2. Cos’è?
+Il sistema muscolare è l’insieme di tutti i muscoli, ovvero degli
organi attivi del movimento; essi sviluppano una forza in grado
di permetterci di realizzare qualsiasi movimento. Nel corpo
umano i muscoli sono circa 600 e le loro principali funzioni sono:
1. consentire il movimento;
2. sostenere e proteggere lo scheletro;
3. termoregolare il nostro organismo;
4. consentire il corretto funzionamento degli organi;
5. dare forma al corpo.
4. SUDDIVISIONE MUSCOLARE IN
BASE ALLA LORO
LOCALIZZAZIONE
I muscoli possono essere
classificati per diverse
tipologie e una di queste è
la loro localizzazione
all'interno del nostro corpo:
MUSCOLI DELLA TESTA
E DEL COLLO;
MUSCOLI DEL
TRONCO;
MUSCOLI DEGLI ARTI
SUPERIORI;
MUSCOLI DEGLI ARTI
INFERIORI.
5. MUSCOLI INVOLONTARI
I muscoli possono essere
formati da tessuto liscio. In
questo caso sono detti muscoli
lisci e la loro classificazione
avviene come muscoli
INVOLONTARI, ovvero si
muovono indipendentemente
dal nostro volere.
6. MUSCOLI STRIATI
Fa eccezione il muscolo cardiaco (il
cuore).Esso infatti nonostante possieda
le tipiche caratteristiche di un muscolo
striato, è totalmente involontario.
I muscoli formati invece da tessuto
striato sono detti muscoli striati o
scheletrici e vengono classificati
come VOLONTARI, ovvero
dipendono dal nostro controllo e
dalla nostra volontà.
7. Coppie antagoniste
+Muscoli scheletrici sono
collegati a due o più ossa
mediante i tendini (robuste
strisce di tessuto connettivo).
+I muscoli lavorano in coppie
antagoniste in cui un muscolo
flette l’articolazione(agonista) e
l’altro la estende(antagonista).
8. Sistema muscolare
Molti muscoli del corpo mantengono un livello
basso di tensione quando il corpo è a riposo,
mentre altri sono sempre impegnati. Le contrazioni
muscolari si dividono in isotoniche (a tensione
costante) e isometriche (lunghezza del muscolo
costante)
9. LA CONTRAZIONE MUSCOLARE
+il tessuto muscolare è in grado di contrarsi, ovvero di accorciare
la sua lunghezza. Tale capacità è dovuta nei muscoli scheletrici
e cardiaci alla forma delle cellule che costituiscono i muscoli.
Queste cellule che costituiscono i muscoli responsabili dei
nostri movimenti, si chiamano FIBRE MUSCOLARI e sono
elementi allungati, disposti longitudinalmente all'asse del
muscolo, raccolti a loro volta in fascette (FASCICOLI
MUSCOLARI).
10. Contrazioni muscolari pt.1
fasci muscolari
Miofibrille (actina e
miosina)
contrazione a livello
del sarcomero
linee Z
bande I
banda A motoneurone
consumo ATP
Contrazione/rilassamento
11. Contrazione muscolare pt.2
Le cellule del tessuto muscolare sono lunghe e sottili e sono riunite in strutture cilindriche
denominate fasci muscolari. All'interno di ogni cellula chiamata fibra muscolare sono disposte
varie miofibrille in cui si alternano continui cicli di contrazioni e allungamenti grazie alle
interazioni tra due gruppi di proteine l’actina e la miosina. La contrazione avviene a livello del
sarcomero, l'unità funzionale della cellula muscolare. Il sarcomero visto al microscopio
elettronico si presenta come un'alternanza tra bande chiare e bande scure ed è delimitato da due
strie di natura proteica le linee Z i filamenti di actina sono visualizzati come bande di colore
chiaro chiamate bande I lati delle linee Z mentre i filamenti di miosina sovrapposti a quelli di
actina vanno a formare la banda A di colore scuro al centro del sarcomero. La contrazione
avviene quando lo stimolo di un motoneurone innesca lo scorrimento dei filamenti di actina su
quelli di miosina tale processo consuma l'energia proveniente dalla ATP quando i filamenti di
actina scorrono nella direzione opposta il muscolo raggiunge la dimensione massima ed entra
nella fase del rilassamento ,questa semplice interazione tra due proteine e alla base del
movimento .
