Dal 1° gennaio 2019, la fattura elettronica sarà obbligatoria anche per i mercatini dell'usato, impostati come agenzia d'affari (art. 155 TULPS). Ecco alcuni consigli.
2. Introduzione della fattura elettronica
Dal 1° gennaio 2019 anche i mercatini dell’usato che operano come
agenzia d’affari (art. 115 TULPS) saranno obbligati ad emettere fattura
elettronica di provvigioni.
La fattura dovrà quindi essere generata in formato elettronico (XML),
trasmessa al cliente privato attraverso il sistema di interscambio e
conservata digitalmente per 10 anni, attraverso un servizio di
conservazione sostitutiva.
3. Momento di effettuazione dell’operazione
Secondo quanto chiarito dall’interpello all’Ufficio delle Entrate n.
2011/18279 la fattura di provvigioni va emessa al momento del
rimborso.
Altre interpretazioni prevedono che l’emissione della fattura possa essere
eseguita nello stesso mese della vendita, ovvero nello stesso mese di
rimborso.
4. Soggetti obbligati
Le fatture emesse, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi
effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, dal 1° gennaio 2019
potranno essere solo fatture elettroniche.
L’obbligo vale sia nel caso in cui l’operazione sia effettuata tra due
soggetti passivi iva B2B, sia nel caso in cui l’operazione sia effettuata
da un soggetto passivo iva verso un consumatore finale B2C.
5. Regime forfettario
Le imprese e i lavoratori autonomi che rientrano nel regime forfettario
sono esentati dall’obbligo di invio di fatture elettroniche ma potrebbero
comunque ricevere fatture elettroniche.
6. Vantaggi della fatturazione elettronica
Dal 1° gennaio 2019 è abrogato l’obbligo di comunicazione dei dati
delle fatture emesse e ricevute (spesometro).
Gli operatori Iva che emettono solo fatture (non anche corrispettivi),
non sono più tenuti a stampare i registri iva fatture emesse e registri
iva acquisti (attenzione al regime di cassa per la contabilità semplificata).
Gli operatori Iva che emettono e ricevono solo fatture e che effettuano
incassi e pagamenti in maniera tracciata, per importi superiori a 500 euro,
hanno i termini di accertamento ridotti di due anni.
7. Sistema di Interscambio (SdI)
Il Sistema d’Interscambio (SdI) è la struttura informatica gestita
dall’Agenzia delle Entrate e Sogei, mediante la quale è possibile
trasmettere e ricevere telematicamente le fatture elettroniche e relative
notifiche.
La trasmissione di una fattura elettronica al SdI potrà essere effettuata:
● a mezzo posta elettronica certificata (PEC),
● attraverso l’applicazione web messa a disposizione dall’Agenzia delle
Entrate,
● attraverso un intermediario (il produttore del software o il commercialista).
8. Termine di trasmissione al SdI
Il D.L. 119/2018 ha modificato le disposizioni originarie:
● Per il primo semestre 2019 la fattura deve essere trasmessa entro il
termine della liquidazione periodica.
● Dal 1° luglio 2019 il termine di trasmissione è fissato in 10 giorni
dall’effettuazione dell’operazione.
● Il file da inviare al SdI può contenere una fattura singola o un lotto di
fatture.
9. Fasi successive alla trasmissione
Il SdI provvede ad eseguire una serie di controlli su ciascuna fattura ricevuta, a
prescindere dal fatto che l’invio sia singolo o multiplo. Uno dei controlli sarà la
verifica in Anagrafe Tributaria del codice fiscale del cliente.
In caso di esito positivo della trasmissione il fornitore riceve una notifica di
consegna che contiene anche l’informazione della data di ricezione (o di
pubblicazione) da parte del destinatario. Solo a questo punto la fattura può
considerarsi definitivamente emessa.
10. Notifica di scarto
Nel caso in cui la fattura non superi i controlli, viene scartata dal SdI e si
considera quindi come non emessa.
La circostanza viene comunicata con una notifica di scarto e l’emittente avrà 5
giorni di tempo per trasmettere al SdI la fattura corretta.
Se la fatturazione viene emessa al momento del rimborso (così come chiarito
dall’Ufficio delle Entrate) e se non esiste un dialogo costante con il SdI, questa
modalità rappresenta una grossa criticità.
