SlideShare a Scribd company logo
1 of 32
GENETICA E CANCRO
Liceo Scientifico M.Curie Prof.ssa A.D. Greco
Prof. T. Giannuzzi
Il cancro è una malattia
genetica delle cellule somatiche
I cariotipi delle cellule tumorali
mostrano anomalie sia nel
numero che nella struttura dei
cromosomi
Esistono traslocazioni tumore-
specifiche nei linfomi, leucemie
e sarcomi
GENETICA E CANCRO
La tumorogenesi è il risultato
finale di eventi genetici che
portano alla perdita del
controllo della crescita
I tumori solidi presentano
cariotipi molto complessi
L’esempio più emblematico è
il cromosoma Philadelphia
nella Leucemia Mieloide
Cronica.
EZIOLOGIA
La natura somatica delle mutazioni
spiega la ragione per la quale il cancro
non è ereditario
Esistono delle eccezioni: in alcune famiglie,
chiamate “cancer families”, è presente una
segregazione mendeliana del cancro
In queste famiglie sono presenti
mutazioni germinali di geni implicati nella
regolazione della crescita cellulare
GENI E AMBIENTE
Sebbene il cancro abbia una componente genetica ormai
provata, fattori ambientali possono essere causa di
mutazioni dei geni che regolano la crescita cellulare
Sostanze chimiche e agenti fisici possono essere causa
di cancro es. fumo di sigarette e tumore al polmone,
asbesto e mesotelioma
GENI E CANCRO
1)Proto-oncogeni (fattori di
crescita e loro recettori,
trasduttori del segnale e fattori
di trascrizione)
2)Oncosoppressori (Regolatori
del ciclo cellulare, dell’apoptosi e
geni coinvolti nei meccanismi di
riparazione del DNA)
Al contrario di malattie
monogeniche in cui una singola
mutazione in un singolo gene è
causa di malattia, perché il
cancro si sviluppi è necessario
che più geni siano mutati
Mutazioni a carico dei geni che codificano le svariate molecole
che partecipano al ciclo cellulare possono alterare la regolare
crescita della cellula e consentirle di proliferare in modo eccessivo
sviluppando tumori. I geni interessati appartengono a due gruppi :
Sistema di controllo del ciclo cellulare
Dal punto di vista molecolare il
controllo si attua mediante la
fosforilazione di proteine chiave che
innescano o regolano gli eventi
chiave del ciclo.
La fosforilazionne è
caatalizzata da proteine
Kinasi sempre presenti
nelle celle proliferanti, ma
attivate solo in momenti
definiti e disattivate subito
dopo.
CICLINE
L’attivazione delle proteine kinasi è dovuta ad un altro gruppo di
proteine, le cicline che, a differenza delle kinasi, non sono sempre
presenti, nelle cellule proliferanti, ma vengono prodotte
ciclicamente. Quando sono presenti, si legano alle kinasi formando
dei complessi enzimatici costituiti da una subunità regolativa (la
ciclina) e da una subunità catalitica (la proteina kinasi), detti proteine
chinasi ciclina dipendenti o complessi CdK.
Nelle cellule di Mammiferi la regolazione del ciclo cellulare coinvolge almeno 8
cicline diverse e almeno 6 CdK.
Il ciclo cellulare è scandito da onde di attività di chinasi ciclina-dipendenti
regolate dalla sintesi periodica delle relative cicline
Regolazione del ciclo cellulare da parte del complesso Cicline/cdk
Regolazione del ciclo cellulare da parte del complesso Cicline/cdk
La progressione lungo il ciclo cellulare degli Eucarioti puo' essere
modificata da molti fattori proteici, che includono molecole che agiscono
attraverso recettori localizzati nella membrana plasmatica, o recettori
intracellulari.
Questi controlli sono essenziali per gli organismi pluricellulari, in quanto
servono al coordinamento della divisione cellulare nello sviluppo e nel
mantenimento dei vari organi.
Una alterata regolazione del ciclo cellulare per una modificazione di una
delle proteine coinvolte nel controllo del ciclo, puo' generare il cancro,
una situazione in cui la cellula perde la sua normale proliferazione
cellulare ed il suo comportamento e' alterato.
In questo caso il gene che codifica per la proteina mutata responsabile
della alterazione del ciclo viene chiamata oncogene, mentre il gene
normalmente presente nelle cellule (codificante per la forma normale di
questa proteina) viene definita proto-oncogene.
ONCOGENI
EFFETTO DOMINANTE
Una mutazione in una sola copia del gene è
sufficiente a conferire un vantaggio
proliferativo
I proto-oncogeni codificano per
proteine coinvolte nel controllo della
crescita cellulare. Mutazioni in questi
geni determinano la loro attivazione
costitutiva.
L’attivazione dei proto-oncogeni
•Amplificazione: la cellula contiene copie in soprannumero di un oncogene strutturalmente
normale (es. ERBB2);
•Mutazioni puntiformi: sostituzione di un nucleotide con un altro (es. gene H-RAS);
•Modificazione del promotore:L’inserzione del virus comporta quindi una inserzione di DNA