contrazione muscolare
12. Muscoli si contraggono con intensità
variabile
Una fibra muscolare ha una fase di eccitazione e una di rilassamento, si possono
distinguere quattro eventi differenti:
+ SCOSSA SINGOLA: stimoli distanziati nel tempo;
+ SOMMAZIONE: stimoli ravvicinati, aumento tensione:
+ TETANO COMPLETO: contrazioni crescenti;
+ TETANO INCOMPLETO: fibre muscolari costantemente contratte.
TONO MUSCOLARE: è l’alternarsi di fibre
contratte e rilassate
14. Come sono fatti i tendini?
+I tendini collegano il muscoli alle ossa.
+Il tessuto tendineo è molto più resistente alla
trazione, può avere una trazione del 5%
rispetto alla sua lunghezza.
+I tendini sono costituiti da densi fasci di fibre
collagene, associati a specifiche cellule
(tenociti) disposti in file parallele. Nei tendini si
trova una fibra proteica elastica (elastina).
+Con l’aumentare dell’età diminuiscono le fibre
collagene e aumenta il rischio di lesioni.
15. Il muscolo scheletrico può contrarsi
involontariamente…
+…come avviene nei riflessi spinali.
Quando il medico colpisce con un
martelletto una zona del ginocchio
sopra la rotula si allunga il tendine del
quadricipite femorale(funzione
estensoria). I neuroni sensoriali
comunicano lo stiramento del midollo
spinale e non passa per il cervello di
conseguenza si ha l’immediato
stiramento della gamba(chiamato
riflesso rotuleo).
16. Rigor mortis, tetano e botulismo
+ Rigor mortis: nei cadaveri i muscoli rimangono contratti a causa dell’assenza di
ATP. Questo fenomeno aiuta a stabilire il momento del decesso perché quando
le proteine sono idrolizzate il rigor mortis scompare
+ Tetano: è causato da clostridium tetani un batterio che sopravvive a lungo nel
terreno, produce la tossina tetanica che genera una contrazione muscolare senza
possibilità di rilassamento. Oggi esiste la vaccinazione antitetanica.
+ Botulismo: prodotto da Clostridium botulinum, batterio, che possiamo trovare nei
barattoli alimentari non chiusi bene, se ingeriti provocano la paralisi
muscolare(impossibilità di contrazione) . La tossina botulinica impedisce il
diffondersi dell’acetilcolina(sostanza che attiva il sarcolemma del muscolo). Usato
nella chirurgia estetica perché impedendo la contrazione dei muscoli evita il
manifestarsi delle rughe
17. Contratture, stiramenti e strappi muscolari
+ Contrattura: contrazione muscolare eccessiva rispetto alla capacità di una fibra muscolare, produce dolore e limita il
movimento (lesione muscolare);
+ Stiramento: allungamento delle fibre muscolare con l’alterazione del tono del muscolo(trauma grave)
+ Strappo: rottura delle fibre muscolari causate da un’eccessiva sollecitazione delle fibre muscolari(in seguito a scatti o
contrazioni improvvise)
lesione di 1°: danneggiate poche fibre muscolari e i movimenti non sono compromessi e dolore minore;
Lesione di 2°: coinvolge un maggior numero di fibre e il dolore viene avvertito solo con il movimento del muscolo;
Lesione di 3°: lacerazione del muscolo e dolore intenso
CURA:
+ tecarterapia(sedute che usano un campo magnetico ad alta frequenza);
+ lasertrapia ( radiazioni luminose);