11. Perché il sistema dovrebbe scartare una fattura?
Il Sistema di Interscambio verifica che il codice fiscale indicato sia censito in
Anagrafe Tributaria, quindi le fatture con codici fiscali non censiti verranno
scartati.
Si consiglia quindi di non utilizzare più il calcolo automatico del codice fiscale
ma di rilevarlo direttamente dalla tessera sanitaria (si può leggere con il
lettore di codici a barre).
12. Ricezione fatture
Per essere certi di ricevere correttamente una fattura, è indispensabile
comunicare tempestivamente al fornitore non solo la partita iva ed i propri
dati anagrafici, come accadeva con le fatture tradizionali, ma anche
l’indirizzo telematico: PEC o Codice Destinatario di 7 cifre.
Nel caso in cui venga scelto il metodo della PEC non è obbligatorio utilizzare
quella comunicata al Registro Imprese, può essere attivato un indirizzo
dedicato o inserita la PEC di un altro soggetto incaricato.
Il Codice Destinatario è da richiedere al proprio commercialista o alla software
house che ha sviluppato il gestionale.
13. Accreditamento al Sistema di Interscambio
Se il cliente è accreditato al Sistema di Interscambio, le fatture elettroniche
sono sempre recapitate all’indirizzo telematico indicato: questo permette
al fornitore di inviare le fatture attive al SdI senza aggiornare le anagrafiche
dei clienti e questi ultimi di ricevere le fatture senza dover di volta in volta
comunicare i propri dati per il corretto indirizzamento.
La procedura di accreditamento consente la generazione del QRCode,
contenente tutti i dati necessari alla generazione e ricezione della fattura.
Questo codice è di fatto un biglietto da visita e può essere letto da un
qualsiasi lettore elettronico, agevolando la comunicazione dei dati ai fornitori.
14. Accreditamento al Sistema di Interscambio
Se il cliente non si è registrato, il fornitore può trasmettere il file
inserendo in fattura l’indirizzo PEC fornito dal cliente oppure, in caso
non ne sia in possesso il solo codice «0000000»
Nella seconda ipotesi il SdI non può recapitare la fattura ed è tenuto a
pubblicare la stessa in una apposita area riservata comunicando tale
informazione al soggetto che l’ha trasmessa. Il fornitore deve quindi
comunicare al cliente che la sua fattura è a disposizione nell’area riservata. In
questo caso può anche inviare una copia analogica che non esenta il cliente a
recuperare la fattura elettronica dalla propria area riservata.
15. Detraibilità dell’Iva
Il D.L. 119/2018 reintroduce la possibilità di detrarre l’iva nella liquidazione
di effettuazione dell’operazione a condizione che il documento sia ricevuto
e annotato entro il 15 del mese successivo.
Esempio:
L’iva sulla fattura di un fornitore datata 31 gennaio 2019, ricevuta l’11 febbraio
2019 e annotata il 14 febbraio 2019 è detraibile dalla liquidazione del mese di
gennaio 2019.
16. Correzione di documenti
Con il sistema di fattura elettronica non c’è più spazio per una correzione
«tra le parti» dei documenti emessi.
Tutte le variazioni di fatture emesse (note di credito e di debito), anche di
natura non necessariamente connesse all’imponibile ed all’imposta, devono
passare dal SdI.
17. Conservazione a norma
Le fatture elettroniche devono essere conservate in modalità elettronica da
un ente autorizzato, per 10 anni.
L’Agenzia delle Entrate offre un servizio di conservazione a norma gratuito.
La procedura di conservazione elettronica deve prevedere l’apposizione
di una marca temporale.
Non è obbligatorio inviare in conservazione le fatture in formato XML, è
possibile conservarle anche in formato PDF.
18. Funzionalità su J2K Premium
Con J2K Premium sarà possibile generare un file periodico di fatture in
formato XML. Tale file potrà essere trasmesso al SdI tramite il portale
dell’Agenzia delle Entrate.
Attivando il modulo J-Archivia sarà attivato un dialogo diretto con il Sistema
di Interscambio e la fattura verrà trasmessa al momento dell’emissione.
J2K Premium potrà gestire gli eventuali scarti, con la possibilità di ri-
emissione e ri-trasmissione della fattura corretta. Eventuali fatture scartate
dovranno infatti essere ri-trasmesse entro 5 giorni dalla notifica di scarto.