1. • Cicerone, Marco
Tullio (Arpino 106 a.C. -
Formia 43 a.C.),
oratore, uomo politico e
scrittore latino. nel 77
a.C., intraprese la
carriera politica:
divenne questore nel 75
a.C., senatore nel 74,
edile curule nel 69,
pretore nel 66 e console
nel 63.
4. • Considerate l’onestà e la
scrupolosità di questo
grande uomo perché
possiate provar piacere
davanti a esempi della
più fulgida virtù patria
• Quando questo nostro
nemico e ladro di tutto ciò
che v’è di sacro e
venerando la vide, come
se quella fiaccola,
l’avesse toccato,cominciò
a bruciare di una folle
brama
Scipione e Verre
5. Il palinsesto del De re publica
• preferivano parlare non più
dell’ideale del vir bonus,ma di
HOMO, non più il
patriottico”maschio”generale e
magistrato né il cittadino opposto
al nemico,bensì l’essere
umano”,capace di dare alla patria
un lustro non più militare e
politico,ma anche culturale e
filosofico. La dote della
HUMANITAS”civiltà,educazione,
cultura”,sarebbe dovuta essere di
ogni leader politico e avrebbe
dovuto salvare lo stato dalle guerre
civili per il potere assoluto e dalla
corruzione dilagante. Ma non fu
così.
6. COSA HANNO IN COMUNE CICERONE,
ARISTOTELE e PLATONE?
ARISTOTELE • PLATONE
7. Un capolavoro …
• Non è un trattato ma un
dialogo. L’oratore deve
essere si un tecnico
della parola, ma anche
un intellettuale completo
e un politico ”Vir bonus
discendi peritus(uomo
integerrimo, esperto
nell’arte della parola)”
8. Le parti del discorso secondo la
retorica classica
• L’organizzazione del
discorso si articolava
in cinque fasi:
• Inventio
• Dispositio
• Elocutio
• Memoria
• Actio o prununtiatio
9. • Nos autem,fortes viri,satis facere rei publicae
videmur, si istius furorem ac tela vitamus. Ad
mortem te,Catilina, duci iussu consulis iam
pridem oportebat, in te conferri pestem,quam tu
in nos omnis iam diu machinaris.
10. An vir amplissimus,P.Scipio,pontifex
maximus,Ti. Gracchum,mediocriter
labefactantem statum rei publicae,privatus
interfecit;Catilinam orbem terrae caede
atque incendiis vastare cupientem nos
consules perferemus?
11. Il processo:
ieri-oggi
Un principio molto importante, che influisce sulla struttura stessa del processo, è quello
secondo cui il giudice non può decidere un giudizio senza prima avere ascoltato le
ragioni di tutte le parti. Questa è sicuramente da considerarsi una garanzia a un giudizio
imparziale e fondato. Il giudizio si deve svolgere in modo equo, cioè garantendo a tutte
le parti la possibilità di difendersi e far valere le proprie ragioni in modo adeguato. I
processi, inoltre, devono essere resi pubblici; tale requisito è fondamentale in uno stato
democratico fondato sulla sovranità popolare.
12. Principi su cui si fonda uno stato
• PRINCIPI E NORME DELLA COSTITUZIONE
• La Costituzione è divisa in 4 sezioni (principi fondamentali, parte prima, parte seconda, 18 disposizioni
transitorie e finali) ed è composta da 139 articoli.
• Il testo si apre con l’esposizione dei principi fondamentali. Essi sono particolarmente importanti perché:
riconoscono e garantiscono i diritti inviolabili dei cittadini (primi tra tutti, l'uguaglianza davanti alla legge e
il diritto al lavoro) e dichiarano la Repubblica italiana una e indivisibile.
• Nei 12 articoli dei principi fondamentali vengono poi espresse: la garanzia delle autonomie locali, la tutela
delle minoranze linguistiche, la libertà di religione, lo sviluppo e la tutela della cultura e del patrimonio
artistico, il ripudio della guerra e i colori della bandiera.
• La prima parte della Costituzione è intitolata Diritti e doveri dei cittadini. Questa
parte definisce e regola in modo preciso i rapporti tra i cittadini, e tra i cittadini e lo
stato, nella sfera civile, etica, sociale, economica e politica. Nello specifico, riconosce
e garantisce i diritti civili, politici e sociali dei cittadini (ad esempio: i diritti della
famiglia, dei minori, il diritto alla salute, il diritto all’istruzione, il diritto di opinione, di
associazione ecc.). Accanto ai diritti, sono elencati anche i doveri dei cittadini. Tra
questi ultimi vi sono il diritto-dovere del lavoro, la fedeltà alla Repubblica, il
pagamento delle tasse, il dovere di occuparsi dei figli, il dovere di votare e di
difendere la patria.
• La seconda parte, invece, è dedicata all’ordinamento dello stato. Qui sono definite le istituzioni dello
stato e le loro funzioni: il Parlamento bicamerale (cioè formato dalla Camera dei Deputati e dal Senato) al
quale è affidato il compito di fare le leggi; il presidente della Repubblica che ha una funzione di garante
dell’unità dello stato e di mediatore; il governo al quale è assegnato il potere esecutivo; la magistratura che
detiene il potere giudiziario e alla quale è garantita la totale autonomia. Viene inoltre definita la divisione
amministrativa del territorio in entità più piccole
La Costituzione è la legge fondamentale di uno stato. Garantisce i diritti dei cittadini e
definisce l’ordinamento dello stato
13. • Accanto ai diritti civili e politici la Costituzione stabilisce
dei diritti sociali che hanno valore di programma politico-
sociale per guidare la società italiana verso obiettivi di
uguaglianza sostanziale. Questo aspetto, che
contraddistingue la Costituzione italiana, trova
espressione diretta nell'articolo 3, comma secondo: “È
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo
della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i
lavoratori all'organizzazione politica, economica e
sociale del paese”. In questo senso vanno interpretati il
riconoscimento del diritto al lavoro e la subordinazione
della proprietà e dell'iniziativa privata agli interessi
collettivi.