Geotermia a bassa entalpia: una introduzione generale e una sfida per il nostro territorio.
A cura della Dott.ssa Elena Favi e dell'Ing.Davide Frisoni dell'Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche del Comune di Rimini
Geotermia - Risparmio ed efficienza da fonti rinnovabiliGeosolution Srl
Il sottosuolo è un serbatoio termico dal quale estrarre calore d’inverno e al quale cederne d’estate. Tale scambio termico è possibile mediante le pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, che assicurano un elevato grado di rendimento durante tutto l’anno con un consumo di energia elettrica limitato; è anche possibile alimentare le pompe di calore geotermiche con pannelli fotovoltaici. Lo scambio di calore con il terreno avviene tramite la sonda geotermica: il loro numero e la profondità d'installazione (da 50 a 150 metri) variano in funzione dell'energia termica richiesta. Ogni sonda è formata da una coppia di tubi in polietilene uniti a formare un circuito chiuso con un tubo di "andata" e uno di "ritorno", all'interno dei quali circola un fluido glicolato. La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta, che rappresenta un processo inverso rispetto a quanto avviene spontaneamente in natura, dovuto al fatto che viene fornita energia elettrica alla macchina che "pompa calore". Negli ultimi anni anche in Italia il mercato delle pompe di calore ha subito un indicativo incremento: nel 2009 si stima una potenza installata di circa 230 MW termici. Il costo d’investimento per un sistema di PCG è normalmente più caro di un sistema convenzionale di climatizzazione; tuttavia, a fronte di costi d’installazione maggiori, la gestione è nettamente più economica.
Quarantini geotermia con pompe di calore a sonde verticalicanaleenergia
La presentazione di Mattia Quarantini in occasione dell'evento "le rinnovabili termiche:occasione di sviluppo per l'intera toscana" di Amici della Terra
Geotermia - Risparmio ed efficienza da fonti rinnovabiliGeosolution Srl
Il sottosuolo è un serbatoio termico dal quale estrarre calore d’inverno e al quale cederne d’estate. Tale scambio termico è possibile mediante le pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, che assicurano un elevato grado di rendimento durante tutto l’anno con un consumo di energia elettrica limitato; è anche possibile alimentare le pompe di calore geotermiche con pannelli fotovoltaici. Lo scambio di calore con il terreno avviene tramite la sonda geotermica: il loro numero e la profondità d'installazione (da 50 a 150 metri) variano in funzione dell'energia termica richiesta. Ogni sonda è formata da una coppia di tubi in polietilene uniti a formare un circuito chiuso con un tubo di "andata" e uno di "ritorno", all'interno dei quali circola un fluido glicolato. La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore da un corpo a temperatura più bassa a un corpo a temperatura più alta, che rappresenta un processo inverso rispetto a quanto avviene spontaneamente in natura, dovuto al fatto che viene fornita energia elettrica alla macchina che "pompa calore". Negli ultimi anni anche in Italia il mercato delle pompe di calore ha subito un indicativo incremento: nel 2009 si stima una potenza installata di circa 230 MW termici. Il costo d’investimento per un sistema di PCG è normalmente più caro di un sistema convenzionale di climatizzazione; tuttavia, a fronte di costi d’installazione maggiori, la gestione è nettamente più economica.
Quarantini geotermia con pompe di calore a sonde verticalicanaleenergia
La presentazione di Mattia Quarantini in occasione dell'evento "le rinnovabili termiche:occasione di sviluppo per l'intera toscana" di Amici della Terra
Il dimensionamento dei radiatori, nel caso di sostituzione o di spostamenti dei corpi radianti esistenti, richiede il calcolo del fabbisogno di calorie necessarie a riscaldare gli ambienti.
Le città che sapranno interpretare i bisogni dei cittadini e riusciranno a valorizzare le migliori esperienze progettuali, integrandole con l’ecosistema esistente, affronteranno con un cambio di passo sostanziale la crescita sostenibile e la qualità della vita del territorio. Fondamentali saranno il confronto e il dialogo tra decisori pubblici che disegnano e attuano le politiche territoriali e gli attori dell’offerta di tecnologia e servizi.
