole avere rapporti con la Fare del Bene, almeno, non la vuole. A questo punto, quindi, diventa un problema grosso e adesso vedremo come poterlo affrontare. Per quanto riguarda il discorso del campeggio di Corniolo, se vi ricordate, nell’ultimo Consiglio siamo rimasti d’accordo di anticipare, rispetto all’alienazione, la pubblicazione del bando, che, perciò, è fuori e scade il 14 gennaio. Si tratta del primo, a seguito della cui uscita, abbiamo già avuto una risposta per e-mail, da parte di quelli che c’erano, che affermano che, per loro, il prezzo è troppo alto, cosa che sapevamo già. Aspettavamo il secondo e il terzo, ma, adesso vediamo. Per noi, è importante chiudere la partita entro marzo, aprile, al massimo, perché, altrimenti, perdiamo tutta la stagione.
  • 6. In merito, invece, all’asilo nido, è stato firmato il contratto, quindi, riprenderanno i lavori, perciò è a posto. Poi, è stata fatta un’ulteriore gara d’appalto, quella del fiume, vinta dalla ditta fratelli Bartolini di Bertinoro, quindi, in primavera sistemeremo il fiume. Si tratta, come ben sapete, del laghetto sotto il ponte, insomma, c’è tutta una serie di lavori da fare. La gara è stata vinta con un ribasso del 29-30% dalla ditta fratelli Bartolini. Noi abbiamo individuato nove ditte, ce n’erano sei-sette nostre, cioè, che conosciamo, più altre due che erano state inserite direttamente dall’STB, una di queste, appunto, la Bartolini, che lavora sulla frana di Poggio Baldi, ha partecipato e ha vinto. La seconda ditta era la PPG, con il 27%, poco meno, di ribasso, però, ha vinto la Bartolini… con il 29,3% di ribasso. Poi, altra notizia di ieri, la Provincia sulla legge 41, che riguarda interventi nel settore commercio e, qui, c’è Luciano che è l’Assessore interessato. Su questa legge, noi avevamo avuto una tranche di 30.000 euro, per realizzare interventi legati al commercio. La Flamigni, ieri, ha firmato una determina, con cui ci dà altri 170.000 euro, da spendere in Via Gentili. Dovremo esaminare, con l’Ufficio Tecnico, l’impostazione della legge 41, ma immagino che dovremo continuare la pavimentazione di Piazza Gentili, insomma, sono altri 170.000 euro, che non ci aspettavamo e che possiamo riversare in Piazza Gentili. ……….: voce fuori microfono, non trascrivibile. Foietta: no, ho sbagliato io, è sempre Via Gentili, non è un problema di piazza o via, penso si possano utilizzare per la pavimentazione, questo volevo dire. Poi, è in gara il lavoro dei lampioni di Via Nefetti, quelli a led, che sta gestendo la Comunità Montana. Un’altra notizia riguarda la Chiesa di Sopra, dove i lavori, al momento, stanno procedendo abbastanza bene, perché abbiamo trovato un subappaltatore di San Colombano, che sta lavorando bene e alacremente. Ho visto che, nonostante le problematiche, almeno entro il 21, venerdì, quando chiuderanno il cantiere, dovremmo avere il collegamento di Via delle Rose e l’altra via, di cui non ricordo il nome, con via Allende, quindi, dovremmo mettere in sicurezza, nel giro di qualche giorno... ……….: voce fuori microfono, non trascrivibile. Foietta: sì, comunque, si lascia aperto il cancello. Per ultimo, Piazza Matteotti, in merito alla quale, la Regione ci ha chiesto altre delucidazioni sul discorso del finanziamento che ci aveva promesso, comunque, dovremmo chiudere abbastanza velocemente, quindi, se ci sarà assicurato il finanziamento, vuol dire che partiamo subito con la gara, perciò, in maggio, si potranno iniziare con i lavori di Piazza Matteotti. Si fa tutta la pavimentazione, sottoservizi e pavimentazione della Piazza Matteotti. Qui, c’è una partita di cui vi ho già parlato e cioè che, almeno la metà di questi soldi, quindi, 420.000 euro, anzi, 415.000, sono del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, che