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Pof12
1. P. IANO
DELL’
O. FFERTA
F. ORMATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO “ MAMELI”
Marina di Ravenna (RA)
Anno scolastico 2011/2012
2. ISTITUTO COMPRENSIVO
“MAMELI”
L’Istituto Comprensivo “Mameli” è
collocato sulla costa ravennate.
La Circoscrizione di riferimento è quella
del mare.
L’Istituto Comprensivo comprende sei
plessi di cui uno di scuola dell’infanzia,
quattro di scuola primaria ed uno di
scuola secondaria di I° grado.
Gli alunni iscritti sono circa 800.
3. Scuola Secondaria
Scuola dell’infanzia Scuola Primaria
“Ottolenghi” “Mameli” di 1°Grado “Mattei”
Marina Di Ravenna Marina Di Ravenna Marina Di Ravenna
Scuola Primaria
“Moretti”
Punta Marina Terme Scuola Primaria
“Garibaldi”
Porto Corsini
Scuola Primaria
“C.Colombo”
Casalborsetti
4. ANALISI DEL TERRITORIO il bacino d’utenza delle scuole dell’Istituto Comprensivo
Mameli comprende le località della costa quali Marina Romea, Porto Corsini, Marina di
Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano. Accanto ad una parte di popolazione che si
riconosce ed identifica nelle tradizioni e nella cultura locale radicate si sono manifestate nel
corso degli anni nuove realtà sociali dovute all’immigrazione di famiglie provenienti da altre
regioni d’Italia e di famiglie provenienti da paesi stranieri nonché dovute all’evoluzione dei
nuclei familiari. Da questo quadro generale risulta chiaro che la scuola è lo spazio privilegiato e
il luogo fondamentale, oltre che per l’acquisizione delle competenze e delle conoscenze, per la
promozione di forme di integrazione sociale e culturale, di rafforzamento del senso di
appartenenza degli abitanti e di costruzione di un nuovo modo di fare comunità.
TERRITORIO
RISORSE DEL TERRITORIO
• Amministrazione Provinciale
• • Delegazione del Mare e Commissione
Amministrazione Comunale
• AVIS Scuola e Cultura
Porto Corsini
• • Parrocchia
HERA
• • Corpo Forestale
La Lucertola
• • FIPSAS
Coop Adriatica
• • Museo delle attività subacquee
Coop Atlantide
• • Circolo Velico Ravennate
AUSL
• • Lega Navale Italiana di Ravenna
Croce Rossa
• • Comitato Fabbrica Vecchia
Polizia di Stato
• • Centro Lettura “Ada Ottolenghi”
LIPU
• • Società Sportiva “Mercurio” e
Incontri con esperti delle varie arti
• Compagnia Portuale pista ........d’atletica
• • Comitato pensionati del centro polivalente
Strutture Sportive
• • ANPI di Porto Corsini
Ludobus
• • Carabinieri
Palomar
• • Agenti Polizia Municipale
Pro Loco
• Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze
5. Nel nostro POF promuoviamo una gestione integrata a livello territoriale, integrando l’offerta
formativa con le risorse ed i bisogni del territorio, al fine di una valorizzazione sinergica delle risorse di
cui il territorio stesso è portatore e di cui le istituzioni scolastiche costituiscono una componente.
La nostra Scuola opera una mediazione istituzionale fra esigenze didattiche e organizzative, tenendo
conto della propria identità culturale e dei bisogni delle famiglie e del territorio, allo stesso tempo le
comunità locali offrono alla scuola il loro apporto concreto per l’utilizzazione delle risorse territoriali.
In tal modo si realizza un sistema flessibile, in cui i diversi attori operano nel / con il sistema non solo
per ottimizzare i servizi all’ interno del sistema di istruzione- formazione, ma anche per creare la
continuità di un sistema di apprendimento lungo tutta la vita, al cui centro sta la persona nella sua
unitarietà.
UNA GESTIONE INTEGRATA A
LIVELLO TERRITORIALE...
I NOSTRI PROGETTI...
In tale ottica si collocano i nostri PROGETTI D’ISTITUTO, in cui l’attività formativa e
conoscitiva scolastica è integrata con iniziative volte al rafforzamento del senso di appartenenza,
alla conoscenza del territorio e della cultura ravennate.
Porto Corsini
I bambini ed i ragazzi hanno così l’opportunità di avvicinarsi alle attività marinare e di venire a
conoscenza delle radici profondamente marinare su cui si fonda e da cui si è sviluppato il
territorio ravennate.
A TAL FINE l’I.C. Mameli, la Lega Navale Italiana di Ravenna, il Circolo Velico
Ravennate ed il Gruppo Sportivo Sub Delphinus hanno sottoscritto un PROTOCOLLO
D’ INTESA e di collaborazione per la formazione culturale e sportiva dei nostri alunni,
formulando un piano comune educativo, con proposte di attività offerte ai ragazzi in orario
scolastico ed extra-scolastico.
6. TRASPORTI
TRASPORTI E SERVIZI
Le località di Punta Marina Terme e Lido Adriano sono collegate a Marina di Ravenna da una linea di trasporto pubblico
gestita dall’ATM che assicura le corse in corrispondenza con l’ingresso e l’uscita degli alunni alla scuola secondaria;
Casalborsetti, Marina Romea e Porto Corsini sono collegate a Marina di Ravenna dal traghetto gestito dall’ATM mentre per
gli alunni è in funzione una linea privato organizzata dal Comune di Ravenna.
L’amministrazione comunale fornisce un servizio mensa quotidiano a tutti i plessi.
Nel plesso Mameli di Marina, dalle 7,30 alle 8,25, è attivo un servizio di prescuola; nel plesso di Porto Corsini è attivo, il
lunedì, mercoledì e venerdì fino alle 14, un servizio di post scuola. Il servizio è organizzato e gestito dal Comune.
7. ISTITUTO COMPRENSIVO
“MAMELI”
MARINA DI RAVENNA
Indirizzo: Telefono: E-Mail:
Sito Internet:
Via Trieste 438 0544/530218 ic.mameli@libero.it
48023 Marina di Ravenna Fax: www.racine.ra.it/icmameli
0544/531474
Dirigente Scolastico dell’ Istituto:
Prof. Vittore Pecchini Il Direttore Generale dei Servizi
Amministrativi è la dott.ssa Maria
Riceve tutte le mattine, in orario d’ ufficio, Luisa Palazzese.
su appuntamento. Riceve per appuntamento.
In caso di impedimento, il Dirigente è sostituito dal
docente vicario Prof.ssa Anna Xella.
Riceve preferibilmente su appuntamento.
Gli uffici di Dirigenza e di Segreteria sono ubicati a Marina di Ravenna (RA) in via IV Novembre, presso i locali della scuola
media “Mattei”. La Segreteria è aperta al pubblico tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 7.45 alle 9.00 e dalle 12 alle 13.30 -
8. INSERIRSI
NELLA REALTÀ
CONQUISTARE
LA PROPRIA IDENTITÀ ARRICCHIRE
LE PROPRIE ESPERIENZE
FORMARE RISPETTARE
L'UOMO L'AMBIENTE
E IL CITTADINO
CONOSCERE ED
ACCETTARE SÉ
E GLI ALTRI
STAR BENE
INSIEME
SVILUPPARE
LE PROPRIE POTENZIALITÀ
9. PROMUOVE VALORIZZA LE DIVERSITÀ:
E VALORIZZA LA ACCOGLIENZA E QUALITÀ
CONVENZIONE SUI DELLE RELAZIONI SONO AL
DIRITTI CENTRO DELLA VITA
PROGETTA SPAZI E TEMPI DELL’ INFANZIA E SCOLASTICA
FUNZIONALI DELL’ ADOLESCENZA
ALL’APPRENDIMENTO E ALLO
SVILUPPO DELLA
RELAZIONALITÀ
PRATICA ATTIVAMENTE LA
SOLIDARIETÀ CON AIUTI
CONCRETI PER GARANTIRE I
DIRITTI A TUTTI I BAMBINI IN
IL NOSTRO OGNI PARTE DEL MONDO
FORNISCE AGLI ALUNNI LE
BASI DOCUMENTARIE ISTITUTO
NECESSARIE PER UNA PIENA
E CONSAPEVOLE
PARTECIPAZIONE ALLA
VITA SCOLASTICA:
REGOLAMENTO D’ISTITUTO,
PATTO DI
CORRESPONSABILITÀ
ASCOLTA LE OPINIONI DEGLI
STUDENTI, NE PROMUOVE LA
COSTRUISCE IL “PATTO EDUCATIVO PARTECIPAZIONE E IL
DI CORRESPONSABILITÀ” CON LA PROTAGONISMO
COLLABORAZIONE DI TUTTE LE
COMPONENTI SCOLASTICHE E CON
IL COINVOLGIMENTO DELLA PIÙ
AMPIA COMUNITÀ TERRITORIALE
10. ASCOLTO E PROTAGONISMO
Il nostro istituto prevede che, su richiesta degli alunni, si possano sviluppare momenti di discussione in merito a problemi di
vita scolastica. A tale proposito si assume come prassi il “ Momento d’ ascolto in classe”, rivolto dagli insegnanti del Consiglio
di Classe agli alunni, che possono così esprimere in modo diretto le loro opinioni e riflettere in modo autonomo ma con
l’ausilio di uno o più insegnanti di riferimento.
