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Dal Marketing Territoriale allo Sviluppo
Turistico Sostenibile.
Autore: Alberto Pala
palalberto.it@gmail.com
palalberto
Alberto Pala
@PalaAlberto
L’immagine
“Tutto quello che sappiamo della realtà è stato mediato, e le
decisioni prese che affettano l’ambiente non si effettuano
sull’ambiente reale, bensì sull’immagine che l’individuo ha
dell’ambiente” J. Estébanez Álvarez
Autore: Alberto Pala
Città e territori hanno bisogno di posizionarsi nella competizione del
mercato globale e per questo intervengono sulla propria immagine
trasmessa all’esterno.
2
Il posizionamento
Posizionare un territorio significa valorizzarlo ottimamente,
considerando i propri vantaggi (reali o percepiti), i competitor e il
pubblico per il quale, queste differenze, sono motivanti.
ovvero
Determinare l’immagine del territorio che si vuole promuovere.
Autore: Alberto Pala
3
Immagine VS Brand
L’immagine di un territorio consiste nella percezione individuale di
tutte le caratteristiche di un luogo (Economia, Morfologia, Cultura,
Società, Clima, Comportamenti, Brand…etc.)  Marketing
Territoriale
Autore: Alberto Pala
Il brand è un componente dell’immagine di un ambito. È
l’espressione simbolica dell’identità di un luogo e si compone di vari
elementi (Nome, Slogan, Logo, Edifici, Eventi...)  Place Branding
4
VS
Immagine VS Brand: Esempio
Tutto influenza (positivamente o negativamente) l’immagine di un
territorio. Con internet questo è tutto molto più rapido e diffuso.
Esempio:
Autore: Alberto Pala
5
Vicenda
Il Marketing Territoriale: definizioni
• Processo di ricostruzione dell’immagine di un territorio/città
(Paddison, 1993).
• Disegnare un luogo per soddisfare le necessità dei suoi mercati di
destino (Kotler et alii, 2002).
• Intercettare e soddisfare le necessità dei residenti, siano essi
privati cittadini, imprese, residenti abituali o turisti (Dall’Ara, 2006).
Autore: Alberto Pala
6
Il Marketing Territoriale: da dove nasce?
Sono quattro i fattori che più di tutti hanno contribuito allo sviluppo
teorico e pratico del Marketing Territoriale:
• La mondializzazione e ampliamento della concorrenza
• La valorizzazione dell’ambito locale
• La rapida trasformazione degli strumenti di comunicazione
• Una nuova tappa d’evoluzione del marketing “classico”
Autore: Alberto Pala
7
Il Marketing Territoriale: che cos’è?
Autore: Alberto Pala
8
Che cos’è? Un processo, una metodologia
Che obiettivi si propone? Migliorare l’immagine di un ambito
Come attua? Disegnando strategie a lungo
termine
In che modo? Con politiche che soddisfino tutti gli
utenti presenti, futuri e potenziali di
un territorio
Che strumenti usa? La pianificazione strategica
Il Marketing Territoriale come strategia di
Sviluppo Locale
Il Marketing Territoriale viene usato sempre più spesso come
strategia per lo sviluppo locale, attraverso la valorizzazione delle
risorse territoriali (intangibili e tangibili). Questo avviene
applicando politiche diverse, ma tra loro compatibili e il più
possibile sinergiche, allontanandosi da ogni forma di protezionismo.
Sviluppo Locale non è Sviluppo Endogeno. Molte iniziative di
sviluppo locale si basano su opportunità esogene. L’importante è
saper “endogenizzare” le opportunità esterne dentro una strategia
di sviluppo decisa localmente.
Autore: Alberto Pala
9
Il Marketing Territoriale come strategia di
Sviluppo Locale: Le Risorse Territoriali
Autore: Alberto Pala
10
Territorio
(fonte: Caroli, 1999)
Lo spirito
locale: la
cultura della
gestione
d’impresa
Il sistema di
valori sociali e
civili
Il livello di
formazione e
le competenze
della forza
lavoro
Il livello di
benessere
della comunità
locale
Qualità dei
sistemi
giuridico-
amministrativi
Sensibilità
verso ciò che
riduce costi e
accelera i
tempi
Opportunità di
formazione
continua del
capitale umano
Presenza di
reti integrate
Le
caratteristiche
geografiche
La struttura
urbanistica e il
patrimonio
immobiliare
Le
infrastrutture
Il sistema dei
servizi pubblici
Il patrimonio
culturale e
artistico
Il tessuto
industriale
locale
Le dimensioni
e le
caratteristiche
del mercato
Mantova è capoluogo di 48.000 abitanti ma offre studio e lavoro per 300.000 persone. È
per vocazione una città d’arte e di cultura. Progetto Mantova di Salvatore Settis:
1. Analisi del contesto culturale della città (enti, istituzioni, fondazioni, associazioni,
Università)  Frammentazione
2. Discussione pubblica e di approvazione da parte dell’Amministrazione e della
comunità cittadine del progetto
3. Coordinamento (4 fasi) dell’offerta culturale e dialogo con attori sociali (evita
strategia marketing “classico”)  Approccio Qualitativo
Il Marketing Territoriale come strategia di
Sviluppo Locale: Esempio
Autore: Alberto Pala
11
“A Mantova è necessaria
una cultura generalmente
condivisa della
conservazione dei valori
ambientali, paesaggistici e
urbanistici”
Il Marketing Territoriale: chi è il destinatario?
Autore: Alberto Pala
12
1. I cittadini residenti: assicurando crescita economica, sociale,
occupazionale, e, in generale, qualità di vita. Integrando gli
abitanti nelle decisioni e fomentando l’iniziativa popolare.
2. Le imprese: proporre flessibilità e innovazione in risposta ai
cambiamenti del mercato. Offrire l’accesso a differenti risorse:
conoscienza, tecnologia, capitali, canali di distribuzione.
3. Turisti e Utenti potenziali: attrarre nuovo pubblico. Siano essi
turisti, studenti, imprese, investitori, famiglie, etc.
Il Marketing Territoriale:
destinatario = immagine
Autore: Alberto Pala
13
I cittadini, le imprese, i turisti e tutti gli utenti di un territorio, oltre
ad essere i destinatari del Marketing Territoriale, sono a loro volta
attori, a volte incoscientemente, dell’immagine di un luogo ed
hanno, per questo, la capacità di attrarre altri soggetti.
In questa dinamica l’obbiettivo principale del Marketing Territoriale
passa da:
MIGLIORARE L’IMMAGINE DEL LUOGO  SODDISFARE LE NECESSITÀ
DEGLI UTENTI
Modelli di Marketing Territoriale
Molti sono i modelli che si sono sviluppati, in forma teorica, di
Marketing Territoriale. Sono 6 le attività principali riconosciute
comunemente in tutti i metodi:
• Rispondere alla competizione tra territori
• Attrarre nuovi investitori e nuove imprese
• Alimentare la nascita di nuove imprese
• Ottimizzare le risorse di cui il territorio dispone
• Migliorare la qualità della vita della comunità locale
• Promozione dei valori dell’immagine del territorio
Autore: Alberto Pala
14
Un modello di Marketing Territoriale:
il Marketing Mix Territoriale
Partendo dalla tecnica delle 4 P, tipica del marketing «classico», sono
state aggiunte, con un’ottica territoriale, 2 ulteriori P.
1. Price: Somma di denaro richiesta per un servizio o prodotto
2. Product:Caratteristiche naturali, artificiali, servizi e qualitative
3. Promotion: Comunicazione territoriale
4. Place: Network (territorio, fornitori di servizi, distributori /
intermediari, consumatori / investitori) di distribuzione del valore.
+
5. Power: Poteri pubblici
6. Public: Opinione pubblica
Autore: Alberto Pala
15
Un modello di Marketing Territoriale:
le fasi della comunicazione di Kavaratzis 1/3
L’immagine di un territorio, in una strategia di Marketing Territoriale,
si trasmette attraverso tre tipi diversi di comunicazione:
1. La primaria o comunicazione involontaria di un territorio:
qualunque azione che si compie rivela qualcosa.
2. La secondaria o comunicazione intenzionale: commercializzazione
di un territorio tramite promozione e propaganda.
3. La terziaria o comunicazione del “passaparola”: non è
controllabile e per questo deve essere sempre positiva.
Autore: Alberto Pala
16
Un modello di Marketing Territoriale:
le fasi della comunicazione di Kavaratzis 2/3
17
Autore: Alberto Pala
Un modello di Marketing Territoriale:
le fasi della comunicazione di Kavaratzis 3/3
La comunicazione involontaria è composta da:
• Strategie del paesaggio: Disegno urbano, Architettura, Spazi
pubblici, Arte pubblica
• Strutture organizzative: Community network, PPP (partnership
pubblico-privata), Partecipazione popolare
• Infrastrutture: Accessibilità, Facilitazioni culturali e turistiche
• Comportamento: Visione della città, Qualità dei servizi, Eventi,
Inventivi economici
La comunicazione intenzionale è prodotta da: Pubblicità, PR,
Disegno grafico, Slogans, etc.
Autore: Alberto Pala
18
Questo è Marketing Territoriale?
Rio de Janeiro:
Valencia:
Autore: Alberto Pala
19
Questo è Marketing Territoriale?
Rio de
Janeiro:
Valencia:
Autore: Alberto Pala
20
Prodotto turistico da “consumare”:
• Problematiche di sostenibilità
• Assenza di partecipazione
popolare
• Consumo urbano
• Speculazione edilizia
• Depauperamento risorse
ambientali e paesaggistiche
• Conseguente comunicazione di
un’immagine negativa del
territorio
Esempi di Marketing Territoriale
Autore: Alberto Pala
21
La regione della Ruhr ha effettuato un’indagine presso i suoi abitanti e quelli
esterni alla regione, per raccogliere dati ed elementi informativi sulla
percezione del territorio in termini di area territoriale che pensa al futuro.
Ha avuto seguito una tale crescita d’immagine territoriale e di riscoperta della
propria identità socio-economica, che attori internazionali hanno investito
nella regione in residenze immobiliari, insediamenti industriali e
rinnovamento culturale.
Esempi di Marketing Territoriale
Autore: Alberto Pala
22
Bilbao dal degrado post-industriale punta su:
• Potenziamento infrastrutturale (es. aeroporto e alta velocità)
• Sviluppo di attrattive culturali e turistiche di livello internazionale (es.
Guggenheim Museum)
• Diversità socio-culturale (es. quartiere gay)
Già nel 2008 il reddito di Bilbao aveva superato quello di Venezia
Esempi di Marketing Territoriale
Autore: Alberto Pala
23
Barcellona ha saputo conciliare promozione della crescita economica con il
raggiungimento di maggior coesione sociale attraverso processi di
governance urbana.
Dagli anni’80 si sono
intraprese politiche di:
• Distribuzione equa della
ricchezza
• Processi d’inclusione sociale
• Crescente coinvolgimento
delle associazioni di
quartiere
Dibattito sul Marketing Territoriale
Considerando quanto detto, cosa
pensate della proposta di Sgarbi
di portare i Bronzi di Riace a
Milano Expo 2015?
Autore: Alberto Pala
24
La Pianificazione Strategica
Il principale strumento del Marketing Territoriale è la pianificazione
strategica, che deriva dal mondo imprenditoriale.