derivano, come percentuale, dai lavori che devono essere eseguiti a Galeata. Per cui, io ho scritto al Commissario di Galeata, a questo punto, nero su bianco, informandolo, in poche parole, che a noi non interessa dove costruiscono la rotonda. Dicevo a Fleana, che se anche la fanno quadrata a me non interessa, l’importante è che realizzino qualcosa, perché eseguendo quei lavori, matura la percentuale del 35%, che mi serve per la Piazza. Se così non fosse, è ovvio che il Comune di Santa Sofia debba rivalersi su quello di Galeata, perché quei soldi sono nostri, c’è anche un accordo, perciò, non possono rinunciare a edificare un’opera, perché, in tal caso, danneggerebbero anche noi, che non avremmo i soldi. ………: voci fuori microfono, non trascrivibili. Interruzione audio. Foietta: scusate, ho ancora alcune informazioni da riferirvi. Una, come mi diceva il Segretario, riguarda la piscina. L’avrete letto sul giornale, io non ho voluto annunciarlo personalmente, perché sono già rimasto scottato due volte da notizie concernenti la riapertura della piscina, però, il giorno dopo la befana, il 7 gennaio, dovrebbe riaprire, speriamo! Questo lo riporta il giornale, non sono io la fonte, anzi, non ho voluto rivelarlo a nessuno, perché, come vi ho appena detto, mi sono già scottato due volte. L’ultimo argomento riguarda il problema ACIS. A tale proposito, devo comunicarvi che, entro il 15, ci dovrebbe essere la conclusione della vicenda della trattativa. In realtà, non c’è stata, perché ci sono altri aspetti da rivedere, da capire meglio, dato che, evidentemente, le cose non sono così chiare, come pensavamo o come qualcuno ci voleva far intendere e, quindi, il Gruppo Cangialeoni credo si sia preso tutto
  • 7. il mese di gennaio, per verificare le varie questioni che sono in ballo. La situazione, pertanto, è questa. Io ho parlato sia con Cangialeoni, sia con i suoi aiutanti e anche con Agatensi e queste, al momento, sono le informazioni che ho, poi, le altre, sono dettagli. Valbonesi: oggi, c’è stata un’assemblea sindacale, indetta proprio perché è scaduto il termine previsto del 15 dicembre, visto che, ancora, non c’erano notizie al riguardo, quindi, era un aggiornamento. I sindacati hanno mostrato una lettera di Cangialeoni, che confermava gli intenti, quindi, l’interessamento per l’azienda, però, chiedeva del tempo, non specificato, per ulteriori valutazioni finanziarie, com’è scontato che sia e come hai appena detto tu Flavio. L’assemblea, quindi, non ha preso in considerazione altre iniziative, come scioperi o quant’altro, perché è giusto che la trattativa possa proseguire, senza turbarla con atteggiamenti inopportuni, in questo momento. Dai sindacati, credo sia stata inviata una lettera, non so se anche a te, Flavio, che, in ogni caso, contiene una richiesta, che vi riporto esplicitamente, perché non c’è niente di strano, tanto ve lo riferiranno poi, che si riassume nel fatto che non vogliamo trovarci a gennaio, con il nuovo acquirente che dice che compra, ma taglia x persone e, quindi, chiedono che qualcuno in più, nella fattispecie, le istituzioni locali, segua la vicenda, anche se in maniera informale, con i propri canali. Mi è stato detto che ti avevano inviato una lettera o che qualcuno te ne aveva parlato, non lo so, comunque, la richiesta dei sindacati è che le istituzioni locali utilizzino i canali informali disponibili, per fare in modo che la cosa vada in porto, con il minor danno possibile per i lavoratori. Il Segretario generale della CGIL di Forlì … Interruzione audio. Valbonesi: il Segretario generale della CGIL di Forlì, Paride Amanti, credo si chiami, ha pronunciato un discorso più complessivo e condivisibile, parlando del lavoro, in questa zona del territorio forlivese, delle infrastrutture e