CONOSCENZA
Il nostro Istituto promuove la conoscenza della Convention on the Rights of the Child. Tale convenzione, che si
PRATICA DELLA SOLIDARIETÀ collega all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione, è patrimonio della scuola ed è assunta nel POF.
La Scuola promuove il valore della RIFLESSIONE
solidarietà civile e sociale e si adopera per
la sua realizzazione in forme concrete La scuola si impegna a diventare luogo fisico e relazionale in cui tutti i Diritti della “Convenzione ONU sui diritti
coinvolgendo, globalmente e/o dell’infanzia” sono tradotti e concretamente vissuti.
selettivamente, A tale scopo la Scuola promuove sistematicamente:
in progetti mirati, gli alunni, i genitori, le La conoscenza della CRC attraverso una diffusione capillare tra gli alunni e tra tutte le componenti scolastiche, agevolando anche la
componenti scolastiche e/o le realtà sua consultazione/ reperibilità on-line sul sito Internet dell’Istituto. La CRC è presente nella Biblioteca dell’Istituto ed è stata diffusa in
extrascolastiche. classi e gruppi di lavoro.
( V. Prog. Educazione ai Diritti Umani) La valorizzazione e l’ applicazione della CRC attraverso la sua riflessione e tramite l’elaborazione/ adozione di Progetti didattico-
educativi trasversali ed interdisciplinari sulla Convenzione.
L’ assunzione dei corrispettivi livelli di responsabilità sia da parte della Scuola sia da parte degli alunni, sviluppando attività che
consentano l’esercizio dei diritti e l’assunzione di responsabilità personali.
VERSO
UNA SCUOLA AMICA...
PROGETTO PILOTA
ACCOGLIENZA
MIUR-UNICEF Per facilitare l’inserimento degli alunni e delle loro famiglie nel contesto scolastico la Scuola adotta:
3. all’inizio dell’a. s., un protocollo di attività per il Progetto “Accoglienza” per tutti gli alunni;
4. nel corso dell’a. s. un protocollo di attività per l’accoglienza in classe di ogni nuovo alunno, con il coinvolgimento e la
partecipazione della famiglia.
INTOLLERANZA INCLUSIONE
La Scuola, nella persona del Corpo Il nostro Istituto applica tutte le procedure necessarie all’inserimento nel contesto-scuola di ciascun alunno,senza distinzione
Docente, del Dirigente, ecc., si
rispetto alle abilità/capacità personali e/o patria/nazionalità di alunni.
adopera per prevenire e risolvere
eventuali episodi di intolleranza Si rimanda agli specifici Protocolli:
sensibilizzando, monitorando e 9. Protocollo Accoglienza generale;
attivando iniziative per la presa di 10. Protocollo Accoglienza H;
coscienza e la risoluzione in modo 11. Protocollo Accoglienza Stranieri.
collegiale/ condiviso del problema.
12. Protocollo Accoglienza Alunni con D. S. A
L2
CURRICOLO
La Scuola organizza in orario curricolare e/o extracurricolare, attività mirate all’ insegnamento di Italiano come Lingua 2 per alunni stranieri.
La Scuola prevede la modifica del
COMUNICAZIONE
curricolo in prospettiva interculturale.
Il nostro Istituto organizza iniziative che favoriscono l’interazione e l’integrazione tra persone di lingue e culture diverse.
11. COSCIENZA SOCIALE
Rientrano in quest’ambito “COSCIENZA CIVILE”
le seguenti attività: A tal fine si organizzano le seguenti attività...
Adozione di un Progetto UNICEF: •“La Consulta dei Ragazzi e delle Ragazze” Ogni anno la
Campagna “Scuole per l’Africa. Scuola organizza, secondo le modalità previste dal
Spettacolo Natale e/o Fine
Anno a tema specifico: solidarietà, Regolamento della Consulta, il rinnovo delle elezioni per gli
identità ... con destinazione dei alunni di classe IV - V della Scuola Primaria e delle classi I e
proventi al Progetto UNICEF III per la Scuola Secondaria di Primo Grado in modo che siano
Mostra scARTI: prendendo spunto eletti un rappresentante effettivo ed un supplente. Costoro
da una mostra promossa dal Comune
di Ravenna, organizzazione di una partecipano alle sedute della Consulta e tengono i rapporti con
Mostra, con Mercatino Solidale di gli altri membri della scuola.
fine anno o di un’Asta Solidale UNA SCUOLA AMICA...
di manufatti realizzati dagli alunni. •“20 novembre”: Anniversario della CRC - iniziative della PROMUOVE
Salvadanaio in Classe a sostegno Scuola e dei docenti...
del Progetto UNICEF. CONCRETAMENTE....
Mini-Olimpiadi aperte al pubblico •“Tutoraggio”: il valore della solidarietà da vivere in classe...
genitori. Con l’ausilio della
ProLoco, che si occuperà di fornire •26 gennaio: “ La Shoah. Il giorno della Memoria - iniziative
un’assistenza di tipo organizzativo
(Rinfresco, volantinaggio gratuito della Scuola...
tramite la Circoscrizione, ecc.) e
vendita biglietti d’ ingresso (costo •19- 21 marzo: Festa della Legalità - iniziative della Scuola...
minimo), il cui ricavato andrà a
sostegno del Progetto UNICEF.
“COSCIENZA ECOLOGICA”
A questo proposito nel nostro Istituto si realizzano le seguenti attività progettuali:
• “Riciclandino”
• “ Rifiuto con Affetto”: Attività promossa dal Comune di Ravenna in collaborazione
con Hera Spa. e Legambiente.
• “ Raccolta tappi di plastica”
12.
13. INTEGRAZIONE
L’integrazione degli alunni in situazione di handicap nasce dal riconoscimento del
IDENTITA’ diritto di ognuno ad un inserimento attivo e partecipe nella realtà sociale, e nello
sviluppo delle proprie potenzialità attraverso un percorso mirato di educazione e di
In una Istituzione scolastica istruzione.
abbastanza vasta e complessa La Scuola, nel riconoscere piena validità a questi assunti, prende atto che
come la nostra risulta fondamentale l’integrazione e la diversità costituiscono dimensioni integranti dell’Offerta
condividere obiettivi, progetti, Formativa, componenti essenziali della progettazione educativa orientata al rispetto e
metodologie e linguaggio. Tale alla valorizzazione delle differenze.
indirizzo prioritario si cercherà di Per rispondere positivamente ai bisogni formativi dei singoli alunni, garantendo loro il
conseguirlo attraverso il lavoro delle pieno sviluppo delle possibilità e il diritto-dovere allo studio (riferimenti alla
commissioni, la socializzazione e la Costituzione e alla LuogoQuadro e di l’handicap del ’92),quale “starsi configura come:
Legge di vita per apprendimento nel la scuola bene” e
discussione del lavoro svolto. sentirsi ben considerati;
Luogo in cui si mettono in atto interventi formativi
diversificati e strategie mirate per facilitare l’acquisizione
CORRESPONSABILITA’ di competenze (a livello emotivo-affettivo, delle
autonomie, motorio, sociale, cognitivo);
Tutte le componenti della scuola, Momento di riflessione aperta, continua e collegiale in
alunni, genitori, docenti, personale, cui si integrano tutte le figure che partecipano al processo
amministrativo, collaboratori, formativo (docenti, famiglie, collaboratori scolastici,
vengono coinvolte e partecipano nei INDIRIZZI operatori dei servizi sociali, specialisti A.S.L., Enti Locali,
processi decisionali attivati CULTURALI Associazioni, ecc.).
dall’Istituzione scolastica.
ACCOGLIENZA
Questo è un momento importante e cruciale per la scuola italiana alle prese con molteplici cambiamenti di
natura sociale , culturale, organizzativa e professionale. Uno dei mutamenti cui dare risposta in maniera
CONTINUITÀ efficace e responsabile è certamente connesso alla presenza in costante crescita di famiglie immigrate. Ogni
La necessità della saldatura tra i segmenti che bambino nuovo arrivato, ogni bambino migrante ha il diritto all’accoglienza, sia esso italiano o straniero.
compongono il sistema scolastico si legittima Per questo nella nostra scuola è nata l’esigenza di trovare soluzioni organizzativo-didattiche capaci di
psicologicamente e pedagogicamente per il rispondere, in modo adeguato, a situazioni legate all’interazione/ integrazione di diverse culture.
fatto che anche le più svariate elaborazioni
culturali, in definitiva, convergono su un In tale progetto educativo rientrano percorsi che:
punto centrale: esiste, fondamentalmente, una • facilitano l’accoglienza e l’inserimento degli alunni, facendo ricorso all’attivazione di tutte le opportunità
reale continuità nello sviluppo psicoevolutivo che predispongono e favoriscono momenti di interazione;
della persona a cui dovrebbe corrispondere, • riconoscono la specificità culturale di ciascun alunno e il diritto a mantenerla, in una prospettiva di
conseguentemente, una continuità verticale. efficace e reale integrazione;
In tale ottica la Scuola si impegna a realizzare • promuovono la consapevolezza della molteplicità degli stili di vita e degli universi simbolici;
una continuità pedagogica, didattica, • valorizzano la formazione di identità personali all’interno di una pluralità di culture.
curriculare attraverso l’elaborazione di un
curricolo unitario.