Aspetti Impresa Territorio
Proprietà Azionisti Cittadini, imprese e istituzioni
Alta direzione Consiglio d’amministrazione Corporazioni territoriali
Prodotti Beni e servizi Lavoro, servizi e qualità di vita
Clienti Consumatori di beni e servizi Cittadini, investitori e visitatori
Concorrenti/
collaboratori
Altre imprese Altri territori
Autore: Alberto Pala
25
La Pianificazione Strategica: definizione
“È la rappresentazione a medio-lungo termine di un territorio,
attraverso l’identificazione e la definizione di obiettivi strategici
condivisi, utilizzando una metodologia di raccolta delle opinioni dal
basso” S. Zucchetti, 2008
• Rafforzamento dell’ambito locale
• Maggior democratizzazione e partecipazione popolare
• Maggior cooperazione tra gli organi istituzionali
Autore: Alberto Pala
26
La Pianificazione Strategica: le fasi
Per lo sviluppo di un Piano Strategico normalmente è necessario
seguire 5 fasi:
1. Analisi delle caratteristiche dell’ambito
2. Identificazione della missione
3. Definizione del posizionamento strategico e degli obiettivi
4. Elaborazione di un programma operativo
5. Controllo e valutazione dei risultati
Autore: Alberto Pala
27
La Pianificazione Strategica: 1. Analisi delle
caratteristiche di un territorio
Gli aspetti che si dovranno studiare detagliatamente sono:
• Le abilità e capacità specifiche del luogo
• Le relazioni esistenti (reti di cooperazione)
• Le risorse finanziarie
• Le risorse infrastrutturali
• Le risorse umane
• Le risorse culturali
• Le risorse sociali
Autore: Alberto Pala
28
PUNTI DI FORZA DEBOLEZZE
OPPORTUNITÀ MINACCE
S
La Pianificazione Strategica: 1. Analisi delle
caratteristiche di un territorio - SWOT
La metodologia più usata è la SWOT (strengths, weaknesses,
opportunities, threats ). È uno strumento che attua sulla realtà
rilevando problemi, diagnosticando la situazione, cercando soluzioni
e programmando azioni.
Autore: Alberto Pala
29
W
O T
Quali vantaggi rispetto ad altri territori?
Cosa offriamo di interessante?
Quali risorse sono disponibili?
Quali sono le opportunità future?
Quali sono i trend che possono interessare?
Quali comparti economici con potenzialità?
Cosa stanno facendo i concorrenti?
Come cambiano i fattori socio-economici?
Quali ostacoli si prevedono in futuro?
In che cosa dobbiamo migliorare?
Che cosa dobbiamo evitare per essere attrattivi?
Che cosa ci manca per raggiungere gli obiettivi?
Alice: Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere!
Stregatto: Bè, tutto dipende da dove vuoi andare.
Alice: Oh veramente importa poco purchè io riesca...
Stregatto: Bè, allora importa poco che strada prendi!
Lewis Carrol (1872): Alice nel paese delle meraviglie
La Pianificazione Strategica:
2. Identificazione della missione
Autore: Alberto Pala
30
È indispensabile elaborare una
dichiarazione sintetica del fine del piano
strategico, senza lasciar troppo spazio
all’improvvisazione.
La Pianificazione Strategica: 3. Definizione
del posizionamento strategico e degli obiettivi
In questo punto è importante effettuare una segmentazione del
mercato. È opportuno dividere il mercato in settori che
rappresentino i potenziali clienti che condividono caratteristiche e
necessità similari, così da individuare il target specifico e i possibili
concorrenti. Alla fine di questa fase dovremmo avere:
Autore: Alberto Pala
31
Visione Missione
Segmento
di Mercato
Target Concorrenza
Ambito
Proiezione di
uno scenario
futuro che
rispecchia gli
ideali, i
valori e le
aspirazioni
del territorio.
È la strada
che l’ambito
vuole
percorrere
per
realizzare la
Visione.
Insieme di
destinatari
omogeneo
che
costituisce
il marcato di
un'impresa.
È il
destinatario
del piano
strategico.
I territori che
competono
sul medesimo
segmento di
mercato.
La Pianificazione Strategica: 3. Definizione
del posizionamento strategico e degli obiettivi
Un esempio di segmentazione per il mercato della R&S.
Autore: Alberto Pala
32
La Pianificazione Strategica: 4. Elaborazione di
un programma operativo 1/2
Questa è la fase dove si realizza
concretamente il progetto e dove si usano
propriamente le tecniche del marketing
(4P+2P, Kavaratzis, etc.).
Si definiscono le azioni, ovvero il MIX di
beni e servizi territoriali offerti
implementabili in un territorio seguendo
una semplice programmazione ad albero.
Autore: Alberto Pala
33
La Pianificazione Strategica: 4. Elaborazione
di un programma operativo 2/2
Le azioni possono essere progetti indipendenti, anche se vincolati a
una meta globale (immagine che si vuole trasmette).
Autore: Alberto Pala
34
IMMAGINE
STRATEGIE PER IL
PAESAGGIO
Disegno Urbano Es. Priorità: Moderata / Alta
Architettura
Spazi Pubblici
Es. Priorità: Moderata / Alta
Es. Priorità: Moderata / Alta
STRUTTURE
ORGANIZZATIVE
Community Network
Partnership Pubblico-Privato
Partecipazione Popolare
INFRASTRUTTURE
Accessibilità
Facilitazioni Culturali
Es. Priorità: Moderata / Alta
Es. Priorità: Moderata / Alta
Es. Priorità: Moderata / AltaFacilitazioni Turistiche
COMPORTAMENTO
Eventi
Qualità dei Servizi Es. Priorità: Moderata / Alta
Incentivi Economici
COMUNICAZIONE
INTENZIONALE
Pubblicità
Disegno Grafico
Relazioni con il Pubblico
La Pianificazione Strategica:
5. Controllo e valutazione dei risultati 1/3
Autore: Alberto Pala
35
CONTROLLO:
• Sistema di Indicatori
• Revisione del progetto e
valutazione di alternative
Di Base (economici, fisici) Complementari
Realizzazione Risultato Efficienza Efficacia
N° di Km costruiti Diminuzione del
tempo di
trasporto
N° di Km costruiti
/ N° di Km
previsti
N° di Km costruiti
in relazione al
tempo e costo
Esempio di tipologia di indicatori:
La Pianificazione Strategica:
5. Controllo e valutazione dei risultati 2/3
Autore: Alberto Pala
36
Chi valuta Funzione Contenuto Tempo
• Interna
• Esterna
• Riassuntiva
• Formativa
• Concettuale o
da progetto
• Del processo di
applicazione e
gestione
• Di risultato e
impatto
• Ex ante
• Intermedia
• Ex post
Tipo di valutazioni secondo:
VALUTAZIONE RISULTATI:
• Ex ante (a priori)
• Intermedia
• Ex post (a posteriori)
La Pianificazione Strategica:
5. Controllo e valutazione dei risultati 3/3
Autore: Alberto Pala
37
Analisi del disegno strategico:
Razionalità Coerenza
Rilevanza Pertinenza Interna Esterna
Qualità del
diagnostico
(problemi o
necessità)
Qualità nella
definizione
degli obiettivi
Analisi della
strategia
pianificata
Altri piani o
politiche nel
territorio
Analisi degli elementi che giustificano le
necessità del Piano Strategico
Marketing territoriale e Pianificazione
Strategica: Internet 1/2
Usare Internet vuol dire aprirsi al dialogo. Le pagine dedicate al
Marketing Territoriale dei territori sono una forma di comunicazione
a due vie: Informazione e Interazione.
Es.
http://www.torino
strategica.it/
Autore: Alberto Pala
38
Marketing territoriale e Pianificazione
Strategica: Internet 2/2
Usare Internet come strumento promozionale. Far sì che lo scambio
generi un circolo virtuoso e potenzi l’immagine positiva dell’ente e
dell’intero progetto.
Es.
http://www.ba20
15.org/
Autore: Alberto Pala
39
Marketing territoriale e Pianificazione
Strategica: il SUAP
Lo Sportello Unico per le
Attività Produttive è uno
strumento che
semplifica ed agevola i
processi amministrativi
per coloro che
intendono avviare
un’impresa.
Es. sovracomunale:
http://suap.gorgonzola.mi.it/
Autore: Alberto Pala
40
Esempi positivi di Pianificazione Strategica:
Berlino 1/3
Con la riunificazione nel 1991, Berlino soffrì:
• Rapida deindustrializzazione
• Alta disoccupazione
• Grande inflessione dell’economia
…nonostante questo:
• Enorme potenziale culturale
Autore: Alberto Pala
41
Esempi positivi di Pianificazione Strategica:
Berlino 2/3
Il Piano Strategico di Berlino puntò:
• La conoscenza a base dell’economia
• Impiego di un enorme potenziale
scientifico
• Rafforzamento delle capacità di
Berlino
• Concentrazione nelle nuove industrie
di tecnologia avanzata
• Fondazione del TSB (Technology
Foundation Berlin) Autore: Alberto Pala
42
Compiti del TSB:
• Promozione della scienza
• Fomento della tecnologia
• Reti di scienza e industria
• Iniziative strategiche
d’innovazione
• Dialogo con leader strategici
• Consulenza
Esempi positivi di Pianificazione Strategica:
Berlino 3/3
Autore: Alberto Pala
43
Il risultato del rafforzamento della Ricerca e Sviluppo (R&S) a Berlino ha portato
alla formazione di importanti cluster (Mobilità urbana, Ingegneria automobilistica,
Tecnologia ferroviaria, Aerospaziale, Logistica), a ricevere 11 milioni di visite
annuali (3° in Europa e aumento 65% ultimi 10 anni) e ad avere 150.000 studenti
occupati nella R&S (3° in Europa come numero di Start-up).
Testi consigliati
Autore: Alberto Pala
44
• Benko, G., Estrategias de comunicacion y marketing urbano, EURE, Vol. 26, No.
79, pp. 67-76, 2000.
• Chiariello, S., Il Marketing territoriale: Principi e tecniche operative per favorire lo
sviluppo delle imprese e attrarre nuovi investimenti, Franco Angeli, 2007.
• Kotler, P., Haider D., Rein, I., Marketing Places. Attracting investment, industry
and tourism to cities, states, and Nations, Maxwell Macmillan Int., New York, 1993.
• Kavaratzis, M., From city marketing to city branding: Towards a theoretical
framework for developing city brands, Place Branding, Vol. 1, No. 1, pp. 58-73,
2004.
• Paddison, R, City marketing, image reconstruction and urban regeneration, Urban
Studies, Vol. 30, No. 2, pp. 339-350, 1993.
• Rizzi, P., Scaccheri, A., Promuovere il territorio. Guida al marketing territoriale e
strategie di sviluppo locale, Franco Angeli, Milano, 2006.
• Sperling, D., Le marketing territorial, Milan-Midia, Toulouse, 1991.
• Zucchetti, S., Il marketing territoriale: una leva per lo sviluppo?, Liuc Papers,
Num. 214, Serie Economia e Istituzioni 21, 2008.
Conclusione e contatti
Autore: Alberto Pala
palalberto.it@gmail.com
palalberto
Alberto Pala
@PalaAlberto
“Il marketing territoriale è un’attività strategica e operativa
di sviluppo economico e sociale, che ha quale obiettivo
quello analizzare, comprendere, valorizzare e definire le
strategie opportune per soddisfare una domanda di mercato
e creare un valore aggiunto per il sistema territoriale”
(P. Kotler).