Le fonti di energia rinnovabili sono quelle fonti (energia solare, geotermica, idrica, eolica) che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono esauribili nella scala dei tempi umani e il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future.
Geotermia in Toscana e Ungheria: 3 progetti studiatiLuca Madiai
La geotermia e i suoi possibili sviluppi in Toscana e in Ungheria due aree dell'Unione Europea con vaste ma differenti risorse geotermiche. Le due aree si prestano a un maggior sviluppo nello sfruttamento della geotermia (sia per usi termici che di potenza) e in una stretta collaborazione in questo campo di ricerca.
Presentazione della tesi di laurea del 22 luglio 2010. Lavoro svolto in collaborazione con l'istituto di geofisica di Budapest Eotvos Lorand (ELGI) e con l'utilizzo di due borse di studi : Erasmus Placement e la borsa del Ministero degli Affari Esteri italiano.
Pompe di calore, introduzione alla tecnologia e mercato ItaliaDavide Maritan
Introduzione alla tecnologia delle pompe di calore. Temi trattati: polveri sottili e riscaldamento globale; funzionamento delle pompe di calore geotermiche e aria-acqua; situazione del mercato Italia; COP e COP stagionale delle pompe di calore; confronto valori COP per diversi modelli in commercio; normativa Erp; Esempio impianto con pompa di calore aria acqua IVT AirX; pompe di calore IVT
Le unità terminali sono terminali di emissione attraverso i quali passa il fluido termovettore che permette il riscaldamento od il raffrescamento in ogni locale in cui sono posizionati. Le unità terminali si suddividono in:
1) unità a prevalente scambio termico convettivo: radiatori, termoconvettori, piastre radianti (convezione naturale) e ventilconvettori, aerotermi (convezione forzata);
2) unità a prevalente scambio termico radiativi: pannelli radianti;
3) unità per il condizionamento dell’aria o split (trattamento estivo ed invernale).
47° Convegno Internazionale AICARR
Roma 8-9 ottobre 2009
Casa a basso consumo:
un'esperienza di riqualificazione
dal concept al commissioning dell'impianto
ecosoddisfatti!
piccola guida al consumo responsabile
ed ecocompatibile
Daniele Vignatelli
ISBN 978-88-86627-33-7
Prima edizione - ottobre 2009 - 1.000 copie
Tiratura speciale per Ambiente Festival
Realizzazione grafica e disegni:
Patrizia Casadei
Stampa: Gamedit - Bergamo
Un Servizio rivolto alle imprese per supportarle nella individuazione di prodotti forniture e servizi ‘Green’ in grado di far risparmiare denaro e produrre maggiore competitività
www.greenintelligence.it - www.zanzini.it
Documento Qualita Aria del Comune di Rimini con le azioni messe in atto per la diminuzione degli inquinanti dal 2001 al 2009 e l'analisi dei principali inquainanti negli ultimi anni
Interventi per la protezione della costa e bonifiche ambientali litorale di Rimini Nord - anni 2006-10 - Presentazione per Assemblea Pubblica Circoscrizione 5 -16/11/09
La presentazione dei dati relativi alle misure di limitazione al traffico del Comune di Rimini in ottemperanza alla sottoscrizione dell'ACCORDO DI PROGRAMMA SULLA QUALITÀ DELL’ARIA 2008-9.
La Missione a Gaza coordinata da Crocevia Ong era formata da medici, psicologi, cooperanti, giornalisti e rappresentanti degli enti locali del Comune di Rimini e del Comune di Monterotondo.
La presentazione, in progress, vuole essere una bozza da sviluppare e da utilizzarsi ad esempio in pincontri pubblici per raccontare l'esperienza realizzata.
Chi volesse aggiungere altri materiali e testi è pregato di farlo inviandomipoi la versione corretta per email, io provvedrò ad aggiornarla.