14. LA SCUOLA IN OSPEDALE
L'istituzionalizzazione della Scuola in Ospedale in Italia è dovuta al Decreto del
12/10/2004 che regolamenta altresì l'attribuzione degli organici e i percorsi di istruzione
domiciliare. Quest’ultima nello specifico è legata ad un principio fondamentale della
nostra Costituzione che sancisce "il diritto allo studio" per tutti e per ciascuno. Di norma il
presidio ospedaliero in accordo con la scuola più vicina disponibile, chiede
l'istituzionalizzazione della Scuola in ospedale.
Su questa premessa, l’I.C. “Mameli ” contribuisce a promuovere l’esperienza della
“scuola in ospedale” e ne attua finalità, percorsi, metodi e attività.
L’esperienza condotta sarà verificata e monitorata, oltre che per rispondere ai bisogni
della particolare utenza, anche per definirne le sue fasi.
FINALITÀ
L’intervento della scuola in ospedale si colloca all’interno di un progetto di cura
“globale” della persona e pertanto risponde alle seguenti finalità:
1- Creare un clima positivo ed accogliente che favorisca il senso di una normalità di
esistenza a chi si trova in degenza ospedaliera.
2 - Consentire un percorso di continuità nel processo educativo anche nella condizione di
permanenza in ospedale.
3 - Favorire il positivo reinserimento degli alunni nella classe scolastica di provenienza
dopo le dimissioni.
15. ARRICCHIMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
DIDATTICA
ATTIVITÀ
LABORATORI CURRICOLARI
16. Secondo Piaget il fine dell’educazione è la
costruzione dell’intelligenza in direzione Il Laboratorio è un contesto culturale dove è possibile utilizzare gli
creativa. Lo scopo principale dell’educazione strumenti che favoriscono la percezione e la struttura del pensiero.
è di creare uomini in grado di fare cose nuove, Il Laboratorio è un contesto di condivisione dove le conoscenze si
capaci di creare, inventare, scoprire, non già acquisiscono come verifica di ipotesi.
semplicemente di ripetere quello che altre Il Laboratorio è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione
generazioni hanno fatto. Il secondo scopo d’apprendimento che coniuga conoscenze e abilità su compiti
dell’educazione è di formare menti capaci di significativi per gli alunni, possibilmente in una dimensione
criticare, di verificare e non già di accettare operativa e applicativa che li metta in condizione di dovere e poter
qualsiasi cosa sia loro offerta... utilizzare il proprio sapere in un modo competente.
“SE ASCOLTO DIMENTICO, Laboratorio ha la funzione di:
Le attività laboratoriali sono attuabili
SE VEDO RICORDO, Aiutare l’alunno ad imparare
per tutti gli ordini di scuola. Tanto più
che qualsiasi insegnamento, in rispettando i suoi tempi.
SE FACCIO CAPISCO! ”
qualsiasi grado scolastico, si può
Permettere un’organizzazione
svolgere in maniera laboratoriale. (La didattica laboratoriale)
didattica flessibile.
Consentire un approccio
Nelle Scuole dell’Istituto Comprensivo “Mameli” vengono organizzati laboratori con all’educazione basato
gruppi di alunni della stessa classe o di classi parallele o di classi verticali, riuniti secondo sull’interesse e sull’esperienza.
criteri diversi: per livello di apprendimento per eseguire un preciso compito/progetto- per
Attivare il piacere di “imparare
assecondare liberamente interessi e attitudini comuni.
ad imparare” ed un metodo di
Laboratori LARSA (attività di recupero e/o potenziamento per singoli alunni e/o piccoli gruppi. studio basato sulla
Laboratori di L2 ricerca/azione.
Laboratori di Attività Informatiche
Laboratori di Attività Espressive (arte e immagine, musica, lettura e scrittura creativa,...)
Laboratori sull’Educazione alla Convivenza Civile (educazione alla cittadinanza, stradale,
ambientale, alla salute, alimentare e all’affettività)
Laboratori di Attività Motorie e Sportive.
Laboratori di Attività Opzionali
17. L’Istituto Comprensivo “Mameli” in una logica di continuità nell’arco
dell’obbligo scolastico (Scuola dell’Infanzia-Primaria-Secondaria di I grado) si
prefigge la costruzione di un ambiente positivo per l’apprendimento e lo
sviluppo di relazioni sociali e si pone l’obiettivo prioritario di promuovere e di
garantire il successo formativo degli alunni. A tale scopo si impegna a
migliorare la qualità della scuola, per prevenire la dispersione scolastica e le
varie forme di disagio, favorendo:
l’orientamento e l’acquisizione da parte dell’alunno della consapevolezza di sé e
della propria relazione col mondo e con gli altri sulla base della cultura;
la capacità di affrontare e risolvere le problematiche che riguardano la La flessibilità
conoscenza di sé sia sul piano fisico che psicologico; La flessibilità consente di
il raggiungimento della consapevolezza di vivere rinnovare il rapporto tra
in un ambiente complesso e articolato, nel quale apprendimento e insegnamento,
dovrà intraprendere rapporti sociali e affettivi di adattare la didattica sulle
con altre persone. ARRICCHIRE modalità e sui tempi di
apprendimento degli alunni
L’OFFERTA rispondendo alle esigenze dei
singoli.
FORMATIVA! ...
Trasversalità
Il P.O.F. si sviluppa intorno ad obiettivi trasversali che
consentono una declinazione in termini disciplinari ed
interdisciplinari, a seconda dei diversi contesti, della domanda
delle famiglie, delle caratteristiche specifiche dei soggetti
coinvolti, sulla base di standard curricolari nazionali definiti .
18. Obiettivi socio affettivi
ARRICCHIRE
2. Favorire un clima di serenità e benessere generale. L’OFFERTA
3. Migliorare l’integrazione e la solidarietà tra alunni
provenienti dalle più diverse parti d’Italia e FORMATIVA...
dall’Estero e alunni “locali”.
4. Favorire forme di aggregazione e partecipazione a (Obiettivi)
gruppi di lavoro anche extrascolastici, dando il
proprio contributo personale e sapendo rinunciare
a rigide posizioni individualistiche.
5. Evitare che gli alunni abbiano una ricezione Obiettivi cognitivi
passiva e acritica dei modelli negativi della 2. Sviluppo di competenze metodologiche.
società, veicolati anche dalla TV. 3. Sviluppo di capacità logiche, critiche, operative.
6. Migliorare la diffusione e l’interiorizzazione di 4. Sviluppo delle capacità linguistico espressive.
valori sociali e civili.
5. Sviluppo delle capacità di comprensione dei messaggi verbali e non verbali.
7. Contrastare la violenza fisica, i soprusi,
6. Sviluppo delle capacità motorie.
l’emarginazione.
7. Ampliamento e consolidamento delle conoscenze di base.
8. Migliorare la consapevolezza di sé e la capacità di
relazionarsi positivamente con compagni e adulti. 8. Responsabile impegno nello studio.
9. Decodificare i messaggi e coglierne i significati.
9. Favorire la capacità di diventare autonomi nella
gestione di sé e nell’assolvimento dei propri 10. Sviluppo della capacità di ascoltare e prestare attenzione.
compiti. 11. Interiorizzare le conoscenze nella memoria e saperle organizzare in modo razionale e
10. Saper rispettare le regole del contesto e avere utile.
coscienza del proprio operato. 12. Esprimere, attraverso tutti i linguaggi a propria disposizione, le conoscenze, le idee e
le sensazioni personali.
11. Sviluppare una cosciente partecipazione ai valori
della nostra società. 13. Sviluppo della capacità di stabilire confronti e relazione; comprendere ragionamenti e
percorsi logici; formulare progetti e fornire giudizi personali con spirito critico.
12. Partecipare attivamente alla vita scolastica ed
14. Saper svolgere attività manuali coordinando l’azione con il ragionamento.
instaurare corretti rapporti con gli altri.
15. Esprimere le proprie abilità attraverso la scrittura, l’arte, la musica, la gestualità, il
13. Sviluppare i valori della collaborazione, della movimento del corpo, il lavoro.
solidarietà, della tolleranza.
