4. YouTube oggi
60 OREDI CONTENUTI
CARICATI OGNI MINUTO
4 MILIARDI DI VIDEO VISUALIZZATI
OGNI GIORNO
800 MILIONI DI VISITATORI
OGNI MESE
5. Still Broacasting Yourself?
La tag-line originaria è stata
rimossa dal logo nel 2009. Ma YouTube
è ancora il regno degli UGC?
6. Charlie bit my finger
Il video non professionale più visto nella storia
di YouTube: 436 milioni di views dal 22 maggio 2007
7. Justin Bieber, Baby ft. Ludacris
Il video più visto di sempre: 721 milioni di
visualizzazioni dal 19 febbraio 2010. Prodotto da
VEVO (Sony, Universal, Abu Dhabi Media e Emi)
8. Networked Individualism (*)
Su Internet il culmine
dell’individualismo si incontra con
il massimo di socialità. La Rete
sposta il focus dalle relazioni
centrate sul gruppo – omogeneo,
impermeabile e gerarchico – alle
relazioni centrate sull’io.
(*)Barry Wellman, Physical Place and Cyber
Place: The Rise of Networked Individualism (2001)
9. Where the hell is Matt?
La bizzarra danza di Matt Harding come gesto gratuito ma
potente di autoespressione e ponte gettato verso il mondo.
Il suo canale di YouTube ha generato fino a oggi oltre 76
milioni di views (nella foto Noiduepercaso: M. Harding in
piazza del Popolo, a Roma, il 24 ottobre 2011).
10. In My Language
Amanda Baggs: “I've said a million times that
I'm not trapped in my own world.” (*)
(*) David Wollman, The Truth About Autism: Scientists
Reconsider What They Think They Know (2008)
11. The Butterfly Circus
Il Web come incubatore di talenti:
l’incredibile storia di Nick Vuijcic
e il corto di Joshua Wigel del 2009
(oltre 7 milioni di visualizzazioni
fra YouTube e Vimeo).
13. Burma VJ
Il documentario di Anders Østergaard
sulle proteste birmane del 2007 e il
mito del videogiornalismo grassroot.
14. Neda Agha Soltan
L’orrore della morte online e la potenza
espressiva della sua trasposizione
narrativa: dall’immagine allo storytelling.
15.
16. We are the media
Citizen journalism: il potere tradizionale è
sfidato dall’utente della Rete, il quale non è
«audience» e perciò non subisce necessariamente
l’egemonia del broadcast. Egli abita la Rete,
dove è impegnato in un lavoro incessante di
distribuzione della cultura: riceve, intercetta,
manipola, mescola, reinterpreta. (*)
(*) Dan Gillmor, We the Media. Grassroots Journalism by the
People, for the People (2004)
17. Le “altre” televisioni
Il network Altra.tv include
590 micro web tv e oltre 30
media universitari. Altra.tv
fa syndacation di prodotti
video e organizza
trasmissioni dal vivo a rete
unificata (oltre 5 milioni di
utenti dal 2010),
18. Il rapporto Netizen 2012
Le micro web tv svolgono un
presidio territoriale sempre
più permanente, integrando
l’informazione delle tv locali:
informano sulla cronaca e
sugli eventi del territorio,
denunciano ciò che non va,
fanno inchieste, creano un filo
diretto tra cittadini e
istituzioni.
19. La web tv di denuncia
Quattro anni di attività, 241 video
online, 30 puntate radiofoniche, 65
presenze su testate giornalistiche, 40
partecipazioni a convegni
20. La web tv di informazione
Premiata con il Teletopo 2011 “Per aver saputo
interpretare le esigenze del territorio,
videoraccontandolo con professionalità e
puntualità e raggiungendo una pluralità di
pubblici grazie ad un'offerta multipiattaforma.”