Il Turismo
Il turismo è la pratica, l'azione svolta da coloro che viaggiano e
visitano luoghi a scopo di svago, conoscenza e istruzione (World
Tourism Organization).
In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e
vacanza, per visitare amici e parenti, per motivi di affari e professionali, per
motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio e altro.
Autore: Alberto Pala
46
Il Turismo: alcuni dati
• Il settore turistico è quello che, a livello mondiale, è stato meno
colpito dalla grave crisi economica  crescita del 5% (UNWTO).
• Negli ultimi dieci anni la spesa dei turisti per viaggi all’estero è
raddoppiata e si prevede che nei prossimi dieci anni aumenti di un
ulteriore 50%.
• Il contributo del turismo al prodotto interno lordo dell’Italia
ammonta a oltre 130 miliardi di euro (circa il 9% della produzione
nazionale) e le persone impegnate in questo settore sono circa 2,2
milioni (un lavoratore su dieci).
Autore: Alberto Pala
47
Il Turismo: i trend
TURISMO PASSATO  TURISMO FUTURO
FISSO  FLESSIBILE
NONCURANTE  ATTENTO
EVASIONE  ARRICCHIMENTO PERSONALE
SOLE  NATURA
PASSIVO  ATTIVO
INGENUO  ESPERTO
SINGOLO  VARIO
SLOW  FAST
TEMPO PRESSATO  TEMPO FRAMMENTATO
BASATO SUL PREZZO  BASATO SULL’IMMAGINE
Autore: Alberto Pala
48
Il Turismo: i trend
• Turista è sempre + dinamico, itinerante e in cerca di esperienze autentiche
 distretti culturali, ecomusei, cicloturismo, alberghi diffusi, etc.
• Turismo sempre + legato al territorio  “Fare Rete” con tutti gli attori
interessati siano pubblici, privati, associazioni o singoli cittadini.
• Turismo non + toccasana economico  inteso come supplemento di
un’economia locale.
• Turismo sempre + digitale, social, personalizzato e specializzato verso
temi locali che contemplino anche la moda e le questioni sociali  Turismo
Sostenibile.
Autore: Alberto Pala
49
Il Turismo Sostenibile
Il turismo sostenibile soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle
regioni ospitanti, proteggendo e promuovendo le opportunità per il
futuro (World Tourism Organization).
Si tratta di una forma di sviluppo che dovrebbe portare alla gestione
integrata delle risorse in modo che tutte le necessità, economiche, sociali ed
estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l'integrità
culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni
di base per la vita.
Autore: Alberto Pala
50
Il Turismo Sostenibile
I 10 presidi del Turismo Sostenibile enunciati dalla Carta di Firenze sono:
1. Riduzione dell’impatto dei trasporti
2. Qualità della vita dei residenti
3. Qualità del lavoro
4. Allargamento del rapporto domanda/offerta rispetto all’obiettivo della
destagionalizzazione
5. Tutela attiva del Patrimonio Culturale
6. Tutela attiva del Patrimonio Ambientale
7. Tutela attiva della Identità della destinazione turistica
8. Diminuzione e ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse naturali con particolare
riferimento all’acqua
9. Diminuzione e ottimizzazione dei consumi di energia
10. Diminuzione e gestione dei rifiuti
Autore: Alberto Pala
51
Il Turismo Sostenibile: Economia
Una pianificazione turistica sostenibile valuta tutti gli effetti
dell’attività sul territorio:
- Cambiamenti economici: occupazione, entrate locali,
diversificazione, risanamento economico.
Autore: Alberto Pala
52
Il Turismo Sostenibile: Società e Cultura
Una pianificazione turistica sostenibile valuta tutti gli effetti
dell’attività sul territorio:
- Cambiamenti socio-culturali: qualità della vita e senso del luogo
(identità).
Autore: Alberto Pala
53
Il Turismo Sostenibile: Ambiente
Una pianificazione turistica sostenibile valuta tutti gli effetti
dell’attività sul territorio:
- Cambiamenti ambientali:territorio e paesaggio nell’ambiente
naturale e costruito.
Autore: Alberto Pala
54
Il Turismo Sostenibile: i fattori responsabili
dei cambiamenti
Autore: Alberto Pala
55
Fattori dell’offerta Fattori della domanda
Struttura socio-economica: la perdita
economica tende a diminuire quando la
dimensione e la differenziazione della
destinazione aumentano
(importazione=perdite di benefici sul
territorio).
Proprietà: i benefici economici sono
collegati al livello di proprietà delle attività
turistiche.
Investimenti: sono necessari investimenti
pubblici e privati.
Tipi di servizi: se le opportunità di
spendere sono minime, i benefici del turismo
saranno limitati.
Tipo e qualità della destinazione
turistica: ciascuna destinazione è diversa e
risponderà in modo differente allo sviluppo del
turismo (città assorbe meglio le differenze
culturali e l’impatto ambientale).
Tipo di turisti: non tutti i turisti avranno
lo stesso impatto in tutte le destinazioni
(piccoli gruppi spendo + che grandi gruppi).
Provenienza: può influenzare il tipo e
l’intensità dell’impatto (differenze culturali, di
budget e di moneta forte).
Durata del soggiorno: può aumentare
come ridurre l’impatto complessivo del
turismo (long-stayshort-breakday visitor:
secondo settore è + in crescita e + benefico).
Scopo della visita: può determinare il
tipo e il livello d’impatto (in ordine di
disponibilità economica: affarioziovisita
amici o parenti VFR tourist).
Pianificazione dell’attività turistica: Sviluppo
del Piano di Marketing
Autore: Alberto Pala
56
Valutazione e controllo
Prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione
Obiettivi di marketing
Dichiarazione di posizionamento
Turisti fondamentali
Analisi SWOT
Singole competenze
Fattori chiave per il successo
Previsione
Analisi della situazione esterna e interna
Piano di Marketing Strategico (3-5 anni)
Studioprevio
Pianificazione dell’attività turistica: Sviluppo
del Piano di Marketing
Autore: Alberto Pala
57
Monitoraggio, valutazione e controllo
Strategie per Comunicazione
Strategie per Distribuzione
Strategie per Prezzo
Strategie per Prodotto
Obiettivi annuali di marketing
Turisti fondamentali/altri segmenti
Riassunto di: Analisi della situazione e SWOT
Piano di Marketing Annuale
Studio
previo
Pianificazione dell’attività turistica: l’Analisi
della situazione
Autore: Alberto Pala
58
Analisi della situazione esterna:
Macrolivello: Microlivello:
- Fattori politici e legali - Segmenti/Turisti
- Fattori economici - Fornitori
- Fattori sociali, demografici - Distributori
e culturali - Concorrenti
-Fattori tecnologici
Analisi della situazione interna:
- L’offerta
- La situazione attuale di marketing
Cultura
•Religione
•Patrimonio
•Immateriale
•Artigianato
•Usi e
Costumi
•Altro
Natura
•Flora
•Paesaggio
•Fauna
•Clima
•Acqua
•Morfologia
Eventi
•Festival
•Tornei
•Affari
•Altro
Attività
•Ricreative
•Punti
vendita
•Servizi
•Attrezzature
Servizi
•Trasporti
•Alloggio
•Accoglienza
•Catering
•Servizi
•Digital
•Social
Pianificazione dell’attività turistica: l’Offerta
È imprescindibile identificare quali siano le risorse turistiche principali
e quali quelle di supporto.
Autore: Alberto Pala
59
Pianificazione dell’attività turistica: l’Offerta
Delle risorse turistiche sarà utile fare un inventario ordinato ed
esaustivo. Esempio:
Autore: Alberto Pala
60
NATURALI NOME POSIZIONE ACCESSO UTENTI SERVIZI DATI CONTATTO
PAESAGGIO
FLORA
FAUNA
ELEMENTI
IDRICI
CULTURALI NOME POSIZIONE ACCESSO UTENTI ORARI PREZZO CONTATTO
PATRIMONIO
RELIGIONI
ALTRE
EVENTI NOME POSIZIONE DATE CLIENTELA TIPO DATI CONTATTO
FESTIVAL
TORNEI
EVENTI
COM.LI
ALTRI EVENTI
ATTIVITÀ NOME POSIZIONE DATE E
ORARI
CLIENTELA TIPO DATI CONTATTO
RICREATIVE
SERVIZI
FAUNA
IMPIANTI
RICETTIVITÀ NOME POSIZIONE CLASSIFICAZI
ONE
LETTI PREZZI SERVIZI
HOTEL
PENSIONI
B&B
CAMPING
CATERING NOME POSIZIONE TIPO
CUCINA
COPERTI PREZZI ORARI
HOTEL
PENSIONI
B&B
CAMPING
Pianificazione dell’attività turistica: l’Offerta
Inoltre sarà fondamentale effettuare una valutazione delle risorse e
risaltarne:
• la Qualità
• l’Unicità
• l’Appeal
Autore: Alberto Pala
61
Caratteristica
della risorsa
Problemi di
qualità
Unicità relativa Capacità di
attrazione
Culturale
Naturale
Eventi
Attività
Servizi
Pianificazione dell’attività turistica: SWOT
Autore: Alberto Pala
62
SWOT: l’analisi SWOT può essere sintetizzata per tematiche
(dimensione Ambientale, dimensione Socio-Culturale, dimensione
Economica) ed è possibile applicare un indice di priorità e una scala
temporale ad ogni punto individuato.
PUNTI DI FORZA DEBOLEZZE
OPPORTUNITÀ MINACCE
S W
O T
Quali sono i punti di forza del turismo nella
destinazione?
Quali sono le eventuali opportunità che potrebbero
facilitare lo sviluppo di un turismo sostenibile e
competitivo nella destinazione?
Quali sono le principali minacce che potrebbero
impedire lo sviluppo turistico sostenibile e
competitivo nella destinazione?
Quali sono i punti di debolezza del turismo nella
destinazione?
Pianificazione dell’attività turistica: la
Domanda
Gli stadi del processo di
identificazione, descrizione
e selezione dei gruppi di
turisti per una località.
Autore: Alberto Pala
63
1. Identificare molti
e diversi gruppi di
turisti che possono
essere importanti
per la destinazione
2. Costruire profili
completi dei diversi
gruppi di turisti
identificati
3. Scegliere i gruppi
di turisti che meglio
si rapportano alle
caratteristiche della
destinazione
4. Valutare
l’adeguatezza del
portafoglio
acquisito; ri-tarare
le scelte
Pianificazione dell’attività turistica: la
Domanda
Innumerevoli sono le variabili che incidono sulla domanda turistica.
Variabili che possono essere relative al viaggio o personali.
Autore: Alberto Pala
64
Variabili del viaggio Variabili personali
• Proposito e benefici del viaggio
• Aspettative standard
• Distanza dalla destinazione
• Spesa per persona/giorno/viaggio
• Spesa per componente
• Sensibilità al prezzo
• Ruoli d’acquisto (chi prende decisioni)
• Periodo della prenotazione e del viaggio
• Fonte d’informazione usata
• Punto di “cattura”
• Dimensioni del gruppo
• Modelli di viaggio
• Durata del soggiorno
• Etc.
• Genere
• Stato civile
• Età
• Nazionalità
• Livello istruzione
• Religione
• Occupazione
• Reddito
• Valuta e tasso di cambio
• Caratteristiche geo-demografiche
• Abitudini e stile di vita
• Stadio di vita
• Precedenti esperienze di viaggio
• Etc.