di una serie di aspetti, rilevando che questo è un territorio che patisce in maniera particolare la mancanza di lavoro e collegandolo al fatto che, anche in uno stabilimento più grande di Santa Sofia, cioè la Pollo del Campo, ci sono problemi, pur di diversa natura, che toccano soprattutto i lavoratori impiegatizi, quindi, quelli con un minimo di studio alle spalle. Ha fatto, poi, un ragionamento non da forlivese, infatti, abbiamo commentato che fosse apprezzabile che provenisse, appunto, da un forlivese, che, però, deve riportarlo in altre sedi, perché noi lo conosciamo già, vale a dire: “Noi qui contiamo uno, quando andiamo giù, contiamo uno rispetto a cento”, perciò, se qualche forlivese ripete questo concetto, è chiaro che siamo sempre da capo. In ogni caso, nel suo discorso ha rivendicato il fatto che i Comuni della zona si possono mettere insieme per fare sistema, magari, con il sostegno della Provincia e, su questi aspetti, si è impegnato, come rappresentante del sindacato. Tutti, comunque, speravano di avere buone notizie, per Natale e che, quindi, la situazione fosse migliorata, ma non è avvenuto e questo è… Foietta: (…) di organizzare, prima possibile, un incontro con i sindacati, magari, cominciando proprio con Amanti della CGIL. E’ chiaro che siamo sotto Natale e ci sono tutte le feste, però, a mio giudizio, sarebbe opportuno farlo, anche alla luce dei discorsi che avanzava adesso Daniele Valbonesi, dal mio punto di vista, molto importanti, per cui, dobbiamo lavorare anche su questo, altrimenti, per noi, la situazione diventa dura, perché, certe opportunità, se le perdiamo, sicuramente non le recuperiamo più. Neri. Neri: (…) Neri fa ciò che dice il Consiglio, quello che decidiamo insieme, non è che io mi muova a titolo personale. Per la verità, sono già almeno due settimane, che sto sollecitando le organizzazioni sindacali, affinché siano loro a richiedere un incontro, che, a mio avviso, si dovrebbe tenere, non tanto, solo a Santa Sofia, quanto a Santa Sofia, Galeata, Civitella, Meldola, Premilcuore, Bagno. Questo, anche perché, come quando abbiamo parlato della situazione della Pollo del Campo, affrontando il problema dell’ACIS, un’azienda che, a Santa Sofia, dà lavoro a duecentoquaranta persone, io non ho nessuna intenzione di andare a vedere quante, tra loro, sono di Santa Sofia, oppure di Bagno, o di Civitella! Sono aziende che hanno già, di per sé, delle dimensioni che non sono strutturalmente legate all’interesse di un solo Comune. Una struttura di questo genere, che opera in quel settore, campa perché lavora dalla Val d’Aosta, al Veneto, al Trentino, alla Campania e deve essere il Comune di Santa Sofia l’unico protagonista? Vediamo, quindi, se le organizzazioni sindacali riescono a sollecitare la formazione di un tavolo, che sia un po’ più ampio, rispetto alla sola presenza del Comune di Santa Sofia. Le ultime riunioni che abbiamo tenuto, come Comune di Santa Sofia, sono state fatte su un tavolo, che era stato messo in piedi e organizzato dalla Prefettura, con il vecchio Prefetto. Quello nuovo, ancora, probabilmente, avrà qualche problema d’insediamento, perché quando uno arriva, non è che nasca maestro e, a questo punto, a mio parere, quello che serve è un tavolo da