virale, con attivazione delle proprie sequenze regolatrici, in prossimità di geni umani che
subiscono una regolazione trascrizionale virale.
•Traslocazione: inserimento di sequenze enhancer, proteine di fusione
che induce la trascrizione con
una maggiore frequenza
I proto-oncogeni sono normali geni cellulari
implicati nel controllo della crescita cellulare.
Le mutazioni possono convertire i proto-
oncogeni in oncogeni attivati che
sovraintendono la crescita delle cellule
tumorali.
Il loro bersaglio è localizzato in differenti
compartimenti e funzioni della cellula , come
nei recettori per la crescita cellulare, nei fattori
di crescita cellulare, nel sistema di trasduzione
intracellulare, nelle proteine che regolano il
ciclo cellulare e nei fattori di trascrizione.
La proteina RAS codificata dall’oncogène è
una versione iperattiva di quella normale e
può scatenare la sequenza di trasduzione del
segnale anche in assenza del fattore di
crescita.
Proto-oncogeni
Il cromosoma Philadelphia
Il gene di fusione ABL-BCRproduce una proteine che non risponde
più ai normali controlli e porta alla
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Cancro al colon
Cancro al colon
•La più frequente neoplasia maligna tra le donne di tutte le età;
•Principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni d’età(la
probabilità aumenta intorno al periodo di menopausa e cresce con l’età);
•L’età è il principale fattore di rischio, assieme ad altre circostanze come la
predisposizione familiare(BRCA1/BRCA2, nel <10% casi), storia riproduttiva(età prima
gravidanza), obesità, cattiva alimentazione ed esposizione a raggi X(radioterapia di
tumori vicini alla mammella, no mammografie);
Breast Cancer
Nel 1994-1995sono stati
identificati due geni responsabili
della suscettibilità al cancro della
mammella: BRCA1, sul cromosoma
17, e BRCA2sul cromosoma 13.
Gli individui portatori di mutazioni
a carico di uno dei due geni hanno
un rischio maggiore di insorgenza
di tumore alla mammella o tumore
ovarico ad un certo punto della
loro vita.
BRCA1 e BRCA2 sono ritenuti due geni oncosoppressori
Questi due geni sono coinvolti :
•nell’espressione estesa a tutti i tessuti;
•nella interazione con proteine che riparano il
DNA e nella regolazione della trascrizione.
Geni onco-soppressori
Mutazione di un protoncogene provoca
la trasduzione stimolatrice del segnale
Mutazione di un oncosoppressore provoca la
trasduzione inibitrice del segnale
p53
La p53, anche conosciuta come proteina tumorale
53 (gene TP53), è un fattore di trascrizione che regola il ciclo
cellulare e ricopre la funzione di soppressore tumorale.
Il gene umano che codifica la p53 è TP53. Il gene umano è
collocato sul cromosoma 17 esattamente in 17p13.1.
La sua funzione è particolarmente importante negli organismi
pluricellulari per sopprimere i tumori nascenti. Le mutazioni più
frequenti che disattivano la p53 nel cancro rendono la proteina
incapace di legarsi alle specifiche sequenze di riconoscimento
sul DNA, non attivando la trascrizione del gene.
ll papillomavirus umano (HPV), codifica la proteina E6
la quale lega p53 inattivandola. La P53 viene
indirizzata verso la distruzione nel proteosoma. Il
risultato è una divisione cellulare priva di controllo
P21: PROTEINA INIBITRICE DELLE CdK
I freni molecolari P53 e Rb
fungono da onco-
soppressori.
In presenza di un danno al
DNA (provocato in questo
caso da radiazioni , si attiva il
gene che produce p 53 e di
conseguenza aumenta il
livello di p21 che blocca il
ciclo in G1 dando tempo di
riparare il DNA danneggiato.
Alcune sostanze mutagene
(nell’esempio i prodotti del fumo di
tabacco come il benzopirene )
inducono mutazioni nel gene p53
che esprime una proteina mutata e
perciò incapace di produrre p21.
Non si ha l’inibizione del ciclo che
procede con la divisione cellulare e
la trasmissione del DNA danneggiato
alle cellule figlie.
Diolo epossido (derivante dal benzopirene)
che modifica il DNA
GENI ONCOSOPPRESSORI
Gene oncosoppressore:
Un gene oncosoppressore èun gene la cui
presenza contrasta l’insorgenza di tumori.
Quando una cellula non è in grado di produrre
un gene oncosoppressore, in quanto entrambi
gli alleli che lo codificano sono alterati, va
incontro alla trasformazione tumorale, e
cresce senza controlli.
Le funzioni di questi geni vanno in genere
ricercate nella capacità di impedire a una
cellula con delle anomalie acquisite nel DNA di
riprodursi.
Tra gli esempi più noti di geni oncosoppressori
si ritrovano i geni Rbe BRCA1, implicati
rispettivamente nello sviluppo del
retinoblastoma e del tumore della mammella.
BIBLIOGRAFIA
Campbell, Reece, Taylor, Simon
Il nuovo Immagini della biologia – LINX
L. Alberghina, F. Tonini
Biologia – A. Mondadori Scuola