Pianificazione dell’attività turistica: la
Domanda
Tra queste bisognerà essere capaci di identificare e scegliere i gruppi
turistici specifici più adeguati alla destinazione locale. Bisognerà
porsi dei quesiti sui segmenti turistici selezionati per valutarne
l’adeguatezza.
• Contribuiscono a far si che la destinazione raggiunga i suoi
obbiettivi? Nel medio o lungo termine?
• Si addicono alla destinazione? Quali sono le dimensioni?
• Possono essere misurati?
• Come possono essere raggiunti con la promozione?
• Quanto sono affidabili finanziariamente?
• Quali rischi comportano?
• Vi è molta concorrenza?
Autore: Alberto Pala
65
Pianificazione dell’attività turistica: la
Domanda
Segmentazione del Mercato:
Significa dividere un mercato eterogeneo in sub-mercati più piccoli e
più omogenei. La chiave della strategia della segmentazione è
cercare le differenze dentro un mercato e utilizzarle nel programma
di marketing.
Per competere più efficacemente, concentrando le risorse in
uno o pochi segmenti di mercato e per instaurare il
rapporto giusto con i clienti giusti  Migliora il grado di
soddisfazione della domanda.
Autore: Alberto Pala
66
Pianificazione dell’attività turistica: la
Domanda
Autore: Alberto Pala
67
Un esempio di segmentazione per il mercato turistico.
Pianificazione dell’attività turistica: esempio
Offerta e Domanda
Offerta:
- Natura
- Servizi
- Attività
Domanda:
- Escursionisti
- Nuovo target:
cittadino/tenore alto
Punto di cattura:
-All'origine
Comunicazione:
- Interazione
Autore: Alberto Pala
68
Svizzera Turismo
Pianificazione dell’attività turistica: Processo
Strategico di Programmazione Turistica
Autore: Alberto Pala
69
Politica o
Vision
•Es. Elevare al massimo grado i benefici del turismo in una
località, incoraggiando un uso sostenibile delle risorse
Traguardi
•Es. Migliorare gli standard di servizi
•Es. Incoraggiare più turisti
•Es. Prolungare la stagione turistica
Obiettivi
•Es. Accrescere di un tot i corsi di formazione
•Es. Allargare di tot visitatori il mercato di riferimento
•Es. Aumentare di tot i viaggi turistici fuori stagione
Piano
d’azione
•Es. Rivedere la disponibilità di corsi di formazione
•Es. Prendere accorti con ente formatore
•Es. Coordinare i corsi e incentivare la partecipazione
M
o
n
i
t
o
r
a
g
g
i
o
Pianificazione dell’attività turistica: Processo
Strategico di Programmazione Turistica
Autore: Alberto Pala
70
Cronogramma:
Può essere utile stabilire un cronogramma delle strategie stabilite
alla quale attenersi.
Esempio:
2014.
Creazione del
Prodotto Turistico.
2014 - 2015.
Strategie di
Place
Branding.
2015.
Presentazione
del Prodotto
Turistico.
2015.
Evento: Milano
Expo 2015.
2015 - 2016.
Primo incremento
del numero di
visitatori.
2016.
Evento: Milano
Icom 2016.
2016 - 2017.
Consolidamento del
destino turistico nel
mercato regionale.
Oltre 2017.
Posizionamento del
destino nel mercato
nazionale e
internazionale.
Pianificazione dell’attività turistica: il
Prodotto
Autore: Alberto Pala
71
Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sul Prodotto
con delle strategie che dipenderanno da:
1. Ciclo di vita della
destinazione (Introduzione,
Crescita, Maturità, Declino)
2. Varietà di prodotto
3. Gap rilevanti
4. Analisi della soddisfazione del
turista
5. Sviluppo della differenzazione
del prodotto
Pianificazione dell’attività turistica: il Prezzo
Autore: Alberto Pala
72
Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sul Prezzo
poiché questo:
-Influenza direttamente i ricavi ottenuti
-Segnala al turista la qualità del prodotto
-È flessibile
-È facile da copiare
-Fa riferimento ai costi
€ €
Pianificazione dell’attività turistica: la
Distribuzione
Autore: Alberto Pala
73
Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sulla
Distribuzione attraverso due strategie specifiche:
-Adottare, relativamente al tipo e al numero dei punti vendita, una
strategia intensiva, oppure esclusiva o ancora selettiva.
-Adottare una strategia push (vendere al turista) o pull (generare
domanda).
Produttore
Distribuitore
Negozio
Cliente
P
U
S
H
P
U
L
L
Pianificazione dell’attività turistica: la
Comunicazione
Autore: Alberto Pala
74
Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sulla
Comunicazione. Gli obiettivi della comunicazione sono:
-Aumentare consapevolezza, interesse, desiderio o azione nel target
-Rafforzare o cambiare l’immagine della destinazione
-Diminuire il posizionamento di una destinazione concorrente
-Persuadere il target dei benefici della destinazione
-Cambiare l’importanza relativa dei criteri d’acquisto
-Riguadagnare la fiducia del pubblico
-Modificare i modelli di acquisto
-Tranquillizzare i turisti che provano ansia post acquisto
-Cambiare i modelli di comportamento indesiderati
Pianificazione dell’attività turistica: la
Comunicazione
Autore: Alberto Pala
75
Esempio  Campagna digitale Andalusia Tu Mejor Tu (sub ita)
Pianificazione dell’attività turistica:
Accoglienza e Attenzione al Cliente
Autore: Alberto Pala
76
Accoglienza e Attenzione al cliente
Sorriso Disponibilità
Ambiente favorevole Attività proposte
Tempestiva risposta alle
necessità
Organizzazione dello staff
Possibilità di lasciare un
feedback
Condivisione
Assenza di barriere strutturali e
gestionali
Multiculturalità
Accoglienza e Attenzione al Cliente servono ulteriormente per «fare
marketing» e per gestire la propria immagine, lasciando nel
visitatore un buon ricordo  reputazione. In questo settore, la
differenza la fanno le persone:
Pianificazione dell’attività turistica:
Valutazione e Monitoraggio
Autore: Alberto Pala
77
La Valutazione usa:
- strumenti qualitativi che si basano sull’interpretazione logica o
classificazione di testi, interviste, pareri e valutazioni.
- strumenti quantitativi utilizzano grandezze numeriche.
Può essere: autovalutazione o valutazione esterna
Può avvenire in diversi momenti: Ex ante, Intermedia, Ex post
Il Monitoraggio o Controllo prevede una possibile revisione dei
piani, valutando diverse startegie in base ai risultati ottenuti
attraverso gli indicatori principali.
Pianificazione dell’attività turistica:
Monitoraggio, Ricerca e Valutazione
Autore: Alberto Pala
78
Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile
sulla gestione della destinazione
Politica pubblica per un turismo
sostenibile
Percentuale della destinazione che dispone di una
strategia/piano d’azione per un turismo sostenibile
e ha stabilito le modalità di monitoraggio, di
controllo dello sviluppo e di valutazione
Gestione del turismo sostenibile
nelle imprese turistiche
Percentuale delle imprese/strutture turistiche nella
destinazione che utilizzano una certificazione
volontaria verificata/un marchio per misure inerenti
l’ambiente/la qualità/la sostenibilità e/o la
responsabilità sociale delle imprese (RSI)
Soddisfazione del cliente Percentuale dei visitatori soddisfatti dell’esperienza
complessiva nella destinazione
Informazione e comunicazione Percentuale dei visitatori che affermano di essere
informati sulle iniziative della destinazione
finalizzate alla sostenibilità
Pianificazione dell’attività turistica:
Monitoraggio, Ricerca e Valutazione
Autore: Alberto Pala
79
Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile sul
valore economico
Flusso turistico (volume &
valore) nella destinazione
Numero di pernottamenti turistici al mese
Spesa giornaliera per turista (alloggio, pasti e
bevande, altri servizi)
Risultati delle imprese turistiche Lunghezza media del soggiorno dei turisti (notti)
Percentuale dei posti letto occupati al mese in
strutture ricettive commerciali e media annua
Quantità e qualità
dell’occupazione
Occupazione diretta nel turismo come percentuale
dell’occupazione totale
Sicurezza e salute Percentuale delle imprese turistiche sottoposte a
controlli sulla sicurezza antincendio lo scorso anno
Catena di distribuzione del
turismo
Percentuale delle imprese turistiche che si
adoperano attivamente nell’acquisto di prodotti e
servizi locali, sostenibili e del commercio equo
Pianificazione dell’attività turistica:
Monitoraggio, Ricerca e Valutazione
Autore: Alberto Pala
80
Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile
sull’impatto sociale e culturale
Impatto sociale/sulla comunità Numero di turisti/visitatori per 100 residenti
Parità fra i sessi Percentuale di uomini e donne occupati nel settore
del turismo
Uguaglianza/accessibilità Percentuale di strutture ricettive commerciali che
dispongono di camere accessibili alle persone con
disabilità e/o che partecipano a programmi
riconosciuti in tema di accessibilità
Percentuale di attrazioni turistiche accessibili alle
persone con disabilità e/o che partecipano a
programmi riconosciuti in tema di accessibilità
Tutela e valorizzazione del
patrimonio culturale,
dell’identità e delle risorse locali
Percentuale della destinazione che adotta una
politica o un piano di tutela del patrimonio culturale
Pianificazione dell’attività turistica:
Monitoraggio, Ricerca e Valutazione
Autore: Alberto Pala
81
Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile
sull’impatto ambientale 1/2
Riduzione dell’impatto dei
trasporti
Percentuale dei turisti e degli escursionisti che
utilizzano vari mezzi di trasporto per raggiungere la
destinazione (pubblici/privati e tipologia)
Distanza media (km) percorsa dai turisti da e verso
casa oppure distanza media (km) percorsa dalla
precedente destinazione alla destinazione attuale
Cambiamento climatico Percentuale delle imprese turistiche che partecipano
a programmi per la mitigazione del cambiamento
climatico, quali la compensazione di CO2 , i sistemi
a basso consumo energetico, ecc., e che mettono in
atto risposte e azioni di “adattamento”
Gestione dei rifiuti solidi Volume dei rifiuti prodotti per destinazione
(tonnellate per residente all’anno o al mese)
Volume dei rifiuti riciclati (percentuale o per
residente all’anno)
Pianificazione dell’attività turistica:
Monitoraggio, Ricerca e Valutazione
Autore: Alberto Pala
82
Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile
sull’impatto ambientale 2/2
Trattamento delle acque reflue Percentuale delle acque reflue provenienti dalla
destinazione che viene sottoposta a un trattamento
almeno di secondo livello prima dello scarico
Gestione dell’acqua Consumo d’acqua dolce per pernottamento turistico
rispetto a quello della popolazione generale per
persona a notte
Consumo energetico Consumo energetico per pernottamento turistico
rispetto a quello della popolazione generale per
persona a notte
Tutela del paesaggio e della
biodiversità
Percentuale della destinazione (superficie in km2)
sottoposta a tutela
Gestione della luce e del rumore La destinazione ha adottato politiche che richiedono
alle imprese turistiche di minimizzare
l’inquinamento luminoso e acustico
Qualità delle acque balneabili Livello di contaminazione per 100 ml (coliformi
fecali, campilobatterio)
Testi consigliati
Autore: Alberto Pala
83
• Chiariello, S., Il Marketing territoriale: Principi e tecniche operative per favorire lo
sviluppo delle imprese e attrarre nuovi investimenti, Franco Angeli, 2007.