  • 8. allargare, coinvolgendo, come minimo, la Provincia, tutti i Comuni della vallata, anche per capire quali possono essere le prospettive e le dinamiche generali. Mi auguro, quindi, che nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali, a livello provinciale, siano in grado di chiedere a tutte le Amministrazioni, la disponibilità a incontrarsi, perché credo sia giusto così. Poi, se deve essere solo Santa Sofia a occuparsene, lo farà, però, mi sembrerebbe limitante, comunque, rinchiudere, fra virgolette, questo tema all’interno del nostro territorio comunale. In ogni caso, raccolgo la sollecitazione del Sindaco, ribadendo che sono già dieci, quindici giorni che sto cercando di fare in modo che questo tavolo sia il più largo possibile, perché, ovviamente, se le questioni sono trattate anche a un livello un po’ più largo, forse, le conclusioni che si traggono sono più obiettive e si riesce a tener conto meglio di quale sia l’andamento complessivo, da un punto di vista territoriale. Foietta: parla fuori microfono, non trascrivibile. Neri: sì, certo, anch’io mi riferivo a quest’esigenza, quindi, se riuscissimo a formare un tavolo un po’ più allargato, con i Comuni vicini, potremmo, forse, anche capire come vanno le cose dalle altre parti. Io vorrei fare un accenno alla riunione del Consiglio del Comunità Montana, che c’è stata ieri, purtroppo, in concomitanza con tutta un’altra serie d’impegni e incontri, rifacendomi al discorso del riordino istituzionale. La discussione è stata molto lunga e, sotto alcuni aspetti, anche approfondita e riferita a un problema che credo dobbiamo affrontare tutti. Almeno, questa è stata la sollecitazione emersa dal dibattito di ieri sera, nel cercare di spronare gli apparati tecnici dei Comuni e della Comunità Montana a metter in evidenza tutte le possibili organizzazioni e combinazioni, relativamente al numero degli abitanti e degli ettari, che sono previsti come base minima, per queste associazioni di Comuni, anche perché, credo noi ci si debba muovere nel modo più ampio possibile. Della serie, quella dei quindici Comuni è una possibilità, come pure quella dei sei Comuni della Comunità Montana. Poi, ovviamente, sappiamo quali sono le ipotesi possibili e quali, invece, sono già zoppe, perché, quella dei sei Comuni, con Meldola che dice che, a prescindere, non ci vuol stare, diventa difficile da mettere in piedi, ad esempio. Le altre soluzioni sono quelle a cavallo delle due Comunità Montane, che potevano comprendere i nostri sei Comuni e i cinque dell’Acquacheta. Se escono Premilcuore e Meldola, noi rimaniamo in quattro, la soluzione potrebbe essere: cinque più quattro, nove. Se, invece di cinque, ne prendiamo in considerazione tre, perché magari Tredozio e Modigliana vanno con Faenza, potremmo fare un ragionamento di quattro più tre, che fa sette. Ci sono tantissime combinazioni possibili, ma la questione, direi, più delicata affrontata ieri, posta dal Consigliere Iachetta, di Galeata, che, se vogliamo, è anche abbastanza semplice, ma, espressa in quel contesto, ha avuto una sua efficacia, forse nasce anche dal fatto che Iachetta è Consigliere in un Comune cosiddetto sottosoglia, come Premilcuore, Portico e, non so se, poi, ce ne sia un altro ancora, cioè di quelli che sono sotto i 3.000 abitanti e che devono delegare, obbligatoriamente, tutte le funzioni ad altri livelli decisionali. Il suo ragionamento è stato molto semplice e potente e proponeva la seguente questione: potrà, un cittadino, eleggere un Sindaco, che finirà per avere i poteri di un Presidente della Pro Loco, con tutto il rispetto per questa carica, nella consapevolezza che tutte le cose che succedono, comunque sia, saranno addebitabili a responsabilità di altri livelli amministrativi, che non sono quelli del Comune e ad altre persone, che non sono quelle che sono state scelte dai cittadini? Questa, credo sia una riflessione che riguarda tutti, perché, se ipotesi di aggregazioni forti, fusioni o forme analoghe, non vanno avanti, noi dovremmo essere onesti nei confronti dei cittadini e dire loro: “Guardate che, prossimamente, i Sindaci che andrete ad eleggere, avranno la potestà di un Presidente della Proloco, oltre a competenze, quali quella di segnare i vivi ed i morti e fare il TSO”. Sono queste, infatti, le