Successfully reported this slideshow.
Your SlideShare is downloading. ×

Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09

Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Ad
Upcoming SlideShare
Dante letto da Borges
Dante letto da Borges
Loading in …3
×

Check these out next

1 of 24 Ad

Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09

Download to read offline

Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Calvino e il lettore in gioco.

Materiali del corso di Comunicazione Digitale e Multimediale (CIM, Università di Pavia, a.a. 2013-2014) a cura di Paolo Costa. Calvino e il lettore in gioco.

Advertisement
Advertisement

More Related Content

Slideshows for you (20)

Advertisement

Similar to Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09 (20)

More from Paolo Costa (20)

Advertisement

Recently uploaded (20)

Leggere e scrivere letteratura con Twitter - 09

  1. 1. Università di Pavia Comunicazione Innovazione Multimedialità Comunicazione digitale e multimediale LEGGERE E SCRIVERE @paolocosta marzo-aprile 2014CON TWITTER LETTERATURA
  2. 2. 1. ITALO CALVINO, PROFETA? Nona lezione 2
  3. 3. 3 «Forse il segno che il millennio sta per chiudersi è la frequenza con cui ci si interroga sulla sorte della letteratura e del libro nell’era tecnologica cosiddetta postindustriale.» Italo Calvino (*) (*) Lezioni Americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Garzanti, Milano, 1988.
  4. 4. Le Lezioni americane  Il libro raccoglie i testi di cinque conferenze che Calvino avrebbe dovuto svolgere alla Harvard University (Cambridge Ma) per le Poetry Lectures nell’a.a. 1985-1986.  La morte (settembre 1985) impedì a Calvino di tenere le cinque conferenze e di redigere il testo della sesta prevista, che avrebbe dovuto intitolarsi Consistency («Coerenza»).  La prima edizione italiana uscì da Garzanti nel 1988 (*). 4 (*) La prima edizione in inglese uscì nello stesso anno, con il titolo Six Memos for the Next Millennium, per la Harvard University Press. Oggi le Lezioni sono disponibili anche nei Saggi. 1945- 1985, a cura di Mario Barenghi, Mondadori, Milano, 1995.
  5. 5. Specificità/valori della letteratura  Leggerezza / Lightness  Rapidità / Quickness  Esattezza / Exactitude  Visibilità / Visibility  Molteplicità / Multiplicity  [Coerenza / Consistency, mancante] 5
  6. 6. 6 «La mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio. […] La leggerezza è qualcosa che si crea nella scrittura con i mezzi linguistici che sono quelli del poeta.» LEG GE REZ ZA
  7. 7. 7 «La rapidità dello stile e del pensiero vuol dire soprattutto agilità, mobilità, disinvoltura; tutte qualità che s’accordano con una scrittura pronta alle divagazioni, a saltare da un argomento all’altro, a perdere il filo cento volte e a ritrovarlo dopo cento giravolte […] Sono convinto che scrivere prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere poesia: in entrambi i casi è ricerca di un’espressione necessaria, unica, densa, concisa, memorabile.» RA PI DI TÀ
  8. 8. 8 «Nei tempi sempre più congestionati che ci attendono, il bisogno di letteratura dovrà puntare sulla massima concentrazione della poesia e del pensiero […] Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose: 1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato; 2) l’evocazione di immagini visuali nitide, incisive, memorabili; 3) un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione.» E SAT TEZ ZA
  9. 9. 9 «Se ho incluso la Visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini […] Le visioni polimorfe degli occhi e dell’anima si trovano contenute in righe uniformi di caratteri […].» VI SI BI LI TÀ
  10. 10. 10 «Il romanzo contemporaneo come enciclopedia, come metodo di conoscenza e soprattutto come rete di connessione tra i fatti, tra le persone, tra le cose del mondo […]. Oggi non è più pensabile una totalità che non sia potenziale, congetturale, plurima.» MOL TE PLI CI TÀ
  11. 11. Le «qualità» calviniane e Twitter(*) 11 Qualità della letteratura secondo Calvino Regole del gioco di Twitter Leggerezza, Esattezza Concisione Rapidità Aggiornamento continuo Visibilità Coinvolgimento Molteplicità Condivisione (*) Sonia Lombardo, Narrativa in 140 caratteri. Genesi della twitteratura, Smashwords, Los Gatos, Ca, 2013 (disponibile su Amazon & Kobo Store)
