2. Il Natale è la festività cristiana che celebra la nascita di Gesù
("Natività"). Cade il 25 dicembre (il 7 gennaio nelle Chiese
ortodosse slave e copte che adottano il calendario giuliano).
Il termine deriva dal latino natalis, che significa "relativo alla
nascita".
3. ABITUDINI NATALIZIE IN ITALIA
• Il Natale è una festa accompagnata da diverse tradizioni, sociali e religiose, spesso
variabili da paese a paese.
• Tra i costumi, le pratiche e i simboli familiari del Natale è possibile ricordare il presepe,
l'albero natalizio, la figura di Babbo Natale, il calendario dell'Avvento, lo scambio di
auguri e di doni
• Il presepeIl presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù,
derivata da tradizioni medievali. Il termine deriva dal latino praesaepe,
composto da prae (innanzi) e saepes (recinto), ovvero luogo che ha davanti
un recinto. Il presepe varia da regione a regione, per ovvi motivi culturali.
Possiamo ricordare a tal proposito il presepe genovese che si realizza con
personaggi in legno, il presepe pugliese che utilizza la carta pesta, il
presepe siciliano realizzato con l'aggiunta di prodotti tipici siciliani come
rami d'arancio e di mandarino tutti tipici della Sicilia.
4. Babbo Natale, presente in molte culture, è un
vecchio con la barba bianca che distribuisce i doni
ai bambini, di solito la sera della vigilia di Natale.
L'albero di Natale (di solito un abete), addobbato
con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi,
piccoli regali impacchettati e altro. Le origini
vengono in genere fatte risalire al mondo tedesco
nel XVI secolo, sulla base di preesistenti
tradizioni cristiane e pagane.
5. • l Panettone ѐ un tipico dolce milanese, associato alle tradizioni
gastronomiche del Natale ed ampiamente diffuso in tutta Italia.
È ottenuto da un impasto lievitato a base di acqua, farina, burro,
uova o anche tuorli, al quale si aggiungono frutta candita,
scorzette di arancio e cedro in parti uguali, e uvetta.
• Il cuoco al servizio di Ludovico il Moro fu incaricato di
preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati
molti nobili del circondario, ma il dolce, dimenticato nel forno,
quasi si carbonizzò. Vista la disperazione del cuoco, Toni, un
piccolo sguattero, propose una soluzione: «Con quanto è
rimasto in dispensa – un po' di farina, burro, uova, della scorza
di cedro e qualche uvetta – stamane ho cucinato questo dolce.
Se non avete altro, potete portarlo in tavola. Da allora è il "pane
di Toni", ossia il "panettone“.
7. Molte tradizioni natalizie sono infine legate
alla musica (canti natalizi come Tu scendi dalle
stelle e Jingle Bells), a particolari piante
(l'agrifoglio, il vischio, la stella di Natale) e
pietanze sia dolci (panettone, pandoro e altri
dolci natalizi) che salati (zampone, cotechino),
spesso con forte variabilità da regione a
regione.
8. Le abitudini nataLizie dei Serbi
A Natale i Cristiani seguono molti culti
religiosi. Gli ortodossi di mattina hanno la
liturgia, con la comunione, per poi ritornare a
casa dove gli aspetta un pranzo Natalizio
abbondante. Questo giorno trascorre in
compagnia di un “inserviente” (un ospite
scelto- spesso un bimbo maschio
battezzato).
9. • Бадњак
• La celebrazione del Natale, per gli ortodossi a come
predecessori Туциндан e Бадњи дан. Туциндан e il girono
quando si prepara la печеница. Бадњи дан (la Vigilia di
Natale) ha preso il nome dal бадњак (quercia) che si taglia il
giorno della Vigilia e si porta a casa.
• Il giorno della Vigilia ci si alza presto, mentre le donne
preparano il pranzo Natalizio, abbeliscono la casa e
prepramano la cena senza carne, visto che questa e richiesto
dalla tradizione. Si mangiа pesce piu che altro con pane la cui
grandezza simbolizza la prosperita nell’anno a venire. Tempo
fa, gli uomini mettevano la legna da ardere e nutrivano gli
animali. Dopo cena si va alla liturgia della mezzanotte dove si
aspetta il Natale.
10. • Божићно дрвце (Albero di Natale)
• Јаслице (Una sorta di presepe)
• Anche se il decoramento dell’albero Natalizo e una
tradizione anticha, in alcune localita non era diffuso
fino alla metà del XIX secolo, quando si espande
l’impatto della cultura tedesca per ragioni politiche.
Nonostante il fatto che la decorazione non era molto
diffusa, le case alla Vigilia erano sempre abbelite con
fiori e frutti, specialmente con erbe, in maggior parte
a merito dei bambini. Nella maggior parte dei casi
attorno all’albero si posavano candele,ritratti di Dio e
altri accessori del genere. Piu tardi saranno usati
cotone e cera per rappresentare la neve. Le famiglie
benestanti potevano anche usare figurine e
decorazioni più belle e splendenti.
• Sotto l’albero si mettevano quasi sempre le “jaslice”,
una sorta di presepe. All’ inizio si potevano trovare
solo nelle chiese e dalle persone più ricche, e spesso si
competeva per avere il presepe più bello.
11. • Чесница e un dolce considerato molto
importante. Preparato da farina bianca, con
acqua e grasso senza lievito. Чесница si
impastava il primo giorno di Natale, solo dopo
quando la prima campana avesse suonato nella
chiesa. Il nome è da solo interessante perchè
deriva da più parole: "чест",(virtuoso) "део“
(parte), "срећа“(felicità), perche si divideva tra gli
ospiti in base al loro numero, per predirre loro la
loro fortuna. Чесница simbolizza la nascita di
Gesù bambino, donato dai pastori.