funzioni del Commissario di Governo, che, alla fine, sono legate alla figura, per quanto riguarda il trattamento sanitario obbligatorio, quando una persona dà di matto. È una delle competenze specifiche del Sindaco, che deriva da consuetudini molto antiche e legate anche al fatto che, spesso e volentieri, questi ricoveri in manicomio erano orchestrati e messi in atto, anche per questioni ereditarie o per motivi simili. C’è stata sempre una legislazione molto particolare, in questi casi, perché, il TSO decreta che quella persona non è in grado d’intendere e di volere, perciò, non è una decisione che può prendere, autonomamente, il medico, perché questo potrebbe benissimo essere d’accordo con qualcun altro. Questa considerazione, quindi, fatta in quel contesto, come dicevo prima, è stata molto efficace e se i nostri cittadini devono essere informati di questi cambiamenti strutturali, bisogna che noi riusciamo a farlo in modo veritiero e convincente, perché, rischiamo che eleggano un Sindaco e, poi, per la questione dei tributi si debbano infuriare con chissà chi, per quella sanitaria con il Sindaco di Forlì e così via. Alla fine, il Sindaco che il cittadino elegge, su quali materie finisce per avere competenza? Per un Comune sotto i 3.000 abitanti,
  • 9. nessuna, mentre, per gli altri, forse, su qualche materia, che rimane, in qualche modo, in capo al Comune, altrimenti tutte le funzioni sono delegate, come scelta e come gestione. Non è che siano trasferite e, poi, magari, uno con l’elastico se le riporta in casa, se la delega non è soddisfacente per l’Ente delegante. Su questo tema, quindi, credo ci sia molto da lavorare, anche perché, mi dicono che la legge regionale, che è in via di approvazione, prevede i sessanta giorni obbligatori, affinché i Consigli Comunali diano il loro parere o elaborino la loro proposta alternativa a quello che dispone la legge regionale medesima. Finirà che, nei primi mesi del 2013, avremo i tempi molto stretti e contingentati, perché i Consigli Comunali diano un loro parere su questa materia. Non abbiamo ancora capito bene quale sarà il tavolo di discussione di questi temi, quindi, io, ieri, ho chiesto alla Comunità Montana, che, almeno il materiale di tutte le possibili aggregazioni, per quanto riguarda il numero degli abitanti ed estensione territoriale, sia fornito in tempi rapidi, in modo che, poi, i vari Comuni si possano riunire con chi riterranno opportuno. Inoltre, Sarebbe bene, forse, che anche noi facessimo qualche considerazione, nel senso che Santa Sofia si deve incontrare con Galeata, Premilcuore, Civitella, con chi ritiene essere un possibile partner di un determinato percorso. Per cui, l’unica cosa che non dobbiamo fare è quella di star fermi, di aspettare che qualcuno ci chiami, perché nessuno lo farà e se non presenteremo la nostra proposta alternativa, in tempo utile, ci ritroveremo nel calderone dei quindici Comuni. ………: voce fuori microfono, non trascrivibile. Neri: da quando sarà pubblicata, avremo sessanta giorni, quindi, tempi molto stretti. Quanto alla questione, accennata prima dal Sindaco, in merito al problema del canile, che, se vogliamo, è una sciocchezza, da un punto di vista amministrativo, ma è sintomatica del modo in cui il Comune di Forlì si atteggi su questi temi, che considero squallido, comunque lo si guardi. Abbiamo pezzi dell’Amministrazione Comunale di Forlì, che lavorano in modo torbido sulle questioni legate alla gestione del canile. La stessa Amministrazione comunale di Forlì, che è quasi accondiscendente con alcuni dei propri funzionari, che, in qualche modo, erano interessati a boicottare la gestione del canile. Poi, abbiamo, ancora l’Amministrazione Comunale che fa un bando per niente prudente, illegittimo, che non tiene in