19. PROGETTI
D’ ISTITUTO
PROGETTI
DI PLESSO
PROGETTAZIONE
Per garantire il raggiungimento degli
obiettivi sopra elencati,i vari ordini di
scuola dell’ Istituto Comprensivo
hanno sviluppato una progettualità,
suddivisa su tre livelli, individuando
linee di lavoro comune
PROGETTI
IN RETE
20. PER VISUALIZZARE
PROGETTO CONTINUITA’ CLICK SUL
LETTURA EDUCATIVA
PULSANTE A LATO
“LIBRI.....AMO” VERTICALE
DEL PROGETTO
INTEGRAZIONE
ALUNNI IN
SITUAZIONE DI
HANDICAP
RACCORDO
SCUOLA
TERRITORIO
PROGETTO
PROGETTI “GENTE DI MARE”
INTEGRAZIONE
ALUNNI IN D’ISTITUTO
SITUAZIONE DI
DISAGIO E CON
D.S.A.
RACCORDO
SCUOLA
TERRITORIO
PROGETTO
DISLESSIA – “VELASCUOLA”
DISGRAFIA EDUCAZIONE AI
DISCALCULIA DIRITTI UMANI
21. PER VISUALIZZARE
CLICK SUL PROGETTO
FARE STORIA CON
LA STORIA
Scuola Capofila :
I.C. S. Pietro in
Vincoli (Ra)
22. PER VISUALIZZARE
CLICK SUL
PROTOCOLLO
PROTOCOLLO
D’ INTESA E DI
COLLABORAZIONE TRA
L’ I.C. MAMELI,
CIRCOLO VELICO RAVENNATE
LA LEGA NAVALE ITALIANA DI
RAVENNA,
IL GRUPPO SPORTIVO SUB DELPHINUS.
23. PER VISUALIZZARE I
POFFINI CLICK SUI
PULSANTI
NEI PLESSI...
Scuola Primaria
Scuola dell’infanzia Scuola Primaria
“Moretti”
“Ottolenghi” “Mameli”
Punta Marina Terme
Marina Di Ravenna Marina Di Ravenna
Scuola Primaria Scuola Secondaria
“Garibaldi” Scuola Primaria di 1°Grado “Mattei”
Porto Corsini “C.Colombo”
Marina Di Ravenna
Casalborsetti
24. LA NOSTRA SCELTA PEDAGOGICA
VALUTAZIONE PER L’APPRENDIMENTO: IL SENSO DELLA SFIDA...
UNA SFIDA A 360°!
Non bisogna cercare la misura solo della
comprensione “scolastica” di un contenuto o
dell’ acquisizione di un’ abilità da parte dello
studente, bensì della capacità con la quale
VALUTAZIONE quest’ultimo dà senso ai problemi di vita
quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le
conoscenze che possiede (Comoglio, 2004), in
altre parole occorre valutare le competenze.
IN S E G N A M E N T O A P P R E N D IM E N T O
“ Si tratta di accertare non ciò che lo studente
sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa”
(Wiggins, 1993)
VALUTAZIONE ALUNNI
( Come e che cosa
IN TALE COMPITO SONO FONDAMENTALI: valutare)
LA SIGNIFICATIVITÀ DEI COMPITI VALUTATIVI
LA RESPONSABILIZZAZIONE DELL’ALUNNO
L’INTEGRAZIONE PROCESSO/PRODOTTO
IL RIFERIMENTO A PROBLEMI COMPLESSI
25. I COMPITI DI PRESTAZIONE QUINDI SARANNO...
RIFERIMENTO A SITUAZIONI DIMENSIONE DI SFIDA E
PROBLEMATICHE PLURALITÀ DI
SIGNIFICATIVE SOLUZIONI
"problemi complessi e aperti posti agli studenti come
mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa."
(Glatthorn, 1999)
ATTENZIONE ALLE DIVERSE DIMENSIONI
DELL'APPRENDIMENTO
CONTENUTI DI DISPOSIZIONI
PROCESSI E
CONOSCENZA ABILITÀ
AD AGIRE
26. IN TAL MODO REALIZZEREMO
POICHÈ:
IL PASSAGGIO:
DALLA AI
CONOSCENZA INERTE COMPITI AUTENTICI
IL PROCESSO
DAL DI APPRENDIMENTO
AL
SAPERE È EFFICACE SOLO SE
PARCELLIZZATO SAPERE COMPLESSO
GLI ALUNNI...
ALLA
DALLA •COMPRENDONO CHE COSA
RIPRODUZIONE RIELABORAZIONE CI SI ASPETTA DA LORO
AI •RICEVONO UN FEEDBACK
DAI SULLA QUALITA’ DEL LORO
PERCORSI APERTI
PERCORSI CHIUSI LAVORO
•RICEVONO CONSIGLI SU
COME MIGLIORARE
•SONO RESPONSABILI E
COIVOLTI NEL LORO
APPRENDIMENTO
27. REALIZZEREMO IL PASSAGGIO
LE NOSTRE MODALITÀ DALLA VALUTAZIONE FORMATIVA
OPERATIVE SARANNO:
ALLA VALUTAZIONE FORMANTE
CONDIVISIONE DEI CRITERI NONCHÉ L’AUTOVALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI COME ATTIVITÀ
DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI
E DEI RISULTATI METACOGNITIVA ATTRAVERSO:
VERIFICHE PERSONALIZZATE
AUTOVALUTAZIONE E
VALUTAZIONE TRA PARI
FEEDBACK SUI RISULTATI
LA CONOSCENZA DEI
CONFRONTO SULLE ESPERIENZE PROCESSI E DELLE STRATEGIE
DI APPRENDIMENTO
MENTALI
MOLTE PROVE DIFFERENZIATE LA CONOSCENZA DEL
PROPRIO SAPERE
COINVOLGIMENTO DEI GENITORI LA CONSAPEVOLEZZA DEI
FATTORI ATTRIBUZIONALI E
MOTIVAZIONALI
IL CONTROLLO NELLA
GESTIONE DI COMPITI COGNITIVI
28. VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE
“L’apprendimento si qualifica (in tal modo) come una pratica consapevole
guidata dalle proprie intenzioni e da una continua riflessione basata sulla
percezione dei vincoli e delle risorse interne ed esterne.”
[ Johnassen, 1997]
PERCEZIONE INTENZIONE
AZIONE RIFLESSIONE
CONSAPEVOLEZZA
29. IN CONSIDERAZIONE CHE... LE DIFFERENTI STRUMENTAZIONI
NELL’ANALISI DI VALUTAZIONE DELLE Le tre dimensioni indicate richiedono strumentazioni
COMPETENZE si possono individuare tre
differenti, da integrare e comporre in un disegno
prospettive di osservazione privilegiate:
valutativo plurimo ed articolato:
DIMENSIONE SOGGETTIVA,che richiama i
significati personali attribuiti dal soggetto alla PER LA DIMENSIONE SOGGETTIVA ci riferiremo a
sua esperienza di apprendimento; strumenti quali i diari di bordo, le autobiografie, i
questionari di autopercezione, i giudizi più o meno
DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA,che strutturati sulle proprie prestazioni.
richiama il sistema di attese, implicito od
esplicito, che il contesto sociale esprime;
PER LA DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA
DIMENSIONE OGGETTIVA, che richiama prevedremo l’uso di strumenti quali :rubriche valutative,
le evidenze osservabili, che attestano la come dispositivi attraverso cui esplicitare i criteri valutativi
prestazione del soggetto ed i suoi risultati; impiegati, protocolli di osservazione strutturati e non
strutturati; questionari o interviste, intesi a rilevare le
UNA VALUTAZIONE DI COMPETENZA percezioni dei diversi soggetti.
RICHIEDE UNA VISIONE
PLURIPROSPETTICA, ATTENTA A
RILEVARE ED A CONFRONTARE LE PER LA DIMENSIONE OGGETTIVA utilizzeremo prove
DIVERSE DIMENSIONI di verifica, più o meno strutturate, compiti di realtà,
realizzazione di manufatti o prodotti assunti come
espressione di competenza.