More Related Content

What's hot

Tecniche e microscopi
Tecniche e microscopiTecniche e microscopi
Tecniche e microscopiJejina8989
 
La sintesi delle proteine
La sintesi delle proteineLa sintesi delle proteine
La sintesi delle proteinelaprofdiscienze
 
Il DNA: struttura, funzione e replicazione
Il DNA: struttura, funzione e replicazioneIl DNA: struttura, funzione e replicazione
Il DNA: struttura, funzione e replicazioneNatura Matematica
 
Biomolecole 5. acidi nucleici
Biomolecole 5. acidi nucleiciBiomolecole 5. acidi nucleici
Biomolecole 5. acidi nucleiciVittoria Patti
 
Biomolecole 4. proteine
Biomolecole 4. proteineBiomolecole 4. proteine
Biomolecole 4. proteineVittoria Patti
 
Struttura della cellula eucariote
Struttura della cellula eucarioteStruttura della cellula eucariote
Struttura della cellula eucarioteviacopernico
 
Biologia Molecolare
Biologia MolecolareBiologia Molecolare
Biologia Molecolareguest768692
 
Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015
Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015
Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015Carolina Velati
 
5 C 2009 Organi Di Senso Cap24
5 C 2009  Organi Di Senso Cap245 C 2009  Organi Di Senso Cap24
5 C 2009 Organi Di Senso Cap24leodolcevita
 
Schemi biologia 2
Schemi biologia 2 Schemi biologia 2
Schemi biologia 2 viacopernico
 
1 la cellula
1 la cellula1 la cellula
1 la cellulapina99
 
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie geneticheLeggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie geneticheDavideDrago2
 
Molecole 3: i legami chimici
Molecole 3: i legami chimiciMolecole 3: i legami chimici
Molecole 3: i legami chimiciVittoria Patti
 

What's hot (20)

Tecniche e microscopi
Tecniche e microscopiTecniche e microscopi
Tecniche e microscopi
 
La sintesi delle proteine
La sintesi delle proteineLa sintesi delle proteine
La sintesi delle proteine
 
Mutazioni
MutazioniMutazioni
Mutazioni
 
Schemi biologia 3
Schemi biologia 3Schemi biologia 3
Schemi biologia 3
 
Il DNA: struttura, funzione e replicazione
Il DNA: struttura, funzione e replicazioneIl DNA: struttura, funzione e replicazione
Il DNA: struttura, funzione e replicazione
 
