2. 1895 – autoritratto
"La mia pittura è, in
realtà, un esame di
coscienza e un
tentativo di
comprendere i miei
rapporti con
l’esistenza. E’,
dunque, una forma di
egoismo, ma spero di
riuscire grazie a lei,
ad aiutare gli altri a
vedere chiaro".
3. Loten 1863 - Oslo (Christiania) 1944
•1868 - muore la madre
•1878 - muore la sorella
•1880 - decide di
dedicarsi alla pittura
•1884 - espone ad una
mostra di giovani artisti
l’opera "Il Mattino"
•1885 - a Parigi, seppur
deluso, rimane
influenzato dalla pittura
impressionista
•1886 - la svolta:
nell’opera "La bambina
Malata" esprime tutto il
dramma vissuto da
bambino
4. L’angoscia, la
desolazione, la quieta
disperazione di una
giovane davanti al
dissolversi della propria
vita vengono messe in
risalto da una tecnica
pittorica velata,
tremolante, sfumata nei
contorni, quasi in
dissoluzione……….
come la stessa vita.
1886 - La bambina malata
5. Stati d’animo……
• 1886 - muore il padre
scrive "E io vivo con i miei
morti, mia madre, mia
sorella, mio nonno, mio
padre soprattutto…".
• 1889 - Con una terza borsa
di studio può studiare a
Parigi le tele di Gaugin,
elabora un nuovo
linguaggio simbolista e
sintetista
• 1891- elabora molti dei temi
de……..
Il Fregio della Vita
1893 – La morte nella stanza dell’ammalata
7. 1894 - Angoscia
"Vidi tutte le persone
dietro le loro
maschere –
ridevano
flemmatiche- facce
composite- vidi
dentro di loro e c’era
sofferenza –in
ognuno di loro- corpi
pallidi- che, senza
sosta, si
muovevano- lungo
una strada tortuosa
alla fine della quale
c’era solo la tomba
9. 1893 - Disperazione
"Camminavo sulla strada
con due amici, il sole
tramontava, sentii come una
vampata di malinconia, il
cielo divenne
improvvisamente rosso
sangue. Mi arrestai. Mi
appoggiai al parapetto,
stanco da morire…rimasi là,
tremando d’angoscia e
sentivo che un grande
urlo infinito
pervadeva la natura"
10. 1893 – disperazione
"La malattia, la follia e la
morte erano gli angeli neri
che si affacciavano sulla
mia culla...."
16. Le due figure voltate di spalle
fanno parte della
dimensione
concreta della
realtà,
indifferente al
dolore del
mondo.
17. L'uomo che preme le mani sulle orecchie ……….
esprime una dualità.
Quella di una
umanità che soffre
e quella di una
umanità che non
vuol sentire
l'urlo di dolore.
L’assenza dei capelli
accentua la
condizione di
distacco,
è chiaro il riferimento
alla condizione del
malato mentale
18. Il vortice nella baia…….
……Esalta l’angoscia e la drammaticità.
colori e forma,suggeriscono l’immagine di un’imminente catastrofe
cosmica, di un annunciata apocalisse, metafora sconsolata dell’uomo
moderno, solo e impotente in un universo nemico e vuoto senza più
sicurezze.
19. Il colore
I toni caldi come il rosso,
l'arancio ed il giallo sono
stati sostituiti da quelli
freddi come il verde e il
blu.
L’associazione di colori
complementari (rosso-
verde, azzurro-arancio)
mette in risalto i toni
cromatici ottenendo un
forte effetto espressivo
20. La composizione
la presenza del ponte
stacca la figura principale
dallo sfondo e la presenta
nella sua individualità
l'autore ci indica che, pur
facendo parte la figura e
lo sfondo di due diverse
dimensioni (la terrena e la
cosmica) l'uomo sente il
“dolore” dell'universo di
cui fa parte e che incombe
su di lui.
ma l'umanità è sorda a
l'urlo.
21. Le linee
con un andamento
curvilineo nello
sfondo e nella figura
in primo piano.
Le due figure più
lontane ripetono
ritmicamente le linee
verticali dei sostegni
della ringhiera del
ponte.
22. Le linee
Si contrappongono
in modo evidente:
le linee diagonali
spezzano con la loro
geometricità
l'andamento
curvilineo dello
sfondo.
Le linee di forza che
appartengono alla
figura partono dal
basso per
convergere nelle
mani