considerazione il parere degli altri Enti e ci troviamo, adesso, a dover pagare, tutti, le conseguenze di questo comportamento, che non ha nessuna giustificazione. È vero che i Comuni spendono risorse proporzionate al servizio del canile, nel senso che non è sicuramente gratuito quel servizio, però, non ha mai dato alcun problema. E’ un servizio impeccabile, che funziona alla perfezione. Per cui, cerchiamo anche di capire quali sono i termini della questione, perché, se i servizi non funzionano, si migliorano e, comunque, chi è che li vuole andare a distruggere? C’è qualcuno che sta cercando di buttare via soldi pubblici, obbligando il nuovo gestore a restaurare un’ala del canile del Comune di Forlì, quando non ce n’è assolutamente bisogno, perché c’è già il Campone di Galeata, soprattutto, perché tutti si danno l’obbiettivo di diminuire i cani. Questa del canile, quindi, prendiamola come una questione minima, però, deve essere vista come un sintomo, per capire che del Comune di Forlì non ci si può fidare, se questo è l’esempio, non ci possiamo fidare! Io personalmente, non sono d’accordo sul fatto di farmi gestire servizi da un Comune, che, poi, non ha chiarito niente sulle questioni della governance e su tutto quello che può e potrebbe essere un teorico accordo, anche per capire qual è il rilievo che i soci di minoranza devono avere. In tutte le società, anche per azioni, i soci minoritari, comunque, sono, in qualche modo, valorizzati, proprio perché, anche se sono di minoranza, devono avere il loro peso e la possibilità di dare il proprio contributo. In questo caso, noi non abbiamo avuto nemmeno un minimo accenno di proposta di governance, per capire come i piccoli canili sono rappresentati. Per cui, questo ragionamento sul riordino istituzionale, credo debba essere avviato ad ampio raggio, perciò, chiedo che siano organizzati degli incontri tra i Consigli Comunali e le Giunte, quindi, tra la Giunta di Santa Sofia e il Commissario di Galeata, anche se ovviamente lui non farà scelte politiche, poi, con la Giunta di Premilcuore e con quella di Civitella e mi auguro facciano altrettanto i gruppi consiliari, altrimenti rischiamo di rincorrere una situazione, senza raggiungere alcun risultato. Campitelli: io non ho un’interrogazione da fare, ma, dato che la mia testa era ancora ferma alla TARSU, vorrei avanzare una proposta che mi è venuta in mente adesso e cioè che, nel prossimo giornalino del Comune, sia pubblicato un bell’articolo, dove, in maniera molto chiara, si spieghi ai cittadini come cambieranno le cose, perché, dai discorsi e considerazioni che abbiamo fatto prima, adesso, la gente non vedrà arrivare la bolletta che si aspetta e ne riceverà una, non so fra quanti mesi, con una cifra molto alta ed ecco che se la prenderà con il Comune. Propongo, pertanto, un articolo per informare i cittadini, perché, a mio avviso, è importantissimo.
  • 10. Foietta: bene, Francesca Renzi ha preso nota.
  • 11. Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto: Il Presidente Il Segretario Comunale F.to FOIETTA FLAVIO F.to PUPILLO MARCELLO La presente è copia conforme all'originale ad uso amministrativo. Lì 24/01/2013 Il Segretario Comunale PUPILLO MARCELLO CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE La presente deliberazione viene pubblicata all'Albo Pretorio Online del Comune (www.comune.santa-sofia.fc.it) per gg.15 consecutivi a far data dal 24/01/2013 Lì 24/01/2013 Il Segretario Comunale F.to PUPILLO MARCELLO La presente deliberazione: è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267. È divenuta esecutiva a far data dal giorno _______________________ , ai sensi dell'art. 134 comma 3 del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267. F.to Il Segretario Comunale PUPILLO MARCELLO