30. NORMATIVA SULLA VALUTAZIONE
IL D.L. N° 137/08 convertito dalla L.N° 169/09 e C.M. N°
10/09 stabilisce che i criteri essenziali per una valutazione di
qualità sono:
la finalità formativa;
la validità, l’attendibilità, l’ accuratezza, la trasparenza,
Per gli alunni con D.S.A. certificato( disturbi
l’equità;
la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani specifici dell’ apprendimento) la valutazione tiene
di studio; conto delle situazioni soggettive (art.10 del
la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro Regolamento).
esiti; La nostra scuola si configura come momento di
il rigore metodologico nelle procedure; riflessione aperta, continua e collegiale, in cui tutte le
la valenza informativa. figure che partecipano al processo formativo
Per gli alunni con disabilità certificata, la valutazione è (docenti, famiglie, collaboratori scolastici, operatori
riferita al “comportamento, discipline ed attività svolte sulla
base del piano educativo individualizzato” (art.9 del
dei servizi sociali, operatori A.S.L., E.E.L.L.,
Regolamento). Associazioni e Cooperative specifiche) si integrano
Questo Istituto intende, inoltre, farsi portavoce delle finalità per attivare strategie operative ben definite e
delineate nell’Accordo di Programma provinciale per rispondenti ai bisogni dei nostri alunni.
l’integrazione scolastica dei bambini e alunni con disabilità L’attivazione di tali interventi formativi, attivati
nelle scuole di ogni ordine e grado, siglato nel 2011, ossia: nell’ottica della personalizzazione del processo di
“promuovere il “successo formativo” per ciascun insegnamento e di apprendimento, si ispirano alla
alunno/studente disabile affinché si affermi il diritto di
cittadinanza all’istruzione e alla formazione permanente di tutti,
Legge 170 /2010 “Nuove norme in materia di
nessuno escluso, come opportunità di crescita dell’individuo disturbi specifici di apprendimento in ambito
assunto quale risorsa dell’intera comunità.” scolastico”.
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI D.S.A.
31. NORMATIVA SULLA VALUTAZIONE
Gli alunni di cittadinanza non italiana sono valutati allo
stesso modo di quelli italiani (art.1, comma 9 del
Regolamento).
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI MIGRANTI:
NELLA SCUOLA PRIMARIA la valutazione
La valutazione degli alunni stranieri verrà effettuata con periodica ed annuale degli apprendimenti è espressa
preciso riferimento ai criteri individuati dal Collegio e in in decimi sia in cifre che in lettere ed è illustrata con
relazione al Piano individualizzato che ogni giudizio analitico sul livello globale di maturazione
Team/Consiglio di classe, unico soggetto abilitato a raggiunto dall’ alunno mentre la valutazione del
valutare il processo scolastico di un alunno, avrà comportamento rimane espressa da giudizio.
predisposto per i singoli alunni stranieri che ne hanno La non ammissione alla classe successiva può
bisogno (rif. normativo:art.45 comma 4 del DPR n.394 essere effettuata solo in casi eccezionali e
del 31maggio1999: “il Collegio Docenti definisce, in debitamente motivati.
relazione al livello di competenza dei singoli alunni Il Regolamento non prevede che, per essere
stranieri il necessario adattamento dei programmi di ammessi alla classe successiva, occorra avere 6 in
insegnamento”). tutte le discipline; pertanto un alunno può essere
ammesso alla classe successiva anche con voti
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI MIGRANTI inferiori a 6, ma tutto ciò va verbalizzato e va
consegnata una specifica nota ai genitori.
Al termine della Scuola Primaria (classe quinta)
PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO PER ALUNNI STRANIERI le competenze sono descritte e certificate (art.8,
comma 1 del Regolamento).
32. NORMATIVA SULLA VALUTAZIONE
NELLA SCUOLA SECONDARIA la valutazione periodica
ed annuale degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni viene effettuata mediante l’attribuzione di voti
numerici, espressi in decimi sia in cifre che in lettere.
Relativamente alla valutazione finale, definita in sede di
scrutinio, sono ammessi alla classe successiva al primo ed al
secondo anno di corso gli alunni che abbiano ottenuto un voto
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di IL COLLEGIO DEI DOCENTI ritiene la valutazione
discipline e nel comportamento. numerica riduttiva se considerata come unico momento
Il Consiglio di Classe delibera l’ ammissione dello studente esaustivo di verifica degli apprendimento dell’alunno.
all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. Per essere Può essere invece intesa come momento finale
idoneo occorre una votazione non inferiore a 6 in ciascuna (valutazione sommativa, quadrimestrale e di fine anno)
disciplina e nel comportamento. Il giudizio di idoneità è di un percorso che descrive in maniera più analitica i
espresso in decimi e considera il percorso scolastico compiuto processi e le varie fasi dell’apprendimento, quindi i
dallo studente nel corso della Scuola Secondaria di 1°. Il voto livelli delle prestazioni e delle competenze di volta in
finale al termine degli esami è dato dalla media aritmetica volta raggiunte.
dei seguenti voti espressi in decimi:voto di ammissione La salvaguardia della “valutazione formativa” da un
( idoneità), voto prova nazionale INVALSI, voto delle 3 o 4 lato come momento di verifica in itinere continuativa
prove scritte, voto del colloquio pluridisciplinare. La media dell’alunno, dall’ altro come momento di
viene arrotondata all’ unità superiore per frazione pari o autoregolazione della stessa programmazione didattica
superiore a 0.5. Se lo studente ottiene una media di 10, la delle attività, punto fondamentale di ogni corretto
commissione all’unanimità può attribuire la lode. processo di insegnamento / apprendimento /
Al termine della Scuola Secondaria di 1°grado le programmazione / valutazione.
competenze sono descritte e certificate (art.8, comma 1 del
Regolamento).
33. Come viene espresso il voto sintetico di
fine quadrimestre:
viene trascritto nelle pagine centrali del
documento di valutazione, in cifre e in
lettere ed è il risultato numerico di una Come viene espresso il “giudizio analitico sul
serie di registrazioni formali ed informali livello globale di maturazione raggiunto”
delle performance dell’alunno, volte a (solo Scuola Primaria):
rilevare il livello di padronanza di questo giudizio viene trascritto nell’ultima
conoscenze ed abilità,competenze, pagina del documento di valutazione e riporta il
unitamente all’impegno personale, alla profilo dinamico dell’alunno in riferimento ai
disponibilità ad apprendere, al suo progressi nell’apprendimento e nello sviluppo
percorso formativo. personale e sociale dell’alunno.
VALUTAZIONE ALUNNI
Cosa esprime il voto o il giudizio sul comportamento:
la valutazione comportamentale viene qui intesa nella sua formulazione allargata di
costruzione di competenze comportamentali, per cui viene riferita ai progressi nello stile
sociale e relazionale dell’ alunno.
Nella Scuola Primaria, inoltre, per l’espressione del giudizio relativo al comportamento
si aggiungono le osservazioni sul comportamento di lavoro scolastico (interesse,
motivazione, partecipazione, rispetto delle consegne di lavoro e delle scadenze).
34. CRITERI METODOLOGICI E PROCEDURE OPERATIVE
I criteri metodologici finalizzati ad orientare i comportamenti valutativi sono:
1° comprensibilità e comunicabilità agli utenti diretti (alunni)e indiretti (famiglie) del modello di valutazione che la scuola adotta;
2° valorizzazione dell’ alunno nelle sue specificità, anche tramite l’utilizzo di prove di verifica di più tipi:
non strutturate:osservazione con uso di griglie, interazione, discussione di gruppo, dialogo, colloquio, interrogazioni, brain
storming;
semi-strutturate:questionari a risposta aperta, mappe concettuali, elaborazioni grafiche, ricostruzione di sequenze operative,
narrative;
strutturate:questionari a scelta multipla, vero e falso, a completamento, a correzione errori e prove oggettive;
prove pratiche:grafiche, tecniche- operative, esecuzione di compiti;
3° coerenze dei tre piani costituiti dal Profilo, dalla progettazione didattica e dalla valutazione;
4° promozione di ogni possibile forma di partecipazione attiva, consapevole e responsabile da parte dell’ alunno al processo di
valutazione;
5° finalizzazione di strumenti e procedure valutative al miglioramento dei processi di insegnamento- apprendimento e non solo
all’ attribuzione del voto;
6° potenziamento delle prove in itinere rispetto a quelle di inizio e fine percorso;
7° impegno ad utilizzare e/o elaborare prove che abbiano i requisiti della “validità” e della “attendibilità”;
8° strutturazione di prove che rispettino il principio della complessità crescente.
Le procedure operative che impegnano l’intero collegio sono:
• utilizzo di una scala di valutazione strutturata in 6 livelli per la Scuola Primaria e in 7 livelli per la Scuola Secondaria di primo
grado;
• descrizione analitica di ciascuno dei livelli per ciascuna classe e per ciascuna disciplina;
• adozione, per la valutazione del comportamento, di una stessa scheda di osservazione;
• indicazione sulle prove strutturate di: a) conoscenze ed abilità che si intendono valutare; b) data di somministrazione; c) criteri
per l’ attribuzione dei punteggi parziali e del voto globale;
• conferma, per la valutazione di fine quadrimestre del modello già utilizzato negli anni precedenti, in cui saranno riportati i voti
sia in cifre che in lettere
35. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO VALUTAZIONE
DI CONDOTTA ALUNNI
D) RISPETTO VERSO SE STESSI
INDICATORI: 1. CURA DELLA PERSONA V
o
Descrittore
2. CURA DEL PROPRIO LINGUAGGIO t
o
3. USO RESPONSABILE DEL PROPRIO MATERIALE
Comportamento soddisfacente nei tre ambiti
10
con qualche punta di eccellenza
K) RISPETTO VERSO GLI ALTRI
Comportamento soddisfacente nei tre ambiti
INDICATORI: 1. RISPETTO DEL PERSONALE SCOLASTICO 9
2. RISPETTO E CORRETTEZZA NEI RAPPORTI COI
COMPAGNI Comportamento Non soddisfacente in almeno
3. RISPETTO DEL MATERIALE ALTRUI 8 uno degli indicatori degli ambiti A, B e C
C) RISPETTO VERSO L’AMBIENTE Comportamento Non soddisfacente in almeno
7 due degli indicatori degli ambiti A, B e C e
INDICATORI : 1. UTILIZZO RESPONSABILE DELLE STRUTTURE E con note sul registro di classe.