Biomolecole 5. acidi nucleici
Biomolecole 5. acidi nucleiciBiomolecole 5. acidi nucleici
Biomolecole 5. acidi nucleici
 
Biomolecole 4. proteine
Biomolecole 4. proteineBiomolecole 4. proteine
Biomolecole 4. proteine
 
Struttura della cellula eucariote
Struttura della cellula eucarioteStruttura della cellula eucariote
Struttura della cellula eucariote
 
Biologia Molecolare
Biologia MolecolareBiologia Molecolare
Biologia Molecolare
 
Mendel e la genetica
Mendel e la geneticaMendel e la genetica
Mendel e la genetica
 
Cellula animale
Cellula animaleCellula animale
Cellula animale
 
Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015
Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015
Teoria cellulare - PRETEST STUDENTI LIBERI 2015
 
Biomolecole 3. lipidi
Biomolecole 3. lipidiBiomolecole 3. lipidi
Biomolecole 3. lipidi
 
Meiosi
MeiosiMeiosi
Meiosi
 
5 C 2009 Organi Di Senso Cap24
5 C 2009  Organi Di Senso Cap245 C 2009  Organi Di Senso Cap24
5 C 2009 Organi Di Senso Cap24
 
Schemi biologia 2
Schemi biologia 2 Schemi biologia 2
Schemi biologia 2
 
1 la cellula
1 la cellula1 la cellula
1 la cellula
 
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie geneticheLeggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
Leggi di Mendel, le eccezioni e le patologie genetiche
 
Dna e cariotipo
Dna e cariotipoDna e cariotipo
Dna e cariotipo
 
Molecole 3: i legami chimici
Molecole 3: i legami chimiciMolecole 3: i legami chimici
Molecole 3: i legami chimici
 

Similar to Genetica e cancro

3.oncogeni e tumor suppressor genes
3.oncogeni e tumor suppressor genes3.oncogeni e tumor suppressor genes
3.oncogeni e tumor suppressor genesGiovanna Palomba
 
Biologia Molecolare Dei Tumori Ereditari
Biologia Molecolare Dei Tumori EreditariBiologia Molecolare Dei Tumori Ereditari
Biologia Molecolare Dei Tumori EreditariDario
 
Tumore polmone
Tumore polmoneTumore polmone
Tumore polmonegiobru
 
11. ormonodipendenza ca prostata
11. ormonodipendenza ca prostata11. ormonodipendenza ca prostata
11. ormonodipendenza ca prostataGiovanna Palomba
 
Regolazione espressione 01.02.2010
Regolazione espressione 01.02.2010Regolazione espressione 01.02.2010
Regolazione espressione 01.02.2010Nicola Toma
 
Imprinting genomico10
Imprinting genomico10Imprinting genomico10
Imprinting genomico10iva martini
 
Meccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbi
Meccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbiMeccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbi
Meccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbiClaudio Lombardo
 
Patogenesi molecolare e cellulare dell'bph II
Patogenesi molecolare e cellulare dell'bph IIPatogenesi molecolare e cellulare dell'bph II
Patogenesi molecolare e cellulare dell'bph IIjonlord59
 
10. tumori ormono dipendenti
10. tumori ormono dipendenti10. tumori ormono dipendenti
10. tumori ormono dipendentiGiovanna Palomba
 
3)patologia ereditaria e congenita
3)patologia ereditaria e congenita3)patologia ereditaria e congenita
3)patologia ereditaria e congenitaangelobellinvia
 
Comunicazione cellulare
Comunicazione cellulareComunicazione cellulare
Comunicazione cellulareNicola Toma
 
Terapia Genica
Terapia GenicaTerapia Genica
Terapia GenicaGene News
 
Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?
Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?
Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?Antonio Simone Laganà
 
Sviluppo prenatale
Sviluppo prenataleSviluppo prenatale
Sviluppo prenataleimartini
 
Gene expression and new drugs
Gene expression and new drugsGene expression and new drugs
Gene expression and new drugsMorci Violet
 

Similar to Genetica e cancro (20)

20 genetica del cancro
20 genetica del cancro20 genetica del cancro
20 genetica del cancro
 