• DG Imprese e industria, Il Sistema europeo di indicatori per il turismo per
destinazioni sostenibili.
• Godfrey, K., Manuale di marketing territoriale per il turismo, Le Monnier, 2002.
• Napolitano M.R., Dal marketing territoriale alla gestione competitiva del territorio,
Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2000.
• Rizzi, P., Scaccheri, A., Promuovere il territorio. Guida al marketing territoriale e
strategie di sviluppo locale, Franco Angeli, Milano, 2006.
• UNWTO, Global Code of Ethics for Tourism, Santiago, Chile, 27 September - 1
October 1999.
• UNWTO, World Ecotourism Summit, Quebec City, Canada, 19-22 May 2002.
Conclusione e contatti
Autore: Alberto Pala
palalberto.it@gmail.com
palalberto
Alberto Pala
@PalaAlberto
“Il turismo è sostenibile quando il suo sviluppo conserva le
attività ad esso connesse per un tempo illimitato, senza
alterare l’ambiente naturale, sociale, artistico e non frena ne
inibisce lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche
presenti sul territorio”
(UNWTO).

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Dal Marketing Territoriale allo Sviluppo Turistico Sostenibile

  • 1. Dal Marketing Territoriale allo Sviluppo Turistico Sostenibile. Autore: Alberto Pala palalberto.it@gmail.com palalberto Alberto Pala @PalaAlberto
  • 2. L’immagine “Tutto quello che sappiamo della realtà è stato mediato, e le decisioni prese che affettano l’ambiente non si effettuano sull’ambiente reale, bensì sull’immagine che l’individuo ha dell’ambiente” J. Estébanez Álvarez Autore: Alberto Pala Città e territori hanno bisogno di posizionarsi nella competizione del mercato globale e per questo intervengono sulla propria immagine trasmessa all’esterno. 2
  • 3. Il posizionamento Posizionare un territorio significa valorizzarlo ottimamente, considerando i propri vantaggi (reali o percepiti), i competitor e il pubblico per il quale, queste differenze, sono motivanti. ovvero Determinare l’immagine del territorio che si vuole promuovere. Autore: Alberto Pala 3
  • 4. Immagine VS Brand L’immagine di un territorio consiste nella percezione individuale di tutte le caratteristiche di un luogo (Economia, Morfologia, Cultura, Società, Clima, Comportamenti, Brand…etc.)  Marketing Territoriale Autore: Alberto Pala Il brand è un componente dell’immagine di un ambito. È l’espressione simbolica dell’identità di un luogo e si compone di vari elementi (Nome, Slogan, Logo, Edifici, Eventi...)  Place Branding 4 VS
  • 5. Immagine VS Brand: Esempio Tutto influenza (positivamente o negativamente) l’immagine di un territorio. Con internet questo è tutto molto più rapido e diffuso. Esempio: Autore: Alberto Pala 5 Vicenda
  • 6. Il Marketing Territoriale: definizioni • Processo di ricostruzione dell’immagine di un territorio/città (Paddison, 1993). • Disegnare un luogo per soddisfare le necessità dei suoi mercati di destino (Kotler et alii, 2002). • Intercettare e soddisfare le necessità dei residenti, siano essi privati cittadini, imprese, residenti abituali o turisti (Dall’Ara, 2006). Autore: Alberto Pala 6
  • 7. Il Marketing Territoriale: da dove nasce? Sono quattro i fattori che più di tutti hanno contribuito allo sviluppo teorico e pratico del Marketing Territoriale: • La mondializzazione e ampliamento della concorrenza • La valorizzazione dell’ambito locale • La rapida trasformazione degli strumenti di comunicazione • Una nuova tappa d’evoluzione del marketing “classico” Autore: Alberto Pala 7
  • 8. Il Marketing Territoriale: che cos’è? Autore: Alberto Pala 8 Che cos’è? Un processo, una metodologia Che obiettivi si propone? Migliorare l’immagine di un ambito Come attua? Disegnando strategie a lungo termine In che modo? Con politiche che soddisfino tutti gli utenti presenti, futuri e potenziali di un territorio Che strumenti usa? La pianificazione strategica
  • 9. Il Marketing Territoriale come strategia di Sviluppo Locale Il Marketing Territoriale viene usato sempre più spesso come strategia per lo sviluppo locale, attraverso la valorizzazione delle risorse territoriali (intangibili e tangibili). Questo avviene applicando politiche diverse, ma tra loro compatibili e il più possibile sinergiche, allontanandosi da ogni forma di protezionismo. Sviluppo Locale non è Sviluppo Endogeno. Molte iniziative di sviluppo locale si basano su opportunità esogene. L’importante è saper “endogenizzare” le opportunità esterne dentro una strategia di sviluppo decisa localmente. Autore: Alberto Pala 9
  • 10. Il Marketing Territoriale come strategia di Sviluppo Locale: Le Risorse Territoriali Autore: Alberto Pala 10 Territorio (fonte: Caroli, 1999) Lo spirito locale: la cultura della gestione d’impresa Il sistema di valori sociali e civili Il livello di formazione e le competenze della forza lavoro Il livello di benessere della comunità locale Qualità dei sistemi giuridico- amministrativi Sensibilità verso ciò che riduce costi e accelera i tempi Opportunità di formazione continua del capitale umano Presenza di reti integrate Le caratteristiche geografiche La struttura urbanistica e il patrimonio immobiliare Le infrastrutture Il sistema dei servizi pubblici Il patrimonio culturale e artistico Il tessuto industriale locale Le dimensioni e le caratteristiche del mercato
  • 11. Mantova è capoluogo di 48.000 abitanti ma offre studio e lavoro per 300.000 persone. È per vocazione una città d’arte e di cultura. Progetto Mantova di Salvatore Settis: 1. Analisi del contesto culturale della città (enti, istituzioni, fondazioni, associazioni, Università)  Frammentazione 2. Discussione pubblica e di approvazione da parte dell’Amministrazione e della comunità cittadine del progetto 3. Coordinamento (4 fasi) dell’offerta culturale e dialogo con attori sociali (evita strategia marketing “classico”)  Approccio Qualitativo Il Marketing Territoriale come strategia di Sviluppo Locale: Esempio Autore: Alberto Pala 11 “A Mantova è necessaria una cultura generalmente condivisa della conservazione dei valori ambientali, paesaggistici e urbanistici”
  • 12. Il Marketing Territoriale: chi è il destinatario? Autore: Alberto Pala 12 1. I cittadini residenti: assicurando crescita economica, sociale, occupazionale, e, in generale, qualità di vita. Integrando gli abitanti nelle decisioni e fomentando l’iniziativa popolare. 2. Le imprese: proporre flessibilità e innovazione in risposta ai cambiamenti del mercato. Offrire l’accesso a differenti risorse: conoscienza, tecnologia, capitali, canali di distribuzione. 3. Turisti e Utenti potenziali: attrarre nuovo pubblico. Siano essi turisti, studenti, imprese, investitori, famiglie, etc.
  • 13. Il Marketing Territoriale: destinatario = immagine Autore: Alberto Pala 13 I cittadini, le imprese, i turisti e tutti gli utenti di un territorio, oltre ad essere i destinatari del Marketing Territoriale, sono a loro volta attori, a volte incoscientemente, dell’immagine di un luogo ed hanno, per questo, la capacità di attrarre altri soggetti. In questa dinamica l’obbiettivo principale del Marketing Territoriale passa da: MIGLIORARE L’IMMAGINE DEL LUOGO  SODDISFARE LE NECESSITÀ DEGLI UTENTI
  • 14. Modelli di Marketing Territoriale Molti sono i modelli che si sono sviluppati, in forma teorica, di Marketing Territoriale. Sono 6 le attività principali riconosciute comunemente in tutti i metodi: • Rispondere alla competizione tra territori • Attrarre nuovi investitori e nuove imprese • Alimentare la nascita di nuove imprese • Ottimizzare le risorse di cui il territorio dispone • Migliorare la qualità della vita della comunità locale • Promozione dei valori dell’immagine del territorio Autore: Alberto Pala 14
  • 15. Un modello di Marketing Territoriale: il Marketing Mix Territoriale Partendo dalla tecnica delle 4 P, tipica del marketing «classico», sono state aggiunte, con un’ottica territoriale, 2 ulteriori P. 1. Price: Somma di denaro richiesta per un servizio o prodotto 2. Product:Caratteristiche naturali, artificiali, servizi e qualitative 3. Promotion: Comunicazione territoriale 4. Place: Network (territorio, fornitori di servizi, distributori / intermediari, consumatori / investitori) di distribuzione del valore. + 5. Power: Poteri pubblici 6. Public: Opinione pubblica Autore: Alberto Pala 15
  • 16. Un modello di Marketing Territoriale: le fasi della comunicazione di Kavaratzis 1/3 L’immagine di un territorio, in una strategia di Marketing Territoriale, si trasmette attraverso tre tipi diversi di comunicazione: 1. La primaria o comunicazione involontaria di un territorio: qualunque azione che si compie rivela qualcosa. 2. La secondaria o comunicazione intenzionale: commercializzazione di un territorio tramite promozione e propaganda. 3. La terziaria o comunicazione del “passaparola”: non è controllabile e per questo deve essere sempre positiva. Autore: Alberto Pala 16
  • 17. Un modello di Marketing Territoriale: le fasi della comunicazione di Kavaratzis 2/3 17 Autore: Alberto Pala
  • 18. Un modello di Marketing Territoriale: le fasi della comunicazione di Kavaratzis 3/3 La comunicazione involontaria è composta da: • Strategie del paesaggio: Disegno urbano, Architettura, Spazi pubblici, Arte pubblica • Strutture organizzative: Community network, PPP (partnership pubblico-privata), Partecipazione popolare • Infrastrutture: Accessibilità, Facilitazioni culturali e turistiche • Comportamento: Visione della città, Qualità dei servizi, Eventi, Inventivi economici La comunicazione intenzionale è prodotta da: Pubblicità, PR, Disegno grafico, Slogans, etc. Autore: Alberto Pala 18
  • 19. Questo è Marketing Territoriale? Rio de Janeiro: Valencia: Autore: Alberto Pala 19
  • 20. Questo è Marketing Territoriale? Rio de Janeiro: Valencia: Autore: Alberto Pala 20 Prodotto turistico da “consumare”: • Problematiche di sostenibilità • Assenza di partecipazione popolare • Consumo urbano • Speculazione edilizia • Depauperamento risorse ambientali e paesaggistiche • Conseguente comunicazione di un’immagine negativa del territorio
  • 21. Esempi di Marketing Territoriale Autore: Alberto Pala 21 La regione della Ruhr ha effettuato un’indagine presso i suoi abitanti e quelli esterni alla regione, per raccogliere dati ed elementi informativi sulla percezione del territorio in termini di area territoriale che pensa al futuro. Ha avuto seguito una tale crescita d’immagine territoriale e di riscoperta della propria identità socio-economica, che attori internazionali hanno investito nella regione in residenze immobiliari, insediamenti industriali e rinnovamento culturale.
