2. Depressione ed evoluzione
• Si ritiene che la depressione si sia evoluta come
un indicatore del mancato raggiungimento degli
scopi biologici (sia in passato che attualmente) e
quindi della compromissione della fitness
individuale (Nesse, 1991).
• La depressione a durata limitata, dovuta alla
perdita di una persona cara o a ripetuti eventi
negativi, può essere spiegata come una
conseguenza del funzionamento normale dei
sistemi automatici (Gilbert P, 2006; Sharpley CF, Bitsika V. ,
2010;
3. Funzione adattative della depressione
• Aumento della probabilità di ottenere aiuto dagli altri
(Lewis, 1936).
• L’opportunità di non ricambiare l’aiuto ricevuto (Sloman
e Price, 1987).
• La possibilità di restare un membro del proprio gruppo
sociale, pur evitando temporaneamente la
partecipazione attiva, risparmiandosi così gli scambi che
implicano una competizione (Price, 1967).
4. • La possibilità di modificare a proprio vantaggio il
comportamento degli altri (Nesse, 1990.1991).
• E’ possibile che il rallentamento fisiologico e psicologico
associato alla depressione sia un meccanismo di
risparmio energetico, di riduzione dei costi relativi sia al
comportamento attuale che futuro. E che la tendenza a
rimuginare riduca la probabilità di impegnarsi in nuovi
progetti, dai costi potenzialmente elevati.
Gilbert P. Evolution and depression: issues and implications Psychol Med. 2006 Mar;36(3):287-97.
Sharpley CF, Bitsika V. Is depression "evolutionary" or just "adaptive"? A comment. Depress Res Treat. 2010;2010:631502.