47° Convegno Internazionale AICARR
Roma 8-9 ottobre 2009
Casa a basso consumo:
un'esperienza di riqualificazione
dal concept al commissioning dell'impianto
2. Casa a basso consumo: un'esperienza di riqualificazione dal concept al commissioning dell'impianto Davide Truffo Tecnologie Impiantistiche srl - Torino Maurizio Maggi, Chiara Borsero, Luca Tartaglia Liberi professionisti - Torino
Adozione delle norme nazionali lex 10/91, D.lgs. 192/05 e s.m.e i. e legge regionale 13/07 con linee progettuali volte alla: riduzione dispersioni termiche invernali mediante elevato isolamento di pareti, solai, copertura e serramenti; eliminazione ponti termici; Riduzione dei carichi estivi con ombreggiamento e schermature solari. La riduzione delle dispersioni termiche si è effettuata con l'isolamento termico impiegando: A livello di pareti e solai, strati di elevato spessore in polistirene estruso con grafite spessore medio di 16 cm ( W/m 2 K). A livello di copertura oltre a 24 cm di polistirene si sono utilizzati più strati di pannelli in fibra di legno raggiungendo una trasmittanza di 0,11 W/m 2 K. Serramenti in legno con triplo vetro bassoemissivo e doppia camera riempita con argon (trasmittanza 0,88 W/m 2 K);. La presenza di possibili ponti termici è stata eliminata grazie all’installazione di un cappotto esterno in polisitrene sulle pareti verticali e sui solai tra zone termiche differenti. Per la parte controterra è stato relalizzato un'ulteriore cappotto esterno in vetro cellulare. Per eliminare ulteriormente possibili ponti tra le aperture e le pareti opache si è previsto di installare i serramenti a filo con la parete esistente e far proseguire l’isolante del cappotto per 5 cm sui montanti dei serramenti. Per quanto concerne i balconi che circondano l’edificio, il progetto ha previsto la loro demolizione ed il loro successivo ripristino con struttura indipendente e fissaggio mediante tasselli coibentati alla parete esistente ed ai montanti in legno del sistema di schermatura.
La riduzione dei carichi estivi si è raggiunta con: Intervento diretto mediante un sistema di schermature solari esterne, locate direttamente sulle facciate principalmente esposte ad irraggiamento solare, mediante un sistema a lamelle fisse in legno, le quali hanno permesso una notevole riduzione dei carichi estivi ed elevati livelli di ombreggiamento durante lo stesso periodo, ma al contempo garantendo buoni livelli di illuminamento interno nel periodo invernale. Intervento indiretto prevedendo di utilizzare una serie di piantumazioni nell’area verde di pertinenza della proprietà al fine di garantire una riduzione dei carichi estivi incidenti sulla facciata sud, sprovvista di sistemi di schermatura .
Adozione di soluzioni impiantistiche ad alta efficienza (fig.3) con: utilizzo in ambiente di sistemi di riscaldamento a bassa temperatura; ventilazione meccanica dei locali con recupero termico; sistema multienergia per il riscaldamento e raffrescamento ambienti e la produzione di ACS; pannelli fotovoltaici per la copertura del fabbisogno medio annuale di energia elettrica; recupero delle acque meteoriche ai fini irrigui e per alimentare le cacciate dei WC.
Riepilogo dei risultati del dimensionamento in termini di portata ed energia assorbita:
Il sistema di produzione dell'energia termica, frigorifera e dell'acqua calda sanitaria è stato scelto in un'ottica di: massimizzare l'efficienza energetica; ridurre al minimo le emissioni in atmosfera; abbinamento ottimale con un impianto fotovoltaico La pompa di calore geotermica, sfruttando la minima escursione termica del terreno rispetto all'aria è la soluzione che meglio unisce questi principi. Si è scelta una pompa di calore acqua-acqua reversibile dotata di desurriscaldatore per la produzione dell'ACS.