  • 22. Esempi di Marketing Territoriale Autore: Alberto Pala 22 Bilbao dal degrado post-industriale punta su: • Potenziamento infrastrutturale (es. aeroporto e alta velocità) • Sviluppo di attrattive culturali e turistiche di livello internazionale (es. Guggenheim Museum) • Diversità socio-culturale (es. quartiere gay) Già nel 2008 il reddito di Bilbao aveva superato quello di Venezia
  • 23. Esempi di Marketing Territoriale Autore: Alberto Pala 23 Barcellona ha saputo conciliare promozione della crescita economica con il raggiungimento di maggior coesione sociale attraverso processi di governance urbana. Dagli anni’80 si sono intraprese politiche di: • Distribuzione equa della ricchezza • Processi d’inclusione sociale • Crescente coinvolgimento delle associazioni di quartiere
  • 24. Dibattito sul Marketing Territoriale Considerando quanto detto, cosa pensate della proposta di Sgarbi di portare i Bronzi di Riace a Milano Expo 2015? Autore: Alberto Pala 24
  • 25. La Pianificazione Strategica Il principale strumento del Marketing Territoriale è la pianificazione strategica, che deriva dal mondo imprenditoriale. Aspetti Impresa Territorio Proprietà Azionisti Cittadini, imprese e istituzioni Alta direzione Consiglio d’amministrazione Corporazioni territoriali Prodotti Beni e servizi Lavoro, servizi e qualità di vita Clienti Consumatori di beni e servizi Cittadini, investitori e visitatori Concorrenti/ collaboratori Altre imprese Altri territori Autore: Alberto Pala 25
  • 26. La Pianificazione Strategica: definizione “È la rappresentazione a medio-lungo termine di un territorio, attraverso l’identificazione e la definizione di obiettivi strategici condivisi, utilizzando una metodologia di raccolta delle opinioni dal basso” S. Zucchetti, 2008 • Rafforzamento dell’ambito locale • Maggior democratizzazione e partecipazione popolare • Maggior cooperazione tra gli organi istituzionali Autore: Alberto Pala 26
  • 27. La Pianificazione Strategica: le fasi Per lo sviluppo di un Piano Strategico normalmente è necessario seguire 5 fasi: 1. Analisi delle caratteristiche dell’ambito 2. Identificazione della missione 3. Definizione del posizionamento strategico e degli obiettivi 4. Elaborazione di un programma operativo 5. Controllo e valutazione dei risultati Autore: Alberto Pala 27
  • 28. La Pianificazione Strategica: 1. Analisi delle caratteristiche di un territorio Gli aspetti che si dovranno studiare detagliatamente sono: • Le abilità e capacità specifiche del luogo • Le relazioni esistenti (reti di cooperazione) • Le risorse finanziarie • Le risorse infrastrutturali • Le risorse umane • Le risorse culturali • Le risorse sociali Autore: Alberto Pala 28
  • 29. PUNTI DI FORZA DEBOLEZZE OPPORTUNITÀ MINACCE S La Pianificazione Strategica: 1. Analisi delle caratteristiche di un territorio - SWOT La metodologia più usata è la SWOT (strengths, weaknesses, opportunities, threats ). È uno strumento che attua sulla realtà rilevando problemi, diagnosticando la situazione, cercando soluzioni e programmando azioni. Autore: Alberto Pala 29 W O T Quali vantaggi rispetto ad altri territori? Cosa offriamo di interessante? Quali risorse sono disponibili? Quali sono le opportunità future? Quali sono i trend che possono interessare? Quali comparti economici con potenzialità? Cosa stanno facendo i concorrenti? Come cambiano i fattori socio-economici? Quali ostacoli si prevedono in futuro? In che cosa dobbiamo migliorare? Che cosa dobbiamo evitare per essere attrattivi? Che cosa ci manca per raggiungere gli obiettivi?
  • 30. Alice: Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere! Stregatto: Bè, tutto dipende da dove vuoi andare. Alice: Oh veramente importa poco purchè io riesca... Stregatto: Bè, allora importa poco che strada prendi! Lewis Carrol (1872): Alice nel paese delle meraviglie La Pianificazione Strategica: 2. Identificazione della missione Autore: Alberto Pala 30 È indispensabile elaborare una dichiarazione sintetica del fine del piano strategico, senza lasciar troppo spazio all’improvvisazione.
  • 31. La Pianificazione Strategica: 3. Definizione del posizionamento strategico e degli obiettivi In questo punto è importante effettuare una segmentazione del mercato. È opportuno dividere il mercato in settori che rappresentino i potenziali clienti che condividono caratteristiche e necessità similari, così da individuare il target specifico e i possibili concorrenti. Alla fine di questa fase dovremmo avere: Autore: Alberto Pala 31 Visione Missione Segmento di Mercato Target Concorrenza Ambito Proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni del territorio. È la strada che l’ambito vuole percorrere per realizzare la Visione. Insieme di destinatari omogeneo che costituisce il marcato di un'impresa. È il destinatario del piano strategico. I territori che competono sul medesimo segmento di mercato.
  • 32. La Pianificazione Strategica: 3. Definizione del posizionamento strategico e degli obiettivi Un esempio di segmentazione per il mercato della R&S. Autore: Alberto Pala 32
  • 33. La Pianificazione Strategica: 4. Elaborazione di un programma operativo 1/2 Questa è la fase dove si realizza concretamente il progetto e dove si usano propriamente le tecniche del marketing (4P+2P, Kavaratzis, etc.). Si definiscono le azioni, ovvero il MIX di beni e servizi territoriali offerti implementabili in un territorio seguendo una semplice programmazione ad albero. Autore: Alberto Pala 33
  • 34. La Pianificazione Strategica: 4. Elaborazione di un programma operativo 2/2 Le azioni possono essere progetti indipendenti, anche se vincolati a una meta globale (immagine che si vuole trasmette). Autore: Alberto Pala 34 IMMAGINE STRATEGIE PER IL PAESAGGIO Disegno Urbano Es. Priorità: Moderata / Alta Architettura Spazi Pubblici Es. Priorità: Moderata / Alta Es. Priorità: Moderata / Alta STRUTTURE ORGANIZZATIVE Community Network Partnership Pubblico-Privato Partecipazione Popolare INFRASTRUTTURE Accessibilità Facilitazioni Culturali Es. Priorità: Moderata / Alta Es. Priorità: Moderata / Alta Es. Priorità: Moderata / AltaFacilitazioni Turistiche COMPORTAMENTO Eventi Qualità dei Servizi Es. Priorità: Moderata / Alta Incentivi Economici COMUNICAZIONE INTENZIONALE Pubblicità Disegno Grafico Relazioni con il Pubblico
  • 35. La Pianificazione Strategica: 5. Controllo e valutazione dei risultati 1/3 Autore: Alberto Pala 35 CONTROLLO: • Sistema di Indicatori • Revisione del progetto e valutazione di alternative Di Base (economici, fisici) Complementari Realizzazione Risultato Efficienza Efficacia N° di Km costruiti Diminuzione del tempo di trasporto N° di Km costruiti / N° di Km previsti N° di Km costruiti in relazione al tempo e costo Esempio di tipologia di indicatori:
  • 36. La Pianificazione Strategica: 5. Controllo e valutazione dei risultati 2/3 Autore: Alberto Pala 36 Chi valuta Funzione Contenuto Tempo • Interna • Esterna • Riassuntiva • Formativa • Concettuale o da progetto • Del processo di applicazione e gestione • Di risultato e impatto • Ex ante • Intermedia • Ex post Tipo di valutazioni secondo: VALUTAZIONE RISULTATI: • Ex ante (a priori) • Intermedia • Ex post (a posteriori)
  • 37. La Pianificazione Strategica: 5. Controllo e valutazione dei risultati 3/3 Autore: Alberto Pala 37 Analisi del disegno strategico: Razionalità Coerenza Rilevanza Pertinenza Interna Esterna Qualità del diagnostico (problemi o necessità) Qualità nella definizione degli obiettivi Analisi della strategia pianificata Altri piani o politiche nel territorio Analisi degli elementi che giustificano le necessità del Piano Strategico
  • 38. Marketing territoriale e Pianificazione Strategica: Internet 1/2 Usare Internet vuol dire aprirsi al dialogo. Le pagine dedicate al Marketing Territoriale dei territori sono una forma di comunicazione a due vie: Informazione e Interazione. Es. http://www.torino strategica.it/ Autore: Alberto Pala 38
  • 39. Marketing territoriale e Pianificazione Strategica: Internet 2/2 Usare Internet come strumento promozionale. Far sì che lo scambio generi un circolo virtuoso e potenzi l’immagine positiva dell’ente e dell’intero progetto. Es. http://www.ba20 15.org/ Autore: Alberto Pala 39
  • 40. Marketing territoriale e Pianificazione Strategica: il SUAP Lo Sportello Unico per le Attività Produttive è uno strumento che semplifica ed agevola i processi amministrativi per coloro che intendono avviare un’impresa. Es. sovracomunale: http://suap.gorgonzola.mi.it/ Autore: Alberto Pala 40
  • 41. Esempi positivi di Pianificazione Strategica: Berlino 1/3 Con la riunificazione nel 1991, Berlino soffrì: • Rapida deindustrializzazione • Alta disoccupazione • Grande inflessione dell’economia …nonostante questo: • Enorme potenziale culturale Autore: Alberto Pala 41
  • 42. Esempi positivi di Pianificazione Strategica: Berlino 2/3 Il Piano Strategico di Berlino puntò: • La conoscenza a base dell’economia • Impiego di un enorme potenziale scientifico • Rafforzamento delle capacità di Berlino • Concentrazione nelle nuove industrie di tecnologia avanzata • Fondazione del TSB (Technology Foundation Berlin) Autore: Alberto Pala 42 Compiti del TSB: • Promozione della scienza • Fomento della tecnologia • Reti di scienza e industria • Iniziative strategiche d’innovazione • Dialogo con leader strategici • Consulenza
  • 43. Esempi positivi di Pianificazione Strategica: Berlino 3/3 Autore: Alberto Pala 43 Il risultato del rafforzamento della Ricerca e Sviluppo (R&S) a Berlino ha portato alla formazione di importanti cluster (Mobilità urbana, Ingegneria automobilistica, Tecnologia ferroviaria, Aerospaziale, Logistica), a ricevere 11 milioni di visite annuali (3° in Europa e aumento 65% ultimi 10 anni) e ad avere 150.000 studenti occupati nella R&S (3° in Europa come numero di Start-up).
  • 44. Testi consigliati Autore: Alberto Pala 44 • Benko, G., Estrategias de comunicacion y marketing urbano, EURE, Vol. 26, No. 79, pp. 67-76, 2000. • Chiariello, S., Il Marketing territoriale: Principi e tecniche operative per favorire lo sviluppo delle imprese e attrarre nuovi investimenti, Franco Angeli, 2007. • Kotler, P., Haider D., Rein, I., Marketing Places. Attracting investment, industry and tourism to cities, states, and Nations, Maxwell Macmillan Int., New York, 1993. • Kavaratzis, M., From city marketing to city branding: Towards a theoretical framework for developing city brands, Place Branding, Vol. 1, No. 1, pp. 58-73, 2004. • Paddison, R, City marketing, image reconstruction and urban regeneration, Urban Studies, Vol. 30, No. 2, pp. 339-350, 1993. • Rizzi, P., Scaccheri, A., Promuovere il territorio. Guida al marketing territoriale e strategie di sviluppo locale, Franco Angeli, Milano, 2006. • Sperling, D., Le marketing territorial, Milan-Midia, Toulouse, 1991. • Zucchetti, S., Il marketing territoriale: una leva per lo sviluppo?, Liuc Papers, Num. 214, Serie Economia e Istituzioni 21, 2008.