3.oncogeni e tumor suppressor genes
3.oncogeni e tumor suppressor genes3.oncogeni e tumor suppressor genes
3.oncogeni e tumor suppressor genes
 
Biologia Molecolare Dei Tumori Ereditari
Biologia Molecolare Dei Tumori EreditariBiologia Molecolare Dei Tumori Ereditari
Biologia Molecolare Dei Tumori Ereditari
 
Tumore polmone
Tumore polmoneTumore polmone
Tumore polmone
 
Med lez 39 metabolismo tumori 2019
Med lez  39  metabolismo tumori 2019Med lez  39  metabolismo tumori 2019
Med lez 39 metabolismo tumori 2019
 
11. ormonodipendenza ca prostata
11. ormonodipendenza ca prostata11. ormonodipendenza ca prostata
11. ormonodipendenza ca prostata
 
Regolazione espressione 01.02.2010
Regolazione espressione 01.02.2010Regolazione espressione 01.02.2010
Regolazione espressione 01.02.2010
 
7.trascr.euk
7.trascr.euk7.trascr.euk
7.trascr.euk
 
Genetica 18-19
Genetica 18-19Genetica 18-19
Genetica 18-19
 
Imprinting genomico10
Imprinting genomico10Imprinting genomico10
Imprinting genomico10
 
Meccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbi
Meccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbiMeccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbi
Meccanismi epigenetici e transgenerazionali nei disturbi
 
3)tumori 2
3)tumori 23)tumori 2
3)tumori 2
 
Patogenesi molecolare e cellulare dell'bph II
Patogenesi molecolare e cellulare dell'bph IIPatogenesi molecolare e cellulare dell'bph II
Patogenesi molecolare e cellulare dell'bph II
 
10. tumori ormono dipendenti
10. tumori ormono dipendenti10. tumori ormono dipendenti
10. tumori ormono dipendenti
 
3)patologia ereditaria e congenita
3)patologia ereditaria e congenita3)patologia ereditaria e congenita
3)patologia ereditaria e congenita
 
Comunicazione cellulare
Comunicazione cellulareComunicazione cellulare
Comunicazione cellulare
 
Terapia Genica
Terapia GenicaTerapia Genica
Terapia Genica
 
Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?
Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?
Patogenesi dell’endometriosi: l’epigenetica buona o cattiva?
 
Sviluppo prenatale
Sviluppo prenataleSviluppo prenatale
Sviluppo prenatale
 
Gene expression and new drugs
Gene expression and new drugsGene expression and new drugs
Gene expression and new drugs
 

Recently uploaded

Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 

Recently uploaded (7)

Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 

Genetica e cancro

  • 1. GENETICA E CANCRO Liceo Scientifico M.Curie Prof.ssa A.D. Greco Prof. T. Giannuzzi
  • 2.
  • 3. Il cancro è una malattia genetica delle cellule somatiche I cariotipi delle cellule tumorali mostrano anomalie sia nel numero che nella struttura dei cromosomi Esistono traslocazioni tumore- specifiche nei linfomi, leucemie e sarcomi GENETICA E CANCRO La tumorogenesi è il risultato finale di eventi genetici che portano alla perdita del controllo della crescita I tumori solidi presentano cariotipi molto complessi L’esempio più emblematico è il cromosoma Philadelphia nella Leucemia Mieloide Cronica.
  • 4. EZIOLOGIA La natura somatica delle mutazioni spiega la ragione per la quale il cancro non è ereditario Esistono delle eccezioni: in alcune famiglie, chiamate “cancer families”, è presente una segregazione mendeliana del cancro In queste famiglie sono presenti mutazioni germinali di geni implicati nella regolazione della crescita cellulare
  • 5. GENI E AMBIENTE Sebbene il cancro abbia una componente genetica ormai provata, fattori ambientali possono essere causa di mutazioni dei geni che regolano la crescita cellulare Sostanze chimiche e agenti fisici possono essere causa di cancro es. fumo di sigarette e tumore al polmone, asbesto e mesotelioma
  • 6. GENI E CANCRO 1)Proto-oncogeni (fattori di crescita e loro recettori, trasduttori del segnale e fattori di trascrizione) 2)Oncosoppressori (Regolatori del ciclo cellulare, dell’apoptosi e geni coinvolti nei meccanismi di riparazione del DNA) Al contrario di malattie monogeniche in cui una singola mutazione in un singolo gene è causa di malattia, perché il cancro si sviluppi è necessario che più geni siano mutati Mutazioni a carico dei geni che codificano le svariate molecole che partecipano al ciclo cellulare possono alterare la regolare crescita della cellula e consentirle di proliferare in modo eccessivo sviluppando tumori. I geni interessati appartengono a due gruppi :
  • 7. Sistema di controllo del ciclo cellulare Dal punto di vista molecolare il controllo si attua mediante la fosforilazione di proteine chiave che innescano o regolano gli eventi chiave del ciclo. La fosforilazionne è caatalizzata da proteine Kinasi sempre presenti nelle celle proliferanti, ma attivate solo in momenti definiti e disattivate subito dopo.
  • 8. CICLINE L’attivazione delle proteine kinasi è dovuta ad un altro gruppo di proteine, le cicline che, a differenza delle kinasi, non sono sempre presenti, nelle cellule proliferanti, ma vengono prodotte ciclicamente. Quando sono presenti, si legano alle kinasi formando dei complessi enzimatici costituiti da una subunità regolativa (la ciclina) e da una subunità catalitica (la proteina kinasi), detti proteine chinasi ciclina dipendenti o complessi CdK. Nelle cellule di Mammiferi la regolazione del ciclo cellulare coinvolge almeno 8 cicline diverse e almeno 6 CdK. Il ciclo cellulare è scandito da onde di attività di chinasi ciclina-dipendenti regolate dalla sintesi periodica delle relative cicline
  • 9. Regolazione del ciclo cellulare da parte del complesso Cicline/cdk
  • 10. Regolazione del ciclo cellulare da parte del complesso Cicline/cdk La progressione lungo il ciclo cellulare degli Eucarioti puo' essere modificata da molti fattori proteici, che includono molecole che agiscono attraverso recettori localizzati nella membrana plasmatica, o recettori intracellulari. Questi controlli sono essenziali per gli organismi pluricellulari, in quanto servono al coordinamento della divisione cellulare nello sviluppo e nel mantenimento dei vari organi. Una alterata regolazione del ciclo cellulare per una modificazione di una delle proteine coinvolte nel controllo del ciclo, puo' generare il cancro, una situazione in cui la cellula perde la sua normale proliferazione cellulare ed il suo comportamento e' alterato. In questo caso il gene che codifica per la proteina mutata responsabile della alterazione del ciclo viene chiamata oncogene, mentre il gene normalmente presente nelle cellule (codificante per la forma normale di questa proteina) viene definita proto-oncogene.
  • 11. ONCOGENI EFFETTO DOMINANTE Una mutazione in una sola copia del gene è sufficiente a conferire un vantaggio proliferativo I proto-oncogeni codificano per proteine coinvolte nel controllo della crescita cellulare. Mutazioni in questi geni determinano la loro attivazione costitutiva.
  • 12. L’attivazione dei proto-oncogeni •Amplificazione: la cellula contiene copie in soprannumero di un oncogene strutturalmente normale (es. ERBB2); •Mutazioni puntiformi: sostituzione di un nucleotide con un altro (es. gene H-RAS); •Modificazione del promotore:L’inserzione del virus comporta quindi una inserzione di DNA virale, con attivazione delle proprie sequenze regolatrici, in prossimità di geni umani che subiscono una regolazione trascrizionale virale. •Traslocazione: inserimento di sequenze enhancer, proteine di fusione che induce la trascrizione con una maggiore frequenza