  12. 12. Uno schema alternativo 12 Qualità della letteratura secondo Calvino Regole del gioco di Twitter Leggerezza, Esattezza, Rapidità Concisione Visibilità Multimedialità Molteplicità Aggiornamento continuo, Condivisione
  13. 13. Rapidità non è velocità  In fisica la rapidità (speed, in inglese) è una quantità scalare che indica la magnitudine del movimento, mentre la velocità (velocity) è una quantità vettoriale che indica la magnitudine del cambiamento di posizione e la direzione.  In ogni caso nelle Lezioni si parla di quickness, che è il tempo di reazione a uno stimolo esterno.  Ma forse quella che Calvino ha in mente è piuttosto una qualità letteraria, che potremmo accostare alla funzione retorica della brevitas. 13
  14. 14. 2. IL LETTORE IN GIOCO Nona lezione 14
  15. 15. 15 «Lettore, è tempo che la tua sballottata navigazione trovi un approdo.» Italo Calvino (*) (*) Se una notte d’inverno un viaggiatore, Einaudi, Torino, 1979.
  16. 16. Il coinvolgimento del lettore  In Se una notte d’inverno un viaggiatore Italo Calvino rappresenta «il coinvolgimento del lettore (…) in un libro che non è mai quello che lui s’aspetta.» (*)  Il protagonista del romanzo conclude la sua «navigazione» in una biblioteca (cap. XI), dove incontra sette lettori-tipo, emblematici di altrettanti modi di intendere la lettura.  Un modo di mettere in discussione l’approccio alla lettura disciplinato e rispettoso delle ragioni del testo? 16 (*) Italo Calvino, Se una notte d’inverno un narratore, “Alfabeta”, I, 8, dicembre 1979, 4-5.
  17. 17. 17 «Se un libro m’interessa veramente, non riesco a seguirlo per più di poche righe senza che la mia mente, captato un pensiero che il testo le propone, o un sentimento, o un interrogativo o un’immagine, non parta per la tangente e rimbalzi di pensiero in pensiero.» Il lettore ipertestuale
  18. 18. 18 «Non devo distrarmi se non voglio trascurare qualche indizio prezioso. Ogni volta che mi imbatto in questi grumi di significato devo continuare a scavare intorno per vedere se la pepita s’estende in un filone.» Il lettore Sherlock Holmes
  19. 19. 19 «A ogni rilettura mi sembra di leggere per la prima volta un libro nuovo. Sarò io che continuo a cambiare e vedo nuove cose di cui prima non m’ero accorto? Oppure la lettura è una costruzione che prende forma mettendo insieme un gran numero di variabili e non può ripetersi due volte secondo lo stesso disegno?» Il lettore che rilegge
  20. 20. 20 «Ogni nuovo libro che leggo entra a far parte di quel libro complessivo e unitario che è la somma delle mie letture. Questo non avviene senza sforzo: per comporre quel libro generale, ogni libro particolare deve trasformarsi, entrare in rapporto coi libri che ho letto precedentemente.» Il lettore connettivo
  21. 21. 21 «C’è una storia che per me viene prima di tutte le altre storie e di cui tutte le storie che leggo mi sembra portino un’eco che subito si perde. Nelle mie letture non faccio che ricercare quel libro letto nella mia infanzia.» Il lettore Proust
  22. 22. 22 «Il momento che più conta per me è quello che precede la lettura. Alle volte è il titolo che basta ad accendere in me il desiderio d’un libro che forse non esiste. Alle volte è l’incipit del libro, le prime fasi...» Il lettore desiderante
  23. 23. 23 «È la fine che conta […], ma la fine vera, ultima, nascosta nel buio, il punto d’arrivo a cui il libro vuole portarti. […] Il mio sguardo scava tra le parole per cercare di scorgere cosa si profila in lontananza, negli spazi che si estendono al di là della parola fine.» Il lettore che va oltre
  24. 24. 24 «A me nei libri piace leggere solo quello che c’è scritto; e collegare i particolari con tutto l’insieme; e certe letture considerarle come definitive; e mi piace tener staccato un libro dall’altro, ognuno per quel che ha di diverso e di nuovo; e soprattutto mi piacciono i libri da leggere da principio alla fine. Ma da un po’ di tempo in qua…» Il lettore disciplinato

×