DEL MATERIALE DELLA SCUOLA
Comportamento Non soddisfacente in almeno
2. UTILIZZO APPROPRIATO DEGLI SPAZI COMUNI
6 tre degli indicatori degli ambiti A, B e C ( e/o
3. COMPORTAMENTO RESPONSABILE OVUNQUE E
presenza di provvedimenti di sospensione)
ANCHE DURANTE LE VISITE D’ISTRUZIONE
Comportamento Grave: quando tende a destabilizzare
i rapporti sociali e personali, nonché limita l’attività
5 scolastica, in modo permanente e /o diventa fonte di
pericolo per l’incolumità psico-fisica propria e degli
altri
36. VALUTAZIONE
Scuola primaria ALUNNI
Parametri di
GIUDIZIO Livello dl conseguimento delle competenze da parte dell'alunno
riferimento
– Ha un comportamento partecipe, apporta contributi personali significativi alla vita scolastica e
sociale.
– Ha consapevolezza del proprio dovere, è sempre responsabile e rispettoso delle norme che regolano
Ottimo
la vita sociale.
– Organizza il proprio lavoro sempre in assoluta autonomia nel rispetto delle consegne date.
– L'impegno è lodevole.
– Partecipa in modo propositivo alla vita scolastica e sociale.
La valutazione del – E' responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita sociale.
Distinto
comportamento nella – Organizza il proprio lavoro in autonomia nel rispetto delle consegne date.
scuola primaria tiene – L'impegno è costante.
conto dei seguenti
indicatori:
– La partecipazione è sostanzialmente buona ma non sempre è attiva (ad esempio: distrazioni che
comportano a volte richiami durante le lezioni).
•Partecipazione alle
Buono – Ha un comportamento abbastanza rispettoso delle regole, in alcune circostanze, però, va sollecitato.
attività scolastiche
– Organizza il proprio lavoro con discreta autonomia, quasi sempre nel rispetto delle consegne date.
– L'impegno è soddisfacente.
•Rispetto delle regole
– La partecipazione alle attività scolastiche è incostante, difficilmente è propositivo.
•Autonomia – Non sempre rispetta le norme che regolano la vita sociale.
Sufficiente
(organizzazione del – Va guidato ad organizzarsi nel lavoro.
lavoro / tempi) – L 'impegno è appena accettabile.
•Impegno
•
– Ha poca consapevolezza del proprio dovere e la partecipazione alle attività scolastiche è scarsa.
Non – Ha comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole.
sufficiente – Va affiancato e va guidato ad organizzarsi.
– L' impegno è assente.
37. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
PRIMARIA VALUTAZIONE
ALUNNI
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA
VOTO GIUDIZIO
DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
OTTIMO 1. Conoscenza e comprensione ampia, approfondita e critica dei contenuti
10 2. Esposizione ricca, rielaborata, organica, corretta e personale
3. Capacità di procedere nelle applicazioni con precisione, logicità e originalità personale
DISTINTO 1. Conoscenza completa ed esauriente dei contenuti
9 2. Esposizione chiara, corretta e appropriata
3. Capacità di procedere nelle applicazioni o nelle esercitazioni in modo esatto e completo
BUONO 1. Conoscenza buona e sicura dei contenuti
8 2. Esposizione chiara e corretta
3. Capacità di procedere autonomamente e in modo corretto nelle applicazioni o nelle esercitazioni
DISCRETO 1. Conoscenza buona dei contenuti essenziali
7 2. Esposizione abbastanza chiara e corretta
3. Capacità di procedere abbastanza autonomamente nell’esecuzione degli esercizi proposti
SUFFICIENTE 1. Conoscenza essenziale dei contenuti
6 2. Esposizione sufficientemente corretta, semplice e/o in parte guidata
3. Capacità parziale di procedere nelle applicazioni o nell’esecuzione degli esercizi proposti
1. Conoscenza carente e lacunosa dei contenuti
5 NON SUFFICIENTE 2. Esposizione confusa e disordinata
3. Carenze nelle applicazioni e nell’esecuzione degli esercizi
38. VALUTAZIONE
Scuola secondaria di I° grado ALUNNI
VOTO GIUDIZIO DESCRITTORI DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
– Conoscenza e comprensione ampia, approfondita e critica dei contenuti
10 OTTIMO – Esposizione ricca, rielaborata, organica, corretta e personale
– Capacità di procedere nelle applicazioni con precisione, logicità e originalità personale.
– Conoscenza completa ed esauriente, dei contenuti
9 DISTINTO – Esposizione chiara, corretta ed appropriata
– Capacità di procedere nelle applicazioni o nelle esercitazioni in modo esatto e completo.
– Conoscenza buona e sicura dei contenuti
8 BUONO – Esposizione chiara e corretta
– Capacità di procedere autonomamente e in modo corretto nelle applicazioni o nelle esercitazioni.
– Conoscenza buona dei contenuti essenziali
7 – Esposizione abbastanza chiara e corretta
DISCRETO
– Capacità di procedere abbastanza autonomamente nelle applicazioni o nell' esecuzione degli esercizi
proposti
– Conoscenza essenziale dei contenuti .
6 SUFFICIENTE – Esposizione sufficientemente corretta,semplice e/o in parte guidata
– Capacità parziale di procedere nelle applicazioni o nell'esecuzione degli esercizi proposti
– Conoscenza carente e lacunosa dei contenuti
5 NON – Esposizione confusa e disordinata
SUFFICIENTE
– Carenze nelle applicazioni e nell' esecuzione degli esercizi
– Conoscenza molto lacunosa dei contenuti
GRAVEMENTE – Esposizione scorretta e disorganica
4
INSUFFICIENTE
– Carenze gravi nelle applicazioni e nella esecuzione di esercizi
39. i principi a cui si ispirano
I DOCENTI... per realizzare
l’integrazione,
il miglior utilizzo delle
FLESSIBILITÀ risorse e delle strutture,
DIVERSIFICAZIONE nel rispetto delle
EFFICIENZA individualità, nel
riconoscimento dei talenti,
EFFICACIA promuovendo la crescita di
tutti e di ciascuno...
40. RITIENE
A TAL FINE... che le ore di contemporaneità dei
docenti siano indispensabili per:
•rispettare i tempi di apprendimento degli alunni;
•dedicare attenzione agli scolari in difficoltà di
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA del nostro
apprendimento affinché giungano tutti agli stessi
Istituto
traguardi;
CONSIDERATE:
• la mancanza di un adeguato numero di •dedicare tempo all’ascolto ed alla circolarità delle
insegnanti di sostegno, dovuto alle nuove idee;
disposizioni che assegnano
•lavorare per gruppi di alunni con attività di
• l’ insegnante di sostegno solo agli alunni
con certificazione di invalidità rinforzo, recupero, potenziamento;
permanente, escludendo così tutti i •svolgere con cura, attenzione e continuità, attività
molteplici casi di alunni in difficoltà di che per loro natura richiedono un gruppo più
apprendimento dovute a problematiche
ridotto di alunni o la presenza di più
varie come la dislessia, l’iperattività, i
disturbi della sfera affettiva, ecc; docenti:laboratorio espressivo, teatrale,
informatico, scientifico ed uscite sul territorio;
• la formazione di alcune classi numerose;
• le situazioni di disagio socioculturale •svolgere attività di integrazione con alunni
presenti nel nostro territorio disabili nelle ore “scoperte” del sostegno;
•svolgere attività che permettano
l’alfabetizzazione di alunni di altra lingua madre.
41. SI REALIZZERANNO QUINDI:
• attività di recupero e/o approfondimento linguistico, logico-matematico e
curricolare;
• attività di laboratorio interculturale;
• laboratori di informatica;
• laboratori di scrittura creativa;
• laboratori teatrali;
• laboratori musicali;
• laboratori sulle varie educazioni (ed. alimentare, alla salute, stradale, ecc.);
• laboratori di lingua inglese;
• attività di arricchimento dell’offerta formativa;
• uscite didattiche
42. UN PERCORSO EDUCATIVO
E FORMATIVO CONTINUO...