Il COP di progetto dovrà essere almeno paria a 4; Modalità di funzionamento della pompa di calore: Estivo (fig.6a) Modalità raffrescamento+ACS, con recupero del calore di condensazione mediante il desurriscaldatore. Modalità solo ACS con inversione automatica del ciclo frigorifero in condizione di impianto climatizzato soddisfatto, per produrre l'acqua sanitaria in caso di necessità. Invernale (fig. 6b) Modalità riscaldamaneo+ACS con priorità sull'impianto di riscaldamento e recupero parziale sul desurriscaldatore. Modalità solo ACS per produrre esclusivamente l'acqua calda sanitaria in caso di necessità.
Fabbisogno annuale di ACS : Ipotesi di consumo pari a 75 l/pers giorno, per un totale di 6 occupanti Qacs=m x cp x ΔT con m= volume di acqua calda sanitaria giornaliera cp= calore specifico dell’ acqua ΔT= salto termico desiderato (Tin=15.C; Tout=48) Qacs= 450[litri/giorno]*4,186[KJ/litro °K]*33[°K]/3600= 17,27 [kWh/giorno] Per un totale di circa 6300 kWh all’anno
Ha una capacità di 1000 litri per evitare sovratemperature nell'accumulo durante la stagione estiva; la preparazione dell'ACS avviene con serpentino istantaneo a superficie maggiorata e successiva miscelazione evitando il problema legionella che si avrebbe nell'accumulo; il collegamento ai vari sistemi quali pannelli solari, pompa di calore e impianto di riscaldamento avviene con livelli termici differenziati per massimizzarne i rendimenti; il particolare sistema di scambio termico ed i circuiti interni sono progettati per fornire la massima efficienza di stratificazione.
Dopo l’analisi degli assorbimenti elettrici da parte dei vari impianti a servizio dell’edificio, si è quindi ipotizzato un consumo annuo a livello impiantistico pari a circa 5150 kWh. Sommando a questo consumo quello ipotizzato per il fabbisogno definito “standard” e pari a 7250 kWh/a, risulta che l’edificio oggetto di studio necessita per la sua conduzione annuale di circa 12400 kWh. Nell’intento progettuale di utilizzare la producibilità del sistema fotovoltaico per una 5 0% dei fabbisogni” si è calcolato che con la superficie di pannelli disponibile si riesce a raggiungere una copertura pari al 34% del fabbisogno complessivo corrispondenti a: il 58% del fabbisogno definito “standard” l’81% del fabbisogno impiantistico.
Il serbatoio di accumulo è stato dimensionato in base al metodo, basato sulla norma E DIN 1989-1: 2000-12 considerando: i valori ARPA relativi alle precipitazioni medie annue; (fig.9) il fabbisogno idrico per acqua di servizio pari alla somma tra il fabbisogno peraree a giardino ed il fabbisogno per le cacciate dei wc. Definizione del fabbisogno dell'utenza: Fabbisogno acqua per wc: 24 l/g x 6 persone x 365 giorni = 52.560 litri / anno Fabbisogno acqua per irrigazione: 60 l/mq x 870 mq giardino = 52.200 litri / anno Somma fabbisogno acqua di servizio: 52.560+52.200 = 104760 l/anno Dimensionamento del volume minimo di accumulo: 104760 x 21 giorni / 365 = volume di deposito 6027 litri (21 giorni = fattore che considera il superamento di un periodo secco di 3 settimana) Calcolo dell'apporto di acqua piovana: App. H2O = sup. copertura 120 m 2 x coef. Deflusso 0,90 x efficacia filtro 0,96 x altezza precipitazioni 704 mm/anno = 72.990 l/anno Si rileva che l'apporto di acqua piovana potrebbe coprire il 70% del fabbisogno dell'utenza Nell'eventualità di un futuro recupero anche delle acque grigie, si è scelto di maggiorare la capacità del serbatoio installandone uno di volume paria a 9200 litri.