  • 13.
  • 14. I proto-oncogeni sono normali geni cellulari implicati nel controllo della crescita cellulare. Le mutazioni possono convertire i proto- oncogeni in oncogeni attivati che sovraintendono la crescita delle cellule tumorali. Il loro bersaglio è localizzato in differenti compartimenti e funzioni della cellula , come nei recettori per la crescita cellulare, nei fattori di crescita cellulare, nel sistema di trasduzione intracellulare, nelle proteine che regolano il ciclo cellulare e nei fattori di trascrizione. La proteina RAS codificata dall’oncogène è una versione iperattiva di quella normale e può scatenare la sequenza di trasduzione del segnale anche in assenza del fattore di crescita. Proto-oncogeni
  • 15. Il cromosoma Philadelphia Il gene di fusione ABL-BCRproduce una proteine che non risponde più ai normali controlli e porta alla LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
  • 16.
  • 17.
  • 20.
  • 21. •La più frequente neoplasia maligna tra le donne di tutte le età; •Principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni d’età(la probabilità aumenta intorno al periodo di menopausa e cresce con l’età); •L’età è il principale fattore di rischio, assieme ad altre circostanze come la predisposizione familiare(BRCA1/BRCA2, nel <10% casi), storia riproduttiva(età prima gravidanza), obesità, cattiva alimentazione ed esposizione a raggi X(radioterapia di tumori vicini alla mammella, no mammografie); Breast Cancer
  • 22. Nel 1994-1995sono stati identificati due geni responsabili della suscettibilità al cancro della mammella: BRCA1, sul cromosoma 17, e BRCA2sul cromosoma 13. Gli individui portatori di mutazioni a carico di uno dei due geni hanno un rischio maggiore di insorgenza di tumore alla mammella o tumore ovarico ad un certo punto della loro vita. BRCA1 e BRCA2 sono ritenuti due geni oncosoppressori Questi due geni sono coinvolti : •nell’espressione estesa a tutti i tessuti; •nella interazione con proteine che riparano il DNA e nella regolazione della trascrizione.
  • 24. Mutazione di un protoncogene provoca la trasduzione stimolatrice del segnale Mutazione di un oncosoppressore provoca la trasduzione inibitrice del segnale
  • 25.
  • 26. p53 La p53, anche conosciuta come proteina tumorale 53 (gene TP53), è un fattore di trascrizione che regola il ciclo cellulare e ricopre la funzione di soppressore tumorale. Il gene umano che codifica la p53 è TP53. Il gene umano è collocato sul cromosoma 17 esattamente in 17p13.1. La sua funzione è particolarmente importante negli organismi pluricellulari per sopprimere i tumori nascenti. Le mutazioni più frequenti che disattivano la p53 nel cancro rendono la proteina incapace di legarsi alle specifiche sequenze di riconoscimento sul DNA, non attivando la trascrizione del gene. ll papillomavirus umano (HPV), codifica la proteina E6 la quale lega p53 inattivandola. La P53 viene indirizzata verso la distruzione nel proteosoma. Il risultato è una divisione cellulare priva di controllo
  • 28.
  • 29. I freni molecolari P53 e Rb fungono da onco- soppressori. In presenza di un danno al DNA (provocato in questo caso da radiazioni , si attiva il gene che produce p 53 e di conseguenza aumenta il livello di p21 che blocca il ciclo in G1 dando tempo di riparare il DNA danneggiato.
  • 30. Alcune sostanze mutagene (nell’esempio i prodotti del fumo di tabacco come il benzopirene ) inducono mutazioni nel gene p53 che esprime una proteina mutata e perciò incapace di produrre p21. Non si ha l’inibizione del ciclo che procede con la divisione cellulare e la trasmissione del DNA danneggiato alle cellule figlie. Diolo epossido (derivante dal benzopirene) che modifica il DNA
  • 31. GENI ONCOSOPPRESSORI Gene oncosoppressore: Un gene oncosoppressore èun gene la cui presenza contrasta l’insorgenza di tumori. Quando una cellula non è in grado di produrre un gene oncosoppressore, in quanto entrambi gli alleli che lo codificano sono alterati, va incontro alla trasformazione tumorale, e cresce senza controlli. Le funzioni di questi geni vanno in genere ricercate nella capacità di impedire a una cellula con delle anomalie acquisite nel DNA di riprodursi. Tra gli esempi più noti di geni oncosoppressori si ritrovano i geni Rbe BRCA1, implicati rispettivamente nello sviluppo del retinoblastoma e del tumore della mammella.
  • 32. BIBLIOGRAFIA Campbell, Reece, Taylor, Simon Il nuovo Immagini della biologia – LINX L. Alberghina, F. Tonini Biologia – A. Mondadori Scuola