2. Il nome Pampinea è senhal di
una delle sette donne
dell’<<allegra brigata>> del
Decameron. Viene chiamata da
Boccaccio in questo modo, per
il significato stesso della parola
che significa “la rigogliosa”. È
proprio questo l’aggettivo
perfetto per descrivere
Pampinea, la cui funzione
all’interno del Decameron è
fondamentale: infatti, sarà
proprio il suo personaggio a
dare inizio all’intera vicenda.
3. Pampinea era la più grande tra le
donne della brigata e, esattamente
come tutte le altre, era
nobile, bella,onesta, ragionevole e
sola con una gran voglia di dare
una svolta alla sua vita che, a
causa della peste, sembrava
irrimediabilmente segnata.
Mostrando tutte le sue capacità
retoriche, tuttavia, ella tenne nella
chiesa di Santa Maria Novella, un
discorso dinanzi alle altre donne
sollecitandole a ragionare su
quello che avrebbero potuto fare
per sfuggire alla morte. La risposta
sembrò subito chiara:
abbandonare Firenze per ritirarsi
nel contado dove avrebbero
trascorso le loro giornate
all’insegna del divertimento sano
e regolato.
4. Pampinea, la cui famiglia
era ormai stata sterminata
dalla peste, non voleva
diventare come il resto della
sua società, ormai
marchiata dalla tristezza e
dalla perdita del senso civile
e dei rapporti sociali.
Pampinea rappresenta “la
vita” di questa vicenda colei
che, con la sua forza
d’animo, con la sua
intraprendenza e voglia di
vivere, riesce a persuadere
gli animi delle sue
compagne e dei suoi
compagni. Sarà proprio per
questo suo carattere forte e
per la sua saggezza che verrà
eletta regina della prima
giornata.