  • 45. Conclusione e contatti Autore: Alberto Pala palalberto.it@gmail.com palalberto Alberto Pala @PalaAlberto “Il marketing territoriale è un’attività strategica e operativa di sviluppo economico e sociale, che ha quale obiettivo quello analizzare, comprendere, valorizzare e definire le strategie opportune per soddisfare una domanda di mercato e creare un valore aggiunto per il sistema territoriale” (P. Kotler).
  • 46. Il Turismo Il turismo è la pratica, l'azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di svago, conoscenza e istruzione (World Tourism Organization). In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza, per visitare amici e parenti, per motivi di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio e altro. Autore: Alberto Pala 46
  • 47. Il Turismo: alcuni dati • Il settore turistico è quello che, a livello mondiale, è stato meno colpito dalla grave crisi economica  crescita del 5% (UNWTO). • Negli ultimi dieci anni la spesa dei turisti per viaggi all’estero è raddoppiata e si prevede che nei prossimi dieci anni aumenti di un ulteriore 50%. • Il contributo del turismo al prodotto interno lordo dell’Italia ammonta a oltre 130 miliardi di euro (circa il 9% della produzione nazionale) e le persone impegnate in questo settore sono circa 2,2 milioni (un lavoratore su dieci). Autore: Alberto Pala 47
  • 48. Il Turismo: i trend TURISMO PASSATO  TURISMO FUTURO FISSO  FLESSIBILE NONCURANTE  ATTENTO EVASIONE  ARRICCHIMENTO PERSONALE SOLE  NATURA PASSIVO  ATTIVO INGENUO  ESPERTO SINGOLO  VARIO SLOW  FAST TEMPO PRESSATO  TEMPO FRAMMENTATO BASATO SUL PREZZO  BASATO SULL’IMMAGINE Autore: Alberto Pala 48
  • 49. Il Turismo: i trend • Turista è sempre + dinamico, itinerante e in cerca di esperienze autentiche  distretti culturali, ecomusei, cicloturismo, alberghi diffusi, etc. • Turismo sempre + legato al territorio  “Fare Rete” con tutti gli attori interessati siano pubblici, privati, associazioni o singoli cittadini. • Turismo non + toccasana economico  inteso come supplemento di un’economia locale. • Turismo sempre + digitale, social, personalizzato e specializzato verso temi locali che contemplino anche la moda e le questioni sociali  Turismo Sostenibile. Autore: Alberto Pala 49
  • 50. Il Turismo Sostenibile Il turismo sostenibile soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni ospitanti, proteggendo e promuovendo le opportunità per il futuro (World Tourism Organization). Si tratta di una forma di sviluppo che dovrebbe portare alla gestione integrata delle risorse in modo che tutte le necessità, economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l'integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni di base per la vita. Autore: Alberto Pala 50
  • 51. Il Turismo Sostenibile I 10 presidi del Turismo Sostenibile enunciati dalla Carta di Firenze sono: 1. Riduzione dell’impatto dei trasporti 2. Qualità della vita dei residenti 3. Qualità del lavoro 4. Allargamento del rapporto domanda/offerta rispetto all’obiettivo della destagionalizzazione 5. Tutela attiva del Patrimonio Culturale 6. Tutela attiva del Patrimonio Ambientale 7. Tutela attiva della Identità della destinazione turistica 8. Diminuzione e ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse naturali con particolare riferimento all’acqua 9. Diminuzione e ottimizzazione dei consumi di energia 10. Diminuzione e gestione dei rifiuti Autore: Alberto Pala 51
  • 52. Il Turismo Sostenibile: Economia Una pianificazione turistica sostenibile valuta tutti gli effetti dell’attività sul territorio: - Cambiamenti economici: occupazione, entrate locali, diversificazione, risanamento economico. Autore: Alberto Pala 52
  • 53. Il Turismo Sostenibile: Società e Cultura Una pianificazione turistica sostenibile valuta tutti gli effetti dell’attività sul territorio: - Cambiamenti socio-culturali: qualità della vita e senso del luogo (identità). Autore: Alberto Pala 53
  • 54. Il Turismo Sostenibile: Ambiente Una pianificazione turistica sostenibile valuta tutti gli effetti dell’attività sul territorio: - Cambiamenti ambientali:territorio e paesaggio nell’ambiente naturale e costruito. Autore: Alberto Pala 54
  • 55. Il Turismo Sostenibile: i fattori responsabili dei cambiamenti Autore: Alberto Pala 55 Fattori dell’offerta Fattori della domanda Struttura socio-economica: la perdita economica tende a diminuire quando la dimensione e la differenziazione della destinazione aumentano (importazione=perdite di benefici sul territorio). Proprietà: i benefici economici sono collegati al livello di proprietà delle attività turistiche. Investimenti: sono necessari investimenti pubblici e privati. Tipi di servizi: se le opportunità di spendere sono minime, i benefici del turismo saranno limitati. Tipo e qualità della destinazione turistica: ciascuna destinazione è diversa e risponderà in modo differente allo sviluppo del turismo (città assorbe meglio le differenze culturali e l’impatto ambientale). Tipo di turisti: non tutti i turisti avranno lo stesso impatto in tutte le destinazioni (piccoli gruppi spendo + che grandi gruppi). Provenienza: può influenzare il tipo e l’intensità dell’impatto (differenze culturali, di budget e di moneta forte). Durata del soggiorno: può aumentare come ridurre l’impatto complessivo del turismo (long-stayshort-breakday visitor: secondo settore è + in crescita e + benefico). Scopo della visita: può determinare il tipo e il livello d’impatto (in ordine di disponibilità economica: affarioziovisita amici o parenti VFR tourist).
  • 56. Pianificazione dell’attività turistica: Sviluppo del Piano di Marketing Autore: Alberto Pala 56 Valutazione e controllo Prodotto, prezzo, distribuzione e comunicazione Obiettivi di marketing Dichiarazione di posizionamento Turisti fondamentali Analisi SWOT Singole competenze Fattori chiave per il successo Previsione Analisi della situazione esterna e interna Piano di Marketing Strategico (3-5 anni) Studioprevio
  • 57. Pianificazione dell’attività turistica: Sviluppo del Piano di Marketing Autore: Alberto Pala 57 Monitoraggio, valutazione e controllo Strategie per Comunicazione Strategie per Distribuzione Strategie per Prezzo Strategie per Prodotto Obiettivi annuali di marketing Turisti fondamentali/altri segmenti Riassunto di: Analisi della situazione e SWOT Piano di Marketing Annuale Studio previo
  • 58. Pianificazione dell’attività turistica: l’Analisi della situazione Autore: Alberto Pala 58 Analisi della situazione esterna: Macrolivello: Microlivello: - Fattori politici e legali - Segmenti/Turisti - Fattori economici - Fornitori - Fattori sociali, demografici - Distributori e culturali - Concorrenti -Fattori tecnologici Analisi della situazione interna: - L’offerta - La situazione attuale di marketing
  • 60. Pianificazione dell’attività turistica: l’Offerta Delle risorse turistiche sarà utile fare un inventario ordinato ed esaustivo. Esempio: Autore: Alberto Pala 60 NATURALI NOME POSIZIONE ACCESSO UTENTI SERVIZI DATI CONTATTO PAESAGGIO FLORA FAUNA ELEMENTI IDRICI CULTURALI NOME POSIZIONE ACCESSO UTENTI ORARI PREZZO CONTATTO PATRIMONIO RELIGIONI ALTRE EVENTI NOME POSIZIONE DATE CLIENTELA TIPO DATI CONTATTO FESTIVAL TORNEI EVENTI COM.LI ALTRI EVENTI ATTIVITÀ NOME POSIZIONE DATE E ORARI CLIENTELA TIPO DATI CONTATTO RICREATIVE SERVIZI FAUNA IMPIANTI RICETTIVITÀ NOME POSIZIONE CLASSIFICAZI ONE LETTI PREZZI SERVIZI HOTEL PENSIONI B&B CAMPING CATERING NOME POSIZIONE TIPO CUCINA COPERTI PREZZI ORARI HOTEL PENSIONI B&B CAMPING
  • 61. Pianificazione dell’attività turistica: l’Offerta Inoltre sarà fondamentale effettuare una valutazione delle risorse e risaltarne: • la Qualità • l’Unicità • l’Appeal Autore: Alberto Pala 61 Caratteristica della risorsa Problemi di qualità Unicità relativa Capacità di attrazione Culturale Naturale Eventi Attività Servizi
  • 62. Pianificazione dell’attività turistica: SWOT Autore: Alberto Pala 62 SWOT: l’analisi SWOT può essere sintetizzata per tematiche (dimensione Ambientale, dimensione Socio-Culturale, dimensione Economica) ed è possibile applicare un indice di priorità e una scala temporale ad ogni punto individuato. PUNTI DI FORZA DEBOLEZZE OPPORTUNITÀ MINACCE S W O T Quali sono i punti di forza del turismo nella destinazione? Quali sono le eventuali opportunità che potrebbero facilitare lo sviluppo di un turismo sostenibile e competitivo nella destinazione? Quali sono le principali minacce che potrebbero impedire lo sviluppo turistico sostenibile e competitivo nella destinazione? Quali sono i punti di debolezza del turismo nella destinazione?
  • 63. Pianificazione dell’attività turistica: la Domanda Gli stadi del processo di identificazione, descrizione e selezione dei gruppi di turisti per una località. Autore: Alberto Pala 63 1. Identificare molti e diversi gruppi di turisti che possono essere importanti per la destinazione 2. Costruire profili completi dei diversi gruppi di turisti identificati 3. Scegliere i gruppi di turisti che meglio si rapportano alle caratteristiche della destinazione 4. Valutare l’adeguatezza del portafoglio acquisito; ri-tarare le scelte
  • 64. Pianificazione dell’attività turistica: la Domanda Innumerevoli sono le variabili che incidono sulla domanda turistica. Variabili che possono essere relative al viaggio o personali. Autore: Alberto Pala 64 Variabili del viaggio Variabili personali • Proposito e benefici del viaggio • Aspettative standard • Distanza dalla destinazione • Spesa per persona/giorno/viaggio • Spesa per componente • Sensibilità al prezzo • Ruoli d’acquisto (chi prende decisioni) • Periodo della prenotazione e del viaggio • Fonte d’informazione usata • Punto di “cattura” • Dimensioni del gruppo • Modelli di viaggio • Durata del soggiorno • Etc. • Genere • Stato civile • Età • Nazionalità • Livello istruzione • Religione • Occupazione • Reddito • Valuta e tasso di cambio • Caratteristiche geo-demografiche • Abitudini e stile di vita • Stadio di vita • Precedenti esperienze di viaggio • Etc.
  • 65. Pianificazione dell’attività turistica: la Domanda Tra queste bisognerà essere capaci di identificare e scegliere i gruppi turistici specifici più adeguati alla destinazione locale. Bisognerà porsi dei quesiti sui segmenti turistici selezionati per valutarne l’adeguatezza. • Contribuiscono a far si che la destinazione raggiunga i suoi obbiettivi? Nel medio o lungo termine? • Si addicono alla destinazione? Quali sono le dimensioni? • Possono essere misurati? • Come possono essere raggiunti con la promozione? • Quanto sono affidabili finanziariamente? • Quali rischi comportano? • Vi è molta concorrenza? Autore: Alberto Pala 65
  • 66. Pianificazione dell’attività turistica: la Domanda Segmentazione del Mercato: Significa dividere un mercato eterogeneo in sub-mercati più piccoli e più omogenei. La chiave della strategia della segmentazione è cercare le differenze dentro un mercato e utilizzarle nel programma di marketing. Per competere più efficacemente, concentrando le risorse in uno o pochi segmenti di mercato e per instaurare il rapporto giusto con i clienti giusti  Migliora il grado di soddisfazione della domanda. Autore: Alberto Pala 66
  • 67. Pianificazione dell’attività turistica: la Domanda Autore: Alberto Pala 67 Un esempio di segmentazione per il mercato turistico.