SARA’ NOSTRO OBIETTIVO LA REALIZZAZIONE DI UN CONTINUUM
PROGETTUALE CHE ACCOMPAGNI GLI ALUNNI DALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA ALLA CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE, NELLA
PROSPETTIVA DELLA SUCCESSIVA PROSECUZIONE DEGLI STUDI.
Questo itinerario sarà caratterizzato da tappe ben definite e tra loro
raccordate, avvicinando l’ alunno alle discipline di studio, nonché
all’acquisizione di strumenti culturali di base, alla costruzione dei saperi
essenziali, all’esplorazione di metodi interpretativi per comprendere la
società e il mondo, competenze indispensabili per continuare ad apprendere
L’ITINERARIO... sia nel successivo percorso scolastico e formativo, sia lungo tutto l’arco della
vita.
In tal modo contribuiremo a “rimuovere gli ostacoli...che, limitando di fatto
la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione...all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese”, così come afferma il dettato costituzionale.
43. UN CURRICOLO IN VERTICALE...
Per saperne di più...............
Privilegeremo un approccio curricolare verticale ancorato alla dimensione
formativa delle discipline.
QUINDI...
sarà predisposto un CURRICOLO che a partire dai
CAMPI D’ESPERIENZA della SCUOLA DELL’INFANZIA,
PORTERA’
nella SCUOLA PRIMARIA ad un approccio disciplinare
attraverso un’IMPOSTAZIONE PREDISCIPLINARE,
FINO AD ARRIVARE
al PIENO RAGGIUNGIMENTO DI TRAGUARDI COMPIUTI DI APPRENDIMENTO
NELLE DIVERSE DISCIPLINE, NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO.
45. Il punto di partenza della qualità nella
scuola dell’ autonomia è costituito
dall’autoanalisi e dall’autovalutazione
dell’ efficacia e dell’ efficienza del
servizio erogato e quindi delle scelte
decisionali “autonomamente”
effettuate.
PREMESSA
Le strategie autovalutative divengono
così lo strumento con cui ogni scuola
interrogando se stessa, il proprio
funzionamento ed i propri referenti
esterni può riconoscere le sue
peculiarità ed i suoi difetti, ponendovi
conseguentemente rimedio.
46. IN TAL MODO...
A TAL FINE: L’ATTIVITÀ DI AUTOVALUTAZIONE NON
SARÀ FINALIZZATA SOLAMENTE A
CONOSCERE LA REALTÀ DELLA SCUOLA,
MA COSTITUIRÀ UN PASSAGGIO
ESSENZIALE DEL PROCESSO DI GESTIONE
STRATEGICA DELLA SCUOLA CHE SI
NEL NOSTRO ISTITUTO SI REALIZZERÀ ATTRAVERSO LA
EFFETTUERA’ DEFINIZIONE DI OBIETTIVI E DI STRATEGIE
L’AUTOSOMMINISTRAZIONE DI I CUI RISULTATI SARANNO
UN PACCHETTO DI STRUMENTI, CONTINUAMENTE VERIFICATI IN FUNZIONE
COMPOSTO DA TEST NAZIONALI DELLA DEFINIZIONE DI NUOVI OBIETTIVI.
E LOCALI E DA QUESTIONARI
PER LE FAMIGLIE, PER GLI NEL MODELLO DELLA GESTIONE
STUDENTI, PER IL PERSONALE STRATEGICA IL PROCESSO DI
DOCENTE E NON DOCENTE, IN VALUTAZIONE INIZIALE - DEFINIZIONE
MODO DA POTER ATTUARE DEGLI OBIETTIVI - VALUTAZIONE DEI
RILEVAZIONI DI PROFITTO, RISULTATI SARÀ UN PROCESSO
INTEGRATE CON UNA ATTENTA CIRCOLARE, AL CUI INTERNO LA
ANALISI DELLA SODDISFAZIONE VALUTAZIONE ASSUMERÀ
DELL’UTENZA. CARATTERISTICHE DIVERSE DI SEGUITO
RIPORTATE:
47. •LA VALUTAZIONE INIZIALE DI TIPO DIAGNOSTICO
COMPIRÀ UN’ANALISI GENERALE DEL
FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA E DUNQUE
SOTTOPORRÀ AD ESAME TUTTI I PRINCIPALI
ASPETTI DELL’ATTIVITÀ SC0LASTICA, CON UN
APPROCCIO CHE SARÀ PREVALENTEMENTE DI TIPO
DESCRITTIVO; ANDRÀ DUNQUE CONSIDERATA
COME IL PUNTO DI PARTENZA DEL PROCESSO DI
GESTIONE STRATEGICA DELLA SCUOLA COME
UN’ANALISI COMPLESSIVA DELL’ANDAMENTO
DELL’ISTITUTO.
•LA VALUTAZIONE FINALE SARÀ FOCALIZZATA
SULLA VERIFICA DEL RAGGIUNGIMENTO DEI
RISULTATI PREVISTI DALLA PROGETTAZIONE
D’ISTITUTO ED ANDRÀ CONDOTTA ANNUALMENTE
PER VERIFICARE I RISULTATI RAGGIUNTI ED
IMPOSTARE GLI OBIETTIVI PER L’ANNO
SUCCESSIVO. IN QUEST’AMBITO POTRÀ ESSERE
CONDOTTA UNA VALUTAZIONE PER PRIORITÀ IN
RAPPORTO A SPECIFICI OBIETTIVI D’ISTITUTO.
48. LA GESTIONE STRATEGICA DELL’ISTITUTO
• ANALISI DELLA SCUOLA ED INDIVIDUAZIONE DEI
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA.
• DEFINIZIONE DI OBIETTIVI DI PRODOTTO E DI
PROCESSO NEL PROGETTO D’ISTITUTO (IN
SCHEMA •
TERMINI OSSERVABILI E MISURABILI).
DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE (PROCESSI) DA
DI •
METTERE IN ATTO.
ORGANIZZAZIONE DELLA VERIFICA E LA
SINTESI: •
VALUTAZIONE DEI RISULTATI.
REVISIONE DEGLI OBIETTIVI SULLA BASE DEI
RISULTATI RAGGIUNTI E RIPROGRAMMAZIONE
DELLE ATTIVITÀ
49. AREA
AREA
PROGETTAZIONE
PROGETTAZIONE E AREA
AREA
E
DIDATTICA FUNZIONAMENTO
DIDATTICA
FUNZIONAMENTO COMMISSIONI E
COMMISSIONI E
GRUPPI DI LAVORO
GRUPPI DI LAVORO
FUNZIONI
FUNZIONI RISORSE UMANE
RISORSE
STRUMENTALI
STRUMENTALI FUNZIONIGRAMMA/ ORGANIGRAMMA
UMANE
FUNZIONIGRAMMA/
ORGANIGRAMMA AGGIORNAMENTO
AGGIORNAMENTO
E VALUTAZIONE
E VALUTAZIONE
P.O.F.
P. O. F.
TUTORAGGIO E
TUTORAGGIO E
VALUTAZIONE PERSONALE ATA
DOCENTI
VALUTAZIONE SICUREZZA
SICUREZZA PERSONALE ATA
DOCENTI NELL’AMBIENTE DI
NELL’AMBIENTE DI
LAVORO
LAVORO
50. Dirigente Scolastico
Prof. Vittore Pecchini
-Dott.ssa Calvanese Grazia
Compiti:
-Ins. Poliseno Valeria •Direzione, coordinamento e
valorizzazione delle risorse
-Ins. Todisco Margherita umane nel rispetto delle Secondo collaboratore del D.S.
competenze degli organi
-Prof.ssa Grilli Alessandra collegiali Prof.ssa Stefania Beccari
Compiti
-Ins. Biagiotti Franca
•Svolge le funzioni di
coordinamento didattico ed è
Compiti: AREA autorizzato all’assunzione ed
•Coordinamento del POF PROGETTAZIONE emanazione di atti interni:
•Promozione e coordinamento progetti e comunicazioni relative
•Monitoraggio e valutazione formativa dei progetti DIDATTICA all’ organizzazione didattica
•Analisi dei bisogni formativi dei docenti dell’ Istituzione scolastica,
•Promozione, coordinamento e gestione dopo aver consultato il
aggiornamento dei docenti Dirigente.
•Promozione di progetti di recupero delle abilità di base
e di prevenzione del disagio e della dispersione •Partecipa alle riunioni con i
scolastica Coordinatori e a tutte le
•Promozione e coordinamento di progetti per riunioni per le quali il D. S. lo
l’integrazione scolastica dell’handicap ritenga essenziale, in base ad
•Promozione e coordinamento progetti di educazione eventuali ampliamenti di
all’intercultura e valorizzazione delle disuguaglianze delega.