Tanto Ecomondo quanto Dinamo, una delle iniziative di Ecomondo in Città, riflettono sulle tematiche dello sviluppo ecosostenibile. Ma laddove Ecomondo dà soprattutto risalto alle attuali potenzialità tecniche, funzionali, imprenditoriali del recupero e del riciclo, Dinamo vuole svilupparne gli aspetti artistici e creativi, approfondendo le potenzialità espressive e comunicative degli oggetti «di scarto» e delle buone pratiche di mobilità sostenibile. DINAMO è perciò un percorso artistico in cui, anche in questo caso per la prima volta, una cordata spontanea di artisti interroga la comunità realizzando una rete di installazioni collocate in alcuni spazi urbani (Piazza Cavour, Palazzo del Podestà) strategici di Rimini centro. Una collettiva, una proposta culturale inedita e sperimentale fatta di opere concepite e realizzate per l’occasione sul tema della bicicletta, un tema caro all’Assessorato all’Ambiente anche dopo il successo dell’avvio del progetto bike-sharing nella nostra città. Infatti riutilizzando vecchie biciclette (fornite dai soci dell’Associazione Pedalando e Camminando), ogni artista dal proprio punto di vista proporrà il più semplice ed ecologico dei mezzi di locomozione come comoda alternativa ai mezzi di trasporto che congestionano il traffico urbano. Saranno creazioni bizzarre, macchine ibride e sbalorditive, giochi inediti dove meccanica, elettrotecnica ed elettronica si fonderanno alle tradizionali arti figurative e con le quali il pubblico potrà addirittura interagire. Il progetto Dinamo è un’iniziativa inscindibilmente legata al fondamento etico del riutilizzo dei materiali di scarto, e alla necessità di un maggior impegno individuale nella cura dell’ambiente urbano: ma con uno scatto fantastico, una rielaborazione creativa che investe la città e la coinvolge secondo i suoi ritmi, la sua voglia di svago, la sua instancabile curiosità. Perché l’oggetto bicicletta. Gli artisti si misureranno con un tema, scelte linguistiche e soluzioni tecniche mai affrontati nella loro carriera. Tutti hanno scelto un unico soggetto: la bicicletta, punto di partenza comune per le singole elaborazioni creative. Ogni artista che ha aderito a Dinamo è infatti chiamato a cimentarsi con una definizione della «bicicletta», investendola di connotazioni poetiche e di significati che scaturiscano dalla propria visione del mondo. Una definizione che – facendo leva su dati d’esperienza comune e immaginari condivisi – interpelli la coscienza degli uomini. Naturalmente, la scelta del soggetto è ricaduta sulla bicicletta perché, oltre ad essere un oggetto ricco di storia e fortemente evocativo, tra i più comuni mezzi di trasporto è quello che ha il minor impatto ambientale: nessun tipo di inquinamento.