  • 68. Pianificazione dell’attività turistica: esempio Offerta e Domanda Offerta: - Natura - Servizi - Attività Domanda: - Escursionisti - Nuovo target: cittadino/tenore alto Punto di cattura: -All'origine Comunicazione: - Interazione Autore: Alberto Pala 68 Svizzera Turismo
  • 69. Pianificazione dell’attività turistica: Processo Strategico di Programmazione Turistica Autore: Alberto Pala 69 Politica o Vision •Es. Elevare al massimo grado i benefici del turismo in una località, incoraggiando un uso sostenibile delle risorse Traguardi •Es. Migliorare gli standard di servizi •Es. Incoraggiare più turisti •Es. Prolungare la stagione turistica Obiettivi •Es. Accrescere di un tot i corsi di formazione •Es. Allargare di tot visitatori il mercato di riferimento •Es. Aumentare di tot i viaggi turistici fuori stagione Piano d’azione •Es. Rivedere la disponibilità di corsi di formazione •Es. Prendere accorti con ente formatore •Es. Coordinare i corsi e incentivare la partecipazione M o n i t o r a g g i o
  • 70. Pianificazione dell’attività turistica: Processo Strategico di Programmazione Turistica Autore: Alberto Pala 70 Cronogramma: Può essere utile stabilire un cronogramma delle strategie stabilite alla quale attenersi. Esempio: 2014. Creazione del Prodotto Turistico. 2014 - 2015. Strategie di Place Branding. 2015. Presentazione del Prodotto Turistico. 2015. Evento: Milano Expo 2015. 2015 - 2016. Primo incremento del numero di visitatori. 2016. Evento: Milano Icom 2016. 2016 - 2017. Consolidamento del destino turistico nel mercato regionale. Oltre 2017. Posizionamento del destino nel mercato nazionale e internazionale.
  • 71. Pianificazione dell’attività turistica: il Prodotto Autore: Alberto Pala 71 Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sul Prodotto con delle strategie che dipenderanno da: 1. Ciclo di vita della destinazione (Introduzione, Crescita, Maturità, Declino) 2. Varietà di prodotto 3. Gap rilevanti 4. Analisi della soddisfazione del turista 5. Sviluppo della differenzazione del prodotto
  • 72. Pianificazione dell’attività turistica: il Prezzo Autore: Alberto Pala 72 Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sul Prezzo poiché questo: -Influenza direttamente i ricavi ottenuti -Segnala al turista la qualità del prodotto -È flessibile -È facile da copiare -Fa riferimento ai costi € €
  • 73. Pianificazione dell’attività turistica: la Distribuzione Autore: Alberto Pala 73 Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sulla Distribuzione attraverso due strategie specifiche: -Adottare, relativamente al tipo e al numero dei punti vendita, una strategia intensiva, oppure esclusiva o ancora selettiva. -Adottare una strategia push (vendere al turista) o pull (generare domanda). Produttore Distribuitore Negozio Cliente P U S H P U L L
  • 74. Pianificazione dell’attività turistica: la Comunicazione Autore: Alberto Pala 74 Per raggiungere gli obiettivi preposti si può intervenire sulla Comunicazione. Gli obiettivi della comunicazione sono: -Aumentare consapevolezza, interesse, desiderio o azione nel target -Rafforzare o cambiare l’immagine della destinazione -Diminuire il posizionamento di una destinazione concorrente -Persuadere il target dei benefici della destinazione -Cambiare l’importanza relativa dei criteri d’acquisto -Riguadagnare la fiducia del pubblico -Modificare i modelli di acquisto -Tranquillizzare i turisti che provano ansia post acquisto -Cambiare i modelli di comportamento indesiderati
  • 75. Pianificazione dell’attività turistica: la Comunicazione Autore: Alberto Pala 75 Esempio  Campagna digitale Andalusia Tu Mejor Tu (sub ita)
  • 76. Pianificazione dell’attività turistica: Accoglienza e Attenzione al Cliente Autore: Alberto Pala 76 Accoglienza e Attenzione al cliente Sorriso Disponibilità Ambiente favorevole Attività proposte Tempestiva risposta alle necessità Organizzazione dello staff Possibilità di lasciare un feedback Condivisione Assenza di barriere strutturali e gestionali Multiculturalità Accoglienza e Attenzione al Cliente servono ulteriormente per «fare marketing» e per gestire la propria immagine, lasciando nel visitatore un buon ricordo  reputazione. In questo settore, la differenza la fanno le persone:
  • 77. Pianificazione dell’attività turistica: Valutazione e Monitoraggio Autore: Alberto Pala 77 La Valutazione usa: - strumenti qualitativi che si basano sull’interpretazione logica o classificazione di testi, interviste, pareri e valutazioni. - strumenti quantitativi utilizzano grandezze numeriche. Può essere: autovalutazione o valutazione esterna Può avvenire in diversi momenti: Ex ante, Intermedia, Ex post Il Monitoraggio o Controllo prevede una possibile revisione dei piani, valutando diverse startegie in base ai risultati ottenuti attraverso gli indicatori principali.
  • 78. Pianificazione dell’attività turistica: Monitoraggio, Ricerca e Valutazione Autore: Alberto Pala 78 Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile sulla gestione della destinazione Politica pubblica per un turismo sostenibile Percentuale della destinazione che dispone di una strategia/piano d’azione per un turismo sostenibile e ha stabilito le modalità di monitoraggio, di controllo dello sviluppo e di valutazione Gestione del turismo sostenibile nelle imprese turistiche Percentuale delle imprese/strutture turistiche nella destinazione che utilizzano una certificazione volontaria verificata/un marchio per misure inerenti l’ambiente/la qualità/la sostenibilità e/o la responsabilità sociale delle imprese (RSI) Soddisfazione del cliente Percentuale dei visitatori soddisfatti dell’esperienza complessiva nella destinazione Informazione e comunicazione Percentuale dei visitatori che affermano di essere informati sulle iniziative della destinazione finalizzate alla sostenibilità
  • 79. Pianificazione dell’attività turistica: Monitoraggio, Ricerca e Valutazione Autore: Alberto Pala 79 Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile sul valore economico Flusso turistico (volume & valore) nella destinazione Numero di pernottamenti turistici al mese Spesa giornaliera per turista (alloggio, pasti e bevande, altri servizi) Risultati delle imprese turistiche Lunghezza media del soggiorno dei turisti (notti) Percentuale dei posti letto occupati al mese in strutture ricettive commerciali e media annua Quantità e qualità dell’occupazione Occupazione diretta nel turismo come percentuale dell’occupazione totale Sicurezza e salute Percentuale delle imprese turistiche sottoposte a controlli sulla sicurezza antincendio lo scorso anno Catena di distribuzione del turismo Percentuale delle imprese turistiche che si adoperano attivamente nell’acquisto di prodotti e servizi locali, sostenibili e del commercio equo
  • 80. Pianificazione dell’attività turistica: Monitoraggio, Ricerca e Valutazione Autore: Alberto Pala 80 Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile sull’impatto sociale e culturale Impatto sociale/sulla comunità Numero di turisti/visitatori per 100 residenti Parità fra i sessi Percentuale di uomini e donne occupati nel settore del turismo Uguaglianza/accessibilità Percentuale di strutture ricettive commerciali che dispongono di camere accessibili alle persone con disabilità e/o che partecipano a programmi riconosciuti in tema di accessibilità Percentuale di attrazioni turistiche accessibili alle persone con disabilità e/o che partecipano a programmi riconosciuti in tema di accessibilità Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, dell’identità e delle risorse locali Percentuale della destinazione che adotta una politica o un piano di tutela del patrimonio culturale
  • 81. Pianificazione dell’attività turistica: Monitoraggio, Ricerca e Valutazione Autore: Alberto Pala 81 Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile sull’impatto ambientale 1/2 Riduzione dell’impatto dei trasporti Percentuale dei turisti e degli escursionisti che utilizzano vari mezzi di trasporto per raggiungere la destinazione (pubblici/privati e tipologia) Distanza media (km) percorsa dai turisti da e verso casa oppure distanza media (km) percorsa dalla precedente destinazione alla destinazione attuale Cambiamento climatico Percentuale delle imprese turistiche che partecipano a programmi per la mitigazione del cambiamento climatico, quali la compensazione di CO2 , i sistemi a basso consumo energetico, ecc., e che mettono in atto risposte e azioni di “adattamento” Gestione dei rifiuti solidi Volume dei rifiuti prodotti per destinazione (tonnellate per residente all’anno o al mese) Volume dei rifiuti riciclati (percentuale o per residente all’anno)
  • 82. Pianificazione dell’attività turistica: Monitoraggio, Ricerca e Valutazione Autore: Alberto Pala 82 Gli indicatori principali dello sviluppo turistico sostenibile sull’impatto ambientale 2/2 Trattamento delle acque reflue Percentuale delle acque reflue provenienti dalla destinazione che viene sottoposta a un trattamento almeno di secondo livello prima dello scarico Gestione dell’acqua Consumo d’acqua dolce per pernottamento turistico rispetto a quello della popolazione generale per persona a notte Consumo energetico Consumo energetico per pernottamento turistico rispetto a quello della popolazione generale per persona a notte Tutela del paesaggio e della biodiversità Percentuale della destinazione (superficie in km2) sottoposta a tutela Gestione della luce e del rumore La destinazione ha adottato politiche che richiedono alle imprese turistiche di minimizzare l’inquinamento luminoso e acustico Qualità delle acque balneabili Livello di contaminazione per 100 ml (coliformi fecali, campilobatterio)
  • 83. Testi consigliati Autore: Alberto Pala 83 • Chiariello, S., Il Marketing territoriale: Principi e tecniche operative per favorire lo sviluppo delle imprese e attrarre nuovi investimenti, Franco Angeli, 2007. • DG Imprese e industria, Il Sistema europeo di indicatori per il turismo per destinazioni sostenibili. • Godfrey, K., Manuale di marketing territoriale per il turismo, Le Monnier, 2002. • Napolitano M.R., Dal marketing territoriale alla gestione competitiva del territorio, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2000. • Rizzi, P., Scaccheri, A., Promuovere il territorio. Guida al marketing territoriale e strategie di sviluppo locale, Franco Angeli, Milano, 2006. • UNWTO, Global Code of Ethics for Tourism, Santiago, Chile, 27 September - 1 October 1999. • UNWTO, World Ecotourism Summit, Quebec City, Canada, 19-22 May 2002.
  • 84. Conclusione e contatti Autore: Alberto Pala palalberto.it@gmail.com palalberto Alberto Pala @PalaAlberto “Il turismo è sostenibile quando il suo sviluppo conserva le attività ad esso connesse per un tempo illimitato, senza alterare l’ambiente naturale, sociale, artistico e non frena ne inibisce lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche presenti sul territorio” (UNWTO).