•Coordinamento progetti sulle pari opportunità
•Promozione e coordinamento di progetti in
51. Collaboratore vicario del D.S.
Prof.ssa Anna Xella
Dirigente Scolastico
Prof. Vittore Pecchini Compiti
Compiti • Assume tutte le funzioni dirigenziali in caso di
•Cura la gestione unitaria ed il impedimento del Dirigente sull’intera Istituzione
funzionamento generale dell’istituzione AREA scolastica.
scolastica dal punto di vista • E’ autorizzato alla firma di atti con rilevanza
organizzativo, didattico e amministrativo FUNZIONAMENTO esterna, anche in presenza del Dirigente, laddove
l’ atto non comporti assunzione di impegni da
parte
dell’ Istituzione scolastica.
• E’ autorizzato a rappresentare il Dirigente
Scolastico nelle fasi istruttorie di attività rivolte
Coordinatori didattici di plesso: all’ esterno.
Plesso “Ottolenghi”
Ins. Luisa Guerrini
Plesso “Garibaldi”: COMMISSIONE AGGIORNAMENTO E
VALUTAZIONE DEL
Ins. Foschi Andrea P. O. F.:
Plesso “Mameli”:
Componenti
Ins. Fiorella Comparato •Funzioni Obiettivo delle varie aree
•Coordinatori di plesso
Plesso “Moretti”: •Dirigente Scolastico
•Collaboratore Vicario
Ins. Laura Conti
Plesso “Mattei”: Compiti
•Cura l’aggiornamento del P. O. F
Prof. Borghesi Edoardo •Cura l’elaborazione di strumenti funzionali alla
valutazione del P. O. F. e dei Servizi
Compiti •.Opera una lettura dei dati emersi dalla valutazione del
•Coordinamento per l’organizzazione del P. O. F. e dei Servizi ai fini dell’adeguamento e dell’azione
di riprogettazione.
servizio scolastico nel plesso d’appartenenza
52. FUNZIONI
Dott.ssa GRAZIA CALVANESE
STRUMENTALI
Gestione del piano dell’offerta formativa
Area d’intervento
•Coordinamento delle attività del POF;
•Coordinamento della progettazione
curricolare; Ins. VALERIA POLISENO
•Valutazione delle attività del POF; Sostegno al lavoro dei docenti
•Coordinamento dei rapporti tra la scuola e
le famiglie Area d’intervento
•Proposte ed organizzazione della •Analisi dei bisogni formativi e gestione del
formazione per i docenti Piano di formazione e aggiornamento.
•Ricerca/azione sui curricoli in verticale •Raccolta di materiali didattici e cura della
documentazione educativa.
Commissioni di riferimento •Autovalutazione d’Istituto.
•Aggiornamento e valutazione del POF.
•Commissioni di riferimento
•Aggiornamento e valutazione del POF;
•Commissione lettura.
53. Ins. MARGHERITA TODISCO FUNZIONI
Prof.ssa ALESSANDRA GRILLI
STRUMENTALI
Interventi e servizi per studenti
Area d’intervento
•Analisi dei bisogni formativi degli alunni in situazione di
disagio;
•Coordinamento delle attività extracurricolari;
•Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di
orientamento e tutoraggio;
•Coordinamento dei progetti di prevenzione per la
dispersione scolastica; Ins. FRANCA BIAGIOTTI
•Coordinamento dei progetti di educazione alla salute e di Rapporti con il territorio
educazione interculturale;
•Coordinamento delle attività di compensazione Area d’ intervento
integrazione e recupero degli alunni portatori di handicap; •Monitoraggio risorse e bisogni scolastici;
•Coordinamento di rapporti con i settori servizi sociali, •Monitoraggio risorse territoriali;
ASL, Diritto allo Studio del Comune; •Promozione e coordinamento dei progetti proposti dal e per il
•Coordinamento incontri di lavoro (team docente-operatori territorio;
servizi sociali-genitori); •Promozione e coordinamento di progetti interterritoriali;
•Valutazione e documentazione specifica •Coordinamento dei rapporti scolastici con enti pubblici ed
aziende;
Commissioni e referenti di riferimento •Valutazione e documentazione specifica.
•Commissione multicultura;
•Referenti di plesso per la dispersione; Commissioni di riferimento
•Commissione integrazione handicap; •Commissione multicultura
•Gruppo di lavoro Dislessia; •Referenti di plesso per la dispersione
•Commissione delle educazioni;
•Gruppo di lavoro GLH operativi
54. DOCENTI TUTOR
Compiti
•Svolgono azione di tutoraggio per i
TUTORAGGIO E docenti in anno di prova
COMITATO DI
VALUTAZIONE DEL
VALUTAZIONE
SERVIZIO DEGLI DOCENTI
INSEGNANTI SQUADRE DI EMERGENZA
Antincendio/evacuazione edifici
Compiti 1 squadra per ogni plesso
•Valuta il servizio dei docenti di Pronto soccorso
nuova nomina/in anno di prova 1 squadra per ogni plesso
Compiti
Le squadre curano il piano di emergenza
delle scuole relativamente a:
SICUREZZA •prevenzione/lotta incendi
NELL’AMBIENTE DI •modalità/tempi di evacuazione degli
edifici scolastici
LAVORO •applicazione delle norme in materia di
primo intervento/soccorso
SERVIZIO DI PREVENZIONE
E
PROTEZIONE
Compiti
Svolge i compiti definiti dall’art.
11 del D.L.vo 626/94
55. Gruppo di lavoro “Progetto Ponte”
Orientamento
Componenti
•Docenti di Scuola Secondaria di I° grado Docente referente:
•Docenti di scuola primaria •Docente di Scuola Secondaria di I° grado
•Docenti della Scuola dell’infanzia
Compiti Compiti
•Cura la realizzazione di attività educative •Cura iniziative finalizzate all’attività di
e didattiche curricolari e trasversali per orientamento con particolare riferimento per
progetti-ponte le classi di terza Secondaria di I grado.
Gruppo Progetto “Lingue comunitarie”
Componenti
•Docenti di Scuola Secondaria di I° grado
•Docenti di scuola primaria
COMMISSIONI E •Docenti della Scuola dell’infanzia
GRUPPI DI
LAVORO Compiti
•Elabora il progetto di potenziamento delle
lingue straniere
Gruppo di lavoro
“Orario scuola Secondaria di 1° grado”
Componenti
•Docenti di Scuola Secondaria di I° grado
Compiti
•Elabora proposte, criteri per l’organizzazione di un orario delle
lezioni e delle attività laboratoriali funzionali al P. O. F.
56. Commissione “Progetto Lettura”
Componenti
•Funzione strumentale Area 2
•Docenti di Scuola Secondaria di I grado
•Docenti di scuola primaria
•Docenti della Scuola dell’infanzia
COMMISSIONI E
GRUPPI DI
Compiti LAVORO
•Elabora il Progetto Lettura di Istituto
•Cura la valutazione e la documentazione delle
azioni progettuali realizzate.
Commissione “Multicultura”
Componenti
•Funzione strumentale Area 4
•Funzione strumentale Area 3/b
•Docenti di Scuola Secondaria di I grado
•Docenti di scuola primaria
•Docenti della Scuola dell’infanzia
Compiti
•Gestione del comitato di accoglienza per l’integrazione degli alunni stranieri
•Promuovere progetti a carattere interculturale che riconoscano la specificità culturale di ciascun
alunno e il diritto a mantenerla, in una prospettiva di efficace e reale integrazione;
•Proporre modalità di intervento attraverso progetti laboratoriali di italiano L2, individuando
le risorse necessarie per tali interventi;
•Promuovere iniziative di formazione rivolte ai docenti per l’insegnamento della lingua italiana agli
alunni stranieri
57. Commissione “Integrazione Handicap”
Componenti GLHI
•Funzione strumentale Area 3
•Docenti di sostegno della Scuola Secondaria di I° grado Componenti
•Docenti di sostegno della Scuola primaria •Docenti
•Docenti di sostegno della Scuola dell’infanzia •Operatori dell’ Asl
•Genitori
Compiti
•Individuazione di percorsi mirati attraverso l’analisi delle potenzialità degli alunni;
•Articolazione di progetti particolari;
Compiti
•Proposta ed attivazione di interventi specifici che prevedano la collaborazione di tutto il team
•Collaborare alle iniziative educative e di
pedagogico ed in particolare della classe; integrazione predisposte dal Piano educativo.
•Monitoraggio delle esperienze;
•Individuazione di corsi di particolare interesse;
•Progettazione per la costituzione di classi con ridotto numero di alunni per promuovere un
migliore inserimento dell’alunno diversamente abile;
•Individuazione delle necessità e stesura del piano d’acquisto per le richieste di materiale o
strumentazioni necessarie; COMMISSIONI E
•Documentazione delle esperienze. GRUPPI DI
LAVORO
Gruppo di lavoro” Handicap Operativo”
Componenti
•Funzione strumentale Area 3
•Docente/i dell’alunno disabile
•Operatori socio-sanitari
•genitori
Compiti
•Cura l’elaborazione, la realizzazione e la verifica/valutazione di P.D. F. e P.E.I (o P.E.P)
•Effettua incontri periodici con gli operatori socio-sanitari