Studio di fattibilità per un progetto di riassettto territoriale delle aree periurbane della bassa Valmarecchia al fine di definire il recupero ambientale delle cave In.Cal System e Adria Scavi nel fiume Marecchia
1. Geotermia a bassa entalpia Rimini, 7 agosto 2008 – Ing. Davide Frisoni, Dott.ssa Elena Favi Comune di Rimini – Assessorato alle Politiche Ambientali ed Energetiche Direzione Infrastrutture, Mobilità e Ambiente Sportello Generale per l’Energia
2. Introduzione L’energia Geotermica è generata dal calore terrestre. L’origine di questo calore è legato alla natura interna del nostro pianeta e con i processi fisici che in esso hanno luogo. E’ una risorsa diffusa praticamente inesauribile (se sfruttata correttamente), costantemente disponibile nel tempo, rinnovabile e a bassissimo impatto ambientale. Rappresentazione schematica di un sistema geotermico Rimini, 7 agosto 2008
3. Introduzione Nella maggior parte delle aree terrestri, le rocce hanno una temperatura di circa 25-30 °C a 500 m di profondità, e di 35-45°C a 1000 m. In altre zone, dove le condizioni geologiche sono più “favorevoli” (crosta terrestre più sottile, vulcanismo e/o fratture tettoniche), le temperature possono raggiungere e superare i 200°C. L’energia termica accumulata in queste zone viene resa disponibile a profondità accessibili da vettori termici presenti nella crosta terrestre e denominati fluidi geotermici. Al disotto di 15-20 metri si ha la zona di OMOTERMIA, in cui il calore è fornito esclusivamente dal flusso proveniente dall’interno della terra con un aumento medio progressivo di 1°C ogni 33 metri di profondità. Nella maggior parte delle regioni italiane, indipendentemente dal tipo di roccia, dall’assetto geologico-strutturale e dalla stratigrafia, la temperatura della zona di omotermia è compresa tra 12 e 17°C. Rimini, 7 agosto 2008
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14. Esempio di dimensionamento dell’impianto VILLETTA UNIFAMILIARE DI 130 MQ La scelta della pompa di calore ed il dimensionamento delle sonde geotermiche, richiede la conoscenza di elementi quali: 1. le caratteristiche geologiche del sottosuolo; 2. la potenza termica prelevata dal terreno espressa in KWt; 3. la lunghezza della sonda geotermica; oltre alla documentazione tecnica dei costruttori. Ad esempio per una potenza di riscaldamento di 8 KW forniti dalla pompa di calore, 6 KW sono estratti dal terreno 2 rappresentano la potenza elettrica assorbita dal compressore in questo caso la profondità di perforazione deve raggiungere i 125 metri e la sonda geotermica per raccogliere 6 KW dal terreno deve essere collocata a 120 metri. Rimini, 7 agosto 2008 La potenza specifica di una sonda è proporzionale alla conducibilità termica del terreno Potenza specifica (W/m)= calore scambiato tra le sonde e terreno / tempo * lunghezza tubi
15. Macchine perforatrici e installazione delle sonde Sonde orizzontali Sonde verticali Rimini, 7 agosto 2008
18. Normativa Rimini, 7 agosto 2008 Legge D.P.R. 395/1991 art.32 (Concessione di coltivazione). Il titolare del permesso di ricerca, ottenuto ai sensi dell’art.6, scopre risorse geotermiche riconosciute di interesse nazionale, è concessa la coltivazione se la relativa capacità produttiva e gli altri elementi di valutazione geomineraria disponibili giustificano tecnicamente lo sviluppo del giacimento scoperto. L.9/1991 art.15 (Ricerca e coltivazione geotermica). Il permesso di ricerca di cui all’art. 4 della L. 896/86 e la concessione di coltivazione di cui all’art. 11 della medesima legge sono subordinati all’effettuazione della rimessione in pristino dello stato originario dei luoghi a seguito di eventuale incidente o di sistemazione idrogeologica e di risanamento paesistico a seguito dei lavori. Garanzie patrimoniali reali o personali, in relazione all’entità dei lavori programmati. D.Lgs. 112/1998 art.34 Le funzioni degli uffici centrali e periferici dello Stato relative alle concessioni di coltivazione delle risorse geotermiche sulla terraferma sono delegate alle regioni. Regolamento della Regione Lombardia (Delibera G.R. 3944/2006), basata sullo studio dell’IRER.
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23. Proposte – Carta di fattibilità territoriale (es. Svizzera) Rimini, 7 agosto 2008 • Nelle zone üB non c’è una falda o non c’è un interesse per un utilizzo delle acque sotterranee per motivi qualitativi o quantitativi. Si tratta del territorio al di fuori del fondovalle e lontano dalle captazioni esistenti. In queste zone è possibile l’installazione di impianti geotermici. • La zona di protezione delle acque sotterranee Au indica la presenza di una falda in qualità d’acqua potabile. In questa zona le possibilità sono limitate. • Le zone S1 , S2 e S3 sono le zone di protezione delle captazioni ad uso potabile esistenti. Per le zone Area è concretamente prevista la captazione per uso potabile. In queste zone non è possibile l’installazione di impianti geotermici.